Strutture residenziali per anziani: lo scenario attuale. Confronto tra le Regioni e con altri Paesi europei

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1 Strutture residenziali per anziani: lo scenario attuale. Confronto tra le Regioni e con altri Paesi europei Cristiano Gori Unicatt & Irs, Milano, Lse, Londra Seminario Progetto regionale INQUA Bologna, 26 marzo 2014

2 1. Obiettivo e percorso

3 Questa relazione Obiettivo Proporvi alcuni spunti sulle strutture residenziali per anziani grazie al confronto con altre Regioni e con altri Paesi Percorso L offerta di servizi residenziali Il mix di interventi La crisi del welfare La qualità Per saperne di più

4 2. L offerta di servizi residenziali

5 Dotazione posti letto complessivi e tasso anziani non autosuff. ospiti nei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari per livello di assistenza sanitaria erogata in alcune Regioni. Presenze al 31/ ( % pop. anziana) REGIONE P.l. presidi residenziali Livello di assistenza sanitaria Assente Basso Medio Alto Totale Piemonte 4,0 0,2 0,1 1,7 0,7 2,5 Valle d Aosta 6,7 0,0 0,6 0,7 2,3 3,6 Liguria 3,0 0,0 0,8 0,8 0,2 1,9 Lombardia 3,7 0,0 0,1 1,9 1,3 3,3 Trentino-Alto Adige 4,3 0,0 0,1 1,5 2,7 4,3 Veneto 3,6 0,0 0,9 1,6 0,4 2,9 Friuli-Venezia Giulia 3,9 0,0 0,5 1,6 0,8 2,9 Emilia-Romagna 3,3 0,0 0,4 1,8 0,3 2,5 Toscana 2,0 0,0 0,1 0,9 0,4 1,4 Umbria 1,3 0,0 0,1 0,6 0,2 0,9 Marche 2,4 0,2 1,1 0,0 0,3 1,6 Valore medio Italia 2,5 0,0 0,2 1,0 0,5 1,8 Fonte: Istat, 2012

6 L evoluzione della residenzialità in Lombardia, Veneto, Emilia R, Toscana Regione Strutture resid. anno 2005, % p.l. ogni 100 a. >75 Lombardia 6,6 5,9 Veneto 6,3 5,6 Emilia Romagna 4,2 4,1 Strutture resid. anno 2012, % p.l. ogni 100 a. >75 Toscana 2,5 (anno 2004) 2,7 (anno 2010) Fonte: ns. elaborazione su dati regionali, anni vari

7 3. Il mix di interventi

8 Dotazione p. letto complessivi e tasso di anziani non autosufficienti ospiti nei presidi residenziali socio-assistenziali al 31/12/ 2010 ( % pop. anziana); tasso di anziani seguiti in ADI al 31/12/2012 (% pop. anziana) REGIONE P.l. presidi residenziali ADI Piemonte 4,0 2,1 Valle d Aosta 6,7 0,4 Liguria 3,0 4,0 Lombardia 3,7 2,1 Trentino-Alto Adige 4,6 0,4 Veneto 3,6 6,3 Friuli-Venezia Giulia 3,9 3,5 Emilia-Romagna 3,3 11,9 Toscana 2,0 2,0 Umbria 1,3 7,9 Marche 2,4 3,0 Italia 2,5 4,3 Fonte: Istat, 2012 e Istat, 2013

9 Dotazione p. letto complessivi e tasso di anziani non autosufficienti ospiti nei presidi residenziali socio-assistenziali al 31/12/ 2010 ( % pop. anziana); indicatore di sforzo ADI riferito alla pop. anziana in alcune Regioni. REGIONE P.l. presidi residenziali indicatore di sforzo ADI * Piemonte 4,0 29,4 Valle d Aosta 6,7 24,4 Liguria 3,0 91 Lombardia 3,7 76 Trentino-Alto Adige ** 4,6 25,2 Veneto 3,6 55 Friuli-Venezia Giulia 3,9 25,2 Emilia-Romagna 3,3 238 Toscana 2,0 44 Umbria 1,3 102,7 Marche 2,4 87 Italia 2,5 86 * Ottenuto moltiplicando la % di ultra 65enni seguiti al 31/12/2012 per le ore medie di assistenza erogate al 31/12/2010. ** Dato ricavato moltiplicando la % di anziani in carico nell intera Regione per le ore medie di assistenza erogate nella sola Prov. Autonoma di Trento Fonte: ns. elaborazione su Istat, 2012 e Istat, 2013

10 Confronto tra l evoluzione di residenzialità e ADI in Lombardia, Veneto, E.R. e Toscana Regione Strutture resid. anno 2005, % p.l. ogni 100 a. >75 Strutture resid. anno 2012, % p.l. ogni 100 a. >75 ADI anno 2005 % di a.> 65 su totale pop. anziana Lombardia 6,6 5,9 3,2 4,0 ADI anno 2012 % di a.> 65 su totale pop. anziana Veneto 6,3 5,6 5,0 5,5 Emilia Romagna 4,2 4,1 5,4 11,9 Toscana 2,5 (anno 2004) 2,7 (anno 2010) 2,1 2,0 Fonte: ns. elaborazione su dati Istat, anni vari, e su dati regionali, anni vari

11 Confronto tra l evoluzione dei servizi SAD e ADI in Lombardia, Veneto, E.R. e Toscana Regione SAD anno 2005, % di a. > 65 su totale pop. anziana SAD anno 2010, % di a. > 65 su totale pop. anziana ADI anno 2005 % di a.> 65 su totale pop. anziana ADI anno 2012 % di a.> 65 su totale pop. anziana Lombardia 1,7 1,7 3,2 4,0 Veneto 1,8 1,4 5,0 5,5 Emilia Romagna 1,9 1,4 5,4 11,9 Toscana 1,2 0,8 2,1 2,0 Fonte: ns. elaborazione su dati Istat, anni vari

12 Percentuale di utenti anziani seguiti nei servizi domiciliari, residenziali e beneficiari di prestazioni economiche in Inghilterra, Italia, Germania e Svezia, anno 2010 Servizi domiciliari Servizi residenziali Prestazioni economiche Inghilterra Italia Germania (a.2009) Svezia 3,0 5,2 3,0 9,1 2,0 1,9 4,6 6,5 23,6 12,5 3,8 n.d. Fonte: ILPN

13 Percentuale di utenti anziani seguiti nei servizi domiciliari, residenziali e beneficiari di prestazioni economiche in Inghilterra, Italia, Germania e Svezia. Confronto tra l anno 2000 e l anno 2010 Inghilterra Italia Germania Svezia Servizi domiciliari Servizi residenziali Prestazioni economiche 3,9 3,0 3,8 5,2 2,8 3,0 9,1 9,1 2,6 2,0 1,4 1,9 5,3 4,6 8,3 6,5 20,3 23,6 5,5 12,5 3,8 3,8 n.d. n.d. Fonte: ILPN

14 Spesa pubblica per anziano, in ppp, fonte ILPN Admin Ins tu ons Cash HCBS Sweden 2010 Japan 2010 England 2010 Italy 2009 US 2010 Germany 2009

15 4. La crisi del welfare

16 La crisi: aspetti sensibili Difficoltà dei gestori nel rispetto degli standard normativi Difficoltà nell adempiere ai compiti assistenziali Deterioramento del patrimonio strutturale del sistema di offerta La novità dei posti vuoti

17 5. La qualità

18 Riferimenti normativi e dimensioni previste per le strutture residenziali in Lombardia, Veneto, Emilia R. Toscana Tipologia struttura Rif. normativo Dimensioni previste Lombardia RSA Veneto D.g.r. n. 7435/2001 e All. Circolare 31/2004 (personale) strutture p.l. moduli p.l. UO minor carico assistenziale UO elevato carico assistenziale Emilia-Romagna disabilità grado moderato disabilità grado severo elevato bisogno sanitario disturbi comportamento Toscana RSA/modulo base RSA/disabilità motoria RSA/disabilità cognitiva RSA/stati vegetativi persistenti D.g.r. n. 84/2007 D.g.r. n. 514/2009 e D.g.r. n. 2110/2009 D.P.G.R. 26 marzo 2008, n. 15/R, All. A strutture max 120 p.l. nuclei max 30 p.l strutture max 75 p.l. (calcolo standard personale su nuclei 60 p.l.) strutture max 80 p.l. nuclei max 40 p.l. standard personale indicati per moduli 40 p.l. Fonte:NNA 4 Rapporto

19 Standard di assistenza medica nelle strutture residenziali in Lombardia, Veneto, Emilia R., Toscana Tipologia struttura Assistenza medica Note Lombardia RSA Secondo PAI - Veneto UO minor carico assistenziale - La presenza di personale medico UO elevato carico assistenziale - deve essere garantita dalla ULSS di riferimento Emilia-Romagna disabilità grado moderato 1,7 (resp.) + (1,7 5,1) Previsto obbligatoriamente disabilità grado severo 1,7 (resp.) + (1,7 5,1) accesso programmato di un responsabile sanitario di elevato bisogno sanitario 1,7 (resp.) + (1,7 5,1) struttura disturbi comportamento 1,7 (resp.) + (1,7 5,1) e di un ulteriore medico Toscana RSA/modulo base - RSA/disabilità motoria 2,6 RSA/disabilità cognitiva 2,6 RSA/stati vegetativi persistenti 2,6 Assistenza medica specialista per 624 ore l anno in un modulo da 40 p.l. Fonte:NNA 4 Rapporto

20 Standard minutaggio giornaliero di infermieristica e tutelare in Lombardia, Veneto, Emilia R., Toscana Tipologia struttura Lombardia Infermiere coordinatore Ass. infermieristica Infermiere coordinatore OSS (+ coord) OSA Ass. tutelare OSS (+ coord) OSA RSA (1) n.a. n.a. n.a. n.a. Veneto UO minor carico assistenziale 20,6 3,4 123,4 - UO elevato carico assistenziale 25,7 3,4 128,6 - Emilia-Romagna disabilità grado moderato 25,7 5,1 99,5 - disabilità grado severo 25,7 5,1 118,7 - elevato bisogno sanitario 25,7 5,1 154,3 - disturbi comportamento 25,7 5,1 154,3 - Toscana RSA/modulo base 26,9-134,3 RSA/disabilità motoria 33,5-134,3 RSA/disabilità cognitiva 33,5-141 RSA/stati vegetativi persistenti 33, La Regione Lombardia non indica tempi di assistenza standard per ciascun operatore professionale, ma indica solo l ammontare complessivo dell assistenza (750 minuti a settimana per ospite per autorizzazione e 901 per accreditamento): questo lascia alle singole strutture la liberta di programmare l assistenza a livello individuale, fatta salva la necessita di garantire la presenza di determinate figure professionali (medico, infermiere, fisioterapista, animatore od operatore socio-educativo/professionale, ASA, OTA, OSS nei limiti della disponibilità di questi operatori) e di altri vincoli generici. Fonte: NNA, 4 Rapporto.

21 Standard minutaggio giornaliero di altre forme di assistenza sociosanitaria e animazione in Lombardia, Veneto. Emilia Romagna, Toscana Altro tipo di assistenza sociosanitaria Tipologia struttura Psicologo Ass. sociale Ter. Occ. FKT Animazione Lombardia RSA n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. Veneto UO minor carico assistenziale 2,6 2, ,1 UO elevato carico assistenziale 2,6 2, ,1 Emilia-Romagna disabilità grado moderato PAI - - 5,1 5,1 disabilità grado severo PAI - - 5,1 5,1 elevato bisogno sanitario PAI - - 5,1 5,1 disturbi comportamento PAI - - 5,1 5,1 Toscana RSA/modulo base ,7 6,7 RSA/disabilità motoria ,4 6,7 RSA/disabilità cognitiva ,7 RSA/stati vegetativi persistenti ,7 6,7 Fonte: NNA, 4 Rapporto.

22 Messaggi dal monitoraggio Ocse Due strade verso la qualità: clinical aspects of care e social outcomes I sei indicatori di clinical aspects of care + utilizzati: piaghe da decubito, cadute, contenzione, medicazioni/farmaci inappropriati, perdita di peso, depressione Difficoltà in molti paesi a costruire adeguati sistemi informativi su qualità

23 Politiche per la qualità (OCSE) STRUMENTI ESEMPI Regulation and control over inputs Care quality and elderly protection legislation Minimum quality standards Accreditation and certification of providers and organisations Monitoring and standardisation of processes Needs assessment Care planning Practice guidelines System improvment through incentives Pay for performance Users choice Public reporting and grading

24 6. Per saperne di più

25 Network Non Autosufficienza (N.N.A.)

26 International Long-term Care policy Network (ILPN) International Conference on Evidence-based Policy in Long-term Care London School of Economics and Political Science (LSE), London, 31 st August - 3 rd September

27 Grazie per l attenzionel

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