"L educazione al patrimonio culturale e l approccio alle tecniche artistiche nella formazione del bambino". AMICI DI BRERA
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- Jacopo Mura
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1 Incontro con i genitori 27 gennaio 2011 Cooperativa sociale ONLUS A SPASSO PER MUSEI. IL MUSEO QUALE AMBIENTE DA ESPLORARE, SCOPRIRE, FREQUENTARE PER INCONTRARE ALCUNI ARTISTI E CONOSCERE LA LORO STORIA "L educazione al patrimonio culturale e l approccio alle tecniche artistiche nella formazione del bambino". AMICI DI BRERA Con il contributo di In collaborazione con
2 Il più grande valore che il museo può avere per i bambini, indipendentemente dal suo contenuto, è quello di stimolare e, ciò che più conta, affascinare l immaginazione; risvegliare la curiosità in modo tale da spingerli a penetrare sempre più a fondo il senso degli oggetti esposti; fornire l occasione di ammirare, ciascuno secondo i suoi tempi e ritmi, cose che vanno oltre la loro portata; e, soprattutto, comunicare un senso di venerazione per le meraviglie del mondo. Perché in un mondo che non fosse pieno di meraviglia, non varrebbe la pena di crescere e abitare. Bruno Bettelheim, La curiosità: il suo posto in un museo in Luca Basso Peressut (a cura di), Stanze della meraviglia. I musei della natura tra storia e progresso, Clueb, Bologna, 1997
3 COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO CULTURALE? CONVENZIONE RIGUARDANTE LA PROTEZIONE SUL PIANO MONDIALE DEL PATRIMONIO CULTURALE E NATURALE (UNESCO, 1972) Art. 1 Ai fini della presente Convenzione sono considerati «patrimonio culturale»: i monumenti: opere architettoniche, plastiche o pittoriche monumentali, elementi o strutture di carattere archeologico, iscrizioni, grotte e gruppi di elementi di valore universale eccezionale dall aspetto storico, artistico o scientifico; gli agglomerati: gruppi di costruzioni isolate o riunite che, per la loro architettura, unità o integrazione nel paesaggio hanno valore universale eccezionale dall aspetto storico, artistico o scientifico; i siti: opere dell uomo o opere coniugate dell uomo e della natura, come anche le zone, compresi i siti archeologici, di valore universale eccezionale dall aspetto storico ed estetico, etnologico o antropologico. Art. 2 Ai fini della presente Convenzione sono considerati «patrimonio naturale»: i monumenti naturali costituiti da formazioni fisiche e biologiche o da gruppi di tali formazioni divaloreuniversaleeccezionale dall aspetto estetico o scientifico; le formazioni geologiche e fisiografiche e le zone strettamente delimitate costituenti l habitat di specie animali e vegetali minacciate, di valore universale eccezionale dall aspetto scientifico o conservativo, i siti naturali o le zone naturali strettamente delimitate di valore universale eccezionale dall aspetto scientifico, conservativo o estetico naturale.
4 COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO CULTURALE? CONVENZIONE PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE (UNESCO, 2003) 1. per patrimonio culturale immateriale s intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso d identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana. Ai fini della presente Convenzione, si terrà conto di tale patrimonio culturale immateriale unicamente nella misura in cui è compatibile con gli strumenti esistenti in materia di diritti umani e con le esigenze di rispetto reciproco fra comunità, gruppi e individui nonché di sviluppo sostenibile.
5 EDUCARE CON L ARTE L ESPERIENZA DI RUDOLF STEINER Propone, nella prima scuola fondata all interno della fabbrica Waldolf- Astoria di Stoccarda nel 1919, una nuova forma di pedagogia relativa al risveglio delle capacità e qualità insite nel bambino secondo lo sviluppo biologico e psico-fisico. Sostiene che l arte sia l unico strumento in grado di creare un legame tra la componente mentale e quella corporea dell individuo. Grazie all insegnamento del disegno artistico, il suono delle lettere, visualizzato attraverso disegni, tende a trovare una corrispondenza nelle forme degli oggetti quotidiani conosciuti dall allievo fino a quel momento.
6 EDUCARE CON L ARTE L ESPERIENZA DI ARNO STERN Anni 50: inizia ad approfondire l importanza della creatività, ideando gli atelier di pittura, in seguito definiti closlieux, all interno dei quali il bambino ha la possibilità di esprimere visivamente le proprie emozioni, risvegliando le capacità sensoriali già presenti in se stesso. Durante il processo creativo il bambino è accompagnato dall adulto animatore, il praticien, che non corregge, non giudica né suggerisce nuove realizzazioni grafiche, ma asseconda la manifestazione di un mondo interiore mediante una partecipazione non invasiva. Stern considera quello che avviene negli atelier come la rivelazione di un racconto interiore, secondo un espressione creativa e non artistica.
7 EDUCARE CON L ARTE L ESPERIENZA DI BRUNO MUNARI Anni 40: inizia alcune sperimentazioni legate allo sviluppo della creatività nel bambino e progetta giochi e giocattoli per comunicare ai bambini il massimo di informazioni, attraverso tutto l apparato sensoriale, allo scopo di aiutarli a formare una mentalità creativa ed elastica. Marzo del 1977: Giocare con l arte il primo laboratorio di educazione visiva in Italia dedicato ai bambini da sei ai dieci anni all interno della Pinacoteca di Brera per affermare in modo deciso il ruolo della Pinacoteca come strumento per educare i cittadini alla conoscenza del patrimonio culturale. se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco (antico adagio cinese)
8 IL PROGETTO IN SINTESI Chi: le bambine e i bambini dal 6 agli 11, accompagnati dai loro genitori, divisi in gruppi Dove: presso la Pinacoteca di Brera di Milano (via Brera, 28) e presso la sede dell Ippogrifo Azzurro di Besana in Brianza (Villa Filippini, via Viarana, 14) Quando: ogni gruppo avrà un calendario specifico, che verrà diffuso via , e parteciperà a 4 incontri. Primo incontro: presso la Pinacoteca di Brera di Milano nel mese di febbraio 2011 Secondo incontro: presso la sede dell Ippogrifo Azzurro di Besana in Brianza nel mese di marzo 2011 Terzo incontro: presso la Pinacoteca di Brera di Milano nel mese di aprile 2011 Quarto incontro: presso la Pinacoteca di Brera di Milano nel mese di maggio 2011 Nel caso in cui un partecipante fosse impossibilitato a prendere parte a uno degli incontri può recuperarlo previo contatto con la referente dell Ippogrifo Azzurro
9 Come: Per la Pinacoteca di Brera L appuntamento è nel cortile del palazzo sotto la statua di Napoleone Bonaparte 10 minuti prima rispetto all inizio della visita. L ingresso alla Pinacoteca di Brera, in occasione del primo e del terzo incontro, è gratuito e riservato alle bambine e ai bambini. In occasione del quarto incontro all interno della Pinacoteca di Brera, l ingresso sarà gratuito anche per i genitori. Per la sede dell Ippogrifo Azzurro L appuntamento è all interno del cortile del palazzo di Villa Filippini 10 minuti prima rispetto all inizio della visita. L ingresso alla mostra Piccola storia dell arte del Canton Ticino e al laboratorio è gratuito per bambini e genitori. Il costo degli spostamenti per raggiungere i luoghi degli incontri è a carico delle famiglie. Gli incontri hanno una durata di 2 ore ca. Sarà sempre presente un referente dell Ippogrifo Azzurro durante ogni incontro. CONTATTI: Valentina Mari: lavalemari@gmail.com
10 Grazie!
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