I disturbi specifici dell'apprendimento e la scuola. Istituto Comprensivo La Morra
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- Maria Paoletti
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1 I disturbi specifici dell'apprendimento e la scuola Istituto Comprensivo La Morra..
2 Difficoltà di apprendimento Da fattori socio-ambientali Da fattori emotivi Da fattori intrinseci (malfunzionamento) al sistema cognitivo, (DISTURBI)
3 Dislessia: nuova definizione ( Lyon, Shaywitz e Shaywitz, 2003) È un a disabilità specifica dell'apprendimento di origine neurobiologica. È caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarsa abilità nella scrittura e nella decodifica (pronuncia di non parole). Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e può impedire l arricchimento del vocabolario.
4 La lettura Rappresenta una delle abilità più importanti per l'individuo, in quanto è il veicolo principale per acquisire conoscenze e trasmettere la cultura. Leggere e comprendere rappresentano un requisito indispensabile in una società alfabetizzata. L'apprendimento della lettoscrittura è talmente naturale che un bambino a 5-6 anni difficilmente riesce a resistere ad essa. Molti individui tuttavia hanno difficoltà a sviluppare un adeguato livello di competenza e ciò si ripercuote negativamente sull'apprendimento di altre conoscenze
5 Lettura come abilità complessa Decodifica, decifrazione o denominazione Rappresentazione del contenuto
6 Indici di difficoltà nella fase alfabetica della decifrazione Il bambino: impiega molto tempo a memorizzare le corrispondenze suono / segno confonde i segni affini (b/d, p/q, m/n, u/n...) inverte le lettere (un/nu, il/li...) sbaglia le vocali (a/e, a/o...) compie sostituzioni, omissioni, aggiunte
7 Indici di difficoltà nella fase ortografica della decifrazione Il bambino: non attua strategie di anticipazione: è iperanalitico, decodifica lettera per lettera incongruenza semantica: è ipoanalitico, tira ad indovinare stenta a percepire in modo unitario i grafemi complessi (gl, gn, ch, gh, sp...)
8 Indici di difficoltà nella fase lessicale della decifrazione Il bambino: continua ad utilizzare le strategie degli stadi precedenti particolare lentezza nella lettura a prima vista scarsa comprensione con la lettura ad alta voce, migliore con lettura silenziosa.
9 Diagnosi precoce Problemi persistenti nello sviluppo del linguaggio oltre il 4 anno Storia familiare positiva per disturbi/difficoltà di apprendimento Difficoltà specifiche in certi compiti linguistici nella seconda infanzia (fonologia: rime, riconoscimento sillaba iniziale, sillabazione, fusione sillabica, ripetizione di parole/non-parole, poesie, canzoncine) Certa solo a scolarizzazione avviata: Allerta nel II quadrimestre della classe I Diagnosi alla fine del 2 anno sc.primaria
10 Scuola Materna Segni di difficoltà: Linguaggio: disturbo fonologico- difficoltà nel reperimento lessicale Lettura: pre-requisiti metafonologici Scrittura: nome proprio incompleto Pre-requisiti matematici: corrispondenza uno a uno (biunivoca) e recita dei numeri (filastrocca) fino a dieci.
11 1 anno Scuola Primaria Segni di difficoltà a fine prima: Linguaggio: ancora disturbo fonologico e/o reperimento lessicale Lettura: pre-requisiti metafonologici (spellingfusione); lettura di semplici brani (inf 0,5 sill/sec) Scrittura:Bi-trisillabiche semplici e con gruppo consonantico Matematica: Lessico:1-20 Conteggio entro la decina
12 2 anno Scuola Primaria Segni di difficoltà a fine seconda: Linguaggio: reperimento lessicale Lettura: lettura a prima vista di semplici brani dell età (inf. 1 sill/sec) Scrittura: molti errori con omissioni e/o aggiunte o confusioni fonemi Matematica: Lessico:20-1 Conteggio entro la ventina
13 Secondo ciclo Scuola Primaria Segni di difficoltà Lettura: a prima vista di brani adeguati per la classe Scrittura: molti errori ripetuti Matematica: difficoltà nell automatizzazione delle tabelline, dei fatti numerici e delle procedure di calcolo scritto. Lingua straniera: difficoltà con discrepanza fra scritto e orale Emotività: disagio psicologico con possibilità di somatizzazioni e fobie scolari, lentezza, comportamento problematico
14 Istruzione secondaria Segni di difficoltà Lettura: lenta e faticosa (a prima vista) Scrittura: difficoltà nella composizione di testi Matematica: difficoltà anche nelle moltiplicazioni e divisioni, problem solving Lingue straniere: difficili soprattutto nella parte scritta Studio: tempi lunghi, difficoltà di comprensione del testo Verifiche e valutazioni: discrepanza significativa tra prestazioni nelle prove orali e scritte Scelte scolastiche di basso profilo e rischio abbandono
15 Cosa succede al soggetto dislessico quando legge?
16 Proviamo a leggere così..
17 Il gover- no for-forni sce una inbe-indennità per gli studenti dis-abili disabili che ha nno ci tta di nan nan za nel reg-regno unito e per qu-e e per quelli che han no una cer-fi-ti certi-fica-zio-ne che at-te atte-sti la loro disles-sia e offre una va-lu-ta-zio ne beidei di-bi-sogni ese-gui-ta da un centro centro rico nos ciuto riconosciuto.
18 L'intervento Preventivo Rieducativo Compensativo P R E S A I N C A R I C O
19 Preventivo (scuola dell'infanzia) Ritardo di linguaggio o difficoltà di linguaggio (a 4 anni) Deficit di memoria Deficit nella denominazione Difficoltà fonologiche Difficoltà metafonologiche Lentezza nelle associazioni (nomi dei compagni; segni/suoni, nomi/colori) Difficoltà nella copia da modello Disordine nello spazio foglio Difficoltà di memoria B.T. Difficoltà apprendimento filastrocche Difficoltà motorioprassiche Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche
20 Rieducativo: scuola Primaria Sostenere i processi e le abilità di comprensione del testo. E
21 Compensativo Intervenire sulle potenzialità Fornire strumenti compensativi Utilizzare misure dispensative Sostenere la stima di sé e il senso di autoefficacia Supportare la motivazione ad apprendere
22 L'evoluzione della dislessia nelle varie fasi di sviluppo 1 anno scuola primaria Difficoltà e lentezza nell'acquisizione del codice alfabetico e mappature grafema-fonema Limitata capacità di analisi e sintesi fonemica con errori limitata capacità di lettura lessicale 2-4 anno scuola primaria Acquisizione codice alfabetico Difficoltà in mappature ortografiche complesse Migliora accesso lessicale e analisi e sintesi fonemica 5 anno scuola primaria e secondaria di I grado Padronanza discreta codice alfabetico, stabilità mappature Migliora accesso lessicale per parole frequenti Scarsa integrazione dei processi di decodifica e comprensione: la lettura resta stentata
23 La lingua straniera Italiano:ortografia trasparente 28 fonemi, 21 lettere, Sillaba tipica:consonantevocale Struttura linguistica polisillabica: meno di 100 parole monosillabiche Utilizza la fonologia assemblativa: grafemafonema La rappresentazione fonologica è prelessicale Usa la memoria fonologica Inglese:ortografia opaca 41 fonemi 26 lettere Sillaba tipica: non esiste Strutturali linguistica monosillabica: circa il 40% Utilizza fonologia indirizzata (da analisi visiva a lessico ortografico): via lessicale La rappresentazione fonologica è post-lessicale Utilizza la memoria visiva
24 DISORTOGRAFIA Disturbo che si manifesta con difficoltà di scrittura (difficoltà di tradurre correttamente i suoni che compongono una parola nei corrispondenti simboli grafici) in soggetti indenni dal punto di vista cognitivo, sensoriale, neurologico e con adeguate esperienze scolastiche ed educativoambientali
25 Riccardo: 2 elementare
26 Daniele: 4 elementare
27 Alessandro: 1 media
28 LA DISGRAFIA È un disturbo specifico dell'apprendimento che si manifesta come difficoltà alla rappresentazione delle diverse forme grafemiche (segni alfabetici e numeri)
29 La discalculia evolutiva È un disturbo delle abilità numeriche ed aritmetiche che si manifesta in bambini di intelligenza normale, che non hanno subito danni neurologici.
30 Sintomi discalculici Difficoltà nell'enumerazione avanti e retrograda Difficoltà nel calcolo a mente Difficoltà di immagazzinamento dei fatti aritmetici (tabelline) Lettura e scrittura dei numeri (lessicali e sintattici) Operazioni in colonna
31 Sintomi e segni Errori, lunghe pause ed esitazioni per i fatti aritmetici Sistema dei numeri: Difficoltà nella transcodifica numerica (leggere e scrivere i numeri) Riconoscere l'ordine di grandezza del numero in rapporto ad altri Sistema del calcolo: Difficoltà con i fatti aritmetici (tabelline, calcoli a mente entro la decina) Padronanza algoritmi del calcolo scritto
32 Problemi sociali ed emotivi correlati alla dislessia (M.Ryan, 2006) problemi emotivi La frustrazione è strettamente correlata con: la delusioni delle aspettattive degli adulti (genitori ed insegnanti) il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati la discontinuità delle prestazioni (effetto montagne russe ) Sintomi emotivi: Ansia ed evitamento per anticipare il fallimento Aggressività e conflitto tra dipendenza e autonomia dagli adulti Immagine di sé e depressione Vissuto familiare e sensi di colpa (verso il ragazzo dislessico, verso i fratelli)
33 Quale intervento a scuola Il substrato biologico è poco modificabile Aiutare il bambino non significa solo far scomparire il disturbo Occorre insegnare al bambino ad utilizzare al massimo l'apprendimento in classe E' necessario un cambiamento della didattica (disabilità) Individuare lo stile individuale di apprendimento: globale/analitico, dipendente/ indipendente, convergente/divergente, sistematico/intuitivo, impulsivo/riflessivo, verbale/visuale Utilizzare le misure compensative e dispensative
34 Strumenti compensativi : Tabella dei mesi, tabella dell alfabeto, e dei vari caratteri. Tavola pitagorica. Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche. Calcolatrice. Registratore. Computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale. Strumenti dispensativi:( valutando l entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso) : Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline. Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta. Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa. Organizzazione di interrogazioni programmate. Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.
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