[Estensore] Prof. Avv. Federico Ferro-Luzzi. Membro designato da Confindustria, di concerto con Confcommercio, Confagricoltura e Confartigianato

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1 IL COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: Dott. Giuseppe Marziale... Presidente Prof. Avv. Andrea Gemma.. Avv. Massimiliano Silvetti Prof. Avv. Gustavo Olivieri. Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia [Estensore] Membro designato dal Conciliatore Bancario Finanziario per le controversie in cui sia parte un cliente professionista/imprenditore Prof. Avv. Federico Ferro-Luzzi. Membro designato da Confindustria, di concerto con Confcommercio, Confagricoltura e Confartigianato nella seduta del 29/02/2012 dopo aver esaminato il ricorso e la documentazione allegata; le controdeduzioni dell'intermediario e la relativa documentazione; la relazione istruttoria della Segreteria tecnica, Fatto In data 14 dicembre 2005, il ricorrente stipulava con la banca resistente un contratto di mutuo agrario ottenendo in prestito la somma di ,00, necessaria per apportare alcuni miglioramenti strutturali alla propria azienda agricola. La durata complessiva dell ammortamento era fissata in 222 mesi. In data 24 ottobre 2006, previa stipulazione di un accordo normativo per la disciplina delle operazioni aventi ad oggetto strumenti finanziari derivati, le parti concludevano un contratto di interest rate swap finalizzato alla copertura del rischio di cambio relativo al mutuo in essere. L importo nozionale del contratto derivato era infatti contrattualmente definito in ,00, pari alla somma finanziata. In data 19 ottobre 2007, alla luce delle necessità dell azienda agricola del ricorrente, veniva stipulato un secondo contratto di mutuo agrario per l erogazione di un finanziamento di ,00. Pag. 2/7

2 Il 16 maggio 2008, le parti disponevano la concorde cancellazione del contratto derivato interest rate swap con l erogazione a favore del ricorrente dell importo di ,00. Pochi mesi dopo, in data 28 novembre 2008, le parti sottoscrivevano un secondo contratto di interest rate swap. A fronte della difficoltà di adempiere i pagamenti delle rate di mutuo, il ricorrente ne chiedeva la sospensione per dodici mesi con lettera del 29 giugno 2009, rimasta senza riscontro da parte della banca. Il ricorrente formulava quindi, con lettera del 29 luglio 2009, una richiesta di rinegoziazione del mutuo stipulato nel 2005, ma neppure tale istanza otteneva seguito da parte della resistente. Con comunicazione del 20 ottobre 2010, la banca inviava al ricorrente il riepilogo della situazione debitoria, con richiesta di pagamento delle rate di mutuo arretrate. Con lettera dell 11 marzo 2011 inviata alla banca, il legale del ricorrente riassumeva lo stato del rapporto e insisteva per la richiesta di rinegoziazione. La banca non riscontrava neppure tale richiesta, ma inviava una lettera, datata 17 maggio 2011, con la quale comunicava al ricorrente la revoca degli affidamenti in essere e gli intimava il pagamento delle somme conseguentemente dovute, nonché delle rate insolute dei due contratti di mutuo in essere. Con reclamo del 23 maggio 2011, il ricorrente, sempre a mezzo del proprio legale, rappresentava le proprie doglianze relativamente ai contratti derivati sottoscritti, insisteva per la rinegoziazione del mutuo del 14 dicembre 2005 e manifestava l intenzione di agire per il risarcimento dei danni nel caso in cui la banca non avesse dato seguito a tali richieste. Successivamente alla ricezione del reclamo, la banca, in data 27 maggio 2011, comunicava il proprio recesso dall accordo quadro relativo alle operazioni in derivati, con conseguente chiusura anticipata di tutti i contratti aperti (nella specie, quello del 28 novembre 2008, essendo stato già risolto il contratto stipulato nel 2006). Quindi, con lettera del 13 giugno 2011, a seguito della predetta chiusura anticipata, comunicava al ricorrente il saldo a suo debito, ammontante ad ,00, intimandogli di procedere al pagamento entro cinque giorni. Con ricorso ricevuto il 2 agosto 2011, il ricorrente svolge una ricostruzione dei fatti corredata dalla parallela illustrazione della situazione patrimoniale e finanziaria della propria azienda agricola e chiede all Arbitro Bancario Finanziario l accoglimento delle seguenti domande: Pag. 3/7

3 1 - dichiarare annullabile o comunque risolto il contratto di mutuo del 14 dicembre 2005 in quanto sono venuti meno i presupposti che ne avevano determinato la stipula, sulla base degli elementi calcolati dalla banca ; 2 - per l effetto, ricalcolare gli interessi passivi connessi a detto mutuo ed in ogni caso imputare a quota capitale, in parte qua, gli addebiti effettuati dalla banca sul conto corrente del ricorrente, secondo il piano di ammortamento di cui al mutuo stesso ; 3 - dichiarare nullo ovvero annullabile il contratto interest rate swap del 24 ottobre 2006; 4 - dichiarare nullo ovvero annullabile o comunque risolto per responsabilità precontrattuale e contrattuale della banca il contratto interest rate swap del 28 novembre 2008, dichiarando altresì non dovuto l importo di ,47 richiesto dalla banca per l estinzione anticipata ; 5 - condannare la banca al risarcimento del danno a favore del ricorrente nella misura di ,00. L intermediario resistente, nelle proprie controdeduzioni, eccepisce, in via generale, l improcedibilità del ricorso dal momento che il valore della controversia, stante il complesso delle richieste risarcitorie proposte dalla controparte, risulta superiore alla soglia di cui alla sez. I, art. 4, c. 2 delle Disposizioni. Nello specifico, quanto alle richieste relative al primo contratto di mutuo, la banca resistente eccepisce l incompetenza ratione temporis dell Arbitro Bancario Finanziario dato che la stipulazione del contratto è del 14 dicembre 2005 mentre, ai sensi del 4, Sez. I, delle Disposizioni, non possono essere sottoposte all ABF controversie relative a operazioni o comportamenti anteriori al 1 gennaio 2007 (disposizione vigente sino al 1 luglio 2012) e, nel merito, ne chiede il rigetto. Quanto alle richieste relative ai contratti derivati, eccepisce, in primo luogo, l incompetenza ratione materiae dell Arbitro Bancario Finanziario, alla luce dell esclusione delle controversie attinenti ai servizi e alle attività di investimento e alle altre fattispecie non assoggettate al titolo VI del T.U. ai sensi dell articolo 23, comma 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 ( 4, Sez. I, delle Disposizioni); in secondo luogo, l improcedibilità per la mancanza di previo reclamo sul punto; in terzo luogo, con riferimento alla richiesta di declaratoria della invalidità del contratto interest rate swap del 24 ottobre 2006 (domanda sub n. 3), l incompetenza ratione temporis dell Arbitro Bancario Finanziario. Nel merito, la banca chiede il rigetto del ricorso. Pag. 4/7

4 Diritto Occorre preliminarmente esaminare la prima eccezione dispiegata da parte resistente e volta a sostenere l improcedibilità dell intero ricorso, dal momento che il valore della controversia, stante il complesso delle richieste risarcitorie proposte dalla controparte, risulta superiore alla soglia di cui alla sez. I, art. 4, c. 2 delle Disposizioni. L eccezione coglie nel segno. In base a quanto previsto dalla Sez. I, 4 delle Disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, all ABF possono essere sottoposte tutte le controversie aventi ad oggetto l accertamento di diritti, obblighi e facoltà, indipendentemente dal valore del rapporto al quale si riferiscono. Se la richiesta del ricorrente ha ad oggetto la corresponsione di una somma di denaro a qualunque titolo, la controversia rientra nella cognizione dell ABF a condizione che l importo richiesto non sia superiore a euro. Nella specie, le richieste del ricorrente, complessivamente considerate, superano tale limite. Emerge infatti da quanto esposto in narrativa che il ricorrente propone le seguenti distinte domande: 1 - dichiarare annullabile o comunque risolto il contratto di mutuo del 14 dicembre 2005 in quanto sono venuti meno i presupposti che ne avevano determinato la stipula, sulla base degli elementi calcolati dalla banca ; 2 - per l effetto, ricalcolare gli interessi passivi connessi a detto mutuo ed in ogni caso imputare a quota capitale, in parte qua, gli addebiti effettuati dalla banca sul conto corrente del ricorrente, secondo il piano di ammortamento di cui al mutuo stesso ; 3 - dichiarare nullo ovvero annullabile il contratto interest rate swap del 24 ottobre 2006; 4 - dichiarare nullo ovvero annullabile o comunque risolto per responsabilità precontrattuale e contrattuale della banca il contratto interest rate swap del 28 novembre 2008, dichiarando altresì non dovuto l importo di ,47 richiesto dalla banca per l estinzione anticipata ; 5 - condannare la banca al risarcimento del danno a favore del ricorrente nella misura di ,00. Ebbene, anche limitandosi a tenere in considerazione le sole domande il cui importo è direttamente quantificato dal ricorrente (id est, quelle sub n. 4 e n. 5), il valore della Pag. 5/7

5 controversia supera certamente il limite della competenza dell Arbitro Bancario Finanziario. Il ricorrente, con la domanda sub n. 4, chiede infatti la declaratoria dell invalidità del contratto derivato del 28 novembre 2008, dalla quale fa discendere la richiesta di stralcio dell importo di ,47, che, in base alle motivazioni addotte dal ricorrente, rappresenta la misura degli addebiti effettuati dalla banca nei vari periodi (quanto meno dal 2009 a tutto il 2010) in funzione delle perdite potenziali maturate. Con la domanda sub n. 5, il ricorrente chiede invece la condanna dell intermediario convenuto al pagamento dell importo di ,00 a titolo di risarcimento del danno. Ciò sarebbe di per sé già sufficiente a ritenere fondata l eccezione di incompetenza dell Arbitro Bancario Finanziario. Peraltro, sempre con riferimento alla domanda sub n. 4, va vieppiù rilevato che il ricorrente fornisce ulteriore specificazione del danno asseritamente sofferto, aggiungendo all anzidetto importo di ,47, anche la somma di ,00 richiesta dalla banca, con lettera del 13 giugno 2011, a saldo del debito del ricorrente conseguente all estinzione del contratto derivato e, a parere del ricorrente, da considerarsi non dovuta (sebbene, nella formulazione della domanda, probabilmente per mero errore materiale, sia riportata quale somma richiesta dalla banca per l estinzione anticipata il diverso importo di ,47). Altrettanto è a dirsi per la somma di ,53, che viene indicata dal ricorrente quale importo dovuto dalla banca a titolo di risarcimento del triplice danno consistente nel conteggio degli interessi calcolati a tasso fisso a seguito della sottoscrizione dei contratti di swap anziché ad un tasso variabile certamente inferiore e nella mancata imputazione di una quota di detti interessi in quota capitale del mutuo sottoscritto nel 2005; nella mancata possibilità per l azienda di provvedere al completamento delle opere di ampliamento e ristrutturazione ; nella segnalazione in centrale rischi del ricorrente e della sua azienda agricola. Tali ultime affermazioni incidono sulla natura della domanda azionata dal ricorrente sub n. 1, fornendole anche una connotazione risarcitoria. Del resto tale domanda, secondo quanto rappresentato nelle conclusioni del ricorso, dovrebbe avere per effetto, nelle intenzioni del ricorrente, l accoglimento delle conclusioni formulate nella domanda sub n. 2, ovvero ricalcolare gli interessi passivi connessi a detto mutuo ed in ogni caso imputare a quota capitale, in parte qua, gli addebiti effettuati dalla banca sul conto corrente del ricorrente, secondo il piano di ammortamento di cui al mutuo stesso. Pag. 6/7

6 Infine, per quanto riguarda la domanda n. 3 del ricorrente, tesa all accertamento della invalidità del contratto di interest rate swap stipulato il 24 ottobre 2006 e risolto in data 16 maggio 2008, si deve rilevare che come emerge esaminando i motivi di ricorso la richiesta del ricorrente si fonda su pretesi vizi genetici del rapporto negoziale e quindi fa riferimento ad operazioni o comportamenti anteriori al 1 gennaio Sennonché in base alle richiamate Disposizioni della Banca d Italia sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, ed in particolare in base a quanto stabilito alla Sez. I, 4: Non possono essere sottoposte all ABF controversie relative a operazioni o comportamenti anteriori al 1 gennaio Per le ragioni sopra esposte il ricorso non può essere considerato ammissibile. P.Q.M. Il Collegio, sulla base delle motivazioni riportate nell'atto firmato contestualmente all'odierno verbale, dichiara il ricorso inammissibile. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 7/7