Conti economici nazionali Aggiornamento delle stime per gli anni 2011 e 2012 ISTAT
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- Ottavia Capelli
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1 Ocse, Banca centrale europea, Banca d'italia, Istat. Conti economici nazionali Aggiornamento delle stime per gli anni 2011 e 2012 ISTAT Nel 2012 la variazione del Pil in volume è pari a -2,5%, con una revisione al ribasso di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima preliminare di marzo. Gli investimenti fissi lordi sono diminuiti dell'8,3% e i consumi finali nazionali del 3,8%. Le esportazioni di beni e servizi sono cresciute del 2% e le importazioni hanno registrato una flessione del 7,4%. Il valore aggiunto, a prezzi costanti, presenta cali in tutti i settori: -5,8% le costruzioni, -4,4% l'agricoltura, silvicoltura e pesca, -3,1% l'industria in senso stretto e -1,7% i servizi. Per l'insieme delle società non finanziarie, la quota di profitto è pari al 39,2% e il tasso di investimento al 20,3%. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è sceso in termini correnti del 2%. Il relativo potere d'acquisto è diminuito del 4,7%. La propensione al risparmio delle famiglie è scesa all'8,4% dall'8,8% del L'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche, in rapporto al Pil, è pari, nel 2012, a -3% (-3,8% nel 2011), con un valore invariato rispetto alla stima pubblicata a marzo. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è pari al 2,5% del Pil. Conti economici nazionali. Aggiornamento delle stime per gli anni 2011 e 2012 Tavole Conti economici nazionali. Biennio _ISTAT aggiornamento Trattamenti pensionistici. Anno 2011 ISTAT L'Istat e l'inps diffondono le tavole di dati sui trattamenti pensionistici rilevati in Italia al 31 dicembre Le informazioni statistiche sono state prodotte dall'archivio statistico sui 1 / 6
2 trattamenti pensionistici, gestito dall'inps, la ricchezza ed il dettaglio analitico del quale consentono di analizzare i trattamenti pensionistici con una doppia classificazione, per tipologia e per funzione economica, quest'ultima in accordo ai criteri stabiliti in ambito europeo (Esspros, Regolamento comunitario 458/2007). Ciò rende possibile la comparazione in ambito comunitario e al contempo, garantisce la possibilità di effettuare le tradizionali analisi del sistema pensionistico italiano, fondate sulla classificazione tipologica. L'importo annuo di ciascuna pensione è fornito dal prodotto tra l'importo mensile della pensione pagata al 31 dicembre dell'anno ed il numero di mensilità per cui è previsto il pagamento. La variabile spesa è dunque definita come spesa tendenziale (calcolata da un dato di stock) e può non coincidere con la corrispondente voce di bilancio (dato economico di bilancio). Bollettino economico mensile. Ottobre 2013 BCE Nella riunione del 2 ottobre, sulla base della consueta analisi economica e monetaria, il Consiglio direttivo ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse di riferimento della BCE. Ci si attende che nell area dell euro le pressioni di fondo sui prezzi restino contenute nel medio termine. Coerentemente con questo quadro, la dinamica monetaria, e in particolare quella del credito, permangono moderate. Per quanto riguarda l analisi economica, dopo sei trimestri con il segno negativo, nel secondo trimestre del 2013 il PIL in termini reali, nell area dell euro, è cresciuto dello 0,3 per cento sul periodo precedente. Nell area dell euro l attività economica dovrebbe altresì beneficiare di un graduale rafforzamento della domanda esterna di esportazioni. Inoltre, i miglioramenti complessivi registrati dall estate scorsa nei mercati finanziari sembrano trasmettersi via via all economia reale, al pari dei progressi realizzati nel risanamento dei conti pubblici. Sostanzialmente, in linea con le aspettative, la stima rapida dell Eurostat indica per l area dell euro un calo dell inflazione sui dodici mesi misurata sullo IAPC all 1,1 per cento a settembre, rispetto all 1,3 di agosto. In base ai prezzi correnti dei contratti future per l energia, l inflazione dovrebbe mantenersi su questi livelli contenuti nei prossimi mesi. La disoccupazione resta elevata nell area dell euro e i necessari aggiustamenti di bilancio nei settori pubblico e privato continueranno a gravare sull attività economica. L orientamento di politica monetaria seguita a essere mirato a mantenere il grado di accomodamento richiesto dalle prospettive per la stabilità dei prezzi e a favorire condizioni stabili nel mercato monetario. In tal modo esso sostiene una graduale ripresa dell economia. Quanto alle politiche di bilancio, i paesi dell area dell euro non dovrebbero vanificare gli sforzi già compiuti al fine di ridurre i disavanzi pubblici e di riportare gli elevati rapporti debito/pil su 2 / 6
3 un percorso discendente. Questo numero del Bollettino contiene due articoli. Il primo mette in luce i recenti cambiamenti nella natura della dinamica dei prezzi delle materie prime e ne analizza le potenziali implicazioni per la valutazione delle prospettive economiche nell area dell euro. Il secondo esamina il ruolo di tassi di interesse di riferimento quali l Euribor all interno dell area e riassume il punto di vista della BCE nell attuale dibattito circa possibili opzioni di modifica, nonché le iniziative intraprese al riguardo a livello istituzionale, incluso nel contesto dell Eurosistema. bollettino bce ott BCE-.pdf Prospettive dell OCSE sulle competenze Primi risultati dello studio sulle competenze degli adulti OCSE/ISFOL Vengono diffusi i risultati dell indagine internazionale PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies ) sulle competenze degli adulti. Svolta nel periodo e promossa da Ocse, l indagine analizza il livello di competenze fondamentali della popolazione tra i 16 e i 65 anni in 24 paesi. In Italia l indagine è condotta, su incarico del Ministero del lavoro, dall ISFOL che, contestualmente a Ocse e agli altri 23 paesi, mette oggi a disposizione i dati nazionali e le relative elaborazioni. Le competenze prese in considerazione dal programma sono quelle fondamentali per la crescita individuale, la partecipazione economica e l inclusione sociale ( literacy ) e quelle per affrontare e gestire problemi di natura matematica nelle diverse situazioni della vita adulta ( numeracy ). Competenze sulle quali, ci dicono i dati PIAAC, gli adulti italiani sono ben al di sotto della media degli altri paesi, anche se rispetto alle precedenti indagini Ocse tale distanza si è ridotta. Il deficit del paese è più accentuato al sud e nelle isole e per i livelli di istruzione avanzati. A fronte di questo, continua tuttavia il processo di contenimento dell analfabetismo essendo diminuita rispetto al passato, la percentuale di popolazione che si attesta ai livelli più bassi di competenze. Scarse abilità e competenze chiave inoltre vanno di pari passo con l inattività. E il caso dei NEET i giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, che disinvestono sulle proprie capacità senza accrescerle e utilizzarle. Sono invece i soggetti 3 / 6
4 più anziani che riescono a evitare il deterioramento delle competenze. Il differenziale tra la fascia dei 16-24enni e la fascia dei 55-64enni si è infatti pressoché dimezzato rispetto alle precedenti indagini Ocse, con un miglioramento delle fasce di età più mature. Anche sul versante femminile si registra una positiva tendenza al miglioramento dei livelli di competenza con un evidente recupero del gap rispetto al genere maschile. Prospettive dellæocse sulle competenze Primi risultati. -OCSE Pubblicato in gazzetta ufficiale "L'elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate ai sensi dell'art. 1, comma 3, legge 196/2009" ISTAT Sulla base del Sec95, il sistema europeo dei conti, l'istat predispone l'elenco delle unità istituzionali che fanno parte del settore delle amministrazioni pubbliche (Settore S13), i cui conti concorrono alla costruzione del Conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche. I criteri utilizzati per la classificazione sono di natura statistico-economica. Ai sensi dell'art. 1, comma 3 della legge 31 dicembre 2009, n.196 (Legge di contabilità e di finanza pubblica) e successive modifiche e integrazioni, l'istat è tenuta, con proprio provvedimento, a pubblicare annualmente tale lista sulla gazzetta ufficiale. L'elenco è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale - Serie generale n. 229 del 30 settembre L'elenco precedente è disponibile sulla gazzetta ufficiale - Serie generale n. 227 del 28 settembre ISTAT-Elenco delle Amministrazioni Pubbliche - 15_ott_2013 ISTAT-Elenco delle Amministrazioni Pubbliche - 15_ott_ nota_esplicativa 4 / 6
5 Bollettino economico italiano n. 74. Ottobre 2013 Banca D Italia Le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso dagli organismi internazionali, anche se negli ultimi mesi sembra essersi arrestato il rallentamento dell'economie emergenti. Nell'area dell'euro sono emersi segnali di ripresa, il prodotto è tornato a crescere nel secondo trimestre di quest'anno, dopo sei cali consecutivi. Gli indicatori congiunturali più recenti prefigurano una prosecuzione della ripresa, a ritmi moderati, nella seconda parte del Negli ultimi mesi, anche in virtù del miglioramento del ciclo economico europeo, sono emersi per l'economia italiana alcuni segnali positivi. L'attività economica sta finora beneficiando del buon andamento delle esportazioni. Un sostegno alla domanda interna, dalla quale dipende in larga parte il consolidarsi della ripresa, potrebbe essere fornito dal graduale rafforzamento nella fiducia di famiglie ed imprese capaci di riavviare la componente relativa ai consumi. La caduta dell'occupazione, intensa nel primo trimestre di quest'anno, si è attenuata nel secondo. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 12,0% nel secondo trimestre, aumentando in misura più contenuta rispetto a quelli precedenti. In settembre l'inflazione è scesa allo 0,9% sui dodici mesi, un livello molto basso nel confronto storico. L'aumento dell'iva, entrato in vigore all'inizio di ottobre, eserciterebbe una temporanea spinta al rialzo dell'indice dei prezzi al consumo pari, nell'ipotesi di traslazione totale, a meno di mezzo punto percentuale. In un quadro macroeconomico meno positivo di quello prospettato in aprile, il Governo si è impegnato a mantenere l'indebitamento netto per il 2013 entro la soglia del 3,0% del PIL. Per l'anno in corso e per il 2014 il quadro macroeconomico delineato dal Governo presenta limitati scostamenti rispetto alle previsioni della Banca d'italia pubblicate lo scorso luglio, che hanno trovato alcune conferme nelle informazioni congiunturali successive. Per gli anni esso delinea una crescita superiore alle previsioni di consenso, in quanto assume il pieno realizzarsi degli effetti delle riforme strutturali introdotte nel passato biennio e un significativo miglioramento degli spread sui nostri titoli di Stato. Si segnala, in particolare, la sezione 3.9 "La finanza pubblica" pa g. 37 del Bollettino economico, e la Tavola 2.3 "Forze di lavoro, occupazione e disoccupazione" a pag. 45, la Tav. 2.4 "Retribuzioni contrattuali" a pag. 46 e la Tav. 2.5 "Retribuzioni di fatto di contabilità nazionale" a pag. 48 dell'appendice statistica al Bollettino. Banca Italia Bollettino Economico74 Banca Italia Bollettino Economico74_appendice 5 / 6
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