COMMISSIONE SUL CICLO RIFIUTI

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1 1/10 MISSIONE IN SICILIA 16 SETTEMBRE 2009 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle PRESIDENTE. Grazie da parte della Commissione per la presenza, la collaborazione e anche perché abbiamo anticipato i tempi e siete stati disponibili. Nell ipotesi, come peraltro ci auguriamo, abbiate notizie che devono essere ancora mantenute riservate, vi prego di avvertire la Commissione, in modo da dare luogo ad una procedura particolare, per cui le notizie non possano essere pubblicate o diffuse. Abbiamo già ricevuto più di una relazione da parte vostra, quindi abbiamo il quadro generale. Le chiederemmo, allora, di sintetizzare quale sia lo stato e quali eventualmente le infiltrazioni mafiose nella provincia di Trapani. Abbiamo letto che ci sono state infiltrazioni pesanti, soprattutto da parte di un capo mafia e vorremmo sapere attualmente se queste infiltrazioni vi siano ancora, o come siano state eventualmente eliminate. STEFANO TROTTA, Prefetto di Trapani. Signor presidente, lascerò poi la parola al questore, su quest ultima vicenda. Per quanto riguarda l aspetto delle infiltrazioni, lei ha citato la nota informativa che le ho mandato e questa dà conto del fatto che il fenomeno è stato evidenziato alla fine degli anni 80 e all inizio degli anni 90, quando si è avuto il pesante intervento del boss principale della provincia di Trapani, Virga Vincenzo, e le cui indagini poi si sono sviluppate anche all inizio degli anni 2000, evidenziando un certo interesse da parte della criminalità organizzata in questo settore.

2 2/10 Dopodiché non risultano, almeno a me, né da parte della polizia di Stato, né da parte dell arma dei Carabinieri o della Guardia di finanza, ulteriori indagini da cui emerga questo interesse da parte della criminalità organizzata. Diversi, invece, sono altri filoni di indagine che hanno riguardato è stata particolarmente attiva la Guardia di finanza soprattutto l emersione di situazioni ricollegabili a mere truffe, da parte di società che avevano avuto in subappalto le attività di smaltimento dei rifiuti. In particolare, la Guardia di finanza ha indagato su vicende pregresse di uno dei due ATO della provincia di Trapani. ATO 1 riguarda la parte nord della Provincia e ATO 2 la parte sud (breve interruzione per colloquio telefonico fra presidente e vicepresidente) Stavo ricordando, presidente, le indagini della Guardia di finanza, che riguardavano situazioni non collegabili comunque alla criminalità organizzata. Questo per rispondere alla sua domanda specifica. Lascio la parola al questore. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. In maniera sintetica, il Prefetto ha disegnato che nella Provincia l infiltrazione della mafia non è più sistematica. Partiamo dagli anni 80 e fino al 2001, data dell ultima operazione sulla cosca Virga, in cui effettivamente vi era il sistema dell infiltrazione mafiosa all interno della dinamica dell appalto. Anche l andata a regime degli ambiti territoriali, quindi un diretto impatto dell impostazione della raccolta e dello smaltimento di rifiuti, ha aiutato questo tipo di evoluzione. Allo stato, negli ultimi anni, rispetto anche all ultima divisione del 2007, non si registrano né indagini in corso, né indagini concluse, che possono evidenziare una infiltrazione sistematica della mafia. Peraltro, ancora per qualche giorno, abbiamo un doppio regime: da una parte c è la Belice Ambiente che opera quindi come ambito territoriale, con tutte le caratteristiche

3 3/10 relative e dall altra la Terra dei Fenici, che dal mese di settembre inizierà ad operare con un piano graduale, abbandonando quindi il vecchio regime. Il vecchio regime era il seguente: il comune fa lo smaltimento con mezzi propri, oppure il comune fa l appalto per sia per lo smaltimento che per la raccolta di rifiuti. In questa dinamica, vi è la possibilità di infiltrazione da parte della cosca mafiosa, sia nella turbativa d asta, sia poi nell effettiva risorsa strumentale impiegata per porre in essere praticamente l appalto. Dal 2007 ad oggi, non si registra alcun tipo di interferenze del genere, neanche in quei comuni che hanno continuato il vecchio regime e che dal mese di settembre, secondo un piano cadenzato, passeranno all operatività della Terra del Fenici. Peraltro, l azienda che ha vinto l appalto non presenta alcun tipo di infiltrazione. Chiaramente, come sempre, vigileremo anche in fatto, quindi vedremo se poi nell effettiva esecuzione di tutte le operazioni necessarie vi sarà qualche interferenza. Allo stato non si coglie questo segnale, quindi dal punto di vista dell infiltrazione sistemica, personalmente sarei, per il momento, ottimista. GIOVANNI FAVA. L appalto è stato vinto dalla Biancamano. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Da Aimeri Ambiente S.r.l. GIOVANNI FAVA. Adesso è Biancamano. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Sì. Allo stato non presenta alcun aspetto inquietante. GIOVANNI FAVA. È strano che un azienda di Imperia vinca una gara a Trapani.

4 4/10 GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Infatti, sarà nostra cura verificare che non vi siano poi, attraverso l utilizzo di risorse strumentali locali pilotate, infiltrazioni mafiose. Brillantemente, lei, ha colto il senso di questa mia vigilanza. GIOVANNI FAVA. Il gioco è sul subappalto. Bisogna vedere quanto è subappaltabile il servizio. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Partiremo dal 1 settembre, quindi ancora non abbiamo dati. GIOVANNI FAVA. Se avete la certezza che il servizio è un appalto vero e diretto, svolto in economia e con mezzi propri, per noi non ci sono problemi. È comune strano, visto che stanno a 2000 km di distanza. Comunque è una società che ha appena comprato la più grossa cooperativa del settore, quindi non vedo difficoltà. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Per ora l appalto è vero, poi vedremo. Può essere anche un motivo di crescita, che l appalto venga vinto secondo criteri di concorrenza sul mercato. Siamo qui per vigilare, l avevo indicato in premessa, e lei ha colto il perché di questa vigilanza. PRESIDENTE. Nel trapanese, dunque, è scomparso il fenomeno mafioso. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. No, magari! È scomparso in questo settore.

5 5/10 PRESIDENTE. Mi domando come mai. Nella sua relazione, addirittura, si dice che il settore era praticamente sotto il totale controllo dell organizzazione mafiosa. Le chiedo che cosa abbia determinato questo disinteresse. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Intanto è stata scompaginata la cosca Virga e anche Pace, che fu il successore di Virga. Sono tuttora in galera, con condanne definitive. Quindi già questa cosca, che era quella che aveva investito risorse in questo settore, chiaramente, non essendo più operativa, ha avuto un momento di PRESIDENTE. Mi specifichi che tipo di risorse fossero. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Soprattutto camion. Ci sono state due fasi: una prima fase, che agiva proprio nel momento dell imposizione dei mezzi (da qui la vigilanza alla quale mi riferivo, in fatto, al momento del funzionamento con la Terra dei Fenici) e, in un altro momento, un controllo anche della dinamica dell appalto tramite turbative d asta, con collegamenti con determinati meccanismi, in maniera tale che, controllando alcune aziende, queste ultime potessero fare, una volta presentati alla gara d appalto, offerte d asta pilotate, per indirizzare poi l aggiudicazione a queste imprese. Praticamente, il mafioso si poneva come intermediario: se una certa azienda deve aggiudicarsi una determinata gara, il mafioso gliela garantiva, giacché tutti gli altri partecipanti avrebbero agito in conformità. PRESIDENTE. Questo è lo schema: forse, però, ci può indicare i fatti specifici, le aziende che erano coinvolte, i soggetti mafiosi. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Una prima azienda era di Catania, le altre provenivano da fuori. Parlo del 2001.

6 6/10 PRESIDENTE. Questo è il fenomeno del trasporto dei rifiuti, che era legato a Virga. Però nella sua relazione si fa riferimento a fatti recenti, o perlomeno a fatti che sembrerebbero successivi, che riguardano non solo la turbativa d asta, ma la vittoria, da parte di aziende sembrerebbe, con infiltrazioni mafiose che a loro volta davano in appalto invece ad aziende che pagavano poi una tangente. Voglio capire come ha fatto a scomparire il fenomeno. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Il momento cruciale è stata l operazione «Rino», con la quale si è accertato questo tipo di dinamica. Siamo nel Nel 2001 a questo mi riferivo vi sono stati provvedimenti sempre nei confronti di appartenenti alla stessa cosca Virga, proprio in relazione agli appalti indetti per la raccolta nel comune di Trapani e di Erice. In questa fase, quindi in questa operazione del 2001, si è rivelata questo tipo di dinamica, la quale peraltro si è ripetuta poi negli appalti di altri settori di interesse. GIOVANNI FAVA. Lei forse ricorda il nome dell azienda di Catania. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. È la Dusty, ma a Catania siamo già negli anni precedenti, nel GIOVANNI FAVA. Lei intende la Dusty Refuse Service. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Sì, ma siamo nel PRESIDENTE. Scusate, ma vorrei seguire questo ragionamento, perché voglio capire come ha fatto a scomparire un sistema. Qui si dice: «proprio al fine di esercitare il controllo, la compagine mafiosa trapanese, attraverso imprenditori asserviti al proprio

7 7/10 volere, ha partecipato alle gare d appalto presentando offerte finalizzate [ ] dall acquisizione iniziale è emerso che le imprese designate, a loro volta delegavano altre imprese, che erano quelle estorte». GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Questo sistema di infiltrazione non è scomparso, è andato a trovare altri settori di interesse. Nel settore dei rifiuti, al 2001 risale l ultima operazione, mentre al 2002 risale la costituzione degli ambiti territoriali. L associazione mafiosa non ha ritenuto più, per i propri interessi, interessante partecipare a questo tipo di affare. Dal 2001 in poi, abbiamo avuto un susseguirsi di operazioni, sempre riguardanti appalti pubblici, in tanti altri settori. L ultimo può essere, per esempio l eolica, poiché la mafia non arretra di fronte al progresso. Laddove vede che vi sono interessi e business, la mafia pone in essere la sua presenza, che nel trapanese è proprio all interno della dinamica degli appalti. Anche le ultime operazioni fatte, quindi, che non riguardano la raccolta di rifiuti, hanno dimostrato come la mafia, attraverso la connivenza di amministratori locali, di tecnici e di altre aziende, nei vari settori entra nella dinamica dell appalto e riesce a pilotare le aggiudicazioni. Questo sistema si è ripetuto almeno per cinque, sei, sette operazioni, fatte sia dalla polizia che dall arma dei Carabinieri e tutti hanno evidenziato questa esistenza. Peraltro, per darvi un quadro ancora più chiaro, una tipicità della mafia trapanese è che gli affiliati si sono rivelati essere imprenditori essi stessi, quindi facevano estorsioni ai danni dei loro colleghi. La mafia trapanese, quindi, non ha abbandonato questo sistema, ma ha abbandonato questo settore di interesse. A mio giudizio, carte che dimostrino, in questo momento, dal 2007 ad oggi, l esistenza di infiltrazioni mafiose, almeno nel trapanese, di raccolta di rifiuti, non ce ne sono. Ritengo che anche il sistema degli ambiti territoriali abbia scoraggiato questo tipo di attività, perché non c è stata più la precedente eterogeneità di soggetti che gestivano il settore: i sindaci, che potevano essere condizionati nel fare l appalto, oppure

8 8/10 l associazione di imprese nata in regime di monopolio, quindi escludendo le altre. È arrivato un regime che, comunque, ha dato un certo ordine, spostando l interesse non tanto alla gestione dell appalto, quanto poi sul consiglio di amministrazione, che, finora, non ci ha dato problemi di infiltrazione. PRESIDENTE. Vorrei sapere se le società che si occupano dei rifiuti, gli ATO, poi le gestiscano direttamente o le affidino a aziende diverse. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Gli ATO affidano ad aziende diverse, ma è un unico passaggio. La nostra attenzione è in quel momento. Chiaramente, avendo la società criminale un interesse a gestire potere e a farlo in maniera continuativa, ha destinato il proprio interesse verso altri settori, poiché in questo settore comunque risultava più controllabile. La maggiore controllabilità non rende più pagante, per la soluzione mafiosa, l infiltrazione in questo settore. STEFANO TROTTA, Prefetto di Trapani. Se posso integrare, certamente vengono affidati, da parte dell ATO, i vari servizi di pulizia, raccolta e smaltimento in gestione a diverse società. Tuttavia, noi abbiamo un elenco di 57 società che servono i 24 comuni, complessivamente, della provincia, aiutando gli ATO in questa loro attività. Ho fatto fare una verifica delle certificazioni antimafia e, in sostanza, su 57 società, solo una decina sono colpite non tanto da un interdittiva, ma, tutt al più, da un informativa integrativa di notizie ulteriori. Questo significa che non sussiste un ostatività per legge, ma che, per esempio, è emerso che un parente ha avuto frequentazioni e quant altro. Tutto ciò per dire che, obiettivamente, allo stato degli accertamenti che finora abbiamo fatto se vuole posso anche lasciargliele, presidente non emerge un sistema di attuale interesse, concreto, da parte della criminalità organizzata. C'è da fare poi, presidente, una precisazione su quello che ha detto il signor questore: giustamente, lei chiedeva come funzionano gli ATO. In provincia di Trapani c è un funzionamento non omogeneo da

9 9/10 parte degli ATO, perché mentre abbiamo l ATO2 Belice Ambiente nella parte sud della provincia, che funziona abbastanza bene e che ha incentivato i comuni ad operare la differenziata e quant altro, abbiamo l ATO1, che comprende il comune di Trapani e i comuni dell Agro Ericino che, praticamente, non è mai partito. Sta per partire in questo mese, ma finora non ha mai lavorato. Ora che si parla di abolizione, sta partendo. Tra l altro, dal punto di vista meramente amministrativo, ci sono grossi problemi. Signor presidente, lunedì avrò sul mio tavolo il «secondo tempo» di un problema che ho dovuto affrontare il primo settembre, relativo al fatto che la discarica che serve l ATO1 di Trapani è di proprietà del comune di Trapani, il quale sindaco non è ben disponibile a consentire all ATO «Terra dei fenici», di conferire i rifiuti alla sua discarica, anche se fino ad oggi è stato così. C è quindi questa ulteriore complicazione. Su questo versante, se lei ritiene, signor presidente, le ho portato l integrazione delle due relazioni che le avevo mandato e delle note di intervento che, nell arco di due anni, sono stato costretto ad effettuare, proprio per il malfunzionamento del sistema. GIOVANNI FAVA. Infatti, volevo proprio chiederle se lei abbia notizia del fatto che si siano criticità legate alla discarica di Trapani. STEFANO TROTTA, Prefetto di Trapani. Assolutamente sì. Le criticità riguardano non soltanto gli ATO, ma anche le discariche. In questo momento, abbiamo la discarica di Trapani sita in contrada Belvedere, che praticamente è stata oggetto nel 2007 di un provvedimento dell autorità giudiziaria ed è stata per 20 giorni sotto sequestro, poi ne è stato consentito l uso, a condizione che si facessero dei lavori di impermeabilizzazione. GIOVANNI FAVA. La responsabilità è del comune in ogni caso, poiché non ha mai ceduto all ATO la gestione della discarica. STEFANO TROTTA, Prefetto di Trapani. Ciò è esatto, anche se, proprio stamattina,

10 10/10 ho ricevuto, su mio stimolo ho fatto una riunione i primi di settembre proprio perché questo è un problema serio da parte dell assessorato regionale (anche questa, se ritenete, ve la lascio) una comunicazione con la quale si dice che è vero che la discarica è del comune però, è anche un bene comprensoriale, cioè destinato all utilità dei comuni di un bacino. Non si può immaginare di considerarla ad esclusivo uso di un comune. GIOVANNI FAVA. Vorrei chiedere al questore se abbia notizia di infiltrazioni in società, private ovviamente, che effettuano il servizio di smaltimento rifiuti ospedalieri, negli ospedali del trapanese. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. No, nella nostra Provincia non si è registrato alcunché. È un settore di interesse, perché sui rifiuti speciali, in altre province è fortissima questa presenza. GIOVANNI FAVA. Avevamo avuto informazioni circa alcune società non trapanesi, bensì del catanese, mi pare. Lei non sa, quindi, se questa società sia indiziata di rapporti con la malavita. GIUSEPPE GUALTIERO, Questore di Trapani. Non ci siamo mai interessati alla questione. STEFANO TROTTA, Prefetto di Trapani. Neanche io ho ricevuto, da parte di altre forze, segnalazioni su questo argomento. PRESIDENTE. Ringraziamo i nostri ospiti. Dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle 12.28

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