COMMISSIONE SUL CICLO RIFIUTI

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1 1/7 MISSIONE IN SICILIA 1 OTTOBRE 2009 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle 9,25. PRESIDENTE. Vi siamo grati dell ospitalità, della vostra presenza e della vostra collaborazione. Vi devo avvertire che della seduta odierna verrà redatto un resoconto stenografico e che, se alcune notizie devono restare riservate e quindi essere segretate, dobbiamo essere avvertiti in modo che si provveda in tal senso. Possiamo porre una domanda una domanda molto generale al Prefetto. Abbiamo avuto questa cospicua relazione e appreso della sua collega che ha lasciato a settembre. Le chiederemmo quindi di indicarci quelli che, a suo avviso, sono i punti critici della situazione per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti nella provincia di Siracusa. CARMELA FLORENO, Prefetto di Siracusa. Il punto critico è che la raccolta differenziata nella provincia di Siracusa si attesta su percentuali bassissime. Tutti i comuni conferiscono infatti i rifiuti senza alcuna selezione nell unica discarica che opera, quella di Augusta, tranne un comune che conferisce i propri rifiuti nella discarica di Catania. La situazione è dunque sicuramente critica, perché non conforme alle disposizioni. Tra l altro, in questa provincia, pur essendo esistenti sulla carta due ATO, Siracusa 1 e Siracusa 2, il servizio viene ancora gestito dai comuni o in maniera diretta o attraverso ditte. GIOVANNI FAVA. Mi scusi, ci è stata data notizia del fatto che in particolare nel capoluogo il servizio di raccolta sia stato assegnato a una società alla quale viene rinnovato annualmente con modalità poco trasparenti e da decenni si proceda con lo stesso tipo di gestione. Vorrei sapere se conosciate il motivo per cui non venga bandita una gara. CARMELA FLORENO, Prefetto di Siracusa. Non ho particolari notizie al riguardo. Come evidenziato dal presidente, sono qui soltanto da un mese, per cui devo rifarmi soprattutto

2 2/7 alla relazione redatta dalla collega. A noi risulta che le ditte che gestiscono il servizio non registrano infiltrazioni mafiose. Sulle modalità di assegnazione di questo servizio cercheremo di esaminare la documentazione relativa alle gare d appalto, anche perché solo recentemente il comune ha firmato un protocollo di legalità con la prefettura, per cui dovrà comunicarci con quali ditte intenda contrattare al di là degli importi. Finora, infatti, è stata applicata soltanto la legge, per cui avevano l obbligo di chiederci la certificazione solo per appalti. GIOVANNI FAVA. Le chiedo se lei eventualmente potesse nei prossimi giorni fornirci qualche elemento o qualche riscontro anche cartaceo al riguardo. Non è urgentissimo, però vorremmo comunque verificare questa circostanza. CARMELA FLORENO, Prefetto di Siracusa. Sì, la verificherò senz altro. GIOVANNI FAVA. I magistrati ci hanno detto che da quasi quarant anni il lavoro viene svolto dalla stessa ditta, che prima si bandivano le gare, ma poi sono state sospese per andare avanti con proroghe sistematiche. Non ho detto che ci siano infiltrazioni mafiose, perché non lo so, ma si tratta quantomeno di una modalità singolare. CARMELA FLORENO, Prefetto di Siracusa. Sicuramente. L accerterò. ALESSANDRO BRATTI. Sarebbero tante le cose da chiedere, ma noto che tante sono inserite nella relazione. Rispetto a questa frammentazione, mi sembra che moltissime ditte gestiscano o siano coinvolte nella gestione complessiva del servizio. Vorrei sapere se questa particolarità non configuri anche una presenza di situazioni malavitose. In secondo luogo, poiché il territorio siracusano è ospite di un importante impianto industriale, vorrei sapere quale relazione abbia la Prefettura con le aziende insediate all interno del petrolchimico, se esista una collaborazione e se abbiate notizie rispetto agli impianti di smaltimento. CARMELA FLORENO, Prefetto di Siracusa. Per quanto riguarda lo smaltimento del

3 3/7 petrolchimico, non è stato mai evidenziato nulla di particolare. L attenzione e la collaborazione della Prefettura nei confronti del petrolchimico sono enormi, perché è l unica realtà che crea posti di lavoro in questa provincia in maniera diretta e attraverso l indotto. Vi è quindi la necessità di garantire la sicurezza dei lavoratori in impianti che sono particolarmente rischiosi, e su questo l attenzione è massima da parte di questa struttura e degli organi preposti a controllare la sicurezza degli impianti, perché, come dichiarato dal Presidente della Repubblica, non si deve morire di lavoro. Vi è anche massima attenzione ai subappalti e a tutto il resto, dal momento che quella è l unica realtà che garantisce occupazione in questa provincia. Una crisi del petrolchimico significherebbe una crisi economica ancora più drammatica per questa provincia. PRESIDENTE. Vorrei porre una domanda al signor Questore sulla presenza di infiltrazioni mafiose in questo settore appetibile dell economia. Dalla relazione abbiamo visto che è in corso qualche accertamento e che sono stati commessi anche atti intimidatori. Vorremmo dunque avere qualche notizia al riguardo e, se preferisse segretare questa parte, può comunicarcelo. DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. Ha già avuto modo di vedere nella relazione come sia in atto un attività investigativa da parte della locale Squadra mobile, che ha riguardato più aspetti di un associazione mafiosa che opera nel sud della provincia. Nel contesto di queste indagini, è emerso un tentativo di interessamento al ciclo dei rifiuti, ma in forma indiretta. Questo tentativo è comunque abortito, perché contestualmente a queste indagini svolte dalla Squadra mobile le indagini parallele di due altre forze di polizia hanno inciso sugli stessi gruppi malavitosi. Queste indagini, una condotta dal Commissariato di Avola, l altra condotta dalla Guardia di finanza, hanno portato ad arresti dovuti all evidenziazione di un contesto criminale finalizzato ad acquisire appalti, a compiere estorsioni, a spacciare droga. Tali soggetti, che erano oggetto delle indagini della Squadra mobile, sono stati quindi tratti in arresto per altri motivi. Questo ha creato un blocco dell attività finalizzata a cercare di ampliare le discariche, a interessarsi delle strutture sotto il profilo della loro sistemazione, e non a

4 4/7 entrare nel ciclo in maniera organica. Questo è il contesto evidenziato attraverso queste attività investigative. PRESIDENTE. Vi sono altri aspetti? DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. Non ho evidenziato altri aspetti riguardanti il ciclo. PRESIDENTE. La Prefettura dava notizia di un indagine relativa a una società che è stata oggetto di estorsione. DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. Sì, siamo di fronte all attività criminosa di un organizzazione finalizzata a rendere soggetto passivo la società di gestione dei rifiuti. Siamo quindi sempre nell ambito di un attività criminale esterna all attività del ciclo, ma che comunque PRESIDENTE. Però era lo stesso gruppo criminale, che era interessanto alle discariche DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. Sì, lo stesso gruppo. PRESIDENTE. C è quindi un qualche legame fra le due cose. DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. Questo sì. Nel ciclo, comunque, non evidenzio aspetti di PRESIDENTE. Quindi è un isola felice, oltre che bella. DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. La criminalità siracusana, presidente, si muove secondo parametri, che sono le estorsioni, che sicuramente ci sono state nonostante le numerose operazioni di polizia che hanno portato all evidenziazione di questa attività malavitosa, e il traffico di droga, che è rilevante. Sotto il profilo del ciclo dei rifiuti, non mi risultano interessamenti.

5 5/7 PRESIDENTE. Ho capito. Tra l altro, è una delle pochissime zone della Sicilia dove sussiste il problema di smaltimento dei rifiuti industriali, che in base alla nostra esperienza interessano maggiormente perché sono più remunerativi. DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. Si tratta di rifiuti speciali, che vengono smaltiti attraverso un numero rilevante di imprese private, sulle quali non vengono evidenziati aspetti di criticità sotto il profilo delle interferenze. Siamo di fronte a una consistente presenza di industrie e di aziende che devono smaltire, ma dalle indagini svolte questa frammentazione in più soggetti privati non evidenzia aspetti di interferenze o di interessamento. ALESSANDRO BRATTI. A parte il cospicuo numero di aziende che lavorano, non so se abbiate un idea delle loro dimensioni DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. Non sono di grosse dimensioni. ALESSANDRO BRATTI. Non ci risultano però molti impianti di smaltimento, a parte quello di Augusta. Rispetto alla documentazione fornitaci dall ARPA, constatavamo perplessi da un lato la sproporzione tra rifiuti speciali prodotti e rifiuti che risultano smaltiti, dall altro la quantità di rifiuti speciali in ingresso. DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. In ingresso da che parte? ALESSANDRO BRATTI. Questo non lo so. DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. So ad esempio di rifiuti speciali costituiti dai materiali usati per le serre nella zona di Pachino o di Avola, laddove il materiale di copertura deve essere smaltito una volta esaurita la sua funzione per stanchezza del prodotto. Mi risulta però che questo materiale venga portato fuori da Siracusa, addirittura venduto all estero. L ARPA è interessata attraverso un canale che addirittura va in Cina. Qui non mi risulta che ci siano

6 6/7 GIOVANNI FAVA. Hong Kong. DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. Non mi risulta che ci siano rifiuti in ingresso. ALESSANDRO BRATTI. Qui si parla di tonnellate di rifiuti nel 2006 in ingresso e di tonnellate in uscita CARMELA FLORENO, Prefetto di Siracusa. Questo documento ALESSANDRO BRATTI. È il documento dell ARPA Sicilia che ci è stato consegnato nel corso della nostra visita in Sicilia occidentale. Questi sono dati sicuramente molto frammentari DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. Sono dati globali che riguardano tutta la Sicilia, non la provincia di Siracusa. ALESSANDRO BRATTI. Certo, tutta la Sicilia. Però, visto che si tratta di rifiuti pericolosi, di rifiuti speciali industriali e il polo industriale DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. Il polo industriale di Siracusa riguarda però principalmente le raffinazioni, per cui non ci sono rifiuti solidi da smaltire nella raffinazione del petrolio, perché si creano emissioni aeree che poi purtroppo ricadono in forma non tangibile sul territorio, perché la trasformazione avviene attraverso un processo che fa evaporare alcune sostanze e rimanere le altre. Questi stabilimenti di trasformazione del petrolio non producono materiali. ALESSANDRO BRATTI. Non escono quindi rifiuti solidi o liquidi. DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. A quanto mi risulta non si producono rifiuti solidi o fanghi. Non sono un esperto e posso vedere questi aspetti dal punto di vista di

7 7/7 attività di polizia ALESSANDRO BRATTI. Mi interessava capire cosa succeda dal punto di vista della gestione, non dei contenuti. DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. Logicamente non è quello il mio mestiere, anche se cerco di capire più che posso ALESSANDRO BRATTI. La domanda era relativa a eventuali imprese, giacché molte lavorano nel settore e sono collegate al petrolchimico DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. E anche all indotto. ALESSANDRO BRATTI. Volevo capire se le risultassero notizie al riguardo, non porle domande di carattere tecnico. DOMENICO PERCOLLA, Questore di Siracusa. Per carità, rispondo con piacere a quello che conosco. PRESIDENTE. Nel ringraziare i nostri ospiti, dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle 9.45