DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO

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1 Modello Acque Domestiche Marca da bollo DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO Al Sig. Sindaco del Comune di. Concessione edilizia Agibilità Rinnovo autorizzazione allo scarico Il sottoscritto nato a.il./.. /19 e residente a.in (Via, piazza).n. in qualità di titolare/legale rappresentante di abitazione/ditta/ente).. sito in (Via, Piazza) n. Comune.CAP Provincia C.FISC attività. l'autorizzazione allo scarico ai sensi del: D.Lgs.152/99 Regolamento comunale di pubblica fognatura CHIEDE.. Telefono Codice ISTAT A tale fine allega la "Scheda Acque Domestiche" compilata in ogni parte e relativa documentazione integrativa.: Allega inoltre: disegno o planimetria indicante: esatta ubicazione del punto di scarico e del pozzetto di ispezione, rete fognaria acque bianche, rete acque nere, ubicazione dei sistemi di depurazione adottati (fossa imhoff, ossidazione totale ecc.), denominazione del corpo idrico recettore per le acque bianche e nere. Il sottoscritto dichiara che quanto contenuto nella scheda tecnica informativa allegata corrisponde al vero. DATA FIRMA del professionista FIRMA del titolare

2 NATURA DELL'ATTIVITA' Scheda Acque Domestiche alberghiera turistica ristorativa scolastica sportiva ricreativa casa mono o bi-familiare condominio complesso edilizio DESCRIZIONE numero degli ab.equivalenti numero dei posti letto inferiore a 10 tra 10 e 50 superiore a 50 numero dei pasti-giorno inferiore a 30 tra 30 e 120 superiore a 120 numero dei posti-alunno inferiore a 100 tra 100 e 500 superiore a 500 numero dei clienti-giorno inferiore a 70 tra 70 e 280 superiore a 280 NATURA DELLO SCARICO Lo scarico proviene da: solo w.c. w.c. e cucine ristorante, mensa NATURA DEL RECAPITO Lo scarico recapita in: in acque superficiali corpo significativo (quelli che l autorità competente individua sulla base delle indicazioni contenute negli allegati del D.Lgs 258/2000; corsi naturali di prim ordine; corsi naturali di second ordine) corpo idrico non significativo ( non sono significativi i corsi d acqua che per motivi naturali hanno portata uguale a zero per più di 120 giorni l anno) sul suolo Denominazione del corpo idrico Identificazione dei mappali: n TIPO DI IMPIANTO DI DEPURAZIONE: si allega schema di impianto e relazione illustrativa fossa imhoff con degrassatore senza degrassatore filtro batterico aerobico anaerobico biologico ad ossidazione totale sub- irrigazione drenata non drenata fitodepurazione a flusso orizzontale a flusso verticale NOTE: PAG. 2

3 Modello Assimilabili Marca da bollo DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO Al Sig. Sindaco del Comune di... Concessione edilizia Agibilità Rinnovo autorizzazione allo scarico Il sottoscritto nato a.il./.. /19 e residente a.in (Via, Piazza).n. in qualità di titolare/legale rappresentante di (abitazione/ditta/ente).. sito in (Via, Piazza) n. Comune.CAP Provincia.. C.FISC attività. l'autorizzazione allo scarico ai sensi del: D.Lgs.152/99 Regolamento Comunale di pubblica fognatura CHIEDE Telefono. Codice ISTAT A tale fine allega la "Scheda Assimilabili" compilata in ogni parte e relativa documentazione integrativa.: Allega inoltre: disegno o planimetria indicante: esatta ubicazione del punto di scarico e del pozzetto di ispezione, rete fognaria acque bianche, rete acque nere, ubicazione dei sistemi di depurazione adottati (fossa imhoff, ossidazione totale ecc.), ubicazione dei depositi di liquami e fanghi, denominazione del corpo idrico recettore per le acque bianche e nere. Il sottoscritto dichiara che quanto contenuto nella scheda tecnica informativa allegata corrisponde al vero. DATA FIRMA del professionista FIRMA del titolare PAG. 3

4 Scheda Assimilabili NATURA DELL'ATTIVITA'.. Numero degli addetti DESCRIZIONE Materie prime lavorate t/anno Prodotti finiti t/anno..pezzi/giorno Le lavorazioni che generano scarichi sono: Per lavorazioni che generano una molteplicità di scarichi, anche parziali, allegare una relazione di dettaglio e identificare i vari recapiti sulla planimetria. APPROVIGIONAMENTO IDRICO Provenienza acquedotto pozzo ad uso domestico pozzo ad uso industriale derivazione da superficie altre.. prelievo idrico in mc/anno n per servizi civili per le lavorazioni per il raffreddamento IMPIANTO DI RAFFREDDAMENTO impianto di raffreddamento risparmio d'acqua a secco ad umido sistema misto riciclo totale riciclo parziale % nessun riciclo NUMERO E PORTATA DEGLI SCARICHI Provenienza Portata dello scarico (mc/anno) N In acqua superf. Sul suolo In fognatura In serbatoi a tenuta 1 w.c., cucine, mense acque di lavorazione acque di raffreddam. acque di rigenerazione 2 Altre. Scheda Assimilabili 1 I serbatoi interrati devono essere adeguati secondo il DM 20/12/98 2 si intendono gli scarichi prodotti dalla rigenerazione periodica delle resine di addolcitori PAG. 4

5 PERIODICITA' provenienza periodicità scarico continuo discontinuo occasionale w.c., cucine, mense az. 24 h ogni..ore ogni. giorni acque di lavorazione 24 h ogni..ore ogni. giorni acque di raffreddamento 24 h ogni..ore ogni. giorni acque di rigenerazione / / ogni. giorni altre.. NATURA DEL RECAPITO w.c., cucine, mense az. acque di lavorazione acque di raffreddamento acque di rigenerazione altre.. In acque superficiali In fognatura Sul suolo N Denominazione corpo idrico Denominaz. tronco fognario Identificaz. Mappali n TIPO DI IMPIANTO DI DEPURAZIONE: si allega schema d'impianto e relazione illustrativa fossa imhoff con degrassatore senza degrassatore filtro batterico aerobico anaerobico biologico chimico-fisico sub- irrigazione drenata non drenata fitodepurazione a flusso orizzontale a flusso verticale NOTE: PAG. 5

6 Modello Industriali/Fognatura Marca da bollo DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO Al Sig.Sindaco del Comune di... Il sottoscritto nato a.il./.. /19 e residente a.in (Via, Piazza).n. in qualità di titolare/legale rappresentante di (ditta/ente).... in relazione al progetto di intervento edilizio identificato con n.di prot... sito in (Via, Piazza) n.. Comune.CAP Provincia... C.F./P:IVA Telefono.. Codice ISTAT attività.. CHIEDE l'autorizzazione allo scarico nella fognatura comunale ai sensi del D.lgs. 152/99 e del Regolamento di Pubblica Fognatura A tale fine allega il Questionario Industriali/Fognatura compilato in ogni parte e relativa documentazione integrativa: Allega inoltre: disegno o planimetria indicante: esatta ubicazione del punto di scarico e del pozzetto di ispezione/campionamento, rete fognaria acque bianche, rete acque nere, ubicazione dei sistemi di depurazione adottati, ubicazione dei depositi di liquami e fanghi. Il sottoscritto si impegna a rispettare le prescrizioni che gli verranno inviate con l'autorizzazione. DATA FIRMA del professionista FIRMA del titolare PAG. 6

7 QUESTIONARIO INDUSTRIALI/FOGNATURA NATURA DELL'ATTIVITA'.... Numero degli addetti DESCRIZIONE Materie prime lavorate t/anno Prodotti finiti t/anno..pezzi/giorno Le lavorazioni che generano scarichi sono: Per lavorazioni che generano una molteplicità di scarichi, anche parziali, allegare una relazione di dettaglio e identificare i vari recapiti sulla planimetria. APPROVIGIONAMENTO IDRICO Provenienza acquedotto pozzo ad uso domestico pozzo ad uso industriale derivazione da superficie altre.. prelievo idrico in mc/anno n per servizi civili per le lavorazioni per il raffreddamento IMPIANTO DI RAFFREDDAMENTO impianto di raffreddamento risparmio d'acqua a secco ad umido sistema misto riciclo totale riciclo parziale % nessun riciclo PAG. 7

8 NUMERO E PORTATA DEGLI SCARICHI N Portata in mc/anno w.c., cucine, mense acque di lavorazione acque di raffreddamento acque di rigenerazione 3 acque meteoriche PERIODICITA' provenienza periodicità scarico continuo discontinuo occasionale w.c., cucine, mense az. 24 h ogni..ore ogni. giorni acque di lavorazione 24 h ogni..ore ogni. giorni acque di raffreddamento 24 h ogni..ore ogni. giorni acque di rigenerazione / / ogni. giorni acque meteoriche / / / NATURA DEL RECAPITO N In acque superficiali In fognatura Sul suolo w.c., cucine, mense az. acque di lavorazione / / acque di raffreddamento / / acque di rigenerazione acque meteoriche TIPO DI IMPIANTO DI DEPURAZIONE: si allega schema d'impianto e relazione illustrativa biologico chimico-fisico... Per la scelta dell impianto deve essere individuata una soluzione depurativa che risponda ai criteri di migliore tecnologia disponibile. Alla presente scheda andrà quindi allegata una relazione descrittiva dei parametri d'impianto redatta dal fornitore dell'impianto stesso o da tecnico esperto in materia, riportante i seguenti dati: descrizione dei liquami in ingresso e loro composizione tipo descrizione dei componenti l'impianto e loro dimensionamento descrizione della capacità di trattamento in mc/giorno descrizione dei sistemi di allarme e di pronto intervento in caso di disfunzione descrizione delle caratteristiche quali-quantitative dei fanghi prodotti e loro recapito finale MISURE DI EMERGENZA 3 si intendono gli scarichi prodotti dalla rigenerazione periodica delle resine di addolcitori PAG. 8

9 Descrivere quali misure si intende adottare in caso di disfunzioni improvvise dell impianto in grado di ridurre drasticamente la capacità di trattamento dello stesso. Allegare una relazione riguardante in particolare: sistemi di allerta ottici e/o acustici per evidenziare eventuali disfunzioni a componenti l impianto reperibilità dei responsabili protocollo di pronto intervento mezzi e risorse interne o esterne disponibili Note Data FIRMA del professionista FIRMA del titolare PAG. 9

10 Modello Industriali/Acque Superficiali-Suolo Marca da bollo Al Sig. Presidente Amministrazione Provinciale di Parma P.zza della Pace, PARMA Il sottoscritto COD.FISC..in qualità di Titolare/Legale rappresentante della Ditta P.IVA con sede legale in.....provincia Via...n... cap fa domanda ai sensi degli articoli n del Decreto Legislativo n 152 dell 11 maggio 1999 di autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali o su suolo. SCARICO IN in Comune di... località nel corpo idrico recettore..... proveniente dall Unità Locale...., con sede in. Provincia Via n cap.... Allega alla presente in duplice copia: 1. Questionario predisposto dall Amministrazione Provinciale con gli allegati ivi richiesti e qui di seguito elencati: Planimetria in scala 1:100 per stabilimenti con superfici fino a 2000 mq, in scala 1:200 o 1:500 per stabilimenti con superfici maggiori a 2000 mq e comunque non oltre la scala di 1:500. Nella suddetta planimetria vanno evidenziati: a) il punto o i punti di scarico (indicandolo/i con S1, S2, ecc,), b) i punti in cui sono ubicati gli eventuali sfioratori (che verranno indicati con Sf1, Sf2, ecc.), c) i punti di prelievo per i controlli (indicati con PC), d) la configurazione della rete fognaria interna agli stabili evidenziante: le reti per acque industriali, per acque domestiche e di dilavamento, con indicazione dei manufatti e degli eventuali impianti speciali; la configurazione della rete fognaria esterna agli stabili, comprensiva di condotte, manufatti ed impianti speciali. La planimetria dovrà essere firmata e timbrata. PAG. 10

11 Relazione descrittiva dell impianto di depurazione completa di schema a blocchi, i dati di progetto dello stesso funzionali alla dimostrazione dell efficienza depurativa (art.46 comma 1 D.L.vo 152/99). Una relazione indicante quali misure di sicurezza vengono adottate in caso di disfunzione o blocco dell impianto di depurazione. In particolare: a) sistemi di allerta per evidenziare eventuali guasti a componenti dell impianto; b) reperibilità dei responsabili; c) protocollo di pronto intervento. Relazione del processo produttivo indicando le materie prime lavorate, i prodotti finiti, le lavorazioni che producono reflui, tutta la catena produttiva fino allo scarico. A questo proposito ci si riferisce anche al punto 33 del questionario. 2. Individuazione dell insediamento e dello o degli scarichi oggetto di richiesta di autorizzazione su stralcio di Carta Tecnica Regionale (C.T.R.) in scala 1: Individuazione dell insediamento e dello o degli scarichi oggetto di richiesta di autorizzazione su stralcio di Catastale del Comune di pertinenza. 4. Certificati analitici dell acqua di scarico/chi a seguito del processo depurativo qualora lo scarico/chi sia già esistente (già autorizzato). 5. Autocertificazione, da parte del titolare/legale rappresentante della ditta, su modello predisposto dall Amm.ne Prov.le, relativamente alla presenza o non nello scarico, oggetto di autorizzazione, di sostanze pericolose di cui all art. 34 del D.Lgs 152/99 e s.m.i. (Allegato 1) 6. Concessione allo scarico da parte dell autorità preposta alla gestione del corpo idrico se già in possesso (o almeno copia della richiesta presentata). 7. Al fine di rispettare quanto specificato nell art. 21 del D.Lgs 152/99 e s.m.i., relativamente alla disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, il titolare dello scarico dovrà certificare a questo Servizio la presenza o meno di punti di captazione e/o di derivazione acque al fine dell utilizzo idropotabile. 8. Copia della precedente autorizzazione in caso di rinnovo. 9. Ricevuta di pagamento del versamento di. 51,65 su ccp con causale acconto spese di istruttoria agli scarichi D.Lgs 152/99 e s.m.i., intestato all Amministrazione Provinciale di Parma- Ufficio Tesoreria. Si impegna inoltre a presentare qualsiasi altro atto o documento che la Provincia riterrà necessario per l espletamento dell istruttoria della presente istanza. data.. TIMBRO E FIRMA DEL RICHIEDENTE * La presente domanda dovrà essere presentata in marca da bollo da. 10,33 PAG. 11

12 QUESTIONARIO DATI ANAGRAFICI IMPRESA 1 Ragione Sociale 2 Indirizzo sede legale 3 C.F. o P.IVA 4 Num. Registro CCIAA sede provinciale CCIAA 5 Impresa (barrare) Commerciale (C) Artigiana (A) Industriale (I) Agricola (V) Cooperativa (B) Consorzio (T) UNITA LOCALE 6 Unità Locale (tipo) 7 Descrizione attività Cod. ISTAT: Y 8 Ubicazione (UTM) cartografia 1: X 9 Dati catastali Comune Foglio Mappale 10 Indirizzo 11 Telefono e Fax 12 Numero addetti 13 Legale Rappresentante 14 Referente Comune: Provincia: SEZIONE PRELIEVO 15 Tipo di Fonte Acquedotto a)comunale (nome) b)privato Acque superficiali (nome del corpo idrico da cui viene effettuato il prelievo) Acque sotterranee 1 Acque sotterranee 2 Acque sotterranee 3 Acque sotterranee 4 16 Uso Processo Raffreddamento Civile Irriguo 17 Concessioni d uso acque superficiali acque sotterranee 1 acque sotterranee 2 acque sotterranee 3 acque sotterranee 4 N: del: N: del: N: del: N: del: N: del: SEZIONE SCARICO * * Nel caso in cui fossero presenti più punti di scarico di acque reflue industriali la sezione di scarico con tutti i suoi campi, dovrà essere compilata per ogni singolo scarico con l attribuzione di numeri progressivi (S1, S2, S3, PAG. 12

13 SCARICO N 18 Recapito: Corso d acqua (C) Suolo o unità geologiche profonde (S) Conferimento a terzi (T) 19 Denominazione recapito 20 Uso: Processo (P), Raffreddamento (R) Civile (C), Irriguo (I), Lavaggio (L) 21 Tipo: Continuo(C), Occasionale (O), Periodico (P) 22 Volume Totale mc/anno 23 Portata media mc/s 24 Portata massima mc/s 25 Misuratore di portata (SI/NO) 26 Autorizzazione: espressa (E) tacita (T) 27 Data e numero di autorizzazione: 28 Data scadenza autorizzazione: 29 Trattamento depurativo: nessuno (N), sedimentazione (S), chimico-fisico (C), biologico (B), altro (A) 29 bis A.E. (dimensionamento in abitanti equivalenti ) dell impianto di trattamento depurativo 30 Caratteristiche qualitative: Tab. 3 All.5 D.Lgs. 152/ Produzione di fanghi: a)caratteristiche quali- (art.48 D.L.vo 152/99) quantitative (q.li/giorno e - produzione annua) b)recapito finale 32 Misure di emergenza 33 Breve relazione contenente: - descrizione del sistema complessivo di scarico, ivi comprese le operazioni a esso funzionalmente connesse; - mezzi tecnici impiegati nel processo produttivo e nei sistemi di scarico (art.46 comma 1 D.L.vo 152/99) ecc.) da riportarsi anche in planimetria e in cartografia C.T.R. PAG. 13

14 34 Sfioratore n n n n 35 Sfioratore: caratteristiche qualitative delle acque reflue -Tab.3 All.5 D.Lgs.152/99 36 Sfioratore: portata massima mc/sec 37 Sfioratore: rapporto di diluizione SEZIONE SOSTANZE PERICOLOSE (art. 46 comma 2 D.L.vo 152/99) 38 capacità di produzione del singolo stabilimento industriale che comporta la produzione, la trasformazione, l utilizzazione delle sostanze di cui alla Tab. 3A allegato 5 D.L.vo 152/99, o ancora la presenza di tali sostanze nello scarico 39 fabbisogno orario di acque per ciascun processo produttivo SEZIONE RISERVATA ALL UFFICIO Firma del Legale Rappresentante Data di presentazione ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE: 1. I dati da inserire sono quelli della sede legale come da iscrizione alla Camera di Commercio, anche se questa non si trova nell ambito territoriale della sede in oggetto di indagine (detta unità locale). 2. Vedi punto Vedi punto Si deve riportare il numero di iscrizione alla Camera di Commercio con relativa sigla provinciale. 5. Barrare il tipo di impresa. 6. I dati sull Unità Locale riguardano l insediamento, cioè lo stabilimento fisico in oggetto, che puo anche avere una diversa ubicazione rispetto alla sede legale. Per Tipo si intende la principale destinazione d uso dell unità locale (es: magazzino, lavorazione, imballaggio ecc.). 7. Attività svolta nell unità locale, possibilmente secondo il codice Istat Ateco 91 (reperibili presso la CCAA). In caso di dubbio sull unità locale inserire il codice di attività dell azienda, con relativo codice Istat, (nel caso lo spazio non fosse sufficiente scrivere un allegato riportandone il numero di riferimento). 8. L ubicazione dello scarico deve essere identificata sulla cartografia 1: indicata, secondo le coordinate X,Y. 9. Presentare i seguenti allegati: - n 1 planimetria in scala 1:100 per stabilimenti con superfici fino a mq., in scala 1:200 o 1:500 per stabilimenti con superfici maggiori di mq. e comunque non oltre la scala di 1:500. Nella suddetta planimetria si evidenzieranno: a) il punto o i punti di scarico (indicandolo/i con S1,S2, ecc.), b) i punti in cui sono ubicati gli sfioratori verranno indicati con Sf 1, Sf2, Sf3 ecc. in relazione ai dati tecnici forniti al punto n 34 del modulo c) i punti di prelievio per i controlli (indicati rispettivamente con PC), d) la configurazione della rete PAG. 14

15 fognaria interna agli stabili evidenziante: le reti per acque industriali, per acque domestiche e di dilavamento, con indicazione dei manufatti e degli eventuali impianti speciali; la configurazione della rete fognaria esterna agli stabili, comprensiva di condotte, manufatti ed impianti speciali. Al fine di consentire una più agevole gestione del catasto scarichi le varie componenti dovranno essere indicate con colori differenti: acque reflue urbane (gialle), acque reflue industriali (cioè acque di processo, lavaggio, ecc.) (blu), acque di raffreddamento o altro (tra cui acque reflue domestiche) (rosse), acque di prima pioggia, meteoriche e di lavaggio di aree esterne (verdi). La planimetria dovrà essere firmata e timbrata. - n 1 copia della precedente autorizzazione. 10. L indirizzo deve essere quello dell unità locale. 11. Vedi punto Il numero di addetti presso l unità locale. 13. Nome, Cognome, e altri dati del Legale Rappresentante. 14. Nome, Cognome, Telefono e altri dati del Referente per le questioni ambientali dell azienda. 15. Riportare i consumi annui per ogni tipologia di captazione: nel caso di acquedotto riportarne il nome e specificare se è comunale o privato.indicare in planimetria le fonti di captazione. 16. Riportare i consumi per ogni tipologia d uso. 17. Riportare gli estremi degli atti autorizzativi, N= numero di protocollo, del= data della registrazione dell atto. 18. La domanda si ritiene espressa per ciascun stabilimento fisico. Se presenti più di uno scarico, annessi allo stesso stabilimento, il richiedente provvederà a: - compilare la «sezione scarico» per ogni scarico fisico; - indicare ciascuno scarico con un numero (SCARICO N ) segnalare il numero corrispondente allo scarico (indicandolo/i ad esempio: S1, S2 ecc.) e la sua ubicazione nella planimetria richiesta ( vedi nota n 9). * Nel caso in cui il recapito dello scarico sia su suolo o in unità geologiche profonde, il richiedente dovrà fornire i dati necessari secondo i parametri forniti dagli articoli 29 e 30 e quelli forniti dall allegato 5 paragrafo 2, del D.L.vo 152/99. E necessario fornire in allegato se in possesso la concessione allo scarico da parte dell autorità preposta alla gestione del corpo idrico. 19. Vedi punto Riportare la tipologia d uso dello scarico. 21. Identificare lo scarico come continuo, occasionale se viene utilizzato saltuariamente, periodico se legato ad attività periodiche annuali (stagionali ecc.), in tal caso bisognerà fornire il numero di giorni di attivazione dello scarico. 22. Quantificazione volumetrica annuale dello scarico in mc. 23. Quantificazione della portata media dello scarico espressa in mc/s. 24. Quantificazione della portata massima dello scarico espressa in mc/s. 25. Indicare se lo scarico è dotato di misuratore di portata. 26. Indicare la tipologia di autorizzazione. 27. Specificare la data e il numero dell autorizzazione. 28. Indicare la data di scadenza dell autorizzazione. 29. Allegare relazione descrittiva dell impianto di depurazione completa di schema a blocchi, i dati di progetto dello stesso funzionali alla dimostrazione dell efficienza depurativa (art.46 comma 1 D.L.vo 152/99). 30. Il riferimento alla tabella 3 All.5 D.Lgs.152/99, può avere carattere transitorio, in attesa dell emanazione regionale delle modalità applicative del D.L.vo 152/ Nel caso di produzione di fanghi indicarne le caratteristiche qualitative e quantitative (espresse sia in quintali /giorno, che in produzione annuale); indicare inoltre il recapito finale ovvero come viene smaltito il rifiuto. E comunque vietato lo smaltimento di fanghi nelle acque superficiali, dolci e salmastre. I fanghi sono considerati «rifiuti» e come tali normati dal «Decreto Ronchi» (D.L.vo 22/97). 32. Allegare una relazione indicando quali misure di sicurezza vengono adottate in caso di disfunzione o blocco dell impianto di depurazione. In particolare: a) sistemi di allerta per evidenziare eventuali guasti a componenti dell impianto; b) reperibilità dei responsabili; c) protocollo di pronto intervento. 33. E necessario redigere una relazione del processo produttivo indicando le materie prime lavorate, i prodotti finiti, le lavorazioni che producono reflui, tutta la catena produttiva fino allo scarico. Se lo spazio riservato non fosse sufficiente, allegare una relazione e riportare nel riquadro il n di riferimento dell allegato Gli sfioratori sono considerati come scarichi e come tali necessitano di apposita autorizzazione. Ogni sfioratore verrà indicato con un numero sull apposito riquadro e riportato in planimetria come Sf 1, Sf2, Sf3 ecc. ( vedi nota n 9). 35. Il riferimento alla Tab. 3 All.5 D.Lgs. 152/99, può avere carattere transitorio, in attesa dell emanazione delle modalità applicative del suddetto decreto. 36. Indicare la portata massima dello sfioratore espressa in mc/sec. Allegare per ogni sfioratore una breve relazione in cui vengono indicate le caratteristiche geometriche e idrauliche. 37. In caso di presenza di acque bianche indicare il rapporto di diluizione ( ). Il rapporto di diluizione è dato dal rapporto tra la portata sfiorata e la portata massima in arrivo a monte. 38. La «capacità di produzione» deve essere indicata con riferimento alla massima capacità oraria moltiplicata per il numero massimo di ore lavorative giornaliere e per il numero massimo di giorni lavorativi. PAG. 15

16 *-Nel caso di attività le cui acque reflue industriali siano assimilabili a quelle domestiche (ovvero «civili» secondo la normativa previgente) secondo i parametri dettati dall art.28 comma 7 del D.L.vo 152/99, il titolare dello scarico dovrà fornire l istanza su modello conforme, con la documentazione necessaria e dimostrare l assimilazione delle acque reflue dello scarico ad acque reflue domestiche. *Ai sensi dell articolo 45 comma 10 del Dlgs n 152 dell 11/05/99 la G. P. ha stabilito come acconto delle spese di istruttoria la somma di 51,65 a carico dei richiedenti, sia pubblici che privati, per l autorizzazione agli scarichi. L attestazione del versamento sul ccp n , con causale «acconto spese istruttoria autorizzazione agli scarichi», dovrà essere allegata alla domanda di autorizzazione, pena la non procedibilità della domanda stessa. Il richiedente dovrà effettuare il versamento del saldo delle spese d istruttoria entro 60 giorni dal rilascio dell autorizzazione, pena il decadimento della stessa. PAG. 16

17 ALLEGATO 1 Modello di autodichiarazione sostanze pericolose ALLA PROVINCIA DI PARMA ASSESSORATO AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO VIA VERDI, PARMA OGGETTO: ART. 34 DEL D.LGS 152/99 E SS. MM. E II. SCARICHI DI SOSTANZE PERICOLOSE DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE E DI ATTO DI NOTORIETA ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 Il sottoscritto DICHIARA consapevole delle conseguenze civili e penali in caso di false dichiarazioni di cui agli artt. 75 e 76 del D.P.R. 445/ di essere residente in Comune di Prov. Via n. CAP Tel. - di essere il legale rappresentante della Ditta (indicare la ragione sociale della ditta) con sede legale in Comune di Frazione Prov. Via n. CAP Tel. insediamento ubicato in Comune di Frazione Prov. Via n. CAP Tel. CHE 1) negli scarichi della ditta è accertata non è accertata la presenza delle sostanze pericolose di cui alla tabella 3/A dell allegato 5 del D.Lgs e s. m. i., in quantità o concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità delle metodiche di rilevamento in essere all entrata in vigore del D.Lgs 152/99 e s. m. i. o degli aggiornamenti messi a punto ai sensi del punto 4) dell allegato 5 del medesimo decreto. In caso affermativo indicare: PAG. 17

18 Sostanza Quantità scaricata [kg/anno] Ciclo produttivo di provenienza Qualora il ciclo produttivo appartenga ai cicli indicati in tabella 3/A, nella relazione tecnica dovranno essere sviluppati in modo particolare i punti a) e b) del comma 2 dell articolo 46 del D.Lgs 152/99 e ss. mm. e ii. 2) negli scarichi della ditta è accertata non è accertata la presenza delle sostanze pericolose di cui alla tabella 5 dell allegato 5 del D.Lgs e s. m. i., in quantità o concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità delle metodiche di rilevamento in essere all entrata in vigore del D.Lgs 152/99 e s. m. i. o degli aggiornamenti messi a punto ai sensi del punto 4) dell allegato 5 del medesimo decreto. In caso affermativo indicare: Sostanza 3) nel ciclo produttivo della Ditta sono presenti non sono presenti sostanze comprese nell elenco di cui all allegato X alla direttiva 2000/60/CE In caso affermativo indicare: Sostanza Data Timbro e firma del titolare/legale rappresentante* della Ditta * la firma può essere resa davanti al dipendente competente ovvero presentata già firmata, allegando copia della carta d identità o di documento equipollente. Allega alla presente: Fotocopia carta identità o di documento equipollente PAG. 18

19 Modello Industriali Assimilate alle Domestiche/Acque Superficiali-Suolo Marca da bollo Al Sig. Presidente Amministrazione Provinciale di Parma P.zza della Pace, PARMA Il sottoscritto COD.FISC..in qualità di Titolare/Legale rappresentante della Ditta P.IVA con sede legale in.....provincia Via...n... cap fa domanda ai sensi degli articoli n del Decreto Legislativo n 152 dell 11 maggio 1999 di autorizzazione allo scarico di acque reflue: industriali assimilate alle domestiche ai sensi dell art. 28 comma 7 lett. a), b), c), e d) del D. Lgs 152/99 e s.m.i., che recapitano in acque superficiali o su suolo; industriali assimilate alle domestiche che presentano caratteristiche quantitative e qualitative equivalenti ai sensi del punto 5 della Del. di G.R. 651/00 così come disposto dall art. 28 comma 7 lett. e) del D. Lgs 152/99 e s.m.i., che recapitano in acque superficiali o su suolo; (barrare la casella di interesse) SCARICO IN in Comune di... località nel corpo idrico recettore..... proveniente dall Unità Locale...., con sede in.. Provincia Via n cap. Allega alla presente in duplice copia: 1. Questionario predisposto dall Amministrazione Provinciale con gli allegati ivi richiesti e qui di seguito elencati: Planimetria in scala 1:100 per stabilimenti con superfici fino a 2000 mq, in scala 1:200 o 1:500 per stabilimenti con superfici maggiori a 2000 mq e comunque non oltre la scala di 1:500. Nella suddetta planimetria vanno evidenziati: a) il punto o i punti di scarico (indicandolo/i con S1, S2, ecc,), b) i punti in cui sono ubicati gli eventuali sfioratori (che verranno indicati con Sf1, Sf2, ecc.), PAG. 19

20 c) i punti di prelievo per i controlli (indicati con PC), d) la configurazione della rete fognaria interna agli stabili evidenziante: le reti per acque industriali,per le acque industriali assimilate alle domestiche, per acque domestiche e di dilavamento, con indicazione dei manufatti e degli eventuali impianti speciali; la configurazione della rete fognaria esterna agli stabili, comprensiva di condotte, manufatti ed impianti speciali. La planimetria dovrà essere firmata e timbrata. Relazione descrittiva dell impianto di depurazione completa di schema a blocchi, i dati di progetto dello stesso funzionali alla dimostrazione dell efficienza depurativa (art.46 comma 1 D.L.vo 152/99). Una relazione indicante quali misure di sicurezza vengono adottate in caso di disfunzione o blocco dell impianto di depurazione. In particolare: a) sistemi di allerta per evidenziare eventuali guasti a componenti dell impianto; b) reperibilità dei responsabili; c) protocollo di pronto intervento. Relazione del processo produttivo indicando le materie prime lavorate, i prodotti finiti, le lavorazioni che producono reflui, tutta la catena produttiva fino allo scarico. A questo proposito ci si riferisce anche al punto 33 del questionario. 2. Relazione attestante la sussistenza delle condizioni di assimilazione nel caso di acque reflue industriali assimilate alle domestiche ai sensi dell art. 28 comma 7 lett. a),b),c) e d) del D. Lgs 152/ Nel caso di scarichi di acque reflue industriali assimilate alle domestiche, aventi caratteristiche quantitative e qualitative equivalenti alle domestiche stesse ai sensi del punto 5 della Del. di G.R. 651/00, così come disposto dall art 28 comma 7 lett. e) del D. Lgs 152/99 e s.m.i.: se lo scarico è esistente i certificati analitici comprovanti il rispetto dei limiti di cui alla tabella 1 punto 5 della Del. di G.R. n. 651/00; se è un nuovo scarico, una relazione tecnica in cui si dimostri l assimilabilità facendo riferimento a dati e documentazioni riferiti a scarichi provenienti da processi produttivi e stabilimenti industriali analoghi o alla più aggiornata letteratura tecnica di settore. 4. Individuazione dell insediamento e dello o degli scarichi oggetto di richiesta di autorizzazione su stralcio di Carta Tecnica Regionale (C.T.R.) in scala 1: Individuazione dell insediamento e dello o degli scarichi oggetto di richiesta di autorizzazione su stralcio di Catastale del Comune di pertinenza. 6. Certificati analitici dell acqua di scarico/chi a seguito del processo depurativo qualora lo scarico/chi sia già esistente (già autorizzato). 7. Autocertificazione, da parte del titolare/legale rappresentante della ditta, su modello predisposto dall Amm.ne Prov.le, relativamente alla presenza o non nello scarico, oggetto di autorizzazione, di sostanze pericolose di cui all art. 34 del D.Lgs 152/99 e s.m.i. (Allegato 1). 8. Concessione allo scarico da parte dell autorità preposta alla gestione del corpo idrico se già in possesso (o almeno copia della richiesta presentata). 9. Al fine di rispettare quanto specificato nell art. 21 del D.Lgs 152/99 e s.m.i., relativamente alla disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, il titolare dello scarico dovrà certificare a questo Servizio la presenza o meno di punti di captazione e/o di derivazione acque al fine dell utilizzo idropotabile. 10. Copia della precedente autorizzazione in caso di rinnovo. 11. Ricevuta di pagamento del versamento di. 51,65 su ccp con causale acconto spese di istruttoria agli scarichi D.Lgs 152/99 e s.m.i., intestato all Amministrazione Provinciale di Parma- Ufficio Tesoreria. Si impegna inoltre a presentare qualsiasi altro atto o documento che la Provincia riterrà necessario per l espletamento dell istruttoria della presente istanza. data.. TIMBRO E FIRMA DEL RICHIEDENTE * La presente domanda dovrà essere presentata in marca da bollo da. 10,33 PAG. 20

21 QUESTIONARIO DATI ANAGRAFICI IMPRESA 1 Ragione Sociale 2 Indirizzo sede legale 3 C.F. o P.IVA 4 Num. Registro CCIAA sede provinciale CCIAA 5 Impresa (barrare) Commerciale (C) Artigiana (A) Industriale (I) Agricola (V) Cooperativa (B) Consorzio (T) UNITA LOCALE 6 Unità Locale (tipo) 7 Descrizione attività Cod. ISTAT: Y 8 Ubicazione (UTM) cartografia 1: X 9 Dati catastali Comune Foglio Mappale 10 Indirizzo 11 Telefono e Fax 12 Numero addetti 13 Legale Rappresentante 14 Referente Comune: Provincia: SEZIONE PRELIEVO 15 Tipo di Fonte Acquedotto a)comunale (nome) b)privato Acque superficiali (nome del corpo idrico da cui viene effettuato il prelievo) Acque sotterranee 1 Acque sotterranee 2 Acque sotterranee 3 Acque sotterranee 4 16 Uso Processo Raffreddamento Civile Irriguo 17 Concessioni d uso acque superficiali acque sotterranee 1 acque sotterranee 2 acque sotterranee 3 acque sotterranee 4 N: del: N: del: N: del: N: del: N: del: SEZIONE SCARICO * * Nel caso in cui fossero presenti più punti di scarico di acque reflue industriali la sezione di scarico con tutti i suoi campi, dovrà essere compilata per ogni singolo scarico con l attribuzione di numeri progressivi (S1, S2, S3, PAG. 21

22 SCARICO N 18 Recapito: Corso d acqua (C) Suolo o unità geologiche profonde (S) Conferimento a terzi (T) 19 Denominazione recapito 20 Uso: Processo (P), Raffreddamento (R) Civile (C), Irriguo (I), Lavaggio (L) 21 Tipo: Continuo(C), Occasionale (O), Periodico (P) 22 Volume Totale mc/anno 23 Portata media mc/s 24 Portata massima mc/s 25 Misuratore di portata (SI/NO) 26 Autorizzazione: espressa (E) tacita (T) 27 Data e numero di autorizzazione: 28 Data scadenza autorizzazione: 29 Trattamento depurativo: nessuno (N), sedimentazione (S), chimico-fisico (C), biologico (B), altro (A) 29 bis A.E. (dimensionamento in abitanti equivalenti ) dell impianto di trattamento depurativo 30 Caratteristiche qualitative delle acque reflue limiti tabellari da rispettare come disposto dal D.Lgs.152/99 e s.m.i e dalla direttiva regionale. 31 Produzione di fanghi: a)caratteristiche quali- (art.48 D.L.vo 152/99) quantitative (q.li/giorno e - produzione annua) b)recapito finale 32 Misure di emergenza 33 Breve relazione contenente: - descrizione del sistema complessivo di scarico, ivi comprese le operazioni a esso funzionalmente connesse; - mezzi tecnici impiegati nel processo produttivo e nei sistemi di scarico (art.46 comma 1 D.L.vo 152/99) ecc.) da riportarsi anche in planimetria e in cartografia C.T.R. PAG. 22

23 34 Sfioratore n n n n 35 Sfioratore: caratteristiche qualitative delle acque reflue limiti tabellari da rispettare come disposto dal D.Lgs.152/99 e s.m.i e direttiva regionale 36 Sfioratore: portata massima mc/sec 37 Sfioratore: rapporto di diluizione SEZIONE SOSTANZE PERICOLOSE (art. 46 comma 2 D.L.vo 152/99) 38 capacità di produzione del singolo stabilimento industriale che comporta la produzione, la trasformazione, l utilizzazione delle sostanze di cui alla Tab. 3A allegato 5 D.L.vo 152/99, o ancora la presenza di tali sostanze nello scarico 39 fabbisogno orario di acque per ciascun processo produttivo SEZIONE RISERVATA ALL UFFICIO Firma del Legale Rappresentante Data di presentazione PAG. 23

24 ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE: 1. I dati da inserire sono quelli della sede legale come da iscrizione alla Camera di Commercio, anche se questa non si trova nell ambito territoriale della sede in oggetto di indagine (detta unità locale). 2. Vedi punto Vedi punto Si deve riportare il numero di iscrizione alla Camera di Commercio con relativa sigla provinciale. 5. Barrare il tipo di impresa. 6. I dati sull Unità Locale riguardano l insediamento, cioè lo stabilimento fisico in oggetto, che può anche avere una diversa ubicazione rispetto alla sede legale. Per Tipo si intende la principale destinazione d uso dell unità locale (es: magazzino, lavorazione, imballaggio ecc.). 7. Attività svolta nell unità locale, possibilmente secondo il codice Istat Ateco 91 (reperibili presso la CCAA). In caso di dubbio sull unità locale inserire il codice di attività dell azienda, con relativo codice Istat, (nel caso lo spazio non fosse sufficiente scrivere un allegato riportandone il numero di riferimento). 8. L ubicazione dello scarico deve essere identificata sulla cartografia 1: indicata, secondo le coordinate X,Y. 9. Presentare i seguenti allegati: - n 1 planimetria in scala 1:100 per stabilimenti con superfici fino a mq., in scala 1:200 o 1:500 per stabilimenti con superfici maggiori di mq. e comunque non oltre la scala di 1:500. Nella suddetta planimetria si evidenzieranno: a) il punto o i punti di scarico (indicandolo/i con S1,S2, ecc.), b) i punti in cui sono ubicati gli sfioratori verranno indicati con Sf 1, Sf2, Sf3 ecc. in relazione ai dati tecnici forniti al punto n 34 del modulo c) i punti di prelievo per i controlli (indicati rispettivamente con PC), d) la configurazione della rete fognaria interna agli stabili evidenziante: le reti per acque industriali, per acque domestiche e di dilavamento, con indicazione dei manufatti e degli eventuali impianti speciali; la configurazione della rete fognaria esterna agli stabili, comprensiva di condotte, manufatti ed impianti speciali. Al fine di consentire una più agevole gestione del catasto scarichi le varie componenti dovranno essere indicate con colori differenti: acque reflue urbane (gialle), acque reflue industriali (cioè acque di processo, lavaggio, ecc.) (blu), acque di raffreddamento o altro (tra cui acque reflue domestiche) (rosse), acque di prima pioggia, meteoriche e di lavaggio di aree esterne (verdi). La planimetria dovrà essere firmata e timbrata. - n 1 copia della precedente autorizzazione. 10. L indirizzo deve essere quello dell unità locale. 11. Vedi punto Il numero di addetti presso l unità locale. 13. Nome, Cognome, e altri dati del Legale Rappresentante. 14. Nome, Cognome, Telefono e altri dati del Referente per le questioni ambientali dell azienda. 15. Riportare i consumi annui per ogni tipologia di captazione: nel caso di acquedotto riportarne il nome e specificare se è comunale o privato.indicare in planimetria le fonti di captazione. 16. Riportare i consumi per ogni tipologia d uso. 17. Riportare gli estremi degli atti autorizzativi, N= numero di protocollo, del= data della registrazione dell atto. 18. La domanda si ritiene espressa per ciascun stabilimento fisico. Se presenti più di uno scarico, annessi allo stesso stabilimento, il richiedente provvederà a: - compilare la «sezione scarico» per ogni scarico fisico; - indicare ciascuno scarico con un numero (SCARICO N ) segnalare il numero corrispondente allo scarico (indicandolo/i ad esempio: S1, S2 ecc.) e la sua ubicazione nella planimetria richiesta ( vedi nota n 9). * Nel caso in cui il recapito dello scarico sia su suolo o in unità geologiche profonde, il richiedente dovrà fornire i dati necessari secondo i parametri forniti dagli articoli 29 e 30 e quelli forniti dall allegato 5 paragrafo 2, del D.L.vo 152/99. E necessario fornire in allegato se in possesso la concessione allo scarico da parte dell autorità preposta alla gestione del corpo idrico. 19. Vedi punto Riportare la tipologia d uso dello scarico. 21. Identificare lo scarico come continuo, occasionale se viene utilizzato saltuariamente, periodico se legato ad attività periodiche annuali (stagionali ecc.), in tal caso bisognerà fornire il numero di giorni di attivazione dello scarico. 22. Quantificazione volumetrica annuale dello scarico in mc. 23. Quantificazione della portata media dello scarico espressa in mc/s. 24. Quantificazione della portata massima dello scarico espressa in mc/s. 25. Indicare se lo scarico è dotato di misuratore di portata. 26. Indicare la tipologia di autorizzazione. 27. Specificare la data e il numero dell autorizzazione. 28. Indicare la data di scadenza dell autorizzazione. 29. Allegare relazione descrittiva dell impianto di depurazione completa di schema a blocchi, i dati di progetto dello stesso funzionali alla dimostrazione dell efficienza depurativa (art.46 comma 1 D.L.vo 152/99). PAG. 24

25 30. Il riferimento alla tabella dei limiti da rispettare, può avere carattere transitorio, in attesa dell emanazione regionale delle modalità applicative del D.L.vo 152/ Nel caso di produzione di fanghi indicarne le caratteristiche qualitative e quantitative (espresse sia in quintali /giorno, che in produzione annuale); indicare inoltre il recapito finale ovvero come viene smaltito il rifiuto. E comunque vietato lo smaltimento di fanghi nelle acque superficiali, dolci e salmastre. I fanghi sono considerati «rifiuti» e come tali normati dal «Decreto Ronchi» (D.L.vo 22/97). 32. Allegare una relazione indicando quali misure di sicurezza vengono adottate in caso di disfunzione o blocco dell impianto di depurazione. In particolare: a) sistemi di allerta per evidenziare eventuali guasti a componenti dell impianto; b) reperibilità dei responsabili; c) protocollo di pronto intervento. 33. E necessario redigere una relazione del processo produttivo indicando le materie prime lavorate, i prodotti finiti, le lavorazioni che producono reflui, tutta la catena produttiva fino allo scarico. Se lo spazio riservato non fosse sufficiente, allegare una relazione e riportare nel riquadro il n di riferimento dell allegato Gli sfioratori sono considerati come scarichi e come tali necessitano di apposita autorizzazione. Ogni sfioratore verrà indicato con un numero sull apposito riquadro e riportato in planimetria come Sf 1, Sf2, Sf3 ecc. ( vedi nota n 9). 35. Il riferimento alla tabella dei limiti da rispettare, può avere carattere transitorio, in attesa dell emanazione delle modalità applicative del suddetto decreto. 36. Indicare la portata massima dello sfioratore espressa in mc/sec. Allegare per ogni sfioratore una breve relazione in cui vengono indicate le caratteristiche geometriche e idrauliche. 37. In caso di presenza di acque bianche indicare il rapporto di diluizione ( ). Il rapporto di diluizione è dato dal rapporto tra la portata sfiorata e la portata massima in arrivo a monte. 38. La «capacità di produzione» deve essere indicata con riferimento alla massima capacità oraria moltiplicata per il numero massimo di ore lavorative giornaliere e per il numero massimo di giorni lavorativi. *Ai sensi dell articolo 45 comma 10 del Dlgs n 152 dell 11/05/99 la G. P. ha stabilito come acconto delle spese di istruttoria la somma di 51,65 a carico dei richiedenti, sia pubblici che privati, per l autorizzazione agli scarichi. L attestazione del versamento sul ccp n , con causale «acconto spese istruttoria autorizzazione agli scarichi», dovrà essere allegata alla domanda di autorizzazione, pena la non procedibilità della domanda stessa. Il richiedente dovrà effettuare il versamento del saldo delle spese d istruttoria entro 60 giorni dal rilascio dell autorizzazione, pena il decadimento della stessa. PAG. 25

26 ALLEGATO 1 Modello di autodichiarazione sostanze pericolose ALLA PROVINCIA DI PARMA ASSESSORATO AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO VIA VERDI, PARMA OGGETTO: ART. 34 DEL D.LGS 152/99 E SS. MM. E II. SCARICHI DI SOSTANZE PERICOLOSE DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE E DI ATTO DI NOTORIETA ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 Il sottoscritto DICHIARA consapevole delle conseguenze civili e penali in caso di false dichiarazioni di cui agli artt. 75 e 76 del D.P.R. 445/ di essere residente in Comune di Prov. Via n. CAP Tel. - di essere il legale rappresentante della Ditta (indicare la ragione sociale della ditta) con sede legale in Comune di Frazione Prov. Via n. CAP Tel. insediamento ubicato in Comune di Frazione Prov. Via n. CAP Tel. CHE 2) negli scarichi della ditta è accertata non è accertata la presenza delle sostanze pericolose di cui alla tabella 3/A dell allegato 5 del D.Lgs e s. m. i., in quantità o concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità delle metodiche di rilevamento in essere all entrata in vigore del D.Lgs 152/99 e s. m. i. o degli aggiornamenti messi a punto ai sensi del punto 4) dell allegato 5 del medesimo decreto. In caso affermativo indicare: Sostanza Quantità scaricata Ciclo produttivo di PAG. 26

27 [kg/anno] provenienza Qualora il ciclo produttivo appartenga ai cicli indicati in tabella 3/A, nella relazione tecnica dovranno essere sviluppati in modo particolare i punti a) e b) del comma 2 dell articolo 46 del D.Lgs 152/99 e ss. mm. e ii. 2) negli scarichi della ditta è accertata non è accertata la presenza delle sostanze pericolose di cui alla tabella 5 dell allegato 5 del D.Lgs e s. m. i., in quantità o concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità delle metodiche di rilevamento in essere all entrata in vigore del D.Lgs 152/99 e s. m. i. o degli aggiornamenti messi a punto ai sensi del punto 4) dell allegato 5 del medesimo decreto. In caso affermativo indicare: Sostanza 3) nel ciclo produttivo della Ditta sono presenti non sono presenti sostanze comprese nell elenco di cui all allegato X alla direttiva 2000/60/CE In caso affermativo indicare: Sostanza Data Timbro e firma del titolare/legale rappresentante* della Ditta * la firma può essere resa davanti al dipendente competente ovvero presentata già firmata, allegando copia della carta d identità o di documento equipollente. Allega alla presente: Fotocopia carta identità o di documento equipollente PAG. 27

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