Circ. n.14 Palestrina, 19 Settembre 2016 A tutti i Docenti OGGETTO: SOMMINISTRAZIONE PROVE D INGRESSO TANTE MANI, UNA SCUOLA. INDICAZIONI PROCEDURALI

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1 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO GOFFREDO MAMELI Viale della Vittoria, Palestrina Tel Fax C.M. RMIC8DQ001 C.F Sito Internet: Circ. n.14 Palestrina, 19 Settembre 2016 A tutti i Docenti OGGETTO: SOMMINISTRAZIONE PROVE D INGRESSO TANTE MANI, UNA SCUOLA. INDICAZIONI PROCEDURALI Per le classi I è prevista la somministrazione del questionario osservativo IPDA. Qualora si presentassero casi a rischio di attenzione/ intervento immediato, sarebbe opportuno che i docenti confrontassero il questionario IPDA della scuola primaria con quello della scuola dell infanzia. I coordinari di plesso distribuiranno le prove. La somministrazione delle stesse e la relativa correzione potranno essere effettuate per tutto il mese di ottobre. Le tabulazioni resteranno ai docenti come strumento per la valutazione in ingresso. Dopo la somministrazione, correzione e tabulazione si invitano i Consigli di classe/team a: 1) compilare le apposite griglie osservative (RACCOLTE NEI FASCICOLI MATERIALE OSSERVATIVO E SCARICABILI DAL SITO DELLA SCUOLA) per gli alunni che presentano bisogni educativi speciali; 2) programmare la modalità degli incontri, di informazione e confronto, con i genitori degli alunni con BES in relazione ai loro bisogni formativi; 3) compilare, dopo un attenta valutazione delle griglie di osservazione, la scheda di rilevazione dei bisogni educativi speciali (allegato Y, del FASCICOLO MATERIALE OSSERVATIVO) LE SCHEDE OSSERVATIVE DOVRANNO ESSERE CONSEGNATE IN SEGRETERIA E INSERITE NEL FASCICOLO PERSONALE DELL ALUNNO INSIEME AL PDP ENTRO IL MESE DI NOVEMBRE L ALLEGATO Y DOVRA ESSERE CONSEGNATO ALLA FUNZIONE STRUMENTALE INDIVIDUATA E compito dei Consigli di classe/team, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, indicare i casi in cui sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative formalizzate nel Piano didattico educativo (PDP). Il PDP ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee ed i criteri di valutazione degli apprendimenti che verranno adottati. Nei casi in cui le prove d Istituto non avessero rilevato particolari difficoltà, ma le stesse dovessero emergere nell analisi dei comportamenti attraverso la griglia d osservazione, è consigliabile stilare comunque un PDP.

2 Per gli alunni DSA certificati i docenti della classe possono consultare la documentazione già prodotta e depositata agli Atti della scuola (fascicolo personale dell alunno) presso l ufficio della segreteria didattica. ALLEGATI 1- Scheda rilevazione dei BES (allegato Y) 2- Scheda compiti del consiglio di classe, coordinatore di classe e singolo docente; 3- Procedure operative relative alle prove d Istituto F.to IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Maria GIUFFRE (firma autografa sostituita a mezzo stampa, ex art. 3, co. 2, D.lgs. 39/93)

3 1- Allegato Y SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Verbale del Plesso Classe sezione team docenti Descrizione dei casi di bisogno educativo speciale per cui vengono richiesti strumenti di flessibilità da impiegare nell azione educativo-didattica: Alunno/a Tipi di BES (Vedi legenda) Modalità di intervento Programmazione incontri LEGENDA: AREE DI RIFERIMENTO E INDICATORI AREA ADA (Diversamente Abili) 1 ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE GIÀ CERTIFICATO AREA DES Disturbi Specifici Dell apprendimento (DSA) 2 ALUNNO CON DSA GIA CERTIFICATO (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia) Altri Disturbi Evolutivi Specifici 3 ADHD (Disturbo Dell attenzione con Iperattività) / DOP (Disturbo Oppositivo Provocatorio) GIÀ CERTIFICATO 4 BORDELINE COGNITIVO CERTIFICATO 5 ALTRO DES: A. Disturbi del linguaggio (certificato) B. Disturbo dell apprendimento non verbale (certificato) C. Disprassia (certificato) D. Deficit della coordinazione motoria (certificato) E. Difficoltà di attenzione (osservazioni del team) F. Difficoltà scolastiche (osservazioni del team) G. Difficoltà linguistiche (osservazioni del team) H. Alunno risultato con richiesta di attenzione in seguito alle prove oggettive e/o osservazioni AREA SVANTAGGIO 6 SOCIO-ECONOMICO: A. Famiglia problematica B. Episodi di abuso o maltrattamento C. Separazioni, trasferimenti, lutti D. Alunni segnalati ai servizi sociali E. Povertà, deprivazione culturale 7 LINGUISTICO-CULTURALE: A. Alunno straniero che necessita di primo soccorso linguistico per comunicare B. Alunno straniero che necessita di un approfondimento linguistico per studiare C. Gravissime carenze nei prerequisiti 8 DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE A. Timidezza, collera, ansia, depressione, ragazzi isolati B. Difficoltà nelle relazioni con compagni e insegnanti C. Scarsa motivazione allo studio D. Comportamento aggressivo, atti autolesionistici, bullismo E. Oppositività, delinquenza, F. Disturbi del comportamento alimentare 9 ALTRO Modalità di intervento PEI (Piano Educativo Individualizzato Legge 104/92). PDP (Piano Didattico Personalizzato). Organizzazione della didattica: 1 classi aperte, 2 piccolo gruppo, 3 attività di potenziamento, 4 attività di recupero, 5 tutoring, 6 altro (specificare). Programmazione incontri: 7 GLH operativo (legge 104/92). 8 Incontro Interistituzionale (DES certificati). 9 Ricevimento famiglie: - Mensile (M) - Bimestrale (B) - Altro (specificare)

4 2- Compiti del consiglio di classe, coordinatore di classe e singolo docente COMPITI Consiglio di classe/ Team Coordinatore di classe (Scuola Secondaria I Grado) singolo docente/team - legge e analizza la diagnosi clinica di DSA, certificazione l.104/92 e la segnalazione BES indicando il quali altri casi sia opportuna e necessaria l adozione di una personalizzazione; - incontra la famiglia per osservazioni particolari; - redige per ogni alunno BES un Piano educativo individualizzato (PEI) o un Piano Didattico Personalizzato (PDP) a seconda del caso; - concorda il grado di individualizzazione/personalizzazione (adattamenti didattici in aula, interventi personalizzati in aula e fuori, personalizzazioni del percorso scolastico) e il raccordo con il programma comune; - adotta strategie di organizzazione delle attività in aula, modalità di trasmissione - elaborazione dei saperi, metodi di lavoro, modalità di verifica e valutazione che consentano la partecipazione di tutti gli studenti della classe, anche se in misura diversa; - individua le modalità di comunicazione e condivisione possibile dei percorsi attivati per gli studenti con BES con gli studenti stessi e le loro famiglie; - condivide il PEI o il PDP con la famiglia; - tutto il consiglio di classe sottoscrive il PEI o il PDP unitamente alla famiglia. - tiene i contatti con la famiglia; - tiene i contatti con le Funzioni Strumentali d Istituto; - eventualmente prende contatti con le insegnanti di Scuola primaria; - coordina le attività pianificate e la stesura del PEI e PDP, tenendo aggiornata la relativa documentazione; - provvede ad informare i colleghi su eventuali evoluzioni del problema; - convoca la famiglia per eventuali segnalazioni di nuovi casi; - valuta con la famiglia e il ragazzo con difficoltà l opportunità e le dovute modalità per affrontare in classe il problema. - Segnala alle Referenti BES eventuali nuovi casi; - coordina le attività pianificate e la stesura del PEI e PDP, tenendo aggiornata la relativa documentazione; - convoca la famiglia per eventuali segnalazioni di nuovi casi; - valuta con la famiglia l opportunità e le dovute modalità per affrontare in classe il problema; - concorda con le famiglie la modalità di svolgimento dei compiti a casa; - si accerta che i compiti vengano registrati opportunamente anche con l aiuto dei compagni; - fornisce strumenti più adatti e utilizza gli strumenti compensativi e dispensativi concordati con la famiglia (l.170/10- C.M. n. 8 del 06/03/2013; - garantisce le modalità di verifica in rispetto del D.P.R. 122 del 22/06/09 l.170/10- C.M. n. 8 del 06/03/13; - modula gli obiettivi facendo riferimento ai saperi essenziali della propria disciplina; - valuta lo studente in chiave formativa individuando le soglie di accettabilità (D.P.R. 122 del 22/06/09 l.170/10- C.M. n. 8 del 06/03/13); - favorisce l autostima e il rinforzo positivo.

5 3- Procedure operative relative alle prove d Istituto Procedure operative concordate con la dottoressa A. Gazzellone relative alle prove di Istituto (italiano e matematica) e al questionario I.P.D.A. L'individuazione tempestiva dei casi a rischio: Questionario IPDA (Questionario Osservativo per l Identificazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento) in uscita per le sezioni di scuola infanzia di 5 anni e in entrata per le classi prime di scuola primaria. Batterie di prove oggettive (italiano e matematica ed. Erickson- Giunti O.S.) QUANDO? Il questionario IPDA va compilato dagli insegnanti nell ultimo anno della scuola dell infanzia e all inizio della 1^ classe di scuola primaria. Il bambino arriva in 1^ che ha già fatto un percorso e si è costruito un idea di come funziona il codice scritto. Per un insegnante può essere utile avere degli strumenti per analizzare e conoscere queste idee e capire a che livello sono i bambini quando entrano in classe 1^. E importante: Attuare il questionario IPDA nella scuola d infanzia per far emergere alunni con difficoltà, in particolar modo quelli che presentano scarse abilità di ordine fonologico/metafonologico e simbolico (ai bambini di 5 anni per favorire il passaggio alla scuola primaria e ai bambini in entrata della classe 1^ primaria per un confronto oggettivo). Attuare batterie di prove (italiano e matematica) nella scuola primaria e secondaria di I grado (partendo dalla classe 1^ primaria in uscita e per tutte le altre in entrata e uscita) per far emergere gli alunni che potrebbero essere potenziali dislessici e conseguentemente intraprendere adeguati potenziamenti delle abilità deficitarie. PERCHÉ? Per identificare precocemente i bambini con difficoltà per poterli aiutare in maniera efficace. Per identificare all interno della popolazione scolastica alunni con deficit obiettivi. Per poter adottare una didattica adeguata al profilo della classe e strutturare attività mirate e specifiche. Per segnalare casi di sospetto disturbo con dati oggettivi alla mano. VANTAGGI Consente un lavoro mirato e tempestivo sui pre-requisiti dell apprendimento facilitando l acquisizione e l uso del codice alfabetico. Contribuisce a prevenire l insuccesso scolastico. Valorizza le differenze.

6 Il questionario IPDA e le batterie di prove non possono e non vogliono avere nessuna valenza diagnostica. Possono però essere utili agli insegnanti per sottolineare eventuali carenze da colmare con interventi didattici di recupero e potenziamento e per mettere a punto strategie adeguate, valorizzando le caratteristiche di ogni allievo. Occorre inoltre precisare che il rilievo di un punteggio di rischio non necessariamente è legato alla presenza di un vero e proprio disturbo destinato a persistere nel tempo. Come in tutte le batterie di prove, è piuttosto un indicatore della presenza di una prestazione atipica, che merita attenzione e può suggerire l'opportunità di avviare un lavoro di potenziamento mirato al superamento della difficoltà. Le batterie non hanno le pretese di evidenziare in modo inequivocabile un disturbo, ma di individuare, con buon livello di attendibilità, i soggetti a rischio di un determinato disturbo. Non si tratta di effettuare una diagnosi, ma piuttosto di indirizzare ad uno studio diagnostico una popolazione che presenta alcuni indici caratterizzanti. Per essere efficace una batteria di prove deve essere semplice, rapida da somministrare e poco costosa, sia in termini di strumentazione che di impiego di risorse specialistiche. La procedura prevede: Predisposizione del materiale per la somministrazione delle prove collettive, comprensivo delle indicazioni per la somministrazione e la correzione oggettiva delle prove stesse. Consegna del materiale ai docenti delle classi. Somministrazione delle prove da parte dei docenti di classe. Compilazione del questionario IPDA da parte dei docenti. I docenti di classe provvederanno alla correzione delle prove. Per gli alunni con BES saranno fornite griglie osservative per effettuare il rilevamento delle difficoltà oggettive che l alunno manifesta. Analisi dei dati per l individuazione degli alunni a rischio: in caso di rischio elevato si consiglia alla famiglia il supporto di specialisti per l eventuale formulazione di una diagnosi corretta. I bambini, che presenteranno problemi di apprendimento, nonostante un intervento didattico specifico, saranno indirizzati, previa sensibilizzazione e decisione delle famiglie, alle strutture specialistiche o centri accreditati per una valutazione/diagnosi ed eventuale intervento riabilitativo. La diagnosi di un disturbo specifico di apprendimento viene formulata dagli operatori specifici del settore, attraverso una relazione clinica, che la famiglia dovrà trasmettere al Dirigente Scolastico. Il nostro istituto attiverà il Protocollo per gli alunni con DSA non appena riceverà la diagnosi specialistica prevista.

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