Newsletter dell associazione La Casa sull Albero, anno VII, mese Giugno Cari amici,

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1 Ci vuole tutta una città per... Cari amici,...ricordare Don Milani abbiamo voluto dedicare questa newsletter a Don Lorenzo Milani, educatore indimenticabile, che proprio in questi giorni viene particolarmente ricordato nell anniversario dalla sua morte. Come sappiamo, egli ha lavorato incessantemente per costruire percorsi educativi originali, dedicando tutto se stesso perché nessuno venisse escluso, in particolare i più poveri e i più deboli. Ha incoraggiato e dato strumenti, grazie alla conoscenza, per difendere i propri diritti ed aprire mente e cuore alla realtà senza paure. Nelle scorse settimane, un gruppo di giovani studenti della nostra città, sono stati accompagnati da alcuni insegnanti e dell assessore Mazzocchin, in visita nei luoghi storici della sua esistenza, per far rivivere l importanza del suo messaggio alla luce dei nostri giorni. Abbiamo cosi approfittato per chiedere ad alcuni di loro, quanto l esempio di Don Milani trovi spazio nella scuola di oggi. Quanta inclusione ci sia di coloro che fanno più fatica e quanto i giovani si sentano supportati nei percorsi di apprendimento, per poter cosi mettere da parte le paure che ci sono nel perseguire i risultati. Ringraziandoli moltissimo per l attenzione che ci hanno dedicato, vi proponiamo qui di seguito quanto hanno condiviso con noi. Buona lettura, buona pratica dell insegnamento di Don Milani nella scuola di oggi e anche buone vacanze a tutti gli studenti e gli insegnanti. La redazione de La Casa sull Albero

2 Sicuramente la scuola italiana dai tempi di Don Milani ad oggi ha fatto notevoli passi in avanti per quanto concerne il coinvolgimento dei ragazzi più in difficoltà. Se una volta gli studenti con maggiori problemi venivano considerati svogliati oppure con un ritardo mentale, oggi, grazie alle maggiori conoscenze in materia, si riesce a far sentire maggiormente inseriti all interno della propria classe molti più ragazzi. Non potendo uniformare tutti gli studenti la scuola ha optato per una diversificazione della didattica introducendo programmi personalizzati a seconda delle difficoltà del ragazzo. L utilizzo di una didattica differenziata permette di valutare impegno e intelligenza, indipendentemente dal risultato. Consente, inoltre, anche agli studenti più deboli di raggiungere gli stessi voti degli altri aumentando, così, la soddisfazione e l autostima del singolo. All interno delle classi si cerca di organizzare tutte le attività e la didattica in modo da coinvolgere anche gli studenti con difficoltà cognitive. Molto utili sono i lavori in piccoli gruppi, il cosiddetto cooperative learning, che permette ad ognuno di dare il proprio contributo, piccolo o grande che sia, per raggiungere un obbiettivo comune. È importante associare ai lavori di gruppo attività di tutoring pomeridiano o aiuto compiti. Gli studenti più brillanti posso aiutare gli altri nei compiti quotidiani rendendo anche più interessante e divertente lo studio che altrimenti potrebbe risultare molto più pesante. Tobia

3 Mi preme innanzitutto dire che una figura della statura di don Lorenzo Milani non può lasciare indifferente chiunque viva nel mondo della scuola. Da insegnante, mi porto dentro da sempre quel senso molto concreto che don Milani, in vario modo, riconosceva all insegnamento: insegnare ha senso nella misura in cui si lascia un segno dentro allo studente, un segno profondo, nutriente, efficace, che possa dare strumenti per affrontare la vita e le scelte che essa richiede. Don Milani dava centralità al suo cuore, prima che al suo pensiero e questo gli permetteva di cogliere le necessità più vere dei suoi alunni e di dare tutto ciò che aveva e tutto ciò che era per rispondere a queste necessità. Il suo esempio trova spazio nella scuola di oggi in quegli insegnanti, e sono davvero molti, secondo i quali il sapere ha senso nella misura in cui è condiviso, come ripeteva spesso don Milani, perché il sapere serve solo per darlo. Pur tra le diverse difficoltà, la scuola oggi è un evidente laboratorio di convivenza, che si sperimenta in numerosi tentativi di fare propria la prospettiva educativa del I care tracciata sapientemente da don Lorenzo; che guarda ai Pierini ed ai Gianni, sempre più numerosi e magari con la pelle colorata, mettendo in atto non solo il valore dell accoglienza come presa di coscienza civile e sociale, ma quei percorsi che passano attraverso la formazione degli studenti peers, degli studenti tutors, dell Alternanza scuola/lavoro, dell Imparare ad imparare e così via. Per don Milani la scuola era il luogo dell esercizio politico, caratteristica da intendersi non come insegnamento di una ideologia, ma come addestramento della parola, dell intelligenza e del cuore di ogni studente alla cura della polis. La scuola dei saperi oggi lascia spazio alla scuola delle competenze, secondo cui la conoscenza diventa strumento per rendere lo studente non solo un soggetto che studia, ma una persona capace di esercitare la libertà di cittadino, di cittadino sovrano, per dirla con don Lorenzo. Gina

4 Don Milani educando a difendere i propri diritti è riuscito ad avviare una vera e propria scuola di vita. Non insegnava solo la storia, la geografia e la matematica, don Milani ogni giorno condivideva con i suoi alunni una parte di se stesso, un atto coraggioso. Se don Milani è riuscito ad insegnare così tanto ai giovani in un modo nuovo e diverso perché non dovremmo riuscirci anche noi oggi? Io penso che il modo di pensare aperto e rivoluzionario come quello instaurato nella scuola di Barbiana negli anni Cinquanta debba essere d ispirazione per tutti, soprattutto per i giovani. La paura non dovrebbe mai prevalere ma dovrebbe essere un mezzo per spronarsi. Questo me lo ha insegnato una ragazza che ammiro molto, si chiama Lizzie Velasquez e lei dice: Prendete le vostre paure, le difficoltà e ribaltatele: usatele come una scala per raggiungere i vostri obiettivi. Grazie al breve viaggio in Toscana ho aggiunto don Milani tra i nomi delle persone che mi hanno fatto riflettere, che mi hanno insegnato qualcosa. Gaia

5 Aprire mente e cuore senza paura nella scuola di oggi è fortunatamente possibile. I nostri insegnanti tendono sempre più a supportarci nelle nostre scelte ed aiutarci a maturare essendo quindi più consapevoli di ciò che scegliamo di fare. Le paure purtroppo ci sono ancora, ma pensiamo che sia di fatto impossibile eliminarle totalmente, anche se poco alla volta si attenuano. Queste paure emergono nei momenti di difficoltà, quando non ci sentiamo appoggiati e tutto sembra andare per il verso peggiore, perché non sempre le nostre fatiche vengono ricompensate e perciò ci scoraggiamo e non siamo più stimolati a dare il massimo. Bisogna avere la forza di affrontare questi momenti, che sono proprio quelli che ci fanno crescere e forse, i nostri insegnati quando assumono questo comportamento mirano proprio a raggiungere questo obbiettivo. Sofia, Cecilia, Anna Chiara e Elisa

6 Salve siamo Nicole e Michael dell' Istituto Scotton di Bassano del Grappa. Noi siamo del parere che alla luce dell'esperienza vissuta a Barbiana dove l'accoglienza agli ultimi era alla base di tutto, la nostra scuola non è sufficientemente presente e non ci supporta nel percorso formativo; nonostante ciò, alcuni studenti portano avanti e sostengono progetti molto educativi e di grande valore morale come ad esempio quello di "Dialogando". Ma nonostante questo spesso noi studenti sentiamo la scuola lontana della realtà che viviamo e utilizzare il metodo educativo usato da Don Milani è oggigiorno impossibile. Nicole e Michael

7 Associazione La Casa sull Albero via Gobbi, Bassano del Grappa (VI) Tel Sito : info@lacasasullalbero.org c/c Bancoposta: IBAN IT92 E Sostienici con il tuo 5x1000 scrivendo sulla tua dichiarazione dei redditi

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