INDEBITAMENTO E GESTIONE DEL DEBITO

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1 INDEBITAMENTO E GESTIONE DEL DEBITO Negli ultimi anni sono state poste in essere da un lato strategie di contenimento degli oneri finanziari sul nuovo debito da assumere ( con la ricerca di forme di indebitamento di maggior convenienza rispetto al tradizionale indebitamento quale le gare in forma congiunta con altri enti e le linee di credito della Banca Europea degli Investimenti) e dall altro di riduzione del debito in essere; In particolare a metà 2007 si è perfezionata l estinzione anticipata senza penali di 25 milioni di mutui CDP con tassi maggiori di quelli attuali (da 6,5 a 5,5), in attuazione del piano di riduzione quinquennale del rapporto debito/pil di almeno il 10, approvato dal Consiglio Comunale a inizio Grazie a tale operazione e ad un'altra operazione di estinzione anticipata di un mutuo Dexia-Crediop di circa 2,9 milioni, si è potuto ridurre le rate di ammortamento previste, diminuire la vita media finanziaria (che passa da 9,86 anni di fine 2004 a 8,55 anni di fine 2007) e abbattere lo stock di debito in essere, che passa dai 181,1 milioni di fine 2005 ai 144,5 milioni di fine Si evidenzia inoltre come la stima della riduzione del rapporto debito/pil nel periodo 2005/2010, anche sulla base del nuovo indebitamento previsto, sia attesa attorno al 21,5, ben superiore quindi all obiettivo minimo del 10 assunto nei confronti del Ministero dell Economia. Positiva è anche l evoluzione del debito residuo per abitante che passa da 1150 euro di fine 2005 a 890 euro di fine 2007, in linea quindi con la media dei Comuni sopra i abitanti della Regione aderenti al Cesfel (nel 2006 la media Regionale era di 851 per abitante) L EVOLUZIONE DEL DEBITO ANNI DEBITO RESIDUO FINALE (in migliaia di euro) incremento decremento su anno precedente , , , , ,59 debito residuo procapite CONS.2005 CONS.2006 CONS.2007 DEBITO RESIDUO FINALE = = = 890 POPOLAZIONE AL 31/ l'indice rileva la consistenza per abitante del debito residuoal 31/12 per l'ammortamento prestiti per investimenti.

2 Andamento del rapporto Indebitamento/PIL Nazionale* 0,015 0,014 0,013 0,012 0,011 0,010 0, Rapporto Debito Ente/PIL Naz. Obiettivo di riduzione del rappoto al termine del quinquennio (-10) I valori del PIL utilizzati per la determinazione del Rapporto dal 2005 al 2010 sono desunti dalla Relazione Previsionale e Programmatica presentata in Parlamento il 30 settembre 2005, non aggiornati in quanto valori di riferimento fino al termine del quinquennio per il rispetto del piano. I grafici seguenti mostrano come l Amministrazione abbia operato dal 2005 ad oggi in una logica di lungo periodo, non rinegoziando o allungando la durata del debito, ma al contrario estinguendo anticipatamente la parte del debito con tassi più alti e con durate elevate. Si sono quindi ridotti gli oneri finanziari per le Amministrazioni future. Da sottolineare poi che oltre alle estinzioni anticipate nel corso del 2007 si è posto in Debito Res. Finale Andamento Debito residuo nel periodo (valori in milioni di ) V.M.F. in Anni 10,0 9,5 9,0 8,5 8,0 Andamento Vita Media Finanziaria Indebitamento dal 2005 al essere una manovra di Assestamento che ha ridotto la Previsione di nuovo indebitamento da 20 milioni a 11,2 milioni contenendo così la rata di indebitamento(vedi grafico sotto) Milioni 17,7 17,2 Andamento della rata complessiva prevista dal 2006 al 2007 a confronto con la rata senza estinzioni e manovra di assestamento ,7 16, andamento atteso rata complessiva effettiva Rata ipotetica senza estinzioni e manovra di assestamento effettuate nel 2007

3 Oneri finanziari di ammortamento annuo mutui e Boc (impegni) (valori in euro) anno Quota capitale Quota interessi Totale * * La quota capitale non comprende i versati nel 2007 per estinzione anticipata mutui. Nel 2007 si assiste quindi ad una diminuzione della rata rispetto all anno precedente nonostante il forte incremento dei tassi variabili, passati dal 2,60 medio del 2006 al 3,81 medio del Da tenere poi in considerazione che gli interventi di riduzione del debito posto in essere nell anno produrranno i loro effetti per intero a partire dall anno 2008 in quanto le estinzioni sono state effettuate al termine del primo semestre per i mutui CDP e a fine anno per il mutuo Dexia. Le politiche di gestione attiva dell indebitamento effettuate negli ultimi anni (rinegoziazioni, strumenti finanziari derivati, ecc) hanno consentito di ottenere una struttura equilibrata di portafoglio nonché, in uno scenario di tendenza al rialzo dei tassi, di mantenere un basso tasso medio di indebitamento dei prestiti in essere, che si abbassa ulteriormente se si considera il costo effettivo netto pari al 3,72. Dalla seguente tabella si riscontra l effettivo costo dell indebitamento nel periodo : PROSPETTO TASSO MEDIO DI INDEBITAMENTO (valori in milioni di euro) Interessi passivi Interessi passivi effettivi * anno Debito residuo iniziale Debito residuo iniziale ,852 /159,814 4,91 7,102/159,814 4, ,407/163,427 4,53 6,741/163,427 4, ,628/161,733 4,10 5,979/161,733 3, ,710/168,271 3,99 6,058/168,271 3, ,357/181,067 4,06 6,704/181,067 3, ,368/175,347 4,20 6,529/175,347 3,72 * interessi passivi effettivi = + interessi passivi (Tit. I Interv. 06) - contributi in conto interessi - differenziali positivi operazioni in strumenti finanziari derivati A seguire si rappresentano alcuni indicatori significativi che espongono nella comparazione fra i vari anni l andamento del debito, anche in rapporto alla popolazione. La capacità di indebitamento mostra un valore pari al 5,83, in miglioramento quindi rispetto al 6,24 del 2006 e notevolmente inferiore al limite del 15 fissato dalla Finanziaria 2007.

4 INDICI FINANZIARI RELATIVI ALLA CAPACITA' DI INDEBITAMENTO incidenza indebitamento sulle entrate correnti CONS.2005 CONS.2006 CONS.2007 INT.PASSIVI +Q.CAPITALE (*) = 12, = 13, = 12,91 TITOLO ENTRATE * quota capitale (titolo 3spesa al netto anticipaz. cassa) e quota interessi (interv. 6 titolo 1^ spesa) Capacità di indebitamento CONS.2005 CONS.2006 CONS.2007 INT. PASSIVI = 5, = 6, = 5,83 TITOLO ENTRATE l'indice rileva l'incidenza della rata annuale per interessi pagati su prestiti sul complesso delle entrate correnti. I limiti stabiliti dalla normativa sono pari al 15. NOTA INTEGRATIVA SULL UTILIZZO DEI CONTRATTI IN STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI PER LA GESTIONE ATTIVA DEL DEBITO. Nel corso del 2007 si è proseguito il monitoraggio delle operazioni in derivati tramite un attenta valutazione del mark to market e del tasso medio, arrivando alla chiusura, con esito positivo, di un operazione il cui debito sottostante era venuto in parte a mancare per effetto della precitata estinzione di 25 milioni di mutui Cassa DD.PP. Il valore nozionale delle operazioni in derivati è di conseguenza diminuito dai 67,4 milioni di fine 2006 a 32,7 milioni di fine Di seguito si fornisce anche ai sensi di quanto previsto dall art.1 comma 383, Legge Finanziaria 2008, il valore nozionale residuo delle operazioni in derivati in essere e i flussi registrati, che nel complesso, nel corso del 2007, sono stati positivi a favore dell ente per ,00 euro. Descrizione sintetica delle operazioni alla data del 31/12/2007 Swap 1 Swap 2 Swap 3 Swap 4 Swap 5 Swap 6 Swap 7 DESCRIZIONE SINTETICA OPERAZ. Abbassamento tasso + tasso variabile con collar su mutui CDP a tasso fisso VALORE NOZIONALE SCADENZA FLUSSI REGISTRATI NEL /06/ /10/ /07/ /10/ /06/ /08/ Chiusa in data 11/10/ (di cui valore chiusura anticipata) TOT

5 La corretta valutazione delle operazioni in derivati si inquadra nella valutazione più complessiva delle strategie di gestione dell indebitamento dell ente, in quanto, in particolare negli enti locali, dove per legge le operazioni non possono avere fini speculativi e devono essere strettamente collegate ad un indebitamento reale sottostante, lo strumento derivati rappresenta unicamente un mezzo a disposizione dell amministrazione per raggiungere determinati fini in relazione alla gestione delle proprie passività finanziarie. Il fine dell amministrazione era quello di conferire maggiore stabilità al bilancio, cautelando l ente da eventuali forti rialzi dei mercati finanziari, senza irrigidire eccessivamente la struttura del debito. Come evidenziato dai grafici seguenti sulla composizione dell indebitamento con e senza i Derivati, e di confronto tra l andamento del tasso variabile e l andamento del tasso medio dell ente negli ultimi 2 anni, le operazioni in essere garantiscono una struttura del debito più equilibrata e coperta contro il rischio di aumento dei tassi di interesse, e quindi un oscillazione ridotta del tasso medio sull indebitamento. Composizione indebitamento al 31/12/2007 senza considerare le operazioni in derivati TASSO FISSO 43,5 Composizione indebitamento al 31/12/2007 considerando le operazioni in derivati Tasso var con copertura in derivati 22,7 TASSO VAR. 56,5 Tasso fisso puro 43,5 Tasso var. 33,8 Nel corso degli ultimi 2 anni i tassi a breve termine sono aumentati di oltre l 80, mentre il tasso medio effettivo dell ente, che tiene conto quindi anche dell effetto positivo sul debito delle strutture di finanza derivata, si è mantenuto pressoché costante. 5,0 Confronto andamento costo medio del debito* e tasso medio dell'ente negli ultimi 2 anni 4,5 4,0 3,5 3,0 gen-06 apr-06 lug-06 ott-06 gen-07 apr-07 lug-07 ott-07 media tassi a breve e lungo termine composta secondo la percentuale fisso/variabile del debito dell'ente Tasso medio netto effettivo dell'ente

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