Bruna Gumiero Bruno Boz

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1 1 - Esperienze del Consorzio Dese Sile. Progetto NICOLAS; 2 - Calibrazione e validazione del modello REMM Bruna Gumiero Bruno Boz Fasce tampone vegetate e reticolo idrografico di pianura: uso e gestione integrata del territorio. Reggio Emilia, 20 gennaio 2009 bruna.gumiero@unibo.it bruno.boz@unipd.it bruno.boz@unipd.it

2 Legge Speciale (L.139/1992). Il consorzio di Bonifica Dese Sile è la stato ricerca stimolato delle a rivedere soluzioni dei l approccio problemi idraulici tradizionale unita all attenzione utilizzato per gli aspetti nella gestione ambientali del e alla bacino tutela degli di pertinenza. ecosistemi, in un ottica multiobiettivo Piano per la prevenzione dell inquinamento ed il risanamento delle acque del bacino idrografico immediatamente versante nella Laguna di Venezia

3 Fiumi: Zero, Dese e Marzenego Superficie di ha 600 km di corsi d acqua 40% delle acque dolci in entrata nella laguna Il Consorzio Dese Sile nel Bacino Scolante OBIETTIVI Riduzione dei nutrienti sversati nella Laguna Nord Soluzione del problema del rischio idraulico Riqualificazione ambientale Fruizione

4 LINEE GUIDA per la progettazione degli interventi di riqualificazione ambientale dei corsi d acqua Ricalibratura degli alvei Creazione di aree golenali Impianto di fasce tampone arboree Creazione e valorizzazione di aree umide adiacenti ai corsi d acqua Riqualificazione ambientale di cave dismesse Interconnessioni idrauliche Efficienza degli impianti idrovori Utilizzo dei sostegni idraulici e dei salti d acqua Gestione della vegetazione presente in alveo

5 Processo partecipato a livello di pianificazione degli interventi analisi multicriterio per determinare la priorità degli interventi in collaborazione con altri Enti (Comuni, Province, Regione) che in diversi modi possono incidere su questo processo positivo (PRG, PTP, ) e incrementando la partecipazione della collettività (riunioni con la popolazione, mass media, ecc ). punti di FORZA ATTIVAZIONE SINERGIE AMPLIAMENTO BACINO IDEE PROGETTUALI PARERI + VELOCI! MINOR RISCHI DI STOP IN CORSO punti di DEBOLEZZA TEMPO MAGGIORE COSTI MAGGIORI

6 Consorzio di Bonifica di Bonifica Dese Sile Dese Sile Fiume Zero Tratto interessato dal progetto Fiume Zero Cave di Noale Fossa Pagana Laguna di Venezia

7 CAVE DI NOALE Un canale a corso meandriforme di collegamento tra i bacini di cava, di dimensioni tali da garantire i tempi di residenza necessari ai processi di fitodepurazione. Tre stagni lungo il canale Due aree golenali lungo l argine del Rio Draganziolo.

8 CAVE DI NOALE obiettivi Riduzione dei carichi di azoto e fosforo presenti nelle acque del Rio Draganziolo canale nuovo nuovo canneto

9 ALTRI OBIETTIVI Sicurezza idraulica BACINI DI ESPANSIONE DELLE PIENE

10 ALTRI OBIETTIVI Tutela degli habitat SITO DI IMPORTANZA COMUNITARIA

11 ALTRI OBIETTIVI Fruibilità e Miglioramento del paesaggio PERCORSI DELIMITATI E PUNTI DI OSSERVAZIONE VALORIZZAZIONE DELL IDENTITA DEI LUOGHI

12 FOSSA PAGANA DEMOLIZIONE COMPLETA DEI RIVESTIMENTI IN CALCESTRUZZO Settembre 2003 Ottobre 2003 Luglio 2005

13 DEMOLIZIONE PARZIALE DEI RIVESTIMENTI IN CALCESTRUZZO FOSSA PAGANA

14 FOSSA PAGANA CREAZIONE DI Maggio 2003 STAGNI E AREE UMIDE Ottobre 2003 Settembre 2005

15 Ecosistemi tampone lungo lo Zero Corridoi golenali vegetati

16 Ecosistemi tampone lungo lo Zero Bacino a monte del nodo Carmason In order to demonstrate nutrient retention benefits a series of habitat related models were integrated into hydraulic and hydrological models that influence the design of the river works and the resulting mix of habitat Zona umida ecotonale limitrofa

17 Ecosistemi tampone lungo lo Zero Zone umide perifluviali in bacini di ex cave Cave Cavalli In order to demonstrate nutrient retention benefits a series of habitat related models were integrated into hydraulic and hydrological models that influence the design of the river works and the resulting mix of habitat

18 Ecosistemi tampone lungo lo Zero Zona umida in alveo Lago Pojan In order to demonstrate nutrient retention benefits a series of habitat related models were integrated into hydraulic and hydrological models that influence the design of the river works and the resulting mix of habitat

19 Ecosistemi tampone lungo lo Zero Aree tampone In order to demonstrate nutrient retention benefits a series of habitat related models were integrated into hydraulic and hydrological models that influence the design of the river works and the resulting mix of habitat

20 Sito sperimentale 0,75 ha 44% limo and 35% argilla

21 Attività di monitoraggio dell acqua Campionamenti giornalieri delle acque del fiume Zero Campionamenti mensili dell acqua sub-superficiale raccolta all interno dei piezometri Centralina meteorologica nel sito

22 Attività di monitoraggio del suolo: processo di denitrificazione e chimiche del suolo 0-15 cm cm cm stagioni 3 anni Attività enzimatica potenziale dei batteri denitrificanti

23 strati LAYERS Lo strato intermedio viene mantenuto costantemente saturo dal deflusso delle acque di irrigazione Lo strato superficiale ha registrato bassi valori di DNT in quanto soggetto a periodiche saturazioni legate alle dinamiche naturali DNT in situ 0,38 0,36 0,34 0,32 0,30 0,28 0,26 Means Layers F(2,288)=18,81; p<,0000 0,24 0,22 I II III

24 Dry season SEASONS Stagioni Wet season In condizioni di irrigazione artificiale la stagione estiva registra notevoli quantità di abbattimento dell azoto mediante la denitrificazione Assimilazione e DNT si alternano durante le stagioni: Nella stagione secca l assimilazione è predominante Nella stagione umida abbiamo quasi esclusivamente DNT DNT in situ 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,0 Means 3 factors interaction F(6,288)=2,20; p<, Autumn Winter Summer Spring

25 Anni e zone Kg N ha/y Durante il primo anno ci sono state notevoli variazioni 2. Durante il secondo anno sono stati misurati bassi valori di denitrificazione. 3. Al terzo anno è stata registrata una forte crescita della vegetazione e del rateo di denitrificazione dovuto alla maturazione del sistema

26 Denitrificazione potenziale Senza fattori limitanti è possibile raggiungere 3200 kg N ha/a 8 surface 0-15 cm medium cm 7 8 deep cm in situ no O2 +NO3 + C +NO3+ C in situ no O2 +NO3 + C +NO3+ C ugn g-1 soil day-1 ugn g-1 soil day-1 ugn g-1 soil day in situ no O2 +NO3 + C +NO3+ C

27 Ritenzione effettiva dell azoto I volumi di irrigazione sono stati 6 volte inferiori rispetto a quelli inseriti nel modello previsionale T N 168 kg/ha/y 61%; N-NO 3 84% E necessario trovare un compromesso tra la riduzione dei nutrienti e la produzione di biomassa per ottenere una gestione sostenibile

28 Aree tampone vegetate In aree private La chiave per ottenere l interesse dell agricoltore a piantumare e gestire delle aree boscate è dimostrargli che il bosco ha un valore economico

29 Fiume Zero Conclusioni Il recupero può essere molto veloce In particolare nelle aree di bonifica esiste un elevata potenzialità nell incrementare il processo di DNT e quindi l effettiva rimozione dei nitrati parallelamente alla riduzione del rischio L importanza di una gestione sostenibile a scala di bacino Miglior qualità dell ambiente, della vita e del paesaggio Studiare e mettere in atto nuove tecniche di gestione

30 Presente e futuro nel sito NICOLAS Analisi microbiologiche filiera legno-energia 10 X di NO 3 (da 3 a 30 mg/l) Taglio della vegetazione arborea

31 Analisi delle comunità microbiche che vengono effettuate su ogni singolo campione Conteggio dei Conteggio Analisi Unità batteri totali batteri Formanti Colonia (vivi e morti) metabolicamente (CFU) attivi Analisi della variabilità di popolazione batterica in relazione alle diverse fasi della catena di denitrificazione Dipartimento Biotecnologie Agrarie Università di Padova Caratterizzazione molecolare della microflora batterica residente (DGGE) Analisi morfologica dei batteri coltivabili Caratterizzazione molecolare ARDRA dei batteri coltivabili