Audizione DDL n "Delega al Governo per la modifica della normativa in materia di utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura"
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1 Audizione DDL n "Delega al Governo per la modifica della normativa in materia di utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura" SENATO DELLA REPUBBLICA Commissione 13 - Territorio, Ambiente, Beni Ambientali Fabio Cambielli Responsabile U.O.C Controlli e Attività Produttive Dipartimento ARPA Pavia-Lodi Roma, 31 gennaio 2017
2 Fanghi: produzione e quantitativi spanti La produzione nazionale dei fanghi è stimata intorno ai due milioni di tonnellate/anno la percentuale di riutilizzo è pari a circa il %. Le Regioni nelle quali si spandono quantitativi maggiori di fanghi sono: Lombardia produzione annua tonnellate circa 40% proviene da impianti di trattamento di reflui urbani 30% da impianti di trattamento di reflui industriali 30% da aziende agroalimentari Emilia Romagna Veneto Toscana Piemonte Campania In provincia di Pavia: vengono spanti mediamente t/anno di fango 9 Impianti di trattamento di trattamento fanghi conto terzi di cui: 6 autorizzati AIA 3 autorizzati art. 208 d.lgs 152/06 2 Aziende autorizzate AIA in conto proprio
3 Vantaggi utilizzo fanghi e fertilizzanti in agricoltura Numerosi sono i VANTAGGI derivanti dall utilizzo dei fanghi in agricoltura: Arricchimento di Elementi Nutritivi dei Suoli (rapporto ISPRA 2015) Principali: Carbonio, Azoto, Fosforo e Potassio Secondari: Calcio, Magnesio, Sodio e Zolfo Recupero di Rifiuto su Suoli Agrari (incentivato a partire dalla L. 915/82) economico rispetto ai costi dello smaltimento. notevole risparmio I fanghi (e fertilizzanti in genere) sono certamente una risorsa purché idonei al recupero in agricoltura: NON DEVONO ARRECARE NOCUMENTO ALL ECOSISTEMA Art. 3, lettera c del decreto legislativo 99/92: non contengono sostanze tossiche e nocive e/o persistenti e/o bioaccumulabili in concentrazioni dannose per il terreno, per le colture, per gli animali, per l uomo e per l ambiente in generale. Art. 177, comma 4 - Dlgs n. 152 del 2006: la gestione dei rifiuti deve avvenire senza pericolo per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti e metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente e, in particolare, senza determinare rischi per l'aria, l'acqua, il suolo, nonché per la fauna e la flora
4 Impatto del riordino normativo La nuova normativa dovrà essere uno strumento per GARANTIRE che i prodotti finali, siano essi ammendanti, concimanti o correttivi Fango Gessi di defecazione, Compost, Digestato, Carbonati di calcio di defecazione Apportino un effettivo beneficio all agricoltura.. E quindi quali sono le normative vigenti interessate dal riordino normativo??
5 Legislazione nazionale di riferimento D.Lgs 27 gennaio 1992 n. 99 Attuazione della direttiva 86/278/CEE concernente la protezione dell ambiente, in particolare del suolo, nell utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura D.Lgs 75 del 29 aprile 2010 Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti a norma dell articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n modificato dal Decreto 28 giugno 2016 (produzione gessi di defecazione da fanghi) Decreto Ministeriale del 13/09/1999 Approvazione dei «Metodi ufficiali di analisi chimica del suolo» Decreto Interministeriale n del 25 Febbraio 2016 Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue di cui all'art. 113 del Decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, nonché per la produzione e l'utilizzazione agronomica del digestato di cui all'art. 52, comma 2-bis del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito in legge 7 agosto 2012 n. 134
6 Ragioni per la modifica Normativa La normativa vigente necessita di aggiornamento dato che: I. Non consente controlli adeguati per assicurare la tutela dell ambiente II. Deriva da conoscenze tecnico scientifiche dei primi anni '80 (D.lgs. 99/1992 in recepimento della direttiva 86/278/EEC) III. E necessario equiparare la metodologia di controllo dei Fanghi - Gessi di defecazione - Digestato >> coerentemente con i materiali utilizzati per la produzione IV. Occorre uniformare sul territorio nazionale le modalità di controllo e spandimento dei Fanghi recuperati in agricoltura Esempio: Lombardia DGR 2031 del 1 luglio tab IPA, PCB, Diossine Piemonte - DGR del tab Fenoli volatili: 10 mg/kg SS Campania - DGR n. 170 del tab. 5 - Idrocarburi C > 12: 1000 mg/kg SS
7 Implicazioni Giudiziarie L effettiva pericolosità dei microinquinanti organici nei prodotti che vengono utilizzati per la fertilizzazione è assai dibattuto sia in ambito tecnico scientifico che giuridico. Negli ultimi anni, sono state prese posizioni piuttosto decise in merito, da parte degli organi inquirenti, che hanno ritenuto di denunciare i produttori di fanghi e compost, nei quali è stata riscontrata la presenza, in quantità significativa, di microinquinanti organici: Diossine IPA PCB Idrocarburi - Fenoli la cui determinazione analitica non è contemplata dalla normativa statale vigente e quindi l assenza di specifici limiti di legge, non consente di determinare qual è la concentrazione di tali sostanze oltre la quale sia vietato lo spandimento di Fanghi e Fertilizzanti Ne consegue che: In mancanza di una normativa chiara ed esaustiva l orientamento giurisprudenziale viene dettato dalle sentenze della Corte di Cassazione - sezione penale (es. Sentenza n /10; 10709/09 e n /11 )
8 Vantaggi modifica Normativa La modifica della normativa in materia di utilizzo dei Fanghi e Fertilizzanti a beneficio dell agricoltura è indispensabile per Rendere efficaci i controlli in modo univoco e omogeneo su tutto il territorio Nazionale dalla fase di ricezione dei rifiuti >> trattamento >> sino allo spandimento degli stessi Al fine di scongiurare: Bioaccumulo nel suolo e nelle altre matrici ambientali, di sostanze di interesse tossicologico per l ambiente e per l uomo (apporto di metalli pesanti, sostanze organiche xenobiotiche) Degrado qualitativo e quantitativo delle produzioni agricole Disturbi e disagi ricorrenti alla popolazione per la presenza di molestie olfattive
9 Indicazioni per l aggiornamento Normativo La modifica normativa dovrà stabilire in modo chiaro e oggettivo: CRITERI PROCEDURALI E GESTIONALI DA RISPETTARE NEL PROCESSO DI TRATTAMENTO E RECUPERO DEI FANGHI E FERTILIZZANTI IN AGRICOLTURA Una valida base di partenza per la concezione della nuova normativa è l esperienza lombarda Delibera Giunta regionale 1 luglio n. X/ Disposizioni regionali per il trattamento e l utilizzo a beneficio dell agricoltura dei Fanghi di depurazione delle acque reflue di impianti civili ed industriali Caratteristiche Strutturali degli Impianti di Trattamento Modalità di Trattamento e Stoccaggio dei Fanghi a garanzia della tracciabilità degli stessi Verifica Analitica dei Fanghi in ingresso negli impianti prima dell accettazione Individuazione delle Sostanze inorganiche organiche e biologiche da analizzare per assicurare l effettivo apporto benefico al suolo = senza nocumento
10 Indicazioni per l aggiornamento Normativo Individuazione dei Limiti (concentrazioni massime ammissibili) per ciascuna sostanza analizzata e frequenza delle analisi Metodologia univoca per determinare la fitotossicità del materiale spanto Condizioni e Modalità di Utilizzo dei Fertilizzanti: comunicazioni preventive e Integrazione dei Piani di Utilizzo Agronomico (PUA) Criteri di Verifica Idoneità dei Terreni oggetto di spandimento Individuazione dei Limiti di Riferimento nei Suoli a cui confrontare le concentrazioni delle sostanze analizzate - tenendo conto che lo strato di terreno è limitato a poche decine di centimetri. Possibilità per le Regioni di disciplinare le modalità di spandimento Produzione Annuale corrispondente alla superficie di suolo effettivamente disponibile per il recupero agricolo
11 La modifica normativa è altresì necessaria in quanto: Ulteriori ragioni per l aggiornamento Normativo Il trattamento previsto dal d.lgs 99/92 che prevede l utilizzo di ossido di calcio, serve solo ad igienizzare e stabilizzare il Fango, non ha quindi nessun effetto sull abbattimento degli inquinanti Pertanto: è necessario che la nuova normativa INDIVIDUI SELETTIVAMENTE I RIFIUTI che possono essere impiegati per la produzione dei fertilizzanti, escludendo quei rifiuti che, per via del processo produttivo, contengono già all origine sostanze che non apportano nutrienti o peggio pregiudicano lo stato dell ecosistema. La selezione preventiva riduce i costi dei controlli analitici per l Ente di Controllo, per il Gestore dell impianto di trattamento e conseguentemente a carico dei Gestori dei depuratori di acque reflue urbane, con possibili impatti sulle tariffe previste dall Autority.
12 Le normative sono lo strumento che consentono di tutelare l ambiente che per noi è la vita e la vita è patrimonio prezioso da proteggere. Grazie per l attenzione
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