Assemblea degli Azionisti Fiat. Intervento dell Amministratore Delegato Sergio Marchionne

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1 Assemblea degli Azionisti Fiat Intervento dell Amministratore Delegato Sergio Marchionne Centro Congressi Lingotto 30 marzo 2011

2 Signori Azionisti, buongiorno. Il 2010 è stato per molti versi un anno di transizione e, allo stesso tempo, pieno di significato. Per quanto riguarda il contesto economico, ha avuto un inizio difficile, perché molti dei mercati in cui operiamo scontavano ancora gli effetti negativi e le incertezze dovute alla crisi internazionale. Le prospettive sono progressivamente migliorate nel corso dell anno, segnando recuperi consistenti in diversi mercati, anche se sotto i livelli precrisi. Tutte le nostre attività hanno beneficiato del contesto più positivo, ad eccezione dell automobile, che è stata influenzata dal venir meno degli ecoincentivi in molti Paesi europei. In questo quadro, la Fiat ha dimostrato di essere in grado di gestire la dinamica dei cicli economici e di saperlo fare con prontezza. Abbiamo adottato severe misure di contenimento dei costi, quando necessario, e siamo stati in grado di sfruttare la ripresa fin dai primi segnali. Questo ci ha permesso di chiudere l anno con risultati molto positivi come vi illustrerò tra poco e decisamente superiori rispetto ai nostri obiettivi, che già avevamo rivisto al rialzo alla fine del terzo trimestre. 2

3 Ma il 2010 è stato un anno cruciale per la Fiat soprattutto per un altro motivo, perché è stata presa una decisione storica che ha segnato l inizio di un nuovo capitolo per la nostra azienda. Come sapete bene, questa è l ultima Assemblea della Fiat come l abbiamo conosciuta finora, come un conglomerato industriale che raggruppava attività molto diverse fra loro. La scissione del Gruppo che è stata al centro dell Assemblea straordinaria di settembre risponde ad una logica di affinità industriale e commerciale tra i vari business, in grado di garantire loro autonomia ed efficienza. Questo ci permette di avere oggi due entità distinte, Fiat e Fiat Industrial, libere di seguire ognuna la migliore strada di sviluppo. Ora vi illustrerò i risultati che abbiamo ottenuto nel 2010, cercando di darvi un quadro chiaro di come Fiat e Fiat Industrial stanno iniziando la loro nuova vita e di quali sono le prospettive e gli obiettivi che hanno di fronte per i prossimi anni. 3

4 Questa slide presenta un quadro molto chiaro di quello che siamo stati in grado di raggiungere nel Tutti gli indicatori fondamentali sono superiori agli obiettivi stabiliti per l anno. I ricavi sono aumentati di oltre il 12 per cento a 56 miliardi di euro, con un aumento più marcato per Fiat Industrial. L utile della gestione ordinaria è raddoppiato a 2,2 miliardi di euro e il margine sui ricavi è salito al 3,9%, grazie al contributo positivo di tutte le attività. Il risultato netto è tornato positivo, pari a 600 milioni di euro. L indebitamento netto industriale si è attestato a 2,4 miliardi di euro, in riduzione di 2 miliardi, grazie alla forte performance operativa di tutti i business e ad una rigorosa disciplina nella gestione del capitale di funzionamento. L indebitamento netto industriale a fine 2010 di Fiat e Fiat Industrial, attribuibile a ciascuno dei due gruppi su base autonoma, è rispettivamente di 500 milioni di euro e di 1,9 miliardi di euro. Ma il dato più importante di questa analisi riguarda il fatto che siamo stati in grado di generare una significativa liquidità, rafforzando la nostra posizione a quasi 16 miliardi di euro, ripartita tra Fiat e Fiat Industrial sulla base delle rispettive necessità finanziarie. 4

5 Per garantire la necessaria autonomia finanziaria a Fiat Industrial, abbiamo ottenuto a dicembre un finanziamento di 4,2 miliardi di euro, destinato a finanziare le generali esigenze dell azienda e i fabbisogni legati al capitale di funzionamento. Parte di questo pacchetto è stato utilizzato da Fiat Industrial per restituire a Fiat, nello scorso mese di gennaio, i debiti finanziari infragruppo che esistevano al momento della scissione, azzerando così i rapporti finanziari tra i due gruppi. Qualora tale operazione fosse avvenuta entro la fine del 2010, avrebbe determinato un aumento delle disponibilità liquide del Gruppo Fiat postscissione - e di riflesso una riduzione di quelle del Gruppo Fiat Industrial - senza alcun effetto sull indebitamento netto industriale dei due gruppi al 31 dicembre Inoltre, all inizio di marzo, Fiat Industrial ha fatto ricorso al mercato dei capitali, lanciando due bond: - uno a quattro anni, pari ad 1 miliardo di euro; - l altro a sette anni, da 1,2 miliardi di euro, il cui ricavato è andato a rimborsare, per pari importo, le banche che avevano messo a disposizione i fondi nell ambito del pacchetto di finanziamento a Fiat Industrial. 5

6 Considerati gli utili dell anno, il Consiglio di Amministrazione ha proposto la distribuzione di dividendi per tutte le categorie di azioni. L importo pari a 152 milioni di euro rappresenta circa il 25% dell utile netto consolidato del 2010, in linea con la policy annunciata. Infine, tra i fatti di rilievo, c è l incremento della partecipazione di Fiat in Chrysler dal 20 al 25 per cento, avvenuta all inizio del Questo è stato possibile perché si è realizzato il primo dei tre Performance Events, che nel complesso porteranno la quota di Fiat al 35 per cento. 6

7 In questa slide sono riassunti i benefici ottenuti negli ultimi anni grazie alle sinergie attivate tra i diversi business. Il programma World Class Manufacturing, che ha iniziato ad essere introdotto nei nostri stabilimenti a partire dal 2005, ci ha permesso di risparmiare negli ultimi cinque anni più di un miliardo di euro in termini di costi di trasformazione. La riduzione dei costi rispetto all anno precedente è stata del 7,3 per cento, decisamente superiore al target previsto. Oltre ai nostri impianti industriali, il WCM è stato progressivamente esteso anche agli stabilimenti di circa 200 fornitori di Fiat e Fiat Industrial. Anche sul fronte degli acquisti, le efficienze sono state significative. Nel corso del 2010 i risparmi sull acquisto di materiali diretti sono arrivati a quasi 400 milioni di euro, superando il nostro obiettivo iniziale. La performance, tuttavia, è rallentata nel quarto trimestre, a causa dell aumento dei prezzi di alcune materie prime. Il processo di condivisione degli acquisti con il gruppo Chrysler sta procedendo a ritmo sostenuto e ha contribuito in modo positivo ai risultati raggiunti nell anno. 7

8 Vediamo ora nel dettaglio le performance del 2010 dei due gruppi postscissione, prendendo in considerazione prima Fiat e poi Fiat Industrial. Questa slide presenta la composizione dei ricavi e dell utile della gestione ordinaria di Fiat, suddivisa per aree di attività. Fiat Group Automobiles ha dovuto scontare l impatto negativo di un mercato europeo molto debole, a causa della fine degli eco-incentivi. L effetto della contrazione dei volumi delle vetture è stato però compensato da un migliore mix di prodotto, legato ad un consistente incremento delle vendite di veicoli commerciali leggeri e dal forte contributo del business in Brasile. I marchi di lusso, nel loro insieme, hanno registrato una crescita del fatturato a doppia cifra. L utile della gestione ordinaria, sia di Ferrari sia di Maserati, ha beneficiato delle ottime performance dei nuovi modelli e delle efficienze realizzate sui costi di struttura. I componenti e i sistemi di produzione hanno saputo sfruttare la ripresa economica, aumentando i ricavi del 23,6 per cento e quasi triplicando il risultato della gestione ordinaria. 8

9 Se esaminiamo l andamento progressivo di Fiat Group Automobiles nel corso dell anno, è evidente che il calo della domanda di autovetture in Europa, a partire dal secondo trimestre, ha in parte influenzato i risultati del business. I volumi di vendita si sono attestati a due milioni e 82 mila unità, il 3,2 per cento in meno rispetto al Molto diverse tra loro sono state le performance delle automobili, con consegne in calo dell 8,2 per cento, e dei veicoli commerciali leggeri, in crescita del 27,1 per cento. La riduzione dei volumi di vetture è stata determinata dalla forte contrazione del mercato in Italia e in Germania nel segmento delle auto più piccole e con motorizzazioni a metano e GPL. Il totale delle consegne del 2010 comprende anche prodotti Chrysler, Jeep e Dodge. Nel corso dell anno, infatti, è iniziata la distribuzione di questi marchi attraverso la rete commerciale europea di FGA. Il processo di integrazione delle attività di vendita e dei servizi post-vendita procede come previsto. Il Brasile ha continuato a fornire un apporto significativo. Fiat Group Automobiles ha mantenuto la leadership di mercato in entrambi i comparti, sia per le vetture sia per i veicoli commerciali leggeri. Per due trimestri consecutivi il terzo e il quarto le vendite hanno superato la soglia record delle unità. 9

10 Qui si vede chiaramente qual è stata la situazione dei mercati nel L Europa, seppur con andamenti differenziati tra i vari Paesi, è calata nel complesso di quasi il 5 per cento. I mercati minori hanno registrato un trend positivo, ma non sono stati in grado di contrastare la caduta generale della domanda. In Germania, primo Paese ad esaurire l effetto degli eco-incentivi, la contrazione è stata del 23,4 per cento. L Italia ha subito un calo di oltre il 9 per cento, decisamente più marcato nel secondo semestre. Al contrario, in Brasile, nonostante la cessazione degli incentivi avvenuta nella prima parte dell anno, la domanda di auto è aumentata di quasi il 7 per cento. Il mercato dei veicoli commerciali leggeri si sta riprendendo, in Europa e anche in Italia, e ha registrato un parziale recupero rispetto ai livelli estremamente bassi del 2009, ma resta comunque ben al di sotto della soglia pre-crisi. Particolarmente alto è stato l aumento in Brasile quasi il 30 per cento di pari passo con l andamento economico del Paese. 10

11 Per il 2011 ci aspettiamo un miglioramento generale dei mercati, ad eccezione di quello delle autovetture in Europa, la cui performance sarà influenzata negativamente dai cali previsti in Italia e in Francia. Nonostante ciò, prevediamo che la nostra quota aumenti grazie al lancio dei nuovi modelli nel secondo semestre. La domanda di veicoli commerciali leggeri dovrebbe registrare una leggera crescita in Europa, dove Fiat Professional si manterrà tra i leader. In Brasile, ci aspettiamo che il mercato complessivo segni un incremento compreso tra il 2 e il 5 per cento e che la quota Fiat si mantenga stabile. 11

12 Questa slide presenta una fotografia dei Paesi europei in cui abbiamo guadagnato o perso posizioni nel Nel complesso, la quota di FGA in Europa si è attestata al 7,5 per cento. In Italia, è scesa al 30,1 per cento, a causa della brusca frenata del mercato dei veicoli alimentati a metano e GPL, in cui abbiamo una posizione di assoluta leadership. Se escludiamo l effetto dovuto al crollo delle vendite di queste vetture ecologiche, la quota risulta invariata rispetto al Per quanto riguarda i singoli marchi, c è da rilevare la buona performance di Alfa Romeo, che è riuscita a mantenere immatricolazioni e penetrazione stabili, nonostante la contrazione dei mercati. Questo è stato possibile grazie al contributo della Giulietta, lanciata nella seconda parte dell anno. La quota di FGA in Europa è stata condizionata anche dalla scelta di limitare la presentazione di nuovi prodotti, a causa delle condizioni di un mercato troppo debole. Il lancio dei nuovi modelli è stato quindi riposizionato a partire dalla seconda metà del La parte destra della slide pone a confronto i valori residui delle vetture di FGA con quelle dei concorrenti. Si nota come, negli ultimi tre anni, il divario in Italia si sia fortemente ridotto, grazie all aumento della qualità e ad un attenta gestione dei prezzi. Lo stesso trend di miglioramento si è registrato anche in Gran Bretagna e in Germania. 12

13 Questi sono due dei punti di forza di Fiat Group Automobiles: il business dei veicoli commerciali leggeri e le attività in Brasile. Sono stati storicamente e continuano ad essere i più grandi generatori di profitti per l azienda. Fiat Professional ha chiuso il 2010 con una quota di quasi il 13 per cento in Europa, registrando incrementi a doppia cifra su tutti i maggiori mercati. In Italia la quota si è attestata al 44 per cento, in crescita di tre punti percentuali rispetto all anno precedente. Si tratta di risultati ottenuti grazie ad una gamma di prodotti completa e altamente competitiva, oltre che ad una forte rete di distribuzione. L altra storia di successo è quella del Brasile. Il mercato sta salendo a ritmi sostenuti e ha toccato il livello record di 3 milioni e 300 mila unità nel Fiat è leader da nove anni consecutivi, con una quota complessiva del 22,8 per cento. Nel comparto dei veicoli commerciali, il distacco dai concorrenti è enorme, pari a 8 punti percentuali. 13

14 A dicembre, abbiamo annunciato la costruzione di un nuovo stabilimento a Pernambuco, nel Nord Est del Brasile, che avrà una capacità produttiva iniziale di veicoli l anno, a partire dal Questo progetto, che prevede un investimento di 3 miliardi di reais, fa parte di impegno più ampio che la Fiat ha preso verso l America Latina tra il 2011 e il

15 Uno dei problemi di cui abbiamo già parlato l anno scorso e che stiamo cercando di risolvere è il basso grado di utilizzo degli impianti italiani. Risulta evidente il divario con gli altri stabilimenti di Fiat Group Automobiles in Europa. Negli ultimi due anni, i siti produttivi italiani hanno lavorato ben al di sotto della loro capacità. In base all harbour definition, l utilizzo della rete italiana è al 54 per cento. Se consideriamo la capacità tecnica, arriviamo solo al 37 per cento. Negli altri nostri impianti in Europa, i parametri per misurare la saturazione si sono attestati rispettivamente al 126 e al 78 per cento. Nel corso del 2010 abbiamo compiuto passi importanti per ottenere la più ampia flessibilità operativa degli stabilimenti e garantire loro prospettive sicure. L accordo raggiunto con i Sindacati per l impianto di Pomigliano ci permetterà di avviare la produzione della nuova Panda nel secondo semestre di quest anno. Nel giro di qualche anno, sfruttando la ripresa del mercato, i volumi produttivi potranno superare la soglia delle unità, rispetto alle meno di auto prodotte l anno scorso. 15

16 L altro accordo riguarda l impianto di Mirafiori, a Torino. Il progetto prevede la formazione di una joint venture tra Chrysler e Fiat per produrre SUV sia per il marchio Jeep sia per l Alfa Romeo, il cui lancio commerciale è previsto per il terzo o al massimo il quarto trimestre del prossimo anno. Questo ci consentirà di raggiungere un livello di produzione molto elevato, fino a 280mila unità l anno. Inoltre, come abbiamo annunciato più di due anni fa per lasciare un ampio margine di tempo al processo di riconversione, entro la fine del 2011 cesserà la produzione di auto nello stabilimento di Termini Imerese. 16

17 Passando ai marchi di lusso, Ferrari ha avuto un anno straordinario. I ricavi sono aumentati di quasi l 8 per cento a 1,9 miliardi di euro. Le vendite hanno oltrepassato il record storico del 2008, raggiunto peraltro in condizioni di mercato decisamente migliori rispetto a quelle attuali. A fare da traino è stato l arrivo su tutti i mercati della 458 Italia, unito al continuo successo della California. Questi due modelli hanno rappresentato l 87 per cento delle vendite complessive del marchio. Ottima anche la performance della serie limitata 599 GTO. L utile della gestione ordinaria ha superato i 300 milioni di euro con un margine operativo vicino al 16 per cento. L aumento della redditività è dovuto, oltre che ai volumi di vendita più alti, al buon andamento dei programmi di personalizzazione e alle efficienze realizzate. Ferrari ora è focalizzata sulla Cina, che già oggi è uno dei primi cinque mercati per l azienda ed è una delle aree di maggiore crescita per il futuro. Le nostre vendite nel Paese sono più che raddoppiate l anno scorso e continueremo a rafforzare la rete commerciale per sfruttare una domanda che si prospetta particolarmente significativa in questo segmento. 17

18 Anche per Maserati è stato un ottimo anno. Ha realizzato ricavi per 586 milioni di euro, in crescita del 30,8 per cento rispetto al 2009, grazie soprattutto alla performance della nuova Gran Cabrio. Le vendite sono aumentate nella maggior parte dei Paesi in cui è presente. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito che sono i due mercati principali di Maserati l incremento è stato rispettivamente del 45 e del 72 per cento. L exploit registrato in Cina, con vendite cresciute del 128 per cento, ha fatto diventare il Paese il quarto mercato in ordine di importanza per Maserati. L utile della gestione ordinaria è più che raddoppiato rispetto all anno precedente, arrivando a 24 milioni di euro. Il miglioramento si deve ai maggiori volumi ed alla continua ottimizzazione dei costi di gestione. Per quanto riguarda i nuovi prodotti, il 2010 è stato l anno della GranTurismo MC Stradale, il modello più leggero, veloce e potente dell attuale gamma. Sono state inoltre presentate l edizione limitata Quattroporte Sport GTS Awards Edition e la GranTurismo MC Trofeo. 18

19 Per quanto riguarda Fiat Powertrain, ha registrato un significativo recupero di fatturato e redditività nel I ricavi pari a 4,2 miliardi di euro sono aumentati di circa il 25 per cento rispetto all anno precedente. Il risultato della gestione ordinaria si è attestato a 140 milioni di euro, grazie ad un migliore mix di vendita e alle efficienze realizzate nelle aree acquisti e manufacturing. Fiat Powertrain continua a mantenere la leadership ecologica in Europa per i motori con il più basso livello di emissioni di CO 2. L anno scorso è stato presentato il nuovo bicilindrico TwinAir, che può ridurre le emissioni fino a 92 grammi al chilometro, il livello più contenuto in Europa tra i motori benzina. Il TwinAir ha ricevuto il riconoscimento internazionale Technobest Anche la tecnologia MultiAir, che abbiamo introdotto nel 2009 e che stiamo applicando a tutte le famiglie di motori Fiat, continua a ricevere premi e apprezzamenti. 19

20 Anche gli altri business della componentistica hanno registrato notevoli miglioramenti rispetto al Magneti Marelli ha beneficiato del buon andamento dei veicoli leggeri e della ripresa del mercato delle vetture di segmento medio-alto in Europa, oltre che del buon andamento in Cina e in Brasile. Il fatturato è cresciuto del 19,3 per cento, a 5,4 miliardi di euro. Il trading profit ha raggiunto i 98 milioni, grazie all aumento delle vendite, alle azioni di contenimento dei costi e alle performance industriali. Teksid ha conseguito ricavi per 776 milioni di euro e un utile della gestione ordinaria di 17 milioni. Il progresso si deve ai maggiori volumi di vendita rispetto all anno precedente, quando il settore aveva pesantemente risentito della crisi dei mercati. Comau ha chiuso l anno con un incremento di fatturato del 40,5 per cento, dovuto soprattutto alle attività in Cina e in Nord e Sud America. Il risultato della gestione ordinaria è stato negativo per 6 milioni di euro, rispetto alla perdita di 28 milioni registrata nel Il recupero è stato determinato dalle attività nei mercati asiatici e nella robotica. 20

21 Quanto alle prospettive di Fiat, confermiamo tutti gli obiettivi che abbiamo comunicato il 21 aprile del 2010 nel piano quinquennale. Questi target riflettono le attese di forte crescita del business nei prossimi anni, accompagnata anche da un robusto aumento della redditività. Ci aspettiamo che Fiat nel 2014 raggiunga un fatturato di 64 miliardi di euro, quasi il doppio di quello ottenuto l anno scorso, e potrebbe arrivare a oltre 100 miliardi con Chrysler. Il progressivo incremento del risultato della gestione ordinaria e dei margini rispecchia l impegno del piano a sanare completamente quegli handicap che hanno pesato sul nostro modello di business in Europa, ad ottimizzare le sinergie e a trasformare l azienda in un concorrente best in class anche sul fronte dell efficienza operativa. Per il 2011, siamo fiduciosi di conseguire un trading profit in linea con il target indicato, cioè compreso nel range di 0,9-1,2 miliardi di euro. Prevediamo una crescita sostanziale degli investimenti, particolarmente significativi nel corso di quest anno, per sostenere le molte iniziative industriali che abbiamo avviato, a cominciare dai progetti per Pomigliano e Mirafiori. La politica di dividendi per l esercizio in corso resterà invariata, pari al 25 per cento del risultato netto consolidato, con un pagamento minimo di 50 milioni di euro. Quanto ai futuri esercizi, la politica dei dividendi verrà prossimamente delineata dal Consiglio di Amministrazione. 21

22 Vediamo ora i risultati e gli obiettivi di Fiat Industrial. Il contributo maggiore all aumento dei ricavi e dei profitti della gestione ordinaria è arrivato da CNH. L azienda ha sfruttato il miglioramento della domanda di macchine agricole e la ripresa del mercato di macchine per le costruzioni, specialmente in Nord e Sud America e in Asia. Il fatturato ha segnato una crescita a doppia cifra, a quasi 12 miliardi di euro, e il trading profit è più che raddoppiato rispetto al Anche per Iveco è stato un anno di recupero, dovuto soprattutto alla ripresa del mercato, che però si mantiene ancora sotto i livelli pre-crisi. I ricavi sono cresciuti del 15,6 per cento a 8,3 miliardi di euro; l utile della gestione ordinaria si è attestato a 270 milioni di euro, con un incremento di 165 milioni rispetto all anno precedente. FPT Industrial ha messo a segno un rimbalzo significativo nelle performance dell anno, registrando una forte crescita dei volumi di vendita. Il fatturato è stato più alto del 50 per cento rispetto al 2009 e il trading profit ha registrato un miglioramento di 196 milioni di euro. 22

23 L andamento progressivo di CNH nel corso dell anno riflette il miglioramento delle condizioni di mercato in tutte le aree del mondo, ad eccezione dell Europa. Nel nostro continente, infatti, la domanda è rimasta debole, in flessione del 9 per cento, anche se il calo si è fatto meno marcato trimestre su trimestre. Le vendite del business agricolo sono aumentate dell 8 per cento, soprattutto grazie alla solidità dei mercati in Nord e Sud America, determinando un incremento del fatturato pari al 14 per cento. Anche il comparto delle macchine per le costruzioni ha beneficiato della consistente crescita della domanda, oltre che della riduzione delle azioni di destocking. Il fatturato è salito del 46 per cento e le vendite di macchine leggere e pesanti sono aumentate del 50 per cento. La redditività di entrambe le linee di business è cresciuta in modo significativo, con margini pressoché raddoppiati al 6,3 per cento. Per il business agricolo, il miglioramento è dovuto all incremento dei prezzi e alle efficienze realizzate a livello industriale. Per quello delle costruzioni, la buona performance è legata all aumento delle vendite, ad un maggiore utilizzo della capacità produttiva in Nord e Sud America ed alle azioni di ristrutturazione che sono state intraprese negli ultimi due anni e che hanno fortemente ridotto i costi industriali. 23

24 In questa e nella prossima slide sono riassunte le posizioni di mercato di CNH e le nostre previsioni per l anno in corso, suddivise per le due linee di business. Il mercato globale delle macchine per l agricoltura è aumentato nel 2010 dell 8%, sostenuto, in Nord America, dai prezzi elevati delle commodity e dalla solida redditività delle imprese agricole e, in America Latina, da un buon contesto economico e dai programmi governativi di sostegno al settore. In Europa Occidentale, la domanda si è mantenuta al di sotto dei livelli storicamente normali, anche se nel quarto trimestre abbiamo iniziato a vedere alcuni segni di ripresa nel segmento dei trattori. Nel resto del mondo, i mercati hanno mostrato una dinamica positiva, forte soprattutto in Turchia. La quota di mercato di CNH per i trattori ha seguito il trend della domanda, mantenendo la posizione in Europa, nonostante la flessione del mercato. Il leggero calo registrato in Nord America, nel segmento dei trattori con minore potenza, è dovuto al fatto che siamo impegnati a rinnovare la gamma dell offerta. Prevediamo di rafforzare la nostra posizione entro la fine dell anno con il lancio dei nuovi modelli. Nel segmento delle mietitrebbiatrici, CNH ha migliorato la quota a livello globale, grazie alla buona performance nelle aree del Resto del Mondo. Per il 2011, ci aspettiamo che la domanda di trattori si mantenga stabile o cresca fino al 5 per cento e quella di mietitrebbiatrici aumenti in un range compreso tra il 5 e il 10 per cento. 24

25 Quanto alle macchine per le costruzioni, il mercato globale ha registrato un incremento del 47 per cento, che si confronta con i bassi livelli del Il recupero si è verificato in tutti i segmenti e in tutte le aree geografiche. In Nord America è legato soprattutto alla sostituzione di flotte obsolete, mentre in America Latina la spinta è arrivata dalle attività nel campo delle infrastrutture. In questo contesto, la quota globale di CNH si è mantenuta stabile, seguendo il trend del mercato. La diminuzione in America Latina è dovuta ai vincoli di saturazione degli impianti locali. Abbiamo già iniziato i lavori in due stabilimenti per ampliare la capacità produttiva e allinearla alla futura crescita della domanda. Per il 2011 prevediamo un significativo aumento del mercato, nell ordine dell 8-12 per cento per le macchine leggere e del 5-10 per cento nel segmento dei pesanti. 25

26 CNH può contare su una presenza globale che le permetterà di intercettare la rapida crescita della domanda prevista nei mercati emergenti. In Russia, abbiamo finalizzato l accordo di joint venture paritetica con Kamaz per iniziare a produrre localmente macchine agricole e per le costruzioni. Lo stabilimento avrà una capacità produttiva di unità l anno. In Cina, abbiamo ampliato le nostre aree produttive nel nord del Paese, per mantenere la leadership nel segmento dei macchinari importati di grande dimensione. Continuiamo a registrare buone performance in Turchia, dove il mercato è in netta e rapida ripresa dopo il crollo del In India, la New Holland ha più che raddoppiato le esportazioni verso il Nord e Sud America e in alcuni mercati africani. Inoltre, stiamo aumentando la capacità produttiva per tenere il ritmo di un mercato in forte espansione. 26

27 Anche Iveco ha avuto un buon anno. Come si nota dallo spaccato per trimestre, il quarto è stato particolarmente forte, soprattutto in termini di redditività operativa. Il miglioramento è dovuto ai maggiori volumi e alle efficienze produttive realizzate nell anno. Le vendite sono aumentate del 25 per cento, raggiungendo le unità, con incrementi generalizzati in tutti i segmenti e in tutte le aree geografiche, ad eccezione dell Italia, dove le consegne sono rimaste stabili. Si tratta, comunque, di numeri ancora molto lontani dai livelli ai quali eravamo abituati prima della crisi. 27

28 La quota di mercato, in Europa Occidentale, si è attestata, nel complesso dei tre segmenti, al 13,2 per cento. Nei leggeri, è rimasta sostanzialmente invariata. Nel segmento dei medi è scesa nonostante i miglioramenti in Spagna, in Francia e in Germania. La perdita di quota nei pesanti, invece, è dovuta alle performance negative di Spagna e Germania, solo in parte compensate dalla crescita realizzata sul mercato italiano. In Brasile, la quota è risultata in aumento di 0,6 punti percentuali, grazie al forte incremento registrato nel segmento dei medi e al recupero realizzato con i pesanti nel quarto trimestre, dovuto al lancio dei nuovi prodotti. 28

29 Questa slide riassume la situazione del mercato nel 2010 e le nostre previsioni per il L anno scorso la domanda in Europa Occidentale è salita del 6,3 per cento, determinando una ripresa in quasi tutti i principali mercati. L eccezione, come abbiamo detto, è stata l Italia, dove si è avuta ancora una contrazione, pari al 3,2 per cento. L America Latina ha registrato una crescita record per il mercato dei veicoli industriali, trainata dal Brasile e dall Argentina. La raccolta ordini di Iveco è in crescita del 38 per cento in Europa occidentale. Nel corso dell anno abbiamo ridotto in modo significativo gli stock, sia quelli di proprietà sia quelli presso i concessionari e abbiamo ora un livello molto più basso rispetto alla media del settore in Europa. Per il 2011 prevediamo che in Europa Occidentale la ripresa prosegua in tutti i segmenti, con aumenti nell ordine del 5 per cento per i veicoli leggeri e del 10 per cento per i medi e pesanti. L America Latina rimarrà stabile sui livelli record dell anno scorso. 29

30 Uno dei punti di forza di Iveco che viene spesso sottovalutato è la posizione che ha guadagnato in Cina in questi ultimi anni. Oggi siamo il più grande costruttore estero di veicoli industriali nel Paese. I volumi di vendita sono notevolmente cresciuti nel 2010, arrivando a unità. La Cina per noi sta assumendo un importanza crescente anche come base di esportazione, soprattutto verso l America Latina e i nuovi mercati dell Africa, del Medio Oriente e dell Asia. Il trend di Iveco in Brasile continua ad essere molto positivo. Abbiamo iniziato a focalizzarci su questo mercato a partire dal 2006 e tutte le iniziative poste in essere ci hanno permesso di rafforzare progressivamente la nostra presenza. Nel 2010 abbiamo venduto circa mezzi, raggiungendo una quota del 9 per cento, grazie ad un offerta competitiva in tutti i segmenti e ad una rete di concessionari ora ristrutturata. Prevediamo che la nostra posizione continui a migliorare nei prossimi anni, sfruttando la favorevole curva della domanda. 30

31 FPT Industrial che comprende le attività Industrial & Marine del precedente settore FPT Powertrain Technologies è un altra storia di successo. Grazie alla forte crescita delle vendite, i ricavi sono aumentati di quasi il 53 per cento, a 2,4 miliardi di euro. La cosa importante è che circa un terzo dei volumi totali è da ricondurre a vendite verso altri costruttori o joint ventures. Si tratta di un risultato di rilievo, considerato che il business ha iniziato ad operare in modo autonomo solo nel 2005 ed è riuscito in pochi anni a diversificare il portafoglio ordini e ad ampliare la base di clienti. Il trading profit è migliorato di quasi 200 milioni di euro rispetto all anno precedente. Non entro nei dettagli dell immagine che vedete. Illustra una tecnologia sviluppata da FPT Industrial per l abbattimento degli ossidi di azoto. Riteniamo che rappresenti un notevole know-how tecnologico, che doterà i nostri motori di un vantaggio significativo rispetto alla concorrenza. 31

32 Quanto al piano di sviluppo di Fiat Industrial, ricordiamo gli obiettivi già comunicati lo scorso 21 aprile. Per i ricavi, il piano prevede circa 22 miliardi di euro quest anno e quasi 30 miliardi di euro nel 2014, con un tasso medio annuo di crescita dell 8 per cento rispetto al Il trading profit nel 2011 è compreso tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro. Nei prossimi anni aumenterà in modo significativo, con un target nel range di 3,2-3,4 miliardi di euro nel L indebitamento netto industriale alla fine dell anno è previsto in una forbice tra 1,8 e 2 miliardi di euro. La politica di dividendi per il 2011 prevede, come per Fiat S.p.A., una distribuzione nell ordine del 25 per cento dell utile netto consolidato, ma con un pagamento minimo di 100 milioni di euro. Nel corso dell anno, il Consiglio di Amministrazione di Fiat Industrial S.p.A. definirà una politica di dividendi per gli esercizi successivi. 32

33 Vorrei concludere ringraziando tutti voi - tutti gli azionisti della Fiat - per il supporto che avete dato all'azienda e al suo management negli ultimi dodici mesi, per aver appoggiato la scissione del Gruppo e condiviso il progetto strategico che l'ha guidata, rimanendo al nostro fianco come azionisti di Fiat e Fiat Industrial. Ringrazio anche tutte le persone della Fiat nel mondo per il contributo che hanno dato nel corso del 2010 e per quello che continuano a fare per il futuro di questa azienda. Grazie a tutti. 33

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