testo di Lorenzo Canova 15 maggio - 13 giugno 2009 XVIII

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1 O R I A N A U B A L D I P E R S O N E D I S T R A D A testo di Lorenzo Canova 15 maggio - 13 giugno 2009 I L S O L E A R T E C O N T E M P O R A N E A V O L U M E XVIII

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3 L armonia segreta della metropoli Lorenzo Canova Dall Impressionismo alla Città che sale di Boccioni fino a Hopper e Balthus, la pittura del XX secolo, accompagnando il cinema e la fotografia, ha individuato nella strada il cardine per cogliere la stratificazione della realtà urbana in perenne crescita, un topos centrale per rappresentare gli incroci storici ed esistenziali del nuovo spazio di aggregazione e di vita collettiva, in una visione dove la quotidianità si è trasformata in un elemento basilare per la ricerca di intere generazioni. Da tempo anche per gli artisti più giovani questo territorio costituisce uno spazio di confronto tra diverse visioni del mondo nelle quali la metropoli rappresenta una sempre rinnovata possibilità di confronto con tematiche collettive e personali, sociali politiche e psicologiche che possono trovare una diversa ricostruzione, una differente e talvolta illuminante interpretazione grazie alla qualità intuitiva delle arti visive e della pittura in particolare, alla loro capacità di penetrare il cuore delle cose con un metodo dotato di un elevata capacità di significazione e di sintesi. La pittura di Oriana Ubaldi si colloca con consapevolezza in questo contesto e si dedica da tempo a un iconografia metropolitana incentrata sulla strada e sullo spazio urbano, su una vita quotidiana raffigurata nel suo brulicante fermento vitale. L artista tuttavia non sceglie quello stile precisionista prossimo alla fotografia che spesso si può incontrare nell opera di molti giovani autori che lavorano con la pittura; Ubaldi utilizza difatti strumenti stilistici e formali che sono stati elaborati a partire dalla seconda metà del Novecento, come una tensione cromatica rapida e corposa che si riallaccia volutamente a uno stile internazionale prossimo all Action Painting e all Informale dove brani iconici restano rinchiusi nella generale tessitura astratta di un colore accumulato con velocità sul supporto. Non a caso la densità delle masse cromatiche e il dinamismo della loro stesura intende avere un preciso valore allusivo legato a una parafrasi della densità di elementi che si accumulano sul suolo, che Oriana Ubaldi vede come uno spazio fondamentale per le sue indagini inquadrato attraverso un punto di vista rialzato che permette di abbracciare con fedeltà il dinamismo di persone ed eventi che s incontrano e si incrociano attraversando l asfalto di piazze e viali. In quest ottica la scelta della rapidità gestuale di matrice segnico-informale nasce come un possibile strumento di rielaborazione e concentrazione della rapidità di un mondo che già Boccioni e i Futuristi avevano profetizzato nelle sue caratteristiche

4 fondamentali di dinamismo e simultaneità, in un vortice con il suo fermento vitale e con il suo movimento che da particolare si faceva universale, dove la strada stessa entrava nelle case e s intrecciava simbolicamente con il corpo umano, la percezione e la memoria. Quel moto dinamico intuito dai Futuristi è divenuto infatti un elemento incancellabile dalle vite delle città e dei loro abitanti e un artista attenta a questa dimensione non può evitare i suoi suoni e i suoi rumori, riferimenti che Oriana Ubaldi vuole evocare ricollegandosi anche a una certa visione segnaletica della pittura italiana e internazionale degli anni Sessanta nata non a caso nel clima della grande celebrazione pop del mondo urbano e dei suoi feticci. I numeri, le lettere e le strisce pedonali accompagnano dunque spesso il cammino di passanti ignoti, il loro viaggio frettoloso e la loro fugace presenza fissata dallo sguardo e dalla mano dell artista che incastra i loro corpi nei meccanismi di quegli stessi segnali per restituire la sensazione di una vita metropolitana emblematicamente collocata e rinchiusa nello spazio della strada. Il caos apparente di vie affollate viene dunque incanalato in un percorso tracciato da segni pittorici liquidi e vibranti, che ricompongono nella loro tessitura l onda sonora e l energia fisica che erompono dalla strada, dalle sue sovrapposizioni sonore, dal suo calore e dai suoi odori. Quello che molti vedono come un caos intollerabile e che molti altri segnalano come un momento felice di condivisione collettiva viene quindi trasposto da Oriana Ubaldi in una dimensione plausibile e immaginaria dove i colori sono declinati in una gamma non naturalistica in cui i grigi e i bruni si legano ai rosa, ai gialli acidi e ai violetti per accentuare quella sospensione dove le immagini possono essere irreali e oniriche, ricreare circuiti iconici della memoria o costituire una sorta di personale ricerca di senso all interno della dimensione complessa del tessuto urbano. In questo modo va forse letto il tessuto in fermento dei dipinti, la loro stratificazione di frammenti cromatici all interno di campiture più ampie, la loro luce spesso baluginante che come un flash invade lo spazio dell opera come per bruciare i contorni delle figure. Nel loro mosaico composito i quadri dell artista possono così essere interpretati come il tentativo di trovare l armonia segreta delle metropoli, un progetto e un ordine invisibili all interno del disordine del mondo fissando nelle singole figure o nelle masse dei corpi in marcia, nei loro abbigliamenti e nella loro apparizione il significato dell assenza del loro volto, la metafora di una comparsa silenziosa che li trasforma nelle guide di uno sguardo alla ricerca di un filo di Arianna nel labirinto spesso misterioso della nostra vita quotidiana.

5 opere

6 AQUILONE 2009 olio su tela - 140x321 cm

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8 PERSONE DI STRADA olio su tela - 140x160 cm

9 PERSONE DI STRADA olio su tela - 140x160 cm

10 PERSONE DI STRADA olio su tela - 150x120 cm

11 PERSONE DI STRADA olio su tela - 150x120 cm

12 SGUARDI DAL PONTE olio su tela - 115x50 cm

13 PERSONE DI STRADA olio su tela - 115x40 cm

14 WRITER olio su tela - 55x140 cm

15 PERSONE DI STRADA olio su tela - 140x160 cm

16 SGUARDI DAL PONTE olio su tela - 50x204 cm

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18 CONVERGENZE PARALLELE 2008 olio su tela - 140x215 cm

19 PERSONE DI STRADA olio su tela - 150x120 cm

20 PERSONE DI STRADA olio su tela - 140x321 cm

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23 e s p o s i z i o n i PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI 2007 n Il senso quotidiano dello sguardo, Galleria Il Sole Arte Contemporanea, Roma PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE 2008 n n n n Galleria Il Sole Arte Contemporanea, Roma Galerie Le 10, Paris Galerie Mark Hachem, New York Art London Fair, London 2007 n Palm Beach 3, Palm Beach (Florida) n Galleria Il Sole Arte Contemporanea, Roma n n Art Moscow Fair, Moskva Galerie Mark Hachem, New York 2006 n Galerie Mark Hachem, Paris n Galleria Ariminum, Rimini n Galleria Il Sole Arte Contemporanea, Roma n Art London Fair, London n Art Shanghai Show, Shanghai n Toronto International Art Fair, Toronto 2005 n Galerie Mark Hachem, Paris n Galleria Lo Studio, Rimini n Galerie L Appart, Les Sables d Olonne (France) 2004 n Openart, Roma

24 Foto: Studio Boys - Roma Stampa: Arti Grafiche San Marcello S.r.l. - Roma I L S O L E A R T E C O N T E M P O R A N E A di Fabio Ortolani via Nomentana 169, Roma info@galleriailsole.it - ilsole_arte@tin.it