Acquisti Domestici: Latte e derivati (1)

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1 Consumi Indagini speciali News Panel Consumi Acquisti Domestici: Latte e derivati (1) N La tendenza degli acquisti La tendenza degli acquisti in volume Il volume degli acquisti domestici di latte e derivati freschi, negli ultimi cinque anni, è diminuito ad un tasso di variazione medio annuo (tvma)i del 2,5%, passando da 2.91 milioni a 2.63 milioni di tonnellate. Sono risultate in negativo tutte le principali voci del comparto ed in particolare il Latte, il cui decremento medio ha superato i due punti percentuali. Sensibili anche le flessioni di Dessert di latte (-1,3% annuo) e di Yogurt (-1%). Relativamente al consumo di latte, risultano in crescita le preferenze verso il fresco alta qualità, il cui tasso di crescita medio annuo è stato dell 1,4% negli ultimi cinque anni. Perde terreno il latte fresco (-3,6%) ed il latte a lunga conservazione (-2%). Sul fronte degli yogurt, si nota una tendenza negativa per quello naturale (-4,7%) mentre rimangono pressoché stabili i consumi domestici di yogurt ai gusti nell arco del quinquennio preso in esame. Considerando il trend dell ultimo anno, nel 2004 gli acquisti domestici di latte e derivati freschi sono diminuiti di quasi un punto percentuale nei confronti del In particolare alla crescita dello yogurt (2,6%) si è contrapposta la diminuzione dei dessert di latte (-2%) e quella del latte (-1,3%). Nel dettaglio, tra i prodotti segnano le migliori performance il latte fresco alta qualità (4,2%) e lo yogurt ai gusti (3,9%). La tendenza degli acquisti in valore Tab. 1 - Acquisti domestici di latte e derivati (ton) tvma Latte e derivati freschi ,5% Latte ,6% - Latte fresco ,6% -- Fresco alta qualità ,4% - Latte Uht , Yogurt , - Naturale ,7% - Ai gusti ,2% Dessert di latte ,3% Sul fronte della spesa le tendenze risultano diverse. In media, la spesa per il latte e derivati freschi negli ultimi cinque anni è aumentata di un punto percentuale l anno, passando da 3,20 a 3,33 miliardi di Euro. L aumento è ascrivibile soprattutto allo yogurt, per il quale la spesa complessiva è aumentata ad un tvma del 3,2%. Segni positivi anche per i dessert di latte (1,9%), mentre rimane pressoché invariato il segmento latte, all interno del quale risultano in aumento i valori acquistati di latte fresco alta qualità (4,3% annuo). Tab. 2 - Acquisti domestici di latte e derivati (000 ) tvma Latte e derivati freschi , Latte ,2% - Latte fresco ,5% -- Fresco alta qualità ,3% I Il tasso di variazione medio annuo è dato dalla seguente formula: {[(q n /q 1 ) 1/n ]-1} x 100 Dove q n è il volume di acquisti domestici nell ultimo anno del periodo (in questo caso 2004), q 1 è il volume di acquisti domestici nel primo anno del periodo (2000), n è il numero degli anni considerati nel periodo in analisi (in questo caso 5). Elevare a 1/n equivale ad estrarre la radice ennesima del rapporto della formula di cui sopra.

2 - Latte Uht , , ,0 0,8% Yogurt ,2% - Naturale ,3% - Ai gusti ,1% Dessert di latte ,9% Penetrazione dei prodotti vs universo I prodotti che fanno parte della categoria latte e derivati freschi hanno una penetrazione molto elevata. In media, nel 2004, il 97% della popolazione ha acquistato il latte almeno una volta, l 89% ha effettuato almeno un acquisto di yogurt e l 86% di latte a lunga conservazione. Alta anche la penetrazione degli yogurt ai gusti (85%), mentre risulta piuttosto bassa quella del latte fresco alta qualità (39%). Può essere interessante analizzare se e come è cambiata la penetrazione di questi prodotti negli ultimi anni. Con l ausilio della tabella riportata più sotto, si può osservare rispetto al 2000 che la classifica della penetrazione dei prodotti rimane alquanto invariata. Dal confronto emerge che nel 2004 le voci dessert di latte e yogurt naturale mostrano una tendenza verso il basso, mentre il latte fresco e quello alta qualità segnano un aumento di penetrazione rispettivamente pari a tre e a sei punti percentuali in più rispetto al Tab. 3 - Penetrazione (% Acquirenti vs Universo) Latte 97,95 Latte 97,20 Yogurt 88,03 Yogurt 88,58 Latte Uht 87,46 Latte Uht 86,01 Yogurt ai gusti 85,15 Yogurt ai gusti 85,49 Latte fresco 56,13 Latte fresco 59,32 Dessert di latte 52,87 Dessert di latte 49,20 Yogurt naturale 50,78 Yogurt naturale 48,22 Latte fresco alta qualità 33,36 Latte fresco alta qualità 39,42 Distribuzione della spesa e dei volumi acquistati Fatta cento la spesa per il latte e derivati freschi, questa si può scomporre nelle sue componenti principali. Così, si osserva che nel 2000 il 7 del totale della spesa per tali prodotti era equamente suddivisa tra latte fresco e a lunga conservazione. Però sul fronte dei volumi non c è altrettanto equilibrio. Infatti la quota in volume del latte fresco è del 37%, a fronte di oltre il 5 per il latte Uht. Un quarto della spesa per latte e derivati freschi nel 2000 era appannaggio degli yogurt (9% dei volumi) ed il restante 4% andava ai dessert di latte (1% dei volumi). Grafico 1 - Distribuzione della spesa e dei volumi acquistati di latte e derivati freschi nel 2000 Yogurt 26% Spesa Dessert di latte 4% Latte fresco 35% Latte Uht 35%

3 Volumi Yogurt 9% Dessert di latte 1% Latte fresco 37% - Latte Uht 53% Nel 2004 la spesa per lo yogurt è aumentata di due punti percentuali al 28%, aumentando di un punto percentuale (dal 9% al 1) anche in termini di volumi. In calo la percentuale di spesa del latte fresco e di quello a lunga conservazione (34% in entrambi i casi, le quote erano rispettivamente del 35% nel 2000). Perde due punti percentuali la quota a volume del latte fresco, a favore di quello a lunga conservazione e dello yogurt. Invariate le quote in volume e in valore dei dessert a base di latte. Grafico 2 - Distribuzione della spesa e dei volumi acquistati di latte e derivati freschi nel 2004 Yogurt 28% Spesa Dessert di latte 4% Latte fresco 34% - Latte Uht 34%

4 Yogurt 1 Volumi Dessert di latte 1% Latte fresco 35% Latte Uht 54% La disaggregazione per area geografica Latte e derivati freschi totale Nel complesso, i principali acquirenti di latte e derivati freschi sono gli abitanti del Meridione, i quali nel 2004 ne hanno acquistato circa 872 mila tonnellate, ovvero il 33% del totale. Gli abitanti del Nord-Ovest, hanno acquistato nel 2004 un quantitativo di latte e derivati freschi pari 685 mila tonnellate, ossia il 26% del totale. Infine nel Centro e nel Nord-Est nell ultimo anno, gli acquisti domestici di latte e derivati freschi hanno raggiunto rispettivamente 580 mila e 493 mila tonnellate, pari al 22% ed al 19% del totale. Gli acquisti di latte e derivati freschi sono diminuiti nel corso dell ultimo quinquennio in tutte le aree summenzionate. La flessione ha avuto un tasso di variazione medio annuo più marcato nel Nord-Est (- 3,1%), nel Nord-Ovest (-2,5%) e nel Centro (-2,4% annuo), più contenuto il trend negativo nel Meridione (-1,6% annuo). Grafico 3 - Disaggregazione degli acquisti di latte e derivati freschi (000 ton) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest Latte fresco Relativamente al latte fresco, si osserva che i principali acquirenti sono gli abitanti del Sud, i quali nel 2004 ne hanno acquistato circa 257 mila tonnellate, ovvero il 29% del totale. Seguono gli abitanti del Centro, con 219 mila tonnellate (25% del totale), quelli del Nord-Ovest con 212 mila tonnellate (24%) e infine quelli del Nord- Est con 189 mila tonnellate e pari al 22% del totale. Nel corso dell ultimo quinquennio, nel totale Italia gli acquisti di latte fresco sono andati diminuendo costantemente. In particolare, nel Sud si è evidenziata una flessione ad un tasso di variazione medio annuo di quattro punti percentuali e mezzo, mentre il Nord-Est ed

5 il Centro si sono attestati intorno ad una contrazione rispettivamente del -3,9% e del -3,7% annuo. Grafico 4 - Disaggregazione degli acquisti di latte fresco (000 ton) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest Latte UHT Per quanto riguarda il latte a lunga conservazione, sono sempre i meridionali i principali acquirenti, con una quota in volume che nel 2004 è stata pari al 29% del totale. Seguono gli abitanti del Centro con il 25%, quelli del Nord-Ovest con il 24% e infine quelli del Nord-Est con il 22%. I consumi domestici di latte a lunga conservazione negli ultimi cinque anni sono diminuiti notevolmente in tutte le aree considerate, fatta eccezione per le regioni meridionali, che hanno mantenuto un consumo costante. La flessione media annua è stata del -4,1% nel Nord-Est, e del - 3,3% nello stesso periodo al Nord-Ovest. Contrazioni meno rilevanti al Centro (- 1,6%). Grafico 5 - Disaggregazione degli acquisti di latte UHT (000 ton) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest 0 Yogurt Considerando lo yogurt, la maggior parte del consumo totale avviene nelle regioni settentrionali (35% nel Nord-Ovest e il 22,4% nel Nord-Est). Il Meridione acquista il 21,9% del totale di yogurt consumato in Italia in un anno, mentre la restante parte (20,7%) va alle regioni centrali. Gli acquisti di yogurt mostrano, negli ultimi due anni, una tendenza di ripresa in tutte le aree, dopo il calo registratosi tra il 2001 ed il Grafico 6 - Disaggregazione degli acquisti di yogurt

6 (000 ton) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest 50 0 Dessert di latte Così come per lo yogurt, anche i consumi domestici di dessert di latte vedono gli abitanti del Nord-Ovest come principali acquirenti: il 36% degli acquisti di questo prodotto, nel 2004, sono avvenuti in queste regioni. Tuttavia, negli ultimi cinque anni, nelle regioni settentrionali, gli acquisti di dessert al latte sono diminuiti circa del -11%, del -7% al Meridione e del -2% al Centro. Grafico 7 -Disaggregazione degli acquisti di dessert di latte (000 ton) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest 5 0 Latte fresco alta qualità La ripartizione territoriale degli acquisti di latte fresco alta qualità vede una maggiore concentrazione nelle regioni del Sud rispetto a quelle del Centro-Nord. In particolare gli acquisti di latte alta qualità risultano in crescita nelle aree del Centro (6,1%) ed in quelle del Nord-Ovest (5,8% annuo), mentre mostrano una lieve contrazione nelle regioni del Nord-Est ed il quelle meridionali dove il tasso di variazione medio annuo varia tra il -2% ed lo -0,8%. Grafico 8 -Disaggregazione degli acquisti di latte di alta qualità

7 (000 ton) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest 0 La disaggregazione per canale distributivo Latte e derivati freschi Nel caso del latte e derivati freschi, le vendite si concentrano prevalentemente nel canale commerciale super e ipermercati, lasciando soltanto quote minori agli altri canali. Super e iper, infatti, nel 2004 hanno coperto tre quarti del totale mercato a volume ed il 79% del totale mercato a valore, mostrando un incremento di ben 10 punti percentuali rispetto al 2000 (6 punti percentuali in termini di valore). Il secondo canale per importanza di volumi e di valori venduti è quello dei negozi tradizionali, i quali nel complesso coprivano nel 2000 il 14% del mercato di latte e derivati freschi (13% in valore). Tale percentuale è scesa, nel 2004, ad una quota del 1 sia in volume sia in valore. Minore importanza rivestono i canali discount e liberi servizi che hanno coperto nell ultimo periodo rispettivamente una quota in volume dell 8% e del 7%. Su basso livello il canale altri che comprende Cash & Carry, ambulanti e produzione propria, con un copertura stabile soltanto dell 1% del totale mercato. Grafico 9 Latte e derivati freschi: quote di mercato in volume Altri canali 1% 1% 1% 1% 1% Alimentari tradizionali 14% 13% 12% 1 1 Discount 1 9% 9% 8% 8% Liberi servizi 8% 8% 7% 7% 7% Super+Iper 68% 69% 72% 74% 75%

8 Grafico 10 Latte e derivati freschi: quote di mercato in valore Altri canali 1% 1% 1% 1% 1% Alimentari tradizionali 13% 13% 11% 1 1 Discount 5% 5% 5% 4% 4% Liberi servizi 7% 8% 7% 7% 6% Super+Iper 73% 74% 76% 78% 79% Latte fresco In maniera analoga si presenta il mercato della latte fresco: nel 2000 più della metà del totale dei volumi venduti di latte fresco transitavano presso super e ipermercati, fino ad arrivare, nel 2004, al 66% in termini di volume e di valore. Il secondo canale per importanza è quello degli alimentari tradizionali, che perde ben sei punti percentuali nel quinquennio preso in considerazione, chiudendo il periodo con una quota in volume del 19% (2 in valore). Per quanto riguarda il canale dei liberi servizi, attraverso il quale hanno transitato nell ultimo anno il 1 sia dei volumi sia dei valori, la situazione è apparsa abbastanza stabile. Di minore importanza i canali discount ed altri, che attualmente coprono rispettivamente circa il 3% e l 1% del mercato. Grafico 11 Latte fresco: quote di mercato in volume Altri canali 1% 1% 1% 1% 1% Alimentari tradizionali 25% 25% 22% 2 19% Discount 3% 4% 4% 3% 3% Liberi servizi 9% Super+Iper 62% 61% 63% 66% 66%

9 Grafico 12 Latte fresco: quote di mercato in valore Altri canali 1% 1% 1% 1% 1% Alimentari tradizionali 25% 25% 22% 2 2 Discount 3% 3% 4% 3% 3% Liberi servizi 9% Super+Iper 62% 61% 64% 66% 66% Latte alta qualità Anche per il latte alta qualità si presenta una analoga concentrazione del mercato. In particolare, negli ultimi cinque anni super e ipermercati hanno guadagnato 4 punti percentuali in termini di valori a scapito del canale alimentari tradizionali che, nello stesso periodo, perdono ben tre punti passando da un quota del 25% nel 2000 fino ad arrivare al 22% in volume nel Variano tra l 11% ed il 12% le quote del canale liberi servizi, che nel passaggio nell arco del quinquennio guadagna un punto percentuale sia in volume sia in valore. Stabile la quota dei discount e di altri canali, rispettivamente pari al 2% ed all 1% del totale mercato. Grafico 13 Latte alta qualità: quote di mercato in volume Altri canali 1% 1% 1% 1% 1% Alimentari tradizionali 25% 25% 22% 21% 22% Discount 2% 2% 2% 2% 2% Liberi servizi 11% 13% 12% 12% 12% Super+Iper 62% 6 63% 65% 64%

10 Grafico 14 Latte alta qualità: quote di mercato in valore Altri canali 1% 1% 1% 1% 1% Alimentari tradizionali 25% 26% 22% 21% 22% Discount 2% 2% 2% 2% 2% Liberi servizi 1 12% 11% 11% 11% Super+Iper 63% 6 64% 66% 64% Latte UHT Un alta concentrazione del mercato si evidenza anche per il latte a lunga conservazione: nel 2004 quasi l delle vendite è nelle mani di super e ipermercati, l 11% dei volumi transita attraverso i discount (in valore è il 6%), mentre il restante 1 è diviso equamente tra alimentari tradizionali e liberi servizi. Sul fronte dei valori la concentrazione è ancora maggiore: la quota di super e ipermercati nel 2004 è stata dell 85%, cresciuta in cinque anni di otto punti percentuali. Quota erosa da tutti gli altri canali, che hanno chiuso il quinquennio con un controllo del mercato sempre più esiguo. Grafico 15 Latte UHT: quote di mercato in volume Altri canali 1% 1% 1% 1% Alimentari tradizionali 7% 7% 6% 6% 5% Discount 14% 13% 12% 11% 11% Liberi servizi 7% 7% 6% 6% 5% Super+Iper 71% 72% 75% 77% 79%

11 Grafico 16 Latte UHT: quote di mercato in valore Altri canali 1% 1% 1% 1% Alimentari tradizionali 8% 7% 6% 6% 5% Discount 9% 8% 8% 6% 6% Liberi servizi 7% 8% 6% 5% 5% Super+Iper 76% 77% 82% 84% Yogurt Ma i mercati più concentrati, tra i prodotti derivati freschi del latte, sono quelli dello yogurt e dei dessert di latte. Relativamente allo yogurt, nel 2004 nei super e ipermercati hanno transitato l 83% dei volumi e l 88% dei valori. Quote anche in questo caso in crescita rispetto al 2000, ma che già cinque anni fa si presentavano piuttosto elevate. Quote di minore importanza spettano ai restanti canali, tra cui il canale discount che chiude con l 8% in volume e con il 4% in valore. Gli alimentari tradizionali ed i liberi servizi coprono nell ultimo anno entrambi il 4% sia in volume sia in valore. Invariata la quota del segmento altri canali, stabile all 1%. Grafico 17 Yogurt: quote di mercato in volume Altri canali 1% 1% 1% 1% 1% Alimentari tradizionali 5% 5% 4% 4% 4% Discount 9% 8% 6% 7% 8% Liberi servizi 6% 6% 6% 6% 4% Super+Iper 79% 83% 82% 83%

12 Grafico 18 Yogurt: quote di mercato in valore Altri canali 1% 1% 1% 1% Alimentari tradizionali 5% 5% 4% 4% 4% Discount 5% 4% 3% 4% 4% Liberi servizi 5% 6% 6% 6% 4% Super+Iper 84% 85% 86% 86% 88% Dessert di latte Non si evidenziano notevoli differenze nel segmento dessert di latte rispetto all andamento generale del settore. Super e ipermercati si confermano come canale di vendita predominante mentre si nota un trend flessivo per il canale discount, con quote in volume che, nel quinquennio preso in esame, scendono dal 15% al 11%. Nello stesso periodo, diminuiscono anche le quote degli alimentari tradizionali e quelle dei liberi servizi che arrivano fino a rispettivamente il 3% ed il 4%. Grafico 19 Dessert di latte: quote di mercato in volume Altri canali 1% 1% Alimentari tradizionali 5% 6% 6% 6% 3% Discount 15% 12% 1 9% 11% Liberi servizi 6% 5% 3% 4% 4% Super+Iper 74% 76% 81% Grafico 20 Dessert di latte: quote di mercato in valore

13 Altri canali 1% Alimentari tradizionali 4% 5% 5% 5% 3% Discount 7% 5% 6% 5% 5% Liberi servizi 5% 5% 3% 3% 4% Super+Iper 83% 85% 86% 86% 88% L andamento dei prezzi (2) e l effetto Euro Nel febbraio del 2002 è stata introdotta la moneta unica europea, che ha sostituito la lira nel portafoglio degli italiani. La percezione dei consumatori è stata quella di considerevoli aumenti dei listini, anche dei prodotti agroalimentari, in seguito a questo passaggio. L analisi dell andamento dei prezzi negli ultimi cinque anni parte proprio da questa considerazione ed intende verificare se e quanta parte degli incrementi di prezzo degli ultimi anni si sia prodotta successivamente all introduzione dell euro. Le variazioni annuali nell ultimo quinquennio Nel complesso, negli ultimi cinque anni i prezzi del latte e derivati freschi sono aumentati ad un tvma del 3,6%. A determinare questa crescita sono stati soprattutto gli yogurt (4,3% annuo) ed i dessert di latte (3,2%). Ha mostrato un trend crescente anche il latte (2,9%). La crescita ha avuto andamenti differenti a seconda dei prodotti: in generale la forte impennata si è avuta soprattutto nel 2001 per tutti i comparti, ed in particolar modo per lo yogurt in aumento del 11,8% rispetto al Anche nel 2002 si registra un notevole trend di crescita, superiore rispetto a quello del 2001 soltanto per il segmento dessert di latte, che vede degli incrementi del 9,9%. La crescita è risultata più contenuta nel 2003, rallentata principalmente dalle diminuzioni delle quotazioni dei dessert di latte. Nel 2004 emerge una situazione di controtendenza: nel complesso le quotazioni di latte e derivati freschi rimangono stabili, mentre all interno dell aggregato risultano in diminuzione le voci relative ai principali prodotti del settore, ed in particolare per i dessert di latte (-2,6%). Cali visibili, nel passaggio dal 2003 al 2004, anche per lo yogurt naturale (-2,4%) e per il latte a lunga conservazione (-1,9%). Tab. 4 Variazione annuale dei prezzi del latte e derivati dal 2000 al /00 02/01 03/02 04/03 tvma Latte e derivati freschi 7, 4,3% 3,2% 0, 3,6% Latte 5,9% 4,5% 2, -0,8% 2,9% - Latte fresco 6,2% 3,4% 3,4% 0, 3,3% -- Fresco alta qualità 5,5% 2,9% 2,6% 0,5% 2,9% - Latte Uht 6,7% 5,2% 1,6% -1,9% 2,9% Yogurt 11,8% 4,3% 1,6% -0,1% 4,3% - Naturale 11,4% 5,1% 0,4% -2,4% 3,5% - Ai gusti 11,6% 4, 1,8% 0, 4,3% Dessert di latte 6,4% 9,9% -0,4% -2,6% 3,2%

14 I principali incrementi L effetto euro si può scomporre in due fasi: quella immediata o di breve periodo, subita da quei prodotti i cui listini sono aumentati subito dopo l introduzione della moneta unica, quindi nel 2002, e quella successiva o di medio periodo, evidenziata da quei prodotti i cui prezzi hanno continuato a crescere anche successivamente al Per osservare l eventuale effetto Euro, nella tabella 5 sono elencati i prodotti che appartengono al raggruppamento carni, ordinati in ordine decrescente da quello che ha subito l incremento di prezzo maggiore, a quello che ha mostrato l incremento minore. Nella colonna di sinistra tale sorta di classifica è fatta sulla base della variazione dei prezzi tra il 2002 e il 2001 per apprezzare l effetto di breve periodo. Nella colonna di destra, invece, si è considerata la variazione dopo il 2002 e fino al 2004, per evidenziare l effetto di medio periodo. Effettivamente, si può osservare che tra il 2002 e il 2001 alcuni prodotti hanno manifestato aumenti consistenti: i listini dei dessert di latte sono aumentati di quasi dieci punti percentuali, di oltre il 5% quelli del latte a lunga conservazione e dello yogurt naturale. Hanno mantenuto una buona tenuta anche gli yogurt ai gusti (4%), il latte fresco (3,4%) e quello alta qualità (2,95). Osservando la colonna di destra della medesima tabella si nota immediatamente un inversione di tendenza nel medio periodo: infatti, i dessert di latte, che come appena osservato, si trovano nella parte alta della colonna di sinistra, sono scesi all ultimo posto nella colonna di destra, con un tassa di crescita negativo che ha raggiunto il -3% in due anni. Sono diminuiti anche i prezzi del dello yogurt naturale e quello del latte a lunga conservazione, rispettivamente del -2% e del -0,3% tra il 2002 e il Rallentano la corsa, invece, i listini degli yogurt ai gusti (1,8% nell ultimo periodo contro il 4% del periodo precedente), mentre continuano a crescere le quotazioni del latte fresco (3,5%) e quelle del latte fresco alta qualità (3,2%). Tab. 5 - I principali incrementi I principali incrementi per effetto-euro I principali incrementi negli ultimi due anni 02/01 04/02 Dessert di latte 9,9% Latte fresco 3,5% Latte Uht 5,2% Fresco alta qualità 3,2% Yogurt naturale 5,1% Yogurt ai gusti 1,8% Yogurt ai gusti 4, Latte Uht -0,3% Latte fresco 3,4% Yogurt naturale -2, Fresco alta qualità 2,9% Dessert di latte -3, L andamento dei prezzi negli ultimi cinque anni per canale di vendita Latte fresco Il prezzo del latte fresco negli ultimi cinque è cresciuto in tutti canali di vendita. Le percentuali di crescita vanno dal 13% di super e ipermercati, al 16% di discount e alimentari tradizionali. Fatta eccezione per i discount, gli altri canali per il latte fresco praticano prezzi molto vicini tra loro. In ogni caso, il listino praticato dal canale alimentari tradizionali è risultato quasi costantemente il più alto del mercato. Seguono i prezzi di super e ipermercati e quello del canale liberi servizi. Il risparmio medio recandosi a comprare latte fresco presso i discount è di 15 centesimi di euro al litro. Grafico 21 Prezzi del latte fresco

15 1,40 super+iper liberi servizi /lt discount alimentari tradizionali altri 0,90 Latte Uht Con riguardo al latte Uht, i prezzi hanno seguito un andamento crescente fino al 2002, per poi rimanere stazionari o tornare ai livelli di inizio periodo. La GD si conferma il punto vendita con i prezzi più alti, il discount quello con i listini più convenienti: il risparmio medio recandosi al discount anziché al supermercato è compreso tra 0,33 ed 0,40 cent/kg. Seguono i prezzi dei super e ipermercati quelli praticati dagli alimentari tradizionali e dai liberi servizi. Il trend degli altri punti vendita ha mostrato fino al 2003 un andamento dei listini tendente verso l alto. Grafico 22 Prezzi del latte Uht 1,00 super+iper liberi servizi /lt 0,50 discount alimentari tradizionali altri 0,00 Yogurt Anche relativamente allo yogurt, l andamento dei prezzi ha subito un impennata nel 2002 per tutti i canali considerati. Nel quinquennio preso in esame, il risparmio medio recandosi al discount anziché al supermercato varia tra 1,80 ed 2,20 cent/kg. La GD, i liberi servizi e gli alimentari tradizionali risultano i canali con i listini più alti, mentre i prezzi praticati da altri punti vendita risultano tra i più bassi dopo i discount. Grafico 23 Prezzi dello yogurt

16 4,00 /kg 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 super+iper liberi servizi discount alimentari tradizionali altri 1,00 Dessert di latte Per i dessert di latte la scelta del canale giusto può significare un risparmio fino 2,92 /kg: è questa la differenza tra i listini praticati dai supermercati e quelli osservati nei discount. Relativamente ai trend negli ultimi anni, dopo l impennata del 2002 i punti vendita discount hanno cercato di riportare i prezzi sui livelli di inizio periodo, mentre negli altri casi i listini sono rimasti pressoché stabili o in aumento. Grafico 23 Prezzi del dessert di latte /kg 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 super+iper liberi servizi discount alimentari tradizionali altri (1) Per la metodologia della rilevazione dei dati Ismea-AcNielsen si rimanda alla nota metodologica (2) Prezzi medi derivati dal rapporto spesa/quantità Ismea Direzione Mercati e Risk Management Unità operativa Osservatori e Panel Responsabile Unità: Franca Ciccarelli (+39) Redazione e analisi: Letizia Fini (+39) Valerio Torriero (+39)

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