P ROPOSTA DI LEGGE di iniziativa del Consigliere ZAFFINI

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1 REGIONE DELL9U~RI~ Atti Consiliari VII LEGISLATURA ATTO N P ROPOSTA DI LEGGE di iniziativa del Consigliere ZAFFINI Norme per la somministrazione di prodotti di gastronomia preconfezionati negli esercizi di cui al1 art. 5 - comma primo - lett b - della legge 25/8/1991, n. 287 Depositato al Servizio Assistenza agli Organi, Iter Procedimenti e Sistema Informativo il Trasmesso alla III Commissione Consiliare Permanente il

2 REGIONE DELL'UMBRIA Consiglio Regionale, $5; %$$% II Consigliere Dott. Francesco Zaffini Proposta di leoae reaionale: Norme per la somministrazione di prodotti di gastronomia preconfezionati negli esercizi di cui alla lettera b), comma 1, dell articolo 5 della legge 287/1gg1. RELAZIONE La Legge 287 del 1991, che recita Aggiornamento della normativa sull insediamento e sull attività dei pubblici esercizi, all art. 5 individua quattro diverse tipologie di esercizi pubblici e, in particolare, distingue gli esercizi di tipo A, quali ristoranti e similari, dagli esercizi di tipo B, owero bar e similari. Tuttavia, pur consentendo la somministrazione dei prodotti di gastronomia negli esercizi di tipo B, la legge non definisce, nel dettaglio, la tipologia dei prodotti dagli stessi somministrabili. L art. 12 della suddetta legge prevedeva infatti l emanazione di un regolamento di esecuzione entro 180 giorni dalla sua entrata in vigore. Tuttavia ad oggi, il regolamento non è stato emanato ed in assenza di una qualsiasi disposizione normativa che definisca l espressione di prodotti di gastronomia somministrabili nei bar le difficoltà interpretative poste da questa vacatio sono state di volta in volta superate dai singoli comuni con l adozione di delibere di giunta comunale che non possono evidentemente rappresentare una soluzione al problema. Tra l altro questo stato di cose fa sì che si creino situazioni paradossali per cui all interno di una stessa regione somministrare prodotti preconfezionati nei bar sia consentito in alcuni comuni e sanzionabile in altri. E questo anche il caso dell Umbria dove solo alcuni comuni, come Perugia e Orvieto, hanno deliberato in merito. Nonostante questo stato di cose abbia prodotto numerosi ricorsi ed altrettante sentenze, nessuna Regione ha ancora adottato, ad oggi, norme che regolino e disciplinino la somministrazione di prodotti di gastronomia nei bar. Eppure è proprio alle Regioni che, oggi più di ieri, spetta il compito di emanare norme attuative, e questo deve essere vero soprattutto per un ambito a rischio come quello della somministrazione di alimenti al pubblico, materia che esige una regolamentazione che garantisca prima di tutto la salute ed i diritti del consumatore: in assenza di specifiche direttive tali diritti vengono necessariamente lesi. E in questa prospettiva che si inquadra la proposta di legge regionale di seguito allegata. L art. 1 definisce le finalità della legge. L art. 2 recepisce il principio espresso dalle sentenze 149/88 e 303/88 della Suprema Corte di Cassazione sez. VI, con le quali si afferma che l elemento che deve distinguere gli alimenti somministrabili negli esercizi di tipo B, non è il tipo genere alimentare, ma l assenza della fase di cottura del prodotto. L articolo autorizza pertanto la somministrazione di prodotti di gastronomia preconfezionati purché questi non richiedano una fase di cottura ma un semplice rinvenimento del genere tramite riscaldamento. L art, 3 definisce i passaggi necessari all ottenimento dell autorizzazione alla somministrazione dei prodotti di gastronomia preconfezionati da parte degli esercenti della tipologia B. L art. 4 prevede una serie di controlli sulle forniture dei prodotti, finalizzati alla tutela della salute e dei diritti del consumatore. L art. 5 definisce le modalità di conservazione dei prodotti prevedendo che i locali posseggano l attrezzatura necessaria a tal fine, ai sensi delle vigenti norme igienico sanitarie. L art. 6 detta le modalità di somministrazione al pubblico. L art. 7 prevede norme sanzionatorie in caso di violazione della legge.

3 REGIONE DELL'UMBRIA Consiglio Rggionale :m -j:*: g,. \_-" Piazza Italia PERUGIA Tel Fax Il Consigliere Dott. Francesco Zafini PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE Oggetto: Norme per la somministrazione di prodotti di gastronomia preconfezionati negli esercizi di cui alla lettera b), comma 1, dell articolo 5 della legge 287/1991. art. 1 (Oggelto e finalira, La presente legge disciplina la somministrazione di prodotti di gastronomia preconfezionati negli esercizi di cui alla lettera b), comma 1, dell articolo 5 della legge 287J1991. art. 2 (Prodotti di gastronomia preconfezionati somministrabik negli esercki di cui alla lettera b), primo comma, deiarticolo 5 della legge 287/1992) 1. la distinzione tra i pasti somministrabili negli esercizi di cui alla lettera a), comma 1, dell articolo 5 della legge 25 agosto 1991, n. 287, ed i prodotti di gastronomia, somministrabili negli esercizi di cui alla lettera b), primo comma, dell articolo 5 della legge 287/1991, è determinata, per la prima fattispecie, dalla presenza della fase di trasformazione del prodotto mediante cottura, per la seconda fattispecie, dalla presenza delle fasi di manipolazione finale, ivi incluso il riscaldamento, il condimento, l assemblaggio e la farcitura, relative alla somministrazione esclusiva di prodotti di gastronomia preconfezionati, cotti surgelati, precotti od usati a freddo, con espressa esclusione della fase della cottura. 2. oltre ai prodotti di gastronomia così come individuati al precedente comma, possono essere somministrati, negli esercizi di cui alla lettera b), comma 1, dell articolo 5 della legge 287/1991, anche panini, tramezzini, sandwich e similari preparati presso l esercizio stesso, contenenti alimenti cotti preconfezionati. 3. i prodotti di gastronomia preconfezionati somministrabili negli esercizi di cui alla lettera b), primo comma, dell articolo 5 della legge 287/1991, così come individuati ai commi 1 e 2, devono essere di provata produzione industriale o forniti da laboratori o industrie alimentari regolarmente

4 REGIONE DELL'UMBRIA Il Consigliere Dott. Francesco Zaffini autorizzate, in base alle normative vigenti in materia, alla preparazione, manipolazione, cottura, confezionamento e trasporto di prodotti alimentari cotti; i suddetti alimenti devono essere muniti di etichetta ai sensi dell art. 3 del Decreto legislativo n. 109 del 27 gennaio art. 3 (Autorizzazioni 1. l autorizzazione alla somministrazione dei prodotti di gastronomia di cui all art. 2 è subordinata al rilascio di relativa autorizzazione da parte dell Azienda sanitaria. 2. l Azienda sanitaria competente per territorio rilascia la propria autorizzazione dopo aver accertato l idoneità del locale e delle attrezzature sotto il profilo igienico-sanitario, secondo la normativa vigente per i locali di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. 3. per ottenere l autorizzazione alla somministrazione dei prodotti di gastronomia l esercente presenta al Comune apposita domanda allegando l autorizzazione di cui all art. 3 della Legge 287/1991 e l autorizzazione sanitaria di cui al precedente comma 2. art. 4 (Contro177 sulle forniture) 1. il controllo delle forniture che vengono utilizzate è finalizzato alla verifica della qualità delle stesse, al rispetto delle norme in materia sanitaria e commerciale, alla verifica delle modalità di trasporto, conservazione, commercializzazione e protezione dal deterioramento. 2. le ditte fornitrici devono possedere i requisiti di cui alla vigente normativa nazionale e comunitaria, e devono possedere requisiti strutturali ed operativi commisurati alla potenzialità produttiva; tali ditte devono altresì dimostrare di avere attivato un piano di autocontrollo ai sensi del Decreto legislativo 155 del 26 maggio i prodotti di gastronomia non possono essere acquistati presso altri esercizi di somministrazione di cui all art. 5, della legge 287/1991.

5 REGIONE Consiglio DELL'UMBRIA Regionale Il Consigliere Dott. Francesco Zaflni 4. i prodotti di gastronomia devono essere accompagnati dal buono di consegna che attesti il laboratorio di provenienza e la data di consegna del prodotto all esercente; tali buoni devono essere conservati presso l esercizio. 5. è fatto obbligo di esibire, a richiesta dell autorità comunale di vigilanza, le fatture comprovanti l acquisto dei prodotti di gastronomia precotti e surgelati somministrati presso l esercizio. art. 5 (Mcdall fà di conservazione) 1. i prodotti di gastronomia devono essere conservati alla temperatura e nei modi previsti dalle vigenti norme igienico sanitarie. 2. gli esercizi devono essere dotati dell attrezzatura necessaria alla conservazione ed al rinvenimento di tutti i prodotti di gastronomia preconfezionati somministrati; tali attrezzature devono essere conformi sotto il profilo igienico-sanitario, secondo la normativa vigente per i locali di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. 3. non possono essere conservati alimenti cotti privi di confezione originale munita della regolare etichettatura ai sensi dell art. 3 del Decreto legislativo 27 gennaio 1992, 109, né alimenti crudi destinati alla cottura. 4. non è consentita la conservazione, la somministrazione e la distribuzione di prodotti di gastronomia cotti conservati con linea calda. 5. nel caso in cui parte degli alimenti cotti preconfezionati di cui all art. 2, comma 2 della presente legge, non venga utilizzata per la preparazione dei panini, questa dovrà essere conservata nella confezione originale, debitamente etichettata ai sensi dell art. 3 del Decreto legislativo 27 gennaio 1992 n. 109, e nel rispetto delle modalità di conservazione indicate sulla confezione, fino ad esaurimento del prodotto e distruzione del contenitore.

6 REGIONE DELL'UMBRIA Consiglio Regionale _* ^ - Tel Fax Il Consigliere Dott. Francesco Zafini art. 6 (Modaktà di somminktrazione) La somministrazione di prodotti di gastronomia preconfezionati di cui all art. 2 della presente legge, negli esercizi di cui alla lettera b), primo comma, dell articolo 5 della legge 287/1991, è ammessa con le seguenti modalità: a. la somministrazione deve awenire secondo le norme ed i requisiti igienico - sanitari per i locali e le attrezzature, accertati dall Autorità sanitaria competente, e nel rispetto delle prescrizioni vigenti relative all etichettatura e all informazione del consumatore. b. la somministrazione deve essere svolta promiscuamente alla somministrazione di bevande, con il divieto di riservare specifiche sale ai differenti tipi di somministrazione. c. l utilizzazione di piatti e posate è subordinata alla sussistenza dei requisiti di idoneità accertati dall Autorità sanitaria in relazione alla presenza delle attrezzature connesse, quali lavastoviglie e macchine sterilizzatrici, owero macchine automatiche per il lavaggio delle stoviglie a temperature tali da garantirne la perfetta igienicità per il riuso; in caso contrario, i piatti e le posaterie impiegati per il servizio della somministrazione dei prodotti di gastronomia devono essere rigorosamente del tipo monouso. d. i prodotti di gastronomia devono essere riscaldati mediante forno a microonde o a termoconvenzione alimentato elettricamente, e comunque solo mediante apparecchiature regolarmente autorizzate sotto il profilo igienicosanitario; le apparecchiature utilizzate per il riscaldamento dei prodotti di gastronomia dovranno comunque essere dotate di sistema di smaltimento di vapori e odori eventualmente prodotti. e. è fatto divieto di applicare un sovrapprezzo di coperto. f. è fatto obbligo di esibire, per i prodotti di gastronomia, uno specifico listino prezzi con la chiara indicazione che trattasi di prodotti precotti e surgelati e con l indicazione chiara degli ingredienti contenuti.

7 REGIONE DELL'UMBRIA II Consigliere Dott. Framesco Zafini art. 7 (Sanzionni) 1. la somministrazione dei generi di gastronomia di cui all art. 2 in assenza dei prescritti requisiti igienico sanitari, costituisce violazione alla presente Legge regionale e all art. 3 comma 1 della Legge 287/1991 e come tale è sanzionabile ai sensi dell art. 10 comma 2 della stessa legge 287/1991, così come modificato dall art. 12 comma 1 del D.Lgs. n. 480 del , mediante irrogazione di una sanzione pecuniaria amministrativa da lire a lire , con l osservanza delle procedure previste ai sensi degli artt. 17 ter e 17 quater del T.U.L.P.S., Regio Decreto 773 del e successive modificazioni e integrazioni. 2. il ripetersi delle violazioni comporterà la sospensione della autorizzazione di esercizio ai sensi di quanto previsto dall art. 10 del T.U.L.P.S., e la sospensione avrà durata non inferiore alle 48 ore e variabile in relazione alla gravità ed alla reiterazione degli abusi. Perugia,

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