Dott. Eraldo Viada Geologo

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2 Dott. Eraldo Viada Geologo Via Tetto Chiappello, 21D Robilante (CN) Premessa L'opera in progetto si configura come un micro impianto idroelettrico ad acqua fluente in quanto la potenza media installata risulta essere di 49 kw. In estrema sintesi, l'opera prevede la captazione di una portata media annua di 14,26 l/s a quota 1560 m s.l.m. circa, e la sua derivazione mediante condotta forzata di diametro 250 mm lungo piste forestali sterrate esistenti e lungo la pista di discesa esistente del comprensorio sciistico. In particolare il primo tratto della condotta è posto sulla pista sterrata esistente che dalla presa conduce alla Fraz. Sant Anna, mentre il restante tracciato si svolge sui prati utilizzati come pista per lo sci alpino. La centrale è posta in sinistra idrografica del Rio Cros a quota 1073 m s.l.m. circa. Lo scarico avverrà nel Rio Cros, con una condotta di lunghezza circa 45 m. Sarà inoltre realizzata una condotta di collegamento di circa 700 m dalla centrale alla vasca Peder, al fine di bypassare la rete potabile esistente in caso di manutenzioni, e di sfruttare la nuova condotta forzata per alimentare direttamente la sopraccitata vasca dell acquedotto ed il concentrico di Sampeyre. La presente relazione è stata redatta al fine di analizzare la compatibilità degli interventi con lo stato dei dissesti e, in particolare, con il quadro dei dissesti definito dal PAI e riportato nello strumento urbanistico vigente. 2 Piano delle indagini Nello studio si è fatto riferimento alle seguenti carte tematiche: Carta di sintesi del PRGC vigente; Cartografia del quadro dei dissesti del PAI alla scala 1: su base CTR (consultabile sul sito della Regione Piemonte Settore Difesa del Suolo);

3 3 Carta del quadro dei dissesti del PAI (Regione Piemonte Settore Difesa del Suolo) Fig. 1 Carta del quadro dei dissesti del PAI alla scala 1: (desunta da sito della Regione Piemonte Settore Difesa del Suolo - stralcio non in scala) Nella suddetta cartografica, l intero tracciato ricade in area di frana attiva (Fa). 4 Documentazione PRGC Le opere collocate in Comune di Sampeyre sono costituite da: Presa di captazione realizzata in adiacenza alla presa dell acquedotto La presa a quota 1560 m; Condotta forzata diametro 250 mm su pista sterrata e terreni naturali (impianti sciistici) per complessivi 2450 m; Edificio di centrale a quota 1073 m circa in loc. Cros; Canale di scarico di lunghezza 45 m circa con restituzione nel Rio Cros a quota 1067 m 2

4 s.l.m. Collegamento con la vasca Peder per convogliare le portate turbinate nella vasca Peder che alimenta il concentrico di Sampeyre. Il PRGC vigente del Comune di Sampeyre è stato approvato con DGR n in data 11/10/1988. Con Delibera di Consiglio comunale n. 11 del 25/03/2011 è stata approvata la Variante parziale n. 14. Se ne riporta nel seguito uno stralcio cartografico. Fig. 2 Estratto Carta di sintesi della Variante Parziale 2011 del PRGC vigente tratto di valle dell area interessata dagli interventi (non in scala) 3

5 Fig. 3 Estratto Carta di sintesi della Variante Parziale 2011 del PRGC vigente tratto di monte dell area interessata dagli interventi (non in scala) Dall'analisi della cartografia di piano e dalle norme tecniche di attuazione si desume quanto segue: L opera di presa ricade nel mappale 83 al Foglio 72 in prossimità della presa inferiore dell acquedotto comunale, dalla quale deriva le acque del troppo pieno. Sotto il profilo dei dissesti P.A.I. l area è perimetrata come frana quiescente (Fq10) e valanga a pericolosità elevata (Ve) e ricade in classe di idoneità urbanistica IIIa. Il tracciato della condotta, nella parte che segue la pista esistente che conduce a S. Anna, attraversa aree perimetrate come frana attiva (Fa10), mentre nel tratto successivo percorre una pista di discesa che ricade interamente in un area di frana quiescente (Fq10). La centrale idroelettrica ed la condotta di scarico ricadono nella medesima area di frana quiescente (Fq10). Per quanto riguarda la condotta di collegamento con la Vasca Peder, occorre segnalare che il tracciato segue il percorso delle condotte esistenti, posto interamente in frana attiva (Fa2) con attraversamento della fascia Ee sull impluvio provieniente da Meire Sodani. 4

6 Per quanto riguarda la compatibilità con lo strumento urbanistico del Comune di Sampeyre si precisa quanto segue: Gli impianti idroelettrici sono impianti pubblici di interesse pubblico e tali saranno definiti dall Amministrazione Provinciale nella determina Dirigenziale di approvazione in cui verrà indicato: l utilizzazione della risorsa idrica corrispondente a finalità economiche di pubblico interesse ai sensi dell art. 1 - comma 4 della legge n L art. 1 comma 4 della legge 10 cita: L utilizzazione delle fonti di energia di cui al comma 3 è considerata di pubblico interesse e di pubblica utilità e le opere relative (nel nostro caso centrale e impianti) sono equiparate alle opere dichiarate indifferibili e urgenti dell applicazione delle leggi sulle opere pubbliche. In base alle legge n. 1 del 3 gennaio 1978 (Accelerazione delle procedure per l esecuzione di opere pubbliche e di impianti e costruzioni industriali) all art. 1 Dichiarazione di urgenza, comma 4, si legge: se non conformi allo strumento di piano, non comporta necessità di varianti allo strumento urbanistico medesimo sempre che ciò non determini modifiche al dimensionamento o alla localizzazione di aree per specifiche tipologie. Nel caso contrario al comma 5 l approvazione del progetto costituisce variante degli strumenti urbanistici medesimi, non necessitano di autorizzazioni regionali preventive... All'art. 38 delle N.T.A. sono normate le deroghe per gli impianti di pubblico interesse sopra menzionati; Le opere non comportano un incremento del carico antropico nell'area; Dal punto di vista paesaggistico e naturalistico le opere prevedono il completo ripristino delle aree interessate dal cantiere e l'adozione di misure mitigative finalizzate al miglioramento naturalistico delle aree interessate. In ogni caso non si prevedono, al termine dei lavori, alterazioni dello stato dei luoghi in quanto il tracciato della condotta in progetto segue essenzialmente il tracciato della condotta esistente; In considerazione di quanto esposto si ritiene che le opere siano compatibili con lo strumento urbanistico vigente. 5

7 5 Considerazioni in merito alle interferenze con i dissesti L opera di presa in progetto è realizzata a ridosso di un fabbricato esistente che di fatto è solo parzialmente coinvolgibile dalle attività valanghive in quanto la direzione della valanga, sulla base di fonti orali, è prevalente è Sud/Ovest Nord/Est e pertanto risulta protetta dal fabbricato esistente. Tale fabbricato inoltre risale presumibilmente agli anni e non presenta indizi di lesioni da valanga. Le foto dell area (Fig. 4), con presenza di alberi ad alto fusto e diametro significativo consentono di escludere il passaggio, in tempi medio recenti, di valanghe di particolare intensità. Fig. 4 - Area dell opera di presa Il tracciato della condotta forzata lungo la pista esistente segue il medesimo percorso tracciato della condotta dell acquedotto (Figg. 5 6). Si fa presente, in proposito, che la pista non mostra evidenze morfologiche riconducibili a riattivazioni di movimenti mentre, per quanto concerne la condotta non si hanno notizie storiche relative a lesionamenti. 6

8 Fig. 5 - Tracciato della condotta forzata sulla pista forestale Fig. 6 - Tracciato della condotta forzata sulla pista forestale 7

9 Nel tratto ove la condotta segue i prati utilizzati come pista di discesa per lo sci alpino, lungo tale asse sono presenti numerose opere e sottoservizi, quali gli impianti di risalita, la strada comunale, l acquedotto esistente ecc (Fig. 7). Fig. 7 - Tracciato della condotta forzata sulla pista di discesa Anche in questo caso non si hanno notizie storiche (recenti in considerazione dell età relativamente giovane dell impianto di risalita) di lesionamenti imputabili, nella fattispecie, a riattivazioni di movimenti franosi. La centrale viene realizzata in destra rispetto alla pista di discesa, su un settore ove non si hanno evidenze morfologiche di riattivazioni di movimenti connessi con l area di frana (Fig. 8) 8

10 Fig. 8 - Tracciato terminale della condotta forzata ed area della centrale (in destra rispetto alla pista di discesa) Nel tratto terminale (Fig. 9) lo scarico avviene in sponda sinistra del Rio Cros. Fig. 9 - Tracciato del canale di scarico nel Rio Cros 9

11 Il tracciato del collegamento alla vasca Peder si sviluppa lungo quello delle condotte dell acquedotto, che ricadono nella parte terminale dell area di frana attiva (Fa). Non si è scelto il percorso esterno all area di frana attiva (Fa) (che comporterebbe il taglio di un minor numero di alberi perché segue le piste di collegamento degli impianti di discesa) per non creare un sifone. Fig Tracciato di collegamento della centrale con la Vasca Peder 10