Congiuntura Distribuzione

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1 Distribuzione Trimestrale di analisi sulla congiuntura e la fiducia Terzo trimestre 21 Numero 4 ottobre 21 della grande distribuzione alimentare italiana Indice del clima di fiducia della grande distribuzione alimentare - +6,4 +8,5 + Canali Valore dell ICF (II 21) II 1 vs I 1* Minimarket +13,5 +1,3 Supermercati +6, -2, Iestre 21 IIestre 21 Ipermercati +9,6 +12,2 * variazione assoluta (numero di punti percentuali) FOCUS SULLA L indice della fiducia degli operatori della si è attestato nel terzo trimestre 21 su un valore ancora positivo (+8,5) ed ha registrato un aumento di oltre due punti rispetto al trimestre precedente. Cala invece di circa mezzo punto il valore dell indice rispetto al pari periodo del 29. Sul miglioramento congiunturale della fiducia ha inciso principalmente l andamento delle aspettative sulle vendite (in previsione del periodo natalizio) e in misura minore il trend positivo delle giacenze di magazzino; valori invece in calo per le vendite, tornate a registrare un andamento negativo. In riferimento alle variazioni tendenziali, la lieve flessione dell indice della fiducia complessivo è stata determinata in egual misura dal calo delle vendite e dalle peggiorate attese sulle stesse rispetto al terzo trimestre La congiuntura del secondo trimestre 21 è stata più favorevole per i Minimarket e (in misura minore) per gli Ipermercati, mentre l indice di fiducia è risultato inferiore alla media nazionale, ma sempre positivo, per i Supermercati; le dinamiche sono risultate migliori negli Ipermercati, sia in termini congiunturali che tendenziali e soltanto lievemente inferiori nei Minimarket. In quest ultimo canale, in particolare, l andamento positivo dipende soprattutto da un trend favorevole delle vendite e delle aspettative sulle Sul territorio nazionale, i risultati migliori hanno riguardato il Centro-Sud. Rispetto al secondo trimestre dell anno, si registra un miglioramento della fiducia soprattutto al Centro e in misura molto minore nel Nord Ovest, mentre continua il calo congiunturale nel Nord Est; nel confronto tendenziale la diminuzione nel Nord Est è ancora più accentuata, mentre l incremento maggiore si registra nel Sul fronte dei volumi dei principali prodotti alimentari venduti, il saldo tra le risposte degli operatori che hanno rilevato apprezzabili aumenti e diminuzioni è di nuovo risultato negativo, anche se si registra ancora una prevalenza di giudizi di stabilità (da parte del 37% circa degli operatori). In ogni caso, il saldo è risultato più elevato in particolare per ortofrutticoli e bevande e, anche se appena negativo, per ittici e lattiero-caseari; molto negativo risulta invece il saldo per le uova, le carni fresche e trasformate e in misura minore per i vini e gli spumanti; per tutti i prodotti alimentari si registra un peggioramento rispetto al secondo trimestre del 21, con incrementi a livello tendenziale soltanto nei comparti dove maggiori sono stati i saldi (bevande e ortofrutticoli in Ha inciso infine ancora in modo notevole sull andamento delle vendite la leva promozionale, che continua ad essere ampiamente utilizzata (dal 99% del Panel nel trimestre in esame). Le vendite in promozione hanno inciso sul fatturato complessivo per il 3,7%, con una flessione di mezzo punto percentuale rispetto al trimestre precedente e un aumento di oltre due punti in confronto al pari periodo 29. IIestre 21 1

2 Distribuzione Trimestrale di analisi sulla congiuntura e la fiducia Terzo trimestre 21 Numero 4 ottobre 21 Nord Ovest Nord Est - +6,4 +9, ,4 +5, Centro Mezzogiorno - +2,2 +12, ,4 +11, Ipermercati - Supermercati +6, +8,4-2,5 +9, Minimarket - +3,3 +13,5 + Legenda : Iestre 21 IIestre IIestre 21 2

3 Distribuzione Trimestrale di analisi sulla congiuntura e la fiducia Terzo trimestre 21 Numero 4 ottobre 21 COMPONENTI DEL CLIMA DI FIDUCIA Andamento delle vendite Evoluzione dei saldi delle componenti del clima di fiducia ,7 58, 6 47,8 5,7 47,5 45,4 4,6 42,2 42,9 39,2 33,8 4 33,1 3,1 37,8 34,3 29,1 28,832, 3,7 37,7 2,1 19,9 21,7 25,6 28,9 36,8 21,8 23,8 23,7 25,2 2 14,9 14,5 12, ,5-4,6-7,5 11,6 5,2-7, 23,6 8,3-4,8 6,9-17,9-23,7,5-9,6-12,6 25,6 19,4 16,3-3,1-3,5-4,7 6,9 1,5-1,7 34,3-6, -23,2 15,2 1,9-2,1 23,9-4,9-6,4 '8 I II '8 '8 IV trim '8 '9 I II '9 '9 IV trim '9 '1 I II '1 '1-3 '8 I '8 II IV trim I '8 '8 '9 '9 II IV trim I II '9 '9 '1 '1 '1 vendite scorte previsioni di vendita aumentate diminuite rimaste stazionarie Andamento delle scorte 1 87,6 8 82,6 83, 9,5 81,7 9,9 75,3 Evoluzione dell Indice del clima di fiducia complessivo e dei diversi canali distributivi ,2 64,9 69,6 62, ,4 13,4 8,8 9,2 1,8 11,4 13,7 6,1 6,1 7,3 2,2 5,5 2,8 6,3 1,4 6,1 1 1,3 3,14,1,82,9 '8 I II IV '8 '8 trim '8 superiori alla media del periodo '9 in linea con la media del periodo I II IV '9 '9 trim '9 '1 inferiori alla media del periodo I II '1 ' '8 I '8 II IV trim I '8 '8 '9 '9 II IV trim I II '9 '9 '1 '1 '1 ICF Ipermercati Supermercati Minimarket Previsioni sulle vendite 1 8 6,6 6 51,3 51,2 48,2 26,7 41, 39,7 43,3 41,6 36,9 34, 36, 39,3 39,6 37,4 4 34,5 33,6 31,4 4,3 22,4 16,7 23,7 19, 15,9 19,8 24,3 33,3 2 13,3 14,6 17,6 13,5 1,4 5,1 '8 I II '8 '8 IV trim '8 '9 I II '9 '9 IV trim '9 '1 I II '1 '1 aumenteranno diminuiranno rimarranno stazionarie IIestre 21 3

4 1. Risultati generali Nel terzo trimestre 21 l indice del clima fiducia della Grande Distribuzione Alimentare () si è attestato ancora su un valore positivo (+8,5) ed ha registrato un aumento di 2,1 punti sui tre mesi precedenti. Cala invece di circa mezzo punto percentuale il valore dell indice rispetto al pari periodo del 29. Sul livello positivo dell indice di clima di fiducia ha inciso principalmente l andamento delle aspettative sulle vendite. Queste ultime hanno registrato un saldo largamente positivo nel terzo trimestre 21 (+23,9), con un aumento di quasi dieci punti rispetto al trimestre precedente. Ci si attende quindi per l ultimo trimestre del 21 un aumento delle vendite, anche in previsione del periodo natalizio. In misura minore ha inciso sul livello dell indice l andamento delle scorte che, rimanendo inferiori alla media del periodo (-6,4), sono anche diminuite (- 4,3 punti) rispetto al secondo trimestre 21. Valori invece poco favorevoli per il saldo delle vendite, tornato in terreno negativo dopo il dato positivo del trimestre precedente. La variazione del saldo è quindi risultata negativa (-7 punti circa) rispetto ad aprile-giugno 21. Tab. 1 Indice Ismea del clima di fiducia della grande distribuzione alimentare () e sue componenti ICF vend ite saldi scorte previs. vendite II '9 9,1-3,1-4,7 25,6 IV trim '9 3,4 6,9-1,7 1,5 '1 5,7-23,2-6, 34,3 I '1 6,4 1,9-2,1 15,2 II '1 8,5-4,9-6,4 23,9. In riferimento alle variazioni tendenziali (confronto con l andamento del terzo trimestre del 29), la lieve flessione dell indice della fiducia complessivo è stata determinata in egual misura dal peggioramento delle vendite e delle attese sulle stesse (-1,8 punti in entrambi i casi) che hanno più che compensato il miglioramento del livello delle scorte (-1,7). 2. Analisi per tipologia di punto vendita Tra le tipologie di punto vendita monitorate, nel trimestre in esame sono i Minimarket a vantare il clima di fiducia più favorevole (+13,5 punti). Meno elevato è il livello dell indice per gli Ipermercati, con un valore di +9,6, mentre i Supermercati in questi tre mesi registrano l indice meno positivo (+6,). Analizzando le variazioni congiunturali del valore dell indice, si evidenzia un incremento che ha riguardato sia i Minimarket sia gli Ipermercati (tra +1 e +12 punti), mentre i Supermercati segnano una leggera diminuzione (-2,4 punti, Figura 2). Tab. 2 Indice Ismea del clima di fiducia della e sue componenti, per tipologia di punto vendita (III trimestre 21) saldi Punto vendita ICF vendite scorte previs. vendite Ipermercati 9,6-22,4-21,4 29,9 Supermercati 6, -15,1-4,3 28,7 Minimarket 13,5 18,5-9,1 13, Totale 8,5-4,9-6,4 23,9 Riguardo al confronto tendenziale, le performance migliori sono sempre quelle degli Ipermercati e dei Minimarket IIestre 21 4

5 mentre i Supermercati registrano ancora una volta una flessione (Figura 2). Fig. 2 Variazioni congiunturali e tendenziali dell indice Ismea del clima di fiducia della per tipologia di punto vendita (IIestre 21) ,1 -,6 12,2 8,8-2,4-5, 1,3 Analizzando più nello specifico le componenti dell indice, si nota che per quanto riguarda le vendite, il saldo nel terzo trimestre 21 è fortemente negativo per le superfici di media e grande dimensione, mentre per i Minimarket si ha una situazione del tutto opposta (Tabella 2). Inoltre quest ultimo canale è l unico che registra aumenti delle vendite sia a livello congiunturale che tendenziale, mentre le superfici di media e grande dimensione registrano prevalentemente flessioni nei due confronti. Sul fronte delle aspettative sulle vendite, si registra in tutti i canali una generale prevalenza di giudizi di aumento rispetto alle indicazioni di flessione, in modo particolare per le superfici di media e grande dimensione (Tabella 2). Riguardo alle dinamiche delle previsioni sulle vendite, si registrano diffusi aumenti sia a livello congiunturale che sul fronte tendenziale (ad eccezione in quest ultimo caso dei Supermercati). Le performance migliori in entrambi i confronti si registrano per gli Ipermercati, mentre le peggiori per i Supermercati. Per quanto riguarda infine le scorte, il livello del saldo nei tre canali evidenzia valori più favorevoli e ben inferiori alla media del periodo negli Ipermercati e in 7,4 Totale Ipermercati Supermercati Minimercati var. congiunturale var. tendenziale misura minore dei Minimarket (Tabella 2). A livello congiunturale e tendenziale migliora quasi sempre il livello delle scorte, in particolare nei Minimarket; soltanto nei Supermercati a livello tendenziale si registra un lieve peggioramento. 3. Analisi per area geografica A livello di macroaree geografiche, la congiuntura del terzo trimestre dell anno è stata positiva su tutto il territorio nazionale. In particolare valori del saldo superiori alla media nazionale si registrano nel Centro-Sud e nel Nord Ovest, mentre nel Nord Est l indice è risultato soltanto di poco positivo (Tabella 3). Tab. 3 Indice Ismea del clima di fiducia della e sue componenti, per area geografica (IIestre 21) saldi Area geografica ICF vendite scorte prev. vendite Nord Ovest 9,6 3,9-5,8 19,1 Nord Est 1,4-9,3,4 13,8 Centro 12,2 12,8 2,8 26,6 Mezzogiorno 11,7-24,2-21,7 37,7 Totale 8,5-4,9-6,4 23,9 IIestre 21 5

6 Fig. 3 Variazioni congiunturali e tendenziali dell indice Ismea del clima di fiducia della, per area geografica (IIestre 21) ,1 -,6 3,3 3,1-4,5-11,9 Scendendo nel dettaglio delle singole aree, nel Nord Ovest il livello positivo dell indice della fiducia è stato ottenuto soprattutto grazie ad un saldo delle aspettative sulle vendite e delle scorte ampiamente favorevole. Il livello delle vendite, inoltre, è risultato anch esso positivo (Tabella 3). A livello congiunturale l indice è nel complesso aumentato (Figura 3) a causa del miglioramento delle attese sulle vendite e delle giacenze di magazzino che hanno più che bilanciato la flessione dell indice delle vendite. Non cambia di molto la situazione a livello tendenziale, ma in questo caso la variazione positiva dell indice è stata determinata da un forte incremento delle vendite e in misura minore da un più basso livello delle scorte, a fronte di un peggioramento abbastanza consistente delle aspettative di vendita. Nel Nord Est il livello appena positivo dell indice di clima è stato determinato da buone aspettative sulle vendite che hanno più che compensato un non favorevole andamento delle vendite e delle giacenze che sono risultate di poco superiori alla media del periodo (Tabella 3). In questo caso si registra una flessione dell indice della fiducia sia a livello congiunturale che, soprattutto, tendenziale (Figura 3). Sul fronte congiunturale, il calo è stato determinato da un forte peggioramento delle vendite 1-3,8 Totale Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiorno variazione congiunturale 1,4 variazione tendenziale 9,9 e in misura minore del livello delle scorte, cosa che si è verificata anche a livello tendenziale ma con in più un notevole peggioramento delle aspettative sulle vendite. Il valore positivo dell indice di clima relativo al Centro, il più alto tra le varie aree, è stato ottenuto grazie alle ottime attese sulle vendite e al buon andamento delle vendite stesse, che hanno ampiamente compensato il negativo trend delle scorte. In quest area l indice registra un aumento importante a livello congiunturale (più alto di tutte le altre aree), ma segna una flessione tendenziale. L incremento congiunturale dell indice è stato ancora determinato da un forte miglioramento delle attese sulle vendite e in misura minore delle vendite. A livello tendenziale la flessione dell indice è stata invece causata dalla diminuzione delle attese sulle vendite e dal peggioramento delle scorte, a fronte di un lieve aumento del saldo delle vendite. Infine, il livello dell indice di clima del Mezzogiorno risulta tra i più elevati delle altre aree. Il saldo positivo dell indice di fiducia è stato determinato nel trimestre in esame in gran parte da un valore delle aspettative sulle vendite che è risultato il più favorevole rispetto alle altre aree e che ha ampiamente compensato un livello negativo del saldo delle vendite. Molto buono anche l andamento delle scorte, risultate ben inferiori alla media del periodo. A livello congiunturale l indice del Mezzogiorno ha segnato soltanto una lieve crescita, ottenuta soprattutto grazie alla forte diminuzione delle scorte e in misura minore all incremento delle aspettative sulle vendite, mentre le vendite calano nettamente ed in misura maggiore rispetto alle altre aree. Analogo andamento di tutte le componenti dell indice si registra per quanto riguarda le dinamiche tendenziali, ma con la differenza che le aspettative di vendita crescono molto di più. IIestre 21 6

7 4. La congiuntura delle vendite dei prodotti alimentari Il saldo complessivo delle risposte relative all evoluzione delle vendite nel terzo trimestre 21 è risultato negativo (saldo: -4,9). La percentuale di operatori che ha dichiarato di non avere rilevato variazioni delle vendite in confronto al trimestre precedente si è attestata sul 36,8%. Tale percentuale risulta ben inferiore a quella registrata nel trimestre precedente e di poco più bassa rispetto a quella relativa al terzo trimestre del 29. Ciò indica quindi una situazione di generale peggioramento sul fronte delle vendite, come del resto si è già visto in precedenza. Per alcuni prodotti si registra una percentuale superiore alla media di giudizi di stabilità delle vendite. E il caso nello specifico del comparto lattierocaseario (latte fresco in particolare), della pasta, del pane e del riso, degli oli (d oliva e di semi), in cui i giudizi di stazionarietà sono stati espressi in percentuali che hanno oscillato tra il 42 e il 46% degli operatori. Per questi prodotti, inoltre, la dinamica delle vendite è anche peggiorata nell ultimo trimestre: a fronte di indicazioni di stazionarietà che sono diminuite, è in flessione anche il saldo delle vendite, a testimonianza di un andamento meno favorevole rispetto al trimestre precedente. Si verifica l esatto contrario invece nei comparti dove le percentuali di stabilità sono inferiori alla media (come ad esempio quello ortofrutticolo ed in parte l ittico): in questo caso il saldo delle vendite cresce, anche di molto, rispetto al trimestre precedente. Tornando ad analizzare i saldi delle risposte tra tutti i comparti considerati 1, 1 La relativa domanda del questionario, in particolare, è posta nel modo seguente: Può indicare per quali prodotti, tra quelli di seguito elencati, nella sua azienda si sono avute variazioni apprezzabili nelle vendite, in aumento o in diminuzione? migliore nel terzo trimestre, che copre i mesi estivi, è risultato l andamento delle vendite per gli ortofrutticoli, per le bevande e, in misura molto minore, per il comparto ittico. Al contrario, un livello dei saldi particolarmente negativo si registra per le carni fresche e trasformate, le uova e il comparto dei vini e spumanti. In confronto alla rilevazione del secondo trimestre 21, i saldi hanno registrato un peggioramento per tutte le principali categorie di prodotto, in particolare per bevande, ortofrutticoli, vini e spumanti e carni. A livello tendenziale, si registrano quasi sempre variazioni positive per i comparti dal saldo più elevato. Per i restanti comparti la variazione rispetto al pari periodo dello scorso anno risulta negativa. In riferimento agli andamenti delle vendite dei prodotti alimentari rilevati nei diversi canali, in breve si evidenzia nel terzo trimestre del 21 un evoluzione molto migliore nei Minimarket (in particolare per l ortofrutta e le bevande), che presentano sempre un saldo superiore agli altri canali nei vari comparti monitorati. Nel complesso, invece, i saldi sull andamento delle vendite sono risultati molto più bassi in particolare negli Ipermercati (specificamente nel settore degli oli, e delle carni fresche e trasformate) e in misura molto minore nei Supermercati. In quest ultimo canale, tra l altro, le performance migliori con saldi anche positivi sono state registrate dagli stessi comparti che eccellevano nell ambito del canale dei Minimarket. L andamento delle vendite è risultato infine maggiormente positivo nelle aree del Centro in tutti i comparti considerati, ad eccezione delle carni, dove eccelle il Nord Ovest. In quest ultima area i saldi, pur non essendo troppo elevati, risultano sempre positivi ad eccezione del comparto dei vini e degli spumanti. Nel Nord Est i saldi risultano invece negativi in tutti i comparti ad eccezione di quello delle bevande, mentre nel Mezzogiorno che registra i saldi più negativi in assoluto (in particolare per carni ed oli) si registrano valori positivi solo nel comparto ortofrutticolo e delle acque minerali. IIestre 21 7

8 Fig. 4 - Andamento delle vendite - IIestre 21 (saldi delle percentuali di risposta delle (variazioni dei saldi: II 21 vs I modalità in aumento - in diminuzione ) 21 e II 21 vs II 29) Prodotti della zootecnia da carne e uova carne bovina -2,8 carne suina -18,4 carne avicola -16,6 elaborati crudi e cotti -15,6 salumi -16,9 uova -18, Totale vendite alimentari -4,9 Prodotti della zootecnia da carne e uova ,8-8,8-11,4-1,2-11,8-12,7 carne bovina carne suina carne avicola variazione congiunturale -14,1-7,6 elab. crudi e cotti -1,1-1,5-13, -14,3 salumi variazione tendenziale uova Olio Olio olio extravergine d'oliva -4,8 olio d'oliva -4,9 olio di semi -4,1 Totale vendite alimentari -4, ,9 -,2 -,6 -,6 olio extravergine d'oliva variazione congiunturale olio d'oliva,3,2 olio di semi variazione tendenziale Prodotti lattiero caseari Prodotti lattiero caseari latte,2 formaggi -2,1 yogurt -,2 burro -,6 Totale vendite alimentari -4, ,4,1-1,5-6, -5,4-7,2-8,3 latte formaggi yogurt burro variazione congiunturale variazione tendenziale Bevande acqua minerale 11, succhi di frutta 1,8 birra 9,9 Totale vendite alimentari -4,9 Bevande 1 8,4 6,6 5, ,5-2, ,9 acqua minerale succhi di frutta birra variazione congiunturale variazione tendenziale IIestre 21 8

9 Fig. 5 - Andamento delle vendite - IIestre 21 (segue) (saldi delle percentuali di risposta delle modalità in aumento - in diminuzione ) (variazioni dei saldi: II 21 vs I 21 e II 21 vs II 29) Vino e spumanti Vino e spumanti vino da tavola e IGT -7,9 vino DOC-DOCG -8,1 spumanti -9,3 Totale vendite alimentari -4, ,7 vino da tavola e IGT -4,3-4,3-24,7 vino DOC DOCG -9,8-5,5 spumanti variazione congiunturale variazione tendenziale Ortofrutta Ortofrutta IV e V gamma 12,6 ortofrutta biologica 12, ortofrutta fresca 1,8 Totale vendite alimentari -4, ,3 IV e V gamma 13,6 13, 12, variazione congiunturale -2,5 ortofrutta biologica -14,6 ortofrutta fresca variazione tendenziale Pasta, pane e riso Pasta, pane e riso 1 pasta secca -1,9 5 3,8 5,1 3,6 pane fresco -,5 riso -2,2 Totale vendite alimentari -4, ,9-4,2-6, pasta secca pane fresco riso variazione congiunturale variazione tendenziale Prodotti della pesca Prodotti della pesca pesce fresco/decongelato -,1 pesce congelato/surgelato -,5 tonno in scatola -,8 Totale vendite alimentari -4, ,7 pesce fresco/decong 4,8 4,3 4,8-5,9-5,8 pesce cong./surg. tonno in scatola variazione congiunturale variazione tendenziale IIestre 21 9

10 Fig. 6 - Andamento delle vendite per canale IIestre 21 (saldi delle percentuali di risposta delle modalità in aumento - in diminuzione ) Prodotti della zootecnia da carne e uova Vino e spumanti carne bovina carne suina carne elaborati salumi avicola crudi e cotti uova -4 vino da tavola e IGT vino DOC DOCG spumanti Olio Ortofrutta 5, -5, -1-15, -2-25, -3-35, -4-45, olio extravergine d'oliva olio d'oliva olio di semi IV e V gamma ortofrutta fresca ortofrutta biologica Prodotti lattiero caseari Pasta, pane e riso latte formaggi yogurt burro pasta secca pane fresco riso Bevande Prodotti della pesca acqua minerale succhi di frutta birra -2-3 pesce fresco/decon. pesce congelato/surg. tonno in scatola IIestre 21 1

11 Fig. 7 - Andamento delle vendite per area geografica - IIestre 21 (saldi delle percentuali di risposta delle modalità in aumento - in diminuzione ) Prodotti della zootecnia da carne e uova 1 5, -5, -1-15, -2-25, -3-35, -4-45, -5 carme bovina carmne suina carne avicola elab.cr. e cotti salumi NO NE CE ME uova Vino e spumanti 15, 1 5, -5, -1-15, -2-25, -3-35, vino da tavola e IGT vino DOC DOCG NO NE CE ME spumanti Olio Ortofrutta olio extravergine d'oliva olio d'oliva olio di semi 35, 3 25, 2 15, 1 5, -5, IV e V gamma ortofrutta fresca ortofrutta biologica NO NE CE ME NO NE CE ME Prodotti lattiero caseari Pasta, pane e riso 25, 2 15, 1 5, -5, -1-15, -2-25, latte formaggi yogurt burro NO NE CE ME 2 15, 1 5, -5, -1-15, -2 pasta secca pane fresco riso NO NE CE ME Bevande Prodotti della pesca 45, 4 35, 3 25, 2 15, 1 5, -5, -1 acqua minerale succhi di frutta birra 2 15, 1 5, -5, -1-15, pesce fresco/decon. pesce congelato/surg. tonno in scatola NO NE CE ME NO NE CE ME IIestre 21 11

12 5. Le vendite in promozione di prodotti alimentari presso la L indagine Ismea riferita al terzo trimestre 21 conferma ancora l elevata percentuale di punti di rilevazione che hanno effettuato vendite in promozione di prodotti alimentari. Infatti la quasi totalità dei punti vendita della nel terzo trimestre dell anno ha effettuato vendite in promozione, una quota leggermente inferiore a quella dei tre mesi precedenti e sostanzialmente coincidente con quella del terzo trimestre 29. Fig. 9 Punti vendita della che hanno effettuato vendite alimentari in promozione, per area geografica - III trimestre 21 (%) La leva promozionale, anche in questo trimestre, risulta essere sfruttata al massimo o quasi presso le varie tipologie di punto vendita (Figura 8) e presso le diverse aree geografiche (Figura 9). Fig. 8 Punti vendita della che hanno effettuato vendite alimentari in promozione per canale di vendita - III trimestre 21 (%) Dall indagine emerge inoltre che l incidenza delle vendite in promozione sul totale delle vendite nel terzo trimestre 21 è risultata pari al 3,7%, con una flessione mezzo punto percentuale rispetto al trimestre precedente e un aumento di oltre due punti in confronto al pari periodo 29. L analisi dei diversi dati inerenti le vendite in promozione sembra quindi evidenziare le difficoltà che ancora sussistono sul fronte delle vendite. Scendendo nel dettaglio dei canali distributivi, l incidenza delle vendite in promozione sul totale delle vendite è maggiore presso gli Iper e i Supermercati e minore presso i Minimarket (Figura 1). Quanto alla ripartizione per area geografica, l incidenza delle promozioni, in termini di fatturato, risulta lievemente più elevata nel Mezzogiorno (33,3%) in coerenza con un andamento delle vendite che, come si è visto, è risultato essere il peggiore tra le varie aree. Tale quota scende al 3,2% nel Nord Ovest e Nord Est e su livelli simili al Centro (Figura 11). IIestre 21 12

13 Fig. 1 Vendite in promozione di prodotti alimentari nel IIestre 21, per canale di vendita 5% Incidenza % delle promozioni sul totale venduto 4% 3% 2% 1% 37,6% 3,5% 22,5% % Fig. 11 Vendite in promozione di prodotti alimentari nel IIestre 21, per area geografica 5% Incidenza % delle promozioni sul totale venduto 4% 3% 2% 1% 3,2% 3,2% 29,8% 33,3% % Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiorno IIestre 21 13

14 Glossario Per variazione congiunturale si intende la variazione del dato del trimestre analizzato rispetto al dato corrispondente del trimestre precedente. Per variazione tendenziale si intende la variazione del dato del trimestre analizzato rispetto al dato corrispondente del trimestre analogo dell anno precedente. Metodologia L indagine Ismea sulla congiuntura della grande distribuzione alimentare italiana viene condotta con cadenza trimestrale ed è finalizzata a raccogliere informazioni qualitative sui fattori endogeni ed esogeni che determinano l andamento del mercato (vendite, giacenze, clientela, assetto economico nazionale e del settore), in termini sia congiunturali che di previsione. Le informazioni così raccolte sono fondamentali per delineare un quadro articolato ed esauriente delle tendenze in atto della grande distribuzione alimentare e sono inoltre strumentali per la costruzione di un indicatore di clima di fiducia di settore, conforme alle linee guida dell UE The Joint Harmonised UE Programme of Business and Consumer Survey - User Guide. Per lo svolgimento dell indagine, Ismea si avvale di un Panel di 2 operatori della grande distribuzione alimentare italiana, individuati applicando uno schema di campionamento stratificato casuale con allocazione ottima di Neyman. Per l universo di riferimento si è fatto ricorso alle liste del Ministero delle attività produttive (MAP, 24), mentre per la stratificazione sono state prese in considerazione due variabili: 1) la tipologia di punto vendita, individuata sulla scorta della superficie adibita alla vendita (cfr. tabella A, dove è riportata la classificazione adottata dal MAP); 2) le quattro macro-aree geografiche utilizzate dall Istat per le indagini strutturali e congiunturali (cfr. Tabella B). Poi, per il numero di imprese da allocare nei diversi strati del campione, come sopra anticipato, si è fatto riferimento all allocazione ottima di Neyman che prevede un numero maggiore di unità campionarie in quegli strati dove la variabilità (rispetto ad una prescelta variabile di interesse, che nel caso del campione Ismea coincide con la numerosità totale degli addetti) è maggiore. Le interviste vengono condotte con la tecnica C.A.T.I., utilizzando un questionario redatto sulla scorta delle linee guida UE previste per la conduzione delle Business Surveys, composto prevalentemente da domande di tipo qualitativo articolate con risposte in forma chiusa con tre o più modalità di risposta ordinabili (es. superiore, normale, inferiore costituiscono tre modalità di riposta che esprimono il passaggio ordinato da un grado positivo, ad uno neutro e, quindi, ad uno negativo). Per la costruzione dell indice del clima di fiducia, Ismea ha fatto riferimento alle direttive che l OECD (23) e l EU (27) hanno predisposto per l analisi della fiducia degli addetti del settore del commercio al dettaglio. Ferma restando, quindi, la coerenza dell indice Ismea con le linee guida internazionali, l algoritmo messo a punto si contraddistingue per la sua singolarità, ravvisabile nel fatto che sullo scenario nazionale è l unico indice che si focalizza e rileva la fiducia degli operatori della grande distribuzione alimentare. Più da vicino, l indice sintetizza i giudizi degli operatori sull andamento delle vendite di prodotti alimentari negli ultimi tre mesi (VPA), sul livello delle giacenze di prodotti alimentari (LGPA) e sulle aspettative di vendita di prodotti alimentari negli imminenti futuri tre mesi (AVPA). Di seguito vengono riportate le domande del questionario utilizzate per il reperimento di tali informazioni. Si fa presente che oltre alle modalità di risposta ordinabili sono state inserite le opzioni Non so e Non risponde : IIestre 21 14

15 D.1. [VPA] Nel trimestre di riferimento, rispetto al trimestre precedente, ritiene che le vendite in volume di prodotti alimentari nella sua azienda sono: aumentate 1 rimaste stazionarie 2 diminuite 3 non so 4 non risponde 5 D.2. [LG] Tenuto conto dei fattori stagionali, nel trimestre di riferimento, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, giudica che nella sua azienda, in termini di volumi, il livello delle giacenze di prodotti alimentari è stato: superiore alla media del periodo 1 normale per il periodo 2 inferiore alla media del periodo 3 non ci sono state giacenze 4 non so 5 non risponde 6 D.3. [AVPA] E rispetto ai prossimi tre mesi, come prevede che andrà il volume delle vendite della sua azienda: aumenterà 1 rimarrà stazionario 2 diminuirà 3 non so 4 non risponde 5 Le risposte di ciascuna impresa vengono analizzate per tipologia di punto vendita e per area geografica. Per ognuna delle tre domande, il punteggio totalizzato da ciascuna modalità viene espresso in termini percentuali. Il saldo tra le percentuali delle modalità estreme di risposta (es. nella D1 relativa all andamento congiunturale delle vendite di prodotti alimentari, la modalità estrema positiva coincide con aumentate, mentre la modalità estrema negativa con diminuite ) costituisce il dato che concorre alla determinazione dell indice di clima di fiducia. Più da vicino, indicando con: - S AVPA il saldo relativo alla domanda sulla tendenza futura delle vendite di prodotti alimentari, l indice di clima di fiducia della elaborato da Ismea è dato dalla seguente formula: ICF = (S VPA S LGPA + S AVPA )/3 L ICF rappresenta dunque la media aritmetica dei saldi - espressi in forma percentuale - relativi alle tre domande che concorrono con segno diverso, ma con ugual peso relativo, a comporre l indicatore e assume valori compresi nell intervallo [- 1,+1]. La prima componente (VPA) entra nell indicatore con segno positivo: un giudizio positivo, legato all accrescersi del volume delle vendite, indica un andamento positivo della congiuntura economica per l impresa rispondente e, ferme restando le altre due componenti, porta ad un incremento dell indicatore ICF. La seconda componente (LG) interviene invece all interno dell indicatore con segno negativo: è la componente che riguarda il volume dello stock dei prodotti alimentari; un aumento indesiderato delle riserve di magazzino di prodotti alimentari indica un andamento delle vendite inferiore al previsto e implica, ferme restando le altre due componenti, un decremento dell ICF. La terza componente (AVPA) entra nel computo dell ICF con segno positivo, un suo incremento infatti indica un accrescersi della fiducia delle imprese sull andamento a breve del mercato e, ferme restando le due residue componenti, porta ad un incremento nel valore finale dell indice. - S VPA, il saldo relativo alla domanda sul sull andamento congiunturale delle vendite di prodotti alimentari, - S LGPA, il saldo relativo alla domanda sul livello delle giacenze di prodotti alimentari, IIestre 21 15

16 Tab. A Tipologia di punti vendita della grande distribuzione alimentare studiati da Ismea Tipologia di punto vendita Ipermercato Supermercato Minimarket Definizioni statistiche degli esercizi della grande distribuzione (Ministero delle attività produttive) Esercizio al dettaglio con superficie di vendita superiore a 2.5 mq, suddiviso in reparti (alimentare e non alimentare), ciascuno dei quali aventi, rispettivamente, le caratteristiche di supermercato e di grande magazzino. Esercizio al dettaglio operante nel campo alimentare, organizzato prevalentemente a libero servizio e con pagamento all uscita, che dispone di una superficie di vendita superiore a 4 mq, e di un vasto assortimento di prodotti di largo consumo ed in massima parte preconfezionati nonché, eventualmente, di alcuni articoli non alimentari di uso domestico corrente. Esercizio al dettaglio in sede fissa operante nel campo alimentare con una superficie di vendita che varia tra 2 e 399 mq e che presenta le medesime caratteristiche del supermercato. Tab. B Ripartizioni geografiche Ripartizioni Nord Ovest (NO) Regioni Piemonte, Valle d Aosta, Lombardia, Liguria Nord Est (NE) Trentino A.A. Veneto, Friuli V.G., Emilia Romagna Centro (CE) Toscana, Umbria, Marche, Lazio Mezzogiorno (ME) Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna Area Strategica Mercati e Supporto alle Decisioni Redazione a cura di: Enrico De Ruvo e.deruvo@ismea.it IIestre 21 16

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