ANGELO GINO LEVIS Già Professore Ordinario di Mutagenesi Ambientale presso l Università di Padova

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1 Roma, Istituto Superiore di Sanità ANGELO GINO LEVIS Già Professore Ordinario di Mutagenesi Ambientale presso l Università di Padova I CONFLITTI DI INTERESSE NELLA RICERCA EPIDEMIOLOGICA SU CANCRO E AMBIENTE. UN CASO EMBLEMATICO: I TUMORI DA USO DI TELEFONI MOBILI ISDE Padova A.P.P.L.E.

2 D.F. Thompson: Understanding Financial Conflicts of Interest, New Engl. J. Med., 329: , 1993 Il conflitto di interessi è, in sintesi, un insieme di condizionamenti che tendono ad influenzare un giudizio riguardante un "interesse primario" (p.es. un aspetto che riguarda la salute dei malati o di particolari fasce della popolazione o dei lavoratori, oppure più in generale la validità di una data ricerca) e che tende a modificare tale giudizio a favore di un "interesse secondario" (p.es. un guadagno finanziario). L'interesse secondario non è illegittimo di per se stesso e può essere anzi necessario e importante nella pratica professionale, ma il suo peso nei giudizi professionali è estremamente problematico. L obiettivo non è tanto quello di eliminare o ridurre il guadagno finanziario o altri interessi secondari, ma piuttosto quello di impedire che gli interessi secondari prevalgano o sembrino prevalere sull interesse primario, nel momento in cui si devono prendere decisioni professionali.

3 CONFLITTI DI INTERESSE L. Hardell (2006), uno dei più autorevoli studiosi degli effetti sanitari dei CEM, in un articolo sui "conflitti di interesse" riporta i seguenti dati: nel 2001, su 1386 articoli il 16% erano finanziati da privati; nel 2004 la % di articoli finanziati da privati era aumentata al 33%; nel 2004 il 25% degli articoli pubblicati su 2 delle più importanti riviste biomediche era firmato da uno o più autori coinvolti in "conflitti di interesse"; questi dati sono sottostimati per l'abitudine accettata e ormai diffusa su molte riviste di non indicare, o di indicare solo in parte, le fonti di finanziamento dei lavori. SECONDO HARDELL "TUTTO CIO' RENDE PALESEMENTE ININFLUENTE L'INFORMAZIONE PRODOTTA DALLE RICERCHE INDIPENDENTI SUI RISCHI AMBIENTALI E SANITARI DEI CEM."

4 Conflitti di interesse Secondo GEORGE CARLO (2007), membro dell American College of Epidemiology e docente presso le Università di Washington, Arkansas e Buffalo: l inquinamento dell informazione scientifica sugli effetti biologici e sanitari dei CEM ha raggiunto dimensioni inimmaginabili a causa dei finanziamenti che le industrie del settore elargiscono a ricercatori, agenzie e governi: il 95% degli studi sui CEM sono finanziati dalle industrie del settore; molti scienziati finanziati dalle industrie hanno dichiarato che i risultati delle loro ricerche, sfavorevoli agli interessi dei committenti, sono stati da questi alterati o cancellati del tutto;

5 Conflitti di interesse Sempre secondo CARLO: La probabilità di trovare un risultato negativo (nessun effetto dannoso dei CEM sulla salute umana) è 6 volte superiore negli studi finanziati dai gestori rispetto a quelli realizzati indipendentemente da questi; l industria controlla anche tramite stampa e altri mezzi di comunicazione la diffusione delle notizie sugli effetti dei CEM, perciò condiziona anche il modo in cui il pubblico percepisce i pericoli connessi con tali tecnologie.

6 SOURCE OF FUNDING AND RESULTS OF STUDIES OF BIOLOGICAL AND HEALTH EFFECTS OF RADIOFREQUENCY RADIATION (A. G. LEVIS, JUNE 08) SU 802 ARTICOLI PUBBLICATI SU RIVISTE CON REFEREES il 39% RIPORTANO RISULTATI NEGATIVI (NESSUN EFFETTO) E PER IL 95% SONO FINANZIATI DA ENTI PRIVATI O NON INDICANO ALCUNA FONTE DI FINANZIAMENTO. INVECE IL 61% DEGLI ARTICOLI RIPORTANO UN QUALCHE TIPO DI EFFETTO BIOLOGICO O DI DANNO ALLA SALUTE E PER IL 95% SONO FINANZIATI DA ENTI PUBBLICI. In particolare: EFFETTI GENOTOSSICI (137 art.): 51% negativi, per il 94% finanziati da privati o privi di indicazioni; 49% positivi, per il 96% finanziati da enti pubblici CANCEROGENESI ANIMALE A LUNGO TERMINE (49 art.): 87% negativi, per il 100% finanziati da privati o privi di indicazioni; 13% positivi, per il 100% finanziati da enti pubblici EFF. BIOLOGICI A BREVE TERMINE SU SISTEMI IN VITRO E SU ANIMALI (122 art.): 26% negativi, per il 100% finanziati da privati o privi di indicazioni; 74% positivi, per il 96% finanziati da enti pubblici EFF. BIOLOGICI SU VOLONTARI (151 art.): 50% negativi, per il 93% finanziati da privati o privi di indicazioni; 50% positivi, per il 95% finanziati da enti pubblici TUMORI NELL UOMO (132 art.): 43% negativi, per il 93% finanziati da privati o privi di indicazioni; 57% positivi, per il 95% finanziati da enti pubblici ELETTROSENSIBILITA (95 art.): 13% negativi, per l 89% finanziati da privati o privi da indicazioni; 87% positivi, per il 100% finanziati da enti pubblici RASSEGNE (116 art.): 64% negative, per il 100% finanziate da privati o prive di indicazioni; 36% positive, per il 94% finanziate da enti pubblici

7 HUSS ET AL., : Source of Funding and Results of Studies of Health Effects of Mobile Phone Use: Systematic Review of Experimental Studies ; Environ. Health Perspect., 115: 1-4, 2007 Gli Aa. selezionano tramite Banche dati (EMBASE, Medline ecc) 59 articoli di particolare rilievo sugli effetti biologici e sanitari dei telefoni mobili. I dati vengono analizzati mediante modelli di regressione logistica. 12 (20%) finanziati dai gestori della telefonia mobile. 11 (19%) finanziati da enti pubblici. 14 (24%) finanziati da gestori e da enti pubblici. 22 (37%) senza indicazione della fonte di finanziamento. 287 autori (31 riviste scientifiche): nessun conflitto d interesse dichiarato, anche se 5 lavori sono opera di Aa. che fanno capo a Compagnie di telefonia mobile. Tutti i 59 articoli, tranne 2, sono pubblicati su riviste con referees.

8 HUSS ET AL., : Source of Funding and Results of Studies of Health Effects of Mobile Phone Use: Systematic Review of Experimental Studies ; Environ. Health Perspect., 115: 1-4, 2007 Se 1 è la media dei risultati statisticamente significativi (p<0,05) nei lavori finanziati da enti pubblici (68% dei lavori selezionati), la probabilità di almeno un risultato positivo in quelli finanziati dai gestori è quasi nulla (OR=0,11;IC95%=0,02-0,78): 1/10 contro 7/10 nei lavori finanziati da enti pubblici. Concludono raccomandando che ogni interpretazione dei risultati esistenti e futuri sugli effetti biologici e sanitari della telefonia mobile tenga bene in conto la fonte dei finanziamenti di ogni lavoro.

9 Le Organizzazioni Nazionali e Internazionali che hanno un ruolo nella tutela della salute pubblica (ICNIRP, OMS, Comunità Europea, IARC, ISS ecc.) fanno riferimento solo ai lavori "negativi" per sostenere l innocuità delle RF/MO ritenendo che i lavori positivi non siano sufficientemente replicati e convalidati. Sembra dunque che secondo tali Organizzazioni SOLO CHI E' FINANZIATO DALLE COMPAGNIE PRIVATE PRODUCA "BUONI DATI" (SOUND SCIENCE), MENTRE CHI LAVORA PER GLI ENTI PUBBLICI NON SAPPIA FARE IL SUO MESTIERE!

10 Nonostante dichiarino di porre la prevenzione primaria come loro obiettivo, gli studi sui potenziali rischi sanitari occupazionali e ambientali finanziati direttamente o indirettamente dall industria producono con ogni probabilità risultati negativi. Gli Aa. presentano 3 scenari piuttosto comuni nei quali un disegno epidemiologico difettoso altera i risultati, ed elencano 15 difetti nell impostazione epidemiologica che danno luogo a risultati pericolosamente ingannevoli ai fini della valutazione e del miglioramento della salute pubblica.

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12 TUMORI DA USO DEL CELLULARE: DATI POSITIVI (Finanziamenti pubblici) 1. HARDELL e coll. (Svezia): 1) Intern. J. of Oncology, 15: , ) Epidemiology, 10: ,1999 3)Medscape/GeneralMedicine/journal/2000/v02.n03/mgm0504.hard 4) Eur.J.Cancer Prev.,10: , ) Eur. J. Cancer Prev., 11: , ) Intern. J. Radiat. Biol., 78: , ) Archiv. Environ. Health, 58: , ) Intern. J. of Oncology, 22: , ) Neuroepidemiology, 22: , ) Intern.J.Mol.Med.,12:67-72, ) Arch. Environ. Health, 59: , ) Neuroepidemiology, 25: , ) Eur.J.Cancer Prev., 14: , ) Occup. Environ. Med., 62: , ) Int. Arch. Occup. Environ.Health, 78: , ) Pathophysiology, 12: , ) Environ. Res., 100: , ) Int. J. Oncol., 28: , 2006.Pooled analysis dei propri dati sui tumori benigni 19) Int. Arch. Occup. Environ. Health, 79: , Pooled analysis dei propri dati sui tumori maligni 20) World J. Surg. Oncol., 4:74-90, Rassegna dei propri dati 21) Br. J. Cancer, , Critica dei dati dell Interphone Study 22) Am. J. Ind. Med., 2006 ( 23) Occup.Environ.Med., 64: , Metaanalisi dei dati della letteratura con almeno 10 anni di latenza 24) BioInitiative Report, pp. 1-20, 2007 ( Aggiornamento dei propri dati e rassegna 1

13 TUMORI DA USO DEL CELLULARE (HARDELL E COLL.): DATI POSITIVI (FINANZIAMENTI PUBBLICI) HARDELL e coll., 2006: due pooled analyses dei loro dati su 2064 casi di tumori alla testa su utilizzatori di telefoni mobili (cellulari analogici o digitali; cordless), diagnosticati nel periodo , e su 2162 controlli. I tumori sono rappresentati da: a) tumori maligni al cervello (905 casi); b) tumori benigni al cervello (916 casi); tumori benigni al nervo acustico (243 casi). Negli ultimi lavori di Hardell i casi di tumori su utilizzatori di telefoni mobili sono 2735; i tempi di latenza sono : 2243 casi con più di 5 anni e 492 casi con più di 10 anni (alcuni più di 15 anni); i tempi di utilizzo sono : 769 casi con più di 500 ore e 192 casi con più di 2000 ore, cioè da più di 15 min. a poco meno di 1 ora/g. per 10 anni.

14 Il protocollo sperimentale è ben standardizzato: i dati sui livelli di esposizione dei casi e dei controlli vengono raccolti in cieco, anche per quanto riguarda la loro codificazione e registrazione ai fini delle analisi statistiche. I questionari vengono inviati alla dimora dei soggetti in esame e, se necessario, vengono completati da interviste telefoniche, dopo il ricovero dei casi e il loro rientro a casa, quando questi sono in fase di recupero.

15 RISULTATI DELLE POOLED ANALYSES Incremento sostanziale e statisticamente significativo di tumori cerebrali maligni: OR = 5,9 (2,5-14,0) per gli analogici; OR=3,7 (1,7-7,7) per i digitali; OR=2,3 (1,5-3,6) per i cordless, in particolare di astrocitomi ad alto grado di malignità: OR = 2,7 (1,8-4,2) per gli analogici; OR=3,8 (1,8-8,1) per i digitali; OR=2,2 (1,3-3,9) per i cordless. Incremento limitato e statisticamente non significativo di tumori cerebrali benigni (meningiomi): OR=1,3 (0,9-1,7) per gli analogici; OR=1,1 (0,9-1,3) per i digitali; OR=1,1 (0,9-1,4) per i cordless. Incremento sostanziale e statisticamente significativo di tumori benigni al nervo acustico (neuromi acustici): OR=2,9 ( 2,0-4,3) per gli analogici; OR=1,5 (1,1-2,1) per i digitali; OR=1,5 (1,04-2,00) per i cordless

16 RELAZIONI DOSE/RISPOSTA Il rischio di sviluppare questi tipi di tumori è ristretto al lato della testa in corrispondenza del quale viene usato il telefono mobile (ipsilaterale) (RAPPORTO DOSE/EFFETTO). Il trend per l aumento dell OR in funzione del tempo di utilizzo è statisticamente significativo (RAPPORTO DOSE/EFFETTO) Il rischio è maggiore nelle aree rurali, dove la copertura del segnale da parte delle SRB è limitata e perciò l emissione e.m. del cellulare è particolarmente alta (fino a 80 V/m e anche più), rispetto alle aree urbane dove la copertura è quasi sempre più che ottimale e l emissione del cellulare è minima (1 V/m e anche meno) (RAPP. DOSE/EFFETTO) L'uso combinato di più tipi di telefoni mobili aumenta il rischio di contrarre tumori alla testa (RAPP. DOSE/EFFETTO).

17 In chi ha iniziato ad usare i telefoni mobili prima dei 20 anni di età, il rischio di tumori alla testa è nettamente maggiore rispetto in chi ha iniziato ad usarli in età più avanzata. Per ora il dato riguarda per i meningiomi l uso di cellulari analogici e digitali e per gli astrocitomi l uso di cellulari digitali e di cordless.

18 Sulla base dei dati di Hardell, nota l'incidenza standard" di tumori alla testa e il numero di utilizzatori di cellulari previsti per la fine del 2008 (4 miliardi) è possibile una stima approssimativa del numero di tumori alla testa attribuibili all'uso intenso (più di 30 /g) e continuato (più di 10 anni) di telefoni mobili. Questo numero risulta COMPRESO TRA e NUOVI CASI/ANNO!

19 TUMORI DA USO DEL CELLULARE: DATI POSITIVI 2. STANG e coll. (Germania) 2001: 118 casi esposti a RF, 475 controlli Trovano un incremento statisticamente significativo di melanomi uveali dell occhio in utilizzatori di telefoni cellulari (OR = 4,2; IC 95% = 1,2-14,5) e in esposti professionalmente a RF (OR= 3,3; IC95%= 1,2-9,2) 3. LONN, AHLBOM, FEYCHTING (Svezia, Progetto Interphone,2004): 148 casi e 604 controlli Trovano un incremento (OR = 1,9; IC 95% = 0,9-4,1) di neuromi del nervo acustico in soggetti che hanno usato cellulari analogici o digitali da almeno 10 anni. L incremento di rischio è ancora più netto e statisticamente significativo (OR = 3,9; IC 95% = 1,6-9,5) per i neuromi ipsilaterali. N.B. Quest ultimo dato non è riportato nell update Interphone 2007 che riporta invece i dati negativi di questo lavoro, relativi a tempi di esposizione inferiori a quelli sopra riportati e ai neuromi controlaterali.

20 TUMORI DA USO DEL CELLULARE: DATI POSITIVI 4. Schoemaker, Ahlbom, Feychting e coll.( Svezia, Progetto Interphone 2005): 678 casi e controlli Metaanalisi di 5 studi (Finlandia, Norvegia, Svezia, Danimarca e Gran Bretagna) Trovano un incremento di neuromi del nervo acustico (OR=1,8; IC 95%= 1,1-3,1) nel caso di uso ipsilaterale del cellulare per 10 anni o più. Gli Aa. sostengono che l uso del cellulare per meno di 10 anni non comporta alcun rischio! N.B. Questo dato è riportato nell update Interphone 2007 assieme ai dati negativi relativi a tempi di esposizione più brevi, ai neuromi totali e ai soli neuromi controlaterali.

21 SADETZKI ET AL, 2007 (Interphone): telefoni cellulari e tumori alla parotide 460 casi (58 maligni, 402 benigni), controlli; fino a più di telefonate, più di ore e più di 10 anni di esposizione (circa 30 min/g per 10 anni). Aumento statisticamente significativo del totale di tumori (OR=1,58; IC95%= 1,11-2,24 per più di chiamate; OR= 1,49; IC95%= 1,05-2,13 per più di 266 ore); p= 0,02 e p=0,03, rispettivamente, per il trend di aumento dell OR con l aumento del numero delle telefonate e delle ore d utilizzo (RAPPORTO DOSE-EFFETTO) OR statisticamente significativi per il totale dei tumori benigni (OR=2,42; IC95%= 1,14-5,11) e per i tumori benigni ipsilaterali (OR=1,49; IC95%=1,03-2,14).

22 SADETZKI ET AL, 2007 (Interphone): telefoni cellulari e tumori alla parotide Aumento significativo del totale di tumori nelle aree rurali ( OR=1,81; IC95%=1,04-3,14 per il numero massimo di chiamate; OR=1,96; IC95%=1,11-3,44 per il massimo del tempo di esposizione; trend dell aumento dell OR: p=0,06 per le chiamate; p=0,04 per il tempo), ma non nelle aree urbane (RAPPORTO DOSE/EFFETTO). N.B. Questi dati non sono riportati nel Sommario Interphone 2007, che riporta solo i dati negativi di questo lavoro, relativi però a tempi e livelli di esposizione inferiori a quelli sopra riportati!

23 Telefoni mobili e tumori: dati negativi e fonti di finanziamento ( ) 1. Rothman 1996 (Wireless Technol.Res/Cellular Teleph. Ind. Ass.) 2. Dreyer 1999 (come 1) 3. Elwood 1999, rassegna (Telecom) 4. Moulder 1999 a, rassegna (Federation of Electronic Ind.) 5. Moulder 1999 b, rassegna (come 4) 6. Moulder 2000, rassegna (come1) 7. Morgan 2000 (Motorola) 8. Muscat 2000 (come 1) 9. Maier 2000, rassegna (Nokia) 10. Blettner 2000, rassegna (nessuna indicazione) 11. Inskip 2001, (nessuna indicazione) 12. Johansen 2001 (Tele Danmark Mobil e Sonofon) 13. Auvinen 2002 (Finnish National Technology Agency/TEKES) 14. Muscat 2002 (come 1) 15. Johansen 2002 (Intern. Epidemiol. Inst., Compagnia Privata) 16. Heynick 2003 rassegna(forze Aeree USA) 17. Lonn 2004 (fonte di finanziamento non indicata) N.B. risultati tutti negativi: nessun aumento del rischio di tumori

24 PRINCIPALI CARENZE DI QUESTI STUDI (TUTTI FINANZIATI O COFINANZIATI DAI GESTORI) PERIODO TROPPO BREVE fra l inizio dell uso del cellulare e la diagnosi di neoplasia (spesso meno di 2-5 anni). USO SPESSO LIMITATO DEL CELLULARE (1-3 ore/mese, 2-6 minuti/giorno). MANCATA INCLUSIONE TRA GLI ESPOSTI E INCLUSIONE TRA I CONTROLLI DEI MINORI DI 18 ANNI, DEGLI UTILIZZATORI DI TELEFONI AZIENDALI, DEI PLURIABBONATI E DEGLI UTILIZZATORI DI CORDLESS. VIII

25 PRINCIPALI CARENZE DI QUESTI STUDI (TUTTI FINANZIATI O COFINANZIATI DAI GESTORI) ESPOSIZIONE VALUTATA SULLA BASE DEGLI ANNI DI ABBONAMENTO ALLA TELEFONIA MOBILE E NON DELL USO EFFETTIVO DEI CELLULARI. DATI RACCOLTI TRAMITE INTERVISTE, NON IN CIECO, DURANTE IL RICOVERO, SPESSO POCO DOPO L INTERVENTO CHIRURGICO. MANCANZA DI UN PROTOCOLLO STANDARDIZZATO.

26 VIII PRINCIPALI CARENZE DI QUESTI STUDI (TUTTI FINANZIATI O COFINANZIATI DAI GESTORI) Tutti i limiti segnalati agiscono nella direzione della SOTTOSTIMA del rischio I dati NON sono SUFFICIENTI per valutare i rischi per coloro che usano i telefoni cellulari INTENSAMENTE, nel corso di MOLTI ANNI, per lo meno PER IL TEMPO SUFFICIENTE dall inizio dell esposizione PERCHE IL TUMORE POSSA MANIFESTARSI: IN GENERE PIU DI 10 ANNI

27 INCONGRUENZE DEI PARAMETRI STATISTICI IN QUESTI STUDI (TUTTI FINANZIATI O COFINANZIATI DAI GESTORI) L OR E QUASI SEMPRE NETTAMENTE INFERIORE A 1 (ANCHE < DI 0,5)! ANCHE IL LIMITE SUPERIORE DELL IC95% E SPESSO INFERIORE A 1 (p.es. 0,20-0,60), COME SE L USO DEI CELLULARI DIMINUISSE IL RISCHIO DI TUMORI ALLA TESTA 1 E 2 ANCHE PER TUMORI IN ALTRI ORGANI (p.es. FEGATO, STOMACO, PANCREAS, INTESTINO, UTERO) COME SE L USO DEI CELLULARI DIMINUISSE IL RISCHIO DI TUMORI ANCHE IN QUESTI ORGANI IN ALCUNI CASI L OR DIMINUISCE CON L AUMENTARE DELL ESPOSIZIONE! L I.C. 95% E SPESSO MOLTO AMPIO (p. es.: 0,1-8,1; 0,04-9,29; 0,0-3,3) VIII

28 Epidemiology, 7: (1996) Finanziato dalla Wireless Technology Reserch (Cellular Telephone Industry Ass.) Nessun aumento di mortalità né di casi di cancro tra abbonati alle compagnie di telefonia mobile (cordless o cellulari) nel 1994: da 2 anni: SMR = 0,93; IC 95% = 0,67 1,29 da 3 anni: SMR = 0,86; IC 95% = 0,47 1,53 Nei primi anni 90 molti casi erano sicuramente poco o per nulla esposti 37

29 FINANZIATO DALLA MOTOROLA esposti, dipendenti della Motorola Nessun rischio di mortalità per tumori al cervello (SMR = 0,53 IC 95% = 0,21-1,09) nè per leucemie o linfomi (SMR = 0,54; IC 95% = 0,33-0,83) Solo 20 casi con più di 5 anni di latenza Su 91 valori di SMR 75 (82%) sono < 1 (fino a < 0,1) Indagine condotta tra il 1976 e il 1996 (nei primi anni molti "casi" erano sicuramente poco o per nulla esposti).

30 J. Am. Med. Ass., 284: (2000) Finanziato dalla Wireless Technology Reserch (Cellular Telephone Industry Ass.) 469 casi con tumore cerebrale e 422 controlli sani Uso del cellulare: in media 2,5 ore /mese, cioè 5min/g, da non più di 2,8 anni OR minore di 1 per tutti i tipi di tumore, tranne che per i neuroepiteliomi (OR = 2,1; IC 95% = 0.9-4,7) VIII Su 22 valori di OR 17 (77%) sono > 1 (fino a 0,3)

31 Muscat et al., 2000 (Wireless Tecnol.Res./Cellular Teleph. Ind. Ass.) IC 95% VIII Il rischio di tumori al cervello è sempre inferiore a 1 e diminuisce con l aumentare delle ore totali di uso del cellulare.

32 J. Natl. Cancer Inst. 83: (2001) VIII nessun rischio di tumori al cervello, al sistema nervoso, alle ghiandole salivari, al sistema linfatico (comprese leucemie), negli utilizzatori di cellulari analogici e digitali ( soggetti!) Su 25 valori di OR nei maschi 21 (84%) sono < 1 (fino a 0,6) 33

33 Johansen et al., 2001 Nessun incremento di tumori cerebrali: OR = 0,95 (0,81-1,12) e alle ghiandole salivari: OR = 0,72 (0,29-1,49). Altri casi riguardano localizzazioni che hanno poco o nulla a che fare con l irradiazione alla testa provocata dai cellulari, p.es. polmone: 0,65 (0,58-0,73), faringe: OR = 0,62 (0,42-0,88) e fegato: OR = 0,60 (0,36-0,96). In questi casi, l'intero intervallo del IC 95% è inferiore a 1. Ciò indicherebbe che, con l'uso del cellulare, c'è il 95% di probabilità che venga ridotto il rischio di ammalarsi di questi tipi di tumori (anche del 40% nel caso del tumore al fegato)! Solo 9 casi hanno un'esposizione di almeno 3 anni, nessuno di almeno 10 anni!

34 ELWOOD, 1999 N.B. L'Autore afferma che il lavoro "è stato stimolato da una richiesta della Telecom New Zealand" e di "aver preparato altri articoli per la Telecom" ma che, tuttavia, non è stato influenzato da alcun membro o associato della Telecom ed ha riportato solo le proprie opinioni personali

35 MOULDER, 1999 b Finanziata dalla Federazione delle Industrie Elettroniche Rassegna della letteratura Nessuna evidenza di rischio di cancro per chi è esposto a RF/MO (comprese le emissioni dei cellulari scannerizzate 28

36 ROTHMAN, 2000 N.B. Il lavoro, come tanti altri censiti in questo Capitolo, è finanziato dalla Wireless Technology Research LLC che, secondo l'autore, sarebbe una "organizzazione indipendente i cui finanziamenti provvengono dalla Cellular Telephone Association!!

37 HEYNICK ET AL., 2003: finanziato dalle Forze Aeree USA Ampia rassegna di Heynick e coll., anche sull'epidemiologia dei tumori da uso dei cellulari o da esposizioni residenziali alle loro SRB e sui dati sperimentali di mutagenesi e cancerogenesi da RF o MO. Per quanto riguarda i tumori da cellulari, viene dato ampio rilievo ai lavori di Morgan 2000, Muscat 2000 e 2002, Inskip 2001, Johansen 2001 e 2002, dei quali vengono sottolineati i risultati negativi senza alcuna discussione sui limiti che ne rendono privi di significato i dati! Vengono poi pass ati in rassegna i lavori di Hardell,sostenendo che i dati presentati sono in larga parte non significativi e concludendo che, nell'insieme, i dati dimostrano che le emissioni dei cellulari analogici, digitali o cordless non sono in grado nè di iniziare nè di promuovere alcuna forma di cancro.

38 LAVORI AFFERENTI AL PROGETTO INTERPHONE ( ) (Australia, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Israele, Italia, Nuova Zelanda, Norvegia, Regno Unito, Svezia) 1. Lonn 2004 ( Interphone : CE + gestori telefonia mobile) 2. Christensen 2004 (come 1) 3. Ahlbom 2004, rassegna (come 1 + ICNIRP) 4. Schoemaker 2005 (come 1) 5. Lonn 2005 (come 1) 6. Christensen 2005 (come 1) 7. Lahkola 2005 (come 1) 8. Berg 2006 (come 1) 9. Hepworth 2006 (come 1) 10. Lonn 2006 (come 1) 11. Schuz 2006 a (come 1) 12. Schuz 2006 b (come 1) 13. Schuz 2006 c (come 1) 14. Takebayashi 2006 (come 1) 15. Nelson 2006 (come 1 + Cellular Telecomm.Health Research) 16. Lahkola 2006 (come 1) 17. Lahkola 2007 (come 1) da 1 a 23: risultati tutti negativi tranne: 1, 4, 9, 12, 17, 20, 21: 18. Klaeboe 2007 (come 1) risultati in parte positivi, non tutti riportati dall Interphone ( ) 19. Schlehofer 2007 (come 1) 20. Hours 2007 (come 1) 21. Sadetzki 2007 (come 1) 22 Takebayashi 2008 (come 1) 23 Lahkola 2008 (come 1)

39 FINANZIAMENTI DEL PROGETTO INTERPHONE Progetto della IARC/OMS iniziato nel 2000, avrebbe potuto terminare nel Finanziato dalla U.E. (3,85 Mln di ) e, tramite l Unione Internazionale contro il Cancro, dai gestori di telefonia mobile (3,5 Mln di ): Mobile Manufacturers Forum. Inoltre i singoli lavori sono finanziati da compagnie telefoniche locali: GSM Association, Wireless Technology Research, Federation of Electronic Industries, 02, ORANGE, T-Mobile, Vodafone, 3, Sonofon ecc. Un protocollo d intesa garantisce la completa indipendenza scientifica dei ricercatori che vi partecipano!

40 I FINANZIAMENTI DEL PROGETTO INTERPHONE Secondo tale protocollo i gestori devono poter prendere visione dei risultati prima della loro pubblicazione per permettere loro di organizzare la propria reazione. Ci sono prove che tale reazione ha spesso condizionato alcuni Autori nella comunicazione dei risultati ottenuti. I lavori vengono pubblicati 1) nella quasi totalità dei casi senza alcuna indicazione circa possibili conflitti di interesse (c.i.) o con l indicazione da parte dell Editore c.i: none declared ; 2) no c.i. exist (2 casi); 3) c.i. exist (un solo caso!).

41 INTERPHONE: Conflitti di interesse J.D. Boice e J. K. Mc Laughlin, che firmano i lavori di C. Johansen, H.C. Christensen, J. H. Olsen e J. Schuz facenti capo all Interphone Study, sono dipendenti di una Compagnia privata, anche se denominata International Epidemiology Institute, che svolge consulenze per conto della Motorola e di altre compagnie telefoniche (TeleDanmark Mobile, Sonofon ecc.) Nonostante ciò, nessuno degli Aa. sopra citati dichiara alcun conflitto di interessi!

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44 CONCLUSIONI DELL INTERPHONE STUDY. UPDATE Nella maggior parte dei lavori gli OR per i casi con ever regular use risultano < 1, in alcuni casi con significatività statistica, il che può essere dovuto a limiti metodologici o a qualche propensione (bias) nella scelta dei soggetti. 2. Una metaanalisi (Lahkola 2007) evidenzia un aumento significativo del rischio di gliomi ipsilaterali dopo uso di telefoni mobili per almeno 10 anni. 3. Una metaanalisi (Schoemaker 2005) evidenzia un aumento significativo di neuromi acustici ipsilaterali dopo uso di telefoni mobili per almeno 10 anni. Questi risultati possono dipendere da un rapporto causaeffetto tra uso dei telefoni mobili e aumento del rischio di tumori, oppure da artefatti, p.es. da una qualche propensione (bias) nella scelta dei casi e dei controlli

45 CONCLUSIONI DELL INTERPHONE STUDY. UPDATE Uno studio (Sadetzki 2007) suggerisce una possibile relazione tra uso intenso di telefoni mobili e aumento del rischio di tumori alla parotide. Per confermare questo risultato sono necessarie ulteriori indagini su questa relazione, con periodi di latenza più lunghi e un numero maggiore di casi con uso intenso di telefoni mobili 5. In ogni caso, poiché i tumori nei casi citati si manifestano solo in chi ha usato i cellulari da almeno 10 anni, non sembrano esserci rischi per chi li ha usati per durate più brevi.

46 INTERPHONE STUDY UPDATE : TUMORI ALLA TESTA RISULTATI POSITIVI E OMISSIONI 1. Gliomi Ipsilaterali (OR; IC95%) Lahkola 2007: 1,39 (1,01-1,92) Hours 2007: tendenza all aumento nei maggiori utilizzatori * Schuz 2006: 1,96 (1,10-3,50) * Hepworth 2006: 1,24 (1,02-1,52) 2. Neuromi acustici ipsilaterali (OR, IC95%) Lonn 2004: 3,9 (1,6-9,5) Schoemaker 2005: 1,8 (1,1-3,1) riportati e commentati riportati senza commento * non riportati

47 INTERPHONE STUDY UPDATE : TUMORI ALLA TESTA RISULTATI POSITIVI E OMISSIONI 3. Tumori alla parotide (OR; IC95%) Sadetzky 2007: Sono riportati 8 OR negativi, mentre non sono riportati ben 13 OR positivi: * 1,48 (1,05-2,10): telefonate * 1,51 (1,05-2,17): > telefonate * 1,50 (1,04-2,16): >1.035 ore di esposizione * 1,58 (1,11-2,24): ipsilaterali, >5.500 telefonate * 1,49 (1,05-2,13): ipsilaterali, >266 ore di esposizione * 1,80 (1,05-3,10): ipsilaterali, < 5 anni e più di telefonate * 1,50 (1,03-2,20): ipsilaterali, > 5 anni e più di telefonate * 1,81 (1,04-3,14): aree rurali, > telefonate * 1,96 (1,11-3,44): aree rurali, > 5 anni di esposizione * 2,42 (1,14-5,11): solo benigni, > telefonate * 5,00 (1,31-19,05): solo benigni, > 5 anni di esposizione * 1,49 (1,03-2,14): solo benigni, ipsilaterali, > telefonate * 1,45 (1,00-2,10): solo benigni, ipsilaterali, > 270 ore di esposizione

48 INTERPHONE STUDY UPDATE : TUMORI ALLA TESTA OSSERVAZIONI 1ª colonna: su casi complessivi solo (54%) con ever regular use : almeno 1 telefonata/settimana per almeno 6 mesi! 23/28 OR (82%) sono < 1 (fino a 0,6). 2ª colonna: 642 casi (8% del totale) con tumori sia ipsi- che controlaterali con inizio dell uso dei telefoni mobili da almeno 10 anni; 205 (32%) però di durata inferiore a 10 anni: 80 < o = 5 anni, 121 almeno 6 e 4 almeno 8 anni). 15/26 OR (58%) sono <di 1. Nessun aumento statisticamente significativo del rischio di tumori alla testa I casi con almeno 10 anni di esposizione sono solo 437 (<5% del totale).

49 INTERPHONE STUDY UPDATE : TUMORI ALLA TESTA OSSERVAZIONI 3ª colonna: 261 casi (3% del totale) con tumori solo ipsilaterali con inizio dell uso di telefoni mobili da almeno 10 anni; 61 (23%) però di durata inferiore: almeno 6 anni. 11/13 OR (85%) sono >1, tre dei quali sono statisticamente significativi. Se si considerano anche le 15 omissioni, 18/24 (75%) degli OR > 1 sono statisticamente significativi; I casi con almeno 10 anni di esposizione sono solo 200 (<2% del totale) in 24 lavori. Hardell: 492 casi con almeno 10 anni di esposizione

50 INTERPHONE STUDY UPDATE : TUMORI ALLA TESTA OSSERVAZIONI 4ª colonna: 187 casi con tumori solo controlaterali, con inizio dell uso dei telefoni mobili da almeno 10 anni; 54 (29%) però di durata inferiore: almeno 6 anni. 9/10 OR (90%) sono < o = 1. L unico OR >1 non è statisticamente significativo.

51 INTERPHONE STUDY UPDATE : TUMORI ALLA TESTA COMMENTI Inizio dell uso da almeno 10 anni (in diversi casi ridotto a < 4, almeno 6 o 8 anni) non significa che l uso sia durato per almeno 10 anni (tempo di latenza minimo per la diagnosi dei tumori in oggetto): Schoemaker 05: con uso da almeno 10 anni : OR: 1,3 (0,8-2,0); con durata dell uso per almeno 10 anni : OR= 1,8 (1,1-3,1); Lonn 04: uso da almeno 10 anni : OR=1,0 (0,6-1,5); durata dell uso per almeno 10 anni : OR=3,9 (1,6-9,5)

52 INTERPHONE STUDY UPDATE : TUMORI ALLA TESTA COMMENTI In tutti i lavori nei quali è stata esaminata la localizzazione dei tumori indotti dall uso dei telefoni mobili questa è risultata, prevalentemente, ipsilaterale e, in questo caso, l aumento è statisticamente significativo: Lonn 04: neuromi tot.:or=1,9 (0,9-4,1); ipsilaterali: OR=3,9 (1,6-9,5) Schoemaker 05: OR=1,1 (0,7-1,7); OR=1,8 (1,1-3,1) Hepworth 06: gliomi OR=1,1 (0,7-1,7); OR=1,2 (1,1-1,5) Schuz 06: OR=2,2 (0,9-5,1); OR=1,9 (1,1-3,5) Lahkola 07: OR=0,9 (0,7-1,2); OR=1,4 (1,1-1,9) Hardell 99: t. cerebr. OR=1,2 (0,6-2,6); OR=2,6 (1,1-6,7) Hardell 02: OR=1,0 (0,8-1,2); OR=1,3 (1,1-1,8) Hardell 05: neuromi OR=1,5 (0,8-2,9); OR=2,4 (1,1-5,1) Hardell 06: t. cerebr. OR=1,2 (0,9-1,4); OR=1,5 (1,1-1,9) OR=1,6 (0,8-3,0); OR=4,3 (1,3-14,0) OR=1,1 (0,9-1,3); OR=1,4 (1,1-1,8) astrocitomi OR=1,4 (0,9-2,3); OR=1,9 (1,1-3,5) OR=1,4 (0,9-2,3; OR=1,9 (1,1-3,5) t. cerebr. OR=1,3 (0,9-2,0); OR=1,9 (1,1-3,3)

53 CONSIDERARE I DATI RELATIVI ALL INSIEME DEI TUMORI IPSI- E CONTROLATERALI PORTA QUINDI A SOTTOSTIMARE IL RISCHIO.

54 CONCLUSIONE SUI DATI INTERPHONE Restringendo l esame ai soli tumori ipsilaterali nei casi con almeno 10 anni di esposizione e includendo i dati omessi nell Interphone update, ANCHE DAI DATI DELL INTERPHONE EMERGE UNA EVIDENZA SIGNIFICATIVA A FAVORE DELLA CORRELAZIONE TRA USO PROLUNGATO DEI TELEFONI MOBILI E AUMENTO DELL INCIDENZA DI CANCRI AL CERVELLO (GLIOMI), NEUROMI ACUSTICI E TUMORI ALLE GHIANDOLE SALIVARI COMPRESA LA PAROTIDE.

55 INTERPHONE STUDY: OSSERVAZIONI Autore Anni d uso dei n di OR<1 (%) Osservazioni (n casi) cellulari (fino a ) Christensen 04 (61) 2: almeno 10 a. (3%) 17: 5-9 a. 19: >5 a. 23: 1-4 a. 13/17 (75%) (fino a 0,2) Gli OR diminuiscono con l aumentare della durata di esposizione Lonn 05 22: almeno 10 a. (10%) 165/185 (89%) (211) 69: 5-9 a. (fino a 0,2) 120: <5 a. Christensen 05 (187) 20: almeno 10 a. (11%) 47: 5-9 a. 32/34 (94%) (fino a 0,4) 61: almeno 5 a. 59: 1-4 a. Lahkola 05 Almeno 1 tel. /sett. per almeno 6 mesi 7/7 (100%) (fino a 0,5)

56 INTERPHONE STUDY: OSSERVAZIONI Autore Anni d uso dei n di OR<1 (%) Osservazio ni (n casi) cellulari (fino a ) Hepworth 06 48: almeno 10 a. (12%) 31/37 (84%) (405) 115: 5-9 a. 342: 0,5-4 a. (fino a 0,6) Lonn 04 (24) 1: almeno 10 a. (4%) 8: 5-9 a. 15: <5 a. 13/13 (100%) (fino a 0,3) Gli OR diminuiscono con l aumentare della durata di esposizione Schuz 06 a (11) 0: almeno 10 a. (0%) 7: almeno 5 a. 4: 1-4 a. 6/8 (75%) (fino a 0,3) Esposizione a stazioni radio-base dei cordless Schuz 06 b 17: almeno 10 a. (7%) 45/56 (80%) (229) 57: 5-9 a. 155: 1-4 a. (fino a 0,5)

57 INTERPHONE STUDY: OSSERVAZIONI Autore Anni d uso dei n di OR<1 (%) Osservazio ni (n casi) cellulari (fino a ) Schuz 06 c (837) 50: almeno 10 a. (6%) 370: 5-9 a. 417: 1-4 a. 14/25 (56%) (fino a 0,3) Gli OR diminuiscono con l aumentare della durata di esposizione. OR<<1 anche per tumori al polmone, fegato, stomaco, pancreas Takebayashi 06 (5) 1: almeno 10 a. (20%) 4: almeno 8 a. 9/11 (82%) (fino a 0,7) Klaeboe 07 0: almeno 10 a. (0%) 23/23 (100%): neuromi (161) 55: almeno 6 a. 16/23 (70%): meningiomi 68: 2-5 a. 38: <2 a. 22/23 (96%): gliomi (fino a 0,2) Schlehofer 07 (28) 0: almeno 10 a. (0%) 8: 5-9 a. 20: 1-4 a. 8/9 (89%) (fino a 0,2) Gli OR diminuiscono con l aumentare della durata di esposizione

58 INTERPHONE STUDY: OSSERVAZIONI In 12 lavori presi in esame * i casi con almeno 10 anni di esposizione regolare sono solo 161/2259= 7%. I valori di OR < 1 sono 404/471 = 86%. Valori di OR < 1 statisticamente significativi sono riportati anche per i tumori al polmone, fegato, stomaco, faringe, esofago, pancreas e rene. Gli OR diminuiscono con l aumentare della durata di esposizione (Christensen 04, Lonn 04, Schuz 06 c, Schlehofer 07). * Christensen 04, 05; Lonn 04, 05; Lahkola 05; Hepworth 06; Schuz 06 a, b, c; Takebayashi 06; Klaeboe 07; Schlehofer 07

59 SCHUZ et al., 2006 c Estensione del lavoro di Johansen 01: vedi affiliazione di Boice e Mc Laughlin. Nessun aumento di tumori cerebrali, neuromi acustici, tumori alle ghiandole salivari e all occhio tra gli utilizzatori di cellulari (durata media dell esposizione: 8,5 anni). Il rischio di tumori al cervello diminuisce significativamente con l aumentare della durata di esposizione ai cellulari: OR=1,03 dopo 1-4 anni; OR=0,96 dopo 5-9 anni; OR=0,66 (IC95%=0,44-0,95) dopo più di 10 anni! (75%) valori di OR nei maschi sono < 1!

60 SCHUZ et al., 2006 c Significativamente diminuiti nei maschi utilizzatori di cellulari anche i tumori al polmone: OR=0,82 (0,78-0,87), alla faringe: OR=0,63 (0,53-0,75), all esofago: OR=0,83 (0,71-0,96), al fegato: OR=0,80 (0,65-0,97), al pancreas: OR=0,86 (0,75-0,97). Ciò dipenderebbe dal maggiore reddito, quindi dal minore uso del fumo di tabacco, nei casi rispetto ai controlli. Significativamente aumentati nelle femmine utilizzatrici di cellulari i tumori alla cervice uterina: OR=1,30 (1,08-1,54) e al rene: OR=1,42 (1,02-1,92). L aumento di tumori all utero dipenderebbe dal maggiore reddito, quindi da una più intensa e più varia (numero di partners) attività sessuale con conseguente maggiore rischio di contrarre il papillomavirus, nei casi rispetto ai controlli (e l aumento di tumore al rene?)

61 LA PREVALENZA DI OR <1: UNA IPOTESI ERRATA Secondo Schuz 2006 i casi a più lunga esposizione apparterrebbero ad una classe sociale più elevata, meno esposta al rischio di tumore. Pertanto, in assenza di un effetto cancerogeno dei cellulari, il rapporto del n di tumori tra casi e controlli risulterebbe < 1.

62 LA PREVALENZA DI OR <1: UNA IPOTESI ERRATA I casi dell Interphone sono stati diagnosticati nel periodo e comprendono pochi casi con almeno 10 anni di esposizione rispetto alla maggior parte dei casi che hanno invece meno di 6 anni di esposizione (inizio presunto: ). A partire dalla seconda metà degli anni 90 l uso dei cellulari era ampiamente diffuso in tutte le classi sociali.

63 LA PREVALENZA DI OR <1: UNA IPOTESI ERRATA Le pooled analyses di Hardell 2006 si basano su casi diagnosticati nel periodo e comprendono un n significativo di casi con 10 e anche 15 anni di esposizione (inizio presunto: ), molti dei quali hanno iniziato ad usare cellulari analogici ad elevata emissione e.m. Perciò è più probabile che i valori di OR di Hardell e non quelli dell Interphone siano sottostimati, visto che negli anni 80 e nella prima metà dei 90 l uso dei cellulari era effettivamente appannaggio di una classe socialmente più elevata.

64 LA PREVALENZA DI OR <1: UNA IPOTESI ERRATA Comunque Schuz ha dovuto riconoscere, rispondendo ad un articolo critico sui suoi dati pubblicato nel 2007 da alcuni dei suoi stessi collaboratori dell Interphone (Alhbom, Feychting, Cardis), l assenza di una qualsiasi associazione significativa tra fattori legati allo stile di vita e rischio di tumori al cervello.

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68 MANIPOLAZIONE DEI DATI DA PARTE DI LAHKOLA 2006 Metaanalisi dei dati di vari Aa. sull aumento di tumori alla testa provocato dall uso di telefoni mobili Autore Hardell 99 Muscat 00 Johansen 01 Auvinen 02 Hardell 02 Lonn 04 Lonn 05 Christensen 05 Schoemaker 05 Dati riportati (OR; IC95%) 0,83 (0,49-1,42) Latenza: > 4 anni Latenza: 82 casi con 3,1 anni Latenza: 82 casi con > 2 anni Latenza > 5 a.: 0,9 (0,6-1,5) Dato non riportato Latenza > 5 a.: 0,73 (0,55-0,96) Latenza > 5 a.: 0,66 (0,46-0,95) Latenza > 5 a.: 0,95 (0,75-1,18) Dati originali (OR; IC95%) 2,45 (0,78-7,76) lato destro, ipsilaterali 2,40 (0,52-10,9) lato sinistro, ipsilaterali Latenza: 5 anni Latenza massima: 2,8 anni Latenza: solo 3 casi con almeno 3 anni Latenza: <1 a. (analogici); <2-3 a. (digitali) 1,3 (1,02-1,60) sul totale dei casi Latenza 10 anni: 1,8 (1,10-2,90) Solo ipsilaterali: 2,5 (1,30-4,90) Solo neuromi ipsilaterali: 3,5 (1,8-6,8) Latenza > 10 anni: 3,9 (1,6-9,5) Latenza: solo 11 casi con almeno 1 ora/giorno Latenza: solo 11 casi con almeno 1 ora/giorno Latenza: almeno 10 anni: 1,8 (1,1-3,1)

69 MANIPOLAZIONE DEI DATI DA PARTE DI LAHKOLA 2006 Metaanalisi dei dati di vari Aa. sull aumento di tumori alla testa provocato dall uso di telefoni mobili Autore Hardell 05; 06 Dati riportati (OR; IC95%) Latenza > 5 a.: 1,4 (1,02-1,93) Latenza > 5 a.: 1,5 (1,10-2,02) Dati originali (OR; IC95%) Latenza > 10 a.: meningiomi: 2,1 (1,1-4,3) per analogici 2,3 (1,1-4,4) per cordless Astrocitomi: 4,7 (2,4-9,2) per analogici 4,5 (2,0-10,0) per digitali 3,7 (1,8-7,2) per cordless Neuromi ac.: 2,5(1,2-5,2) totali 2,6 (1,5-4,3) per analogici totali 3,5 (2,6-6,4) per analogici > 10 a. 6,1 (2,5-15,0) per analogici > 15 a. 1,9 (1,3-2,7) per digitali totali 3,6 (1,7-7,5) per digitali > 10 a. 2,1 (1,4-3,0) per cordless totali 2,9 (2,6-5,2) per cordless > 10 a.

70 HARDELL et al 2007: metaanalisi di tutti i dati della letteratura limitata ai casi con almeno 10 anni di latenza (11 lavori di autori diversi compresi quelli dell Interphone riportati come negativi ). CONFERMA L AUMENTO STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVO DEL RISCHIO DI NEUROMI: OR=2,4 (1,1-5,3) E DI GLIOMI IPSILATERALI: OR=2 (1,2-3,4) E L AUMENTO, STATISTICAMENTE NON SIGNIFICATIVO, DEI MENINGIOMI IPSILATERALI: OR=1,7 (0,98-3,1).

71 MANIPOLAZIONE DEI DATI DA PARTE DI ALCUNE COMMISSIONI INTERNAZIONALI HEALTH COUNCIL OF THE NETHERLANDS, 2007: Commento ai dati di Hardell 06 sull aumento del rischio di tumori cerebrali e di neuromi acustici da uso prolungato di telefoni cordless. Dati riportati HARDELL SOSTIENE UN ASSOCIAZIONE TRA USO DEL CORDLESS E AUMENTATA INCIDENZA DI TUMORI CEREBRALI, MA IN REALTA NON HA FATTO ALCUNA DISTINZIONE TRA CELLULARI ANALOGICI, DIGITALI E CORDLESS. HARDELL TROVA UN OR=1,3 CON IC=0,99-1,7 PER I TUMORI CEREBRALI NEL GRUPPO CHE HA USATO CORDLESS: QUESTO DATO NON E STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVO. Dati originali (OR; IC95%) DATI RELATIVI AD ASTROCITOMI PER PIU DI 10 ANNI DI ESPOSIZIONE: ANALOGICI: 2,7 (1,8-4,2) DIGITALI: 3,8 (1,8-8,1) CORDLESS: 2,2 (1,3-3,9) TUMORI CEREBRALI DA USO SOLO DI CORDLESS: USO PER > 2000 ORE :2,3 (1,5-3,6). SOLO TUMORI CEREBRALI IPSILATERALI: 1,7 (1,3-2,2). SOLO ASTROCITOMI AD ALTO GRADO DI MALIGNITA : 2,2 (1,3-3,9). HARDELL NON HA PRESO IN CONSIDERAZIONE LA DIVERSA DURATA E INTENSITA D USO DEL CORDLESS VEDI FIGURE DI HARDELL: AUMENTO DELL OR IN FUNZIONE DELLE ORE D USO DEL CORDLESS E DEL TEMPO DI LATENZA.

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74 MANIPOLAZIONE DEI DATI DA PARTE DEL SCIENTIFIC COMMITEE ON EMERGING AND NEWLY IDENTIFIED HEALTH RISKS (SCENIHR- EUROPEAN COMMISION), Rassegna dei dati sui tumori alla testa provocati dall uso di telefoni mobili Autore Dati riportati (OR; IC95%) Dati originali (OR; IC95%) Hardell 99 Latenza > 5 a.: 0,8 (0,5-1,4) Latenza > 10 a.: 1,2 (0,6-2,6) Latenza > 10 a. tumori ipsilaterali: 2,45 (0,78-7,76) lato destro 2,40 (0,52-10,9) lato sinistro Hardell 02 Latenza > 5 a. tumori cerebrali: 0,9 (0,6-1,5) Latenza > 10 a. tumori cerebrali: 1,3 (0,8-2,3) Latenza > 5 a. neuromi acustici: 2,0 (0,2-2,2) Latenza > 10 a. neuromi acustici: 3,5 (0,7-16,8) Latenza > 5 a. tumori cerebrali: 1,3 (1,02-1,60) Latenza > 10 a. tumori cerebrali: 1,8 (1,1-2,9) Latenza > 10 a. tumori cerebrali ipsilat.: 2,5 (1,3-4,9) Latenza > 10 a. neuromi acustici ipsilat.: 3,5 (1,8-6,8)

75 MANIPOLAZIONE DEI DATI DA PARTE DEL SCIENTIFIC COMMITEE ON EMERGING AND NEWLY IDENTIFIED HEALTH RISKS (SCENIHR- EUROPEAN COMMISION), Rassegna dei dati sui tumori alla testa provocati dall uso di telefoni mobili Autore Dati riportati (OR; IC95%) Dati originali (OR; IC95%) Hardell 06 Latenza > 10 a. astrocitomi: 3,5 (2,0-6,4) per analogici 3,6 (1,7-7,5) per digitali Latenza > 10 a. meningiomi: 2,1 (1,1-4,3) per analogici 1,5 (0,6-3,9) per digitali Latenza > 10 a. neuromi acustici: 2,6 (0,9-8,0) per analogici 2,7 (1,3-5,7) per digitali Latenza > 10 a.: astrocitomi: 5,9 (2,5-14,0) per analogici 3,7 (1,8-8,1) per digitali 4,7 (1,8-13,0) ipsilaterali per cordless Latenza > 10 a. meningiomi: 2,1 (1,1-4,3) per analogici 1,7 (1,1-2,6) per digitali 3,2 (1,2-8,4) ipsilaterali per cordless Latenza > 10 a. neuromi acustici: 2,9 (2,0-4,3) per analogici 3,5 (1,5-7,8) per digitali 3,1 (0,8-12,0) per cordless 4,1 (2,3-7,1) per analogici + digitali + cordless

76 MANIPOLAZIONE DEI DATI DA PARTE DEL SCIENTIFIC COMMITEE ON EMERGING AND NEWLY IDENTIFIED HEALTH RISKS (SCENIHR- EUROPEAN COMMISION), Rassegna dei dati sui tumori alla testa provocati dall uso di telefoni mobili Secondo lo SCENIHR i dati di Hardell sarebbero inconclusivi perché: 1. basati su soggetti ancora poco numerosi (in realtà Hardell documenta più di 2000 casi e più di 4300 controlli!) 2. riferiti soprattutto a utilizzatori di cellulari analogici (invece Hardell documenta numerosissimi casi anche di utilizzatori di soli digitali e di soli cordless!) 3. i questionari autocompilati usati da Hardell non darebbero informazioni affidabili sull entità dell esposizione (Berg 05 e Vrijheid 06, per conto proprio dell Interphone, hanno invece mostrato che i dati raccolti tramite questionari sono affidabili quanto quelli ottenuti mediante misure dirette dell esposizione per mezzo di cellulari con apposito software!).

77 DICHIARAZIONI DI ASSENZA DI CONFLITTO DI INTERESSE Tutti i membri dello SCENIHR dichiarano di essere esenti da conflitto di interesse AHLBOM: anche se finanziato dai gestori della telefonia mobile tramite l Interphone e l ICNIRP (il modulo è firmato dalla sua segretaria Mona Bitter)! BRIDGES: dichiara di essere membro del Comitato Scientifico della Scotch Whisky Association! JUNG: pur essendo supervisore di uno studente la cui tesi di PhD è finanziata dalla Sony tedesca! MATSON: pur dichiarando di ricevere fondi su argomenti discussi dallo SCENIHR, ma nessuno attualmente rilevante! PAGES: per il momento non ha alcun interesse diretto o indiretto sull argomento! RYDZYINSKI: pur avendo eseguito consulenze e studi per organizzazioni, fondazioni, industrie e pur avendo approvato contratti, quale Direttore Generale del Nofer Inst. of Occup. Med., indipendentemente dalle fonti dei finanziamenti (tra queste fonti cita la Philip Morris per una ricerca sui cancri alla testa e al naso indotti dal tabacco e dall alcol)! WILLIAMS: pur avendo contratti con diverse organizzazioni commerciali nessuna delle quali costituisce conflitto di interesse! Gli altri membri (Hillert, De Seze, Juutilainen, Neubauer, Schuz, Simko) non presentano alcun modulo!

78 LIMITI DI ESPOSIZIONE AI CEM PER LA POPOLAZIONE LIMITI CONSERVATIVI OMS/CE/ICNIRP ELF : 100 µ T RF : 87 V/m MO: V/m* ATTUALI LIMITI DI LEGGE IN ITALIA µ T 20-6 V/m 20-6 V/m LIMITI CAUTELATIVI (da Salisburgo 00 al BioInitiative R. 07 0,2 µ T 0,5 V/m 0,5 V/m valori crescenti dai cellulari analogici E-TACS (400 MHz, I generazione: 27 V/m) ai cellulari digitali GSM (900 MHz: 43 V/m) e DCS (1.800MHz: 58 V/m) di II generazione, ai digitali UMTS ( MHz: 61 V/m) di III generazione. OBIETTIVO DI QUALITA PER I LAVORATORI (Dirett.2004/40CE; DL 257/ ) ELF: 250 µ T ELF: 250 µ T 0,2 µ T MO: 137 V/m MO: 137 V/m 0,5 V/m XVIII

79 La posizione dell European Environmental Agency (EEA) Settembre 07: appello urgente del Direttore dell EEA (Jacqueline Mc Glade) per ottenere dai Governi della UE una riduzione dei limiti di esposizione ai CEM, in particolare per quanto riguarda le emissioni del wifi, dei telefoni mobili e delle loro stazioni radio base. Secondo l EEA è arrivato il momento di attuare interventi cautelativi nelle esposizioni ai CEM per non ripetere quanto avvenuto con l asbesto e con il cloruro di vinile, per i quali gli interventi delle industrie produttrici rivolti ad una maggiore sicurezza sanitaria sono stati avviati solo dopo che l allarme sanitario si era largamente diffuso.

80 La posizione dell European Environmental Agency (EEA) Le preocupazioni dell EEA nascono dalla pubblicazione del BioInitiative Report, secondo il quale i valori limite stabiliti dall ICNIRP/OMS/CE sono migliaia di volte troppo permissivi, e di un rapporto ufficiale pubblicato in G. B., secondo il quale non si può escludere che l uso di telefoni mobili provochi lo sviluppo di cancri. Secondo l EEA le recenti ricerche scientifiche e le relative rassegne sugli effetti a lungo termine delle emissioni e.m. della telefonia mobile suggeriscono che sarebbe prudente che le Autorità Pubbliche raccomandassero azioni rivolte a ridurre le esposizioni e.m., soprattutto dei gruppi più vulnerabili come i bambini. L iniziativa della EEA è finalizzata ad aumentare la pressione sui Governi affinchè mettano in atto azioni precauzionali nei confronti delle nuove tecnologie a RF/MO che sono in rapida espansione.

81 Testi approvati dal Parlamento Europeo Giovedì 4 settembre Bruxelles Valutazione intermedia del piano d'azione europeo per l'ambiente e la salute (Risoluzione-raccomandazione alla Commissione Europea) Il Parlamento europeo considerando:. che il presente piano d'azione ( ) dovrebbe concentrarsi su talune nuove sfide sanitarie, esaminando altresì i fattori ambientali determinanti che incidono sulla salute umana, quali le onde elettromagnetiche,. che si sono manifestate in questi ultimi anni nuove malattie o sindromi quali. l'ipersensibilità elettromagnetica,.. raccomanda, allo scopo di limitare le conseguenze nocive dell'ambiente sulla salute, che la Commissione inviti gli Stati membri,. a interessare gli operatori di mercato. a ridurre l'esposizione alle radiazioni elettromagnetiche negli immobili e negli uffici. raccomanda che,. la Commissione presti attenzione alla qualità. dell'esposizione alle radiazioni elettromagnetiche e alla qualità della salute di settori particolarmente a rischio della popolazione..

82 IL PARLAMENTO EUROPEO: è particolarmente sollecitato dalla relazione internazionale BioInitiative sui campi elettromagnetici, che sintetizza oltre studi dedicati alla questione e rileva nelle sue conclusioni i pericoli per la salute derivanti dalle emissioni di tipo telefonia mobile quali il telefono cellulare, le emissioni umts-wifi-wimax-bluetooth, e il telefono a base fissa "dect (cordless); constata che i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici fissati per il pubblico sono obsoleti, non essendo stati adattati successivamente alla raccomandazione 1999/519/CE del Consiglio del 12 luglio 1999, relativa alla limitazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0Hz a 300 GHz, non tengono evidentemente conto dell'evoluzione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, né delle raccomandazioni formulate dall Agenzia Europea per l Ambiente né delle norme più esigenti adottate, ad esempio, da Belgio, Italia e Austria e non affrontano la questione dei gruppi vulnerabili, come le donne incinte, i neonati e i bambini; chiede pertanto al Consiglio di modificare la sua raccomandazione 1999/519/CE onde tener conto delle migliori pratiche nazionali e di fissare in tal modo valori limite di esposizione più esigenti per tutte le attrezzature che emettono onde elettromagnetiche nelle frequenze tra 0,1 MHz e 300 GHz;

83 L ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA OSPITA: 1. LA PRESIDENZA DEL ICNIRP (DOTT. PAOLO VECCHIA) 2. IL COORDINAMENTO DEL PROGETTO CAMELET (DOTT. PAOLO VECCHIA) 3. L UNITA ITALIANA DEL PROGETTO INTERPHONE (DOTT. ssa SUSANNA LAGORIO) LE CUI POSIZIONI IN TEMA DI RISCHI DA CEM NON IONIZZANTI SONO: 1. NON C E EVIDENZA SUFFICIENTEMENTE CONVALIDATA DI EFFETTI BIOLOGICI O SANITARI A LUNGO TERMINE, MA SOLO DI EFFETTI BIOLOGICI A BREVE TERMINE INDOTTI TRAMITE MECCANISMI DI NATURA TERMICA 2. NON CI SONO RISCONTRI OBIETTIVI CHE GIUSTIFICHINO L ESISTENZA DI UNA IPERSENSIBILITA ELETTROMAGNETICA 3. NON CI SONO EVIDENZE CHE I BAMBINI E GLI ADOLESCENTI SIANO PIU SENSIBILI AI CEM RISPETTO AGLI ADULTI PERTANTO: 1. NON E OPPORTUNO APPLICARE IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE AI CEM NON IONIZZANTI, MA SI POSSONO SOLO SUGGERIRE MISURE DI AUTOTUTELA (PRUDENT AVOIDANCE) A CHI LO RITENESSE NECESSARIO 2. NON E OPPORTUNO RIVEDERE I LIMITI STABILITI DALL ICNIRP/OMS/CE (100 µt PER LE ELF; V/m PER LE RF/MO), LIMITI CHE TUTELANO DAGLI EFFETTI BIOLOGICI ACUTI DI NATURA TERMICA, I SOLI FINORA ACCERTATI

84 campi PIANO ONCOLOGICO NAZIONALE : TESTO ORIGINALE (IN ROSSO) E PROPOSTE DI MODIFICA DEL PROF.LEVIS (IN NERO), NON ACCETTATE Gruppo di Lavoro: Prevenzione Primaria (Coord. Dott. Donato Greco) punto 5.6 Ambiente di vita (pag.21) campi elettrici e magnetici a frequenze estremamente basse (Elf): i dati oggi disponibili fanno ipotizzare la possibilità di un incremento di rischio di insorgenza di leucemia infantile, a seguito di esposizione prolungata nel tempo, a livelli di campo magnetico superiori a 0,4 µt, anche se la natura causale di questa associazione non è stata ancora accertata. In Italia, la Legge 36 del 2001 definisce i limiti di esposizione, da non superare in nessuna circostanza, e, in base al principio di precauzione, definisce anche livelli di attenzione per minimizzare i possibili effetti a lungo termine e gli obiettivi di qualità nei confronti delle nuove installazioni, per un ulteriore riduzione dell esposizione elettrici e magnetici a frequenze estremamente basse (Elf): i dati oggi disponibili evidenziano un incremento di rischio di insorgenza di leucemia infantile, a seguito di esposizioni prolungate nel tempo a livelli di campo magnetico superiori a 0,3-0,4 µt, anche se il meccanismo alla base di questa associazione non è stato ancora accertato. In Italia, la Legge 36 del 2001 definisce i limiti di esposizione, da non superare in nessuna circostanza, e, in base al principio di precauzione, definisce anche livelli di attenzione per minimizzare i possibili effetti a lungo termine e gli obiettivi di qualità nei confronti delle nuove installazioni, per un ulteriore riduzione dell esposizione. Su queste basi il D.P.C.M sulle ELF che ha fissato limiti di esposizione a 100 µt, valori di cautela a 10 µt e obiettivi di qualità a 3 µt appare inadeguato e andrebbe rivisto, riducendo tali valori in modo da renderli congrui con una politica realmente cautelativa nei confronti delle patologie tumorali eventualmente correlate a questo tipo di esposizioni.

85 radiofrequenze: PIANO ONCOLOGICO NAZIONALE : TESTO ORIGINALE (IN ROSSO) E PROPOSTE DI MODIFICA DEL PROF.LEVIS (IN NERO), NON ACCETTATE Gruppo di Lavoro: Prevenzione Primaria (Coord. Dott. Donato Greco) punto 5.6 Ambiente di vita (pag.21) radiofrequenze: le conoscenze attuali sugli effetti oncogeni correlabili a questo tipo di esposizioni sono tuttora scarse e contraddittorie. Sono in corso diversi studi, sia in ambito internazionale sia in Italia le conoscenze attuali sugli effetti oncogeni correlabili a questo tipo di esposizioni sono ancora scarse ma comunque sufficienti per suggerire una politica cautelativa, soprattutto per quanto riguarda l uso intenso e prolungato nel tempo dei telefoni mobili, in particolare da parte di bambini e adolescenti. Anche il D.P.C.M sulle RF, che ha illogicamente uniformato a 6 Volt/m il valore di cautela e l obiettivo di qualità, andrebbe modificato ripristinando il principio di minimizzazione mediante una opportuna riduzione dell obiettivo di qualità.

86 PIANO ONCOLOGICO NAZIONALE : TESTO ORIGINALE (IN ROSSO) E PROPOSTE DI MODIFICA DEL PROF.LEVIS (IN NERO), NON ACCETTATE Gruppo di Lavoro: Prevenzione Primaria (Coord. Dott. Donato Greco) Azioni prioritarie (pag.22) realizzare il catasto delle sorgenti di inquinamento elettromagnetico e dei livelli di esposizioni e la valutazione della distribuzione delle esposizioni nella popolazione rafforzare nelle diverse istituzioni la capacità di comunicazione del rischio alla popolazione, per accrescere la consapevolezza nei confronti di esposizioni trascurate, come quella alle radiazioni ultraviolette (vedi appendice e), e di evitare fenomeni di allarmismo ingiustificato in altri casi, come quello dei campi magnetici ELF e radiofrequenze realizzare il catasto delle sorgenti di inquinamento elettromagnetico e dei livelli di esposizioni e la valutazione della distribuzione delle esposizioni nella popolazione rafforzare nelle diverse istituzioni la capacità di comunicazione del rischio alla popolazione, per accrescerne la consapevolezza nei confronti di esposizioni trascurate, come quella alle radiazioni ultraviolette (vedi appendice e), o percepite in maniera confusa e contraddittoria come quella alle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti a bassa ed alta frequenza (ELF e RF), fornendo riferimenti precisi sullo stato reale delle conoscenze scientifiche e sui provvedimenti cautelativi da adottare, compresi quelli di iniziativa personale (autotutela, prudent avoidance ).

87 ALCUNI PASSI DELL INDAGINE CONOSCITIVA CONDOTTA DALLA COMMISSIONE AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI DELLA CAMERA, IN VISTA DELL EMANAZIONE DEI DECRETI ATTUATIVI DELLA LEGGE QUADRO 36/01 (dal resoconto stenografico, seduta 17 luglio 2003) Vengono sentiti i Dirigenti di ricerca dell Ist. Sup. di Sanità P. Vecchia e D. Greco; Presiede la Commissione Pietro ARMANI P. VECCHIA: Porto le scuse del prof. Grandolfo che non ha potuto partecipare Intendo presentare non solo le mie valutazioni personali o strettamente dell Istituto, ma un quadro delle conoscenze della comunità scientifica, generalmente definito la voce della scienza è importante capire l entità del dissenso, chi sia titolato a parlare e quale sia il peso ed il ruolo delle diverse voci. 1 XVI 9

88 ALCUNI PASSI DELL INDAGINE CONOSCITIVA CONDOTTA DALLA COMMISSIONE AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI DELLA CAMERA, IN VISTA DELL EMANAZIONE DEI DECRETI ATTUATIVI DELLA LEGGE QUADRO 36/01 (dal resoconto stenografico, seduta 17 luglio 2003) 3 Il nostro Istituto già nel 96 ha pubblicato un documento in cui affermavamo che i risultati della ricerca scientifica non suffragavano alcuna ipotesi di effetti a lungo termine dei CEM. Lo affermo oggi con l orgoglio di essere stati tra i primi nel mondo ad averlo sostenuto, ma anche con l amarezza di non essere stati ascoltati. La sensibilità della popolazione è legata alla percezione di un rischio e non ad un rischio sanitario identificato esiste un problema reale di percezione del rischio con conseguenze sanitarie certe in termini di ansia, tensioni sociali e ciò che ne consegue per la salute non vorrei usare termini categorici, spetta a psicologi e psichiatri stabilire se si possa parlare o meno di psicosi. XVI 11

89 ALCUNI PASSI DELL INDAGINE CONOSCITIVA CONDOTTA DALLA COMMISSIONE AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI DELLA CAMERA, IN VISTA DELL EMANAZIONE DEI DECRETI ATTUATIVI DELLA LEGGE QUADRO 36/01 (dal resoconto stenografico, seduta 17 luglio 2003) 6 Di fronte a noi si prospetta un mostro: si tratta proprio della menzionata percezione, che determina numerosi problemi In Italia è diffusa una cultura dell inverosimile Abbiamo coniato parole non esistenti nel vocabolario di altri paesi, come elettrosmog In piena autonomia, regioni, province e comuni hanno dettato norme, indipendentemente dall attività scientifica La nostra forza è, invece, proprio l indipendenza da qualsiasi contaminazione PRESIDENTE: Naturalmente, coloro che cavalcano la psicosi hanno tutto l interesse alla diffusione del dubbio XVI 15

90 IL "PROGETTO CAMELET" DI PAOLO VECCHIA, 2007 Il Progetto nasce all'inizio del 2007 su iniziativa del "Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie" del Ministero della Salute e viene presentato a Roma il nel corso del Convegno su "Salute e Campi Elettromagnetici", tenuto presso l'istituto Superiore di Sanità

91 Le finalità del Progetto sono chiare. In Italia c'è "poca consapevolezza delle conoscenze sui possibili effetti dei CEM"..., "valutate invece periodicamente e in maniera approfondita da numerose commissioni di esperti a livello internazionale "..." anche per quanto riguarda nuovi filoni di studi a carattere sociologico e psicologico, in particolare sulla comunicazione e percezione del rischio". Nel nostro paese, "che pure è all'avanguardia nel campo della ricerca sugli effetti dei CEM "..." c'è una grave carenza di comunicazione verso i cittadini, i mezzi di informazione, gli amministratori e, in qualche misura, anche tra gli stessi operatori del settore". "Per colmare questa lacuna, il Ministero della Salute ha avviato il Progetto."..." anche al fine di promuovere un dialogo costruttivo tra i soggetti che dovrebbero esserne protagonisti".

92 Il Progetto Camelet è "finalizzato a costituire, presso il centro controllo malattie del ministero della salute, un riferimento istituzionale per gli organismi dello stato, gli amministratori, i mezzi di informazione e i cittadini"! "i pareri individuali, anche quando forniti da scienziati, non sono attendibili come quelli offerti dai comitati multidisciplinari di esperti"

93 l'adozione di limiti di esposizione ai CEM, restrittivi ed arbitrari da parte di singoli paesi, tende ad accrescere la preoccupazione del pubblico, piuttosto che a ridurre le perplessità e le controversie, ed ha già creato una certa sfiducia nella scienza e nelle autorità "le misure precauzionali vengono considerate dalla popolazione come la prova che i rischi sono reali, aumentando così la percezione psicologica dei rischi, nonchè le paure e i disturbi psicosomatici che ne conseguono".

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