PROGETTO IMPIANTI MECCANICI CALCOLI ESECUTIVI. Arch. Margherita Finamore. Arch. Eros Giraldi. Data

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1 PROGETTO IMPIANTI MECCANICI CALCOLI ESECUTIVI Arch. Margherita Finamore Arch. Eros Giraldi Data

2 INDICE 1 Generalità 2 2 Normativa di riferimento Impianti di riscaldamento e ricambio dell aria Impianto idrico sanitario Impianto di scarico acque nere Impianto idrico antincendio Impianto gas metano 4 3 Impianto di climatizzazione e ricambio aria Dati tecnici di progetto Risultati dei calcoli Dimensionamento impianti di climatizzazione e ventilazione 13 4 Impianto idrico sanitario e scarichi Criteri di dimensionamento impianti idrico sanitari Calcolo delle portate di acqua potabile Calcolo pressione minima residua allaccio acquedotto Fabbisogno acqua calda sanitaria Criteri di dimensionamento scarichi Dimensionamento colonne e collettori di scarico 19 5 Impianto di adduzione gas metano Criteri di dimensionamento Dimensionamento impianto 23 6 Impianto idrico antincendio Generalità sull impianto Dati tecnici di progetto impianto idrico antincendio Dimensionamento della rete idrica Dati di calcolo della rete Risultati del calcolo Alimentazioni Dati Idraulici Tubazioni Dati Naspi attivi Dati Nodi Riassunto diametri 32 Pag. 1/32

3 1 GENERALITÀ La presente relazione di calcolo intende descrivere le normative, le procedure e i criteri adottati per la progettazione ed il dimensionamento esecutivo degli impianti meccanici (idrotermosanitari e idrici antincendio) che andranno realizzati a servizio della nuova scuola secondaria di I grado che verrà eretta in Via Lamarmora a Pesaro (PU). I lavori previsti sono quelli relativi alla realizzazione dei seguenti impianti: - Impianto di climatizzazione invernale - Impianti di ventilazione ed estrazione aria - Impianto idrico sanitario - Impianto di scarico acque nere - Impianto idrico antincendio - Impianto adduzione gas metano 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO In linea generale tutti gli impianti saranno progettati in conformità a quanto indicato dalle vigenti norme, leggi e regolamenti con particolare riferimento a: 2.1 Impianti di riscaldamento e ricambio dell aria Norme legislative - Legge 10/91, D.P.R. 412 e successivi. Norme per il contenimento dei consumi energetici - D.Lgs. n. 192 del 19/08/05 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia e successive modifiche ed integrazioni con il D.Lgs. 311 del 29/12/2006 e relativi Decreti applicativi - D.Lgs. n. 28 del 03/03/2011 Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell uso dell energia da fonti rinnovabili e suo Allegato 3 come modificato dall'art. 12 c.2 del D.L. 244 del 30/12/ D.M. 26/06/2015 Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici. - D.M. 18/12/75 Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nell esecuzione di opere di edilizia scolastica - D.P.C.M. 05/12/ Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Norme Tecniche - UNI Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici. - UNI EN ISO Prestazione termica degli edifici Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento. - UNI/TS :2014 Prestazione energetica degli edifici Determinazione del fabbisogno di energia termica dell edificio per la climatizzazione estiva ed invernale. - UNI/TS :2014 Prestazione energetica degli edifici Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria. - UNI/TS :2010 Prestazione energetica degli edifici Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva. - UNI/TS :2016 Prestazione energetica degli edifici Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria. Pag. 2/32

4 - UNI/TS :2016 Prestazione energetica degli edifici Calcolo dell energia primaria e della quota di energia da fonti rinnovabili - UNI/TS :2016 Prestazione energetica degli edifici Determinazione del fabbisogno di energia per ascensori, scale mobili e marciapiedi mobili - UNI EN Prestazione energetica degli edifici Requisiti energetici per illuminazione. - UNI EN Impianti di riscaldamento degli edifici Metodo per il calcolo dei requisiti energetici e dei rendimenti dell impianto. - UNI EN ISO 6946 Componenti ed elementi per l edilizia Resistenza termica e trasmittanza termica Metodo di calcolo. - UNI EN 1745 Muratura e prodotti per muratura Metodi per valutare la resistenza termica di progetto. - UNI 7357 Calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento di edifici. - UNI 8477/1 Energia solare Calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia Valutazione dell energia raggiante ricevuta. - UNI EN ISO Prestazione termica di finestre, porte e chiusure - Calcolo della trasmittanza termica - Metodo semplificato. - UNI EN ISO Prestazione termica di finestre, porte e chiusure - Calcolo della trasmittanza termica - Metodo numerico per i telai. - UNI EN Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate Calcolo della trasmittanza solare luminosa Metodo semplificato. - UNI Impianti aeraulici a fini di benessere. Generalità classificazione e requisiti - Regole per la richiesta d'offerta, l'offerta, l'ordine e la fornitura. - UNI Ventilazione degli edifici non residenziali Requisiti di prestazione per i sistemi di ventilazione e climatizzazione - UNI EN Criteri per la progettazione dell ambiente interno e per la valutazione della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla qualità dell aria interna, all ambiente termico, all illuminazione e all acustica - UNI EN Ventilazione degli edifici - Metodi di calcolo per la determinazione delle portate d aria negli edifici, comprese le infiltrazioni - UNI Materiali da costruzione Conduttività termica e permeabilità al vapore. - UNI Murature e solai - Valori della resistenza termica e metodo di calcolo. - UNI EN ISO Ponti termici in edilizia Coefficienti di trasmissione termica lineica Metodi semplificati e valori di riferimento. - UNI EN ISO Prestazione termica degli edifici - Trasferimento di calore attraverso il terreno Metodi di calcolo. - UNI EN ISO Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia - Temperatura superficiale interna per evitare l'umidità superficiale critica e condensazione interstiziale - Metodo di calcolo. - UNI EN Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita di calore per trasmissione - Metodo di calcolo. 2.2 Impianto idrico sanitario Norme legislative - Legge 10/91, D.P.R. 412 e successivi. Norme per il contenimento dei consumi energetici - D.Lgs. n. 192 del 19/08/05 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia e successive modifiche ed integrazioni con il D.Lgs. 311 del 29/12/ D.Lgs. n. 28 del 03/03/2011 Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell uso dell energia da fonti rinnovabili e suo Allegato 3 come modificato dall'art. 12 c.2 del D.L. 244 del 30/12/2016 Pag. 3/32

5 - D.M. 26/06/2015 Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici. - D.P.C.M. 05/12/ Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Norme Tecniche - UNI 9182/87 Impianti di alimentazione e distribuzione acqua fredda e calda - UNI EN 806 Specifiche relative agli impianti all interno degli edifici per il convogliamento di acque destinate al consumo umano 2.3 Impianto di scarico acque nere Norme legislative - D.P.C.M. 05/12/ Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Norme tecniche - UNI EN Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno degli edifici Impianto idrico antincendio Norme legislative - D.M.26 agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica - D.M. 20 dicembre 2012 Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l incendio installati in attività soggette a controlli di prevenzione incendi Norme Tecniche - UNI Impianti di estinzione incendi reti idranti progettazione, installazione ed esercizio - UNI 9488: Apparecchiature per estinzione incendi - Tubazioni semirigida di DN 20 e 25 per NASPI antincendio - UNI EN 671-1: Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Naspi antincendio con tubazioni semirigide - UNI EN Sistemi automatici sprinkler (Alimentazioni idriche) 2.5 Impianto gas metano Norme legislative - Legge 6 dicembre 1971 n "Norme per la sicurezza dell impiego del gas combustibile"; - Norme per la sicurezza degli impianti (D.M. 37/08 e Legge 186/68); - D.M. 12 aprile 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi. Portata termica complessiva maggiore di 35 KW ( KCal/h) Norme Tecniche - UNI Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kw Pag. 4/32

6 3 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE E RICAMBIO ARIA 3.1 Dati tecnici di progetto Dati generali di riferimento previsti Condizioni termo-igrometriche esterne: - Comune Pesaro (PU) - Zona climatica D - Gradi giorno Altitudine 11 m s.m.m. - Inverno: -2,0 C 80% U.R. - Estate: +30,5 C 60% U.R Condizioni termoigrometriche interne di progetto Condizioni termoigrometriche interne ai locali climatizzati ai sensi del D.M. 18/12/1975: Locali Inverno Estate T [ C] UR [%] T [ C] UR [%] Tutti i locali 20 N.C. N.C. N.C. Tolleranze: - Temperatura ± 0,5 C - Umidità relativa ± 5% Ventilazione naturale Il dimensionamento dei ricambi aria ottenuti mediante ventilazione naturale viene condotto con riferimento alle norme tecniche UNI che parametrizzano i ricambi aria alla densità di affollamento e alla destinazione d uso, verificando inoltre di rispettare i parametri previsti dal D.M. 18/12/1975 che riporta i ricambi aria in volumi/ora. Le portate minime di ricambio aria ai sensi del D.M. 18/12/1975 e UNI utilizzate nei calcoli sono qui sotto riportate: Portata aria di rinnovo Classificazione degli ambienti UNI10339 D.M. 18/12/75 Aule per didattica e speciali Laboratori Biblioteca (assimilata a laboratorio) Sale insegnanti Altri ambienti di passaggio Mensa ns [pers/mq] Qop [l/s pers] Q [Vol/h] 0,45 6,0 3,5 0,30 7,0 3,5 0,30 7,0 3,5 0,30 6,0 1, ,5 0,60 10,0 2,5 Bagni (volume del solo locale WC) Estrazione forzata 8 vol/h 2,5 Pag. 5/32

7 3.1.4 Rumorosità degli impianti La rumorosità degli impianti in funzionamento continuo e discontinuo sarà tale da non superare i limiti di dba nelle modalità previste dal DPCM 05/12/1997. In particolare: - 35 dba LAmax con costante di tempo slow per i servizi a funzionamento discontinuo; - 25 dba LAeq per i servizi a funzionamento continuo Trasmittanza termica stazionaria delle strutture opache e trasparenti Le strutture componenti l involucro dell edificio avranno i seguenti valori di trasmittanza termica U=W/mqK: Struttura di riferimento U di progetto comprensivo dell incidenza dei ponti termici [W/mqK] U limite All. A D.M. 26/06/2015 [W/mqK] Pavimento su igloo ( 1 ) 0,12 0,32 Pavimento su portici 0,27 0,32 Copertura 0,20 0,30 Strutture opache verticali 0,31 0,34 Trasmittanza complessiva serramenti (Uw) 1,40 2,00 (1) Trasmittanza termica calcolata considerando l influenza del terreno e del vespaio areato secondo le norme UNI EN ISO Trasmittanza termica periodica e sfasamento termico delle strutture opache Pur non essendo normativamente richiesto in quanto l irradianza sul piano orizzontale nel mese di massima insolazione estiva Im,s è inferiore a 290 W/mq, vengono lo stesso verificati e riportati nella tabella seguente i valori di trasmittanza termica periodica Yie (W/mqK) e lo sfasamento termico delle strutture opache verticali ed orizzontali di progetto: Struttura di riferimento Yie di progetto comprensivo dell incidenza dei ponti termici [W/mqK] Yie limite P.to All. 1 D.M. 26/06/2015 [W/mqK] Sfasamento [ore] Parete esterna 101 PE 0,013 0,10 15,87 Parete esterna 102 PE 0,017 0,10 12,54 Parete esterna 103 PE 0,040 0,10 11,46 Copertura 601 SOF 0,027 0,18 14,25 Copertura 602 SOF 0,035 0,18 12,46 Pag. 6/32

8 3.1.7 Fattori di ombreggiamento fissi Nel calcolo riportato nella relazione energetica sono stati inseriti i seguenti fattori di ombreggiamento fissi presenti: Portico a Sud su vetrata al piano terra Cornicione a Sud su vetrata al piano primo Inoltre tutte le superfici vetrate poste nei quadranti da Est a Ovest sono dotate di sistema frangisole esterno motorizzato controllato dal sistema di supervisione in grado di ottimizzarne il funzionamento sia in regime estivo che invernale. Nei calcoli energetici sono stati considerati dei valori fissi medi Ggl=0,5 Gsh=0,65. Pag. 7/32

9 3.1.8 Trasmittanza termica lineica dei ponti termici La trasmittanza termica lineica dei ponti termici significativi è stata calcolata, come previsto dalla norma UNI EN ISO 10211, mediante una simulazione numerica agli elementi finiti FEM che consente determinare i flussi termici su ogni elemento e il flusso termico totale, le temperature interne e le temperature superficiali, le trasmittanze termiche dei singoli elementi, il coefficiente di accoppiamento termico e la trasmittanza termica lineica del ponte termico. Il metodo di calcolo si basa sui seguenti presupposti: - tutte le proprietà fisiche sono indipendenti dalla temperatura; - non ci sono sorgenti di calore all interno dell elemento edilizio. Il metodo numerico utilizzato è validato secondo quanto previsto dall Appendice A della norma stessa, in quanto: a) fornisce le temperature e i flussi termici; b) consente di calcolare le temperature ed i flussi termici in posizioni diverse da quelle indicate nella norma la suddivisione in nodi; c) calcola la somma dei valori assoluti di tutti i flussi termici due volte, per n nodi (o celle) e per 2n nodi (o celle). La differenza tra questi due risultati è sempre minore dell 1%; d) itera il calcolo fino a quando la somma di tutti i flussi termici (positivo e negativo) entranti nell'oggetto, divisa per la metà della somma dei valori assoluti di tutti questi flussi termici, è minore di 0,0001. Il software utilizzato per il calcolo è il Thermus PT della Acca Software che utilizza il solutore di calcolo agli elementi finiti TheBriNA (Thermal Bridge Numerical Analysis). Si riportano qui di seguito degli estratti dei calcoli condotti con i riferimenti ai particolari costruttivi riportati negli elaborati architettonici e ai codici inseriti nella relazione energetica. Ponte termico cassonetto serramenti 701 PTE Particolare 1 Tav. A13 Modello di calcolo Curve di livello temperature Scala temperature Valore calcolato Ψ = 0,12 W/mK Pag. 8/32

10 Ponte termico parete pavimento su igloo 710 PTE Particolare 3 Tav. A13 Modello di calcolo Curve di livello temperature Scala temperature Valore calcolato Ψ = 0,12 W/mK Ponte termico cordolo interpiano 711 PTE Particolare 1 Tav. A13 Modello di calcolo Curve di livello temperature Scala temperature Valore calcolato Ψ = 0,01 W/mK Pag. 9/32

11 Ponte termico parete copertura 712 PTE Particolare 1 Tav. A13 Modello di calcolo Curve di livello temperature Scala temperature Valore calcolato Ψ = -0,11 W/mK (a favore della sicurezza nella relazione energetica non vengono inseriti valori negativi) Ponte termico parete solaio su portico 713 PTE Particolare 5 Tav. A14 Modello di calcolo Curve di livello temperature Scala temperature Valore calcolato Ψ = 0,01 W/mK Pag. 10/32

12 Ponte termico solaio su portico parete 714 PTE Particolare 5 Tav. A14 Modello di calcolo Curve di livello temperature Scala temperature Valore calcolato Ψ = -0,09 W/mK (a favore della sicurezza nella relazione energetica non vengono inseriti valori negativi) Ponte termico poggiolo a sbalzo 715 PTE Particolare 2 Tav. A13 Modello di calcolo Curve di livello temperature Scala temperature Valore calcolato Ψ = 0,30 W/mK Pag. 11/32

13 Ponte termico dislivello coperture 716 PTE Particolari 7e 8 Tav. A14 Modello di calcolo Curve di livello temperature Scala temperature Valore calcolato Ψ = 0, Risultati dei calcoli Potenze termiche di progetto Dall elaborazione dei calcoli preliminari condotti con riferimento alle condizioni climatiche di progetto su esposte ne conseguono i seguenti risultati energetici: Potenza termica per trasmissione kw 34 Potenza termica per ventilazione kw 125 Potenza termica totale di progetto kw Indici di prestazione e classe di efficienza energetica Dall elaborazione preliminare dei calcoli secondo le procedure previste dalle normative vigenti in materia, con particolare riferimento a livello Nazionale ai D.M. 26/06/2015, al D.Lgs 28/2011 e suo Allegato 3 come modificato dall'art. 12 c.2 del D.L. 244 del 30/12/2016, l edificio scolastico oggetto del presente progetto sarà classificabile con una classe di efficienza energetica non peggiore alla A3. I valori effettivi degli indici di prestazione energetica, rendimento e classe energetica proposta sono riportati nell allegata relazione energetica (IMC02). Pag. 12/32

14 3.2.3 Utilizzo di fonti di energia rinnovabili (FER) o assimilate Dall elaborazione esecutiva dei calcoli come sopra riportati, l edificio scolastico di progetto con la dotazione impiantistica prevista, garantirà il rispetto degli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili previsti dal D.Lgs 28/2011 e suo Allegato 3 come modificato dall'art. 12 c.2 del D.L. 244 del 30/12/2016, con riferimento ad interventi approvati antecedentemente al 31/12/2017, aumentati del 10% trattandosi di edificio pubblico, ed in particolare: - copertura di almeno il 55,0% del fabbisogno di energia primaria per la produzione di ACS - copertura di almeno il 38,5% della somma dei fabbisogni di energia primaria per la produzione di ACS, climatizzazione invernale ed estiva - installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica avente una potenzialità di picco di 28,8 kw, superiore a Sup/65 x 1,1 = 1.265/65 x 1,1 = 21,4 kw I valori effettivi del contributo da fonti rinnovabili sono riportati nell allegata relazione energetica (IMC02). 3.3 Dimensionamento impianti di climatizzazione e ventilazione Tubazioni di distribuzione fluidi caldi Il dimensionamento delle linee di distribuzione dei fluidi caldi è stato eseguito sulla base dell assegnazione, per vari tronchi di rete attraversati da determinate portate di acqua, dei diametri delle tubazioni tali da determinare una perdita di carico costante per unità di lunghezza. Il diagramma delle perdite di carico utilizzato è quello per le tubazioni in ferro senza saldatura e per le tubazioni in multistrato Le perdite di carico localizzate sono state valutate con il metodo dei metri di tubazione equivalente La perdita di carico unitaria di progetto, fissata nell intervallo Pa per metro lineare, è stata assegnata sia per mantenere nelle tubazioni velocità medie tali da non indurre fastidiose rumorosità, sia per ottimizzare il rapporto tra i costi di realizzazione della rete di primo impianto e i costi di pompaggio di esercizio. Trattandosi di impianto con pompa di calore acqua/acqua, la portata d acqua è stata determinata fissando un salto termico massimo dell acqua all interno del circuito di 5 C. Il bilanciamento dell impianto, atto a garantire a ciascun terminale di emissione la portata d acqua prevista nel calcolo, verrà effettuato agendo sugli organi di taratura installati sui collettori di distribuzione Prevalenza dei gruppi di pompaggio Il dimensionamento dei gruppi di pompaggio è stato condotto per semplificazione di calcolo fissando le perdite di carico in linea pari a 300 Pa/m e tenendo conto dell incidenza dei pezzi speciali nella misura del 20% della lunghezza del circuito più sfavorito. Le specifiche risultanze sono riportate negli elaborati grafici di progetto. Circuito Lunghezza tubazioni Lunghezza equivalente Perdite di carico in linea Perdite di carico specifiche Perdita di carico totale M+R +20% 0,30 kpa/m Collettore + Collettore + valvole Pannelli [m] [m] [kpa] [kpa] [kpa] [kpa] Pannelli PT Pannelli P Pag. 13/32

15 3.3.3 Criteri di dimensionamento impianto a pannelli radianti a pavimento Il calcolo dei pannelli radianti a pavimento è stato sviluppato sulla base delle norme UNI-EN 1264 di cui riportiamo alcuni brevi cenni. La scelta della temperatura di mandata viene effettuata in funzione del locale sfavorito per il quale le norme forniscono la seguente definizione: - Ambiente in cui il rapporto tra la potenza richiesta e la superficie pannellabile è massimo. Questo rapporto è detto densità di flusso. L'ambiente sfavorito deve soddisfare due condizioni: - La differenza tra la temperatura di mandata e quella di ritorno non può superare i 5 C. - Non può essere un locale appartenente alla zona servizi. Per questi locali si assume una resistenza termica del materiale di rivestimento pari a 0,01 mq C/W. Per tutti gli altri è consigliato un valore pari a 0,1 mq C/W o peggiore se presente. In tutti gli ambienti la temperatura superficiale del pavimento non può essere maggiore di 29 C (ipotizzando che la temperatura interna del locale sia 20 C). Ciò naturalmente pone un vincolo alla densità di flusso prodotta dal pannello radiante che non può superare una certa soglia. Per ovviare a questo vincolo è stato introdotto il concetto di superficie marginale definita come porzione di superficie ambiente compresa fino ad un metro dalle pareti esterne. All'interno di tale superficie la temperatura del pavimento non deve superare di 35 C (ipotizzando che la temperatura interna del locale sia 20 C): ne consegue che, se necessario, in questa area i tubi possono infittirsi Criteri di dimensionamento canali aria Il dimensionamento delle canalizzazioni di ricambio dell aria è stato eseguito sulla base dell assegnazione, ai vari tronchi di canalizzazioni attraversati da determinate portate d aria, di diametri tali da determinare una perdita di carico costante per unità di lunghezza non superiore a 0,9 Pa/m, imponendo comunque una limitazione alla velocità massima dell aria di 6 m/s per le canalizzazioni principali e di 4 m/s per le secondarie. La perdita di carico, ottimizzata dal confronto tra i costi di realizzazione della rete di distribuzione e i costi di ventilazione necessari, è stata fissata in 0,6 Pa per metro lineare di condotto. I valori di progetto sopraindicati (perdita di carico unitaria di progetto pari a 0,6 Pa per metro lineare e la limitazione delle velocità dell aria a 6 m/s per le canalizzazioni principali e 4 m/s per le secondarie) sono stati assunti sia per mantenere nelle canalizzazioni velocità medie dell aria tali da non indurre fastidiose rumorosità, sia per ottimizzare il rapporto tra i costi di realizzazione della rete di primo impianto e i costi di ventilazione di esercizio. Le perdite di carico localizzate, dovute alla presenza di pezzi speciali, sono state valutate con il metodo dei metri di canalizzazione equivalente. Il bilanciamento dell impianto, atto a garantire a ciascun terminale la portata d aria prevista nel calcolo, verrà effettuato agendo sugli organi di taratura installati sui tronchi principali dei canali e sullo stacco a ciascun terminale di immissione e ripresa. Il dimensionamento della prevalenza dei ventilatori è stato condotto per semplificazione di calcolo ed in favore della sicurezza fissando le perdite di carico in linea pari a 0,7 Pa/m e tenendo conto dell incidenza dei pezzi speciali nella misura del 20% della lunghezza del percorso più sfavorito. Pag. 14/32

16 4 IMPIANTO IDRICO SANITARIO E SCARICHI 4.1 Criteri di dimensionamento impianti idrico sanitari Riferimenti normativi Il calcolo delle portate da consegnare, per il dimensionamento della rete di distribuzione dell acqua potabile, sarà condotto con riferimento alle norme UNI9182, e UNI EN Determinazione delle portate di acqua potabile Le reti di distribuzione idrica sono state dimensionate secondo le norme UNI EN e UNI 9182 (Appendice F), con il metodo delle Unità di Carico (UC). Le unità di carico attribuite dalla norma alle diverse utenze sono riportate nelle seguenti tabelle tratte dalla UNI 806-3: UNI Prospetto 2 Apparecchio Lavabi Vaso Lavabo a canale (per ogni posto) Docce Lavello da cucina non domestica Lavastoviglie da cucina non domestica Unità di carico Totali (Calda+Fredda) 1,0 1,0 1,0 2,0 4,0 5,0 Per ogni raggruppamento di utenze servito da un tronco della rete di distribuzione dovrà essere effettuato il calcolo delle Unità di Carico totali. Note le unità di carico totali, utilizzando la tabella F (edifici collettivi), si determinano i valori delle portate d'acqua massime contemporanee. UNI Appendice F4.1.1 Determinazione della portata massima contemporanea col metodo delle Unità di carico (UC) per le utenze degli edifici ad uso pubblico e collettivo Unità di carico UC Portata [l/s] Unità di carico UC Portata [l/s] Unità di carico UC Portata [l/s] ,30 0,40 0,50 0,60 0,68 0,78 0,85 0,96 1, ,30 1,46 1,62 1,90 2,20 2,40 2,65 2,90 3, ,65 3,90 4,25 4,60 4,95 5,35 5,75 6,10 6,45 Pag. 15/32

17 4.1.3 Dimensionamento delle tubazioni Il dimensionamento del tronco di alimentazione verrà effettuato verificando la velocità dell acqua (UNI Appendice N), alla portata massima erogata, utilizzando la tabella N.10: UNI Appendice N.10 Velocità massima ammessa nei circuiti aperti Diametro (Acciaio zincato) ½ ¾ 1 1 ¼ 1 ½ 2 2 ½ Calcolo delle portate di acqua potabile Diametro esterno (Multistrato) Velocità [m/s] 0,7 0,9 1,2 1,5 1,7 2,0 2,3 2,4 2,5 2,5 2,5 Come appena descritto il calcolo delle portate dipende dalle unità di carico a valle di una certa sezione e complessivamente per l intero complesso risulta: Tipologia apparecchio n U.C. Unitaria U.C. Totale Vasi igienici 27 1,0 27,0 Lavabi a canale doppi 16 2,0 32,0 Lavabi 10 1,0 10,0 Docce 1 2,0 2,0 Lavello da cucina 1 4,0 4,0 Lavastoviglie cucina 1 5,0 5,0 TOTALI [UC] 80,0 Portata di punta [l/s] 2,65 Pag. 16/32

18 4.3 Calcolo pressione minima residua allaccio acquedotto Il calcolo della pressione minima residua dell allaccio all acquedotto viene condotta garantendo all apparecchio idraulicamente più sfavorito con le condizioni di portata della rete pari alla portata massima di punta prima determinata (2,65 l/s) la pressione minima riportata dalla norma UNI9182 Appendice E: Apparecchio Lavabi Bidet Vasi a cassetta Doccia Lavello da cucina Portata Acqua fredda [l/s] 0,10 0,10 0,10 0,15 0,20 Portata Acqua calda [l/s] 0,10 0,10 0,15 0,20 Pressione Minima [kpa] Nel caso in esame risulta: - Dislivello massimo apparecchio utilizzatore: 55 kpa (5,5 m) - Lunghezza alimentazione massima: 110 m - Aumento lunghezza per perdite localizzate: 22 m (20%) - Perdita di carico unitaria massima: 0,7 kpa/m - Perdita di carico centrale idrica 50 kpa - Prevalenza dinamica residua: 50 kpa Prevalenza residua minima necessaria: (110+22)x0,7 = 247 kpa (2,47 bar) 4.4 Fabbisogno acqua calda sanitaria Il consumo giornaliero di acqua calda ad uso sanitario a 40 C con DT=25 C, viene fissato con riferimento alle tabelle delle UNI-TS pari a 0,2 litri/gg per allievo. Nel caso in esame risulta qundi 0,2 litri/gg per allievo x 400 allievi = 80 litri/giorno 80 x 1,162 Wh/kg C x 25 C / 1000 = 2,32 kwh/giorno Pag. 17/32

19 4.5 Criteri di dimensionamento scarichi La rete di scarico delle acque usate sarà dimensionata secondo norma UNI EN con il metodo delle Unità di Scarico (DU). Le unità di scarico attribuite dalla norma UNI EN alle diverse utenze sono riportate nel prospetto 2. UNI EN Prospetto 2 Unità di scarico (DU) Apparecchio Vaso Lavabi Lavabo a canale (per ogni posto) Doccia senza tappo Lavello da cucina non domestica Lavastoviglie da cucina non domestica DU [l/s] 2,5 0,5 0,5 0,6 1,5 1,5 Per ogni raggruppamento di utenze allacciato ad un tronco delle rete di scarico è stato effettuato il calcolo delle Unità di Scarico (DU) totali utilizzando il sistema I (sistema di scarico con colonna unica e diramazioni di scarico riempite parzialmente), i valori ottenuti sono stati utilizzati per determinare la portata massima mediante la seguente formula: Qww = k DUtot Dove: K = coefficiente di frequenza DUtot = sommatoria dei DU dei singoli apparecchi allacciati UNI EN Prospetto 3 Coefficiente di frequenza tipo (k) Apparecchio Uso intermittente, per es. in abitazioni, locande, uffici Uso frequente, per es. in ospedali, scuole, ristoranti, alberghi Uso molto frequente, per es. bagni e/o docce pubbliche Uso speciale, per es. laboratori Coeff. K 0,5 0,7 1,0 1,2 Determinata la portata dalla tabella prospetto 11 punto della norma si determinano i diametri dei collettori di scarico installati con ventilazione primaria e pendenza non inferiore all 1%. Pag. 18/32

20 4.6 Dimensionamento colonne e collettori di scarico Come appena descritto il calcolo delle portate dipende dalle unità di scarico a monte di una certa sezione e per ciascuna colonna risulta (per i riferimenti si rimanda agli elaborati grafici di progetto): Colonna A Tipologia apparecchio n apparecchi DU DU tot. Vasi igienici 0 2,5 0,0 Lavabi a canale doppi 0 1,0 0,0 Lavabi 0 0,5 0,0 Docce 0 0,6 0,0 Lavello da cucina 1 1,5 1,5 Lavastoviglie cucina 1 1,5 1,5 TOTALE 3,0 Portata complessiva di punta [l/s] (k=0,7) 1,2 Colonna e collettore: - Diametro ø110 mm - Altezza di riempimento h/d<0,7 - Pendenza 1% Colonna B Tipologia apparecchio n apparecchi DU DU tot. Vasi igienici 1 2,5 2,5 Lavabi a canale doppi 2 1,0 2,0 Lavabi 1 0,5 0,5 Docce 1 0,6 0,6 Lavello da cucina 0 1,5 0,0 Lavastoviglie cucina 0 1,5 0,0 TOTALE 5,6 Portata complessiva di punta [l/s] (k=0,7) 1,7 Colonna e collettore: - Diametro ø110 mm - Altezza di riempimento h/d<0,7 - Pendenza 1% Pag. 19/32

21 Colonna C Tipologia apparecchio n apparecchi DU DU tot. Vasi igienici 11 2,5 27,5 Lavabi a canale doppi 0 1,0 1,0 Lavabi 2 0,5 1,0 Docce 0 0,6 0,0 Lavello da cucina 0 1,5 0,0 Lavastoviglie cucina 0 1,5 0,0 TOTALE 29,5 Portata complessiva di punta [l/s] (k=0,7) 3,8 Colonna: Collettore: - Diametro ø110 mm - Altezza di riempimento h/d<0,7 - Pendenza 1% - Diametro ø125 mm - Altezza di riempimento h/d<0,7 - Pendenza 1% Colonna D Tipologia apparecchio n apparecchi DU DU tot. Vasi igienici 2 2,5 5,0 Lavabi a canale doppi 0 1,0 0,0 Lavabi 2 0,5 1,0 Docce 0 0,6 0,0 Lavello da cucina 0 1,5 0,0 Lavastoviglie cucina 0 1,5 0,0 TOTALE 6,0 Portata complessiva di punta [l/s] (k=0,7) 1,7 Colonna e collettore: - Diametro ø110 mm - Altezza di riempimento h/d<0,7 - Pendenza 1% Pag. 20/32

22 Colonna E Tipologia apparecchio n apparecchi DU DU tot. Vasi igienici 0 2,5 0,0 Lavabi a canale doppi 12 1,0 12,0 Lavabi 0 0,5 0,0 Docce 0 0,6 0,0 Lavello da cucina 0 1,5 0,0 Lavastoviglie cucina 0 1,5 0,0 TOTALE 12,0 Portata complessiva di punta [l/s] (k=0,7) 2,4 Colonna e collettore: - Diametro ø110 mm - Altezza di riempimento h/d<0,7 - Pendenza 1% Colonna F Tipologia apparecchio n apparecchi DU DU tot. Vasi igienici 2 2,5 5,0 Lavabi a canale doppi 0 1,0 0,0 Lavabi 3 0,5 1,5 Docce 0 0,6 0,0 Lavello da cucina 0 1,5 0,0 Lavastoviglie cucina 0 1,5 0,0 TOTALE 6,5 Portata complessiva di punta [l/s] (k=0,7) 1,8 Colonna e collettore: - Diametro ø110 mm - Altezza di riempimento h/d<0,7 - Pendenza 1% Pag. 21/32

23 Colonna G Tipologia apparecchio n apparecchi DU DU tot. Vasi igienici 11 2,5 27,5 Lavabi a canale doppi 2 1,0 2,0 Lavabi 2 0,5 1,0 Docce 0 0,6 0,0 Lavello da cucina 0 1,5 0,0 Lavastoviglie cucina 0 1,5 0,0 TOTALE 30,5 Portata complessiva di punta [l/s] (k=0,7) 3,9 Colonna: Collettore: - Diametro ø110 mm - Altezza di riempimento h/d<0,7 - Pendenza 1% - Diametro ø125 mm - Altezza di riempimento h/d<0,7 - Pendenza 1% Globali edificio Tipologia apparecchio n apparecchi DU DU tot. Vasi igienici 27 2,5 67,5 Lavabi a canale doppi 16 1,0 16,0 Lavabi 10 0,5 5,0 Docce 1 0,6 0,6 Lavello da cucina 1 1,5 1,5 Lavastoviglie cucina 1 1,5 1,5 TOTALE 92,1 Portata complessiva di punta [l/s] (k=0,7) 6,7 L allacciamento finale dovrà quindi possedere, da un dimensionamento preliminare, le seguenti caratteristiche minime: - Diametro ø160 mm - Pendenza 1% Pag. 22/32

24 5 IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS METANO 5.1 Criteri di dimensionamento Il dimensionamento delle linee di adduzione del gas metano verrà condotto come previsto al punto 5.2 e all Appendice A della UNI , di modo da garantire il corretto funzionamento delle apparecchiature. Il metodo di dimensionamento delle linee di adduzione del gas metano è il seguente: - in base alla portata termica nominale della apparecchiature allacciate viene determinata la massima portata oraria in volume di gas metano richiesta per ogni tratto di impianto; - si misura lo sviluppo geometrico di progetto delle tubazioni e si sommano ad esso le lunghezze equivalenti per i pezzi speciali presenti ottenendo così le lunghezze virtuali dei tratti; - in base alla densità relativa del gas rispetto all aria, utilizzando le relative formule semplificate di Renouard, si procede alla determinazione quindi della perdita di carico tra il contatore e l apparecchio utilizzatore, mediante la seguente formula semplificata: P [mbar] = 2,275 x 10 6 x d x Qv 1,82 x Di -4,82 x L x si verifica quindi che la pressione finale sia tale da garantire il corretto funzionamento dell apparecchiatura e la pressione finale sia superiore a 20 mbar come richiesto dall apparecchiatura specifica installata: Considerando la pressione di consegna non inferiore a 40 mbar, cautelativamente viene fissata una perdita di carico massima di 5 mbar. I vari termini necessari per il calcolo secondo le formule semplificate di Renouard sono: - Qv = Portata gas metano = (Qn x 3600) / Hi - Qn = portata termica nominale totale delle apparecchiature allacciate in kw - Hi = potere calorifico inferiore del gas metano pari a kj/nmc - d = alla densità relativa di calcolo rispetto all aria = 0,6 - Di = diametro interno in mm - L = lunghezza in m 5.2 Dimensionamento impianto Nel caso in esame: Gruppo termico (potenzialità al focolare 112,9 kw) Tratto L eq. P rel. Qn Q Diametro Diametro P v Materiale [m] [Bar] [kw] [mc/h] nominale interno [mbar] [m/s] Interrato 70 0,6 112,9 11,76 PEAD DN63 51, ,6 A vista 15 0,6 112,9 11,76 Fe 1 ½ 42,5 0,27 2,3 Totale 0,75 Perdita di carico complessiva per l apparecchiatura più sfavorita = 0,75 mbar (<1,0 mbar). Pag. 23/32

25 6 IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO 6.1 Generalità sull impianto Il progetto prevede l installazione di una rete idrica di protezione antincendio alimentata da acquedotto cittadino, realizzata in conformità alle disposizioni dettate dal DM 26/08/1992 e dal D.M. 22/12/2012, in relazione alla classificazione del tipo di scuola in funzione del numero delle effettive presenze contemporanee di alunni e personale docente e non docente. Nel caso specifico, essendo previsto un numero di presenze contemporanee inferiore a 800, la scuola è classificabile, ai sensi del P.to 1.2 dell Allegato al succitato Decreto, di tipo non superiore a 3, per cui ai sensi della Tabella 1 dell Allegato al D.M. 20/12/2012 viene realizzato un impianto secondo quanto prescritto dalle norme UNI per livello 1 di pericolosità con alimentazione di tipo singolo secondo quanto prescritto dalla UNI-EN La rete idrica antincendio sarà quindi costituita dai seguenti componenti principali: - allaccio all acquedotto cittadino - rete di tubazioni fisse mantenute permanentemente in pressione, ad uso esclusivo antincendio - terminali di tipo a naspi DN25 con manichetta da 25 ml ed ugello da 8 mm (k 24,75). 6.2 Dati tecnici di progetto impianto idrico antincendio L'impianto è dimensionato secondo le metodologie prescritte dalla norma UNI10779 per livello 1 di pericolosità, e quindi per garantire una portata per ciascun naspo non minore di 35 l/min ad una pressione residua di almeno 2,0 bar, considerando simultaneamente operativi non meno di 4 naspi nella posizione idraulicamente più sfavorevole, per una durata di almeno 30 minuti. Le tubazioni di alimentazione e quelle costituenti la rete saranno protette dal gelo, da urti e non attraverseranno compartimenti non protetti e correranno prevalentemente interrate all esterno dell edificio e a vista all interno dello stesso (solo per brevi tratti correranno incassate). Da un dimensionamento preliminare risultano le seguenti caratteristiche minime che dovrà garantire l allaccio all acquedotto: Portata 160 litri/minuto Prevalenza 3,1 bar Dati i valori forniti dell Ente gestore del servizio idrico le prestazioni di acquedotto in termini di pressione, portata e continuità di funzionamento, dovrebbero essere tali da garantire il funzionamento della rete secondo le caratteristiche previste dalla norma UNI per aree di livello di rischio 1 (scuole fino a 800 persone). 6.3 Dimensionamento della rete idrica Il calcolo idraulico della rete di tubazioni consente di dimensionare ogni tratto di tubazione in base alle perdite di carico distribuite e localizzate che si hanno in quel tratto. Esso è stato eseguito sulla base dei dati geometrici (lunghezze dei tratti della rete, dislivelli geodetici, diametri nominali delle tubazioni), portando alla determinazione di tutte le caratteristiche idrauliche dei tratti (portata, perdite distribuite e concentrate) e quindi della prevalenza e della portata totali necessari delle caratteristiche idrauliche minime dell'acquedotto di alimentazione della rete. E' stata inoltre eseguita la verifica della velocità massima raggiunta dall'acqua in tutti i tratti della rete; in particolare è stato verificato che essa non superi in nessun tratto il valore di m/sec. Pag. 24/32

26 Perdite di Carico Distribuite Le perdite di tipo distribuito sono state valutate secondo la seguente formula di Hazen-Williams: dove: = coefficiente di Hazen - Williams secondo il sistema S.I. (con pressione in MPa) Hd = perdite distribuite [kpa] Q = portata nel tratto [l/min] L = lunghezza geometrica del tratto [m] D = diametro della condotta [mm] C = coefficiente di scabrezza Perdite di Carico Concentrate Le perdite di carico concentrate sono dovute ai raccordi, curve, pezzi a T e raccordi a croce, attraverso i quali la direzione del flusso subisce una variazione di 45 o maggiore (escluse le curve ed i pezzi a T sui quali sono direttamente montati gli erogatori); Esse sono state trasformate in "lunghezza di tubazione equivalente" come specificato nella norma UNI ed aggiunte alla lunghezza reale della tubazione di uguale diametro e natura. Nella determinazione delle perdite di carico localizzate si è tenuto conto che: - quando il flusso attraversa un Ti e un raccordo a croce senza cambio di direzione, le relative perdite di carico possono essere trascurate; - quando il flusso attraversa un Ti e un raccordo a croce in cui, senza cambio di direzione, si ha una riduzione della sezione di passaggio, è stata presa in considerazione la "lunghezza equivalente" relativa alla sezione di uscita (la minore) del raccordo medesimo; - quando il flusso subisce un cambio di direzione (curva, Ti o raccordo a croce), è stata presa in considerazione la "lunghezza equivalente" relativa alla sezione d'uscita. Per il calcolo viene impostata la prevalenza residua minima da assicurare ad ogni singolo terminale. In funzione della portata minima indicata dalle norme, poi si procede alla corretta scelta del coefficiente di efflusso, compatibilmente a quelli in commercio e indicati dai costruttori secondo norme CEE. Il calcolo idraulico ci porterà quindi ad avere, per ogni terminale considerato attivo, e in funzione del K impostato, la pressione reale e, conseguentemente, la relativa portata reale. A tal proposito, non è superfluo specificare che, nel calcolo che viene di seguito riportato, sono stati considerati esclusivamente quei terminali che, secondo norma, nel loro funzionamento simultaneo dovranno garantire al bocchello sfavorito le condizioni idrauliche minime appena citate. 6.4 Dati di calcolo della rete Per l'individuazione degli elementi della rete si è proceduto alla numerazione dei nodi e dei lati dei tratti. La rete è a maglia, con anelli aventi quindi uno o più lati in comune. Per la determinazione delle grandezze idrauliche della rete a maglia è stato utilizzato il metodo iterativo di Hardy-Cross, in cui le portate iniziali fittizie sono state determinate mediante un sistema di equazioni di moto ai tratti (DeltaP = K x Q x Q ) e di equilibrio ai nodi (Sum (Q) = 0). Una volta definite le portate iniziali si è avviata la reiterazione di Hardy-Cross tenendo conto nei lati comuni delle portate correttive fittizie dei due anelli che fanno capo ai lati comuni stessi. Il processo iterativo viene concluso quando tutte le portate correttive dei vari anelli risultano inferiori a Per la determinazione delle pressioni si è, infine, proceduto analogamente mediante sistema. Le tubazioni utilizzate per la costruzione della rete antincendio sono: Pag. 25/32

27 Sigla Descrizione C (Nuovo) C (Usato) A8M ACCIAIO non legato UNI EN Serie Media P11 POLIETILENE PE 100 PN 16 SDR 11 UNI Numero Tratto Nodi Lunghezza [m] Tipo Materiale Dislivello [m] Rete Tubi P P P P AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM AM Pag. 26/32

28 Nella rete sono stati inseriti i seguenti terminali, di cui si riportano in dettaglio le relative caratteristiche: Nodo Tipo Attivo Quota Portata Prevalenza K [kpa] Terminale Terminale Nodo [m] Richiesta [l/min] Minima [kpa] 9 Naspo No Naspo No Naspo No Naspo Sì Naspo No Naspo Sì Naspo No Naspo No Naspo No Naspo No Naspo Sì Naspo Sì Naspo No Naspo No Di questi sono stati considerati attivi ai fini del calcolo i seguenti terminali. Si ricorda che, applicando la norma, ad ogni terminale è stato considerata una perdita concentrata di 0,3 bar (30 KPa) all attacco: Nodo Tipo Erogatore K [kpa] Lunghezza Manichetta [m] Diametro Bocchello [mm] Perdita Carico Aggiuntiva [kpa] 9 Naspo Naspo Naspo Naspo Naspo Naspo Naspo Naspo Naspo Naspo Naspo Naspo Naspo Naspo Sono stati considerati anche i pezzi speciali inseriti in ciascun ramo della rete così come il dislivello geodetico che esiste tra la rete stessa. La seguente tabella mostra la tipologia e il numero dei pezzi speciali inseriti in rete, che generano perdite di carico concentrate: A = Curve a 45 B = Curve a 90 C = Curve larghe a 90 D = Pezzi a T o Croce E = Saracinesche F = Valvole di non ritorno G = Valvole a farfalla Pag. 27/32

29 # Pezzi L Eq. [m] # Pezzi L Eq. [m] # Pezzi L Eq. [m] speciali speciali speciali 1 E F A, B *B *B, D *B, D D *B B D B, D B, D B *B, D B *B, D D *B, D *B, D *B, D *B, D *B, D *B, D *B, D Risultati del calcolo E' stato effettuato il calcolo con i dati del paragrafo precedente, nell'ipotesi di limitazione della velocità dell'acqua nei tubi al valore massimo di m/sec. Sono stati ottenuti i seguenti risultati: Portata Impianto : 160 l/min Pressione Impianto: 3,1 bar 6.6 Alimentazioni L alimentazione idrica è assicurata da un acquedotto. L alimentazione rispetta le richieste minime di pressione e portata per qualunque area di calcolo, risultando, dai dati statistici relativi agli anni precedenti, una indisponibilità annua per manutenzione inferiore al limite di 60 ore previste dalla normativa. Il collegamento sarà inoltre provvisto di un manometro posizionato tra la valvola di intercettazione della tubazione di alimentazione e la valvola di non ritorno. Pag. 28/32

30 6.7 Dati Idraulici Tubazioni Numer o Tratto Nodi Mat. Stato Lung [m] L Eq. [m] DN [mm - inch] Diam. Interno [mm] Press NI [kpa] Press NF [kpa] Dislivel lo [m] P11 Usato mm [3"] P11 Usato mm [3"] P11 Usato mm [3"] P11 Usato mm [3"] AM0 Usato mm [2 1/2"] AM0 Usato mm [2 1/2"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [1 1/2"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [2"] Hd [kpa] Hc [kpa] H Disl [kpa] Portata [l/min] Velocit à [m/sec] Pag. 29/32

31 AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [2"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [1"] AM0 Usato mm [1"] Dati Naspi attivi N Terminale Tipo K [kpa] Portata reale [l/min] Prevalenza Reale [kpa] 22 Naspo Naspo Naspo Naspo Pag. 30/32

32 6.9 Dati Nodi # Tipo Quota [m] Press. Effettiva [kpa] Portata reale [l/min] # Tipo Quot a [m] Press. Effettiva [kpa] Portata reale [l/min] 1 Allaccio acquedotto Valvola Valvola Attacco VVF Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Nodo Pag. 31/32

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