Petrolchimico. Alimentare. Milano, 29 novembre 2012!

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1 Petrolchimico Alimentare Milano, 29 novembre 2012!

2 NUOVA UNI EN ISO 9712 / 2012 Qualificazione e certificazione i del personale addetto ai CND

3 Introduzione Generale sui metodi CND

4 Contenuti dell introduzione Parte 1 Parte 2 Parte 3 Parte 4 Panoramica sui metodi ed i concetti applicati ai CND Importanza dei CND Qualificazione del Personale addetto ai CND Ciclo CND in produzione

5 Parte 1 Panoramica sui metodi ed i concetti applicati ai CND

6 CONTROLLI NON DISTRUTTIVI Hanno varie abbreviazioni CND NDE NDT PND

7 Definizione di controllo non distruttivo dstutt Esame di un manufatto eseguito con un metodo che non produca alterazioni sensibili, tali da pregiudicarne la funzionalità

8 Requisiti e finalità dei CND REQUISITI Capacità di non alterare la funzionalità del componente Rapidità di esecuzione Possibilità di esecuzione diretta anche in campo Risultato immediato FINALITA Individuazione di discontinuità sia superficiali sia volumetriche Eventuale dimensionamento delle discontinuità Monitoraggio durante l esercizio

9 Tipologie di CND INDAGINI DIFETTOSCOPICHE Individuano, posizionano e dimensionano discontinuità sia interne sia superficiali, aventi caratteristiche bidimensionali e tridimensionali INDAGINI STRUTTURALI Individuano alterazioni della struttura metallurgica del manufatto

10 Metodi per indagini difettoscopiche ESAME VISIVO (VT) LIQUIDI PENETRANTI (PT) PARTICELLE MAGNETICHE (MT) CORRENTI INDOTTE (ET) ULTRASONORO (UT) RADIOGRAFICO (RT) RIVELAZIONE FUGHE (LT) EMISSIONE ACUSTICA (AT) TERMOGRAFIA (TT)

11 Indagini strutturali e metallurgiche REPLICHE Controllo non distruttivo tti superficiale i che permette, tramite l applicazione di una pellicola (replica), di rilevare la micro-struttura dei materiali in modo da poterla osservare con microscopio ottico od elettronico. MISURE DI DUREZZA Prova meccanica, effettuata applicando un carico localizzato tramite un penetratore, che permette di valutare la resistenza che una struttura offre alla deformazione elasto-plastica.

12 PMI Indagini chimiche Positive Material Identification Analisi chimica della superficie di un pezzo, attraverso l utilizzo di due metodi: -Metodo a scintillazione, prevede una preparazione della superficie, i elevata precisione i di lettura, individua id tutti tti gli elementi presenti, lascia lievi tracce sul pezzo; -Metodo a spettrometria a RX (Niton), non prevede nessuna preparazione della superficie, elevata precisione di lettura, individua tutti gli elementi presenti tranne il carbonio, non lascia tracce sul pezzo.

13 Posizione della discontinuità In relazione alla posizione occupata dalla discontinuità in un manufatto, si possono distinguere: Metodi SUPERFICIALI Metodi VOLUMETRICI

14 Metodi superficiali SI DEFINISCONO SUPERFICIALI QUEI METODI CHE CONSENTONO DI RILEVARE DISCONTINUITA CHE GIACCIONO IN SUPERFICIE O POCO SOTTO LA STESSA ESSI SONO: Esame visivo Liquidi penetranti Particelle magnetiche Correnti indotte

15 Metodi volumetrici SI DEFINISCONO VOLUMETRICI QUEI METODI CHE CONSENTONO DI EVIDENZIARE DISCONTINUITA POSIZIONATE NEL VOLUME DEL MANUFATTO E NON NECESSARIAMENTE EMERGENTI IN SUPERFICIE ESSI SONO: Radiografico Ultrasonoro Termografia Rivelazione fughe Emissione acustica

16 Metodi + Diffusi Controllo Visivo (VT) Liquidi Penetranti (PT) Magnetoscopia (MT) Radiografie (RT) Ultrasuoni (UT) Ricerca Fughe (LT)

17 Controllo Visivo (VT) Applicazione Qualunque semilavorato, Manufatto, saldato e/o ricavato per altre lavorazioni destinato ad impieghi a pressione e non Metodo diretto, con controllo del pezzo a occhio nudo Metodo indiretto o strumentale con controllo del pezzo Metodo indiretto o strumentale, con controllo del pezzo tramite strumenti ottici o digitali

18 Liquidi Penetranti (PT) Applicazione Qualunque semilavorato, materiale, manufatto, saldato e/o ricavato per altre lavorazioni destinato ad impieghi i a pressione e non Metodo a contrasto di colore, con prodotto penetrante di colore rosso Metodo fluorescente, con prodotto penetrante sensibile ai raggi UV

19 Magnetoscopia (MT) Applicazione Qualunque semilavorato, purché di materiale ferromagnetico, manufatto, saldato e/o ricavato per altre lavorazioni destinato ad impieghi a pressione e non Metodo a secco, con polvere e magnetica applicata senza sospensiones o e Metodo a umido, con polvere magnetica in sospensione liquida Rivelatori a contrasto di colore o fluorescenti

20 Radiografie (RT) Applicazione Buona parte dei semilavorati per uso industriale, e dei materiali, manufatti, saldati e/o ricavato da altre lavorazioni destinati ad impieghi a pressione e non Controllo con sorgenti radioattive artificiali Se 75 Ir 192 Co 60 Controllo con apparecchi generatori di RX

21 Ultrasuoni (UT) Applicazione Buona parte dei semilavorati per uso industriale, e dei materiali, manufatti, saldati e/o ricavato da altre lavorazioni, specialmente laminati e forgiati, destinati ad dimpieghi i a pressione e non; Utilizzo diffuso su saldature, specialmente di grosso spessore Controllo Manuale Controllo Automatico

22 Ricerca Fughe (LT) Applicazione Qualunque semilavorato, materiale, manufatto, saldato e/o ricavato per altre lavorazioni destinato ad impieghi i a pressione ed al contenimento di fluidi pericolosi Metodo per emissione di bolle Metodo con spettrometro di massa

23 Principio di reciprocità I controlli non distruttivi possono essere differenziati in funzione della capacità di caratterizzare il difetto ricercato non solo come posizione ma anche come tipologia Il metodo UT è in grado di caratterizzare in modo quasi completo: posizione, dimensioni, e tipologia, di una discontinuità. Il metodo RT è ideale per verificare indicazioni all interno dello spessore. Il metodo MT è ideale per indicazioni superficiali e subsuperficiali. Il metodo PT è applicabile solo ad indicazioni affioranti.

24 Principio di reciprocità Secondo il principio di reciprocità occorre quindi effettuare sia controlli superficiali che volumetrici, per considerare attendibile, la ricerca di indicazioni.

25 Parte 2 Importanza dei CND

26 L importanza dei CND, è andata crescendo nel tempo, ad oggi i CND possono essere considerati parte integrante dei processi produttivi...

27 i CND sono applicati: al controllo dei semilavorati, Lamiere, Tubi, Raccorderia, Forgiati in genere, Getti per Valvole

28 ed ai manufatti, Saldature di materiali metallici, Saldature di materie plastiche, Prodotti ceramici, ecc

29 La scelta del metodo è funzione: del semilavorato o del manufatto da esaminare; dell indicazione, discontinuità (difetto) da ricercare; del materiale da sottoporre al controllo;

30 l applicazione dei metodi CND, oltre che ai semilavorati ed ai nuovi manufatti, è estesa ed ampiamente utilizzata anche su impianti e apparecchiature esercite.

31 Un applicazione i dei metodi CND, mirata al MONITORAGGIO.

32 Il monitoraggio è applicato all impiantistica industriale; alle costruzioni navali; al mondo aeronautico;

33 Un accurato monitoraggio, permette di: Interventi ti manutentivi ti i pronti; Interventi ti manutentivi ti i mirati; Ottimizzazione dei tempi di intervento, quindi dei costi; Maggiore sicurezza dell apparato!

34 Un contesto industriale, dove i CND sono una presenza costante, è quello in cui si progettano e realizzano apparecchi a pressione:

35 Serbatoi (Vessels), Valvole, Piping, Impianti Complessi come - Generatori di Vapore, - Installazioni i di Raffineria, i - Impianti Chimici, - Impianti Nucleari.

36 Diffusamente applicati ai manufatti saldati più in generale, se ne occupano: le società di ingegneria, le aziende costruttrici tt i degli apparecchi stessi, fino agli installatori ato ed utilizzatori finali.

37 Parte 3 Qualificazione del personale addetto ai CND

38 Qualificazione del Personale Normative e Raccomandazioni di riferimento EN ISO 9712 (sostituisce EN 473: ) (Normativa: Europea ed Internazionale) ASNT (The American Society for Nondestructive Testing) ASNT SNT TC 1A (Recommanded Practice)

39 Qualificazione del Personale Normative e Raccomandazioni di riferimento CP 189 (Normativa Americana) MIL (Military Standards) Qualifiche di Settore (Boeing McDonnel Douglas)

40 Qualificazione del Personale Definizione Persona Qualificata in riferimento ad uno standard Europeo o Internazionale, classificato in uno dei seguenti tre livelli

41 Qualificazione del Personale Livello I Livello II Livello III

42 Livello I Operatore - tarare le apparecchiature, - eseguire il controllo (Test), - registrare e classificare i risultati del controllo in base a quanto scritto nelle procedure, - compilare il certificato del controllo eseguito.

43 Livello II Operatore - Coordinatore -scelta delle tecniche di controllo, - definire i limiti del controllo, - compilare le specifiche di controllo, - eseguire e supervisionare i test, - valutare le indicazioni rilevate, - compilare e firmare il report di controllo.

44 Livello III Istruttore - Esaminatore - istruire e qualificare il personale, - assumere la responsabilità di un centro d esame per la qualifica del personale, - interpretare normative e codici, - emettere e validare procedure CND, - fungere da referente tecnico per i Livelli I e II.

45 Qualificazione del Personale La qualificazione i del personale addetto ai controlli non distruttivi è suddivisa per metodo e per Livello Livello I, Livello II e Livello III per ogni metodo di controllo

46 Qualificazione del Personale L ottenimento della qualifica avviene attraverso esami Teorico / Pratici Per tutti i Livelli dopo la frequentazione di un corso. q (Novità che fu introdotta dalla EN )

47 Costruttori di Apparecchi a pressione Direttiva i di riferimento i Europea 97/23/CE (PED) Il punto dell Allegato I, indica che per le attrezzature a pressione delle categorie III e IV, il personale addetto ai CONTROLLI NON DISTRUTTIVI deve essere stato approvato da un entità terza competente, riconosciuta da uno Stato membro, ai sensi dell art. 13 della Direttiva stessa.

48 EN ISO 9712 / 2012 Contiene i principi generali per la qualificazione e la certificazione del personale addetto alle prove non distruttive

49 EN ISO 9712 / 2012 Sono definiti all interno della norma: - Mtdi(VTPTMTRT Metodi (VT, PT, MT, ecc.); - Organi competenti per la certificazione; - Livelli di qualificazione; - Minimo training gper ogni livello e metodo; - Esperienza minima necessaria ai candidati; - Numero di domande minimo per ogni esame; - Risultati minimi richiesti; - Durata della qualifica.

50 Novità della EN ISO 9712 / 2012 Punto 1 e punto 4 Tabella 1 Introduce due nuovi metodi CND: Infrared thermographic testing TT (Termografia, prevista dalla ISO 9712/2005, ma non dalla EN 473/2008) Strain gauge testing ST (Estensimetria, prevista dalla ISO 9712/2005, ma non dalla EN 473/2008)

51 Novità della EN ISO 9712 / 2012 Punto 3.34 e punto 3.35 viene distinta per il Livelli II: 3.34 renewal (rinnovo) Trascorsi i primi cinque anni di validità della qualifica il rinnovo sarà solo documentale; 3.35 recertification (ri-certificazione) Trascorso il secondo quinquennio q di validità della qualifica il rinnovo si basa sulla ripetizione dell esame pratico;

52 Novità della EN ISO 9712 / 2012 Punto 6.2 Dai compiti dei Livello II, è stata esclusa la preparazione di istruzioni i i operative scritte, di conseguenza (La compilazione dell istruzione operativa è da ritenersi esclusa dalla procedura di esame per l ottenimento della qualifica di Livello II).

53 Novità della EN ISO 9712 / 2012 Punto Tabella 2 Training minimo richiesto: Metodo ET: per il livelli lli II e III le ore di formazione scendono a 48; Metodi RT ed UT: per il livelli II le ore scendono a 80 e per i livelli III scendono a 40, (ad esclusione la parte sulla radioprotezione);

54 Novità della EN ISO 9712 / 2012 Punto L esaminatore che ha collaborato per due anni con il candidato, non potrà esaminarlo, così come non potrà essere esaminatore chi opera nella stessa Azienda del candidato.

55 Novità della EN ISO 9712 / 2012 Punto 9.3 Certificato t digitale: it Al paragrafo 9.3 sono specificati i criteri per cui è utilizzabile un certificato digitale oltre ai contenuti ti minimi dello stesso ed all opportunità di ottenerlo direttamente dal sito web dell ente certificatore.

56 Novità della EN ISO 9712 / 2012 Punto 14 Periodo di transizione (tra la nuova Norma e le: EN 473/2008 ed ISO 9712/2005) Le certificazioni emesse prima dell entrata in vigore della EN ISO 9712/2012 sono valide fino alla loro naturale data di scadenza, sia per il rinnovo che per la ri-certificazione.

57 Novità della EN ISO 9712 / 2012 Allegato E (informativo) Ingegneria dei CND Come lo definisce la norma: Elenco non esaustivo delle attività interessate. Cioè: tutte quelle attività che partendo dalle fasi di progettazione di un componente, portano a stilare un elenco di processi legati ai CND

58 SNT TC 1A Definita: Raccomended Practice Titolata: Personnel Qualification and Certification in Nondestructive Testing

59 SNT TC 1A Si tratta differentemente dalla EN ISO 9712, che è una normativa, di una linea guida, per stilare un programma di qualificazione del personale addetto ai CND,

60 SNT TC 1A linea guida, destinata t ad aiutare le aziende oppure il singolo operatore a stilare un written practice, cioè una procedura scritta destinata t a stabilire i requisiti essenziali per la qualificazione e certificazione del personale addetto ai CND,

61 SNT TC 1A Sono definiti all interno del testo, come per la EN SIO 9712: - Metodi (VT, PT, MT, RT ecc.); - Livelli di qualificazione: I, II e III; - Criteri per stilare la written practice; - Esperienza minima necessaria ai candidati; - Minimo training per ogni livello e metodo; - Numero di domande minimo per ogni esame; - Risultati minimi richiesti; - Durata della qualifica (Intervallo di ricertificazione).

62 Fu una novità della SNT TC 1A Estensione della validità, (massimo intervallo di ricertificazione) ifi i della qualifica a cinque anni per tutti i Livelli.

63 Parte 4 Ciclo CND in produzione

64 Ciclo CND Durante la realizzazione di una costruzione (qualunque essa sia a pressione e non) all interno di un PCQ è normalmente contenuto un ciclo di CND.

65 Esempio di ciclo CND Un vessel destinato al contenimento della pressione nel PCQ conterrà: - VT sulle lamiere in ingresso; - PT sulle riprese al rovescio sulle saldature delle lamiere; - RT sulle saldature delle lamiere; PWHT -UTsulle saldature delle lamiere.

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