IMPIANTI DI PRODUZIONE DA FONTE ENERGETICA RINNOVABILE
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- Isabella Maggi
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1 IMPIANTI DI PRODUZIONE DA FONTE ENERGETICA RINNOVABILE LINEE GUIDA PER IL CORRETTO INSERIMENTO DEGLI IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI NEL TERRITORIO RURALE APPROVATE CON DELIBERAZIONE C.C. N. 29 DEL SERVIZIO URBANISTICA ARCH. DE ANDREIS ILARIA MAGGIO
2 Premessa La Comunità europea ha dettato i principi in materia di fonti rinnovabili, stabilendo la priorità a livello comunitario della produzione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili. Anche il D. Lgs. N. 387/2003, attuativo delle direttive Comunitarie, prevede che la finalità sia quella di promuovere e favorire lo sviluppo di impianti da fonti rinnovabili. Tuttavia lo sviluppo di tali impianti deve essere inserito nel territorio, nel rispetto della normativa volta alla tutela paesaggistica, alla tutela del patrimonio agricolo, alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, così come del patrimonio culturale e del paesaggio rurale. In considerazione dell interesse manifestato dagli operatori economici per l installazione di questi impianti, si ritiene nel quadro normativa vigente, nell ambito della autonomia regolamentare assegnata ai comuni in materia di governo del territorio, di dovere puntualizzare le linee per il corretto inserimento nel territorio rurale di detti impianti. Oggetto e Ambito di Applicazione Le presenti linee guida disciplinano il corretto inserimento di impianti fotovoltaici per la sola produzione di energia elettrica a fini commerciali nel territorio rurale nel rispetto di quanto disposto nelle N.T.A. del vigente R.U. agli artt bis. Sono fatte salve in ogni caso le norme vigenti in materia di impatto ambientale e di valutazione di incidenza. Impianti con potenza inferiore a 20KWp La realizzazione di impianti fotovoltaici di produzione di energia elettrica per scambio sul posto o cessione totale, di potenza inferiore a 20 kwp, devono essere compatibili con le condizioni di seguito elencate: - installati esclusivamente sulla copertura dei fabbricati, in adiacenza alla copertura o meglio integrati in essa. Impianti con potenza compresa tra i 20 KWp e i 200KWp La realizzazione di impianti fotovoltaici di produzione di energia elettrica per scambio sul posto o cessione totale, di potenza compresa tra 20 kwp ed i 200 kwp, deve perseguire il minimo impatto sul territorio, ricorrendo alle migliori tecnologie disponibili e assicurare la compatibilità con la continuità delle attività agricole e un basso rapporto tra superficie occupata dalle strutture di supporto e l area asservita all intervento. A tal fine si riportano di seguito gli elementi per il corretto inserimento degli stessi: 1 - gli impianti non potranno essere realizzati su aree poste ad una quota altimetrica s.l.m. superiore ai 285 metri; 2 - non potranno essere realizzate in aree pericolosità idraulica e geologica molto elevata (I.4 e G.4) di cui alle indagini geologiche inclusi nel P.S.; 3 - l installazione dovrà aver luogo in via prioritaria presso siti degradati o bonificati, laddove disponibili, o in prossimità a zone a destinazione produttiva, commerciale o comunque correlata alla produzione o erogazione di servizi e comunque in prossimità di aree già servite da linee elettriche e cabine di trasformazione funzionali alla tipologia di intervento. 1
3 4 - Per l individuazione di siti alternativi di quelli indicati al punto precedente sono comunque esclusi gli ambiti di tutela di monumenti e centri antichi, e aree dichiarate di notevole interesse pubblico di cui all art. 136 del codice dei beni culturali. 5 - gli impianti dovranno avere una durata non superiore ai 30 anni alla fine dei quali si dovrà prevedere il ripristino dello stato dei luoghi antecedente le opere. A garanzia dell impegno di dismissione e rimessa in pristino dello stato dei luoghi, prima dell inizio dei lavori il titolare dell impianto dovrà stipulare apposita polizza fideiussoria bancaria o assicurativa a favore del Comune, da rivalutarsi sulla base del tasso di inflazione programmata ogni 3 anni. Il calcolo della polizza sarà basato sul computo metrico estimativo allegato al progetto di dismissione e rimessa in pristino dei luoghi. 6- I terreni interessati dall installazione degli impianti dovranno essere di tipo marginali, ed in particolare: -non compresi nelle perimetrazioni dei centri abitati, e comunque non limitrofi a contesti con abitazioni diffuse. -non aventi una destinazione colturale riferita alla data di approvazione del presente regolamento di oliveto, boschi. -La superficie coperta da pannelli non potrà essere superiore al 50 % dell estensione del fondo interessato dall installazione. La superficie non occupata dall impianto deve essere mantenuta ad uso agricolo. Ai fini della determinazione della estensione del fondo non potranno essere computati terreni non in continuità con questo. 7- Il progetto di realizzazione deve prevedere dispositivi di mitigazione dell impatto visivo, per quanto riguarda la tipologia, il colore delle recinzioni il materiale degli accessi, le schermature a verde da realizzare secondo le indicazioni riportate nell allegato A delle presenti linee guida, i pannelli devono essere montati a terra o su supporti distanziatori. A garanzia dell attecchimento della schermatura verde degli impianti fotovoltaici, prima dell inizio dei lavori, il titolare dell impianto, dovrà stipulare apposita polizza fideiussoria bancaria o assicurativa a favore del Comune, per un importo pari al 50% del costo della realizzazione della schermatura stessa. Tale polizza fideiussoria sarà svincolata dopo 3 anni dalla comunicazione della fine della piantumazione e c previo sopralluogo e parere favorevole del Servizio aree verdi del Comune. 8 - I nuovi tratti di linea elettrica di adduzione o conferimento dell energia prodotta dovranno essere interrati. 9 - Dovrà essere mantenuta una distanza di almeno 300 m tra i vari impianti, e di 150 m dalle abitazioni insistenti su proprietà limitrofe, (fatta eccezione per il fabbricato di proprietà del richiedente), da zone indicate nel R.U. come zone B e zone C, da ambiti di recupero di volumetrie utilizzabili a fini residenziale o turistico ricettivo depositati al momento di presentazione della domanda dell impianto, al fine di evitare un eccessivo impatto ambientale localizzato; 10 - Gli impianti dovranno essere installati ad una distanza minima di 50 m dalle strade pubbliche e di 30 m da quelle Vicinali; 11 - Dovrà essere corrisposto a titolo di misura per la compensazione ambientale, per impianti superiori ai 100KWp, come previsto dall art. 26 della L.R. 71/09, un benefit alla Amministrazione Comunale da utilizzare in uno specifico fondo per interventi finalizzati alla compensazione e riequilibrio ambientale, il cui importo è stabilito in 10 /kwp da corrispondere al momento del rilascio del titolo autorizzativo, oltre alle altre imposte dovute. 2
4 12 - Potrà essere autorizzato soltanto un impianto avente il dimensionamento massimo stabilito secondo le norme precedentemente espresse, per ciascun corpo aziendale di proprietà costituito da una o più particelle contigue. Impianti con potenza superiore ai 200 KWp La realizzazione di impianti fotovoltaici di produzione di energia elettrica per cessione totale, di potenza superiore ai 200 kwp, deve perseguire il minimo impatto sul territorio, ricorrendo alle migliori tecnologie disponibili e assicurare la compatibilità con la continuità delle attività agricole e un basso rapporto tra superficie occupata dalle strutture di supporto e l area asservita all intervento. A tal fine si riportano di seguito gli elementi per il corretto inserimento degli stessi: 1 - la potenza di picco cumulativa degli impianti che saranno autorizzati ai sensi della vigente normativa non potrà superare i 2MW; 2 - gli impianti non potranno essere realizzati su aree poste ad una quota altimetrica s.l.m. superiore ai 285 metri; 3 - non potranno essere realizzate in aree pericolosità idraulica e geologica molto elevata (I.4 e G.4) di cui alle indagini geologiche inclusi nel P.S.; 4 - l installazione abbia luogo in via prioritaria presso siti degradati o bonificati, laddove disponibili, o in prossimità a zone a destinazione produttiva, commerciale o comunque correlata alla produzione o erogazione di servizi e comunque in prossimità di aree già servite da linee elettriche e cabine di trasformazione funzionali alla tipologia di intervento. 5 - Per l individuazione di siti alternativi di quelli indicati al punto precedente sono comunque esclusi gli ambiti di tutela di monumenti e centri antichi, e aree dichiarate di notevole interesse pubblico di cui all art. 136 del codice dei beni culturali. 6 - gli impianti dovranno avere una durata non superiore ai 30 anni alla fine dei quali si dovrà prevedere il ripristino dello stato dei luoghi antecedente le opere. A garanzia dell impegno di dismissione e rimessa in pristino dello stato dei luoghi, prima dell inizio dei lavori il titolare dell impianto dovrà stipulare apposita polizza fideiussoria bancaria o assicurativa a favore del Comune, da rivalutarsi sulla base del tasso di inflazione programmata ogni 3 anni. Il calcolo della polizza sarà basato sul computo metrico estimativo estimativo allegato al progetto di dismissione e rimessa in pristino dei luoghi. 7- I terreni interessati dall installazione degli impianti dovranno essere di tipo marginali, ed in particolare: -non compresi nelle perimetrazioni dei centri abitati, e comunque non limitrofi a contesti con abitazioni diffuse. -non aventi una destinazione colturale riferita alla data di approvazione del presente regolamento di oliveto, boschi. -La superficie coperta da pannelli non potrà essere superiore al 50 % dell estensione del fondo interessato dall installazione. La superficie non occupata dall impianto deve essere mantenuta ad uso agricolo. Ai fini della determinazione della estensione del fondo non potranno essere computati terreni non in continuità con questo. 8- Il progetto di realizzazione deve prevedere dispositivi di mitigazione dell impatto visivo, per quanto riguarda la tipologia, il colore delle recinzioni il materiale degli accessi, le schermature a da realizzare secondo le indicazioni riportate nell allegato A delle presenti linee guida, i pannelli devono essere montati a terra o su supporti distanziatori. A garanzia dell attecchimento della schermatura verde degli impianti fotovoltaici, prima dell inizio dei 3
5 lavori, il titolare dell impianto, dovrà stipulare apposita polizza fideiussoria bancaria o assicurativa a favore del Comune, per un importo pari al 50% del costo della realizzazione della schermatura stessa. Tale polizza fideiussoria sarà svincolata dopo 3 anni dalla comunicazione della fine della piantumazione e c previo sopralluogo e parere favorevole del Servizio aree verdi del Comune. 9 - I nuovi tratti di linea elettrica di adduzione o conferimento dell energia prodotta dovranno essere interrati Dovrà essere mantenuta una distanza di almeno 300 m tra i vari impianti, e di 150 m dalle abitazioni insistenti su proprietà limitrofe, (fatta eccezione per il fabbricato di proprietà del richiedente), da zone indicate nel R.U. come zone B e zone C, da ambiti di recupero di volumetrie utilizzabili a fini residenziale o turistico ricettivo depositati al momento di presentazione della domanda dell impianto, al fine di evitare un eccessivo impatto ambientale localizzato; 11 - Gli impianti dovranno essere installati ad una distanza minima di 50 m dalle strade pubbliche e di 30 m da quelle Vicinali; 12 - Dovrà essere corrisposto a titolo di misura per la compensazione ambientale, come previsto dall art. 26 della L.R. 71/09, un benefit alla Amministrazione Comunale da utilizzare in uno specifico fondo per interventi finalizzati alla compensazione e riequilibrio ambientale, il cui importo è stabilito in 10 /kwp da corrispondere al momento del rilascio del titolo autorizzativo, oltre alle altre imposte dovute Potrà essere autorizzato soltanto un impianto avente il dimensionamento massimo stabilito secondo le norme precedentemente espresse, per ciascun corpo aziendale di proprietà costituito da una o più particelle contigue. Norme transitorie Le presenti linee guida disciplinano anche ai procedimenti in corso alla data di approvazione delle medesime. 4
6 ALLEGATO A MODALITA' DI SCHERMATURA DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI CON ELEMENTI VEGETALI FASCIA - TAMPONE A BOSCHETTO Per la schermatura degli impianti fotovoltaici di cui alle presenti linee guida si riportano di seguito le indicazioni relative alla realizzazione di un'opportuna fascia tampone da posizionare preferibilmente sul perimetro dell'area interessata dall'intervento e, nel caso in cui sia prevista la recinzione, all'esterno della recinzione stessa. Tale fascia deve essere discontinua (interrotta e sfalsata su due o più file ogni 10 m) - Si suggerisce un possibile schema di fascia tampone (larghezza minima ml 3): Sezione A-A Ampiezza Schema tipo fascia tampone - Essenze arboree/arbustive suggerite per la fascia tampone (per 10 ml di schermatura): - n 3 Alberi di terza grandezza (Tip. A) (Laurus nobilis o Ligustrum vulgaris, h a maturità < 8 ml) 1 pianta ogni 3 m; - n 20 Arbusti Sempreverdi/Caducifoglie del tipo (Tip. B): Escallonia spp., Rhamnus alaternus, Viburnum tinus, Spartium junceum, Prunus spinosa, Euonimus europaeus, Cornus sanguinea/mas, Crataegus monogynaloxiacantha. Le dimensioni, l'altezza e la densità della fascia tampone devono essere definite sulla base della compatibilità tra le diverse funzioni delle zone che devono essere separate. 5
7 In ogni caso le essenze utilizzate devono raggiungere, al momento della messa a dimora, un'altezza minima di ml 1,5. Gli arbusti devono essere prevalentemente sempreverdi, per garantire un'adeguata copertura visiva dall'esterno; devono poi venire alternati a quelli a foglia caduca, in maniera sempre più rada, cercando di creare un effetto il più naturale possibile. - MODALITA' DI SCHERMATURA DI IMPIANTI DI SUPERFICIE RADIANTE > 6000 mq Nel caso di impianti con superficie radiante superiore a 6000 mq, al fine di interrompere la stesa dei relativi moduli, oltre alla totale schermatura perimetrale, vanno previste ulteriori fasce tampone intermedie. Si riporta il seguente schema indicativo per un impianto di mq: fascia tampone perimetrale fascia tampone intermedia In ogni caso la fascia tampone sia perimetrale che intermedia dovrà avere un andamento il più possibile naturale. 6
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