INTERVENTI DI PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE IN TEMA DI ALCOL IN PROVINCIA DI BERGAMO

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1 DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE U.O. Prevenzione e interventi di prossimità INTERVENTI DI PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE IN TEMA DI ALCOL IN PROVINCIA DI BERGAMO Ottobre 2013

2 L attività di prevenzione del Dipartimento delle Dipendenze si è da tempo strutturata secondo linee strategiche e operative condivise nell ambito della Commissione Prevenzione 1 e coerenti con le Linee Guida Regionali e le indicazioni di efficacia della letteratura scientifica, sintetizzate nella scheda finale. Le principali aree di intervento sono relative a differenti contesti: scuola, comunità territoriale, adulti con funzione di moltiplicatori dell azione preventiva (allenatori, educatori, insegnanti,..), contesti del divertimento. L attività di prevenzione del Dipartimento Dipendenze prevede due modalità operative: coordinamento, gestione ed erogazione diretta di prestazioni a carattere preventivo supporto ai soggetti della rete territoriale della provincia (in particolare agli Ambiti Territoriali) per per la programmazione, progettazione, realizzazione e valutazione di interventi di prevenzione. INTERVENTI ATTIVI A TITOLARITA ASL Sono di seguito brevemente sintetizzati i principali progetti attivi a titolarità diretta di ASL Bergamo nell area della prevenzione all uso problematico e alla dipendenza da alcol. Si consideri che, coerentemente con le evidenze di efficacia, questi interventi non sono centrati sulla sola questione dell alcol, ma si occupano delle dipendenze in senso più ampio e generale. Inoltre, tutti i progetti hanno un piano di valutazione Progetti di prevenzione a scuola La linea strategica per le attività di prevenzione nei contesti scolastici sono orientate a privilegiare interventi di durata almeno annuale e che prevedano la centralità del ruolo docente, escludendo interventi a spot e la presenza di esperti esterni per incontri con gli studenti. Gli interventi sono realizzati in stretto raccordo con l Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo e con la Rete Lombarda delle Scuole che promuovono salute. I principali progetti attivi nei contesti scolastici gestiti direttamente dal Dipartimento Dipendenze sono i seguenti: Programma Life Skills Training Program (LST) - scuola secondaria di I grado Si tratta di un programma validato e basato sulla ricerca, promosso da Regione Lombardia su tutto il territorio regionale. Di durata triennale, il programma copre tutto il ciclo della secondaria di primo grado ed ha come obiettivo quello di sviluppare negli studenti una serie di importanti abilità di vita, quali per esempio: la buona conoscenza di sé; la capacità di comunicare, di prendere decisioni, di resistere alle pressione del gruppo e dei messaggi pubblicitari; la capacità di risolvere i conflitti e di riconoscere e gestire le emozioni. Prevede la formazione, ad opera di personale ASL, dei docenti di classe, che a loro volta realizzeranno le attività previste dal programma durante il corso dell anno scolastico, supportati esternamente dai formatori ASL. LST è un programma i cui effetti sono stati ben studiati e del quale è stata ampiamente valutata la reale efficacia. Anche la valutazione di esito realizzata sul territorio regionale sta confermando anche a livello locale la capacità del programma di raggiungere gli obiettivi previsti. Nonostante sia riferito all area delle dipendenze, LST ha mostrato una funzione protettiva trasversale su differenti problematiche, che vanno dal rischio di sviluppare dipendenze (da sostanze, da alcol e dipendenze in genere), a quello di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, allo sviluppo di atteggiamenti violenti. Progetto UNPLUGGED - Scuola secondaria di II grado Si tratta di un programma basato sulla ricerca, sostenuto da Regione Lombardia e rivolto al biennio della scuola secondaria di secondo grado. Come per LST, anche UNPLUGGED si propone di potenziare le risorse personali e le abilità interpersonali (life skill) degli studenti, in quanto fondamentali fattori protettivi, oltre che di correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla diffusione e l accettazione di comportamenti a rischio e sui rischi dell uso di tabacco, alcol e sostanze psicoattive. 1 Organismo tecnico interistituzionale composto da referenti di Asl Dipartimento delle Dipendenze, Dipartimento Prevenzione, Servizio Promozione della Salute, Servizio famiglia; ConfCooperative-Federsolidarietà di Bergamo; Conferenza dei Sindaci, Consiglio di Rappresentanza e Uffici di Piano; Diocesi di Bergamo Ufficio per la Pastorale dell Età Evolutiva, Prefettura di Bergamo, Provincia di Bergamo Settore Politiche Sociali e Salute, Ufficio Scolastico Regionale Ufficio X Bergamo, Tavolo Enti Accreditati

3 Anche UNPLUGGED prevede la formazione, ad opera di personale ASL, dei docenti di classe, che a loro volta realizzeranno le attività previste dal programma durante il corso dell anno scolastico, supportati esternamente dai formatori ASL. Progetto Giovani Spiriti Scuola secondaria di II grado Si tratta di un progetto, di durata biennale, realizzato in collaborazione con l Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo e rivolto al biennio della scuola secondaria di II grado. E un progetto di prevenzione universale all uso di sostanze legali e illegali, che si propone anche di affrontare in modo più mirato le tematiche della guida sotto effetto di sostanze alteranti e del gioco d azzardo. Anche Giovani Spiriti prevede la formazione dei docenti di classe e la realizzazione da parte loro di attività con gli studenti durante l anno scolastico. Il progetto può eventualmente completarsi con un intervento specifico rivolto ai genitori realizzato dall Associazione Atena e costruito congiuntamente con il Dipartimento Dipendenze. La tabella seguente riporta le adesioni e il numero dei soggetti coinvolti nell anno scolastico dai progetti attivi sui contesti scolastici del Dipartimento Dipendenze. Per l a.s i progetti sono in corso di realizzazione e LST ha attivato il terzo livello di intervento per le classi terze. Attività complessiva sulle scuole a.s Life Skills Training Program LST 1 LST 2 Totale LST Giovani Spiriti Unplugged TOTALE n corsi attivati n Scuole coinvolte n Classi n docenti n studenti 2250(ca.) (ca) Ca Progetti rivolti alle comunità territoriali Tavolo permanente Notti in sicurezza Il tavolo permanente Notti in sicurezza 2 è promosso su iniziativa della Commissione Prevenzione e ad essa è strettamente raccordato. Sta lavorando all applicazione di un piano operativo condiviso che prevede, per il periodo , la realizzazione delle seguenti iniziative volte a promuovere la sicurezza e a prevenire i comportamenti a rischio nei contesti del divertimento notturno: realizzazione e diffusione a livello provinciale di un Codice Etico sul tema dell alcol; esplorazione delle possibilità di miglioramento della mobilità pubblica nel fine settimana e attivazione di servizi di trasporto privati dedicati (navette per i principali locali notturni); promozione nei locali notturni della buona pratica che prevede l individuazione dell Autista designato ; attivazioni di formazione specifica per il personale dei servizi di Pronto soccorso; coinvolgimento dei locali notturni nel sistema di Allerta Rapido; consolidamento della collaborazione tra gestori dei locali e FFddOO; 2 Il tavolo è coordinato dal Dipartimento Dipendenze ed è composto da referenti di: Conferenza dei Sindaci, Uffici di Piano, Amministrazioni Locali; OORR di Bergamo, 118; Prefettura, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri, Comando provinciale della Polizia stradale, Associazione Polizia Locale della provincia di Bergamo; ASCOM, Confesercenti, Gestori di locali notturni, Privato Sociale, Provincia di Bergamo

4 realizzazione di un seminario di confronto con i Mass Media sul loro ruolo in relazione all informazione in tema di sostanze e comportamenti giovanili. Progetto WHP (Work promoting Health) Il progetto, coordinato dal Servizio Promozione della Salute dell ASL, prevede il coinvolgimento dei contesti produttivi della provincia per la realizzazione di interventi finalizzati all attivazione di buone prassi per la tutela della salute nei luoghi di lavoro. Tra le attività previste da WHP sono previsti interventi finalizzati all adozione di buone pratiche in tema di sostanze stupefacenti ed alcol. Il progetto è al suo terzo anno di attivazione e ad oggi coinvolge 70 sedi produttive della provincia. Progetto Healthy Cities E un progetto in fase sperimentale, coordinato dal Servizio Promozione della Salute dell ASL e finalizzato a collaborare con gli Enti Locali per la realizzazione di buone prassi per la tutela della salute nelle comunità territoriali. Tra le buone prassi previste sono previsti interventi di prevenzione del consumo problematico di alcolici che prevedono il coinvolgimento delle comunità territoriali. Il progetto è in corso di sperimentazione con 4 Comuni della provincia (Albino, Mozzo, S. Paolo d Argon). PROGETTI ATTIVI CON GLI AMBITI TERRITORIALI Oltre ai progetti di dimensione provinciale sopra descritti, sono attivi sul territorio numerosissimi progetti a titolarità degli Uffici di Piano o degli Enti Locali, con i quali sono attivi stretti rapporti di collaborazione con il Dipartimento Dipendenze. Collaborazione che si esplica attraverso: attività di consulenza in fase di programmazione, progettazione e valutazione degli interventi, attività di supporto, accompagnamento e supervisione alle equipe di progetto, interventi di formazione rivolti ai moltiplicatori adulti delle comunità territoriali (allenatori, animatori di oratorio, catechisti, gestori di locali pubblici,.) Le aree in cui sono attive queste collaborazioni riguardano principalmente le seguenti tipologie di intervento: Interventi di sviluppo di comunità SI tratta di iniziative che si propongono di produrre cambiamenti nel modo in cui le comunità territoriali si approcciano al tema del consumo di alcolici, attraverso il coinvolgimento delle differenti agenzie della rete. Un esempio concreto è rappresentato dal Codice Etico in tema di alcol che prevede, da parte dei gestori dei locali pubblici e degli organizzatori di feste estive, l adozione di buone prassi finalizzate a disincentivare i fenomeni di abuso di alcolici. Divertimento notturno Sono interventi realizzati nei contesti del divertimento serale e notturno (discoteche, discopub, pub, feste estive, ) finalizzati a ridurre i comportamenti a rischio correlati al consumo di sostanze stupefacenti ed alcol attraverso attività di sensibilizzazione, counselling educativo, somministrazione di alcol test realizzate direttamente in tali contesti. I principali progetti storicamente attivi in questo settore riguardano il Comune di Bergamo (progetto ARTWAY), l Ambito Territoriale di Romano di Lombardia (Progetto LSD), l Ambito Territoriale dell Isola Bergamasca (Progetto Break Point) e inoltre attivo un progetto a valenza provinciale gestito da Coop. Alchimia (Progetto La notte ed oltre ). Moltiplicatori E nota a tutti l importanza educativa delle differenti figure adulte con cui i ragazzi vengono a contatto. Allenatori di società sportive, animatori, catechisti, gestori di locali del divertimento hanno, a diverso titolo, un importante funzione nel veicolare messaggi di carattere preventivo e nel favorire lo sviluppo delle abilità di vita dei ragazzi. Per questo motivo, in diversi territori, sono attivi interventi di formazione e/o accompagnamento a queste figure.

5 Azioni in corso in provincia, per contesto di intervento e per Ambito Territoriale. Legenda Interventi a scuola: LST UNPLUGGED Giovani Spiriti Peer Education Interventi di sviluppo di comunità Formazione supporto moltiplicatori Interventi nei contesti del divertimento WHP Healty Cities

6 Indicazioni sull efficacia degli interventi di prevenzione Le linee operative per la prevenzione del Dipartimento Dipendenze, in accordo con la Commissione Prevenzione, si riferiscono alle indicazioni delle letteratura scientifica e alle Linee Guida Regionali 3 di seguito sintetizzate: Intervenire precocemente per ridurre i fattori di rischio ed accrescere i fattori protettivi. In relazione ai dati che evidenziano il costante abbassamento dell'età di inizio dell assunzione è particolarmente importante agire quando l individuo è in fase evolutiva. Questo accresce l efficacia degli interventi preventivi, sia perché lo sviluppo di abitudini sane appartiene al percorso naturale di crescita, sia perché l assunzione di sostanze non è ancora avvenuta o è presente in forma sperimentale Privilegiare programmi a lungo termine e che coinvolgano attivamente i destinatari Vanno evitati gli interventi a spot e privilegiati interventi sviluppati nel medio-lungo periodo che si articolino in fasi successive e/o su più anni scolastici Prevenire tutte le forme di abuso. Si tratta di dare forte impulso all interazione fra i diversi settori di intervento e di muoversi verso l elaborazione di una strategia complessiva di intervento relativa alle attività nell ambito delle sostanze illecite, dell alcol, del gioco d azzardo e delle altre dipendenze. Realizzare interventi di provata efficacia ed evitare quelli ormai universalmente riconosciuti inutili Esistono ormai in letteratura ampie evidenze sia sull inefficacia di alcune tipologie di interventi (per es., mostre fotografiche e interventi informativi svincolati da un programma più ampio; incontri assembleari; testimonianze di esperienze personali di dipendenza; politica del terrore ; ecc.), sia sull efficacia di altri (per es.: la promozione delle life skills o gli interventi di comunità). E evidente la necessità di orientarsi su interventi la cui validità ed efficacia siano accertate. Coinvolgimento e formazione dei moltiplicatori Prevedere momenti di confronto, formazione e supporto con i cosiddetti moltiplicatori dell azione preventiva ; cioè quegli adulti che a diverso titolo si relazionano con la popolazione giovanile (operatori del sociale, allenatori sportivi, operatori commerciali, animatori, volontari, ecc.). Sviluppare azioni integrate, favorire la sinergia tra i progetti e rendere coerenti programmi e messaggi sviluppando programmi di comunità E fondamentale potenziare il raccordo e la sinergia tra i progetti, sia per accrescere gli effetti dell intervento agendo contemporaneamente/parallelamente su diversi soggetti in relazione tra loro e/o in differenti contesti, sia per ottimizzare l utilizzo delle risorse economiche e professionali impiegate. Vanno quindi favorite e promosse le collaborazioni fra i diversi soggetti del territorio (Scuola, Servizi, Associazionismo, Società Sportive, ) L intervento va inoltre calibrato sui bisogni reali della comunità e sulle caratteristiche dei destinatari. Pertanto la programmazione va preceduta da un lavoro di analisi dei bisogni e di studio delle caratteristiche dei destinatari. I decisori devono essere coinvolti, aggiornati e informati in relazione al lavoro di analisi dei bisogni e alle evidenze di efficacia degli interventi. Valutare i programmi preventivi Gli aspetti connessi con la valutazione vanno inclusi nella progettazione fin dalle fasi di avvio, individuando indicatori misurabili e adeguati agli obiettivi dell intervento preventivo e del contesto in cui viene implementato. 3 Prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione preadolescenziale e adolescenziale Linee Guida Regionali - (delibera regionale n. VIII/6219 del 19 dic. 2007) Determinazione in merito alle azioni di prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione generale - (delibera regionale n. VIII/ del 16 settembre 2009) Scaricabili dal sito della Regione Lombardia al link: packedargs=noslotforsiteplan%3dtrue%26menu-to-render%3d &pagename=dg_famwrapper

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