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1 CONVEGNO Manuale Operativo Formazione 52FI008 STUDI DI SETTORE A cura di ALESSANDRO MADIA

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3 Novità Studi di Settore e Modulistica Fiscale Gli studi di settore applicabili al p.i Casi particolari di applicazione Gli indicatori di anomalia / coerenza / normalità economica Correttivi crisi GERICO p.i Il regime premiale per i congrui e coerenti La modulistica - struttura e novità del p.i Gli inviti a presentare i modelli Le comunicazioni di anomalia e il cassetto fiscale SDS 1 2

4 Nel 2014 gli studi di settore in vigore rimangono 205 I 69 nuovi studi elaborati per il 2013 risultano così suddivisi tra i vari comparti (D.M. 23/12/2013): MANIFATTURE COMMERCIO SERVIZI PROFESSIONISTI 21 6 I 69 nuovi studi elaborati per il 2013 (anche se più favorevoli) non saranno utilizzabili per i p.i. precedenti (tranne che per il 3 p.i anno di costruzione) Con i D.M. 23/12/2013 sono state approvate anche le seguenti territorialità specifiche: Territorialità del livello delle retribuzioni; Territorialità del livello del reddito medio imponibile ai fini dell addizionale IRPEF; Territorialità del livello dei canoni di affitto dei locali commerciali; Territorialità del livello dei canoni di locazione degli immobili; Territorialità del livello delle quotazioni immobiliari. Dette territorialità hanno come obiettivo la differenziazione del territorio nazionale sulla base di specifici indicatori per comune, provincia, regione e area territoriale, al fine di tener conto dell influenza della localizzazione territoriale sulla determinazione dei ricavi. 4 2

5 I MODELLI MISTI Gli studi approvati per il P.I per i quali si è fatto ricorso ai Modelli Lineari Misti (LMM) sono: Nel settore Servizi WG44U Esercizi alberghieri, affittacamere e case per vacanze; Nel settore Commercio WM05U Commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, pelletterie ed accessori. Il Modello Lineare Misto è un modello statistico-matematico che permette di interpolare i dati e di descrivere l andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti. In tal modo si è tenuto conto con un unica funzione di ricavo delle possibili differenze di risultati economici riconducibili agli aspetti territoriali congiuntamente alle diverse caratteristiche strutturali ed organizzative definite dalla Cluster Analysis. 5 LO STUDIO WM05U 6 3

6 Casi particolari di applicazione (WD12U WG37U WG44U VK26U VK28U VG41U VG91U VG93U VG94U WG74U) 7 Studi di settore 2014 (p.i. 2013) casi particolari di applicazione WD12U STUDIO WD12U - PRODUZIONE E COMMERCIO AL DETTAGLIO DI PRODOTTI DI PANETTERIA Lo studio di settore WD12U si applica anche ai contribuenti che svolgono, unitamente alle attività oggetto dello studio, una o più delle seguenti attività complementari: a) Supermercati, codice attività ; b) Discount di alimentari, codice attività ; c) Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari, codice attività ; d) Commercio al dettaglio di frutta e verdura preparata e conservata, codice attività ; e) Commercio al dettaglio di bevande, codice attività ; 8 4

7 Studi di settore 2014 (p.i. 2013) casi particolari di applicazione WD12U (segue) STUDIO WD12U - PRODUZIONE E COMMERCIO AL DETTAGLIO DI PRODOTTI DI PANETTERIA f) Commercio al dettaglio di latte e di prodotti lattiero-caseari, codice attività ; g) Commercio al dettaglio di caffè torrefatto, codice attività ; h) Commercio al dettaglio di prodotti macrobiotici e dietetici, codice attività ; i) Commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari in esercizi specializzati nca, codice attività Lo studio WD12U si applica, in presenza delle predette attività complementari, se i ricavi delle attività oggetto dello studio sono prevalenti rispetto a quelli derivanti dall'insieme delle attività complementari. 9 Studi di settore 2014 (p.i. 2013) casi particolari di applicazione WG37U STUDIO WG37U - BAR, GELATERIE E PASTICCERIE Lo studio di settore WG37U (che sostituisce lo studio di settore VG37U) sarà applicabile, a decorrere dal periodo di imposta 2013, anche ai contribuenti che svolgono in maniera prevalente l attività di: Commercio al dettaglio di torte, dolciumi, confetteria di cui al codice attività N.B. Nei confronti di tali soggetti, a decorrere dello stesso periodo d imposta, non si applicherà lo studio di settore WD01U, evoluzione dello studio VD01U approvato con decreto ministeriale 16 marzo 2011; 10 5

8 Studi di settore 2014 (p.i. 2013) casi particolari di applicazione WG37U (segue) STUDIO WG37U - BAR, GELATERIE E PASTICCERIE Lo studio di settore WG37U, si applica anche ai contribuenti che svolgono, unitamente alle attività oggetto dello studio, una o più delle seguenti attività complementari: a) Ristorazione con somministrazione, codice attività ; b) Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, codice attività ; c) Ristorazione ambulante, codice attività ; d) Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone, codice attività (limitatamente alla raccolta delle giocate per conto del concessionario mediante gli apparecchi per il gioco lecito con vincite in denaro di cui all art. 110, comma 6 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (T.U.L.P.S.), di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, in veste di esercenti o possessori degli apparecchi medesimi); e) Sale giochi e biliardi, codice attività Studi di settore 2014 (p.i. 2013) casi particolari di applicazione WG37U (segue) STUDIO WG37U - BAR, GELATERIE E PASTICCERIE Lo studio WG37U si applica, in presenza delle attività complementari di cui alle lettere a), b) e c), se i ricavi delle attività oggetto dello studio sono prevalenti rispetto a quelli derivanti dall insieme di tali attività complementari. Lo studio WG37U si applica altresì, alle condizioni stabilite nel periodo precedente, in presenza delle attività complementari di cui alle lettere d) ed e), se i ricavi delle attività oggetto dello studio, sommati a quelli derivanti dalle attività complementari di cui alle lettere a), b) e c), sono prevalenti rispetto a quelli derivanti dall insieme delle attività complementari di cui alle lettere d) ed e). Lo studio di settore WG37U si applica, alle condizioni stabilite nel presente comma, anche in presenza di ricavi, ancorché prevalenti, provenienti dall attività di vendita di beni soggetti ad aggio e ricavo fisso, ad esclusione di quelli derivanti dalla vendita, in base a contratti estimatori, di giornali, di libri e di periodici, anche su supporto audiovideomagnetico, dalla rivendita di carburanti nonché dalla cessione di generi di monopolio. 12 6

9 Studi di settore 2014 (p.i. 2013) casi particolari di applicazione VG95U STUDIO VG95U SERVIZI PER I CENTRI DI BENESSERE FISICO E STABILIMENTI TERMALI Per lo studio di settore VG95U - Servizi per i centri di benessere fisico e stabilimenti termali, come avvenuto lo scorso anno per gli studi VK10U - Studi medici, VK19U - Attività professionali paramediche indipendenti, VK22U - Servizi veterinari e WK21U - Attività degli studi odontoiatrici, è stata predisposta una nuova modalità di neutralizzazione delle attività svolte in regime di accreditamento/convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). In precedenza la stima delle attività diverse da quelle in regime di accreditamento/convenzione con il SSN era effettuata neutralizzando tutte le variabili inserite nelle funzioni di regressione attraverso l utilizzo delle percentuali dei ricavi/compensi dichiarati relativi attività svolte in regime di accreditamento/convenzione con il SSN. 13 Studi di settore 2014 (p.i. 2013) casi particolari di applicazione VG95U STUDIO VG95U SERVIZI PER I CENTRI DI BENESSERE FISICO E STABILIMENTI TERMALI Al fine di risolvere la possibile criticità dell utilizzo delle relative percentuali di ricavi/compensi indicate dal contribuente (che tra l altro ai fini della neutralizzazione potrebbero essere artificiosamente elevate) per il calcolo del coefficiente di scorporo delle variabili utilizzate nelle funzioni di stima, la nuova modalità di calcolo del predetto coefficiente di scorporo non utilizza più la percentuale di attività da SSN indicata dal contribuente (calcolata sul totale dei ricavi/compensi dichiarati). Il nuovo criterio di calcolo del coefficiente di scorporo impiega, invece, l ammontare dei ricavi/compensi da SSN indicato in dichiarazione ( certo e facilmente controllabile) ed un valore di riferimento calcolato utilizzando tutti i costi sostenuti dal contribuente relativi alle variabili utilizzate in regressione. 14 7

10 Studi di Settore 2014 Casi particolari di applicazione STUDI CON DOPPIO QUADRO CONTABILE Altri studi approvati che si applicano ai contribuenti esercenti arti e professioni ed esercenti attività d impresa: SERVIZI PROFESSIONISTI VG41U (Ricerche di mercato e sondaggi di opinione) VK26U (Attività delle guide turistiche, degli accompagnatori turistici e delle guide alpine) VG91U (Attività ausiliarie dei servizi finanziari e assicurativi) VK28U (Attività nel campo della recitazione e della regia) VG93U (Attività degli studi di design) VG94U (Produzioni e distribuzioni cinematografiche e di video, attività radiotelevisive) WG74U (Attività fotografiche) 15 Gli indicatori di anomalia / coerenza economica / normalità economica 16 8

11 Analisi della coerenza Indicatori di anomalia-coerenza economica (D.M. 24/3/2014) Sono confermati gli indicatori di coerenza economica finalizzati a contrastare possibili situazioni di non corretta compilazione dei dati previsti dai modelli dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli studi di settore. Gli indicatori sono: Incoerenza a) - Incoerenza nel valore delle rimanenze finali e/o delle esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale Incoerenza b) - Valore negativo del costo del venduto, comprensivo del costo per la produzione di servizi Incoerenza c) - Valore negativo del costo del venduto, relativo a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso 17 Analisi della coerenza Indicatori di anomalia-coerenza economica (D.M. 24/3/2014) - segue Incoerenza d) Mancata dichiarazione delle spese per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria in presenza del relativo valore dei beni strumentali Incoerenza e) Mancata dichiarazione del valore dei beni strumentali in presenza dei relativi ammortamenti Incoerenza f) Mancata dichiarazione del numero e/o della percentuale di lavoro prestato degli associati in partecipazione in presenza di utili spettanti agli associati in partecipazione con apporti di solo lavoro 18 9

12 Analisi della coerenza Indicatori di anomalia-coerenza economica (D.M. 24/3/2014) - segue Non sono stati confermati per il 2013 gli indicatori di incoerenza: Incoerenza - Valore del costo del venduto, relativo a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso, superiore al valore dei corrispondenti ricavi; Incoerenza Presenza anomala di costi o ricavi relativi a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso; Incoerenza Mancata dichiarazione delle spese per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria in presenza del relativo valore dei beni strumentali; applicati agli studi di settore in vigore nel periodo d imposta Indicatori di anomalia-coerenza economica (D.M. 24/3/2014) - segue Sterilizzazione dell indicatore Margine per addetto non dipendente per gli studi di settore evoluti per il Il D.M. ha previsto che l indicatore Margine per addetto non dipendente non fornisce esiti di coerenza per gli studi di settore approvati per il periodo di imposta Per tali studi, conseguentemente, l indicatore non è previsto nemmeno in GERICO 2014 EFFETTI L eliminazione di tale indicatore era stata già auspicata, nel corso della riunione della Commissione degli Esperti del 28 novembre 2013 relativa agli studi di settore evoluti per il 2013, dalle Organizzazioni di categoria

13 Margine per addetto non dipendente Il soggetto risulta coerente se il valore dell indicatore si posiziona all interno dell intervallo individuato come economicamente coerente. 21 Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti Il soggetto risulta coerente se l indicatore assume valore maggiore o uguale a

14 Analisi della normalità economica Nuovo indicatore di normalità economica in assenza del valore dei beni strumentali (D.M. 24/3/2014) Si applica a 46 studi di settore, evoluti nel 2013, che presentano nelle funzioni di ricavo/compenso coefficienti relativi alla variabile Valore dei Beni Strumentali e che prevedono, nel modello sds, informazioni riconducibili ai beni strumentali utilizzati per lo svolgimento delle attività: 23 Nuovo indicatore di normalità economica in assenza del valore dei beni strumentali (D.M. 24/3/2014) MANIFATTURE VD39U - Fabbricazione di coloranti, pitture, vernici VD40U - Fabbricazione di motori, generatori ed altri apparecchi elettrici VD41U - Fabbricazione e riparazione di macchine ed attrezzature per ufficio VD42U - Fabbricazione e riparazione di elementi per ottica VD43U - Fabbricazione di apparecchi medicali e protesi VD44U - Fabbricazione di accessori per autoveicoli, motoveicoli e biciclette VD45U - Lavorazione di tè, lavorazione e commercio all'ingrosso di caffè VD46U - Fabbricazione di prodotti chimici VD49U - Fabbricazione di materassi WD01U - Produzione e commercio al dettaglio di prodotti di pasticceria WD02U - Produzione di paste alimentari WD06U - Fabbricazione di ricami WD07A - Fabbricazione di articoli di calzetteria WD07B - Confezione ed accessori per abbigliamento WD08U - Fabbricazione di calzature, parti e accessori WD10U - Confezione di biancheria WD12U - Produzione e commercio al dettaglio di prodotti di panetteria WD13U - Nobilitazione dei tessili WD14U - Produzione tessile WD18U - Fabbricazione prodotti in ceramica e terracotta WD34U - Fabbricazione e riparazione di protesi dentarie 12 24

15 SERVIZI VG41U - Ricerche di mercato e sondaggi di opinione VG90U - Esercizio della pesca e attività connesse VG93U - Attività degli studi di design VG95U - Servizi dei centri per il benessere fisico e stabilimenti termali WG37U - Bar, gelaterie e pasticcerie WG39U - Agenzie di mediazione immobiliare WG66U - Software house, riparazione di macchine per ufficio ed altri servizi connessi all'information Technology WG67U - Tintorie e lavanderie WG74U - Attività fotografiche COMMERCIO VM41U - Commercio all'ingrosso di macchine e attrezzature per ufficio VM83U - Commercio all'ingrosso di prodotti chimici VM84U - Commercio all'ingrosso di macchine utensili VM86U - Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici WM01U - Commercio al dettaglio di alimentari WM02U - Commercio al dettaglio di carni WM03A - Commercio al dettaglio ambulante di alimentari e bevande WM03B - Commercio al dettaglio ambulante di tessuti, articoli tessili per la casa, articoli di abbigliamento WM03C - Commercio al dettaglio ambulante di mobili ed altri articoli n.c.a. WM03D - Commercio al dettaglio ambulante di calzature e pelletterie WM04U Farmacie WM07U - Commercio al dettaglio di filati per maglieria e di merceria WM15A - Commercio al dettaglio e riparazione di orologi e gioielli WM27A - Commercio al dettaglio di frutta e verdura 25 WM27B - Commercio al dettaglio di pesci, crostacei e molluschi WM40A - Commercio al dettaglio di fiori e piante Analisi della normalità economica Nuovo indicatore di normalità economica in assenza del valore dei beni strumentali (D.M. 24/3/2014) - segue Presenza di Beni Strumentali tra i dati strutturali e mancata indicazione del corrispondente Valore dei Beni strumentali tra i dati contabili. Sono definiti soggetti non normali i contribuenti che hanno dichiarato informazioni riferite a uno o più beni strumentali nei quadri relativi ai dati strutturali e non hanno dichiarato il relativo Valore dei Beni Strumentali tra i dati contabili (rigo F29 campo 1 per le attività di impresa e rigo G14 campo 1 per le attività professionali)

16 Analisi della normalità economica Nuovo indicatore di normalità economica in assenza del valore dei beni strumentali (D.M. 24/3/2014) - segue Per i soggetti non normali si determina il valore dei beni strumentali da normalità economica come media, ponderata per la probabilità di appartenenza al cluster, del valore dei beni strumentali per addetto normale di riferimento, moltiplicato per il numero di addetti. Il valore dei beni strumentali per addetto normale di riferimento è stato individuato, per ciascuno dei 46 studi di settore interessati, analizzando per ogni cluster la relativa distribuzione (con riferimento ai soli contribuenti con valore dei beni strumentali per addetto diverso da zero). A valle di tale analisi si è scelto come valore di riferimento il novantacinquesimo percentile per ogni cluster di ogni studio. 27 Analisi della normalità economica Nuovo indicatore di normalità economica in assenza del valore dei beni strumentali (D.M. 24/3/2014) - segue Successivamente si determina il maggior ricavo da normalità economica relativo al nuovo indicatore, ottenuto come prodotto tra il valore dei beni strumentali da normalità economica e il coefficiente di determinazione del maggior ricavo/compenso. Tale coefficiente si ottiene come media, ponderata per la probabilità di appartenenza al cluster, dei singoli coefficienti di determinazione del maggior ricavo/compenso

17 Nuovi indicatori di coerenza per le attività professionali tipologia ed effetti 29 Nuovi indicatori di coerenza per le attività professionali Rendimento lordo per addetto; Margine del professionista; Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti

18 Nuovi indicatori di coerenza per le attività professionali Rendimento lordo per addetto L indicatore misura il valore prodotto dallo studio professionale destinato a remunerare, oltre il titolare (o soci/associati) anche quei fattori (laddove presenti) che contribuiscono a generare valore, come il lavoro (sotto forma di stipendi, contributi, indennità di fine rapporto) ed i beni strumentali all attività (sotto forma, nel caso di godimento di beni di terzi, di canoni di locazione finanziaria e non finanziaria relativi a beni immobili e/o a beni strumentali mobili e, nel caso di godimento di beni in proprietà, di ammortamenti). 31 Nuovi indicatori di coerenza per le attività professionali Rendimento lordo per addetto = (Valore creato dallo studio professionale/1.000) /(Addetti) Dove: Valore creato dallo studio professionale = Compensi dichiarati Spese per prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l attività professionale e artistica Consumi Altre spese Altre componenti negative nette; Altre componenti negative nette = Altre componenti negative Canoni di locazione finanziaria e non finanziaria relativi a beni immobili Canoni di locazione finanziaria e non finanziaria relativi a beni strumentali mobili

19 Nuovi indicatori di coerenza per le attività professionali Margine del professionista L indicatore misura il contributo del titolare (o dei soci/associati) dello studio professionale alla creazione del margine, ovvero rappresenta la capacità di remunerare (al lordo dei canoni di locazione finanziaria e non finanziaria relativi a beni mobili e immobili e degli ammortamenti) la propria attività professionale. 33 Nuovi indicatori di coerenza per le attività professionali Margine del professionista = (Margine/1.000)/(Professionisti titolari dello studio) Dove: Margine = Valore creato dallo studio professionale Spese per prestazioni di lavoro dipendente; Valore creato dallo studio professionale = Compensi dichiarati Spese per prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l attività professionale e artistica Consumi Altre spese Altre componenti negative nette; Altre componenti negative nette = Altre componenti negative Canoni di locazione finanziaria e non finanziaria relativi a beni immobili Canoni di locazione finanziaria e non finanziaria relativi a beni strumentali mobili

20 Nuovi indicatori di coerenza per le attività professionali Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti L indicatore misura il grado di copertura dei principali costi per l utilizzo di beni strumentali all attività dello studio professionale mediante il margine al netto della remunerazione, ritenuta economicamente plausibile, del titolare (o dei soci/associati) dello studio professionale. 35 Nuovi indicatori di coerenza per le attività professionali Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti = (Margine netto)/(canoni di locazione finanziaria e non finanziaria relativi a beni immobili + Canoni di locazione finanziaria e non finanziaria relativi a beni strumentali mobili + Ammortamenti); Dove: Margine = Valore creato dallo studio professionale Spese per prestazioni di lavoro dipendente; Margine netto = Margine [(Soglia minima di coerenza dell indicatore Margine del professionista ) * * (Professionisti titolari dello studio)]; Valore creato dallo studio professionale = Compensi dichiarati Spese per prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l attività professionale e artistica Consumi Altre spese Altre componenti negative nette

21 Correttivi crisi approvati con DM 02/05/ Correttivi crisi Interventi per il periodo d imposta 2013 Durante la riunione della Commissione degli esperti che si è svolta il 3 aprile 2014 sono stati presentati i correttivi per la crisi economica per il periodo d imposta 2013 con i consueti impatti su modulistica, specifiche telematiche e software. La Commissione degli esperti ha espresso parere favorevole

22 CORRETTIVI PER LA CRISI 2013 MONITORAGGIO DELL IMPATTO DELLA CRISI ECONOMICA 2013 Acquisizione delle informazioni per valutare l impatto della crisi nei Settori e nei territori (PROMETEIA, BANCA D ITALIA, ISTAT) Raccolta informazioni dagli Osservatori Regionali e dalle Associazioni di categoria Analisi dei dati delle Dichiarazioni Annuali IVA e delle Comunicazioni Annuali Dati IVA relative all anno d imposta CORRETTIVI PER LA CRISI 2013 MONITORAGGIO DELL IMPATTO DELLA CRISI ECONOMICA 2013 Elaborazioni su un panel di circa contribuenti che hanno applicato gli Studi di Settore nel quadriennio Fonti: Dichiarazioni Annuali IVA e Comunicazioni Annuali Dati IVA 40 20

23 GLI INTERVENTI PER IL 2013 Interventi relativi all analisi di normalità economica Correttivi specifici per la crisi Correttivi congiunturali di settore Correttivi congiunturali individuali CORRETTIVI PER LA CRISI 2013 Interventi relativi all analisi di normalità economica SOGGETTI INTERESSATI Soggetti che presentano una situazione di crisi (contrazione dei ricavi 2013 rispetto al 2012) e sono coerenti rispetto alla gestione delle esistenze iniziali DURATA DELLE SCORTE Rimodulazione del valore soglia di normalità economica per tener conto di merci e prodotti invenduti a seguito della contrazione delle vendite 42 21

24 I risultati degli Studi di Settore 2008 CORRETTIVI PER LA CRISI 2013 Correttivi specifici per la crisi Correttivo connesso con l incremento dei prezzi dei carburanti VG68U - Trasporto di merci su strada e servizi di trasloco VG72A - Trasporto con taxi e noleggio di autovetture con conducente VG72B - Altri trasporti terrestri di passeggeri I risultati degli Studi di Settore 2008 CORRETTIVI PER LA CRISI 2013 Correttivi congiunturali di settore Banca Dati SDS 2009 Banca Dati Banca Dati SDS SDS Banca Dati SDS 2012 PROMETEIA e COMUNICAZIONI ANNUALI IVA Proiezione SDS 2013 STUDI DI SETTORE INTERESSATI Definiti con le Comunicazioni Annuali IVA OBIETTIVO Adattamento della funzione di regressione rispetto alla contrazione dei margini e al minor utilizzo degli impianti MODALITÀ DI ACCESSO Tutti i soggetti non congrui MODALITÀ APPLICATIVE Introduzione di un fattore di correzione applicato al ricavo teorico per singolo modello organizzativo 22 44

25 I risultati degli Studi di Settore 2008 CORRETTIVI PER LA CRISI 2013 Correttivi individuali Correttivicongiunturali congiunturali di settore STUDI DI SETTORE INTERESSATI Definiti con le Comunicazioni Annuali IVA Adattamento della funzione di ricavo/compenso in presenza di una contrazione del livello delle attività (riduzione dei costi variabili) riferibile al singolo soggetto OBIETTIVO MODALITÀ DI ACCESSO Accedono al correttivo i soggetti non congrui che presentano nel 2013 una riduzione dei costi variabili dichiarati rispetto al biennio precedente ( ) MODALITÀ APPLICATIVE I coefficienti congiunturali strutturali (per cluster) e territoriali agiscono in funzione della contrazione del livello delle attività riferibile al singolo soggetto e allo specifico territorio per la parte non spiegata dal Correttivo Congiunturale di Settore 45 CORRETTIVI PER LA CRISI 2013 Correttivi congiunturali settoriali e individuali CRISI RIGIDITÀ DEI FATTORI PRODUTTIVI RIDUZIONE DEI COSTI VARIABILI INVARIABILITÀ DEI COSTI FISSI SOVRASTIMA DEI RICAVI TEORICI SULLA BASE DEI COSTI DI GESTIONE CORRETTIVO CONGIUNTURALE 46 23

26 I correttivi 2012 CORRETTIVI PER LA CRISI 2013 Studi di Settore dei professionisti con modello a prestazioni Correttivi congiunturali di settore: riduzione delle tariffe Correttivi congiunturali individuali: problema degli acconti I correttivi 2012 CORRETTIVI PER LA CRISI 2012 Studi di Settore dei professionisti con modello a prestazioni Banca Dati SDS 2007 Banca Dati SDS 2008 Banca Dati SDS 2009 Banca Dati SDS 2010 Banca Dati Banca Dati SDS SDS OBIETTIVO Adattamento della funzione di regressione rispetto alla contrazione delle tariffe applicate MODALITÀ DI ACCESSO Tutti i soggetti non congrui MODALITÀ APPLICATIVE Introduzione di un fattore di correzione applicato al ricavo teorico per singolo studio di settore Correttivi congiunturali di settore 24

27 I correttivi 2012 CORRETTIVI PER LA CRISI 2013 Studi di Settore dei professionisti con modello a prestazioni Correttivi congiunturali individuali Altre informazioni rilevanti ai fini dell applicazione degli studi di settore: Percentuale dei compensi relativa agli incarichi iniziati e completati nell anno Percentuale dei compensi relativa ad altri incarichi RISULTATI ANALISI SUI DATI DEGLI STUDI DI SETTORE: MAGGIOR LIVELLO DI NON CONGRUITÀ AL CRESCERE DELLA PERCENTUALE DI INCARICHI CON SALDO/ACCONTO GERICO

28 GeRiCo 2014 NUOVA INTERFACCIA GRAFICA 51 GeRiCo 2014 NUOVA INTERFACCIA GRAFICA 52 26

29 GeRiCo 2014 EVIDENZIAZIONE VARIABILI RILEVANTI AI FINI DISCRIMINANTE / REGRESSIONE E COERENZA / NORMALITÀ (PER TUTTI I QUADRI DELLO STUDIO) 53 GeRiCo 2014 EVIDENZIAZIONE VARIABILI RILEVANTI AI FINI DISCRIMINANTE / REGRESSIONE E COERENZA / NORMALITÀ (PER TUTTI I QUADRI DELLO STUDIO) 54 27

30 ALTRA NOVITÀ Nuova release di stampa (isomodello)

31 REGIME PREMIALE APPLICABILE AI CONTRIBUENTI CONGRUI E COERENTI ALLE RISULTANZE DEGLI STUDI DI SETTORE 57 Il nuovo regime introdotto dal Decreto Monti D.L. 201/2011, art. 10 (Regime premiale per favorire la trasparenza) Comma 9: nei confronti dei contribuenti soggetti agli studi di settore che risultano congrui, anche per adeguamento: a) sono preclusi gli accertamenti basati sulle presunzioni semplici di cui all art. 39, 1 c. lett. d) D.P.R. 600/1973 e all'art. 54, 2 c. D.P.R. 633/1972 b) la determinazione sintetica del reddito complessivo di cui all art. 38 D.P.R. 600/1973 è ammessa a condizione che il reddito complessivo accertabile ecceda di almeno un terzo quello dichiarato 58 29

32 Il nuovo regime introdotto dal Decreto Monti D.L. 201/2011, art. 10 (Regime premiale per favorire la trasparenza) Comma 9: nei confronti dei contribuenti soggetti agli studi di settore che risultano congrui, anche per adeguamento (segue): c) sono ridotti di un anno i termini di decadenza per l'attività di accertamento previsti dall art. 43 D.P.R. 600/1973 e dall art. 57 D.P.R. 633/1972 (no per violazioni che comportano obbligo di denuncia ex art. 331 c.p.p. per reati ex D.Lgs. 74/2000). Tale beneficio non si applica nel caso in cui il contribuente abbia commesso una violazione che comporti l obbligo di denuncia per uno dei reati previsti dal D.Lgs. n. 74 del Il nuovo regime introdotto dal Decreto Monti D.L. 201/2011, art. 10 (Regime premiale per favorire la trasparenza) Comma 10: per avvalersi dei benefici il contribuente deve: 1) aver assolto regolarmente agli obblighi dichiarativi in materia di studi di settore, indicando fedelmente tutti i dati previsti ; 2) risultare coerente con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione degli studi di settore; 3) essere potenzialmente accertabile sulla base delle risultanze degli studi di settore. Sono quindi esclusi i contribuenti che presentano cause di inapplicabilità o di esclusione dagli studi, compresi quelli nei cui confronti lo strumento accertativo non si rende applicabile ai sensi del DM 11 febbraio

33 Regime premiale Per il periodo di imposta 2011 hanno potuto accedere al regime premiale solo i contribuenti, congrui, coerenti e normali alle risultanze degli studi di settore, che applicano uno dei 55 studi individuati nell allegato n. 1 al Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate 12 luglio Tali studi sono stati individuati tra quelli che prevedono: a) almeno quattro delle seguenti tipologie di indicatori di coerenza economica: - efficienza e produttività del fattore lavoro; - efficienza e produttività del fattore capitale; n. 18 sds - efficienza di gestione delle scorte; interessati - redditività; - struttura; 61 Regime premiale OPPURE b) tre tipologie tra quelle in precedenza riportate e appartenenza ad un macrosettore a basso «rischio» di evasione (da documento Commissione Giovannini). n. 37 sds interessati Nel caso in cui il contribuente interessato applichi due diversi studi di settore, per accedere al regime premiale è necessario che entrambi gli studi soddisfino tali requisiti I soggetti che, sulla base dei dati dichiarati, risultano accedere al regime premiale per il p.i sono circa

34 Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate 12 luglio Accedono al regime premiale, previsto dai commi da 9 a 13 dell articolo 10 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, i contribuenti soggetti al regime di accertamento basato sulle risultanze degli studi di settore che nel periodo di imposta di riferimento risultano congrui e coerenti agli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione degli studi di settore. 1.2 In relazione alle condizioni di cui al precedente comma 1.1 è necessario che: a) la coerenza sussista per tutti gli indicatori di coerenza economica e di normalità economica previsti dallo studio di settore applicabile; b) nel caso in cui il contribuente consegua redditi di impresa e di lavoro autonomo, l assoggettabilità al regime di accertamento basato sulle risultanze degli studi di settore sussista per entrambe le categorie reddituali; c) nel caso in cui il contribuente applichi due diversi studi di settore, la congruità e la coerenza sussista per entrambi gli studi. 63 Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate 12 luglio Fedeltà dei dati 4.1 Per accedere al regime premiale è necessario che il contribuente abbia regolarmente assolto gli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, indicando fedelmente tutti i dati previsti. 4.2 La fedeltà dei dati dichiarati risulta sussistere anche nel caso di errori o omissioni, nella compilazione dei modelli degli studi di settore, di dati che non comportano la modifica: - dell assegnazione ai cluster; - del calcolo dei ricavi o dei compensi stimati; - del posizionamento rispetto agli indicatori di normalità e di coerenza; rispetto alle risultanze dell applicazione degli studi di settore sulla base dei dati veritieri

35 Regime premiale PERIODO DI IMPOSTA 2012 Per il periodo di imposta 2012 hanno potuto accedere al regime premiale solo i contribuenti, congrui, coerenti e normali alle risultanze degli studi di settore, che applicano uno degli 89 studi individuati nell allegato n. 1 al Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate 5 luglio Tali studi sono stati individuati tra quelli che prevedono: a) almeno quattro delle seguenti tipologie di indicatori di coerenza economica: - efficienza e produttività del fattore lavoro; - efficienza e produttività del fattore capitale; n. 22 sds - efficienza di gestione delle scorte; interessati - redditività; 65 - struttura; Regime premiale PERIODO DI IMPOSTA 2012 OPPURE b) tre tipologie tra quelle in precedenza riportate e appartenenza ad un macrosettore a basso «rischio» di evasione (da documento Commissione Giovannini) n. 37 sds interessati OPPURE c) tre tipologie tra quelle in precedenza riportate e che contemporaneamente prevedono l indicatore Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti. n. 31 sds interessati I soggetti che hanno avuto accesso al regime premiale per il p.i sono circa

36 Regime premiale PERIODO DI IMPOSTA 2013 La Commissione degli Esperti ha auspicato, già nel corso della riunione del 28 novembre 2013 relativa agli studi di settore evoluti per il 2013, l eliminazione dell indicatore Margine per addetto non dipendente. Infatti, il D.M. 24/3/2014 ha previsto che l indicatore Margine per addetto non dipendente non fornisce esiti di coerenza per gli studi di settore approvati per il periodo di imposta Per tali studi, l indicatore non è previsto nemmeno in GERICO 2014, conseguentemente, non potrà essere considerato rilevante ai fini dei criteri stabiliti per l accesso al regime premiale. Tuttavia l eliminazione di tale indicatore avrà un effetto neutrale rispetto alle possibilità di accesso 67 al regime. La modulistica - struttura e novità del p.i

37 Modulistica Studi di Settore modelli di cui 69 afferenti a nuovi studi Aggiornamento studi già in vigore nel 2013 con inserimento o aggiornamento informazioni (Quadri Z) Eliminazione quadri Z al secondo anno 69 Modulistica Studi di Settore 2014 Si elimina dallo studio di settore VD01U (evoluto con lo studio WD01U per il p.i. 2013) il codice attività Commercio al dettaglio di torte, dolciumi, confetteria inserendolo nel nuovo studio WG37U

38 Modulistica Studi di Settore 2014 PROMEMORIA studi UG96U VG82U VG87U Per i contribuenti che nel periodo di imposta 2013 hanno esercitato in via prevalente l attività di cui al codice attività Gestione di parcheggi e autorimesse, la compilazione del modello UG96U è prevista solo per l acquisizione di dati. Per i contribuenti che nel periodo di imposta 2013 hanno esercitato in via prevalente le attività di cui ai codici attività Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari e Attività delle concessionarie e degli altri intermediari di servizi pubblicitari, in forma di lavoro autonomo, la compilazione del modello VG82U è prevista solo per l acquisizione di dati. Per i contribuenti che nel periodo di imposta 2013 hanno esercitato in via prevalente l attività di cui al codice attività Attività di consulenza per la gestione della logistica aziendale, la compilazione del modello VG87U è prevista solo per l acquisizione di dati. 71 Modulistica Studi di Settore 2013 Aggiornamento: -Quadro A del Personale, -Quadri F e G Elementi Contabili, -Quadro T Congiuntura economica (Correttivi crisi); -Quadro V Ulteriori dati specifici; -Quadro Z Dati complementari

39 Modulistica Studi di Settore 2014 Quadro A del Personale 73 Modulistica Studi di Settore 2014 Quadro A del Personale ESEMPIO Per effetto dell art. 18 della legge 97 del 1994 (Nuove disposizioni per le zone montane) Le imprese e i datori di lavoro aventi sedi ed operanti nei comuni montani, in deroga alle norme sul collocamento della mano d'opera, possono assumere senza oneri previdenziali, a tempo parziale, ai sensi dell'articolo 5 del decreto-legge 30 ottobre 1984, n. 726, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1984, n. 863, o in forma stagionale, coltivatori diretti residenti in comuni montani, iscritti allo SCAU. Al riguardo, la Circolare INAIL n. 11 del 27 febbraio 1995 indica che per i coltivatori diretti che rientrano nella previsione dell art. 18 della citata legge 97, ricorre comunque l obbligo di registrazione sul LUL (almeno ai fini INAIL)

40 Modulistica Studi di Settore 2014 Quadro A del Personale 75 Modulistica Studi di Settore 2014 Quadro F Elementi contabili L articolo 4-bis del decreto legge 2 marzo 2012, n. 16 ha apportato modifiche alla disciplina di deduzione dei canoni di leasing ai fini delle imposte dirette. La nuova disposizione normativa, che ha riformulato il comma 2 dell articolo 54 e il comma 7 dell articolo 102 del TUIR, comporta che i canoni di locazione finanziaria non dedotti alla scadenza del contratto di leasing possono trovare riconoscimento fiscale anche oltre tale scadenza, fino al completo riassorbimento dei valori fiscali sospesi. Ai fini degli studi di settore ciò determina che l impresa che abbia optato per il riscatto del bene al termine del contratto di leasing, potrà continuare a dedurre fiscalmente i canoni di leasing (indicandoli nel rigo F18, campo 4 ) senza avere un parallelo valore dei beni strumentali in leasing. Al fine di evitare possibili anomalie nel funzionamento dell indicatore di normalità economica Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi, è stato previsto un nuovo campo nel quadro F (rigo F18, campo 5) dove riportare i canoni di locazione finanziaria relativi a beni mobili non riscattati al termine del contratto di leasing. L importo indicato in tale nuovo rigo non deve quindi essere compreso nella voce di costo indicata nel rigo F18, campo 4, utilizzato nel calcolo dell indicatore di normalità sopra citato

41 Modulistica Studi di Settore 2014 Quadro F Elementi contabili 77 Modulistica Studi di Settore 2014 Quadro F Elementi contabili 78 39

42 Modulistica Studi di Settore 2014 Quadro F Elementi contabili L articolo 32-bis del D.L. 22 giugno 2012, n. 83, ha introdotto il regime di IVA per cassa, cd. "cash accounting", di cui all'articolo 167 bis della Direttiva 2006/l12/CE del Consiglio del 28 novembre 2006, come modificata dalla Direttiva 201 0/45/UE del 13 luglio Tale regime prevede che "per le cessioni di beni e per le prestazioni di servizi effettuate da soggetti passivi con volume d'affari non superiore a 2 milioni di euro, nei confronti di cessionari o di committenti che agiscono nell'esercizio di impresa, arte o professione, l'imposta sul valore aggiunto diviene esigibile al momento del pagamento dei relativi corrispettivi. Per i medesimi soggetti l'esercizio del diritto alla detrazione dell'imposta relativa agli acquisti dei beni o dei servizi sorge al momento del pagamento dei relativi corrispettivi". Il "cash accounting" è entrato in vigore il 1 dicembre 2012 (D.M.11/10/2012) ed ha sostituito il regime IVA per cassa previsto dall articolo 7 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185, la cui applicazione era prevista nei confronti dei soggetti che presentavano un volume d'affari non superiore a duecentomila euro. L aliquota media IVA che viene applicata ai maggior ricavi/compensi stimati dal software GERICO può essere influenzata da tale regime di liquidazione dell imposta sul valore aggiunto. 79 Modulistica Studi di Settore 2014 Quadro F Elementi contabili Ad esempio, l aliquota media IVA applicata dal software GERICO ai maggior ricavi stimati ai fini degli studi di settore per le imprese, (annualità 2012) risulta pari alla seguente formula: I.V.A. su operazioni imponibili (rigo F33) + I.V.A. sulle operazioni di intrattenimento (rigo F34) - [I.V.A. sulle cessioni dei beni ammortizzabili + I.V.A. sui passaggi interni + I.V.A. detraibile forfettariamente (rigo F35)] Volume d'affari (rigo F31) + Altre operazioni, sempre che diano luogo a ricavi, quali operazioni fuori campo e operazioni non soggette a dichiarazione (rigo F32) Sulla base degli attuali controlli telematici il valore da inserire nel rigo F33 del modello studi (IVA su operazioni imponibili) deve coincidere con il totale dell imposta sul valore aggiunto esigibile nel periodo d'imposta che viene riportato nel campo VE25 del modello IVA (VE26 nel modello IVA 2014). Tale valore non comprende l'imposta relativa alle operazioni realizzate nell'anno d'imposta che, sulla base del regime di cassa, diviene esigibile nell'anno d'imposta successivo; tale valore, invece, comprende l'imposta riferita ad operazioni realizzate nell'anno d'imposta precedente ma esigibile nell'anno d'imposta di riferimento

43 Modulistica Studi di Settore 2014 Quadro F Elementi contabili Questo comporta che il volume d affari realizzato dal contribuente che ha adottato il regime previsto dal D.L n. 83 del 2012 viene rapportato, al fine di determinare l aliquota media da applicare ai maggiori ricavi/compensi stimati dagli studi di settore, all'iva esigibile per cassa. La comparazione tra due valori non omogenei (volume d affari di competenza ed IVA esigibile per cassa) ovviamente può determinare un calcolo dell aliquota media non corrispondente a quella effettiva. Per questo motivo stata integrata la sezione IVA dei modelli con due nuovi campi: uno destinato a recepire l' imposta relativa alle operazioni effettuate in anni precedenti ed esigibile nell'anno; uno destinato ad accogliere l imposta relativa alle operazioni realizzate nel periodo d imposta ed esigibile in anni successivi. Tale soluzione permette di mantenere il controllo telematico attualmente impostato tra i campi del modello IVA 2014, rigo VE26, ed i campi del modello studi e del modello parametri (rigo F33/rigo P28). 81 Modulistica Studi di Settore 2014 Quadro F Elementi contabili 82 41

44 Modulistica Studi di Settore 2014 Quadro G Elementi contabili 83 NOVITA - Quadro T Congiuntura economica (Correttivi crisi) 84 42

45 Modulistica Studi di Settore 2014 EX MINIMI - Parte generale istruzioni 85 Modulistica Studi di Settore 2014 EX MINIMI - Quadro F 43

46 Modulistica Studi di Settore 2014 EX MINIMI - Quadro G 87 Modulistica Studi di Settore 2014 Aggiornamento Quadro Ulteriori dati specifici Modello 2013 Modello

47 Modulistica Studi di Settore 2014 Aggiornamento Quadro Z - Dati complementari 89 Modulistica Studi di Settore 2014 Studi VK10U VK19U VK22U WK21U - Quadro B - Aggiornamento informazione «Quote affitto locali» 90 45

48 Modulistica Studi di Settore 2014 Quadro B - Aggiornamento informazione «Quote affitto locali» 91 Modulistica Studi di Settore 2014 Studio WK21U - Quadro «Quote affitto locali» Z - Aggiornamento informazione 92 46

49 FIRMA DELLA DICHIARAZIONE comunicazione anomalie Questo riquadro, riservato alla firma, contiene l indicazione della richiesta del contribuente che la comunicazione delle anomalie riscontrate automaticamente nei dati dichiarati ai fini dell applicazione degli studi di settore sia inviata all intermediario incaricato della trasmissione telematica della propria dichiarazione. Il contribuente effettua tale richiesta barrando la casella Invio comunicazione telematica anomalie dati studi di settore all intermediario, inserita nel riquadro FIRMA DELLA DICHIARAZIONE. L intermediario, a sua volta, accetta di ricevere la predetta comunicazione telematica, barrando la casella Ricezione comunicazione telematica anomalie dati studi di settore, inserita nel riquadro IMPEGNO ALLA PRESENTAZIONE TELEMATICA. 93 IMPEGNO ALLA PRESENTAZIONE TELEMATICA - comunicazione anomalie Il riquadro deve essere compilato e sottoscritto dall intermediario che presenta la dichiarazione in via telematica. L intermediario deve barrare la casella Ricezione comunicazione telematica anomalie dati studi di settore, qualora accetti la scelta del contribuente di fargli pervenire l avviso relativo agli esiti del riscontro automatizzato effettuato sulla coerenza dei dati dichiarati nel modello degli studi di settore; 94 47

50 COMUNICAZIONE ANOMALIE OPZIONE IN UNICO: EFFETTI P.I Le comunicazioni di anomalia (gestione anomalie e segnalazioni) 96 48

51 GESTIONE ANOMALIE STUDI DI SETTORE (Applicazione) Il software è destinato ai soggetti che riceveranno nel 2014 una comunicazione relativa ad anomalie riscontrate sulla base dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore dichiarati per il p.i Consente di predisporre, per il successivo invio telematico, una comunicazione finalizzata a: segnalare imprecisioni ed errori riscontrati nei dati riportati nella comunicazione di anomalia; indicare le motivazioni che hanno determinato l anomalia riscontrata e quanto altro si ritiene rilevante rappresentare all'agenzia. Per l'invio telematico della comunicazione è sufficiente possedere il Pincode (codice personale), indispensabile per utilizzare i servizi Internet dell'agenzia delle Entrate, oppure aver ottenuto l'autorizzazione per accedere al servizio Entratel. 97 COMPILAZIONE E INVIO SEGNALAZIONI STUDI DI SETTORE UNICO 2014 L applicazione permetterà ai contribuenti di comunicare all Agenzia delle Entrate, entro un termine più ampio rispetto a quello ordinariamente previsto per la trasmissione telematica delle dichiarazioni, informazioni su elementi giustificativi relativi a situazioni di non congruità, non normalità o non coerenza risultanti dall applicazione degli studi di settore per il p.i. 2013, ovvero per la medesima annualità, afferenti l indicazione in dichiarazione di cause di inapplicabilità o di esclusione Il software, destinato ai contribuenti ed ai relativi intermediari, sarà disponibile accedendo al sito internet dell Agenzia delle entrate, nella sezione Home Cosa devi fare Dichiarare Studi di settore e parametri Studi di settore Compilazione

52 Cassetto fiscale SDS 99 FUNZIONALITA DEL CASSETTO FISCALE Il servizio di consultazione è accessibile dal servizio Entratel Fisconline, seguendo il percorso Consultazioni Cassetto fiscale, e, dopo aver effettuato l autenticazione, selezionando l ulteriore voce Studi di settore. L applicazione potrà essere utilizzata anche dai contribuenti abilitati che intendano interrogare la propria posizione ai fini degli studi di settore

53 FUNZIONALITA DEL CASSETTO FISCALE Il servizio Cassetto Fiscale consentirà la visualizzazione, con riferimento al p.i. 2011, della seguente documentazione relativa agli studi di settore: 1) anomalie emerse in sede di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici tra UNICO 2012 e GERICO 2012; 2) comunicazioni di anomalia nei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli studi settore, inviate nel corso del 2013 direttamente ai contribuenti, tramite raccomandata, o tramite il canale Entratel ai relativi intermediari; 101 FUNZIONALITA DEL CASSETTO FISCALE 3) inviti trasmessi ai contribuenti che hanno indicato, nel quadro contabile di UNICO 2012, un codice attività per il quale è previsto uno studio di settore ma non hanno presentato il relativo modello per la comunicazione dei dati, né hanno indicato in dichiarazione una causa di esclusione o di inapplicabilità che avrebbe giustificato il mancato invio del modello; 4) risposte, giustificazioni o chiarimenti inviati, a seguito di tali comunicazioni, dal contribuente o dall intermediario tramite l apposita procedura informatica; 5) informazioni inviate dai contribuenti per i pp.ii e 2011 tramite la procedura Segnalazioni

54 COMUNICAZIONI DI ANOMALIA E CASSETTO FISCALE Modalita utilizzate negli anni precedenti invio di comunicazioni di anomalia ai contribuenti individuati sulla base di specifici criteri tramite posta raccomandata; invio di comunicazioni di anomalia agli intermediari di contribuenti individuati sulla base di specifici criteri tramite canale Entratel; 103 COMUNICAZIONI DI ANOMALIA E CASSETTO FISCALE Per la campagna informativa 2014 è stato previsto di espletare le attività di comunicazione delle anomalie dei dati degli studi di settore utilizzando esclusivamente le possibilità offerte dalle funzionalità del Cassetto fiscale, mediante pubblicazione delle stesse entro fine maggio

55 COMUNICAZIONI DI ANOMALIA E CASSETTO FISCALE per i soggetti interessati dalla comunicazioni in argomento, che in dichiarazione hanno barrato l apposita casella per indicare l intermediario quale destinatario delle comunicazioni in questione, la relativa missiva verrà inviata all intermediario (da UNICO 2013) tramite Entratel (si tratta del canale già utilizzato per parte degli invii 2013); per gli altri soggetti (diversi da quelli di cui al precedente punto) si procederà (PROBABILMENTE) nel seguente modo: ai soggetti abilitati ai servizi telematici verrà visualizzato un avviso personalizzato nell area autenticata e inviato un messaggio via mail o sms, con il quale li si invita ad accedere al proprio cassetto fiscale dove è pubblicata la comunicazione di anomalia. ai soggetti non abilitati ai servizi telematici verrà inviato un messaggio utilizzando la PEC. 105 COMUNICAZIONI DI ANOMALIA E CASSETTO FISCALE NUOVE TIPOLOGIE di anomalie per l invio di una comunicazione Caso 32 Mancata dichiarazione del numero e/o della percentuale di lavoro prestato deagli associati in partecipazione in presenza di utili spettanti agli associati in partecipazione con apporti di solo lavoro Si applica alle imprese che presentano per il p.i la condizione: mancata indicazione del numero e/o della percentuale di lavoro prestato dagli Associati in partecipazione; presenza di utili spettanti agli associati in partecipazione con apporti di solo lavoro ( F23 campo 2 di cui Utili spettanti agli associati in partecipazione con apporti di solo lavoro )

56 COMUNICAZIONI DI ANOMALIA E CASSETTO FISCALE NUOVE TIPOLOGIE di anomalie per l invio di una comunicazione Caso 33 Presenza delle spese per locazione di immobili e mancanza delle relative superfici nel quadro B Si applica alle imprese[1] che, per il p.i. 2012, presentano contemporaneamente le seguenti condizioni: mancata indicazione delle superfici delle unità locali; presenza di spese per la locazione di immobili ( F18 campo 2 Canoni relativi a beni immobili ); [1] Vanno escluse le imprese che hanno dichiarato un attività appartenente ai seguenti settori: VG40U, VG44U, VG50U, VG58U, VG60U, VG69U, VG75U. 107 Le risposte fornite con la circolare n.30/e del 19 settembre 2013: alcuni casi particolari

57 CASO 1: Compilazione del quadro T Congiuntura economica I contribuenti esercenti attività d impresa che, nel periodo d imposta in corso alla data del 31 dicembre 2011 hanno cessato di avvalersi del regime dei contribuenti minimi, devono fornire i dati contabili da indicare nel quadro T (così come previsto anche per F e G) senza tenere conto degli effetti derivanti dal principio di cassa, applicato nei periodi di imposta precedenti e correlato al citato regime. Tra le altre informazioni presenti nel quadro T, viene chiesto di indicare i Ricavi dichiarati ai fini della congruità relativi al periodo di imposta 2011 (per l applicazione del correttivo relativo all applicazione della normalità economica) e di compilare alcune voci di costo relative ai periodi di imposta 2010 e Tenuto conto delle rilevanti difficoltà legate alla determinazione degli importi da indicare nel quadro T, dovuta anche ai ridotti obblighi contabili cui i soggetti interessati erano sottoposti in tali annualità, si ritiene che i contribuenti in argomento che non dispongono di alcuni dati fondamentali per il calcolo dei correttivi crisi possano non compilare il citato quadro T precludendosi, di conseguenza, la possibilità di accesso ai correttivi crisi che necessitano di tali informazioni. Tali soggetti potranno fornire indicazioni in merito al comportamento adottato utilizzando la sezione relativa alle annotazioni di GERICO CASO 2: Studio di settore VG68U credito di imposta per il gasolio per autotrazione Alcune imprese avrebbero considerato quale credito spettante l intero importo indicato al rigo RU23, indipendentemente dal fatto che lo stesso fosse commisurato ai consumi 2011 o 2012, e che su tale base avrebbero adempiuto i relativi adempimenti e versamenti di imposte. In tale studio le istruzioni rimandano al credito spettante per il periodo d imposta, e: - Per effetto dell art.61, comma 1, del decreto-legge 24/1/2012, n.1 (convertito in Legge 24/3/2012 n.27), l importo spettante per il periodo d imposta 2012 è determinato in base ai consumi effettuati nel 2011 e, parzialmente (3 trim), nel 2012, ma comunque entrambi determinano il credito spettante per il periodo d imposta (nel caso per il 2012) ; - Con l emanazione della circolare 23 del 15/7/2013 (allegato 1 par.c4), è stato precisato che il credito da prendere in considerazione è solo quello di colonna 1 (corrispondente ai consumi 2011) del rigo RU23. Segue 55

58 CASO 2: Studio di settore VG68U credito di imposta per il gasolio per autotrazione Risposta: Pur confermando, quindi, quanto nella citata circolare, attesi i possibili fraintendimenti che potrebbero essersi generati a seguito della modifica normativa intervenuta nel 2012 in relazione al credito di imposta in argomento, si ritengono applicabili, al caso concreto, le indicazioni fornite al paragrafo 8 della medesima circolare; si ritiene infatti che i contribuenti che risultavano congrui a seguito della erronea indicazione nel rigo X04 del credito di imposta relativo anche ai primi tre trimestri del 2012, o che sulla base di tale compilazione si sono adeguati alle risultanze di GERICO, abbiano operato correttamente, qualora, successivamente alla pubblicazione della citata circolare n. 23/E, abbiano presentato dichiarazione integrativa e si siano adeguati alle risultanze degli studi di settore non applicando le maggiorazioni sulle somme eventualmente dovute in più per effetto del ricalcolo, sempreché il relativo versamento sia avvenuto entro i termini più lunghi previsti dall articolo 17, comma 2, del d.p.r. n. 435 del 2001 (20 agosto 2013). CASO 3: Cessazione dell attività prevalente Come deve applicare gli studi di settore un contribuente esercente attività d impresa che presenta la suddetta situazione: - nel corso del 2012 ha svolto 2 attività: da quella principale ha conseguito ricavi pari a euro, dall altra ricavi per euro; - nel corso dello stesso anno ha cessato l attività da cui ha ritratto i maggiori ricavi. Le circostanze descritte nel quesito consentono di ricondurre la situazione dell impresa ad una modifica nel corso del periodo d imposta dell attività esercitata, in quanto l attività che, nel corso dell anno, ha costituito, in termini di ricavi, l attività prevalente viene effettivamente sostituita dall attività dalla quale ha conseguito minori ricavi. La modifica nel corso del periodo d imposta dell attività esercitata si configura come una causa di esclusione riconducibile a quella prevista per i contribuenti che si trovano in un periodo di non normale svolgimento dell attività (ovviamente, affinché la modifica in corso d anno dell attività esercitata costituisca causa di esclusione dall applicazione degli studi di settore, le due attività quella cessata da cui sono stati ritratti i maggiori ricavi e quella che continua ad essere esercitata - non devono essere contraddistinte da codici attività compresi nello stesso studio di settore). 56

59 CASO 3: Cessazione dell attività prevalente Il contribuente cui si fa riferimento nel quesito non sarebbe, pertanto, soggetto all applicazione degli studi di settore, in quanto si trova, a tali fini, in un periodo di non normale svolgimento dell attività. Per effetto dell articolo 1, comma 19, della legge n. 296 del 2006 che ha previsto la compilazione del modello studi di settore anche per i soggetti esclusi dall applicazione degli stessi in conseguenza di un periodo di non normale svolgimento dell attività, il contribuente dovrà presentare il modello dello studio relativo all attività per la quale si sono conseguiti i maggiori ricavi/compensi durante il periodo d imposta considerato, prescindendo dalla circostanza che detta attività sia quella iniziata o cessata. In sede di presentazione del predetto modello, il contribuente dovrà specificare, nell apposita sezione Note aggiuntive di GERICO, la circostanza, in precedenza evidenziata, che ha consentito di ricondurre la situazione dell impresa ad una causa di esclusione dall applicazione degli studi di settore, riportando altresì le relative evidenze. CASO 4: Eventi sismici del maggio 2012 periodo di non normale svolgimento dell attività Il Provvedimento del Direttore dell Agenzia Entrate 27 maggio 2013, di approvazione della modulistica degli studi di settore, per il p.i. 2012, ha escluso l obbligo di presentazione del relativo modello per i soggetti con residenza (se diversi dalle persone fisiche, sede legale) o sede operativa in uno dei comuni individuati nel decreto ministeriale del 1 giugno 2012 che: A. presentano un periodo di non normale svolgimento dell attività, in ragione della specifica situazione soggettiva; B. hanno cessato l attività; C. si trovano in liquidazione volontaria. È possibile ipotizzare la sussistenza di un periodo di non normale svolgimento dell attività, tra l altro, nei seguenti casi: - danni ai locali destinati all attività d impresa o di lavoro autonomo, tali da renderli totalmente o parzialmente inagibili (attestati dalle relative perizie tecniche o dall esito dei controlli della protezione civile) e non più idonei all uso; - danni rilevanti alle scorte di magazzino (certificabile a seguito di apposita perizia tecnica) tali da causare la sospensione prolungata del ciclo produttivo; Segue 57

60 CASO 4: Eventi sismici del maggio 2012 periodo di non normale svolgimento dell attività - contribuenti che, successivamente all evento sismico, indipendentemente dai danni subiti, non hanno potuto accedere ai locali di esercizio dell attività in quanto ricadenti in aree di divieto assoluto d accesso (c.d. zone rosse) per la maggior parte del periodo d imposta successivo al terremoto; - contribuenti che hanno subito una riduzione significativa, se non la sospensione dell attività, in quanto aventi come unico o principale cliente un soggetto ubicato nell'area del sisma il quale, a sua volta, a causa degli eventi sismici ha interrotto l attività per la maggior parte del periodo d'imposta successivo al terremoto. Nei casi prospettati effettivamente è possibile ritenere che i soggetti d imposta interessati presentino un periodo di non normale svolgimento dell attività e siano, di conseguenza, non accertabili sulla base delle risultanze degli studi di settore ed esonerati, per l annualità di imposta 2012, dalla presentazione del relativo modello. Ovviamente, i casi in argomento sono esemplificativi e non esaustivi della possibili situazioni di non normale svolgimento dell attività. 58

61

62 Per informazioni e documentazione SEAC CEFOR TRENTO - Via Solteri, 74 Tel. 0461/ Fax 0461/ Internet: info.cefor@seac.it

Materiale di supporto alla attività degli Osservatori Regionali. L utente è invitato a verificare l attualità della normativa e della prassi citata.

Materiale di supporto alla attività degli Osservatori Regionali. L utente è invitato a verificare l attualità della normativa e della prassi citata. Materiale di supporto alla attività degli Osservatori Regionali. L utente è invitato a verificare l attualità della normativa e della prassi citata. 1 Gli studi di settore evoluti per p.i. 2013 Le modifiche

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