Pubblicazione: BURL n. del. Architetto Fausto Bianchi
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1 Regione Lombardia P G T2010 Comune di Berzo Demo Provincia di Brescia Comune di BERZO DEMO Piano di Governo del Territorio Documento di Piano Adozione: Delibera del Consiglio Comunale n. del Approvazione: Delibera del Consiglio Comunale n. del Pubblicazione: BURL n. del DP1c Analisi preliminare dati provinciali Architetto Fausto Bianchi Studio Tecnico Arch. Fausto Bianchi via Sala Edolo (BS) tel fax Progettista: arch. Fausto Bianchi Coordinamento Generale P.G.T.: pian. Fabio Maffezzoni Collaboratori: geom. Giovanni Bornatici
2 INDICE PREMESSA... 2 PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE... 2 PIANO ITTICO PROVINCIALE... 3 LO STATO DELLA COMUNITÀ ITTICA DEL BACINO DEL FIUME OGLIO... 3 PIANO DI EMERGENZA E PROGRAMMA DI PREVISIONE E PREVENZIONE PROVINCIALE... 4 CENTRO OPERATIVO MISTO... 4 INDIVIDUAZIONE DEGLI SCENARI DI RISCHIO IDRAULICO... 5 SCENARI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO... 8 PIANO DEL TRAFFICO DELLA VIABILITÀ EXTRAURBANA (PTVE) TAVOLA 1 CLASSIFICAZIONE AMMINISTRATIVA DELLA RETE STRADALE TAVOLA 2 CLASSIFICAZIONE TECNICO FUNZIONALE DELLA RETE STRADALE ESISTENTE PIANO PROVINCIALE GESTIONE RIFIUTI DISCARICHE PIANO CAVE PROVINCIALE PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE ALBERI MONUMENTALI PIANO DEL COMMERCIO PIANO DI ASSESTAMENTO DELLE PROPRIETÀ SILVO PASTORALI
3 Premessa Di seguito vengono riportati gli estratti più significativi dei piani provinciali per il territorio di Berzo Demo. Piano Faunistico Venatorio Provinciale Approvato con D.C.P. n. 68 del 24 febbraio 1995 Il territorio di Berzo Demo non presenta particolari problemi rispetto al piano faunistico provinciale. Aspetti faunistici e venatori Il territorio del comune di Berzo Demo si estende da una quota di 480 m s.l.m. ad una di 2.481,8 m s.l.m., comprende pertanto una notevole varietà di tipologie ambientali e vegetazionali. Passando dai castagneti ai lariceto d alta quota che sfumano in cespuglietti e praterie alpine alle pendici del Piz Olda si trovano numerose specie caratteristiche sia dei boschi di conifere e latifoglie che delle praterie d alta quota. Date le caratteristiche sopracitate appare chiaro come il territorio del comune di Berzo Demo sia adatto ad ospitare gran parte delle specie animali tipiche delle regioni alpine. Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi alle principali specie animali presenti nell area di pianificazione, la consistenza stimata e la loro probabile localizzazione territoriale: SPECIE CONSISTENZA (STIMATA) AREALE DI PRESENZA NOTE Camoscio Stambecco Cervo Olda - Malogne - Capriolo 8/10 Olda - Carnocolo - Pernice bianca - Piz Olda rara Coturnici - Olda Rare Gallo forcello 2-3 covate Olda - Gallo Cedrone - - Sporadici avvistamenti Francolino di monte - - presente Lepre bianca - - Rara Lepre comune - - Vengono immesse Picchio nero - - Raro Aquila reale - - In transito Poiana - - Presente sul territorio Marmotte - - rare 2
4 Piano Ittico Provinciale Ai sensi dell art. 8, comma 6, della Legge Regionale 30 luglio 2001 n. 12 Il "Piano Ittico Provinciale", strumento tecnico che contiene le indicazioni operative e le principali prescrizioni per la tutela e l'incremento dell'ittiofauna. Lo stato della comunità ittica del bacino del fiume Oglio Viene riepilogata la situazione complessiva della comunità ittica del bacino del Fiume Oglio per ciascuna delle aree omogenee Fiume Oglio - tratto dalle sorgenti a Cedegolo e relativi affluenti Il Fiume Oglio presenta caratteristiche torrentizie ed una vocazionalità ittica teorica per la trota fario da Ponte di Legno ad Edolo; il tratto da Edolo a Cedegolo presenta invece un aspetto più pedemontano e si può considerare di transizione tra la zona di trota fario e la zona della trota marmorata e del temolo. Gli affluenti sono vocazionali alla trota fario. La situazione reale delle popolazioni ittiche è fortemente influenzata dalla presenza di numerose derivazioni idroelettriche, sia sull asta principale dell Oglio, a Temù, a Sonico ed a Cedegolo, che negli affluenti. Lo stato attuale della comunità ittica del Fiume Oglio a monte di Edolo vede la presenza di trota fario con popolazioni di scarsa entità eccetto che nel tratto tra Vione e Vezza. Tratti con condizioni ittiche soddisfacenti sono presenti anche sull Ogliolo di Corteno, anche se nel comune di Corteno la situazione è completamente artificiale in funzione della tipologia gestionale in atto, nonché nel torrente di Forno Allione. La trota marmorata è presente nell Oglio con esemplari puri solo in modo molto sporadico, e l ibrido tra trota marmorata e trota fario non presenta popolazioni numerose e ben strutturate neppure nel tratto più basso. Il temolo è risultato molto raro e la sua presenza è potenzialmente possibile ma solo in modo locale e con popolazioni non strutturate. Nei corsi d acqua tributari, nel complesso, la situazione dei popolamenti ittici è in generale poco soddisfacente rispetto alle potenzialità; numerosi ambienti sono fortemente penalizzati dalle derivazioni idriche che iniziano già in quota e dall artificializzazione dell alveo e delle sponde, mentre in alcuni corsi d acqua naturali vi sono altri problemi che limitano lo sviluppo della fauna ittica, tra cui una eccessiva pressione alieutica e le immissioni di pesci privi delle necessarie caratteristiche di rusticità per poter generare popolazioni selvatiche stabili. 3
5 Piano di emergenza e programma di previsione e prevenzione provinciale Il consiglio Provinciale di Brescia nella seduta del 24 Settembre 2007 ha approvato la proposta il documento Piano di Emergenza e Programma di Previsione e Prevenzione Provinciale ; Centro Operativo Misto Il Centro Operativo Misto (C.O.M.) è una struttura operativa decentrata sul territorio che viene istituita, flessibilmente in base alla specificità dell evento calamitoso, tenendo conto della localizzazione, della dimensione spaziale e della tipologia degli impatti che l evento stesso ha generato o sta generando sul territorio, in fase di emergenza con decreto prefettizio, governata da un delegato del Prefetto, con il compito di coordinare le attività di soccorso in aree definite del territorio provinciale. IN Provincia di Brescia sono stati individuati preventivamente alcuni Comuni in grado di ospitare la costituzione di un C.O.M., sulla base dei seguenti criteri: posizione geografica strategica per la centralità rispetto a zone del territorio con elevata rischio, per quanto riguarda i rischi in qualche modo prevedibili; elevata accessibilità viaria e possibilità di viabilità alternative; presenza di sedi e dotazioni adatte ad ospitare i soggetti incaricati di interpretare le funzioni di supporto da attivare; prossimità a strutture operative e strategiche. In tale ottica si è scelto di indicare un elenco di 16 Comuni in cui tali criteri sono soddisfatti, e ai quali è possibile associare un area di pertinenza, con individuazione dei Comuni potenzialmente serviti dall attività di coordinamento in emergenza svolta dal C.O.M. Edolo Breno Darfo Boario Terme Sale Marasino Iseo Palazzolo sull Oglio Orzinuovi Marcheno Brescia Manerbio Vestone Gavardo Montichiari Gargnano Manerba del Garda Desenzano del Garda 4
6 Sede COM (1) Enti e istituzioni Posizione geografica Strutture sanitarie Aree di ammassamento Vie di comunicazione Strutture Comuni di pertinenza EDOLO Comando Stazione Carabinieri, Brigata della Guardia di Finanza, Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato, Stazione Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Distaccamento del Nucleo Ambientale del Corpo di Polizia Provinciale, Distaccamento dei Volontari dei Vigili del Fuoco Confluenza di Alta valle Camonica e valle di Paisco-Aprica Ospedale di Valle Camonica Area di parcheggio e mercato periodico dietro la stazione ferroviaria Punto di snodo delle principali arterie stradali della Valle Camonica (direzioni Tonale, Sondrio e Brescia) e stazione di arrivo della linea ferroviaria Brescia- Iseo-Edolo Gruppo comunale di Protezione Civile BERZO DEMO, CEVO, CORTENO GOLGI, INCUDINE, MALONNO, MONNO, PAISCO LOVENO, PONTE DI LEGNO, SAVIORE DELL`ADAMELLO, SONICO, TEMU`, VEZZA D`OGLIO, VIONE Di seguito viene riportato l elenco delle organizzazioni di volontariato iscritte alla Sezione Provinciale dell Albo Regionale, aggiornato al 30/05/2006. Comuni Berzo Demo Organizzazioni L'Arnica - Associazione Volontari Protezione Civile Individuazione degli scenari di rischio idraulico a. Oglio sovralacuale Nell alta Valle Camonica le principali manifestazioni di dissesto sono ascrivibili alla notevole attività torrentizia dei tributari, ad esempio nelle Valli Sozzine e d Avio. Nel tratto dalla località Rino al Lago d Iseo il corso d acqua scorre in un fondovalle densamente urbanizzato e generalmente pianeggiante, con numerosi attraversamenti stradali e varie opere di derivazione. Il limite della fascia di esondazione si attesta a tratti su elementi naturali di contenimento della piena di riferimento, generalmente rappresentati da tratti di sponda alta o dallo stesso versante montano, più frequentemente su rilevati stradali con funzione arginale o su rilevati arginali veri e propri, in numerosi casi oggetto di adeguamento o di nuova realizzazione (abitati di Cividate Camuno, Cogno, Darfo). La fascia di esondazione ha un ampiezza molto variabile, compresa tra 40 e metri. Il grado di protezione dalle piene risulta non sempre adeguato; in particolare aree urbanizzate a rischio sono individuabili nei tratti Malonno - Berzo Demo - Sellero, Capo di Ponte - Ceto, Braone -Niardo - Breno, Cividate Camuno - Piancogno - Esine - Darfo Boario Terme. Nella quasi totalità dei Comuni bagnati dal fiume la fascia C arriva a coinvolgere località abitate e aree industriali. 5
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9 Scenari di rischio idrogeologico Valle Camonica La tipologia di dissesto più diffusa è il colamento su conoide, un fenomeno generalmente di dimensioni ridotte che si innesca in conseguenza di precipitazioni intense e coinvolge normalmente i terreni sciolti di copertura. Le aree di potenziale accadimento di tali fenomeni intercettano molto frequentemente i centri abitati e la relativa viabilità stradale e ferroviaria, in quanto i conoidi sono sede privilegiata di insediamenti e infrastrutture viarie. 8
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12 Piano del traffico della viabilità extraurbana (PTVE) Il consiglio Provinciale di Brescia nella seduta del 24 Settembre 2007 ha adottato la proposta del Piano del traffico della Viabilita' extraurbana (ptve); Successivi aggiornamenti adottati nella seduta del 27 Settembre 2010 Obiettivi del PTVE ai sensi dell art del D.l.vo n. 285 del 30/4/1992 L art del D.l.vo n. 285 del 30/4/1992 indica per il PTVE i seguenti obiettivi: «il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico ed il risparmio energetico». L art pone anche le seguenti due condizioni all elaborazione del piano: la coerenza con gli strumenti urbanistici vigenti e i piani di trasporto ed il rispetto dei valori ambientali. Tavola 1 Classificazione amministrativa della rete stradale Legenda Cod. SS42 SP84 Nome Strada Statale del Tonale e della Mendola Strada Provinciale Berzo Demo - Cevo 11
13 Tavola 2 Classificazione tecnico-funzionale della rete stradale esistente Legenda Una strada appartiene alla rete secondaria (tipo C) se il movimento servito risulta prevalentemente di penetrazione all interno di un ambito territoriale definito. In questo caso l arteria collega zone di elevata importanza a livello provinciale ovvero svolge funzione di collettore rispetto alla rete locale. Esempi di strade della rete secondaria della Provincia di Brescia sono rappresentati dalle direttrici che costituiscono la maglia strutturale della viabilità e di raccordo con la rete extraprovinciale, incluse le strade di fondovalle nelle valli principali e relativi principali collegamenti intervallivi. Le strade di tipo F (strade urbane locali) svolgono invece la funzione di accesso a località e centri abitati e sono caratterizzate da spostamenti brevi o di carattere terminale/iniziale. 12
14 Le strade di tipo E (strade urbane di quartiere) costituiscono la struttura essenziale, chiara e coordinata della viabilità dell abitato, permettendo l accesso all insediamento urbanistico dalla rete extraurbana ed il collegamento tra i diversi centri abitati del Comune (frazioni), in particolare se localizzati lungo itinerari di importanza provinciale. Sigla strad a SP 84 C.O. A 1 Zo na Nome sopra atti SP 84 BERZO DEMO - CEVO Classe funzionale di riferimento per la determinazione della fascia di rispetto Il PTCP prevede l increm ento della classe Classe funzio nale (stato di fatto) Class e funzio nale previs ta dal PTCP F No F F 20 Aree non edificabili art. 4 comma 1 lett. c, d, e del Reg. Viario [m] Aree non edificabili art. 4 comma 1 lett. a, b,f del Reg. Viario [m] PRG/ PGT 13
15 Piano provinciale gestione rifiuti La raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani prodotti sul territorio comunale viene effettuata dall azienda Valle Camonica Servizi. Discariche Discariche per rifiuti inerti cessate Ragione sociale Località Volume Superficie Scadenza Gestione UCAR CARBON FORNO ITALIA SPA ALLIONE COMUNE DI BERZO LOCALITA' /05/2003 DEMO GOLDE Impianti di trattamento per recupero e smaltimento Ragione sociale Località Validità Scadenza Pericolosi SELCA SPA FORNO ALLIONE AREA EX UCAR LOT CESSATA 05/06/2008 P 14
16 Piano cave provinciale Approvato con DGR n. VII/1114 del 25/11/
17 Piano di indirizzo forestale Alberi monumentali 16
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24 Piano del commercio Sul territorio comunale di Berzo Demo sono presenti le seguenti strutture di vendita: Esercizi di vicinato N. alimentari Sup. alimentari N. non alimentari Sup. non alimentari N. misti Sup. misti Medie strutture di vendita Centro Decod. Sup. Sup. non Sup. Titolare Indirizzo Comm.le tipologia alimentari alimentari totale REGAZZOLI NO Via Nazionale N 20 C DOMENICO NO EREDI MALISIA S.N.C. Loc. Saletto N 2/A C
25 Piano di assestamento delle proprietà silvo-pastorali Secondo quanto indicato nella deliberazione regionale n del 1 agosto 2003 il Piano di Assestamento Forestale (P.A.F.) è lo strumento di gestione di un complesso forestale (bosco o superficie silvo pastorale) di un singolo proprietario o di più proprietari associati o consorziati: in altri termini il piano di gestione di un azienda forestale. I criteri esposti nella delibera sopracitata attribuiscono ai Piani di Indirizzo Forestale l identificazione dei complessi boscati da sottoporre a piani di assestamento forestale, ordinari e semplificati, secondo tre differenti classi di priorità (alta, media, bassa). 24
26 Comune di REGIONE LOMBARDIA COMUNITA MONTANA DI VALLE CAMONICA Parco Naturale Regionale dell Adamello Malonno 195/9 127/9 18/10 2/1 146/9 179/ /9 79/2 14/12 32/ /3 117/3 96/3 114/ /13 59/4 67/13 109/4 17 6/ /4 60/4 1/13 2/ /13 2/5 35/5 38/5 18 5/5 29/5 36/5 76/5 28/5 4/13 5 5/6 53/6 75/6 5/13 1/8 10/8 11/ /7 2/8 4/8 165/7 48/7 200b 3 13/ a 3A 3/8 3/8 8/8 14/ /8 400 Sonico COMUNE DI BERZO DEMO CONSORZIO FORESTALE ALTA VALLE CAMONICA PROVINCIA DI BRESCIA L.R 5/04/1976 N 8, art.19 PIANO DI ASSESTAMENTO DELLE PROPRIETA SILVO-PASTORALI DEL COMUNE DI BERZO DEMO 1 REVISIONE PERIODO DI VALIDITA /10 3/11 5/11 65/12 12/8 di 32/14 45/14 55/14 5/ /17 64/14 1/17 2/17 83/17 4/18 31/18 6/ /15 13/18 21/18 64/18 1/ / /15 3/15 2/15 11/ /15 144/ /15 4/15 10/15 104/15 148/16 108/16 182/10 67/ /15 96/15 13/15 58/15 8/13 13/24 26/24 10/13 11/13 14/24 101/15 22/15 15/ /13 69/ / /13 1/26 7/13 14/13 27/ /13 36/29 72/13 25/13 15/13 9/8 6 16/13 26/ /8 29/13 28/13 35/13 70/13 38/13 32/13 33/13 34/13 71/13 di Cevo TAVOLA n 1 CARTA CATASTALE-BERZO DEMO scala 1: LEGENDA PARTICELLA FORESTALE 1 01/01 (numero particella forestale) CONSORZIO FORESTALE ALTA VALLE CAMONICA IL TECNICO ASSESTATORE DOTT. FOR. Giovanni Manfrini PARTICELLA CATASTALE (numero di mappale/numero foglio) Comune 104/17 138/17 128/17 95/ /17 142/17 90/18 85/18 86/18 240/17 157/17 156/17 88/18 87/18 2/19 5/20 3/204/20 26/19 30/ /19 233/19 10/21 97/ /15 105/15 11/21 49/21 99/15 1/21 18/25 108/24 146/25 78/24 79/24 40/25 17/25 77/24 23/ /26 31/26 132/28 1/27 2/27 93/27 181/ / 28 43/ /28 154/ /29 141/29 175/30 121/30 Comune BOSCHI CLASSE ECONOMICA A - Fustaia produttiva B - Fustaia produttiva O - Ceduo O - Ceduo CLASSE ATTITUDINALE Pecceta montana Pecceta subalpina Querco-Castaneto-Betuleto Corilo-Frassineto Comune di Paisco Loveno 66/33 67/33 89/33 161/33 142/33 45/33 90/ /33 162/33 163/33 144/33 164/33 241/17 1/33 183/17 3/33 2/33 146/33 145/33 147/33 45/20 334/2086/20 174/20 252/20 64/ /33 57/20 97/20 330/20 63/ /33 165/33 335/20 65/33 331/20 88/33 156/33 131/33 154/33 166/33 160/33 167/33 168/33 169/33 129/33 328/20 189/34 52/34 186/34 188/34 43/ /40 36/40 42/40 Comune di Cedegolo 106/9 105/9 110/9 95/9 107/9 114/9 125/9 131/9 113/9 111/9 20/ /9 59/9 112/ H - Fustaia protettiva H - Fustaia protettiva H - Fustaia protettiva Y - Ceduo di protezione in ric. PASCOLI INCOLTI PRODUTTIVI INCOLTI STERILI Jus Plantandi Lariceto montano Pecceta subalpina Lariceto subalpino Querco-Castaneto-Betuleto Comune di Sellero
27 REGIONE LOMBARDIA COMUNITA MONTANA DI VALLE CAMONICA Parco Naturale Regionale dell Adamello Sonico Comune di Edolo COMUNE DI BERZO DEMO CONSORZIO FORESTALE ALTA VALLE CAMONICA PROVINCIA DI BRESCIA L.R 5/04/1976 N 8, art.19 PIANO DI ASSESTAMENTO DELLE PROPRIETA SILVO-PASTORALI DEL COMUNE DI BERZO DEMO IN COMUNE DI SONICO di 1 REVISIONE PERIODO DI VALIDITA /41 1/42 7/ /41 2/ Adamello TAVOLA n 2 CARTA CATASTALE-Val Miller scala 1: /41 CONSORZIO FORESTALE ALTA VALLE CAMONICA IL TECNICO ASSESTATORE DOTT. FOR. Giovanni Manfrini 32/55 31/55 30/55 9/41 12/41 4/42 29/55 5/42 3/42 1/ /55 6/42 7/42 dell LEGENDA 2/55 19/55 15/55 13/55 14/55 Comune /55 21/55 22/55 23/55 8/42 1 PARTICELLA FORESTALE (numero particella forestale) 01/01 PARTICELLA CATASTALE (numero di mappale/numero foglio) 25/55 26/55 Saviore BOSCHI CLASSE ECONOMICA A - Fustaia produttiva CLASSE ATTITUDINALE Pecceta montana 28/55 B - Fustaia produttiva Pecceta subalpina O - Ceduo Querco-Castaneto-Betuleto 27/55 O - Ceduo H - Fustaia protettiva Corilo-Frassineto Lariceto Montano di H - Fustaia protettiva H - Fustaia protettiva Y - Ceduo di protezione in ric. Pecceta subalpina Lariceto subalpino Querco-Castaneto-Betuleto Comune PASCOLI INCOLTI PRODUTTIVI INCOLTI STERILI
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