PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE

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1 PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE GRUPPO 2.1 MIGLIORARE L ALIMENTAZIONE NEL CONTESTO SCOLASTICO Torino, 23 settembre 2008

2 ATTIVITÀ SVOLTE

3 CENSIMENTO RISTORAZIONE SCOLASTICA Organizzazione ed analisi dei dati del censimento ristorazione scolastica 2006 I dati sono stati inclusi nella Relazione Regionale di Attività dei SIAN del 2006

4 FORMULAZIONE OBIETTIVI DI BASE PER I SIAN Valutazione del 100% dei menu scolastici nel

5 FORMULAZIONE OBIETTIVI DI BASE PER I SIAN I dati provvisori di OKkio ci parlano del 46% di scuole in Piemonte in cui il menu è stato predisposto dall ASL Sarebbe opportuno in OKkio riformulare la domanda (% di scuole in cui il menu è stato predisposto e/o approvato dal SIAN) in modo da avere un dato rappresentativo del ruolo dei SIAN (valutazione del 100%)

6 FORMULAZIONE OBIETTIVI DI BASE PER I SIAN Vigilanza nutrizionale in almeno il 50% delle scuole nel biennio

7 FORMULAZIONE OBIETTIVI DI BASE PER I SIAN Revisione check-list vigilanza nutrizionale Inserimento nella check-list di una verifica delle modalità di porzionatura come elemento centrale della vigilanza (ricerca finalizzata ASL 5) Nel 2009 verranno richiesti i dati raccolti al fine di una elaborazione per ricavarne spunti operativi

8 POSSIBILITA FUTURE Sistema informativo collegato all anagrafica ditte Monitoraggio periodico dei dati relativi all utenza delle mense (numero, tipologia, gestione) e delle diete speciali Confronto nel tempo dei dati di attività dei SIAN (percentuale menu approvati, vigilanza effettuata ecc.)

9 ATTIVITÀ IN CORSO

10

11 Capitolati scolastici e SIAN Quadro di riferimento

12 Professionalità e presenza sul territorio dei SIAN (vigilanza igienico-sanitaria e nutrizionale, valutazione menu, commissioni mensa, educazione alimentare, progetti ecc.) Capitolati valutati dai SIAN: - 26 nel nel 2007 (fonti: relazione regionale di attività dei SIAN, sistema informativo sianpiemonte.net)

13 DGR DEL 10/4/2000 PER LE DIETE SPECIALI promuove l inserimento nei capitolati scolastici di garanzie per la preparazione di pasti speciali per soggetti affetti da allergie e intolleranze e altre condizioni attribuisce ai medici del SIAN, che dovranno essere obbligatoriamente consultati in via preventiva, la vigilanza sulla pratica applicazione di queste prescrizioni

14 LEA: DPCM 23 APRILE 2008 Allegato 1 Tabella G (Sorveglianza e Prevenzione Nutrizionale) - punto G4: Attività: Interventi sui capitolati d appalto per migliorare la qualità nutrizionale Componenti del Programma: istituzione di tavoli di confronto permanente con i settori scuola e aziende di ristorazione e Predisposizione di linee di indirizzo condivise a salvaguardia di qualità nutrizionale nei capitolati

15 Lavoro del gruppo di DoRS mense scolastiche (ricerca finalizzata Comunicare con i grandi utenti ) Proposte operative per la ristorazione collettiva scolastica (da completare con una parte sui capitolati) Proposte operative per la ristorazione socio-assistenziale (hanno utili suggerimenti per la stesura/valutazione dei capitolati)

16 Si pensa di proporre alla Regione un semilavorato del gruppo di lavoro, visto dalla parte dei SIAN, da integrare con altre professionalità e servizi (Comuni, Servizio Veterinario, Agricoltura) Ne potrebbe uscire una Proposta Operativa con indirizzi per i Dipartimenti di Prevenzione, per i Comuni, per le Ditte di ristorazione

17 Negli ultimi anni i capitolati si sono evoluti notevolmente: sicurezza alimentare tabelle merceologiche richiesta di attrezzature e opere strutturali richiesta di progetti di educazione alimentare aumentata sensibilità nei confronti di problematiche ambientali, provenienza degli alimenti, modalità di produzione ecc. (filiera corta, DOP, IGP, equo-solidale, ricette etniche, Buon Samaritano )

18 I requisiti di sicurezza alimentare, con l evoluzione normativa comunitaria, sono ormai abbastanza consolidati

19 I criteri per i menu sono anch essi piuttosto consolidati e ampiamente illustrati nelle Proposte operative

20 Sulle tabelle merceologiche è stato fatto molto ma si può ancora lavorare, soprattutto per gli aspetti organolettici e di educazione al gusto

21 QUALI SONO LE NOSTRE CRITICITÀ E PRIORITÀ NELL AMBITO DELLA RISTORAZIONE SCOLASTICA?

22 FRUTTA VERDURA LEGUMI PESCE

23 FRUTTA scarso tempo a disposizione e scarso gradimento a fine pranzo per motivi di sazietà

24 VERDURA scarsa qualità delle preparazioni: crude per le materie prime cotte per la modalità di cucinazione

25 Con i capitolati come si può incidere su queste criticità?

26 Negli ultimi anni si è percorsa la strada del progetto per migliorare la qualità o per incentivare il consumo degli alimenti critici Però è difficile valutare la possibile futura efficacia del progetto e comunque esso costituisce solo uno dei criteri di aggiudicazione

27 Per gli obiettivi ritenuti più importanti sarebbe opportuno passare dal progetto che dà un punteggio alla richiesta diretta e tassativa di ciò che si desidera ottenere

28 FRUTTA Richiesta di fornirla a metà mattina almeno due giorni alla settimana Se la richiesta viene dal capitolato si possono superare molti problemi organizzativi

29 VERDURA Non utilizzare (o solo per insalata) i prodotti di quarta gamma Curare il condimento dell insalata nelle gastronorm (non andare ad occhio per il sale, mescolare bene)

30 VERDURA Inserire le modalità di preparazione delle verdure nel ricettario allegato al capitolato in modo da migliorare la preparazione della verdura cotta (cuocere al vapore, eliminare il liquido in eccesso, aggiungere un po di parmigiano, gratinare al forno ecc.) Proporre verdura cruda intera (tal quale o in pinzimonio) almeno una volta al mese

31 Incentivare ove possibile la realizzazione di laboratori di cucina ed il loro utilizzo al fine di promuovere il consumo di alimenti critici

32 VERDURA LEGUMI - PESCE Bisogna trovare modi per promuovere e premiare la qualità organolettica di queste preparazioni Un ipotesi potrebbe essere la richiesta esplicita di certe modalità di preparazione nel ricettario allegato al capitolato in modo da migliorare la preparazione

33 IN GENERALE Calibratura sulla realtà locale Formazione del personale (aspetti nutrizionali, standardizzazione porzioni) Priorità (per noi SIAN) agli obiettivi nutrizionali

34 IN GENERALE Calibratura sulla realtà locale Formazione del personale Priorità (per noi SIAN) agli obiettivi nutrizionali

35 ATTIVITÀ IN CORSO (che cosa ci piacerebbe fare) DISTRIBUTORI AUTOMATICI IN ISTITUTI SCOLASTICI

36 ATTIVITÀ IN CORSO Prosecuzione ricognizione progetti di inserimento di alimenti salutari (frutta, verdura, yogurt, ecc.) nei distributori automatici copernico, fruttasnack, nutrivending ecc. Ipotesi di progetto regionale in collaborazione tra Sanità, Agricoltura e Istruzione

37 Distributori automatici L attività in questo ambito sarà integrata con quella del gruppo 4 (incoraggiare i datori di lavoro ecc.) che ha già inserito degli standard per alimenti e bevande dei distributori automatici nel dossier Promozione della salute nei luoghi di lavoro

38 Distributori automatici Elaborazione di documento contenente linee guida in materia di miglioramento della qualità nutrizionale nelle aste pubbliche e nei capitolati d appalto per i distributori automatici di alimenti e bevande

39 REGIONE VENETO PROGETTO NUTRIVENDING Le quattro p del marketing sociale

40 La finalità del progetto è di intervenire presso i distributori automatici di alimenti situati nelle scuole, nelle imprese e presso le sedi delle Aziende USL ed ospedaliere che aderiranno al progetto,di stili di vita sani.

41 Si sperimenta la possibilità di acquistare prodotti salutari e favorire così, accompagnando questa azione ad una informazione corretta in tema di alimentazione ed attività motoria, l acquisizione di stili di vita sani.

42 PERCHÉ UTILIZZARE IL VENDING? si entra in contatto con un numero molto elevato di persone; si interviene nel momento stesso in cui si sceglie quali alimenti consumare, potenziando quindi l efficacia dei messaggi di sensibilizzazione nell orientare i comportamenti;

43 PERCHÉ UTILIZZARE IL VENDING? questo tipo di sperimentazione è coerente con le richieste dell opinione pubblica di una maggiore attenzione alla qualità nutrizionale degli alimenti offerti nei distributori.

44 PROMOZIONE Per informare, educare e sensibilizzare sugli stili di vita sani e sul progetto, vengono utilizzati diversi strumenti: bicchieri di plastica con slogan di sensibilizzazione; dispenser su cui vengono poste delle locandine o dei volantini promozionali con slogan come, ad esempio, "Salute è piacere" o "Due passi di salute ogni giorno"; adesivo sul pavimento ("Fai un passo verso la salute") per favorire l'individuazione del distributore con gli alimenti salutari e per stimolare l'interesse dei destinatari del progetto; adesivi applicati sui prodotti salutari, per renderli facilmente distinguibili rispetto a quelli tradizionali.

45 Prodotto Vengono proposti alimenti salutari attraverso i distributori automatici (ad esempio frutta e verdura, yogurt, succhi di frutta).

46 Place (localizzazione dei distributori) si è scelto di dislocare i distributori in alcune scuole, in aziende e presso le sedi delle Aziende USL ed ospedaliere, per raggiungere un numero elevato di persone e intervenire proprio nel momento in cui si sceglie quali alimenti consumare.

47 Prezzo l elevata quantità di prodotti venduti ogni giorno attraverso i distributori permette di contenere i prezzi degli alimenti

48 Prezzo l elevata quantità di prodotti venduti ogni giorno attraverso i distributori permette di contenere i prezzi degli alimenti

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