CHIMICA Parte seconda
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- Gabriela Gatto
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1 CHIMICA Parte seconda
2 Esplosivi Gli esplosivi sono composti chimici o miscugli di composti, che in seguito ad un adatto stimolo esterno (urto, riscaldamento, ecc.) sono in grado di generare una reazione chimica esotermica straordinariamente rapida (esplosione). Oltre alla emissione di luce e di calore, queste reazioni danno luogo alla formazione di prodotti gassosi che, per l elevatissima temperatura prodottasi, si dilatano fortemente generando un rapidissimo spostamento d aria, fonte di rumore e di fenomeni di natura meccanica.
3 Esplosivi ad alto potenziale Nitroglicole Nitroglicerina Pentrite Tritolo Tetrile RDX HMX
4 Esplosivi a basso potenziale Polveri pirotecniche Polvere nera: Carbone di legna Nitrato di Potassio Zolfo Clorato di Potassio / Perclorato di Potassio Alluminio metallico in polvere
5 Esplosivi fatti in casa TATP (triacetonetriperossido) HMTP (esametilentriperossidodiammina) Nitrourea
6 L analisi chimica della carica esplosiva prevede lo svolgimento di accertamenti tecnici su ordigni integri oppure sui residui in seguito all esplosione. Accertamenti tecnici su esplosivi integri: studio dell ordigno; analisi chimica quali - quantitativa dei componenti della carica esplosiva; identificazione del potenziale attentatore mediante analisi di impronte papillari e tracce biologiche. Accertamenti tecnici post-esplosione: esame degli elementi riconducibili al congegno di attivazione (ipotesi sull assemblaggio); analisi chimica qualitativa dei residui (ipotesi sulla composizione della carica esplosiva).
7 Analisi chimica della carica esplosiva Preparazione del campione: la carica esplosiva viene trattata con solventi organici (acetone o metanolo) ed acqua distillata; gli esplosivi ad alto potenziale sono tutti più o meno solubili nei solventi organici. i Sali, che costituiscono la base delle miscele pirotecniche, sono tutti solubili in acqua.
8 Esplosivi ad alto potenziale Gas-massa (GC-MS) GC-TEA (rivelatore a chemiluminescenza, specifico per nitro-composti)
9 Esplosivi ad alto potenziale Abundance Ion (45.70 to 46.70): MIX001.D 2.38 Ion ( to ): MIX001.D Ion ( to ): MIX001.D Etilenglicoledinitrato Nitroglicerina ,4 Dinitrotoluene 6.23 Pentrite Trinitrotoluene RDX 6.55 Time-->
10 Esplosivi a basso potenziale e componenti inorganiche Cromatografia a scambio ionico Elettroforesi capillare
11 Studio dell assemblaggio degli ordigni Verifica della funzionalità dei singoli componenti e del loro corretto assemblaggio (con l ausilio di personale specializzato Artificiere antisabotaggio )
12 Studio dell assemblaggio degli ordigni
13 Studio dell assemblaggio degli ordigni
14 Esplosivi: effetti sull ambiente circostante Esplosivi Organici. Provocano forte boato e gravi danni all ambiente circostante (effetto brisanza) con formazione di cratere. Non lascia alcun residuo di affumicatura o altri aloni di colore scuro. Esplosivi Inorganici. Provocano un fortissimo boato, con effetti sull ambiente circostante relativamente blandi. Generalmente non lascia cratere. Lascia residui di affumicatura ed annerimento nella zona immediatamente circostante al punto di sistemazione dell ordigno.
15 Esplosivi: repertamento Operazioni da effettuare in sede di sopralluogo a seguito di esplosione, al fine di accertare indicativamente il tipo di esplosivo utilizzato: Si fa evacuare e si isola la zona, lasciando solo gli eventuali soccorsi. Si chiamano gli artificieri al fine di consentire una bonifica della zona. Si esegue il sopralluogo partendo dal cratere ricercando: miccia, contenitore della bomba ed eventualmente il tipo di innesco o detonatore.
16 Esplosivi: repertamento Si effettuano dei prelievi all interno del cratere sui reperti inamovibili, utilizzando dapprima cotone imbevuto di acetone (per asportare le componenti organiche dell esplosivo) e quindi cotone imbevuto di acqua distillata (per asportare le componenti inorganiche dell esplosivo). Qualora non si fosse dotati di cotone si possono effettuare direttamente dei lavaggi sul reperto facendo sgocciolare il solvente su carta assorbente, successivamente repertata in barattoli a chiusura ermetica. Per i reperti di dimensioni ridotte è sempre conveniente asportarli interamente, senza fare alcun lavaggio, custodendoli in barattoli a chiusura ermetica..
17 Esplosivi: repertamento Da ricordare: Nel caso in cui si debba trattare una stessa superficie con entrambi i solventi menzionati, utilizzare sempre prima l acetone e solo successivamente l acqua distillata. Si iniziano a raccogliere i reperti che presentano segni di combustione o lesioni da contatto con l esplosivo. Tutti i reperti vanno classificati con numeri e fotografati. Inoltre deve essere sempre misurata la distanza del reperto dal cratere o dal luogo dove si presume sia stato collocato l ordigno. Una copia del fascicolo fotografico, unitamente al verbale di repertamento, dovrà essere sempre inviata ai Laboratori di analisi del R.I.S..
18 Esplosivi: repertamento Avere cura di sistemare la miccia, i batuffoli di cotone imbevuti di acetone ed altri reperti fragili in contenitori di vetro. Utilizzare il metanolo per il lavaggio di reperti in plastica e l acetone per il lavaggio dei reperti costituiti da altri materiali. L analisi sui residui da esplosione sono di tipo distruttivo, pertanto bisogna ricordarsi di chiedere sempre l autorizzazione all A.G. competente, prima di inviare i reperti al R.I.S..
19 Si fa evacuare la zona. Si chiamano gli artificieri, antisabotatori e gli si chiede se sia possibile disinnescare l ordigno in sicurezza, cercando di alterarlo il meno possibile. Si esegue il sopralluogo Si eseguono le foto. Si raccolgono i reperti. Esplosivi: repertamento Operazioni da effettuare in caso di rinvenimento di un ordigno inesploso, al fine di accertare con esattezza la composizione ed il funzionamento dell ordigno.
20 Esplosivi: repertamento Elenco di alcuni composti che se ritrovati in caso di perquisizione domiciliare possono far risalire alla preparazione di alcune sostanze esplosive. Fulminato di mercurio (capsule detonanti) mercurio, acido nitrico concentrato, alcool etilico, acqua distillata. RDX Esanammina o tavolette accendifuoco, acido nitrico concentrato, acqua distillata, tavolette di sale, ghiaccio.
21 Esplosivi: repertamento Nitroglicerina glicerina, bicarbonato di sodio, acido nitrico concentrato, acido solforico concentrato, bagno di ghiaccio, guanti e occhiali di protezione, cartina al tornasole. Polvere nera Prodotti contenenti nitrato di potassio o di sodio, zolfo, carbone e acqua distillata.
22 Analisi chimica di liquidi infiammabili Accertamenti tecnici su integri campione di liquido rinvenuto in taniche o altri contenitori (es.: in prossimità di incendi) o in ordigni incendiari Accertamenti tecnici su tracce materiale combusto repertato a seguito di incendi di sospetta natura dolosa Natura del liquido infiammabile
23 Analisi chimica di liquidi infiammabili gas-massa (GC-MS)
24 Infiammabili: repertamento Come riconoscere se un incendio è stato provocato da liquidi infiammabili. Quando viene utilizzato del liquido infiammabile, esso viene sparso il più delle volte sui materiali presenti nel locale ed in parte anche sul pavimento. La moquette, o altro rivestimento del pavimento, presenta tracce di bruciatura o di degradazione termica in alcune delle sue parti. I battiscopa in legno risultano carbonizzati, le tappezzerie rovinate dal fuoco a partire dal basso. Le pareti presentano segni di annerimento verso il basso, soprattutto quando nelle immediate vicinanze sono stati versati liquidi infiammabili.
25 Infiammabili: repertamento Sono presenti tracce di calore, di fumo o di combustione a forma di V a partire dal basso, sui mobili, infissi e pareti. Gli elementi in legno presentano una carbonizzazione con rigonfiamenti e crepe. In alcuni casi dopo lo spegnimento dell incendio è possibile individuare i punti in cui erano sistemati i liquidi infiammabili non interessati dall incendio, in tal caso risultano evidenti macchie piuttosto intense sulle mensole, mobili, scaffali, pavimenti e merci in generale. In alcuni casi il piromane usa anche dell olio combustibile, difficilmente infiammabile; il suo scopo consiste nell alimentare il fuoco, quindi parte dello stesso non brucia, lasciando delle tracce visibili sulle macerie e sui resti dei materiali incendiati, sotto forma di fumo nero molto grasso. Anche quando viene usato dell alcool etilico, sui materiali si nota un velo di grasso dovuto alla presenza del denaturante.
26 Infiammabili: repertamento Acquisizione dei reperti Accertare, con l aiuto dei VV.FF. il punto, o i punti, in cui ha avuto origine l incendio specificandolo nel verbale di repertamento, quindi iniziare a prelevare i campioni da quel punto. Non repertare soltanto nel punto in cui si presume sia iniziato l incendio, ma effettuare anche alcuni prelievi in zone non interessate dall incendio, al fine di evidenziare l eventuale presenza di sostanze infiammabili presenti già sul luogo e non utilizzate nell incendio (bianchi di riferimento).
27 Infiammabili: repertamento Qualora si rinvengano contenitori in cui si presume sia stato contenuto liquido accelerante, repertare anche altro materiale (combusto, parzialmente combusto o umido) per le comparazioni. Accertare se nel luogo in cui si è sviluppato l incendio, fossero già presenti in precedenza combustibili per usi termici, per autotrazione o altre sostanze altamente infiammabili rientranti nel ciclo produttivo o normalmente utilizzate in quegli ambienti. Se l incendio interessa veicoli, specificare il tipo di combustibile per autotrazione utilizzato ed i prelievi devono essere fatti, possibilmente, lontano dal vano motore o dal serbatoio di combustibile.
28 Infiammabili: repertamento Se possibile evitare di repertare materiale plastico, in quanto spesso interferisce nelle analisi strumentali. L analisi sui residui di incendio sono di tipo distruttivo, pertanto bisogna ricordarsi di chiedere sempre l autorizzazione all Autorità Giudiziaria competente, prima di inviare i reperti.
29 Infiammabili: repertamento Da ricordare: Per un migliore repertamento e per avere una maggiore probabilità di riscontrare la presenza di sostanze acceleranti sui reperti, è buona norma trasferire all atto dell acquisizione, i reperti in contenitori di vetro a chiusura ermetica. Evitare i contenitori in plastica! Quando si richiedono accertamenti tecnici sui residui di incendio, si deve far pervenire unitamente alla richiesta di analisi i verbali di sopralluogo, repertamento, Procedimento Penale ed il fascicolo fotografico descrittivo.
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31 Porzione di tessuto combusto repertato in maniera idonea.
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Descrizione. Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Gas non infiammabile e non tossico (la bombola può essere di colore bianco)
Segnali di pericolo Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3 Soggetto all'esplosione divisione 1.4 Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Pericolo di esplosione Gas non infiammabile e non tossico
Comburente Solitamente l ossigeno contenuto nell aria o nelle molecole (esplosivi)
termini Combustione Reazione chimica una sostanza combustibile con l ossigeno accompagnatada da sviluppo calore, fiamma, gas, fumo e luce. Inceno Combustione rapida e non controllata senza limitazioni
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