FESTIVAL DELLA CITTA EDUCATIVA I servizi innovativi per l infanzia: dall empowerment all educazione socioaffettiva. Palermo, 13 Gennaio 2015
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1 FESTIVAL DELLA CITTA EDUCATIVA I servizi innovativi per l infanzia: dall empowerment all educazione socioaffettiva Palermo, 13 Gennaio 2015 Dott.ssa Anna Putton: Presidente onorario APPI Psicoterapeuta, Supervisore scientifico APPI e Docente.
2 Disegno di legge n.1260 comunicato alla presidenza il 27 gennaio 2014 Disposizioni in materia di sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino ai sei anni e del diritto delle bambine e dei bambini alle pari opportunità di apprendimento Art. 6.- I livelli essenziali delle prestazioni del sistema integrato per l infanzia! Lo Stato garantisce il raggiungimento dei seguenti livelli essenziali delle prestazioni relative a: l offerta di qualificati servizi educativi per l infanzia fino a raggiungere almeno il 33 per cento di copertura della popolazione sotto i tre anni in tutti i territori e la presenza del servizio in almeno il 75 percento dei territori comunali entro l anno2020
3 Disegno di legge n.1260 comunicato alla presidenza il 27 gennaio 2014! la generalizzazione qualitativa quantitativa della scuola dell infanzia, garantendone la frequenza a tutte le bambine e a tutti i bambini dai tre ai sei anni! la qualificazione universitaria del personale educativo di tutti servizi del sistema integrato per l infanzia! la possibilità per tutte le bambine e tutti i bambini di coprire la distanza tra casa e servizio o scuola in tempi ragionevoli a piedi o con i mezzi pubblici ovvero con trasporto appositamente predisposto.
4 Disegno di legge n.1260 comunicato alla presidenza il 27 gennaio 2014! i rapporti numerici appropriati tra il personale educativo, il personale ausiliario e i bambini accolti in funzione dell età dei bambini, della tipologia e dell orario di apertura del servizio! gli standard qualitativi delle prestazioni di tutti i servizi del sistema integrato:requisiti professionali del personale per l accesso,compresi i titoli universitari; formazione continua in servizio di tutto il personale! tempi di compresenza tra il personale educativo, tali da garantire ai bambini significative esperienze di socializzazione e apprendimento! gli standard strutturali e organizzativi dei servizi, in riferimento ai requisiti di sicurezza e benessere delle bambine e dei bambini, agli spazi interni ed esterni e alla ricettività, in funzione dell età dei della tipologia e dell orario di apertura del servizio.
5 La formazione Processo complesso che, diversamente dal tradizionale aggiornamento e dall apprendimento scolastico o accademico mirati essenzialmente alle conoscenze, comporta un coinvolgimento dell individuo nella sua totalità. Infatti, è finalizzata a produrre approfondimenti e trasformazioni a diversi livelli:! Ampliamento delle conoscenze! Acquisizione di competenze! Elaborazione di nuove modalità comunicative e relazionali
6 La formazione La conoscenza di obiettivi, metodi e contenuti di un corso aumenta la partecipazione e la consapevolezza dell opportunità di mettersi in gioco Tale modello formativo è ispirato alla Psicologia Umanistica e alla Psicologia di Comunità
7 La formazione Questi approcci sono alla base dell educazione socioaffettiva e hanno alcuni aspetti comuni:! La concezione dell individuo come possessore di potenzialità che, se adeguatamente sviluppate, portano ciascuno a diventare nel miglior modo possibile, ciò che può essere! Il valore attribuito all interazione dell individuo con l ambiente, quindi all esperienza, per il processo di sviluppo della personalità! L importanza attribuita al gruppo come contesto d apprendimento
8 La Psicologia Umanis>ca La Psicologia Umanistica studia le persone come essere in divenire, le cui caratteristiche sono (May, 1970):! Libertà! Individualità! Interazione sociale! Tensione spirituale Si concepisce un individuo che abbia al suo interno una tendenza attualizzante intrinseca che lo porta a sviluppare tutte le sue potenzialità e a sviluppare in modo da favorire la sua conservazione e il suo arricchimento (Rogers, 1983).
9 La Psicologia Umanis>ca La Psicologia Umanistica riconosce che l individuo è influenzato da elementi interni (pulsioni e istinti) ed esterni (pressioni culturali e ambientali) ma non determinato da questi. In circostanze favorevoli, l individuo riesce a costruire la propria vita con una forza interiore che si esprime con l impegno, la creatività, la fiducia e la responsabilità.
10 La Psicologia di Comunità La psicologia di Comunità sottolinea come l individuo interagisca con i vari contesti in cui vive e come queste interazioni siano fondamentali per il suo sviluppo. Valorizza la dimensione soggettiva, i vissuti e le percezioni che l individuo ha dell ambiente sociale ed evidenzia come queste ultime contribuiscano a una definizione dell ambiente stesso (Bronfenbrenner, 1986)
11 La Psicologia di Comunità Studia le transazioni tra reti di sistemi sociali, popolazioni e individui e considera il benessere psicologico individuale come il frutto dell accordo psico- sociale, della congruenza e della compatibilità fra le aspettative e le capacità del soggetto e le richieste e le risorse del ambiente di appartenenza. Rivolge studi e ricerche, all elaborazione di strategie volte a sviluppare l empowerment di individui, gruppi, Organizzazioni, Comunità (Orford, 1995; Francescato, Traversi, 1993)
12 L empowerment Costrutto complesso che indica l insieme di conoscenze, competenze, modalità relazionali che permette a individui e a gruppi di porsi obiettivi, di elaborare strategie per raggiungerli, utilizzando risorse esistenti.
13 Il gruppo: aspee teorici L E W I N! Il gruppo è qualcosa di più della somma dei suoi membri: ha struttura propria, fini peculiari, relazioni con altri gruppi. L essenza non è la somiglianza o la dissomiglianza fra i membri, ma l interdipendenza. E una totalità dinamica. Un cambiamento di una sua parte interessa tutte le altre.
14 Formazione in piccolo gruppo 15/18 persone Nel piccolo gruppo:! Si lavora su integrazione di conoscenze ed esperienze! Ci sono fasi teoriche e fasi esperienziali! Ci si conosce! Si stabiliscono legami! Cadono i pregiudizi! L esperienza di ciascuno è una risorsa! Si coopera per un progetto comune! Si vive un processo di cambiamento di cui si è protagonisti
15 Formazione in educazione socioaffeeva per educatrici dei nidi ed insegnan> di scuola dell infanzia in Romagna e nelle Marche Obiettivi:! Acquisire elementi di Psicologia di Comunità, Psicologia Umanistica e Psicologia dell Età Evolutiva! Apprendere i fondamenti dell educazione socioaffettiva! Riflettere sulla professionalità insegnante! Saper comunicare efficacemente! Acquisire competenze di aiuto in situazioni di difficoltà! Acquisire competenze per la risoluzione di situazioni problematiche e per la presa di decisioni
16 ObieEvi dei gruppi di empowerment genitoriale! Far rivisitare le proprie esperienze di figli e ricordare i momenti più significativi dell esperienza di genitori! Fornire conoscenze relative allo sviluppo emotivo dei figli! Far prendere coscienza ai genitori dei propri stili educativi e dei propri valori! Potenziare le capacità relazionali! Aumentare le competenze genitoriali! Promuovere l acquisizione di tecniche relative ai processi decisionali del problem solving! Trasformare il gruppo di formazione in gruppo di auto- mutuo empowerment
17 L educazione socio affettiva Consiste in un metodo per sviluppare l intelligenza emotiva in adulti e bambini attraverso il confronto. Obiettivi dell educazione socio affettiva: - Sviluppo dell autostima; - Formazione di capacità relazionali comunicative; - Acquisizione di tecniche di problem solving e decision making. Questi obiettivi vengono raggiunti nella prassi educativa attraverso la relazione educatore bambino e tramite attività specifiche quali il tempo del cerchio, il lavoro in piccoli gruppi, esercitazione di problem solving e decision making. associazioneappi@gmail.com
18 Il progetto formativo: Empowerment scolastico ed educazione socioaffettiva per educatrici degli asili nido e della scuola materna! Il nostro progetto, in linea con quanto detto, ha innanzitutto la finalità di creare un nuovo spazio mentale ed emotivo di confronto per il potenziamento del saper essere.! Le educatrici/persone potranno sperimentarsi in un luogo libero e protetto, ove sarà sospeso ogni tipo di giudizio per ri- narrarsi insieme a nuovi/vecchi colleghi e riflettere su di sé e sulla propria identità professionale. associazioneappi@gmail.com
19 IL SERVIZIO 0-6: SFIDA DI CONTINUITA Creare il linguaggio comune, mettendo in rete le esperienze di tutti, nell ottica della condivisione e della crescita del gruppo: passare dal pensiero duale a quello gruppale per creare una nuova rete fra gli asili nido e le scuole materne del comune di Palermo, attraverso 5 incontri in piccoli gruppi e 5 incontri in plenaria che serviranno per consolidare il sapere teorico e tecnico. associazioneappi@gmail.com
20 Obiettivo: Relazioni consapevoli e saper essere! Partendo dal confronto l obiettivo è quello di potenziare l autoconsapevolezza e l autoefficacia di tutti attraverso l empowerment personale e professionale cioè un modello che mira all acquisizione di potere positivo e di nuove risorse comunicative e relazionali.! Quando ci si trova in un ambiente protetto e si è liberi di esprimersi si acquisisce fiducia e lucidità per costruire buone relazioni.! LA RELAZIONE CONSAPEVOLE E UN IMPEGNO CHE IMPLICA RESPONSABILITA. associazioneappi@gmail.com
21 Contenuti del progetto! Elementi di Psicologia di Comunità e di Psicologia Umanistica;! Nuovi educatori e nuovi scenari: i cambiamenti del nido, della scuola materna e della famiglia nel tempo;! La comunicazione efficace e la critica costruttiva;! L intelligenza emotiva! La competenza di aiuto nelle situazioni di difficoltà: l empatia;! L educazione socio affettiva con i bambini! La conduzione delle riunioni e delle assemblee! Saper lavorare in rete! Prevenzione dello stress negli insegnanti! Un percorso di riunioni tematiche con le famiglie per rinforzare un progetto educativo condiviso! Problem solving e creatività! Elaborare, organizzare e mettere in atto un progetto nell ottica della resilienza associazioneappi@gmail.com
22 Metodologia La metodologia è attiva con fasi teoriche e fasi esperenziali (simulate, role playing, esercitazioni). Tempi La formazione prevede un totale di 10 incontri per ogni gruppo; ogni incontro avrà la durata di tre ore per un totale di trenta ore per gruppo; gli incontri avranno cadenza settimanale. L inizio del percorso formativo è previsto per Febbraio associazioneappi@gmail.com
23 Grazie per l arenzione ACCADEMIA PALERMITANA DI PSICOLOGIA INTEGRATA associazioneappi@gmail.com
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