METODO DI CALCOLO DELLE SUPERFICI
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- Giacinto Moroni
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1 METODO DI CALCOLO DELLE SUPERFICI Per il calcolo della superficie del Territorio Agro Silvo Pastorale (TASP) sono state utilizzate le indicazioni fornite dal documento tecnico regionale (D.G.R. n del 16/4/1993 Approvazione dei contenuti tecnici per la definizione delle superfici da computare ai fini della determinazione del territorio agro-silvo-pastorale ). La metodologia adottata prevede la sovrapposizione di tematismi tipologici cartografici dei vari strati informativi disponibili presso i servizi cartografici provinciale e regionale; tale metodo ha consentito di scomporre il territorio in unità territoriali aventi specifiche caratteristiche morfologiche-fisiografiche e di destinazione funzionale, ovvero di individuare tutte le tipologie d area indicate dalla delibera regionale sopraccitata e quindi procedere alla determinazione del TASP. Il materiale di base utilizzato è costituito dalle coperture disponibili più aggiornate, rappresentate da quelle contenute nel Piano Faunistico-Venatorio vigente (perimetrazione dei diversi ambiti territoriali e comprensori alpini), dalle coperture del contenuto nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (aree urbanizzate, insediamenti produttivi e rete viaria) e dalle coperture degli strati informativi del sistema DUSAF Regionale (carta della destinazione d uso dei suoli agrari e forestali). Nel calcolo delle aree urbanizzate sono state considerate anche quelle che nel P.T.C.P. sono classificate come urbanizzato di espansione, le quali sono lasciate all autonoma pianificazione dei Comuni, in quanto risultano, nella sostanza, da considerarsi già urbanizzate ai fini della biodiversità. Per ciò che concerne il calcolo delle aree da destinarsi a protezione della fauna selvatica, è stata applicata la modifica normativa di cui alla L.R. 19/2006 per cui sono state computate tutte quelle quote di territorio ove è comunque vietata l attività venatoria, anche per effetto di altre leggi o disposizioni comprese tutte le aree in cui l esercizio venatorio è vietato dalla legge regionale 26/93 ed in particolare dagli articoli 17, 18, 37 e 43.
2 RIPARTIZIONE IN AMBITI TERRITORIALI E IN COMPRENSORI ALPINI DEL TERRITORIO AGRO-SILVO-PASTORALE DESTINATO ALLA CACCIA PROGRAMMATA Attraverso la pianificazione faunistico-venatoria le Province, sentite le organizzazioni professionali agricole e le associazioni venatorie ripartiscono il territorio agro-silvo-pastorale destinato alla caccia programmata in Ambiti Territoriali e Comprensori Alpini di caccia omogenei, delimitati esclusivamente da confini naturali, da ferrovie, autostrade, strade statali provinciali o altri manufatti evidentemente rilevabili. Così è postulato dall art. 28 della L.R. 26/93. La pianificazione faunistico-venatoria generale del territorio provinciale, in questa pianificazione è articolata per comprensori territoriali omogenei con specifico riferimento alle caratteristiche orografiche e faunistico-vegetazionali. Ritenuto positivamente collaudata l esperienza amministrativa e gestionale dei Comprensori Alpini e degli Ambiti Territoriali di Caccia (già individuati con D.C.P. n 26 del 5 febbraio 1997) si ritiene di confermare la loro ripartizione territoriale. I confini degli ATC e CAC sono evidenziati nella relativa cartografia e i comuni interessati sono esplicitati nelle rispettive schede.
3 AMBITO TERRITORIALE CACCIA PIANURA BERGAMASCA
4 AMBITO TERRITORIALE CACCIA PREALPINO
5 COMPRENSORIO ALPINO DI CACCIA VALLE BREMBANA
6 COMPRENSORIO ALPINO DI CACCIA VALLE SERIANA
7 COMPRENSORIO ALPINO DI CACCIA VALLE BORLEZZA
8 COMPRENSORIO ALPINO DI CACCIA VALLE DI SCALVE
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