DEFINIZIONE DEL RETICOLO IDROGRAFICO MINORE AI SENSI DELLA D.G.R N. VII/7868 E S.M.I.

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1 REGIONE LOMBARDIA PROVINCIA DI BERGAMO DEFINIZIONE DEL RETICOLO IDROGRAFICO MINORE AI SENSI DELLA D.G.R N. VII/7868 E S.M.I. RELAZIONE TECNICA Emissione N Data Novembre 2008 Riferimento Definizione del Reticolo Idrografico Minore Relazione Tecnica I tecnici estensori Dott. geologo Paolo Grimaldi Via Sottoripa 18/B SERIATE (BG) Ordine dei Geologi della Lombardia n 1420 Dott. geologo Stefano Mologni Via Calzecchi Onesti BERGAMO Ordine dei Geologi della Lombardia n 856

2 INDICE 1 INTRODUZIONE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO ASPETTI GENERALI IDROGRAFIA CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO RETICOLO PRINCIPALE RETICOLO DI COMPETENZA DEL CONSORZIO DI BONIFICA RETICOLO IDROGRAFICO MINORE TRATTI PRIVI DI FUNZIONALITA IDRAULICA CORSI D ACQUA NON INSERITI NEL RETICOLO IDROGRAFICO MINORE INDIVIDUAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO VINCOLI DI NATURA AMBIENTALE ALLEGATI...29 PAG. 2 DI 29

3 INDICE DELLE FIGURE Figura 1: Estratto da DGR 8/ Figura 2: Estratto da DGR 7/ INDICE DELLE FOTOGRAFIE Foto 1: Ponte sullo Zerra sulla Via Papa Giovanni XXIII durante gli eventi del 18 maggio Foto 2: Roggia Borgogna in corrispondenza del ponte al confine con Pedrengo Foto 3: Tratto TdR1 in adiacenza alla Cascina Zuccone Foto 4: Tratto TdR2 poco prima dell attraversamento verso la confluenza alla Cascina Zuccone Foto 5: Tratto Valle Lissa in attraversamento alla strada consortile verso la Località Marianna Foto 6: Punto di confluenza di TdR1 e Valle Lissa per formare la Valle d Albano Foto 7: Tratto Valle Bolla in prossimità del confine con Albano Sant Alessandro Foto 8: Intubamento del Torrente Oriolo in Località La Fonte Foto 9: Tratto del Torrente Oriolo sotto la Via Papa Giovanni XXIII Foto 10: Confluenza del Fosso Gamberone nel Torrente Zerra Foto 11: Scarico della galleria nel Fosso Gamberone Foto 12: Tratto a cielo aperto dell affluente Borgogna PAG. 3 DI 29

4 1 INTRODUZIONE Su incarico del Comune di Torre de Roveri si redige la presente relazione tecnica a commento delle operazioni che hanno sovrinteso l individuazione del reticolo idrografico minore e principale esistente sul territorio comunale di Torre de Roveri (BG), le quali sono avvenute secondo le indicazioni contenute nella D.G.R. del 25 Gennaio 2002 n 7/7868 modificata dal la D.G.R. dell 1 Agosto 2003 n 7/13950 e dalla D.G.R. 1 Ottobre 2008 n 8/ Il reticolo idrografico principale, quello di competenza del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e quello minore, sono stati rappresentati alla scala 1:25.000, utilizzando come base cartografica la Cartografia IGM (Foglio n 33 II S.O. - Alzano Lomb ardo) alla scala 1:10.000, utilizzando come base cartografica la Carta Tecnica Regionale (Sezione C5c2 - Alzano Lombardo), alla scala 1:5.000, utilizzando la cartografia catastale dei Censuari di Brugali ad ovest e di Torre de Roveri ad est, sia in scala 1:2.000 usando l aerofotogrammetrico del Comune di Torre de Roveri. Per ragioni grafiche le relative fasce di rispetto sono state evidenziate sulla cartografia a scala minore. Lo studio è completato dal regolamento di polizia idraulica (Allegato 2) nel quale vengono disciplinate le attività consentite e quelle vietate o comunque soggette a limitazioni lungo i corsi d acqua e all interno delle fasce di rispetto. La presente relazione si prefigge di chiarire le modalità ed i criteri utilizzati nelle scelte effettuate per la individuazione del reticolo idrografico di competenza comunale e delle relative fasce di rispetto. Nelle Tavole 03, 04 e 05 in scala 1:2.000 che, unitamente alla presente ed all elaborato normativo, costituiscono la base per l individuazione e l effettuazione dell attività di polizia idraulica del reticolo idrografico minore, vengono riportati i tratti di corsi d acqua individuati come reticolo idrografico minore di competenza comunale, unitamente al tratto del Torrente Zerra, PAG. 4 DI 29

5 appartenente al reticolo principale ed alla Roggia Borgogna di competenza del Consorzio della Media Pianura Bergamasca; nelle medesime vengono pure riportate le fasce di rispetto considerate. Non vengono inseriti nel Reticolo Idrografico Minore i fossi secondari identificati con il colore verde, nonché tutti i canali di scolo secondari interni ed esterni a fondi privati e sugli stessi la manutenzione periodica ed ogni altro intervento sono a carico dei singoli proprietari frontisti. Per quanto riguarda i fossi ai bordi delle strade comunali e provinciali la manutenzione è di competenza dell ente proprietario della strada in ottemperanza a specifici regolamenti. PAG. 5 DI 29

6 2 CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO 2.1 ASPETTI GENERALI Il Comune di Torre de Roveri è situato nella parte orientale della Provincia di Bergamo, immediatamente a ridosso della cintura urbana della Città di Bergamo, dalla quale però mantiene un netto ed evidente distacco quantomeno urbanistico, contrariamente a quanto avviene per i territori comunali che confinano direttamente con la città capoluogo. Esso ha una superficie di 2,7 Km2 e una popolazione al 31 dicembre 2007 di 2215 abitanti. La quota minima riscontrabile sul territorio comunale è di 250 m sul livello del mare, mentre la quota massima è di 482 m.s.l.m., con un escursione quindi di 232 m Il nucleo originario del centro abitato è situato in corrispondenza della parte collinare del territorio comunale, in posizione prettamente pedemontana, nella zona quindi le quote iniziano ad elevarsi anche con gradienti abbastanza importanti, per dare inizio al sistema prealpino orobico. Torre de Roveri confina coni territori dei seguenti Comuni: San Paolo d Argon e Cenate Sotto a est Albano Sant Alessandro a sud Scanzorosciate a nord Pedrengo a ovest Il territorio comunale può essere sostanzialmente suddiviso in tre parti fondamentali: procedendo da est si riscontra la parte collinare, più elevata topograficamente i cui caratteri generali sono rimasti sostanzialmente inalterati, dal momento che molto limitata è l edificazione generale e le destinazioni d uso del suolo, prevalentemente agricole, sono rimaste in genere in genere immutate PAG. 6 DI 29

7 nel corso degli anni. Tale area mantiene inoltre gli elementi di pregio naturalistico originari che ne hanno determinato l inserimento nel Parco Locale di Interesse Sovracomunale delle Valli d Argon. La parte centrale del territorio comunale è situata in corrispondenza della zona prettamente pedemontana, intendendo come tale quella dove avviene il passaggio tra pianura e collina: in tale ambito è situato il centro storico e le zone residenziali di antica formazione, raccolte intorno a Piazza Sforza. Il centro storico, nel corso degli anni, è andato raccordandosi, mediante l edificazione di nuovi quartieri residenziali alla pianura situati a cavallo di Via Papa Giovanni XXIII, senza comunque perdere definitivamente una sua precisa identità. A ovest del territorio del territorio comunale, ed in particolare della Via San Francesco d Assisi sono presenti zone di sviluppo recente destinate prevalentemente all attività produttiva, situate in un ambito ormai prettamente di pianura. Questa risulta essere la zona in cui stanno avvenendo alcune delle principali trasformazioni del territorio, sia per decisioni sovracomunali (completamento all estremità occidentale dell area in esame della variante Seriate-Nembro-Cene dell asse interurbano), sia per decisioni prese in seno all amministrazione comunale riguardanti sia il completamento delle zone industriali che le loro trasformazioni e riqualificazioni. 2.2 IDROGRAFIA La rete di deflusso delle acque superficiali nel territorio comunale di Torre de Roveri è condizionata dal torrente Zerra e dai suoi affluenti che scorrono sul territorio comunale con direzione prevalente est-ovest nel primo tratto e nordest-sudovest nel secondo tratto. Il torrente Zerra risulta essere il corso d acqua principale del territorio: esso nasce in località Serradesca, nella porzione settentrionale del territorio per poi mantenere l andamento locale di tutti i corsi d acqua presenti a Torre de Roveri. Il regime di deflusso e le portate risentono notevolmente delle precipitazioni, dal PAG. 7 DI 29

8 momento che il bacino risulta alimentato prevalentemente da sorgenti e gli affluenti non apportano che modesti quantitativi di acqua; il torrente pertanto presenta un tipico regime torrentizio, con afflussi maggiori in corrispondenza dei periodi piovosi e secche durante le stagioni meno piovose. Tutte le altre acque superficiali presenti sono ascrivibili a reticolo idrografico minore: il torrente Oriolo e il torrente Valle di Albano presentano corsi ben individuabili e definiti, anche se in alcuni casi obliterati dall attività antropica, con portate strettamente legate alle portate delle sorgenti alimentate. La roggia Borgogna, che segna il confine comunale con il Comune di Pedrengo, presenta deflussi che sono strettamente connessi con le stagioni irrigue. L area comunale di Torre de Roveri è caratterizzata da un reticolo idrografico di tipo subdendritico nel settore collinare con aste fluviali principali aventi direzione ENE-WSW. Tali corsi d acqua confluiscono nel Torrente Zerra avente direzione prevalente N-S ad ubicato al piede del complesso collinare costituendo di fatto un elemento di separazione tra questo e la porzione subpianeggiante del resto del territorio comunale. Il regime dei corsi d acqua è di tipo torrentizio, con elevate portate nei periodi di intense precipitazioni che si riducono nei periodi secchi. Il bacino idrografico gravitante nel Torrente Zerra all altezza del salto al confine con Albano Sant Alessandro viene valutato pari a circa 4,5 kmq. Il Piano Territoriale Provinciale (settore idrologia ed idraulica aggiornamento 1998), indica i seguenti contributi unitari di piena: T anni mc/s/kmq 1,42 1,76 Con tali contributi, la portata transitante nel Torrente Zerra per T 50 anni in tale sezione è valutabile in non più di 8 mc/s, sensibilmente più bassa di quella transitabile. PAG. 8 DI 29

9 Valutazioni condotte per il bacino del Torrente Zerra all altezza della ditta ACS Dobfar ad Albano (dott. geol. Marco Carraro, 1999) portano a contributi unitari di 2,056 mc/s/kmq per T 100 anni (approccio del prof. Luigi Natale) e di 6,5 mc/s/kmq (approccio Giandotti-Visentini con piogge intense calibrate con il pluviografo di Bergamo). Come si vede le valutazioni possibili sono molto variabili; in base al fatto che si sono verificati in passato allagamenti nella zona in prossimità con il confine comunale di Albano Sant Alessandro, si ritiene realistico il contributo unitario peggiore il quale indica che la zona presenta pericoli di allagamento da parte del torrente per tempi di ritorno intorno a 100 anni. Si ribadisce che si è appurato che il torrente ha talvolta esondato nei pianori all altezza di via Pascoli anche se non si è riusciti ad avere indicazioni precise su quando ciò sia avvenuto. PAG. 9 DI 29

10 3 CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO Il reticolo idrico del Comune di Torre de Roveri è composto dall unione dei corsi d acqua appartenenti al reticolo principale e al reticolo minore. Per l individuazione e il tracciamento del reticolo principale si è fatto riferimento alla Delibera di Giunta Regionale D.G.R. 25 Gennaio 2002 n 7/7868 modificata dal D.G.R. 1 Agosto 2003 n 7/ e successivamente dalla D.G.R. 1 Ottobre 2008 n 8/8127. Il reticolo idrografico principale e minore, come previsto dai punti 4a e 4b della D.G.R. 25 gennaio 2002, n. VII/7868 (BURL 2 Suppl. Str. Al n. 7 del 15/02/02) Determinazione del reticolo idrico principale. Trasferimento delle funzioni relative alla polizia idraulica concernenti il reticolo idrico minore come indicato dall articolo 3, comma 114, della L.R. 1/2000 Determinazione dei canoni di polizia idraulica, è stato riportato su un apposito elaborato alla scala dello strumento urbanistico comunale. Il reticolo idrografico principale è quello individuato dalla Delibera e le attività di polizia idraulica sono di competenza regionale. L individuazione del reticolo minore avverrà secondo i criteri stabiliti dalla Delibera, la quale evidenzia tra l altro che tutte le acque appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico con esclusione delle acque piovane non ancora convogliate in un corso d acqua o non ancora raccolte in invasi o cisterne (1), prevedendo siano inseriti nel reticolo minore i corsi d acqua aventi almeno uno delle seguenti caratteristiche: siano indicati come demaniali nelle carte catastali o in base alla normativa vigente; siano stati oggetto di interventi di sistemazione idraulica con finanziamenti pubblici; PAG. 10 DI 29

11 siano interessati da derivazione d acqua; siano rappresentati come corsi d acqua nelle cartografie ufficiali (IGM e CTR). L eventuale esclusione di corsi d acqua dal reticolo minore, aventi almeno una delle caratteristiche sopra riportate, deve essere esplicita ed adeguatamente motivata nello studio. D altra parte, proprio per la Legge n. 36/1994 ed il DPR n. 238/1999, possono essere inseriti nel reticolo minore anche corsi d acqua che non presentino nessuna delle caratteristiche sopra citate. Come specificato dalla Delibera, dovranno essere esclusi dal reticolo idrografico minore i canali appositamente costruiti per lo smaltimento di liquami e di acque reflue industriali. L elaborato previsto, redatto in forma digitale alla stessa scala dello strumento urbanistico comunale, riporta il reticolo idrografico ricadente sul territorio comunale, con l individuazione del reticolo principale e del reticolo minore. Per quanto riguarda il caso in esame, la cartografia ufficiale relativa al territorio del Comune di Torre de Roveri consultata per la definizione del reticolo idrico minore è costituita dai seguenti elementi: Carta Catastali alla scala 1:2.000; Carta Tecnica Regionale alla scala 1: (Sezione C5c2 - Alzano Lombardo); Carta IGM alla scala 1: ( Foglio 33 II S.O. - Alzano Lombardo aggiornamento anno 1971 basato su rilievo aerofotogrammetrico del 1955 e aerofotografie del 1970). Le carte catastali sono state utilizzare per identificare i corsi d acqua demaniali. 1 DPR n. 238 del 18 febbraio 1999 Regolamento recante norme per l attuazione di talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994, n. 36, in materia di risorse idriche. PAG. 11 DI 29

12 Lo studio cartografico è stato integrato da opportuni sopralluoghi, finalizzati a verificare il reale andamento del reticolo e ad individuare le principali caratteristiche morfologiche dai corsi d acqua. I reticoli idrici del Comune di Torre de Roveri, principale, di bonifica e minore, individuato secondo i criteri precedentemente esposti, sono stati cartografati sia sulla Carta Tecnica Regionale 1:10.000, sia sull aerofotogrammetrico di Torre de Roveri alla scala 1: Su entrambe le carte sono riportati il reticolo idrico principale e minore e i confini comunali. I corsi d acqua che definiscono il reticolo idrico principale e di bonifica sono identificati con il proprio nome, mentre quelli del reticolo minore sono identificati in carta con nome e sigla o solo la sigla: es. TdR RETICOLO PRINCIPALE Nell ambito del territorio comunale di Torre de Roveri fa parte del reticolo principale solamente il Torrente Zerra, identificato al numero progressivo BG132 ed iscritto all elenco delle acque pubbliche al n 266. Figura 1: Estratto da DGR 8/8127 Per quanto riguarda le norme di polizia idraulica sul Reticolo Idrografico Principale, qui rappresentato dal solo Torrente Zerra, il comune di Torre de Roveri recepisce quelle previste dal Regio Decreto 25 luglio 1904 n 523 e successive modificazioni e integrazioni Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie. Il corso su tutte le tavole è identificato con una colorazione blu scuro. PAG. 12 DI 29

13 Foto 1: Ponte sullo Zerra sulla Via Papa Giovanni XXIII durante gli eventi del 18 maggio RETICOLO DI COMPETENZA DEL CONSORZIO DI BONIFICA Per quanto riguarda i corsi d acqua di competenza del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca l unico elemento identificato è la Roggia Borgogna, che per un lungo tratto segna il confine comunale con Pedrengo per poi entrare in comune di Albano Sant alessandro. Il corso d acqua è riportato nell All. D della D.g.r. n 7/7868 del ed è individuato dal codice SIBITER n 430. PAG. 13 DI 29

14 Figura 2: Estratto da DGR 7/7868 La roggia è identificata sulla cartografia della Tav.1 a scala 1: e 1: e nella Tav.2 a scala 1:5.000 con colorazione verde pallido mentre nelle tavole aerefotogrammetriche a scala 1:2.000 con colore grigio-verde scuro. Foto 2: Roggia Borgogna in corrispondenza del ponte al confine con Pedrengo Sul suddetti corsi d acqua la polizia idraulica, la manutenzione e gli atti autorizzativi e di concessione sono di competenza del Consorzio di Bonifica PAG. 14 DI 29

15 della Media Pianura Bergamasca, pertanto dovranno essere rispettate le prescrizioni indicate nel relativo regolamento di polizia idraulica, a cui si rimanda, il quale recepisce le disposizioni indicate dal R.D. n. 368 dell 8 maggio 1904 Regolamento per la esecuzione del T.U. della Legge 22 marzo 1900 n 195 e della Legge 7 luglio 1902 n 33 sulle bonifi cazioni delle paludi e dei terreni paludosi e sue successive modificazioni ed integrazioni. 3.3 RETICOLO IDROGRAFICO MINORE L individuazione del reticolo minore è stata realizzata applicando i criteri di cui art. 4 dell allegato B alla D.G.R. Lombardia 25 gennaio 2002, n. VII/7868, considerando inoltre l aereofotogrammetria comunale ed un rilevamento in campo. Il reticolo minore individuato è stato classificato utilizzando un numero progressivo e nome/nomi locali e/o da cartografia. Il proseguimento verso monte degli alvei demaniali è stato eseguito sulla base degli elementi morfologici contenuti nella cartografica comunale, integrando i tracciati delle cartografie ufficiali (IGM e CTR) e verificando sul posto l attendibilità degli elementi individuati. Si elencano nel capitolo 5 i corsi d acqua appartenenti al reticolo idrico minore con i relativi numeri di riferimento, i codici attribuiti, le descrizioni delle caratteristiche idro-morfologiche generali e di eventuali note. Per la codifica si è utilizzato un numero d ordine progressivo seguito dal nome del corso d acqua o da un toponimo caratteristico, quando non già denominato. Le coordinate Gauss-Boaga del punto di imbocco con il corso d acqua di ordine maggiore o di uscita dai confini comunali, riportate in seguito alla denominazione, rappresentano un ulteriore ed univoco riferimento per il riconoscimento dell elemento idrico individuato. PAG. 15 DI 29

16 3.4 TRATTI PRIVI DI FUNZIONALITA IDRAULICA Nella cartografia viene identificato in prossimità del Confine Comunale con Scanzorosciate, compreso tra il nuovo asse viario S.P. ex S.S. 671 e la curva della Roggia Borgogna, un tratto privo di funzionalità idraulica. Questo tratto, presente anche sulle mappe catastali, non è stato considerato all interno del Reticolo Idrografico Minore in quanto è stata approntata una pratica per la sua sdemanializzazione in quanto privo di funzionalità idraulica, appunto. Per questo tratto, pertanto, non si è attivata alcuna fascia di vincolo e quando sarà attuata la sdemanializzazione potrà essere derubricato. 3.5 CORSI D ACQUA NON INSERITI NEL RETICOLO IDROGRAFICO MINORE Si tratta per lo più di tratti fossi e i canali di scolo secondari interni ed esterni a fondi privati e tutta le rete terziaria ad essi collegata, non vengono considerati ai fini della gestione delle funzioni di polizia idraulica e sugli stessi la manutenzione periodica ed ogni altro intervento sono a carico dei singoli proprietari frontisti. All interno di questi sono stati inseriti anche alcuni tratti, come quello in derivazione alla Valle Bolla, che difficilmente si riattivano anche in corrispondenza di eventi meteorici particolarmente consistenti. PAG. 16 DI 29

17 4 INDIVIDUAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO Una volta individuato e definito il reticolo idrico, ovvero l insieme delle acque pubbliche così come definite dalla legge 36/94 e relativi regolamenti attuativi, si è passati all individuazione delle relative fasce di rispetto, all interno delle quali verrà applicata la disciplina dettata dal regolamento allegato al presente lavoro, necessarie a consentire l accessibilità ai corsi d acqua ai fini della manutenzione, fruizione e riqualificazione ambientale. La definizione delle fasce di rispetto si è basata sulla ricostruzione delle caratteristiche morfologiche dei corsi d acqua, con individuazione delle zone di possibile erosione, divagazione ed esondazione. È stata posta particolare attenzione all identificazione delle scarpate di erosione e di sponda e all identificazione delle opere di difesa idraulica esistenti lungo i corsi d acqua (muri o rilievi d argine); le fasce di rispetto vanno infatti misurate a partire da questi elementi. Ciò ha comportato il rilevamento puntuale del reticolo idrico, al fine di individuare per ogni corso d acqua le forme in alveo e sulle sponde che dessero indicazioni sulla dinamica dei corsi d acqua stessi. Vengono di seguito esposti i criteri utilizzati per la definizione delle fasce di rispetto: - per i corsi d acqua appartenenti al reticolo principale, si è considerata una fascia di rispetto pari a 10 m in destra e sinistra idrografica, misurati a partire dalla sponda che definisce l alveo o dal piede esterno dell opera idraulica esistente più esterna (muro d argine, rilevato d argine, ecc.).; - per i corsi d acqua a cielo aperto del reticolo minore, caratterizzati prevalentemente da un alveo ben definito e mediamente inciso all interno del quale restano confinati i fenomeni torrentizi, si è considerata generalmente una fascia di rispetto pari a 10 m in destra e sinistra idrografica, rispetto alla sommità della scarpata che definisce PAG. 17 DI 29

18 l alveo o rispetto al piede esterno delle opere di difesa longitudinali dove presenti; - Per i corsi d acqua di competenza del Consorzio di Bonifica lo stesso consorzio ha definito una fascia di rispetto pari a 10 m derogabile a 5 m in base al verificarsi di una delle seguenti condizioni: - il corso presenta dimensioni dell alveo relativamente contenute; - il corso è dotato di portate d acqua regolate da monte o ridotte durante buona parte dell anno; - il corso è caratterizzato dall essere ramo secondario di derivazione da un ramo principale di superiore importanza. Nel nostro caso, anche per avere una continuità con la fascia di rispetto identificata per il Comune di Albano Sant Alessandro, è stata considerata una fascia di rispetto pari a 10 metri. Nell aerofotogrammetrico, grazie ad un maggior dettaglio cartografico, si sono riportate le fasce di rispetto in scala 1:2.000 evidenziate dal colore magenta. PAG. 18 DI 29

19 5 Di seguito viene riportata una tabella con indicati i caratteri salienti dei corsi d acqua ascrivibili al Reticolo Idrografico Minore. Numero Identificativo Nome o Località Quota a monte Quota a valle Foce Coordinate sbocco m slm m slm TdR1 Valle d Albano 316 esterna Conf. Comunale E ; N TdR2 Valle d Albano TdR E ; N TdR3 Valle Lissa 369 esterna Conf. Comunale E ; N TdR4 Valle Bolla 343 esterna Conf. Comunale E, N TdR5 Torrente Oriolo 313 esterna Conf. Comunale E, N TdR6 Fosso Gambarone esterna 262 T. Zerra E, N TdR7 Affluente Conf. Comunale / esterna esterna Borgogna Roggia Borgogna E, N TdR 1 in località Valle d Albano ( E ; N) Rappresenta uno dei tratti di idrografia che costituisce la cosiddetta Valle d Albano. Le coordinate di cui sopra si riferiscono alla confluenza con la Valle Lissa. Ha un andamento primario E-W e si tratta di un corso d acqua a carattere principalmente torrentizio e per la gran parte del suo corso scorre in adiacenza alle proprietà della Cascina Zaccone. In questo vanno a scaricarsi alcuni scoli da monte e sono presenti attraversamenti per arrivare agli edifici prospicienti. PAG. 19 DI 29

20 Foto 3: Tratto TdR1 in adiacenza alla Cascina Zuccone. TdR 2 in località Valle d Albano ( E ; N) Rappresenta uno dei tratti di idrografia che costituisce la cosiddetta Valle d Albano. Le coordinate di cui sopra si riferiscono alla confluenza con il TdR 1. Ha un andamento primario SE-NW ed è a carattere prettamente torrentizio e tende a riattivarsi solamente in concomitanza di eventi meteorici particolarmente significativi. Confluisce nel TdR1 poco a valle della Cascina Zuccone e nel tratto finale risulta particolarmente regimato. PAG. 20 DI 29

21 Foto 4: Tratto TdR2 poco prima dell attraversamento verso la confluenza alla Cascina Zuccone TdR 3 Valle Lissa ( E ; N) Rappresenta l unico tratto presente anche sulla cartografia catastale in Valle d Albano. Le coordinate di cui sopra si riferiscono alla confluenza con il TdR1. Ha un andamento primario N-S e rispetto agli altri tratti dell area è frequente la presenza di acqua, pur avendo come gli altri carattere torrentizio. Nel tratto finale sono presenti diversi attraversamenti / intubamenti che comunque risultano dimensionati in maniera adeguata per quanto concerne eventi meteorici significativi. Come già ricordato confluisce con il TdR1 entro i confini comunali di Albano Sant Alessandro per proseguire nella Valle d Albano. PAG. 21 DI 29

22 DOCUMENTO: RELAZIONE TECNICA Versione: 2.0 Foto 5: Tratto Valle Lissa in attraversamento alla strada consortile verso la Località Marianna Foto 6: Punto di confluenza di TdR1 e Valle Lissa per formare la Valle d Albano PAG. 22 DI 29

23 TdR 4 Valle Bolla ( E, N) Anche questo tratto è presente anche sulla cartografia catastale e deriva dalla Valle prospiciente la Località Gremoldo. Le coordinate di cui sopra si riferiscono all uscita dal confine comunale. Ha un andamento primario NE-SW ed è a carattere torrentizio, drenando poi gran parte della conca che si trova a valle della località Gremoldo. L andamento del corso d acqua risulta poco o per nulla regimato. Confluisce nella Valle di Albano entro i confini comunali di Albano Sant Alessandro. Foto 7: Tratto Valle Bolla in prossimità del confine con Albano Sant Alessandro TdR 5 Torrente Oriolo ( E, N) Questo corso d acqua rappresenta l elemento principale del reticolo idrografico minore di Torre de Roveri. PAG. 23 DI 29

24 Il suo andamento è rappresentato anche sulla cartografia catastale. Le coordinate di cui sopra si riferiscono all uscita dal confine comunale. Ha un andamento primario NE-SW fino poco a valle del Cimitero per poi cambiare direzione ed in località Fonte assume la direzione NNW-SS. Pur subendo molto il suo carattere torrentizio, con ingrossamenti nell occasione di eventi meteorici, è sempre presente acqua nel suo corso. Nel tratto in prossimità della località Fonte risulta dapprima regimato con presenza di muri con massi ciclopici annegati nel calcestruzzo ma poi il corso d acqua risulta incubato e passa al di sotto di proprietà private per poi uscire nuovamente sulla Via Fonte regimato su entrambi i lati. Analizzando la cartografica catastale risultano tratti alla luce maggiori rispetto a quelli effettivamente rilevati sul posto. Costituisce praticamente la cintura del centro storico di Torre de Roveri e poi esce dai confini comunali per poi sfociare nel Torrente Zerra in comune di Albano Sant Alessandro. Foto 8: Intubamento del Torrente Oriolo in Località La Fonte PAG. 24 DI 29

25 Foto 9: Tratto del Torrente Oriolo sotto la Via Papa Giovanni XXIII TdR 6 Fosso Gambarone ( E, N) Rappresenta insieme al Torrente Oriolo il corso d acqua maggiormente significativo nel reticolo idrografico minore. È l unico tratto presente tra quelli prettamente irrigui che ha mantenuto una sua identità a seguito della realizzazione del tratto di Strada Provinciale verso Monte Negrone. Ha un andamento primario NW-SE. Ed è anche l unico corso d acqua che confluisce nel Torrente Zerra all interno del confine comunale di Torre de Roveri, poco a valle della Via Gaetano Donizetti. È sempre presente acque nel suo corso ma è da evidenziare che in prossimità del ponte presente per la succitata arteria stradale è presente uno scarico dell acqua proveniente dalla galleria artificiale che si trova lungo il percorso. PAG. 25 DI 29

26 DOCUMENTO: RELAZIONE TECNICA Versione: 2.0 Foto 10: Confluenza del Fosso Gamberone nel Torrente Zerra Foto 11: Scarico della galleria nel Fosso Gamberone PAG. 26 DI 29

27 TdR 7 Affluente Borgogna ( E, N) Rappresenta quello che anticamente era il limite comunale con Scanzorosciate, ora parzialmente obliterato. Il tratto di accesso al comune di Torre de Roveri risulta intubato, proveniente da nord, proseguendo a cielo aperto per poi intubarsi nuovamente poco a monte della nuova strada verso Nembro. Nell ultimo mese sono stati effettuati dei lavori con posa di una nuova tubazione in quanto la precedente, costituita da tubazione con diverse sezioni e con una curva a gomito, non permetteva un regolare deflusso delle acque e avvenivano tracimazioni in seguito a eventi meteorici. Come già detto questa è stata obliterata dalla S.P. ex S.S. 671, con confluenza nella Roggia Borgogna a monte dell asse viario, mentre il suo proseguimento a sud rappresenta quello che in carta è il tratto privo di funzionalità idraulica. Foto 12: Tratto a cielo aperto dell affluente Borgogna PAG. 27 DI 29

28 6 VINCOLI DI NATURA AMBIENTALE Nel territorio comunale per quanto riguarda i vincoli paesistici-ambientali il Torrente Zerra appartenente al Reticolo Idrografico Principale è soggetto a vincolo paesistico ai sensi dell art. 142, comma 1, lettera c) del D.L. 22 gennaio 2004, n 42 - Codice dei beni culturali e del paesag gio - e s.m.i. I corsi d acqua del Reticolo idrografico Minore e i canali di bonifica che ricadono all interno della fascia di 150 m del Torrente Zerra saranno quindi soggetti a vincolo paesistico. Essendo le aree boscate, così come definite dall art. 3 della L.R. 28 ottobre 2004, n 27, sottoposte a vincolo paesistico ai sen si dell art. 142, comma 1, lettera g) del sopra citato D.L. 42/2004 e s.m.i., dove il Torrente Zerra e i corsi d acqua appartenenti al Reticolo Idrografico Minore interessano aree boscate sono di conseguenza sottoposti a tutela paesistica. Le opere e gli interventi, esclusi quelli indicati all art.140 del D.L 42/2004 e s.m.i., dovranno ottenere apposito atto autorizzativo nei modi previsti dalla D.g.r. del 25 luglio 1997 n 6/30194 Deleghe della Regione agli enti locali per la tutela del paesaggio. Criteri per l esercizio delle funzioni amministrative ai sensi della legge regionale 9 Giugno 1997, n 18. Per quanto riguarda il vincolo di cui all articolo 96 del T.U. sulle opere idrauliche - Regio Decreto 25 luglio 1904 n Fascia di rispetto e di inedificabilità assoluta a partire dalle rive dei corsi d acqua, sono ascrivibili a questo sia le acque del reticolo idrografico minore che quelle del reticolo di bonifica (Roggia Borgogna). PAG. 28 DI 29

29 7 ALLEGATI ALLEGATO 1 ALLEGATO 2 REGOLAMENTO DI POLIZIA IDRAULICA CENSIMENTO DELLE OPERE AFFERENTI TAVOLA 1 TAVOLA 2 INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO ED INQUADRAMENTO TERRITORIALE SCALA 1: E 1: INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO SU CARTOGRAFIA CATASTALE SCALA 1:5.000 TAVOLA 3 INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO SU AEROFOTO SCALA 1:2.000 TAVOLA 4 INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO SU AEROFOTO SCALA 1:2.000 TAVOLA 5 INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO SU AEROFOTO SCALA 1:2.000 TAVOLA 6 INDIVIDUAZIONE DELLE OPERE AFFERENTI AL RETICOLO SCALA 1:5.000 PAG. 29 DI 29

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