A tavola senza. Dossier LE INTOLLERANZE ALIMENTARI

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1 Dossier LE INTOLLERANZE ALIMENTARI A tavola senza servizio di Stefania Rattazzi, con la consulenza del professor Umberto Volta, gastroenterologo L e ultime ricerche dicono che un italiano su 100 soffre di celiachia e circa il 5-15 per cento della popolazione europea ha a che fare con l intolleranza al lattosio, lo zucchero del latte. Mentre sembrerebbe che un numero ancora non precisato di persone, ma probabilmente superiore a quello dei celiaci, ha come compagna una new entry tra le intolleranze alimentari, ovvero la sensibilità al glutine. Oltre a questa non mancano, infi ne, coloro che fanno fatica a digerire il fruttosio, cioè lo zucchero della frutta. Quindi, se hai a che fare con uno di questi problemi, sai che possono essere molto fastidiosi, ma che ci si può convivere, seguendo la dieta giusta. Quando invece ogni tanto soffri di qualche sintomo strano, in concomitanza con l assunzione di alcuni cibi, potresti soffrire di una allergia alimentare. Saperlo, potrebbe aiutarti a superare inutili fastidi. Scopriamo insieme come puoi farlo. 8

2 fare rinunce > Che fare se sei sensibile al glutine Stop al mal di pancia e all emicrania con gli alimenti giusti, formulati per celiaci > Quando il nemico si chiama lattosio Scopri tutti i derivati che non causano problemi, a partire dall amato formaggio > Se il fruttosio ti causa dei disturbi Limita il consumo della frutta e non solo. Prima, però, fai il test che ti consigliamo noi 9

3 Dossier le intolleranze alimentari Tutto quello che devi sapere sulla celiachia M a che cos è la celiachia? Gli esperti la definiscono un intolleranza alimentare, su base autoimmune. Una definizione che, molto probabilmente, di primo avviso può sembrare incomprensibile. In pratica, significa semplicemente che l organismo non tollera il glutine, una porzione proteica contenuta in alcuni cereali (frumento, farro, orzo, avena, segale, kamut). Infatti, consumando glutine, il corpo scatena una reazione immunologica che aggredisce l intestino danneggiandolo. «In chi soffre di celiachia il glutine, ingerito anche in minima quantità, si lega alla transglutaminasi tissutale, un enzima presente a livello intestinale, ma un po ovunque nell organismo umano. Questa reazione provoca la liberazione di sostanze infiammatorie (citochine) che alla lunga portano a un appiattimento dei villi intestinali, tipico di chi soffre di celiachia e non segue una dieta priva di glutine», spiega il professor Umberto Volta, gastroenterologo, presidente del Comitato scientifico dell Associazione italiana celiachia (Aic, info: Subdola e silenziosa, è una disfunzione digestiva molto diffusa che è importante individuare subito, per non sviluppare nel corso del tempo disturbi più pesanti Sintomi e conseguenze La celiachia provoca sintomi che, molto spesso, sono parecchio difficili da interpretare. Di solito si manifesta con questi disturbi: diarrea mal di pancia gonfiori addominali (anche leggeri) perdita di peso. Può inoltre provocare: una carenza di vitamine e minerali dovuta a un cattivo assorbimento dei nutrienti a livello intestinale disturbi della pelle stanchezza cronica malessere generale. continua a pag

4 Dossier LE INTOLLERANZE ALIMENTARI Geneticamente trasmissibile, si può presentare anche a 70 anni Si può manifestare a qualsiasi età... Questo tipo di intolleranza si può manifestare a qualsiasi età perché il disturbo, se c è, è già scritto nel nostro Dna, ovvero bisogna essere geneticamente predisposti. «I parenti di primo grado di chi soffre di celiachia hanno infatti una probabilità del per cento di andare incontro allo stesso disturbo), associata ad alcuni fattori ambientali che la scatenano (per esempio un infezione intestinale, un forte stress, la gravidanza). Ed è per questo che ci sono delle persone che non sentendosi bene si sottopongono ai controlli e scoprono segue da pag. 11 Ci vuole la dieta giusta «La celiachia non provoca mai reazioni immediate e potenzialmente pericolose, come succede invece nelle allergie alimentari. Chi soffre di celiachia e introduce per errore del glutine, insomma, non corre un immediato pericolo, ma può avere manifestazioni che coinvolgono l apparato gastrointestinale (vomito e scariche di diarrea con mal di pancia)», puntualizza il professor Volta. Ma allora perché seguire una dieta priva di glutine? Innanzitutto per evitarti quei malesseri fastidiosi che ti colpiscono dopo che hai mangiato un piatto contenente glutine. E poi perché così di essere diventate celiache a 70 anni. Grazie ai controlli eseguiti sui parenti stretti dei celiaci, abbiamo verificato che ci sono persone che sono sempre state negative ai parametri utilizzati Se trascurate, le reazioni al glutine degenerano. Il problema è che non sono mai immediate per la diagnosi, che diventano improvvisamente positive a anni, confermando che la celiachia quindi per manifestarsi non ha mai un età precisa», dice il professor Volta, gastroenterologo. si sviluppano carenze di ferro (con il rischio di anemia), calcio, vitamina D (con il rischio di osteoporosi) e vitamina K (con il rischio di emorragie). Inoltre, si può andare incontro ad alcune malattie più facilmente della media. «I celiaci che non seguono una dieta senza glutine, infatti, corrono un rischio maggiore di avere a che fare con il diabete di tipo I, con le tiroiditi autoimmuni, con alcune importanti forme di ulcere intestinali e, anche se in una percentuale limitata di casi, con alcune forme di tumore (per esempio adenocarcinoma dell intestino tenue, linfoma intestinale)», precisa il professor Volta. Seguendo quindi una dieta senza glutine, si possono evitare questi rischi. continua a pag. 15 Il quadro clinico parla chiaro Un malessere spesso confuso Spesso intolleranze alimentari e allergie vengono confuse. In realtà, anche se a volte i sintomi sono simili, si tratta di due problematiche diverse. Le intolleranze sono dovute alla carenza di un enzima che normalmente consente la digestione di uno zucchero (lattosio o fruttosio), o alla reazione errata dell organismo verso alcune componenti dell intestino in presenza di glutine (celiachia). Le allergie sono invece delle reazioni del sistema di difesa dell organismo che riconosce come nemici alcuni alimenti (oppure pollini, il pelo degli animali). Le intolleranze in genere danno sintomi gastrointestinali, che si manifestano nell arco di qualche ora, oppure di giorni dall assunzione dell alimento incriminato. Si tratta di reazioni blande anche se fastidiose. «Le allergie, invece, provocano reazioni immediate (nel giro di pochi attimi o al massimo minuti dall assunzione dell alimento a cui si è allergici), che possono essere anche molto intense (shock anafilattico) e mettere a serio rischio chi ne soffre», spiega il professor Volta. Le allergie alimentari sono spesso diffuse tra i bambini e riguardano soprattutto latte (l allergia è alle proteine del latte e non al lattosio), uova, crostacei, frutta secca, legumi, grano (con un meccanismo diverso dalla celiachia). «Alcune allergie alimentari, come quella al grano, tendono a scomparire o ad attenuarsi verso i anni, mentre le intolleranze rimangono per sempre, anche se meno intense», conclude l esperto. 13

5 segue da pag. 13 La diagnosi nel prossimo futuro, si potrebbe forse arrivare a una diagnosi basata semplicemente sugli esami del sangue», spiega il professor Umberto Volta. Se si ha qualche sospetto di avere questo problema, la prima cosa Le nuove cure è parlarne con il tuo mediin Usa, si sta Per il momento, l unica co che ti prescriverà degli sperimentando terapia disponibile per la esami del sangue per individuare eventuali anticorun vaccino che celiachia è la dieta priva di glutine, da portare avanpi (antitransglutaminasi somministra ti per tutta la vita. Quee antiendomisio), tipici di sottopelle piccoli sto perché, purtroppo, una chi soffre di celiachia. Se il volta che l intolleranza si è test è positivo, è necessaframmenti manifestata, non se ne anria una biopsia intestinale di glutine drà mai. Fortunatamente, (eseguita in gastroscopia però, ci sono delle novità in sedazione e quindi non interessanti di cui si sta ocdolorosa) che, individuando i cupando la ricerca scientifica. villi intestinali schiacciati e appiattiti, ti «Si sta, per esempio, sperimentando dà una diagnosi certa di celiachia. una pillola in grado di digerire il glu«anche se la biopsia rimane al motine a livello dello stomaco, frammenmento fondamentale per la diagnosi, tandolo in piccole porzioni non dannose la valutazione degli anticorpi sta divenper i celiaci. Fino ad ora, però, questa tando sempre più importante e quindi, Dossier LE INTOLLERANZE ALIMENTARI tecnica è stata sperimentata con successo soltanto per piccole quantità di glutine. Per quanto si sa, quindi, potrebbe forse essere utile per eliminare eventuali contaminazioni quando si mangia spesso fuori casa, ma non per riprendere una dieta libera con il glutine», spiega il professor Volta. Si parla anche di un nuovo vaccino che somministrerebbe sottopelle piccoli frammenti di glutine, facendo così pian piano riabituare l organismo a questa sostanza e, quindi, a rendere possibile di nuovo un alimentazione che comprenda anche il glutine senza danni. «Anche in questo caso, però, è in corso una sperimentazione negli Stati Uniti e, per ottenere risultati concreti, ci vorranno almeno altri sette anni», continua l esperto. In attesa che la scienza riesca a trovare una soluzione defi nitiva, quindi, non rimane altro che evitare i cibi che contengono il glutine. Pur non soffrendo di disturbi di stomaco, Elisabetta Gregoraci si fa promotrice della prevenzione Con il test del Dna puoi sapere prima se avrai problemi «M angio di tutto, la mia dieta non ha mai previsto alcun tipo di restrizione e non mi vergogno a dire che non sono certo una di quelle persone che, per timore d ingrassare, escludono carboidrati, dolci o cioccolata», racconta Elisabetta. «Spesso, mi sento dire dalle mie amiche che sono molto fortunata. Non posso smentirle, perché ho sempre un buon appetito. Certo, appena possibile faccio palestra e una corsetta. È il modo più efficace per smaltire e stare in forma. Ovviamente non approfitto di questo vantaggio che madre natura mi ha regalato, compiendo scelte alimentari molto scorrette. Evito per abitudine cibi fritti, troppo piccanti o eccessivamente grassi. Prediligo insalate ricche, verdure bollite e carne bianca, ma non disdegno un bel piatto di pasta. Mi ritengo una salutista, nel limite del possibile mi sottopongo anche a dei controlli medici periodici e mi informo leggendo il più possibile di medicina preventiva. So bene che malattie gravi come le oncologiche possono essere in parte prevenute con norme di vita opportune. Non ho mai fumato e spero che anche mio figlio segua questa regola. Grazie alle recenti scoperte scientifiche, che ci offrono la possibilità di acquisire molte conoscenze sul nostro Dna, mi sono interessata alla predisposizione che alla campagna di ognuno di noi ha, sin dalla sensibilizzazione di questi nascita, di ammalarsi. Su test a scopo preventivo delle consiglio del professor malattie», dice la Gregoraci. Keith Anthony Grimaldi, direttore Scientifico di Sorgente Genetica, mi sono dunque sottoposta a un test per acquisire notizie preziose sul mio codice genetico. Questo esame rivela il ruolo che hanno i geni sul nostro futuro. DUE AMICI CHE SI BATTONO INSIEME Con Cataldo PER IL BENESSERE E LA SALUTE Calabretta, Elisabetta Gregoraci (33 anni), sorride avvocato, e con l amico avvocato Cataldo Calabretta a Maurizia (34 anni). I due, legati da un rapporto Cacciatori, di collaborazione, sono amici da anni e pallavolista, insieme sono promotori della prevenzione. ho aderito 15

6 Dossier le intolleranze alimentari Divisi per tipologia, scopri tutti gli alimenti che non fanno male a chi ne soffre Ecco cosa puoi mangiare se hai la celiachia Leggi qui l elenco dettagliato di tutti i cibi permessi (privi di glutine) e di quelli vietati (contenenti glutine) ai celiaci, da introdurre, oppure eliminare, dalla dieta di tutti i giorni per stare bene e non avere allora conseguenze sulla salute: Farine, cereali e derivati Permessi: Riso in chicchi Mais (granoturco) in chicchi Grano saraceno in chicchi Amaranto in chicchi Manioca Miglio in semi Quinoa in semi Sorgo in chicchi Teff in chicchi Prodotti dietetici senza glutine (es. mix di farine, pane e sostituti del pane, pasta). Vietati: Frumento (grano) Farro Orzo Avena Segale Monococco Kamut Spelta Triticale Farine, amidi, semola, semolini, creme e fiocchi dei cereali vietati Primi piatti preparati con i cereali vietati (paste, paste ripiene, gnocchi di patate, gnocchi alla romana, pizzoccheri, crepes) Pane e prodotti sostitutivi da forno, dolci e salati, preparati con i cereali vietati (pancarrè, pan grattato, focaccia, pizza, piadine, panzerotti, grissini, crackers, fette biscottate, taralli, crostini, salatini, cracotte, biscotti, merendine, pasticcini, torte) Germe di grano Farine e derivati etnici: bulgur (o boulgour o burghul), cous cous (da cereali vietati), cracked grano, frik, greis, greunkern, seitan, tabulè Crusca dei cereali vietati Malto dei cereali vietati Prodotti per prima colazione a base di cereali vietati (soffiati, in fiocchi, muesli, porridge) Polenta taragna (se la farina di grano saraceno è miscelata con farina di grano) Verdura e legumi Permessi: Tutti i tipi di verdura tal quale (fresca, essiccata, congelata, surgelata, liofilizzata) Verdure, funghi conservati (in salamoia, sott aceto, sott olio, sotto sale) se costituiti unicamente da: verdure e/o funghi, acqua, sale, olio, aceto, zucchero, anidride carbonica, acido ascorbico, acido citrico Funghi freschi, secchi, surgelati tal quali Tutti i legumi tal quali (freschi, secchi e in scatola): carrube, ceci, cicerchia, fagioli, fave, lenticchie, lupini, piselli, soia Preparati per minestrone (surgelati, freschi, secchi) costituiti unicamente da ortaggi. Vietati: Verdure (minestroni, zuppe, eccetera) con cereali vietati Verdure impanate, infarinate, in pastella con ingredienti vietati Frutta Permessi: Tutti i tipi di frutta tal quale (fresca e surgelata) Tutti i tipi di frutta secca con e senza guscio (tal quale, tostata, salata) Frutta disidratata, essiccata non infarinata (datteri, fichi, prugne secche, uva sultanina, ecc.) Frutta sciroppata Frullati, mousse e passate di frutta costituiti unicamente da frutta, zucchero, acido ascorbico (E300 o vitamina C) e acido citrico (E330). Vietati: Frutta disidratata infarinata (fichi secchi, eccetera) Carne, pesce, uova Permessi: Tutti i tipi di carne, pesce, molluschi e crostacei tal quali (freschi o congelati) non miscelati con altri ingredienti Pesce conservato: al naturale, sott olio, affumicato, privo di additivi, aromi e altre sostanze (a esclusione dei solfiti) Uova Uova (intere, tuorli o albumi) liquide pastorizzate prive di additivi, aromi e altre sostanze (non aromatizzate) Prosciutto crudo Lardo di Colonnata IGP e lardo d Arnad DOP. Vietati: Carne o pesce impanati (cotoletta, bastoncini, frittura di pesce, ecc.) o infarinati o miscelati con pangrattato (hamburger, polpette, ecc.) o cucinati in sughi e salse addensate con farine vietate Latte e latticini Permessi: Latte: fresco (pastorizzato), a lunga conservazione (UHT, sterilizzato) delattosato o ad alta digeribilità, non addizionato di vitamine, aromi o altre sostanze (a eccezione di vitamine e/o minerali) Latte per la prima infanzia (0-12 mesi) Latte fermentato, probiotici (contenenti unicamente latte/ yogurt, zucchero e fermenti lattici) Formaggi freschi e stagionati Yogurt naturale (magro o intero) Yogurt bianco cremoso senza aggiunta di addensanti, aromi o altre sostanze (contenenti unicamente yogurt, zucchero e fermenti lattici) Yogurt greco (contenente unicamente latte, crema di latte e fermenti lattici) non addizionato di aromi o altre sostanze Panna: fresca (pastorizzata) e a lunga conservazione (UHT) non miscelata con altri ingredienti, a esclusione di carragenina (E 407) Panna: a lunga conservazione (UHT) condita (ai funghi, al salmone, ecc.), montata, spray, vegetale. Vietati: Piatti pronti a base di formaggio impanati con farine vietate Yogurt al malto, ai cereali, ai biscotti Latte ai cereali, ai biscotti Bevande a base di avena Bevande Permessi: Nettari e succhi di frutta non addizionati di vitamine o altre sostanze (conservanti, additivi, aromi, coloranti, ecc.), a esclusione di: acido ascorbico (E300 o vitamina C), acido citrico (E330) e sciroppo di glucosio o di glucosio-fruttosio Bevande gassate/frizzanti (aranciata, cola, eccetera). Vietati: Bevande all avena Caffè, tè e tisane Permessi: Caffè, caffè decaffeinato, caffè in cialde Bustina, filtro di: caffè, caffè decaffeinato, camomilla Bustina, filtro (anche aromatizzato) di: tè, tè deteinato, tisane. Vietati: Caffè solubile o surrogati del caffè contenenti cereali vietati (esempio orzo o malto) Bevande e preparati a base di cereali vietati (es. malto, orzo, segale); orzo solubile e prodotti analoghi Alcolici Permessi: Vino, spumante Distillati (cognac, gin, grappa, rum, tequila, whisky, vodka) non addizionati di aromi o altre sostanze. Vietati: Birra da malto d orzo e/o di frumento Dolciumi Permessi: Miele, zucchero (bianco e di canna) Radice di liquirizia grezza Maltodestrine e sciroppi di glucosio, incluso il destrosio anche di derivazione da cereali vietati Fruttosio puro. Vietati: Lievito naturale o lievito madre o lievito acido Seitan Attenzione A ognuna delle categorie riportate appartengono degli alimenti dubbi, che sono a rischio di contaminazione. Per avere maggiori informazioni, puoi consultare il sito dell Associazione Italiana Celiachia (AIC) all indirizzo: 17

7 Dossier LE INTOLLERANZE ALIMENTARI Emicrania? Sei sensibile al glutine N egli ultimi tempi, avrai sentito ritenere che ne sia affetto circa il 2 per spesso parlare di sensibilità al cento della popolazione italiana): in geglutine e, forse, avrai fatto un po nere si tratta di donne a partire dai 40 di confusione con la celiachia. In effetanni. Una ricerca attualmente in corti, la sensibilità al glutine è una nuova so, promossa dall Associazione Italiana intolleranza alimentare, che è stata inceliachia (Aic), presso 493 centri per la dividuata negli ultimi 3 anni e che non diagnosi di patologia da glutine in Itaha nulla a che vedere con la celiachia, lia, ha evidenziato in pochi mesi ben 200 anche se il problema è semcasi di sensibilità al glutipre il glutine. ne», sottolinea il professor Individuata Volta. I segnali da tre anni, questo tipo di sensibilità causa dei fastidi diversi dalla celiachia «Chi ne soffre, non sopporta il glutine e presenta sintomi fastidiosi se lo ingerisce, per esempio: mal di pancia diarrea mal di testa mente confusa dermatiti dolori muscolari e articolari che scompaiono se lo si elimina. Queste persone sono però negative a tutti i test per la celiachia. I meccanismi alla base del problema non sono ancora ben conosciuti. Si pensa che questa intolleranza possa essere più frequente della celiachia (nostri dati preliminari fanno Come superarla La diagnosi viene eseguita per esclusione. Se i test per la celiachia e per l allergia al grano sono negativi, in presenza di sintomi persistenti, si può parlare di sensibilità al glutine. La cura, in ogni caso, è sempre una dieta priva di glutine. A differenza della celiachia, però, quello che succede la sensibilità al glutine non provoca danni all intestino e non si sa ancora se sia una condizione permanente (come la celiachia), oppure transitoria con possibile risoluzione nel tempo. Sarà quindi il tempo a poter dare una risposta. Alcuni test non sono riconosciuti dalla medicina ufficiale Esistono anche dei rimedi alternativi S empre più spesso, si sente parlare di intolleranze alimentari di tutti i tipi: dall olio ai lieviti. Altrettanto spesso, avrai sentito che queste forme vengono diagnosticate con test naturali (per esempio Vega test e simili). Senza togliere niente ai pregi dei rimedi alternativi, è bene sapere che la medicina ufficiale non riconosce la validità di questi esami, in modo da decidere poi liberamente. 18 «Si tratta spesso di test costosi, che non hanno ottenuto alcun riconoscimento da parte della medicina ufficiale, che non riconosce a questi test una validità scientifica», dice Volta. Non provoca danni all intestino, ma è più diffusa: riguarda il 2 per cento degli italiani Se il fruttosio ti dà disturbi fai il test L intolleranza al fruttosio è dovuta al cattivo funzionamento dell enzima che normalmente digerisce questo zucchero, presente nella frutta, ma anche in alcune verdure e in molti alimenti zuccherati. Per individuarla ci si basa sui sintomi e sul fruttosio breath test, che funziona più o meno come il lattosio breath test. «Una volta individuata l intolleranza, è però molto difficile riuscire a escludere completamente dalla dieta il fruttosio, che è presente un po ovunque. Chi ne soffre deve quindi cercare di mediare, limitando il consumo della frutta e degli alimenti che contengono fruttosio, per attenuare i sintomi che sono di solito: mal di pancia diarrea stipsi anche se, spesso, non si riesce a ottenere una risoluzione completa degli stessi», spiega il professor Umberto Volta. GLI ALIMENTI PERICOLOSI Anche la frutta e la verdura possono diventare dei nemici. Perché? Sono alimenti ricchi di fruttosio e, se si è intolleranti, è necessario limitarne il consumo. Per sapere se si ha questo problema, si fa il test.

8 Quando la colpa è del lattosio Non digerisci lo zucchero del latte? Allora hai una carenza enzimatica che lo fa fermentare nell intestino, creando disagi. Leggi cosa dice l esperto L intolleranza al lattosio è l incapacità di digerire questo zucchero del latte (a causa della carenza dell enzima specifico, la lattasi) che non viene scisso nelle sue componenti e, rimanendo intatto nell intestino, provoca un processo di fermentazione. Da ciò si manifestano i fastidi caratteristici: pancia gonfia diarrea stipsi mal di pancia. È molta più diffusa di quanto si creda, soprattutto nel Sud Italia. In Africa e in Asia coinvolge il per cento della popolazione. Fare l esame conviene Per capire se davvero si soffre di intolleranza al lattosio, prima è meglio parlarne con il medico. Spesso la diagnosi viene fatta basandosi sui sintomi e sulla comparsa di un miglioramento, seguendo una dieta senza lattosio, cioè priva di latte e latticini. A volte può però essere necessario sottoporsi a un esame specifico, indolore e non invasivo, che permette di individuare con certezza l intolleranza al lattosio: il breath test al lattosio. «In genere il test viene proposto nei casi dubbi, quando dai sintomi e con la dieta di esclusione del lattosio non si ottengono dati certi. Questo può per esempio succedere quando l intolleranza al lattosio è associata alla sindrome del colon irritabile, una condizione che provoca sintomi gastrointestinali simili a quelli dell intolleranza al lattosio (gonfiori, mal di pancia, diarrea e/o stipsi), quando si assumono alcuni alimenti che non h a n- no nulla a che fare con i latticini, per esempio alcune verdure cotte a foglia larga», spiega il professor Volta. Come funziona il controllo In cosa consiste il breath test al lattosio? Si tratta di bere 50 grammi di latte e, a distanza di qualche ora, respirare in un attrezzatura medica capace di misurare la quantità di idrogeno presente nell aria che espiri. Se la quantità di idrogeno presente è elevata, significa che si è intolleranti perché questo gas deriva dalla fermentazione eseguita dai batteri intestinali sul lattosio non digerito. Sì a yogurt e formaggi Una volta quindi che si è verificato che c è in effetti un intolleranza al lattosio, non sarà affatto necessario bandire tutti i tipi di latticini dalla dieta, perché alcuni in realtà contengono poco lattosio e possono essere consumati anche se si è intolleranti. Tra questi ci sono lo yogurt e i formaggi molto stagionati (come per esempio il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano di 2430 mesi. E ancora i pecorini stagionati e tanti altri prodotti caseari). La pillola per le emergenze Q uando si mangia fuori e si hanno delle intolleranze come quella al lattosio, ci vuole un rimedio efficace nel caso non si riesca a evitare gli alimenti che lo contengono. In farmacia sono in vendita (senza ricetta) le compresse di lattasi (l enzima che digerisce il lattosio), da utilizzare per le emergenze. La compressa va presa 15 minuti prima dell assunzione di cibi contenenti lattosio. Una basta per digerire il lattosio contenuto in un bicchiere di latte. «Queste pastiglie non funzionano sulle grandi quantità, ma attenuano i disturbi», dice il professor Volta. 19