Spettroscopia NMR (Risonanza Magnetica Nucleare)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Spettroscopia NMR (Risonanza Magnetica Nucleare)"

Transcript

1 Spettroscopia NMR (Risonanza Magnetica Nucleare) studia l assorbimento della radiazione a radiofrequenze da parte di molecole quando i loro atomi sono orientati da un campo magnetico applicato. rispetto alle altre tecniche (es. IR, UV), fornisce un maggior numero di informazioni di tipo strutturale utili all identificazione di un composto organico. Dallo spettro NMR di un composto si possono ottenere informazioni qualitative e quantitative. inoltre, conducendo esperimenti sofisticati, è possibile risalire alla conformazione di molecole molto complesse.

2 Rabi Fisica 1944 Purcell Fisica 1952 Bloch Fisica 1952 Ernst Chimica 1991 Wutrich Chimica 2002 Lauterbur Medicina 2003 Mansfield Medicina 2003

3 Spettroscopia NMR (Risonanza Magnetica Nucleare)

4

5 Momento angolare di spin Le particelle elementari che compongono gli atomi, come elettroni, protoni e neutroni, hanno alcune proprietà di base: Massa Carica elettrica (protoni ed elettroni) Momento angolare di spin Il momento angolare di spin può essere rappresentato intuitivamente come un movimento di rotazione intorno al proprio asse della massa

6 UN PO DI RIPASSO:????????? Il numero quantico principale n definisce il livello di energia dell'elettrone e la dimensione degli orbitali. Può assumere valori interi positivi: n = 1, 2, 3, 4, 5, 6 Il numero quantico secondario l stablisce il numero dei sottolivelli in cui si differenzia ciascun livello. Ogni sottolivello raggruppa orbitali della stessa forma definita dal valore di l compreso tra 0 e (n 1). Ogni sottolivello corrispondente a ciascun valore di l viene indicato con una lettera minuscola secondo il seguente schema: valore di l= simbolo s p d f g Si parla quindi di orbitali di tipo s, orbitali di tipo p, orbitali di tipo d ecc. Il numero quantico magnetico m. Determina il numero di orbitali appartenenti a ciascun sottolivello e il loro orientamento nello spazio. Gli orbitali di uno stesso sottolivello sono isoenergetici (degeneri); m può assumere tutti i valori interi da -l a +l, compreso lo zero. Per esempio, per l = 1, m = -1, 0, +1, ossia al sottolivello p appartengono tre orbitali degeneri orientati secondo gli assi cartesiani: px, py, pz. Il numero quantico di spin, ms è legato al senso della rotazione, orario o antiorario, dell'elettrone attorno al proprio asse. Esso può assumere valore +1/2 e -1/2. Ogni orbitale può contenere al massimo due elettroni (doppietto elettronico) con spin opposto.

7 Proprietà magnetiche dei nuclei I nuclei che posseggono una massa dispari o una carica dispari o entrambe si comportano come se fossero in rotazione (spin) attorno all asse nucleare. Essi posseggono un momento angolare di spin quantizzato P

8 Proprietà magnetiche dei nuclei Il momento magnetico m è proporzionale al momento di spin m = g P La costante di proporzionalità tra il momento magnetico m ed il momento angolare nucleare P è detta rapporto giromagnetico (g) Nella visione classica, un nucleo ruotando intorno al proprio asse (moto di spin) genera un campo magentico microscopico ed è equivalente ad una barretta magnetica il cui asse cocnide con l asse di rotazione. Si parla cioè di dipolo magnetico nucleare

9 Momento magnetico Il momento magnetico (chiamato anche momento di dipolo magnetico e indicato dalla lettera greca μ) è un vettore che caratterizza le proprietà magnetiche di un corpo: in una barra magnetica, per esempio, il verso del momento magnetico è diretto dal polo sud al polo nord della barra. m

10 Momento magnetico Il modulo del momento magnetico è fisso per ogni nucleo, e non può cambiare in nessun modo. Può cambiare l orientazione che il vettore momento magnetico può assumere nei confronti di una direzione esterna z. Campo magnetico spento Campo magnetico acceso

11 Momento magnetico Il modulo del momento magnetico è fisso per ogni nucleo, e non può cambiare in nessun modo. Può cambiare l orientazione che il vettore momento magnetico può assumere nei confronti di una direzione esterna z.

12 Numero quantico di spin Questa orientazione è quantizzata, ed il vettore momento magnetico può assumere solo 2I+1 orientazioni, dove il numero quantico di spin I è una costante fisica per ogni nucleo Elemento 1 H 2 H 12 C 13 C 14 N 16 O 17 O N massa N carica Numero quantico di spin ( I ) 1/ / /2 Numero di massa pari e numero di carica pari I=0

13 Numero quantico di spin Questa orientazione è quantizzata, ed il vettore momento magnetico può assumere solo 2I+1 orientazioni, dove il numero quantico di spin I è una costante fisica per ogni nucleo Elemento 1 H 2 H 12 C 13 C 14 N 16 O 17 O N massa N carica Numero quantico di spin ( I ) 1/ / /2 Numero di massa pari e numero di carica dispari I intero

14 Numero quantico di spin Questa orientazione è quantizzata, ed il vettore momento magnetico può assumere solo 2I+1 orientazioni, dove il numero quantico di spin I è una costante fisica per ogni nucleo Elemento 1 H 2 H 12 C 13 C 14 N 16 O 17 O N massa N carica Numero quantico di spin ( I ) 1/ / /2 Numero di massa dispari I semiintero

15 A ogni numero quantico di spin sono associati degli stati di spin -I<m<+I (Δm=±1)

16 A ogni numero quantico di spin sono associati degli stati di spin -I<m<+I (Δm=±1) m=-1 m=0 m=1

17 La Spettroscopia NMR si basa sul fatto che i nuclei atomici possono essere orientati in un campo magnetico* (B 0 ) e assorbire una radiazione a radiofrequenze ad una determinata frequenza. Fenomeno di Risonanza Magnetica B 0 DE hn=de La transizione avverra quando hn= DE, e comportera un assorbimento di energia Radiazione spenta Processi di Rilassamento Magnetico * Lo spazio entro il quale un magnete esercita la sua azione prende il nome di Campo magnetico

18 I=1/2

19 I=1/2 In presenza di campo magnetico In assenza di campo magnetico 2I+1=2*1/2+1=2

20 Precessione del Momento Magnetico Nucleare B 0 I=1/2 In presenza di campo magnetico La frequenza di precessione è chiamata frequenza di Larmor n=(g/2p)b 0

21 Quantizzazione dell Energia

22 Popolazione dei livelli energetici b DE 1 DE 2 B 0 a

23 Popolazione dei livelli energetici b DE 1 DE 2 B 0 a

24 Popolazione dei livelli energetici b DE 1 DE 2 B 0 a Poiché i due stati di spin hanno energia diversa, è quindi possibile indurre il passaggio da uno stato all altro mediante un quanto di radiazione elettromagnetica di frequenza n DE h g B h g 2p 0 B 0

25 LA SENSIBILITA Principale problema della spettroscopia NMR Distribuzione di Boltzmann N N b a e DE kt 1 DE kt N b 0 N a g B 1 kt

26 LA SENSIBILITA Principale problema della spettroscopia NMR N N b a Distribuzione di Boltzmann e DE kt DE 1 kt N b 0 N a g B 1 kt hn hn hn hn hn b a a b b b b a a a b a b b a a a b b a b a a b b a a hn hn hn hn

27 LA SENSIBILITA Principale problema della spettroscopia NMR Distribuzione di Boltzmann N N b a e DE kt 1 DE kt N b 0 N a g B 1 kt

28 LA SENSIBILITA Principale problema della spettroscopia NMR Distribuzione di Boltzmann N N b a e DE kt 1 DE kt N b 0 N a g B 1 kt La sensibilità di un esperimento NMR aumenta: all aumentare del campo applicato; all aumentare del rapporto giromagnetico DE g B 0

29

30 PRINCIPI BASILARI DI UN ESPERIMENTO NMR Come si induce una transizione tra differenti livelli energetici? Nell NMR cio viene realizzato attraverso l irradiazione del nucleo con una radiazione a radiofrequenze (r.f) la cui componente magnetica possa interagire con i dipoli nucleari. La transizione avrà luogo quando hn= DE; ciò comporterà un assorbimento di energia. In pratica la frequenza n della radiazione a r.f. dovra essere uguale alla frequenza di Larmor (ogni transizione comporta un cambiamento di spin) Secondo le regole di selezione, saranno permesse solo le transizioni in cui il numero quantico m vari di 1: Dm = 1

31

32 Spettrometro NMR 900 MHz (21.2 T)

33 Spettroscopia NMR in trasformata di Fourier (FT) Il campione viene eccitato mediante pulsi di RF di durata molto breve (ms). Il segnale rivelato dallo spettrometro è quello rilasciato dai nuclei durante la fase di rilassamento (ritorno all equilibrio). FID F ( n ) f ( t)exp( i2pnt) dt Freq. Larmor

34 Spettroscopia NMR in trasformata di Fourier (FT) Vi sono persone in grado di riconoscere le singole note nel caso di piu' note suonate contemporaneamente, anche se questo processo diventa piu' difficile all'aumentare delle note Provate a suonare più note simultaneamente. Riuscireste a dire quali frequenze sono state suonate? La trasformata di Fourier puo' farlo! Cambiate ora le ampiezze relative delle note. Riuscireste a determinare le intensita' relative delle note con il vostro orecchio? La trasformata di Fourier puo' farlo! L'operazione effettuata dalla trasformata di Fourier puo' essere assimilata ad un musicista che ascolta un insieme di toni (segnale nel dominio del tempo) e ne determina le note (contenuto in frequenza). La trasformata inversa di Fourier puo' essere assimilata ad un musicista che vede le note (frequenze) sullo spartito musicale e le converte in toni (segnali nel domino del tempo).

35 Spettroscopia NMR in trasformata di Fourier (FT) Vi sono persone in grado di riconoscere le singole note nel caso di piu' note suonate contemporaneamente, anche se questo processo diventa piu' difficile all'aumentare delle note Provate a suonare più note simultaneamente. Riuscireste a dire quali frequenze sono state suonate? La trasformata di Fourier puo' farlo! Cambiate ora le ampiezze relative delle note. Riuscireste a determinare le intensita' relative delle note con il vostro orecchio? La trasformata di Fourier puo' farlo! L'operazione effettuata dalla trasformata di Fourier puo' essere assimilata ad un musicista che ascolta un insieme di toni (segnale nel dominio del tempo) e ne determina le note (contenuto in frequenza). La trasformata inversa di Fourier puo' essere assimilata ad un musicista che vede le note (frequenze) sullo spartito musicale e le converte in toni (segnali nel domino del tempo).

36 Spettroscopia NMR in trasformata di Fourier (FT)

37 Spettroscopia NMR in trasformata di Fourier (FT)

38 Se tutti i nuclei dello stesso tipo di una molecola precedono alla stessa frequenza di risonanza quanti segnali ci aspettiamo di trovare nel corrispondente spettro NMR? Es. Quanti segnali ci aspettiamo dallo spettro 1 H-NMR dell etanolo (CH 3 -CH 2 -OH)?

39 LO SPOSTAMENTO CHIMICO (CHEMICAL SHIFT) Nonostante tutti i nuclei di una certo tipo (per esempio 1 H) siano esattamente identici, essi risuonano a frequenze leggermente diverse purché si trovino in intorni chimici differenti. Sotto l influenza del campo magnetico esterno gli elettroni tendono ad assumere un movimento rotatorio, e ruotando generano essi stessi un campo magnetico. Il campo magnetico generato si oppone al campo magnetico esterno Pertanto, il nucleo sarà sottoposto ad un campo magnetico effettivo minore di quello applicato, è cioè schermato dagli elettroni.

40 SCHERMAGGIO CAMPO MAGNETICO EFFETTIVO B eff =B 0 (1-s) s= costante di schermo che dipende dalla struttura elettronica in prossimità del nucleo in esame FREQUENZA DI LARMOR EFFETTIVA n eff =n 0 (1-s)

41 LO SPOSTAMENTO CHIMICO

42 LO SPOSTAMENTO CHIMICO La posizione del centro del segnale NMR è chiamata spostamento chimico (chemical shift, d) e viene espressa in ppm: d ( n campione n n spettrometro riferimento ) 6 *10 riferimento=tetrametilsilano (TMS) Si(CH 3 ) 4

43 n=g/2pb 0

44 CHEMICAL SHIFT PROTONICO Cl Elemento elettronegativo d- d C H d- d Il principale fattore che determina il chemical shift di un protone è la densità elettronica del relativo idrogeno. Composto CH 3 X Elemento X Elettronegatività of X Chemical shift d CH 3 F CH 3 OH CH 3 Cl CH 3 Br CH 3 I CH 4 (CH 3 ) 4 Si F O Cl Br I H Si Più deschermati TMS

45 CHEMICAL SHIFT PROTONICO idrogeni alifatici primari, secondari e terziari risuonano a valori di ppp via via più alti. L elettronegatività del carbonio è bassa per cui tutti e tre i tipi d idrogeno si trovano al di sotto dei 2 ppm

46 CHEMICAL SHIFT PROTONICO Come nel caso delle spettroscopie di assorbimento anche per l NMR è possibile formulare alcune regole di additività che permettono di prevedere, con ragionevole approssimazione, il chemical shift dei vari nuclei. Per quanto riguarda la spettroscopia protonica il calcolo è ristretto a 1) derivati metilenici derivati metilenici 2) derivati etilenici. REGOLE DI SHOOLERY PER I DERIVATI METILENICI Serve per calcolare il chemical shift di derivati del tipo X-CH2-Y. Si parte dal c.s. del metano ( ppm) e si addizionano i contributi tabulati per i vari sostituenti: d=0.233+somma(contributi) -C c c -C-C C C 0.006

47 ANISOTROPIA DI CHEMICAL SHIFT I protoni olefinici (legati a carboni sp 2 ) hanno chemical shifts molto più alti dei protoni legati a carboni sp 3, con valori tipici di d 5-6 ppm. Ciò è dovuto alla nuvola elettronica p che può generare campi magnetici relativamente intensi. I protoni sono deschermati B O H H H C=C H Linee di forza del campo magnetico indotto

48 CORRENTE DI ANELLO NEL BENZENE elettroni p H H DeschermatI B 0 Linee di forza del campo magnetico indotto dagli elettroni p

49 Riassumendo.

50 Riassumendo.

51 aumenta d aumenta lo schermaggio

52

53 INTEGRAZIONE L intensità di un segnale nello spettro NMR protonico è proporzionale al numero di protoni che lo genera.

54 CH 3 OH metanolo

55 CH 3 OH metanolo 3 1

56 CH 3 CH 2 OH etanolo 1 H-NMR

57 CH 3 CH 2 OH etanolo 1 H-NMR

58 Es. HO-CH 2 -

59 Es HO-CH 3

60 CH 3 CH 2 OH OH il protone dell OH è ancora meno schermato. Qui scambia rapidamente con le altre molecole ed è quindi disaccoppiato dagli altri nuclei CH 2 I protoni del metilene sono meno schermati di quelli del metile (d più grande). Quartetto 1:3:3:1 per accoppiamento con il CH 3 CH 3 Tripletto 1:2:1 per accoppiamento con il CH 2 Integrali dei multipletti. Sono proporzionali al numero di nuclei che contribuiscono al multipletto.

61 CH 3 CH 2 OH

62 STRUTTURA FINE & ACCOPPIAMENTO SCALARE (SPIN-SPIN) deriva dall interazione magnetica tra i nuclei presenti nella molecola e viene trasmesso attraverso la polarizzazione degli elettroni di legame un gruppo di N nuclei magneticamente equivalenti scompone il segnale NMR di un nucleo o un gruppo di nuclei non magneticamente ai primi in 2NI+1 componenti. nuclei magneticamente equivalenti stesso chemical shift e stesso accoppiamento con altri gruppi di nuclei nella stessa molecola.

63 3 nuclei A equivalenti 2 nuclei B equivalenti n A, n B frequenze di risonanza NMR Se tra i due gruppi di nuclei non ci fosse accoppiamento... n A n B Ma se c è accoppiamento, i nuclei A risentono della situazione dei nuclei B, e viceversa. In tal caso ogni riga dovuta ad un gruppo di nuclei equivalenti si separa (splitting) in un numero di righe corrispondente ai diversi stati di spin del gruppo vicino.

64 3 nuclei A equivalenti 2 nuclei B equivalenti J = 0 Gli integrali dei due multipletti stanno nello stesso rapporto del numero di protoni equivalenti corrispondenti n A n B 3 : 2 J J J J J J Tripletto di righe Quartetto di righe

65 Accoppiamenti uguali con nuclei vicini

66

67 J(Hz) costante di accoppiamento scalare Poiché l accoppiamento spin-spin è dovuto alle interazioni tra i momenti magnetici nucleari, che sono indipendenti dal campo magnetico applicato B0, le costanti di accoppiamento J sono indipendenti dal campo magnetico applicato e risultano uguali in qualunque spettrometro. Il valore di J decresce con l aumentare del numero di legami tra i nuclei accoppiati

68 Functional Group J HH (Hz) a,a: 8-14 a,e: 0-7 e,e: 0 5 cis: 6-12 trans: 4-8

69 TRIANGOLO DI PASCAL Le intensità relative dei segnali di un multipletto generato dalla vicinanza di N nuclei a spin ½ possono essere previste sulla base dei valori numerici del TRIANGOLO DI PASCAL numero di H Numero e intensità delle righe ecc.

70 I=1/2 Triangolo di Pascal

71

72

73 Se due nuclei (o gruppi di nuclei) non chimicamente equivalenti accoppiano con il medesimo nucleo (o gruppo di nuclei), l effetto dei nuclei va considerato separatamente. esempio CH 3 CH 2 CH 2 CH 2.

74 Accoppiamenti diversi con nuclei vicini

75 spettro del primo ordine le differenze in chemical shift sono maggiori della costante di accoppiamento (d»j), e l identificazione dei nuclei magneticamente equivalenti e di facile risoluzione. Molteplicità 2nI+1 Triangolo di Pascal se I=1/2 Segnali equidistanti

76 spettro di ordine superiore le differenze in chemical shift sono comparabili con le costanti di accoppiamento (d J) e l attribuzione dei segnali risulta più complicata. In tal caso bisogna ricorrere all'analisi quanto meccanica dello spettro.

77 CH 3

78 CH 3

79 13 C-NMR 2,2-DIMETILBUTANO

80

81 STRUTTURA FINE DEGLI SPETTRI 13 C-NMR Accoppiamento 1 J CH Dominante negli spettri NMR del 13 C

82 Spettro 13 C Accoppiato

83 Spettro 13 C Accoppiato Spettro 13 C Disaccoppiato

84 I TEMPI DI RILASSAMENTO T 1 E T 2 L energia assorbita dai nuclei sottoposti alla risonanza magnetica viene dissipata mediante processi di rilassamento magnetico nucleare, che regolano il ritorno all equilibrio della magnetizzazione. Questi processi sono chiamati Rilassamento spin-reticolo (che comporta uno scambio di energia tra il nucleo e l ambiente circostante) Rilassamento spin-spin (che comporta uno scambio diretto di energia elettromagnetica tra gli spin nucleari) I due processi sono rispettivamente regolati da due constanti di tempo T 1 e T 2 il cui valori dipendono dalla struttura molecolare del campione e dal suo stato di aggregazione (solido, liquido)

85 NMR in biologia Nei campioni biologici ha permesso l identificazione di composti di rilevanza farmacologica-tossicologica (es. ricerca di un farmaco, pesticidi, droghe d abuso, veleni). Attraverso l identificazione di biomarcatori in patologie oncologiche è possibile diagnosticare alcune forme di cancro. Informazioni sulla possibilità di molecole di piccole dimensioni di legarsi ad un recettore proteico alterandone la funzionalità. La risonanza magnetica nucleare viene utilizzata per determinare la struttura di macromolecole

86 NMR di biomolecole Etanolo Problema: Come si fa ad assegnare tutti i segnali di uno spettro NMR di una proteina?

87 SPETTROSCOPIA NMR BI-DIMENSIONALE 2D-NMR

88 Etil crotonato

89

90

91 glicina isoleucina valina

92 glicina isoleucina valina val leu

93

94 Spettro NMR di una Miscela di aminoacidi??? Esempio: Estratto acquoso di Bottarga (amino acidi, nucleotidi, ac.organici, )

95 HETeronuclear CORrelation(COSY 1 H- 13 C) HETCOR HETCOR non è altro che la versione eteronucleare dell esperimento di correlazione COSY. La tecnica Hetcor correla gli shifts del 13 C con quelli dell 1 H attraverso l accoppiamento tramite un legame. Gli shifts dei carboni e degli idrogeni che sono legati l uno all altro sono letti come segnali fuori diagonale. Tale tecnica permette di misurare gli shifts dei due nuclei in un solo esperimento, e allo stesso tempo permette di stabilirne la connettivita.

96 HETeronuclear CORrelation(COSY 1 H- 13 C)

97 J-resolved Spectra

Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia.

Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia. G. Digilio - principi_v10 versione 6.0 LA SPETTROSCOPIA Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia. La Spettroscopia di risonanza magnetica

Dettagli

Spettroscopia NMR (Risonanza Magnetica Nucleare)

Spettroscopia NMR (Risonanza Magnetica Nucleare) Spettroscopia NMR (Risonanza Magnetica Nucleare) studia l assorbimento della radiazione a radiofrequenze da parte di molecole quando i loro atomi sono orientati da un campo magnetico applicato. rispetto

Dettagli

APPUNTI DI RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE Dr. Claudio Santi. CAPITOLO 1 NMR Risonanza Magnetica Nucleare

APPUNTI DI RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE Dr. Claudio Santi. CAPITOLO 1 NMR Risonanza Magnetica Nucleare APPUNTI DI RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE Dr. Claudio Santi CAPITOLO 1 NMR Risonanza Magnetica Nucleare INTRODUZIONE Nel 1946 due ricercatori, F. Block ed E.M.Purcell, hanno indipendentemente osservato per

Dettagli

Risonanza magnetica nucleare protonica (NMR - PMR)

Risonanza magnetica nucleare protonica (NMR - PMR) Risonanza magnetica nucleare protonica (NMR - PMR) Basi fisiche I nuclei degli atomi hanno un movimento di rotazione intorno a se stessi (spin). Posto che ogni carica dotata di moto genera un campo magnetico,

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA SPETTROSCOPIA NMR

INTRODUZIONE ALLA SPETTROSCOPIA NMR Mauro Tonellato INTRODUZIONE ALLA SPETTROSCOPIA NMR www.pianetachimica.it Basi teoriche della spettroscopia NMR www.pianetachimica.it Premessa La spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) è una

Dettagli

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm posto in un tubo Campione sciolto in un solvente (deuterato) e di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm o spettrometro NMR è formato da alcuni mponenti fondamentali: un magnete,

Dettagli

Spettroscopia 13 C NMR

Spettroscopia 13 C NMR L analisi degli spettri 13 C NMR non differisce molto da quella dell 1 H. La principale differenza risiede nella minore sensibilità osservata nella registrazione degli d spettri 13 C che pertanto richiedono

Dettagli

Esperimenti FT-NMR a impulsi

Esperimenti FT-NMR a impulsi Esperimenti FT-MR a impulsi La RF applicata contiene un intervallo di frequenze centrate alla frequenzza ν 0. La durata dell impulso dipende dall ampiezza dello spettro osservata. Si usano impulsi brevi

Dettagli

Determinazione della composizione elementare dello ione molecolare. Metodo dell abbondanza isotopica. Misure di massa esatta

Determinazione della composizione elementare dello ione molecolare. Metodo dell abbondanza isotopica. Misure di massa esatta Determinazione della composizione elementare dello ione molecolare Metodo dell abbondanza isotopica Misure di massa esatta PREMESSA: ISOTOPI PICCHI ISOTOPICI Il picco dello ione molecolare è spesso accompagnato

Dettagli

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari.

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari. Spettrofotometria. Con questo termine si intende l utilizzo della luce nella misura delle concentrazioni chimiche. Per affrontare questo argomento dovremo conoscere: Natura e proprietà della luce. Cosa

Dettagli

USO DIAGNOSTICO E DI COMPLESSI METALLICI

USO DIAGNOSTICO E DI COMPLESSI METALLICI USO DIAGNOSTICO E DI COMPLESSI METALLICI Uso diagnostico di complessi di gadolinio La Risonanza Magnetica e un fenomeno che accade quando i nuclei di alcuni atomi immersi in un campo magnetico statico

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

MODELLI ATOMICI. Modello Atomico di Dalton

MODELLI ATOMICI. Modello Atomico di Dalton MODELLI ATOMICI Gli atomi sono i piccoli mattoni che compongono la materia. Circa 2500 anni fa, il filosofo DEMOCRITO credeva che tutta la materia fosse costituita da piccole particelle che chiamò atomi.

Dettagli

CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE & RISONANZA IBRIDIZZAZIONE. un atomo compie all atto di formazione di un composto al fine di formare un maggior

CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE & RISONANZA IBRIDIZZAZIONE. un atomo compie all atto di formazione di un composto al fine di formare un maggior CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE & RISONANZA IBRIDIZZAZIONE L ibridizzazione o ibridazione è una ricombinazione dei propri orbitali atomici che un atomo compie all atto di formazione di un composto al fine

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

9. Urti e conservazione della quantità di moto.

9. Urti e conservazione della quantità di moto. 9. Urti e conservazione della quantità di moto. 1 Conservazione dell impulso m1 v1 v2 m2 Prima Consideriamo due punti materiali di massa m 1 e m 2 che si muovono in una dimensione. Supponiamo che i due

Dettagli

1. INTRODUZIONE. CAPITOLO 7 NMR Spettroscopia 13 C-NMR

1. INTRODUZIONE. CAPITOLO 7 NMR Spettroscopia 13 C-NMR CAPITOLO 7 NMR Spettroscopia 13 C-NMR 1. INTRODUZIONE L isotopo più abbondante del carbonio è il C-12 che ha spin uguale a zero e non può pertanto dar luogo a risonanza magnetica nucleare. L isotopo C-13

Dettagli

Capitolo 4 Le spettroscopie. 1. Lo spettro elettromagnetico

Capitolo 4 Le spettroscopie. 1. Lo spettro elettromagnetico Capitolo 4 Le spettroscopie 1. Lo spettro elettromagnetico 2) Tipi di spettroscopia Emissione: transizione da livello superiore a livello inferiore Assorbimento: contrario 2.1 Spettroscopie rotazionali,

Dettagli

Il magnetismo nella materia

Il magnetismo nella materia Le orbite degli elettroni in atomo di idrogeno Forma spaziale degli Orbitali elettronici di atomo di idrogeno Un solido Il magnetismo nella materia ferrimagnetismo Dr. Daniele Di Gioacchino Istituto Nazionale

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

SPETTROSCOPIA MOLECOLARE

SPETTROSCOPIA MOLECOLARE SPETTROSCOPIA MOLECOLARE La spettroscopia molecolare studia l assorbimento o l emissione delle radiazioni elettromagnetiche da parte delle molecole. Il dato sperimentale che si ottiene, chiamato rispettivamente

Dettagli

Spettrometria di massa

Spettrometria di massa Tecniche di monitoraggio ambientale di tipo fisico Spettrometria di massa (J. B. Fenn, K. Tanaka, K. Wüthrich, premio nobel per la chimica nel 2002) Analisi chimica dell aerosol Riconoscimento di inquinanti

Dettagli

Elettrostatica dei mezzi materiali

Elettrostatica dei mezzi materiali Elettrostatica dei mezzi materiali Nel caso dei conduttori si è visto che: Il campo elettrico farà muovere le cariche all interno del conduttore in modo tale che: Tutte le cariche sono sulla superficie

Dettagli

Relazioni statistiche: regressione e correlazione

Relazioni statistiche: regressione e correlazione Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica

Dettagli

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare Cap.4 giroscopio, magnetismo e forza di Lorentz teoria del giroscopio Abbiamo finora preso in considerazione le condizionidi equilibrio

Dettagli

Legge di Faraday. x x x x x x x x x x E B. x x x x x x x x x x R x x x x x x x x x x. x x x x x x x x x x. x x x x x x x x x x E B 1

Legge di Faraday. x x x x x x x x x x E B. x x x x x x x x x x R x x x x x x x x x x. x x x x x x x x x x. x x x x x x x x x x E B 1 B ds Legge di Faraday E x x x x x x x x x x E B x x x x x x x x x x R x x x x x x x x x x B 1 x x x x x x x x x x E x x x x x x x x x x E Schema Generale Elettrostatica moto di una carica q in un campo

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

nei materiali (Inserendo un materiale all interno di un campo magnetico generato da un magnete permanente)

nei materiali (Inserendo un materiale all interno di un campo magnetico generato da un magnete permanente) COMPORTAMENTO MAGNETICO DEI MATERIALI a) nel vuoto B = μ0 H μ0 = 4 π 10-7 H/m b) nei materiali (Inserendo un materiale all interno di un campo magnetico generato da un magnete permanente) Il materiale

Dettagli

Controlli Automatici T. Trasformata di Laplace e Funzione di trasferimento. Parte 3 Aggiornamento: Settembre 2010. Prof. L.

Controlli Automatici T. Trasformata di Laplace e Funzione di trasferimento. Parte 3 Aggiornamento: Settembre 2010. Prof. L. Parte 3 Aggiornamento: Settembre 2010 Parte 3, 1 Trasformata di Laplace e Funzione di trasferimento Prof. Lorenzo Marconi DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093788 Email: lmarconi@deis.unibo.it URL:

Dettagli

1-LA FISICA DEI CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI.

1-LA FISICA DEI CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI. 1-LA FISICA DEI CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI. Tutti i fenomeni elettrici e magnetici hanno origine da cariche elettriche. Per comprendere a fondo la definizione di carica elettrica occorre risalire alla

Dettagli

C). Quindi, con la spettroscopia NMR, le informazioni sulla struttura molecolare vengono dedotte osservando il comportamento dei nuclei atomici.

C). Quindi, con la spettroscopia NMR, le informazioni sulla struttura molecolare vengono dedotte osservando il comportamento dei nuclei atomici. La spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) è una tecnica analitica strumentale che permette di ottenere dettagliate informazioni sulla struttura molecolare dei composti in esame. La spettroscopia

Dettagli

APPUNTI SUL CAMPO MAGNETICO ROTANTE

APPUNTI SUL CAMPO MAGNETICO ROTANTE APPUTI UL CAPO AGETICO ROTATE Campo agnetico Rotante ad una coppia polare Consideriamo la struttura in figura che rappresenta la vista, in sezione trasversale, di un cilindro cavo, costituito da un materiale

Dettagli

Le macchine elettriche

Le macchine elettriche Le macchine elettriche Cosa sono le macchine elettriche? Le macchine elettriche sono dispositivi atti a: convertire energia elettrica in energia meccanica; convertire energia meccanica in energia elettrica;

Dettagli

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero.

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero. Collegamenti Supponiamo di avere due antenne, una trasmittente X e una ricevente X e consideriamo il collegamento tra queste due antenne distanti X X Figura : collegamento tra due antenne nello spazio

Dettagli

Spettroscopia 2D - NMR

Spettroscopia 2D - NMR Dottorato di Ricerca in Chimica e Tecnologia del Farmaco Claudio Santi Dipartimento di Chimica e Tecnologia del Farmaco Sez. Chimica Organica Università di Perugia santi@unipg.it www.metodifisici.net Spettroscopia

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine

Dettagli

03/04/2019 METODI SPETTROSCOPICI - 3. Risonanza magnetica elettronica (EPR O ESR) CHIMICA ANALITICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO

03/04/2019 METODI SPETTROSCOPICI - 3. Risonanza magnetica elettronica (EPR O ESR) CHIMICA ANALITICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO CL in BIOTECNOLOGIE Anno Accademico 2016/2017 CHIMICA ANALITICA METODI SPETTROSCOPICI - 3 La risonanza magnetica elettronica è una branca della spettroscopia nella quale

Dettagli

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA Poiché è impossibile contare o pesare gli atomi o le molecole che formano una qualsiasi sostanza chimica, si ricorre alla grandezza detta quantità

Dettagli

bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non cambiano mai segno

bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non cambiano mai segno Parametri dei segnali periodici I segnali, periodici e non periodici, si suddividono in: bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non

Dettagli

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede Iniziamo il percorso chiedendo a un bambino di consegnarci alcune cose: una gomma, una penna, un capello. Domandiamo a un altro di consegnarci una gioia, una

Dettagli

LA FORZA. Il movimento: dal come al perché

LA FORZA. Il movimento: dal come al perché LA FORZA Concetto di forza Principi della Dinamica: 1) Principio d inerzia 2) F=ma 3) Principio di azione e reazione Forza gravitazionale e forza peso Accelerazione di gravità Massa, peso, densità pag.1

Dettagli

Istituzioni di fisica della materia I Lezione 3. S. Solimeno lezione 3 1

Istituzioni di fisica della materia I Lezione 3. S. Solimeno lezione 3 1 Istituzioni di fisica della materia I Lezione 3 S. Solimeno lezione 3 1 S. Solimeno lezione 3 2 S. Solimeno lezione 3 3 S. Solimeno lezione 3 4 S. Solimeno lezione 3 5 spettroscopia gamma di colori che

Dettagli

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione Abbiamo visto che i composti organici e le loro reazioni possono essere suddivisi in categorie omogenee. Per ottenere la massima razionalizzazione

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

IDROCARBURI AROMATICI

IDROCARBURI AROMATICI IDROCARBURI AROMATICI Idrocarburi ciclici contenenti un sistema di elettroni delocalizzati su tutto il perimetro dell anello BENZENE C 6 H 6 sp 2 angoli 120 coplanarità struttura simmetrica ad esagono

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

Grandezze scalari e vettoriali

Grandezze scalari e vettoriali Grandezze scalari e vettoriali Esempio vettore spostamento: Esistono due tipi di grandezze fisiche. a) Grandezze scalari specificate da un valore numerico (positivo negativo o nullo) e (nel caso di grandezze

Dettagli

Moto circolare uniforme

Moto circolare uniforme Moto circolare uniforme 01 - Moto circolare uniforme. Il moto di un corpo che avviene su una traiettoria circolare (una circonferenza) con velocità (in modulo, intensità) costante si dice moto circolare

Dettagli

Energia potenziale elettrica

Energia potenziale elettrica Energia potenziale elettrica Simone Alghisi Liceo Scientifico Luzzago Novembre 2013 Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 1 / 14 Ripasso Quando spingiamo

Dettagli

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono LA MATERIA 1 MATERIA PROPRIETÀ (caratteristiche) COMPOSIZIONE (struttura) FENOMENI (trasformazioni) Stati di aggregazione Solido Liquido Aeriforme Atomi che la compongono CHIMICI Dopo la trasformazione

Dettagli

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche Tesina di scienze L Elettricità Le forze elettriche In natura esistono due forme di elettricità: quella negativa e quella positiva. Queste due energie si attraggono fra loro, mentre gli stessi tipi di

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

I poli magnetici isolati non esistono

I poli magnetici isolati non esistono Il campo magnetico Le prime osservazioni dei fenomeni magnetici risalgono all antichità Agli antichi greci era nota la proprietà della magnetite di attirare la limatura di ferro Un ago magnetico libero

Dettagli

Analisi Matematica di circuiti elettrici

Analisi Matematica di circuiti elettrici Analisi Matematica di circuiti elettrici Eserciziario A cura del Prof. Marco Chirizzi 2011/2012 Cap.5 Numeri complessi 5.1 Definizione di numero complesso Si definisce numero complesso un numero scritto

Dettagli

Spettroscopia Raman. Trasmissione-assorbimento

Spettroscopia Raman. Trasmissione-assorbimento Spettroscopia Raman Quando una radiazione monocromatica di frequenza n o e incidente ad un sistema molecolare la luce viene: assorbita se ha energia pari ad una possibile transizione ad un livello energetico

Dettagli

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito.

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito. INTEGRALI DEFINITI Sia nel campo scientifico che in quello tecnico si presentano spesso situazioni per affrontare le quali è necessario ricorrere al calcolo dell integrale definito. Vi sono infatti svariati

Dettagli

Termologia. Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti

Termologia. Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti Termologia Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti Trasmissione del calore Legge di Wien Legge di Stefan-Boltzmann Gas

Dettagli

Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti.

Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti. Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti. Solvente (componente presente in maggior quantità) SOLUZIONE Soluti

Dettagli

06/04/2017 METODI SPETTROSCOPICI - 3. Risonanza magnetica elettronica (EPR O ESR) CHIMICA ANALITICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO

06/04/2017 METODI SPETTROSCOPICI - 3. Risonanza magnetica elettronica (EPR O ESR) CHIMICA ANALITICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO CL in BIOTECNOLOGIE Anno Accademico 2016/2017 CHIMICA ANALITICA METODI SPETTROSCOPICI - 3 La risonanza magnetica elettronica è una branca della spettroscopia nella quale

Dettagli

Gli orbitali: modello atomico probabilistico

Gli orbitali: modello atomico probabilistico 1 Approfondimento 2.1 Gli orbitali: modello atomico probabilistico Modello atomico planetario (o a gusci): gli elettroni ruotano intorno al nucleo percorrendo orbite prefissate. Il modello atomico planetario

Dettagli

Struttura Elettronica degli Atomi

Struttura Elettronica degli Atomi Prof. A. Martinelli Struttura Elettronica degli Atomi Dipartimento di Farmacia 1 La Natura ondulatoria della luce - La luce visibile è una piccola parte dello spettro delle onde elettromagnetiche. 1 La

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE MODULO : Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale PREMESSA L analisi dei sistemi elettrici lineari, in regime sinusoidale, consente di determinare

Dettagli

Introduzione al Campionamento e

Introduzione al Campionamento e Introduzione al Campionamento e all analisi analisi in frequenza Presentazione basata sul Cap.V di Introduction of Engineering Experimentation, A.J.Wheeler, A.R.Ganj, Prentice Hall Campionamento L'utilizzo

Dettagli

GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI

GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI 1 Nel campo elettrotecnico-elettronico, per indicare una qualsiasi grandezza elettrica si usa molto spesso il termine di segnale. L insieme dei valori istantanei assunti

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

Q 1 = +3 10-5 C carica numero 1 Q 2 = +4 10-5 C carica numero 2 forza esercitata tra le cariche distanza tra le cariche, incognita

Q 1 = +3 10-5 C carica numero 1 Q 2 = +4 10-5 C carica numero 2 forza esercitata tra le cariche distanza tra le cariche, incognita Problema n 1 A quale distanza, una dall'altra bisogna porre nel vuoto due cariche (Q 1 =3 10-5 C e Q 2 =4 10-5 C) perché esse esercitino una sull'altra la forza di 200 N? Q 1 = +3 10-5 C carica numero

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè

Dettagli

Statistica inferenziale

Statistica inferenziale Statistica inferenziale Popolazione e campione Molto spesso siamo interessati a trarre delle conclusioni su persone che hanno determinate caratteristiche (pazienti, atleti, bambini, gestanti, ) Osserveremo

Dettagli

La Vita è una Reazione Chimica

La Vita è una Reazione Chimica La Vita è una Reazione Chimica Acqua Oro Zucchero Il numero atomico, il numero di massa e gli isotopi numero atomico (Z) = numero di protoni nel nucleo numero di massa (A) = numero di protoni + numero

Dettagli

Risonanza Magnetica Nucleare NMR

Risonanza Magnetica Nucleare NMR Risonanza Magnetica Nucleare NMR Numeri quantici di spin di alcuni nuclei Gli isotopi più abbondanti di C e O non hanno spin Element 1 H 2 H 12 C 13 C 14 N 16 O 17 O 19 F N.ro quantico di Spin 1/2 1 0

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

materia atomi miscugli omogenei e eterogenei sostanze elementari composti

materia atomi miscugli omogenei e eterogenei sostanze elementari composti Elementi e Composti materia miscugli omogenei e eterogenei sostanze elementari composti atomi Gli atomi sono, per convenzione, le unità costituenti le sostanze Le sostanze possono essere costituite da

Dettagli

STUDIO DI UNA FUNZIONE

STUDIO DI UNA FUNZIONE STUDIO DI UNA FUNZIONE OBIETTIVO: Data l equazione Y = f(x) di una funzione a variabili reali (X R e Y R), studiare l andamento del suo grafico. PROCEDIMENTO 1. STUDIO DEL DOMINIO (CAMPO DI ESISTENZA)

Dettagli

Elettricità e magnetismo

Elettricità e magnetismo E1 Cos'è l'elettricità La carica elettrica è una proprietà delle particelle elementari (protoni e elettroni) che formano l'atomo. I protoni hanno carica elettrica positiva. Gli elettroni hanno carica elettrica

Dettagli

Rivelazione di un complesso di inclusione. mediante tecniche di risonanza magnetica nucleare

Rivelazione di un complesso di inclusione. mediante tecniche di risonanza magnetica nucleare Rivelazione di un complesso di inclusione mediante tecniche di risonanza magnetica nucleare Introduzione. La chimica delle interazioni non-covalenti o supramolecolare. Il percorso di apprendimento della

Dettagli

Definizione di mutua induzione

Definizione di mutua induzione Mutua induzione Definizione di mutua induzione Una induttanza produce un campo magnetico proporzionale alla corrente che vi scorre. Se le linee di forza di questo campo magnetico intersecano una seconda

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

Transitori del primo ordine

Transitori del primo ordine Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli

Dettagli

La spirale iperbolica: Fu descritta per la prima volta da Pierre Varignon (1654-1722). L equazione, espressa in coordinate polari, è del tipo:

La spirale iperbolica: Fu descritta per la prima volta da Pierre Varignon (1654-1722). L equazione, espressa in coordinate polari, è del tipo: Esistono delle forme geometriche che sono in grado, per complessi fattori psicologici non del tutto chiariti, di comunicarci un senso d equilibrio, di gradimento e di benessere. Tra queste analizzeremo

Dettagli

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Le Biomolecole I parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LE BIOMOLECOLE Le biomolecole, presenti in tutti gli esseri viventi, sono molecole composte principalmente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.

Dettagli

13 La temperatura - 8. Il gas perfetto

13 La temperatura - 8. Il gas perfetto La mole e l equazione del gas perfetto Tutto ciò che vediamo intorno a noi è composto di piccolissimi grani, che chiamiamo «molecole». Per esempio, il ghiaccio, l acqua liquida e il vapore acqueo sono

Dettagli

ELEMENTI DI FISICA E TECNICA DI IMMAGINE

ELEMENTI DI FISICA E TECNICA DI IMMAGINE ELEMENTI DI FISICA E TECNICA DI IMMAGINE Architettura Chiusa Sistemi TB ad alto campo (1.5T) Tecnologia: magneti superconduttivi I sistemi da 1,5T sono lo standard clinico e rappresentano circa il 60%

Dettagli

VSEPR Polarità Ibridizzazione

VSEPR Polarità Ibridizzazione VSEPR Polarità Ibridizzazione VSEPR VSEPR = Valance-Shell electron-pair repulsion Principio fondamentale: ciascun gruppo di elettroni di valenza attorno ad un atomo centrale è situato il più lontano possibile

Dettagli

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione

Dettagli

Questa proprietà, posseduta da alcuni corpi, viene definita MAGNETISMO.

Questa proprietà, posseduta da alcuni corpi, viene definita MAGNETISMO. MAGNETISMO Cos è il MAGNETISMO Sin dall'antichità era noto che un minerale di ferro, la magnetite, ha la proprietà di attirare il ferro. Questa proprietà, posseduta da alcuni corpi, viene definita MAGNETISMO.

Dettagli

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme Da Newton a Planck Meccanica classica (Newton): insieme La struttura dell atomo di leggi che spiegano il mondo fisico fino alla fine del XIX secolo Prof.ssa Silvia Recchia Quantomeccanica (Planck): insieme

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG 27/4/2006 Cuore come dipolo elettrico Il cuore considerato come un generatore elettrico complesso, in cui sono presenti

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.

Dettagli

Applicazioni tecnologiche del campo magnetico

Applicazioni tecnologiche del campo magnetico A.S. 2014/2015 Definizione Motore elettrico Definizione Definizione Un motore elettrico è uno strumento che ha l obiettivo di trasformare il lavoro di tipo elettrico in lavoro di tipo meccanico. Definizione

Dettagli

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2 COENTE ELETTICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V isolati tra loro V > V 1 V V 1 Li colleghiamo mediante un conduttore Fase transitoria: sotto

Dettagli

1 di 3 07/06/2010 14.04

1 di 3 07/06/2010 14.04 Principi 1 http://digilander.libero.it/emmepi347/la%20pagina%20di%20elettronic... 1 di 3 07/06/2010 14.04 Community emmepi347 Profilo Blog Video Sito Foto Amici Esplora L'atomo Ogni materiale conosciuto

Dettagli

Anche nel caso che ci si muova e si regga una valigia il lavoro compiuto è nullo: la forza è verticale e lo spostamento orizzontale quindi F s =0 J.

Anche nel caso che ci si muova e si regga una valigia il lavoro compiuto è nullo: la forza è verticale e lo spostamento orizzontale quindi F s =0 J. Lavoro Un concetto molto importante è quello di lavoro (di una forza) La definizione di tale quantità scalare è L= F dl (unità di misura joule J) Il concetto di lavoro richiede che ci sia uno spostamento,

Dettagli

RADIAZIONI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI

RADIAZIONI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI Le radiazioni ionizzanti sono quelle onde elettromagnetiche in grado di produrre coppie di ioni al loro passaggio nella materia (raggi X, raggi gamma, raggi corpuscolari). Le radiazioni non

Dettagli

Esempio Esame di Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica

Esempio Esame di Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Esempio Esame di Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Nome: N.M.: 1. 1d (giorno) contiene all incirca (a) 8640 s; (b) 9 10 4 s; (c) 86 10 2 s; (d) 1.44 10 3 s; (e) nessuno di questi valori. 2. Sono

Dettagli

PROTEINE. sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI

PROTEINE. sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI PROTEINE sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI Unione di elementi chimici diversi Il composto chimico principale è il C (carbonio) Sono quattro gli elementi chimici principali che formano le proteine : C (carbonio),

Dettagli

Poniamo il carbonio al centro, tre idrogeni sono legati al carbonio direttamente e uno attraverso l ossigeno

Poniamo il carbonio al centro, tre idrogeni sono legati al carbonio direttamente e uno attraverso l ossigeno Strutture di Lewis E un metodo semplice per ottenere le formule di struttura di composti covalenti nota la formula molecolare, la configurazione elettronica del livello di valenza degli atomi e la connettività

Dettagli