D erm atofiti e derm atofitosi

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1 D erm atofiti e derm atofitosi (1 ªparte ) Elisa D ifonzo Dipartim ento di Scienze Derm atologiche U niversità degli Studi di Firenze DERMATOFITI Funghi filamentosi cheratinofili che parassitano lo strato corneo, i peli e le unghie (agenti delle dermatofitosi) Patogeni obbligati Nuovi sviluppi nella diagnostica microbiologica e virologica Firenze, 5 novembre 2004 Habitat naturale dei dermatofiti Uomo: antropofili (T.rubrum, E.floccosum) Animali: Zoofili (T.mentagrophytes mentagrophytes,, M.canis canis) Suolo:Geofili (M.gypseum gypseum) DERMATOFITOSI (TINEE) ϖ Micosi superficiali più comuni (10% delle affezioni cutanee) ϖ Colpiscono oltre il 40% dei soggetti che frequentano ambienti comunitari e sportivi ϖ Importanti per la loro contagiosità ϖ Quadro clinico polimorfo in base alla localizzazione dell infezione, alla specie fungina in causa e alla risposta dell ospite INFEZIONE DERMATOFITICA Risultato di un complesso processo di interazione tra Capacità patogene della specie Resistenza dell ospite CAPACITA PATOGENE DEL MICETE Adesività alle cellule epiteliali Enzimi (cheratinasi cheratinasi,, lipasi elastasi,proteasi proteasi) Tossine 1

2 RESISTENZA DELL OSPITE Integrità strato corneo Difese naturali Risposta immunitaria Spettro di manifestazioni cliniche Da forme acute flogistiche suppurative ϖ causate da ceppi zoofili ϖ con risposta immunitaria buona ϖ con sensibilità alla terapia a forme croniche oligoaflegmasiche ϖ causate da ceppi antropofili (T.rubrum) ϖ con risposta immunitaria scarsa ϖ con resistenza alla terapia Dermatofitosi La classificazione più utilizzata è quella sulla base della localizzazione dell infezione T. capitis T.corporis T. barbae T.cruris T.pedis Tinea unguium TINEA PEDIS ϖ Colpisce giovani ed adulti che praticano attività sportive o fanno uso continuativo di scarpe con azione occlusiva ϖ In costante aumento ϖ Causata di solito da miceti antropofili 2

3 Forma clinica più comune T.pedis interdigitale T.pedis plantare TINEA MANUUM ϖ Dermatofitosidella regione palmare ϖ Malattia professionale nei contadini, allevatori di bestiam e, veterinari ecc. ϖ Può insorgere per autocontagio (dalla tineapedis) Forma vescicolosa Forma cronica TINEA CRURIS ϖ Dermatofitosi della regione inguino-crurale che si estende in basso sulla coscia ϖ Preferisce giovani sportivi (ciclisti, motociclisti ecc.) ϖ Riconosce la stessa eziologia ed epidemiologia della tinea pedis, a cui spesso consegue per autocontagio Lesione figurata con centro del colore della pelle normale o appena arrossato e margini rossi, netti, rilevati 3

4 TINEA UNGUIUM TINEA UNGUIUM ϖ Di solito per diffusione della tineapedis (stessa eziologia ed epidemiologia) ϖ Infezione micetica in aumento ϖ Preferisce unghie dei piedi (1 dito) ϖ Im portante serbatoio di derm atofiti che vengono sparsi nell am biente ϖ In Italia il 50% delle malattie delle unghie è una micosi! TINEA UNGUIUM ϖ Soggetti adulti di sesso maschile ϖ Incremento di frequenza con l età per - riduzione della crescita ungueale - riduzione della circolazione periferica - microtraumi ripetuti - minore cura delle unghie (soggetti anziani) L unghia è friabile, tarlata e rosicchiata, in particolare a livello del bordo libero (onicomicosi distale subungueale) e/o lateralmente (onicomicosi laterale subungueale) Relativamente comune è anche l onicomicosi bianca superficiale 4

5 Tinea corporis ϖ Preferisce l età infantile e il sesso femminile ϖ Causata di solito da ceppi zoofili (M.canis) ; contagio da animali (gatto) ϖ Successivamente contagio interumano TINEA CORPORIS Forma classica: lesione anulare Margini Netti, rossi, rilevati, coperti da piccole squame o vescicole Centro Più chiaro o del colore della pelle normale FORME INFIAMMATORIE Rossore intenso, vescicole, essudazione Forme croniche da Trichophytonrubrum TINEA CAPITIS ϖ Colpisce quasi esclusivam ente i bam bini ϖ Epidemiologia : com e tineacorporis: contagio da anim ali (gatti: M icrosporum canis) contagio interumano TINEA CAPITIS MICROSPORICA capelli troncati (a prato falciato) 5

6 TINEA CAPITIS TRICOFITICA Lesioni a margini irregolari con capelli a punto nero Lesioni suppurative (Kerion( celsi) ϖ ϖ TINEA BARBAE Dermatofitosidella regione della barba Colpisce adulti di sesso maschile La natura miceticadi un affezione cutanea, già sospettata in base ad elementi clinici, va sempre documentata attraverso la dimostrazione e l isolamento ed identificazione del m icete Attendibilità dei risultati E legata a 1) Modalità del prelievo 2) Esperienza e pazienza dell osservatore M odalità del prelievo Detergere le lesioni con acqua e sapone o con alcool a 70 per allontanare sebo e sostanze estranee (creme cosmetiche o terapeutiche ) e squame più grosse Tecniche diverse a seconda della zona affetta e del tipo clinico di lesione Garantire la sterilità 6

7 M odalità del prelievo Raccogliere numerose squame (almeno 30-40!) dalla periferia delle lesioni, scartando le più grosse Capelli Strappare con una pinzetta almeno 20 capelli scegliendo quelli tronchi o con alterazioni di lucentezza e colore Unghie Raschiare al di sotto della lamina (con curette, bisturi ecc.) dopo aver allontanato i detriti presenti nella parte più distale Il m ateriale prelevato viene conservato in capsule Petried utilizzato per : 1.O sservazione m icroscopica 2.Esame colturale Esam e m icroscopico diretto Permette di dim ostrare la presenza di elem enti fungini nelle lesioni senza alterarne la morfologia Metodo rapido e semplice da allestire Sicurezza del % Esame microscopico diretto 1. Principio Il materiale da esaminare viene sottoposto ad un processo di macerazione/chiarificazione Si ottiene un monostrato di cellule epiteliali rammollite e rigonfie senza alterare le strutture fungine 7

8 Esame microscopico diretto 2. Preparazione del m ateriale Eventuale ulteriore frammentazione dei cam pioni (con bisturi) Macerazione e/o chiarificazione del m ateriale Soluzioni chiarificanti/m aceranti * Idrato potassico (potassa caustica, KOH) al 10-40% (più usato) Idrato potassico con glicerina (permette di conservare più a lungo il preparato) Idrato potassico con DMSO Clorallattofenolo (indicato per i capelli) * L eventuale aggiunta di un colorante (blu di metilene, inchiostro blu Parker visualizza meglio gli elementi fungini 1 2 Al materiale posto su un vetrino portaoggetto viene aggiunta una goccia di reagente Si copre con coprioggetto, si aspetta qualche minuto; si esercita una leggera pressione per ottenere la stratificazione del materiale Esame microscopico diretto 3. O sservazione m icroscopica Preferibilmente a contrasto di fase Piccolo ingrandimento (obiettivo 10x) per la ricerca degli elementi fungini Maggior ingrandimento (obiettivo 25 o 40x) per confermare la natura micetica di questi elementi e studiarne la morfologia Esame microscopico diretto 4. A spetto dei derm atofiti 4. Aspetto dei dermatofitinelle squame Filamenti settati e di solito ramificati (ife) che si fanno strada tra le cellule epiteliali I setti possono essere numerosi e ravvicinati con disarticolazione delle ife in spore rotonde o quadrato-rettangolare 8

9 Parassitamento Endothrix Aspetto dei capelli T.capitis da M.canis Microsporum Parassitamento Ectothrix Trichophyton Piccole spore a manicotto Intorno al capello T.capitis da T.mentagrophytes Catene parallele di artrospore T.capitis da T.violaceum Grosse spore nel capello (sacco di noci) Esame microscopico diretto Tecnica più rapida e sicura per la diagnosi delle micosi cutanee Richiede esperienza ed abilità Possibile presenza di artefatti, causa di falsi positivi Artefatti 1. Pseudofungo a mosaico 2. Fibre 3. Gocce di grasso 4. Batteri filamentosi 9

10 Artefatti dell esame microscopico diretto 1. Pseudofungoa mosaico Cristalli di colesterolo che si dispongono intorno alle cellule epiteliali in formazioni irregolari rifrangenti con aspetto quasi a catenella E dovuto ad una reazione tra idrato potassico e sostanza intercellulare Espansioni e restringimenti Mostrano interruzioni e non setti Spessore uniforme Setti Pseudofungo ife I cristalli sono diversi tra di loro per forma e dimensione (espansioni, restringimenti, interruzioni) Le ife sono settate e hanno spessore uniforme Le artrospore sono uguali per dimensione e forma ife Pseudofungo In caso di dubbio 1. Osservare il preparato a maggior ingrandimento 2. Aggiungere una goccia di glicerolo o soluzione fisiologica 3. Allestire un nuovo preparato con clorallattofenolo Artefatti dell esame microscopico diretto 2. Gocce di grasso Diversa origine: sebo, residui di creme cosmetiche o farmaci topici Formazioni rotonde, rifrangenti e munite di doppia membrana A differenza delle spore hanno dimensione non uniforme Per evitare questo artefatto detergere la pelle prima del prelievo Artefatti dell esame microscopico diretto 3. Filamenti batterici Batteri del genere Streptomyces (ordine Actinomycetales) formano in vivo una rete di filamenti ramificati Hanno minore dimensione dei filamenti fungini 10