STRATEGO snc Ing. Davide Comunello

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2 1 Premessa L adozione del nuovo Piano di Classifica per gli immobili del comprensorio si propone di riorganizzare i criteri per il riparto della contribuenza alla luce delle modifiche che il territorio ha subito negli ultimi 40 anni, sia in termini di opere di bonifica che in termini di urbanizzazione. La revisione della materia risulta particolarmente necessaria: si pensi, ad esempio che, allo stato attuale, gli edifici sono considerati solo nel C.C. Trento. L attualità delle problematiche venutesi ad evidenziare nel contesto atesino trova riscontro nel più ampio scenario nazionale nel quale si nota una rinnovata attività di interpretazione delle norme fondamentali che costituiscono il beneficio di bonifica, fattasi negli ultimi anni intensa soprattutto in sede giurisprudenziale. Nel frattempo la legislazione in materia si è arricchita di contributi particolari che hanno dato un contributo specifico nella direzione dell attualizzazione dei criteri di riparto della contribuenza consortile. Il presente piano si inserisce in tale contesto e si propone di dare adeguate risposte alle esigenze di revisione derivate dalle modificazioni territoriali e normative. Un richiamo va qui riservato alle metodologie adottate per la redazione del Piano. Nelle operazioni di determinazioni degli indicatori del beneficio, le valutazioni condotte, anche se semplificate, sono sempre derivate da risultanze oggettive ricavate dalle regole dell Estimo razionale. Di altrettanta evidenza risulta inoltre la particolare attenzione riservata all applicazione delle tecnologie informatiche nell ambito sia delle operazioni di valutazione che in quelle successive di restituzione cartografica e numerica dei risultati. Ciò ha consentito una notevole precisione dei processi di classificazione e ha permesso di predisporre la condizione per un efficiente applicazione dei risultati della classifica, nonché per un suo futuro inevitabile aggiornamento. La documentazione di Piano si compone di 6 allegati, suddivisi in 1 relazione e 5 tavole grafiche secondo l elenco di seguito riportato: n Allegato Titolo dell Allegato 01 Relazione 02 Suddivisione dei bacini 03 Opere consortili 04 Indice di soggiacenza 05 Indice di comportamento 06 Indice economico 2 Il Piano di Classifica: inquadramento normativo 2.1 Premessa La Provincia Autonoma di Trento ha promulgato la LEGGE PROVINCIALE 3 aprile 2007, n. 9 recante Disposizioni in materia di bonifica e miglioramento fondiario, di ricomposizione fondiaria e conservazione dell'integrità dell'azienda agricola e modificazioni di leggi provinciali in materia di agricoltura (B.U. 17 aprile 2007, n. 16, suppl. n. 2), la quale fissa all Art. 25 i criteri per la Contribuenza consortile: 1. I consorziati, agricoli ed extra-agricoli, contribuiscono alle spese di vigilanza, esercizio e manutenzione delle opere e degli impianti di bonifica, alle spese relative all'adempimento degli altri fini istituzionali normativamente previsti, nonché a quelle di funzionamento dei consorzi di bonifica. 2. Le spese di cui al comma 1 sono ripartite sulla base del piano di classifica per il riparto della contribuenza consortile in ragione del beneficio conseguito o conseguibile dagli immobili di proprietà dei consorziati medesimi. Prot. 119\G\01R.0 1 / 62

3 3. La Giunta provinciale stabilisce i criteri per la predisposizione dei piani di classifica per il riparto della contribuenza consortile. Il consorzio, in conformità ai criteri stabiliti dalla Giunta provinciale, approva il piano di classifica nel quale sono fissati gli indici per la determinazione del grado di beneficio tratto dalle singole unità immobiliari. 4. Gli indici di cui al comma 3, la cui composizione porta all'individuazione del grado di beneficio che ciascun immobile riceve dalla bonifica in relazione a tutti gli altri immobili, sono determinati sia per gli immobili agricoli che per quelli extra-agricoli e sono: a) di carattere tecnico (intensità delle opere, soggiacenza e comportamento); b) di carattere economico (valore dell'immobile). 5. Il prodotto degli indici determina l'indice idraulico finale. Tale legge è in armonia con i contenuti della legislazione dello Stato in tema di bonifica, basata sul Regio Decreto 13 febbraio 1933 n. 215 Nuove norme per la bonifica integrale, il quale fissa natura e ambito del potere impositivo dei Consorzi di bonifica al fine di provvedere alle spese per esercizio e manutenzione delle opere ad esso affidate in gestione. In ottemperanza alla suddetta Legge Provinciale, il Consorzio Atesino di Bonifica di Trento ha provveduto alla redazione del presente Piano di classifica per il riparto degli oneri di bonifica e di irrigazione. Si ricorda che il Piano di Classifica rappresenta fondamentalmente un operazione di stima; in quanto tale, tuttavia, deve assumere dalla normativa tutti gli elementi essenziali affinché i giudizi espressi siano aderenti ai principi che il legislatore ha inteso affermare in ordine alla materia analizzata. Nella sostanza, l impianto normativo rimane quello fissato originariamente dal T.U. sulla bonifica integrale n. 215 del I contributi successivi hanno fornito preziosi elementi ma richiedono comunque un costante inquadramento nell ambito del predetto T.U.. Le valutazioni tecniche ed economiche che stanno alle base del Piano richiedono che siano chiari i presupposti di legge necessari; a tal fine si analizzano i seguenti aspetti: - il potere impositivo dei consorzi di bonifica - il beneficio di bonifica - beni oggetto di imposizione - soggetti obbligati - limiti del potere di imposizione 2.2 Il potere impositivo dei consorzi di bonifica Ricordando che i contributi imposti dai Consorzi sono stati assimilati alle entrate tributarie, occorre sottolineare che il potere impositivo ha per oggetto tutti gli immobili che traggono beneficio dalla bonifica, qualunque sia la loro destinazione (agricola o extra-agricola); si noti in merito che già nel art. 10 del R.D. n.215/1933 si chiamavano a contribuire lo Stato e gli enti territoriali per i beni di loro pertinenza. L imposizione a carico degli immobili extra-agricoli non rientra nel novero delle determinazioni discrezionali rimesse alla valutazione dell ente impositore. Al contrario costituisce atto dovuto per evitare una sperequazione tra i proprietari che sarebbe ingiusta oltre che illegittima. L elemento che più di ogni altro impone un attento inquadramento del problema è quello che riguarda la quantificazione del beneficio e quindi del carico contributivo; la legge stabilisce a tal fine che tutti gli immobili siano trattati con il medesimo metro valutativo, il quale, nel caso di vantaggio tipicamente derivante dalle opere di bonifica deve per forza di cose fare riferimento all incremento di valore fondiario, ovvero alla difesa dello stesso. Prot. 119\G\01R.0 2 / 62

4 2.3 Il beneficio di bonifica La bonifica esplica i propri effetti in varie direzioni di natura economica, ambientale e sociale; ne consegue che a fronte della realizzazione delle opere si sono prodotti e si continuano a produrre benefici di natura diversa, tutti riconosciuti dalla legislazione, la quale ha individuato in questi, la ragione fondamentale della destinazione di ingenti risorse finanziarie pubbliche. In sintesi il beneficio si configura nel vantaggio che ciascun immobile ricadente nel comprensorio riceve dalla bonifica, alla quale è strettamente legato da un rapporto di causalità; tale vantaggio deve determinare una valorizzazione economica. Inoltre va considerato il beneficio derivante dall esecuzione delle opere destinate all interesse generale che si esplica nel miglioramento complessivo delle condizioni sociali, economiche, ambientali ed igienicosanitarie, i cui effetti possono proiettarsi anche al di fuori del comprensorio. Il legislatore ha sempre riconosciuto una funzione pubblica alla bonifica e di conseguenza ne ha anche sostenuto l esecuzione con il finanziamento delle opere. I proprietari degli immobili beneficiari sono chiamati a contribuire alle spese di esercizio e manutenzione delle opere di bonifica in relazione al beneficio da esse arrecato. Di tutti gli aspetti inerenti il potere impositivo dei consorzi, quello della connotazione e della quantificazione del beneficio, rappresenta il più rilevante dal punto di vista dell analisi estimativa che si compie nell ambito del Piano. 2.4 Beni oggetto di imposizione Sono oggetto di imposizione gli immobili del comprensorio che traggono beneficio dalla bonifica; si considerano tutti i beni che rientrano nella previsione di cui all art. 812 c.c. ( il suolo, le sorgenti e i corsi d acqua, gli alberi e le altre costruzioni anche se unite al suolo a scopo transitorio, e in genere tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al suolo ), che hanno tratto beneficio dalle opere di bonifica e che continuano a giovarsi dei vantaggi conseguenti alla loro continua manutenzione ed esercizio. In sostanza sono tre gli elementi che, riscontrati, individuano i beni soggetti ad imposizione: 1. la natura di bene immobile 2. l inclusione del bene nel comprensorio 3. l esistenza di un beneficio, inteso nei termini di un vantaggio di natura fondiaria, legato con rapporto di causalità all esecuzione, manutenzione ed esercizio delle opere di bonifica Se la natura del fondo è ininfluente ai fini della legittimità dell imposizione, altrettanto non può dirsi in ordine alla concreta quantificazione del beneficio: se questo si deve tradurre in un incremento di valore, la destinazione produttiva rappresenta un elemento tutt altro che secondario e di esso si deve tener conto, pena l arbitraria omissione di uno degli aspetti più rilevanti richiamati dalla legislazione e dalla giurisprudenza. 2.5 Soggetti obbligati La normativa fa riferimento esclusivo ai proprietari di immobili, assumendo quindi quale posizione giuridica rilevante soltanto la titolarità del diritto di proprietà dei beni sopraccitati. 2.6 Limiti del potere di imposizione Il potere di imposizione non può estendersi a beni mobili o a immobili siti al di fuori del comprensorio o ad immobili che non traggano alcun beneficio dagli interventi di bonifica. Prot. 119\G\01R.0 3 / 62

5 3.1 Edizione del I Piani di Classifica precedenti Il primo studio risale al approvato dal Ministero per l Agricoltura e Foreste con Decr. Div. II n 5601/a 1940 dd ed era così intitolato: Studio economico agrario sul comprensorio per la determinazione del beneficio economico che i proprietari dei singoli terreni interessati ritraggono dall esecuzione delle opere e dei criteri di classifica agli effetti della ripartizione delle spese. Il perimetro contribuente, 4966 ha, era così suddiviso: Bacino di Lavis 712 ha Bacino di Zambana 671 ha Bacino Generale - zona alta 2928 ha - zona bassa 533 ha 3461 ha Bacino irriguo di Mezzolombardo 121 ha Complessivi 4966 ha La classifica dei terreni era stata effettuata ancora all inizio dell attività del Consorzio, tenendo conto dei benefici apportati tanto dalle opere idrauliche quanto da quelle di bonifica. In un secondo tempo con l esecuzione delle bonifiche in destra e sinistra Adige, furono creati due separati bacini e cioè: - Bacino di Lavis di ha 712 il cui piano di classifica, era suddiviso in 5 classi e l imponibile era calcolato sulla superficie pesata con i seguenti indici: classe I: 3.1 classe II: 2.2 classe III: 1.2 classe IV: 0.6 classe V: 0.3 Rapporto massimo fra gli indici Bacino di Zambana di ha 671 il cui piano di classifica, era suddiviso in 7 classi e l imponibile era calcolato sulla coltura, ottenuta dalla superficie per la rendita data da un prontuario prestabilito, moltiplicata per i seguenti indici: classe I: 41 classe II: 20 classe III: 16 classe IV: 11 classe V: 6 classe VI: 4 classe VII: 2 Rapporto massimo fra gli indici Il Bacino Generale di ha 3461 era suddiviso in due zone - zona alta di ha 2928, suddivisa in 8 classi con gradi diversi - zona bassa di ha 533, suddivisa in 7 classi con gradi diversi L imponibile era calcolato sulla coltura (ottenuta come sopra) moltiplicata per i vari indici. Prot. 119\G\01R.0 4 / 62

6 Le aree indicate riguardavano i terreni e, per il Bacino Generale, anche gli edifici che avevano un reddito catastale, mentre erano omessi i pochi terreni improduttivi privati ed i possessi delle F.S., dell ANAS, delle tramvie e ferrovie private e le strade provinciali, comunali e consortili. Infine il Bacino irriguo di Mezzolombardo di ha 121 il cui imponibile era calcolato sulla superficie non pesata. 3.2 Edizione del 1965 Il Consorzio dal 1961 per poter affrontare il continuo aumento delle spese, era costretto a dover emettere ruoli ordinari sulla base della classifica del 39 e ruoli straordinari sulla superficie, creando così una notevole perdita di tempo ed una sperequazione sul sistema dell applicazione della colletta consorziale. Fu così che si procedette ad un aggiornamento e snellimento dell applicazione della colletta tenendo per base la superficie; il piano fu approvato dal Consiglio dei Delegati in data Si ritenne di effettuare la nuova classifica dei terreni dividendoli in un minor numero di classi e prendendo per base anziché la rendita sulla coltura, la loro superficie, includendo inoltre gli improduttivi e le infrastrutture. Per gli edifici, i quali ricadono nella città di Trento, si è ritenuto di includere tutti i fabbricati ricadenti nel comprensorio in modo da alleggerire notevolmente quelli già caricati dall onere di bonifica. In merito si rilevava che gli edifici rappresentano su una limitata superficie un valore superiore a quello dei terreni; d altra parte si considerava che gli edifici ottengono il maggior beneficio dalle opere idrauliche. Appunto perciò gli edifici furono, anche nella classifica del 39 sottoposti ad un onere di gran lunga maggiore a quello dei terreni. Per gli edifici ad uso industriale fu applicato un diverso indice, in quanto traggono un maggior beneficio dalle opere consorziali, utilizzando i canali di bonifica per lo scarico delle acque residue. Importante fu la Suddivisione della colletta nei vari bacini. Si tennero ben distinte le spese di gestione dei singoli impianti idrovori e i vari muti accesi per l esecuzione di lavori straordinari che andarono a carico di ogni bacino interessato. Le spese di manutenzione delle opere di bonifica così come le spese amministrative e tecniche vennero invece così ripartite: Bacino generale 80 % Bacino di Zambana 10 % Bacino di Lavis 8 % Bacino irriguo di Mezzolombardo 2 % Infine la nuova classifica fissò i seguenti coefficienti: - Bacino di Zambana di ha 671, suddiviso in 3 classi: classe I: 4.00 classe II: 1.90 classe III: Bacino di Lavis di ha 712, suddiviso in 2 classi: classe I: 2.17 classe II: 0.70 Prot. 119\G\01R.0 5 / 62

7 - Bacino Generale di ha 3461: - zona alta di ha 2928 a) i terreni 1.0 b) edifici in C.C. Trento: fino a m² fino a m² oltre m² c) edifici ad uso industriale: fino a m² oltre m² zona bassa di ha 533 a) i terreni 1.0 ma con aliquota pari a 1/3 di quella della zona alta 4 Il Consorzio Atesino di Bonifica di Trento Il Consorzio Atesino di Bonifica di Trento, con sede a Trento, fu costituito con D.M. n. 206 dell'8 febbraio 1938, ma le sue origini risalgono al Il perimetro del comprensorio consorziale comprende la superficie della valle dell'adige dal comune di S. Michele a Borgo Sacco, sommersa dalla piena catastrofica del fiume dell'anno 1882 ed è, per grandi linee, così delimitata: a nord dalla strada nazionale S. Michele all'adige - ponte sul Noce di Mezzolombardo; a sud dallo sbocco del torrente Leno nell'adige; ad est dalla strada nazionale del Brennero; ad ovest dalla strada provinciale in destra Adige. I terreni sono di formazione alluvionale, caratterizzati da notevole percentuale di argilla e scarsità di scheletro. Una percentuale di sabbia mista a ghiaia è presente nei terreni di gronda elevati, formati dai coni di deiezione dei torrenti affluenti all'adige. Aumenta invece l'argilla fina e finissima, sino a raggiungere tenori elevati, nelle parti più basse del comprensorio situate in prossimità del fiume Adige sulle due sponde. I terreni più bassi durante le morbide e le piene sono invasi dalle acque di rigurgito e di infiltrazione dell'adige e, per la loro compattezza, l'acqua vi ristagna anche dopo l'evento, rendendo talora difficile le lavorazioni in campagna ed i transiti. Il comprensorio, apparentemente pianeggiante, è costituito da terreni degradanti verso le due rive del fiume e verso i vecchi alvei abbandonati, le cui depressioni si riscontrano in moltissimi punti della valle. In generale i terreni, che si trovano ad un livello inferiore dal pelo di massima piena del fiume arginato, sono difesi dalla sommersione dalla arginatura e dalle opere pubbliche di bonifica e di sollevamento. 5 Il Consorzio Trentino di Bonifica Con la delibera n 2700 del 17/10/2008 la giunta provinciale di Trento ha stabilito la fusione del Consorzio di bonifica Atesino di Trento, del Consorzio di bonifica della Piana Rotaliana e del Consorzio Fersinale, individuando un nuovo consorzio di bonifica, denominato "Consorzio Trentino di bonifica". La fusione ha effetto dal primo gennaio Si è quindi proceduto ad estendere il nuovo Piano di Classifica anche ai territori dell ex Rotaliana e ex Fersinale. Prot. 119\G\01R.0 6 / 62

8 Figura 1: Divisione del comprensorio del Consorzio Trentino di Bonifica in Comuni amministrativi. Prot. 119\G\01R.0 7 / 62

9 La superficie complessiva del comprensorio, comprensiva delle superfici demaniali che sono escluse dalla contribuenza, è di ha 7274, tutti in provincia di Trento ed interessa 19 comuni amministrativi (Tabella 1). Tabella 1: Comuni amministrativi ricadenti nel comprensorio del Consorzio Trentino di Bonifica. Codice ISTAT Comune Amministrativo Provincia Comprensorio Superficie totale [ha] Superficie interessata dal Consorzio [ha] Percentuale interessata 3 Aldeno TN C % 13 Besenello TN C % 35 Calliano TN C % 80 Faedo TN C % 98 Isera TN C % 103 Lavis TN C % 116 Mezzocorona TN C % 117 Mezzolombardo TN C % 126 Nave San Rocco TN C % 127 Nogaredo TN C % 128 Nomi TN C % 144 Pomarolo TN C % 160 Roveré della Luna TN C % 161 Rovereto TN C % 167 San Michele all'adige TN C % 205 Trento TN C % 222 Villa Lagarina TN C % 224 Volano TN C % 225 Zambana TN C % TOTALE 7274 Provincia di Trento % Complessivamente il comprensorio interessa l 1.17% della superficie dell intera provincia di Trento che, nel 2008 presenta una densità media di abitanti/km². Catastalmente il comprensorio interessa 30 comuni (Figura 2 e Tabella 2). Le mappe catastali costituiscono la cartografia primaria per la redazione del piano di classifica giacché tutti i criteri che seguiranno si basano sulle singole particelle catastali. Così anche il perimetro del Consorzio segue i perimetri delle particelle ai bordi dello stesso; con questa edizione del Piano di Classifica il perimetro stesso è stato razionalizzato ai bordi includendo o escludendo, a seconda dei casi, le particelle che risultavano comprese solo in parte. Un eccezione è costituita da alcune particelle fondiarie rappresentanti strade le quali, essendo molto lunghe (anche centinaia di metri) e intersecando ortogonalmente il perimetro, per ragioni logiche e grafiche rimangono incluse solo in parte. Prot. 119\G\01R.0 8 / 62

10 Figura 2: Divisione del comprensorio del Consorzio Trentino di Bonifica in Comuni Catastali. Prot. 119\G\01R.0 9 / 62

11 Tabella 2: Comuni catastali ricadenti nel comprensorio del Consorzio Trentino di Bonifica. Codice Comune Comune Catastale Superficie totale [ha] Superficie interessata dal Consorzio [ha] Percentuale interessata 4 Aldeno % 22 Besenello % 41 Brancolino % 56 Calliano I % 85 Castelpietra % 143 Faedo % 161 Gardolo % 170 Grumo % 174 Isera % 185 Lavis % 214 Marano % 222 Mattarello % 224 Meano % 230 Mezzocorona % 232 Mezzolombardo % 250 Nave San Rocco % 253 Nogaredo % 255 Nomi % 282 Pomarolo I % 283 Pomarolo II % 305 Ravina % 308 Romagnano % 321 Roveré della Luna % 322 Rovereto % 325 Sacco % 333 San Michele all'adige % 406 Trento % 436 Villa Lagarina % 442 Volano % 443 Zambana I % TOTALE 7274 Prot. 119\G\01R.0 10 / 62

12 6 Caratteri demografici e socioeconomici 6.1 Andamento demografico Il numero degli abitanti presenti nel 2008 nei comuni interessati dal comprensorio risultava pari a , corrispondenti al 38.7% della popolazione provinciale. Figura 3: Dinamica demografica del periodo nei comuni interessati e limitrofi [1]. Prot. 119\G\01R.0 11 / 62

13 Un analisi delle dinamiche demografiche in atto (tabella 3) rivela che nel periodo si è registrato un incremento della popolazione, sempre considerando la totalità dei comuni interessati, di 67'352 unità, pari al 50%; prendendo in esame, invece il periodo l incremento è stato di 26'734 unità pari al 15%. Dati in linea con le dinamiche del comune di Trento che da solo rappresenta nel 2008 il 57% dei comuni interessati ed il 22% della popolazione provinciale. Analizzando nel dettaglio i comuni al di sopra dei 2500 abitanti, si riscontra una tendenza all aumento demografico pressoché generalizzato, con i seguenti estremi: nel periodo il comune che ha visto la crescita maggiore è Zambana con un incremento dell 97%, mentre l incremento minore spetta a Faedo con il 6%. Considerando, invece, gli ultimi 17 anni (periodo ), l incremento maggiore si ha per Calliano con il 59%, ed il minore per Zambana con il 4%. Da notare che nel complesso la popolazione provinciale ha registrato i seguenti incrementi: nel periodo il 26% mentre nel periodo il 16%. A riprova del fatto che l aumento demografico sia stato generalizzato, e non sia sbilanciato come spesso avviene fra grandi città e piccoli paesi, sta il fatto che il dato sopraespresso relativo alla percentuale di Trento sui totali (comuni interessati dal Consorzio e provincia tutta) sia costante da ormai mezzo secolo. Tabella 3: evoluzione demografica dei Comuni del comprensorio nel periodo Comune Var Var Densità 2008 [ab./km²] Aldeno % 29% 335 Besenello % 51% 89 Calliano % 59% 150 Faedo % 10% 56 Isera % 16% 183 Lavis % 27% 678 Mezzocorona % 15% 197 Mezzolombardo % 26% 492 Nave San Rocco % 46% 276 Nogaredo % 22% 532 Nomi % 16% 201 Pomarolo % 16% 253 Rovere della Luna % 17% 155 Rovereto % 13% 728 San Michele % 33% 520 Trento % 12% 723 Villa Lagarina % 26% 149 Volano % 23% 283 Zambana % 4% 142 TOTALE % 15% 482 Provincia Trento % 16% 84 Prot. 119\G\01R.0 12 / 62

14 Nel 2008 la densità media della popolazione residente nei comuni interessati dal comprensorio del Consorzio Trentino di Bonifica è pari a 482 abitanti per km². Analizzando i singoli comuni, i dati più elevati sono nell ordine Rovereto (728 ab./km²), Trento (723 ab./km²), e Lavis (678 ab./km²). La densità dell intera Provincia di Trento vale 84 ab./km². Figura 4: Densità demografica del 2008 dei comuni interessati e limitrofi [1]. Prot. 119\G\01R.0 13 / 62

15 6.2 Caratteri dell occupazione Nei comuni interessati dal comprensorio del Consorzio la popolazione attiva (***) rappresenta nel 2001 il 43% di quella totale. Tabella 4: popolazione attiva e percentuale sulla popolazione totale nei comuni interessati dal comprensorio [1]. Comune Aldeno % % % % % Besenello % % % % % Calliano % % % % % Faedo % % % % % Isera % % % % % Lavis % % % % % Mezzocorona % % % % % Mezzolombardo % % % % % Nave San Rocco % % % % % Nogaredo % % % % % Nomi % % % % % Pomarolo % % % % % Rovere della Luna % % % % % Rovereto % % % % % San Michele % % % % % Trento % % % % % Villa Lagarina % % % % % Volano % % % % % Zambana % % % % % TOTALE % % % % % I dati risultano molto omogenei, distanziandosi poco dalla media (43%); il comune a vantare il tasso di attività più elevato risulta San Michele all Adige con un valore del 47%; il valore più basso, 39% si riscontra per Nomi. Si può notare che il tasso sia in generale in aumento ovunque dal 1971 dopo che nel periodo aveva avuto un calo medio del 4%. (***) Per popolazione attiva si intende l insieme delle persone di età non inferiore ai 15 anni che, alla data del censimento, risultano: 1. occupate, esercitando in proprio o alle dipendenze altrui una professione, arte o mestiere; 2. disoccupate, ovvero hanno perduto il precedente lavoro e sono alla ricerca di un occupazione; 3. momentaneamente impedite a svolgere la propria attività lavorativa poiché inquadrabili come: militari di leva (o in servizio civile), volontari, richiamati; ricoverati da meno di due anni in luoghi di cura e assistenza; detenuti in attesa di giudizio o condannati a pene inferiori a 5 anni; 4. alla ricerca di prima occupazione, non avendone mai svolta alcuna in precedenza. Prot. 119\G\01R.0 14 / 62

16 Esaminando il solo settore dell agricoltura (Tabella 5), il calo, in termini assoluti e percentuali è continuo dal 1961 ad oggi con una tendenza alla stabilizzazione del tasso intorno all 1%. Nel dettaglio i dati 2001 mettono in luce come nei comuni di Trento e Rovereto il tasso di addetti al settore primario sono inferiori all 1%, mentre valori percentuali più alti, superiori al 3%, si hanno per Aldeno, Lavis, San Michele e Volano; l estremo superiore spetta a Nave San Rocco con l 8.4%. La variazione evidenziata con le frecce in figura 4 mostra come l unico comune in cui il tasso sia cresciuto, seppur di poco, sia Lavis. Tabella 5: Valori assoluti e percentuali della popolazione attiva nel settore agricolo nei comuni interessati [1]. Comune Aldeno % % % % % Besenello % % % % % Calliano % % % % % Faedo % % % % % Isera % % % % % Lavis % % % % % Mezzocorona % % % % % Mezzolombardo % % % % % Nave San Rocco % % % % % Nogaredo % % % % % Nomi % % % % % Pomarolo % % % % % Roveré della Luna % % % % % Rovereto % % % % % San Michele % % % % % Trento % % % % % Villa Lagarina % % % % % Volano % % % % % Zambana % % % % % TOTALE % % % % % Nel periodo il settore dell industria perde nella totalità dei comuni interessati, 1991 unità ed il tasso passa dal 14.3% all 11.2%. Come per il settore dell agricoltura il dato complessivo del tasso tende a stabilizzarsi. Nel 2001 il tasso più alto spetta al comune di Pomarolo con il 17.7%; tutti gli altri dati sono compresi fra questo ed il 11.7% di Faedo, con l esclusione del comune di Trento che con i suoi 4652 addetti ha un tasso dell 8.8%. In figura 5 le frecce evidenziano la variazione ; i dati sono alquanto disomogenei andando dal -20% di Rovereto al +67% di San Michele all Adige. Prot. 119\G\01R.0 15 / 62

17 Tabella 6: Valori assoluti e percentuali della popolazione attiva nel settore industriale nei comuni interessati [1]. Comune Aldeno % % % % % Besenello % % % % % Calliano % % % % % Faedo % % % % % Isera % % % % % Lavis % % % % % Mezzocorona % % % % % Mezzolombardo % % % % % Nave San Rocco % % % % % Nogaredo % % % % % Nomi % % % % % Pomarolo % % % % % Roveré della Luna % % % % % Rovereto % % % % % San Michele % % % % % Trento % % % % % Villa Lagarina % % % % % Volano % % % % % Zambana % % % % % TOTALE % % % % % Per quanto riguarda il terziario, ovvero quell insieme di attività volte prevalentemente alla produzione o alla fornitura di servizi, va rilevato che esso ha assunto progressivamente importanza in termini economici ed occupazionali anche nella Provincia Autonoma di Trento man mano che la società ha perso la sua caratterizzazione rurale: attualmente è proprio questo settore ad avere il maggior peso relativo in termini occupazionali. Fra i comuni ricadenti in ambito comprensoriale, nel 2001, Trento si colloca nettamente al primo posto in termini di incidenza assoluta e relativa: oltre 35'000 attivi, pari al 78.1% della popolazione attiva. Prot. 119\G\01R.0 16 / 62

18 Tabella 7: Valori assoluti e percentuali della popolazione attiva nel settore terziario nei comuni interessati [1]. Comune Aldeno % % % % % Besenello % % % % % Calliano % % % % % Faedo % % % % % Isera % % % % % Lavis % % % % % Mezzocorona % % % % % Mezzolombardo % % % % % Nave San Rocco % % % % % Nogaredo % % % % % Nomi % % % % % Pomarolo % % % % % Roverè della Luna % % % % % Rovereto % % % % % San Michele % % % % % Trento % % % % % Villa Lagarina % % % % % Volano % % % % % Zambana % % % % % TOTALE % % % % % Prot. 119\G\01R.0 17 / 62

19 Figura 5: Distribuzione spaziale degli addetti all agricoltura in percentuale e relativa variazione [1]. Prot. 119\G\01R.0 18 / 62

20 Figura 6: Distribuzione spaziale degli addetti all industria in percentuale e relativa variazione [1]. Prot. 119\G\01R.0 19 / 62

21 Figura 7: Distribuzione spaziale degli addetti al terziario in percentuale e relativa variazione [1]. Prot. 119\G\01R.0 20 / 62

22 Tabella 8: Distribuzione della popolazione attiva 2001 nei comuni interessati dal comprensorio [1]. Comune Agricoltura Industria Terziario Aldeno 9.8% 31.2% 58.9% Besenello 5.4% 41.8% 52.8% Calliano 2.6% 31.1% 66.3% Faedo 24.0% 28.4% 47.6% Isera 3.1% 39.5% 57.3% Lavis 6.9% 27.1% 66.0% Mezzocorona 13.5% 30.9% 50.3% Mezzolombardo 4.4% 35.4% 60.2% Nave San Rocco 18.8% 30.9% 50.3% Nogaredo 6.0% 40.9% 53.1% Nomi 6.6% 37.4% 55.9% Pomarolo 3.6% 38.2% 58.2% Rovere della Luna 16.0% 37.1% 46.9% Rovereto 1.2% 32.6% 66.2% San Michele 7.7% 32.1% 60.2% Trento 1.8% 20.1% 78.1% Villa Lagarina 1.4% 39.8% 58.8% Volano 6.8% 35.5% 57.7% Zambana 4.7% 35.0% 60.3% TOTALE 3.1% 25.8% 71.2% Prot. 119\G\01R.0 21 / 62

23 7.1 Le precipitazioni 7 Caratteri climatici Per lo studio delle precipitazione nel comprensorio si fa riferimento alle numerose stazioni meteorologiche presenti all interno o in prossimità dello stesso, gestite dalla Provincia Autonoma di Trento, eccetto la stazione meteorologica di Ora, gestita dalla Provincia Autonoma di Bolzano. Tabella 9: Stazioni meteorologiche interessate per il comprensorio del Consorzio. Nome stazione Quota (m s.l.m.) Coordinate EST Coordinate NORD PRECIPITAZIONI Anni Analizzati Precipitazione media annua (mm) TEMPERATURE minima Gennaio massima Anni media Anni media Aldeno 182 1'662'090 5'092' Brentonico 693 1'651'759 5'075' Centa 815 1'673'116 5'093' Cles 665 1'656'283 5'136' Folgaria '668'428 5'086' Lago Delle Piazze/Piazze di Piné '675'779 5'113' Lago di Cavedine 245 1'651'129 5'095' Lavis 230 1'663'663 5'111' Mezzolombardo 225 1'661'497 5'120' Monte Bondone '659'039 5'097' Ora 250 1'677'024 5'135' Paganella '657'386 5'112' Pergine 475 1'673'027 5'103' Ronzo 974 1'651'490 5'083' Rovereto 203 1'658'594 5'084' San Michele All'Adige 205 1'664'575 5'117' Santa Massenza (Centrale) 245 1'653'233 5'103' Sant'Orsola 930 1'677'951 5'108' Spormaggiore 655 1'657'968 5'119' Terragnolo (Piazza) 800 1'666'947 5'082' Trento (Laste) 312 1'665'182 5'104' Zambana 201 1'660'612 5'113' Luglio Prot. 119\G\01R.0 22 / 62

24 Figura 8: Ubicazione delle stazioni di interesse per il comprensorio del Consorzio Trentino di bonifica e identificazione delle aree di influenza mediante il metodo dei topoieti. Prot. 119\G\01R.0 23 / 62

25 La carta delle isoiete evidenzia altezze medie annue di precipitazione, all interno dei confini del territorio gestito dal Consorzio Trentino di Bonifica comprese tra gli 850 mm e i 1050 mm. Si riscontra una sostanziale omogeneità del territorio, con differenze localizzate che non permettono di individuare un andamento prevalente delle precipitazioni. Figura 9: Valori medi annui di precipitazione nel comprensorio del Consorzio Trentino di Bonifica. Prot. 119\G\01R.0 24 / 62

26 7.2 Le temperature Nel comprensorio del Consorzio Trentino di Bonifica, i valori medi delle temperature minime del mese di gennaio oscillano tra -3.5 C e -2.1 C (Figura 10). La carta delle isoterme indica una sostanziale uniformità su tutta l area gestita, con temperature minime uniformi su tutta l area pianeggiante e un leggero decremento verso le zone collinari. Figura 10: Media delle minime del mese di gennaio. Figura 11: Media delle massime del mese di luglio. Le temperature massime di luglio oscillano tra 28 C e 32 C (Figura 11). I valori di temperatura si mantengono anche in questo caso pressoché uniformi su tutto il territorio gestito, a conferma della più generale uniformità climatica. Prot. 119\G\01R.0 25 / 62

27 8 Caratteri di uso del suolo L analisi dell uso del suolo nel comprensorio del Consorzio Trentino di Bonifica, fornisce una descrizione prettamente numerica sulla suddivisione del territorio delle aree urbanizzate e industriali, delle zone agricole e boschive e delle infrastrutture presenti. I dati riportati nella tabella seguente, provengono dal Servizio Statistica della Provincia Autonoma di Trento e si riferiscono ai Comuni Amministrativi interessati, parzialmente o interamente, dal comprensorio. Tabella 10/a: Uso del suolo nei comuni amministrativi interessanti dal Comprensorio (dati espressi in ha). A B C D E F G H Codice ISTAT Comune Amministrativo Acque Altri (Biotopi) Aziende censite in altri comuni Aziende censite nel comune Fabbricati Infrastrutture di urbanizzazione Orti familiari Parchi e giardini 3 Aldeno Besenello Calliano Faedo Isera Lavis Mezzocorona Mezzolombardo Nave San Rocco Nogaredo Nomi Pomarolo Roveré della Luna Rovereto San Michele all'adige Trento Villa Lagarina Volano Zambana TOTALE Provincia di Trento Prot. 119\G\01R.0 26 / 62

28 Tabella 10/b: Uso del suolo nei comuni amministrativi interessanti dal Comprensorio (dati espressi in ha). I L M C+D A+E+F+L+M B+G+H+I Codice ISTAT Comune Amministrativo Terreni abbandonati Terreni improduttivi Terreni sterili Totale aziende Totale superficie improduttiva Totale terreni non costituenti aziende Totale 3 Aldeno Besenello Calliano Faedo Isera Lavis Mezzocorona Mezzolombardo Nave San Rocco Nogaredo Nomi Pomarolo Roveré della Luna Rovereto San Michele all'adige Trento Villa Lagarina Volano Zambana TOTALE Provincia di Trento La rete idraulica di bonifica 9 Le opere di bonifica La rete idrografica gestita dal Consorzio Trentino di Bonifica è caratterizzata da una lunghezza complessiva di km, corrispondente ad una densità media di 24.5 m/ha. Di seguito la distinta delle fosse per bacino di appartenenza. BACINO n 2_NAVE SAN ROCCO FOSSA ESTENSIONE TOTALE [m] ESTENSIONE PARZIALE NEI DIVERSI C.C. [m] Mezzolombardo Grumo Nave San Rocco Zambana I MAESTRA DI NAVE CONTROFOSSA DEL NOCE FOSSA DEL NOCE CAMPEDELLI MEZZANI FOSSA DELLE RUPE ISCHIE DI ZAMBANA Prot. 119\G\01R.0 27 / 62

29 F ISCHIE DI GRUMO PAESE DI NAVE NOVALI COLLETTRICE A LONGI PRADAZZO SASSUDELLI A SECONDARIA KAISERMAN ISCHIE DI GRUMO ISCHIE DI NAVE A SECONDARIA A SECONDARIA BRASILIANE F TOTALE BACINO n 3_LAVIS FOSSA ESTENSIONE TOTALE [m] ESTENSIONE PARZIALE NEI DIVERSI C.C. [m] San Michele Zambana I Lavis MAESTRA DI LAVIS COLLETTORE SAN MICHELE-AVISIO PASQUALINE CASALE GIARON PIAN DEI SORNI PINZARELLE MAESTRA DI SAN MICHELE RIVO LITA PESTAROLLE ISCHIE DI SAN MICHELE ISCHIE DI SAN MICHELE MENAPACE CESURE MENAPACE Prot. 119\G\01R.0 28 / 62

30 OBERAUCH F F TOTALE BACINO n 5_TRENTO ESTENSIONE PARZIALE NEI DIVERSI C.C. [m] FOSSA ESTENSIONE TOTALE [m] Gardolo Trento LAVISOTTO BETTINE MALVASIA RIO BARBERINO SECONDARIA CAMPOTRENTINO PRIMARIA CAMPOTRENTINO F PIEDICASTELLO F CANOVA SLOI CARPENEDI BETTINE BETTINE F ROGGIA DI GARDOLO ROGGIA GRANDE ROGGIA SAN BERNARDINO ROGGIA RIO SALUGA F TOTALE Prot. 119\G\01R.0 29 / 62

31 BACINO n 6_MATTARELLO ESTENSIONE PARZIALE NEI DIVERSI C.C. [m] FOSSA ESTENSIONE TOTALE Trento Mattarello [m] MAESTRA MATTARELLO ROSTE CITTÀ CATENA PALÙ F F F TOTALE BACINO n 7_ROMAGNANO ALDENO ESTENSIONE PARZIALE NEI DIVERSI C.C. [m] FOSSA ESTENSIONE TOTALE [m] Ravina Romagnano Mattarello Aldeno Nomi RIMONE MAESTRA DI ALDENO ROMAGNANO ISCHIA PEROTTI SAN ZENO SPILZI SPINELLI ROGGIA DEL BONDONE LAGO PARTI F SETTE FONTANE F F TOTALE Prot. 119\G\01R.0 30 / 62

32 BACINO n 8_ACQUAVIVA ESTENSIONE PARZIALE NEI DIVERSI C.C. [m] FOSSA ESTENSIONE TOTALE Mattarello Besenello Calliano I [m] ACQUAVIVA CAMPIGRANDI F TOTALE 3300 BACINO n 10_CASTELPIETRA ESTENSIONE PARZIALE NEI DIVERSI C.C. [m] FOSSA ESTENSIONE TOTALE Castelpietra Volano Rovereto [m] MAESTRA VOLANO ALVEO DI VOLANO GROLLO BASTIA DI CASTELPIETRA FOSSA PALÙ CIRESI FOSSA PALÙ CIRESI TOTALE 8290 BACINO n 12_CADINO FOSSA ESTENSIONE TOTALE [m] Faedo MASETTO F PORZEN F RIO SECCO CADINO F RIO MOLINI CADINO ALTO ESTENSIONE PARZIALE NEI DIVERSI C.C. [m] Roveré della Luna TOTALE 3820 Prot. 119\G\01R.0 31 / 62

33 BACINO n 13_FOSSA DI CALDARO ESTENSIONE PARZIALE NEI DIVERSI C.C. [m] FOSSA ESTENSIONE TOTALE Mezzocorona Roveré della Luna [m] GRANDE DI CALDARO PEDEMONTANA DI MEZZO DELL AUTOSTRADA MARCIA PIPELARE FIRMIAN DELLE QUARANTA ROGGIA PICCOLA MEISBURGER DEI REMOTI RIO VAL DI PIAGET 630 D IRRIGAZIONE SLITI MOLINI CONZORZIO DEI PIOVI CORIDORI DELLA VICINA DELLE SORTESELE ROGGIA GRANDE CORIDORI DELLA VICINA F F RIO BATOL F F F F F F TOTALE Prot. 119\G\01R.0 32 / 62

34 Figura 12: Fossa Zolfo di Lavis. Figura 13: Sistemazione idraulica di un canale di scolo. Figura 14: Lavori di espurgo e risagomatura di un canale di scolo. Prot. 119\G\01R.0 33 / 62

35 9.2 Gli impianti idrovori Peculiarità del Consorzio Trentino di Bonifica è la notevole presenza di idrovore distribuite sul territorio; 25 sono gli impianti idrovori e ulteriori 2 sono in fase realizzativa (Tabella 11). Tabella 11: Caratteristiche di funzionamento delle idrovore in gestione al Consorzio Trentino di Bonifica. N. IMPIANTI IDROVORI P.F./P.ED. COMUNE CAT. 1 NAVE SAN FELICE p.ed LAVIS 2 NAVE SAN ROCCO p.ed. 104 NAVE S. ROCCO 3 PAESE DI NAVE p.f NAVE S. ROCCO 4 NOVALI - CAMPEDELLI p.f vicino a 3788/3 NAVE S. ROCCO 5 MENAPACE p.ed LAVIS 6 VODI p.ed. 745 LAVIS 7 PASQUALINE p.f. 687/4 nuova p.ed. 461 ZAMBANA 8 INTERPORTO p.ed GARDOLO 9 PIEDICASTELLO nuova p.ed TRENTO 10 CAMPIGRANDI p.f. 529 nuova p.ed. 259 CALLIANO I 11 NOMI-ALDENO p.f. 652/12 nuova p.ed. 254 CALLIANO I p.f. 1017/11 nuova p.ed. 455 NOMI 12 CASTELPIETRA p.f. 2940/4 nuova p.ed. 909 VOLANO 13 PALU' MATTARELLO p.f MATTARELLO 14 CATENA MATTARELLO p.f MATTARELLO 15 VELA p.f. 2157/5 TRENTO 16 MATTARELLO p.f. 951/7 MATTARELLO 17 PRADAZZI p.ed. 953 MEZZOCORONA 18 CADINO p.ed. 360 FAEDO 19 MASETTO p.ed. 359 FAEDO 20 PALÙ GRANDE p.ed. 475/31 ROVERÈ DELLA LUNA 21 PIOVI p.ed. 1948/1 MEZZOCORONA 22 PIOVI NUOVI 1 p.f MEZZOCORONA 23 PIOVI NUOVI 2 p.f. 985/7 MEZZOCORONA 24 MEISBURGER p.f MEZZOCORONA 25 GRUMO p.ed. 308 GRUMO IN FASE DI REALIZZAZIONE 26 ACQUAVIVA p.f. 3212/45 BESENELLO 27 ROMAGNANO p.f. 237/1 ROMAGNANO Prot. 119\G\01R.0 34 / 62

36 Nome Idrovora n. pompe portata unitaria (l/sec) potenza unitaria (KW) portata complessiva (l/sec) potenza complessiva (KW) 1 Nave San Felice Nave San Rocco 3 2 x Fossa Paese 2 2 x Fossa Novali 1 1 x Menapace Vodi 2 2 x Pasqualine Interporto 5 5 x Piedicastello 3 3 x Campigrandi Nomi - Aldeno 4 2 x x Castelpietra Palù Mattarello 2 2 x Catena Mattarello 3 3 x Vela MATTARELLO Pradazzi Cadino Masetto Palù Grande Piovi Piovi Nuovi Piovi Nuovi Meisburger Grumo IN FASE DI REALIZZAZIONE 26 ACQUAVIVA ROMAGNANO TOTALE Le idrovore poste al termini dei collettori ben individuano le soggiacenze che sono evidenziate graficamente nella tavola allegata a questo piano. Da notare come in alcuni casi più idrovore costituiscono un sistema di idrovore non essendo l una indipendente dall altra. Di seguito la rassegna degli impianti idrovori. Prot. 119\G\01R.0 35 / 62

37 IDROVORA NAVE SAN FELICE 1) p.ed C.C. LAVIS BACINO: n 3 LAVIS IDROVORA NAVE SAN ROCCO 2) p.ed. 104 C.C. NAVE SAN ROCCO BACINO: n 2 NAVE SAN ROCCO Prot. 119\G\01R.0 36 / 62

38 IDROVORA PAESE DI NAVE 3) p.f C.C. NAVE S. ROCCO BACINO: n 2 NAVE SAN ROCCO Prot. 119\G\01R.0 37 / 62

39 ACCELERATORE NOVALI - CAMPEDELLI 4) p.f vicino a 3788/3 C.C. NAVE S. ROCCO BACINO: n 2 NAVE SAN ROCCO RILANCIO MENAPACE 5) p.ed C.C. LAVIS BACINO: n 3 LAVIS Prot. 119\G\01R.0 38 / 62

40 IDROVORA VODI 6) p.ed. 745 C.C. LAVIS BACINO: n 3 LAVIS Prot. 119\G\01R.0 39 / 62

41 IDROVORA PASQUALINE 7) p.f. 687/4 nuova p.ed. 461 C.C. Zambana BACINO: n 3 LAVIS IDROVORA INTERPORTO 8) p.ed C.C. Gardolo BACINO: n 5 TRENTO Prot. 119\G\01R.0 40 / 62

42 IDROVORA PIEDICASTELLO 9) nuova p.ed C.C. Trento BACINO: n 5 TRENTO Prot. 119\G\01R.0 41 / 62

43 IDROVORA CAMPIGRANDI 10) p.f. 529 nuova p.ed. 259 C.C. Calliano I BACINO: n 8 ACQUAVIVA IDROVORA NOMI-ALDENO p.f. 1017/11 nuova p.ed ) C.C. Nomi p.f. 652/12 nuova p.ed. 254 C.C. Calliano I BACINO: n 7 ROMAGNANO-ALDENO Prot. 119\G\01R.0 42 / 62

44 IDROVORA CASTELPIETRA 12) p.f. 2940/4 nuova p.ed. 909 C.C. Volano BACINO: n 10 CASTELPIETRA Prot. 119\G\01R.0 43 / 62

45 IDROVORA PALÙ MATTARELLO 13) p.f C.C. Matterello BACINO: n 6 MATTARELLO IDROVORA CATENA MATTARELLO 14) p.f C.C. Matterello BACINO: n 6 MATTARELLO Prot. 119\G\01R.0 44 / 62

46 IDROVORA VELA 15) p.f. 2157/5 C.C. Trento BACINO: n 5 TRENTO Prot. 119\G\01R.0 45 / 62

47 IDROVORA MATTARELLO 16) p.f. 951/7 C.C. MATTARELLO BACINO: n 6 MATTARELLO IDROVORA PRADAZZI 17) p.ed. 953 C.C. MEZZOCORONA BACINO: n 13 FOSSA DI CALDARO Prot. 119\G\01R.0 46 / 62

48 IDROVORA CADINO 18) p.ed. 360 C.C. FAEDO BACINO: n 12 CADINO Prot. 119\G\01R.0 47 / 62

49 IDROVORA MASETTO 19) p.ed. 359 C.C. FAEDO BACINO: n 12 CADINO IDROVORA PALÙ GRANDE 20) p.ed. 475/31 C.C. ROVERÈ DELLA LUNA BACINO: n 12 CADINO Prot. 119\G\01R.0 48 / 62

50 IDROVORA PIOVI 21) p.f. 1948/1 C.C. MEZZOCORONA BACINO: n 12 CADINO Prot. 119\G\01R.0 49 / 62

51 IDROVORA PIOVI NUOVI 1 22) p.f C.C. MEZZOCORONA BACINO: n 12 CADINO IDROVORA PIOVI NUOVI 2 23) p.f. 985/7 C.C. MEZZOCORONA BACINO: n 12 CADINO Prot. 119\G\01R.0 50 / 62

52 IDROVORA MEISBURGER 24) p.f C.C. MEZZOCORONA BACINO: n 12 CADINO Prot. 119\G\01R.0 51 / 62

53 IDROVORA GRUMO 25) p.ed. 308 C.C. GRUMO BACINO: n 12 CADINO IDROVORA ACQUAVIVA 26) p.f. 3212/45 C.C. BESENELLO BACINO: n 8 ACQUAVIVA Prot. 119\G\01R.0 52 / 62

54 Idrovora in fase di costruzione Foto non disponibile IDROVORA ROMAGNANO 27) p.f. 237/1 C.C. ROMAGNANO BACINO: n 7 ROMAGNANO-ALDENO Idrovora in fase di costruzione Foto non disponibile Prot. 119\G\01R.0 53 / 62

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