La Morte Improvvisa del bambino nei primi 2 anni di vita - presupposti teorici e approccio pratico -
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1 Corso Formazione ECM La Morte Improvvisa del bambino nei primi 2 anni di vita - presupposti teorici e approccio pratico - A.S. Giannalisa CAVANI S.C. Igiene e Sanità Pubblica - ASL TO1 CENTRO S.I.D.S la Sorveglianza: metodologia dell indagine e della raccolta dei dati epidemiologici 1 edizione 23 gennaio 2013 Torino 2 edizione 13 marzo 2013 Savigliano 3 edizione 15 maggio 2013 Novara 4 edizione 23 ottobre Torino 1
2 Centro SIDS - Azienda Sanitaria Città della Salute e della Scienza di Torino Università degli Studi SCUD Pediatria I Direttore Prof. Luca Cordero di Montezemolo Centro SIDS Responsabile Dr. Alessandro VIGO Dr.ssa Silvia NOCE S. C. Igiene e Sanità Pubblica - ASL TO1 Direttore di Dipartimento di Prevenzione Direttore S.C. ISP Dr.ssa Margherita MEDA Coordinatore Epidemiologico Regionale e Referente per ASL TO1 e TO2 A.S. Giannalisa CAVANI 2 2
3 Gli OBIETTIVI della Sorveglianza della SIDS GENERALE: descrivere la mortalità nei primi 2 anni di vita SPECIFICO: analizzare la mortalità per cause e valutare le morti improvvise unitamente a quelle codificate per SIDS 3 5
4 Le Norme che regolano la Sorveglianza delle Morti Improvvise 0-2 anni / SIDS: con DGR viene costituito il Centro SIDS e con Note Regionali vengono dettate le indicazioni per l organizzazione dei registri delle cause di morte in Piemonte al fine di permettere l attivazione di nuovi flussi informativi riguardante la mortalità per SIDS viene nominato per ogni ASL un Referente SIDS Legge SIDS n.31 per i neonati deceduti entro l anno di vita: obbligo di consenso di entrambi i genitori all autopsia e con Note Regionali viene nominato un coordinatore epidemiologico e riorganizzato il flusso informativo delle morti improvvise/sids 2009 con 2 Note Regionali si specificano i riferimenti giuridici per 4 l acquisizione del materiale documentale 7
5 .segue Normativa Regionale con Nota Regionale viene formalizzata la modalità di acquisizione da parte dei soccorritori del 118 delle principali rilevazioni ambientali e comportamentali in caso di morte improvvisa ed inattesa di bambino fino ai 2 anni di età 5
6 Referenti e Collaboratori della Sorveglianza SIDS TO 3 - SISP Rivoli - Dr Giuseppe Greco TO 3 - SISP Pinerolo - Dr. Marco Pratesi - Dr. Giuseppe Greco TO 4 - SISP Ciriè - Dr. Paolo Gagliano - A.S. Lorella Guerzoni TO 4 - SISP Settimo - Dr.ssa Irene Zoia TO 4 - SISP Ivrea - Dr.ssa Gisella Revigliono TO 5 - SISP Carmagnola - Dr. Giuseppe Valenza A.S. Francesca Stroppiana VC - SISP Vercelli - Dr. Gabriele Bagnasco A.S. Maria Grazia Ferro A.S. Mirella Ubertalli BI - SISP Biella - Dr. Pier Carlo Vercellino NO - SISP Novara - Dr.ssa Maria Grazia Tacca VCO - SISP Verbania - Dr. Gianmartino Biollo Dr.ssa Silvia Maria Caselli CN1 - SISP Cuneo - - SISP Mondovì - Dr. Angelo Repossi - A.S. Donatella Ravera - SISP Savigliano - CN 2 - SISP Alba - Dr.ssa Laura Marinaro - A.S. Giovanna Giachino AT - SISP Asti - Dr. Duilio Lioce AL - SISP Alessandria -Tortona - Dr.ssa Brezzi - A.S. Rosa Oleandro - A.S. Franca Susani AL - SISP Casale M.to - Dr. D Angelo Massimo AL - SISP Novi Ligure - Dr.ssa Rossana Prosperi - A.S. Fiorangela Fossati Dr.ssa Enrica Simonelli - Dr.ssa Giacomina Solia 6
7 Nota regionale del 8 maggio 2007 : r i o r g a n i z z a z i o n e d e l f l u s s o i n f o r m a t i v o FORMULA: ricerca analitica + azione sinergica Formulazione di un Protocollo per l uniformità dell iter operativo su tutto il territorio Creazione ad hoc di un archivio informatizzato Sinergia d azione tra i Referenti e Collaboratori nella raccolta del materiale documentale e ricostruzione dello scenario di morte Ricerca e attivazione di alleanze esterne e coinvolte a vari titoli nell evento Possibili soluzioni di criticità che possono emergere nell applicazione del protocollo e derivanti dalle diverse realtà aziendali 7 11
8 Sorveglianza epidemiologica della SIDS in Piemonte: risposta a quesiti inerenti l acquisizione di copia di cartelle cliniche e referti autoptici. le Direttive regionali in merito alla Sorveglianza epidemiologica della SIDS sono da recepire nel rispetto del D.L.vo 196, del 2003 Codice in materia di protezione dei dati personali nell ambito di ricerca medica, biomedica ed epidemiologica, come riportato all art. 110, che in deroga prevede non debba essere richiesta l autorizzazione al garante e non debba essere richiesto il consenso al trattamento dei dati Sorveglianza epidemiologica della SIDS in Piemonte: aggiornamento richiesta in visione dei preparati istologici allestiti a completamento dell esame autoptico macroscopico per la revisione critica della casistica 8
9 - Fax
10 Soggetti ed Enti coinvolti nella ricerca analitica delle Morti Improvvise 0-2 anni Altre Istituzioni pubbliche e private (Servizi Sociali Servizi di Psicologia - Asili Nido, ecc.) 118 e altre ambulanze Anagrafe Comunale invia Schede ISTAT Procura Medicina di Base e Territoriale Medicina Legale e Anatomia Patologica Referente SIDS Ospedale Coordinatore regionale Centro SIDS 10
11 PRIMA FASE DI RICERCA ANALITICA Referente SIDS Ogni 2 mesi Elenco e Schede ISTAT per i morti 0-2 anni residenti e non residenti In occasione dell evento di Morte Improvvisa Materiale documentale raccolto come previsto dal Protocollo Coordinatore regionale 11
12 Il flusso delle Schede ISTAT Cause certe Morte per causa accertata e ben definita su Scheda ISTAT Cause di morte definite a priori «MAL DEFINITE» Arresto cardio respiratorio Insufficienza cardio respiratoria Insufficienza respiratoria La Prematuranza Insufficienza di circolo Shock Età gestazionale compatibile con la vita Inalazione Reflusso gastro esofageo Atre determinanti Soffocamento «Sospetto» di patologie varie 12
13 SECONDA FASE DI RICERCA ANALITICA Referente SIDS inserimento archivio informatizzato Coord. Epidem. regionale controllo Centro SIDS eventuali casi da approfondire 13
14 Il flusso delle Schede ISTAT Cause di Morte Improvvisa SIDS Morte in culla In corso di accertamenti Morte bianca SUDI o SUID 14
15 TERZA FASE gestione caso Morte Improvvisa REFERENTE SIDS Bambino trasportato in ospedale Bambino NON trasportato in ospedale Raccolta documentale: Verbale del 118 cartella clinica ricovero Verbale del DEA/P.S. Esami allegati Cartella neonatale Referto autoptico integrale Contatto con la famiglia Raccolta documentale: Verbale del 118 Verbale Medico Necroscopo Referto autoptico integrale Inchieste Epidemiologiche Soccorritori ambulanze Soccorritori P.S. Medico Settore (anatomopatologo medico legale) PLS o MMG Coordinamento regionale Morti Improvvise 0-2 anni Centro Riferimento Regionale SIDS Inchieste Epidemiologiche: Soccorritori ambulanze Medico Necroscopo Medico Settore (anatomopatologo medico legale) Medico di famiglia 15
16 Bambino portato in ospedale dai genitori Medico soccorritore ospedaliero: informazioni il più possibile complete sulla modalità del decesso (condizioni del bambino prima e al momento del decesso, dinamica dell accaduto, condizione e anamnesi familiare) certificato all Autorità Giudiziaria - disposizione di autopsia Bambino trasportato in ospedale dal 118 Medico soccorritore ambulanza: informazioni sulla modalità del decesso ma essenzialmente le condizioni dell ambiente quali l eventuale presenza di fumo, la dinamica dell accaduto e le condizioni del bambino (vestiario, dove era al momento della morte, posizione in cui è stato trovato dai genitori) Bambino NON trasportato in ospedale Medico necroscopo: informazioni il più possibile complete sulla modalità del decesso (condizioni del bambino prima e al momento del decesso, dinamica dell accaduto, condizioni abitative, condizione e anamnesi familiare) certificato all Autorità Giudiziaria 16 disposizione di autopsia
17 Il contatto con la famiglia Raccolta completa delle informazioni utili Offerta di un supporto psicologico Eventuale coinvolgimento dei Servizi Sociali Azioni di prevenzione anche in previsione di altre eventuali gravidanze La morte improvvisa/sids è un problema sociale e non solo medico 17
18 Raccolta completa delle informazioni utili Storia anamnestica del bambino e famiglia Storia anamnestica nel giorno antecedente il decesso Storia e dinamica dell evento Azioni svolte dai genitori o da chi aveva in custodia il bambino Sopralluogo dell ambiente in cui è avvenuto il decesso per una corretta diagnosi circostanziale (complementare alla rilevazione dei Soccorritori)..ma effettuata con metodo: sopralluogo e colloquio 18 38
19 Referente SIDS - contatto famiglia Periodo antecedente l avvio del contatto con le famiglie Periodo contatto con le famiglie..sopralluogo e colloquio per una più completa acquisizione delle informazioni utili, ma non solo
20 Con l integrazione della rilevazione attiva delle informazioni da parte dei soccorritori (Nota regionale ) obiettivo atteso dati incompleti <5% > completezza SCENARIO del DECESSO 20
21 Offerta di un supporto psicologico e sociale.. Predisporre per la famiglia un contatto con il Centro di Riferimento Regionale per approfondire ed individuare, quando utile e soprattutto accettato dalla famiglia stessa, anche e non solo le modalità più opportune per un supporto psicologico Attivare per la famiglia un contatto con i Servizi Sociali qualora emerga durante l indagine uno stato di difficoltà socio-economica che possa rappresentare motivo di pregiudizio nei confronti di un ulteriore eventuale gravidanza e/o di altri fratelli potenzialmente a rischio (ie gemelli) ma con personale esperto nella sfera di relazione d aiuto familiare 21
22 Referente SIDS - raccordo importante Tra la famiglia colpita da una morte improvvisa infantile e il Centro di Riferimento Regionale Tra la famiglia e professionisti per un adeguato supporto psicologico Tra la famiglia e all occorrenza con i Servizi Sociali ed altri eventuali Enti..affinchè non si interrompa la rete di Sorveglianza 22
23 Azioni di prevenzione Il Centro SIDS deve poter instaurare nel più breve tempo possibile dall evento il contatto con la famiglia (a domicilio o presso il Centro) per approfondire tutte le possibili tematiche di ordine sanitario Occorre effettuare interventi di prevenzione attraverso un adeguata informazione ai genitori di bambino in possibile previsione di altre eventuali gravidanze Occorre predisporre interventi specifici sulle categorie a rischio (madre giovane e single, parto gemellare, disagio sociale, abitudine al fumo, abitudine all alcol o a sostanze psicotrope, stranieri con abitudini comportamentali ben radicate) Occorre effettuare in caso di nuovo nato, la verifica della sicurezza ambientale e rimuovere se presenti i fattori di rischio 23.. ma quando e come
24 Referente SIDS - riferimento importante Rapporto con i medici di famiglia per monitoraggio di altri ed eventuali nascituri Riferimento per le famiglie colpite dall evento e a cui è nato un altro figlio, per tutto il periodo considerato più a rischio, per l acquisizione di ulteriori informazioni relative ai fattori di rischio Soprattutto in caso di famiglie con disagio sociale si applica un programma di supporto protratto nel tempo, finalizzato alla protezione del nuovo nato..affinchè le azioni di prevenzione siano efficaci, mirate e durature 24
25 l ora in cui il bambino è stato visto vivo l ultima volta la condizione di sonno o di veglia in cui si trovava la posizione in cui è stato messo il bambino ancora vivo la condivisione del letto matrimoniale con i genitori (ed eventualmente tra i genitori) la posizione in cui è stato trovato apparentemente privo di vita la tipologia del vestiario l ora in cui è stato trovato apparentemente privo di vita eventuali azioni rianimatorie e quali, da parte di genitori o familiari l ora di chiamata al 118 la rilevazione delle condizioni del bambino da parte dei soccorritori eventuali manovre rianimatorie eventualmente proseguite per un tempo prolungato anche in ambiente ospedaliero l ora presunta del decesso l ora di constatazione del decesso la segnalazione all autorità giudiziaria Raccolta documentale a conclusione dell indagine Modalità del decesso 25
26 ..segue condizioni generali dell abitazione con particolare riguardo all igiene e al mantenimento dell ordine come indici di cura esercitata dai familiari presenza all olfatto di fumo di sigaretta nell ambiente la temperatura percepita come adatta o meno alla permanenza nei locali la presenza di coperte troppo pesanti nel lettino o culla Ambiente in cui si è verificato il decesso 26
27 ..segue gli eventuali problemi perinatali e neonatali (ie asfissia, prematuranza ecc.) il risultato dei controlli nei bilanci di salute la rilevazione di precedenti stati morbosi la storia della vita del bimbo nei giorni e nelle ore antecedenti l evento con particolare riguardo per queste ultime alla presenza di situazioni anomale come lamento, pianto ostinato, febbre ecc. Condizioni del bambino prima del decesso 27
28 ..segue l esistenza di altri casi di morte improvvisa in famiglia l esistenza di patologie ereditarie le condizioni di salute dei genitori le condizioni socio economiche (ie madre single, giovane età della madre, indigenza, ecc.) Anamnesi familiare 28
29 QUARTA FASE revisione, valutazione, classificazione, analisi - Morti Improvvise Centro di Riferimento Regionale SIDS Gruppo Multidisciplinare classificazione di Krous delle Morti Improvvise 0-2 anni Centro SIDS e Coordinamento Epidemiologico controllo Morti Improvvise Coordinamento Epidemiologico regionale Gruppo Anatomopatologi revisione casistica analisi ed elaborazione dei dati aggiornamento archivio recupero preparati istologici 29
30 Morti Improvvise S.U.D.I. «Sudden Unexpected Infant Deaths» la morte improvvisa e inaspettata dell'infanzia comprende tutte le morti inaspettate che si osservano fino ai 2 anni di vita. Si procede alla valutazione e alla revisione dei casi di morte improvvisa che vengono confermati solo se: dall analisi del materiale documentale (cartella clinica, anamnesi, inchieste epidemiologiche) non emerge alcun elemento che possa essere considerato una causa determinante di morte. dall indagine autoptica (macroscopica e microscopica) non emerge alcuna causa certa di morte. dall indagine autoptica (macroscopica e microscopica) emerge una causa di morte, ma non riconoscibile in vita. malgrado non sia stata effettuata l autopsia, dall indagine epidemiologica non emergono segni patognomonici di patologia certa. sebbene il bambino possa essere stato affetto da una patologia, anche importante questa non era considerata compromettente la vita. Si analizzano inoltre le morti per causa accidentale, lesioni traumatiche di per sé non mortali, soffocamenti, ecc. 30
31 Classificazione dei casi di Morte Improvvisa secondo KROUS USUDI SIDS 1A SIDS tipo 2 ESUDI Explained Unclassified Sudden Unexpected SIDS 1B Sudden Unexpected Infant Deaths Infant Deaths A cura del Gruppo Multidisciplinare: Dott.ssa A.M. Baldelli - Dott. G. Botta - A.S. G. Cavani - Dott.ssa S. Noce Dott.ssa D. Palladin - Dott. R. Testi - Dott. A. Vigo 31
32 Alcune analisi dei dati 32
33 33
34 Informazione sistematica prevenzione assicurata Quando c è un bambino: Azioni corrette Azioni sbagliate Come e dove informare! 34
35 COME informare poche e semplici parole Cosa fare Nel sonno (notturno e diurno) il neonato deve stare coricato SUPINO nella sua culla, lettino Su materasso rigido e senza cuscino Nella stagione fredda è preferibile il «sacco nanna» Tenerlo a dormire nella camera con i genitori, nel suo lettino fino ad 1 anno di età Temperatura ideale dell ambiente da 19 a 21 C Si raccomanda l allattamento materno (in posizione corretta) 35
36 COME informare poche e semplici parole Cosa NON fare NON far dormire mai il neonato in posizione PRONA né sul FIANCO (il rigurgito e il reflusso gastro esofageo non sono motivo di esclusione da questa regola) NON far dormire il neonato nell ovetto NON FUMARE in gravidanza né dopo che è nato NON far stare il bambino in ambienti dove si fuma NON coprirlo troppo, NON usare piumone nel letto e NON avvolgerlo stretto nelle coperte NON mettere nel lettino il paracolpi, né péluches,ecc. NON metterlo nel letto matrimoniale se anche solo uno dei due genitori: è un fumatore se di robusta costituzione se fa uso di psicofarmaci, alcol o droghe 36
37 INFORMAZIONE non solo ai genitori colpiti dalla SIDS 37
38 DOVE informare..altri Punti e momenti strategici Punti neonatali Centri vaccinali Pediatrie di comunità Consultori familiari Punti del massaggio al neonato Punti corsi preparto Ostetricie e Ginecologie Pediatrie Pediatra di Libera Scelta MMG Asili nido Farmacie Figure professionali coinvolte Medici ospedalieri Medici territoriali Assistenti sanitari Infermieri Ostetriche Altri Operatori Nidi (ospedalieri, asili) Farmacisti 38
39 CONCLUDENDO 39
40 Segnalazione di un caso di morte improvvisa 0-2 anni Coordinatore Epidemiologico regionale SIDS Responsabile Centro SIDS Anatomo Patologo Gruppo SIDS Referente SIDS dell ASL di competenza Medico che constata il decesso Medico Legale Gruppo SIDS 40
41 RIFERIMENTI SIDS in caso di Morte Improvvisa Referente SIDS della S.C. Igiene e Sanità Pubblica dell ASL di competenza A.S. Giannalisa CAVANI Coordinatore Epidemiologico regionale Morti Improvvise/SIDS Igiene e Sanità Pubblica - ASL TO giannalisa.cavani@aslto1.it Dott. Alessandro VIGO Responsabile Centro di Riferimento regionale per la SIDS - ASO O.I.R.M./S. Anna Torino centrosids@oirmsantanna.piemonte.it Dott. Roberto TESTI Medicina Legale ASL TO roberto.testi@aslto2.piemonte.it Dott. Gianni BOTTA - ASO O.I.R.M./S. Anna - Torino Anatomia Patologica giovanni.botta@unito.it Dott.ssa Daniela PALLADIN ASL TO2 - Ospedale Maria Vittoria Anatomia Patologica daniela.palladin@aslto2.piemonte.it 41
42
43 Tutto il materiale documentale utile alle indagini I Riferimenti in caso di Morte Improvvisa I vari Protocolli: Epidemiologico Medico Legale Anatomo Patologico La Normativa Le Pubblicazioni Dove e come reperire il materiale informativo Elaborati dei Convegni e Corsi di Formazione Sono disponibili sul sito del SeREMI : GOOGLE SeREMI Alessandria argomenti di salute morti improvvise Per informazioni tel giannalisa.cavani@aslto1.it 43
44 Le Pubblicazioni sono disponibili anche sul sito: EPICENTRO dell I.S.S. agli indirizzi:
45 Media SeREMI Farmacie Servizi Sociali Punti Corsi Preparto Anagrafe Istituto Medicina Legale Asili Nido Direzioni Ospedali Pediatrici Pediatrie di Comunità Dipartimenti di Prevenzione Istituto Superiore Sanità N.P.I. e S. Psicologia -sfera d aiuto Familiare- Centro Coordinamento Epidemiologico Regionale SIDS Anatomie Patologiche Terapie Intensive Neonatali Croce Rossa Italiana Regione Centro di Riferimento regionale SIDS 118 e altre Ambulanze Magistratura Alleanze extraregionali Punti Nascita S.C. Igiene Sanità Pubblica Referenti e Collaboratori SIDS Medicine Legali D.E.A. P.S. Pediatrie D Urgenza Altre Unità di Soccorso Ostetricie Ginecologie Consultori Familiari Medici di Famiglia - PLS e MMG - Punti Massaggio neonato Università Scuole di Specialità Altri Dipartimenti Materno Infantile Centri Vaccinali Strutture Sanitarie Libera Professione Laboratori Genetica Centri Malattie 45 Metaboliche
46 Grazie per l attenzione 46
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