Elementi di Piano Industriale e linee guida strategiche
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- Evangelina Pieri
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1 Elementi di Piano Industriale e linee guida strategiche Incontro con le organizzazioni sindacali Milano, 10 febbraio 2010 Riservato e confidenziale
2 Il raggiungimento dell obiettivo di miglioramento sostanziale della qualità del servizio di cui c è bisogno è legato ad una gestione coerente di una serie di variabili strategiche. 1 Investimenti 8 Produttività 2 7 Contributi Tariffe Variabili strategiche chiave 3 6 Modello delle Produzione manutenzioni 4 5 Modello Modello di commerciale esercizio 2
3 Descrizione delle variabili chiave (1/2). VARIABILI IMPATTI 1 Investimenti Ipotesi di investimento di 1 miliardo di euro in materiale rotabile implica l abbassamento in 4 anni dell età media da 22 anni 13 anni 2 Contributi Incremento dei contributi (+ 90 milioni di euro) garantito dalla sottoscrizione dei nuovi Contratti di Servizio con Regione Lombardia, a cui si aggiungono 40 milioni di euro per i servizi aggiuntivi 3 Produzione Potenziamento e intensificazione dell offerta di treni*km in coerenza con il miglioramento del servizio (+12% pari a 4,4 milioni di treni*km) 4 Modello commerciale Evoluzione da un modello di gestione del servizio basato sulla centralità della produzione ad uno basato sulla centralità del cliente (il personale di bordo è il primo agente commerciale di TLN) 3
4 Descrizione delle variabili chiave (2/2). VARIABILI IMPATTI 5 6 Modello di esercizio Modello delle manutenzioni Definizione di un nuovo modello di esercizio in funzione delle missioni dei diversi sottosistemi, delle esigenze di mobilità, superando e razionalizzando il sistema dell offerta storica Evoluzione della manutenzione come funzione di servizio alla produzione e non viceversa, prediligendo un approccio preventivo rispetto ad uno basato sulla gestione per eventi 7 8 Tariffe Produttività Crescita progressiva delle tariffe in coerenza con il miglioramento della qualità del servizio; degli investimenti che si intendono sostenere e dell esigenza di allineamento rispetto agli altri sistemi sia italiani sia europei Saranno fondamentali per sostenere gli obiettivi di qualità del servizio attesi la gestione strategica delle problematiche relative all evoluzione dell attuale struttura dei contratti di lavoro e l ottimizzazione degli indicatori di produttività 4
5 Investimenti. VARIABILI IMPATTI 1 Investimenti Ipotesi di investimento di 1 miliardo di euro in materiale rotabile implica l abbassamento in 4 anni dell età media da 22 anni 13 anni 2 Contributi 3 Produzione 4 Modello commerciale 5
6 Investimenti Investimenti entro il 2014 del valore di oltre 1 miliardo di euro. Tipologia Ramo Treni Investimento Consegna (*) Numero Mil. (**) Da A In ordine ,1 TSR FNM ,6 In corso Ago-10 Aeroportuali FNM 6 33,8 Gen-10 Set-10 GTW FNM 19 89,7 Dic-10 Giu-11 Accordi TLN-RL ,8 Aeroportuali FNM 8 45,8 Dic-10 Mar-11 Piano ribassato nuova ristrutturazione (a) Trenitalia 10 38,3 Gen-11 Dic-12 Compo Loco + Carrozze Trenitalia 5 49,5 Gen-11 Giu-13 Nuovo treno regionale ad un piano fase 1 (b) Trenitalia ,2 Gen-13 Set-13 Investimenti aggiuntivi ,3 TSR (opzioni da esercitare) FNM ,2 Nov-10 Dic-11 GTW (opzioni da esercitare) FNM ,6 Giu-11 Giu-12 Nuovo treno regionale ad un piano fase 2 (b) TLN 15 97,5 Ott-13 Giu-14 Totale investimenti ,2 6
7 Investimenti Articolazione piano degli investimenti per tipologia al netto del materiale rotabile già in ordine. Piano degli Investimenti ( ; /mln) Investimenti per esercizio opzioni Investimenti da accordi Ramo LN 162,6 740,1 97,5 Investimenti da accordi Ramo TI 434,9 142,6 41,3 101,3 65,1 489,3 350,5 45,8 45,8 38,6 205,0 Incidenza sul totale (%) Totale 58,8% 19,3% 22,0% 100,0% NOTA: Gli Investimenti da accordi del Ramo LN (8 Aeroportuali per 45,8 milioni di euro) sono effettuati da FNM ed il materiale rotabile ceduto in uso a TLN a fronte di un canone di noleggio 7
8 Investimenti In totale, TLN potrà disporre di 157 nuove composizioni entro la metà del Piano rolling del materiale TNL: nuovi ingressi ( ; n di composizioni) Composizioni in ordine + finanziate Composizioni da finanziare Composizioni finanziate Composizioni in ordine
9 Investimenti Per effetto dell immissione di nuovo materiale e della alienazione di materiale obsoleto, l età media di carrozze e elettro/automotrici può ridursi fino a 13,4 anni. 21,5 Entrata di 157 composizioni Dismissioni: Compo EA 740/750/ordinarie LN Compo Piano Ribassato TI (10 compo) ALn668 TI e LN Evoluzione età media composizioni (*) ( ; n di anni) A fine 2014 le composizioni in flotta passeranno dalle attuali 330 a circa 400 adattate al servizio regionale 19,9 18,7 Età media 14,9 anni 15,0 12,9 12,4 12,5 12,4 12,5 12,9 13, Nota: (*) dato preliminare al termine del semestre di riferimento; non include le E464, E633 e D445 e loco LN; il dato finale sull età media della flotta dovrà essere affinato sulla base dell età media del singolo rotabile oggetto di dismissione e/o riqualificazione e dei rotabili non stabilmente in composizione; il dato non tiene conto delle necessità di materiale derivanti dalla revisione del modello di esercizio 9
10 Contributi. VARIABILI IMPATTI 1 Investimenti 2 Contributi Incremento dei contributi (+ 90 milioni di euro) garantito dalla sottoscrizione dei nuovi Contratti di Servizio con Regione Lombardia, a cui si aggiungono 40 milioni di euro per i servizi aggiuntivi 3 Produzione 4 Modello commerciale 10
11 Contributi Stanziamenti per il servizio e risorse per gli investimenti infrastrutturali. Stanziamenti di RL per il servizio 78,5 mln/ in più per il contratto di servizio di Trenitalia per i servizi oggi in essere (il valore passa da 188,5 a 267 mln/ ) di cui 25 milioni di euro annui per il triennio di stanziamenti interministeriali (MIT-MEF) per la copertura dei costi afferenti al materiale rotabile per le esigenze di mobilità legate all'expo ,9 mln/ in più per il contratto di servizio di LeNORD (il valore passa da 65 a 76,9 mln/ ) 40 mln/ ulteriori per attivare i nuovi servizi nel biennio La partnership per il TPL ferroviario in Lombardia con il suo avvio operativo subentra nella gestione dei Contratti di Servizio sottoscritti da LeNord e Trenitalia con Regione Lombardia 11
12 Contributi Dettaglio dei contenuti economici dei Contratti di Servizio sottoscritti. Contratto di Servizio Trenitalia (valori 2009) Contratto di Servizio LeNord (valori 2009) Durata 6 anni ( ) Durata 6 anni ( ) Corrispettivo per produzione storica (mln/ ) 267* Corrispettivo per produzione storica (mln/ ) 76,9 Adeguamento risorse Annuale dei prezzi a catalogo per adeguamento inflattivo e conseguente adeguamento dei corrispettivi** Adeguamento risorse 40 milioni per i servizi aggiuntivi Annuale del corrispettivo per adeguamento inflattivo Corrispettivo per produzione servizi aggiuntivi (mln/ ) Valorizzazione bus*km sostitutivi ( /bus*km) A catalogo Corrispettivo per produzione 7,22 servizi aggiuntivi ( /treno*km) 2,00 Valorizzazione bus*km 2,00 sostitutivi ( /bus*km) Treni*km (mln) 24,2 (comprensiva di 1,2 mln di bus*km) Treni*km (mln) 8,8 (comprensiva di 0,6 mln di bus*km) TLN subentrerà nella gestione dei due contratti di servizio, una volta decorso il periodo transitorio di affitto dei rami d azienda, al termine del quale sarà verificato il raggiungimento degli obiettivi di qualità e efficienza ed economicità di gestione, attraverso specifici indicatori (*) per i primi 3 anni ( ) comprende l ammontare di 25 milioni per ciascun anno per effetto delle somme ricevute ai sensi del Decreto interministeriale MEF-MIT 22/7/2009 n (**) secondo l approccio a Catalogo, il corrispettivo è determinato a partire dal totale costi per produrre il piano dei servizi a cui si sottraggono i ricavi da traffico che sono fissati per il triennio al valore di 127,6 milioni di euro 12
13 Contributi Evoluzione della titolarità dei Contratti di Servizio. Titolarità dei Contratti di Servizio - FASE PRE AFFITTO - - FASE AFFITTO - - CONFERIMENTO - Attraverso il conferimento dei Rami, TLN acquisirà in via definitiva la titolarità dei Contratti di Servizio - MANCATO CONFERIMENTO - Regione Lombardia stipula i contratti di servizio con LeNord e Trenitalia La titolarità dei nuovi contratti di servizio è ricompresa negli elementi costituenti i rami di azienda affittati TLN ha la titolarità dei Contratti di Servizio Qualora i contratti di affitto di azienda dovessero cessare e non si operasse il conferimento dei rami di azienda, i Contratti di Servizio rientreranno nella esclusiva titolarità rispettivamente di LeNord e Trenitalia 13
14 Produzione. VARIABILI IMPATTI 1 Investimenti 2 Contributi 3 Produzione Potenziamento e intensificazione dell offerta di treni*km in coerenza con il miglioramento del servizio (+12% pari a 4,4 milioni di treni*km) 4 Modello commerciale 14
15 Produzione La produzione storica di TLN è pari a 34,7 milioni di treni*km, di cui circa 8,8 afferenti il ramo LeNord e circa 25,8 afferenti il ramo Trenitalia. Produzione storica TLN (2009*; milioni di treni*km;%) 24,7 1,2 25,8 34,7 8,3 0,6 8,9 Produzione treno Ramo LN Produzione bus Ramo LN Produzione Totale Ramo LN Produzione treno Ramo TI Produzione bus Ramo TI Produzione Totale Ramo TI Produzione Totale TLN Incidenza sul totale (%) 23,8% 1,7% 25,5% 71,1% 3,4% 74,5% 100,0% (*) Produzione su base annua ante Variazioni di Cambio Orario (VCO) del 13 giugno
16 Produzione La produzione aggiuntiva in arco di piano ammonta a circa 4,4 milioni di treni*km, pari al 12,6% delle percorrenze storiche. Produzione aggiuntiva TLN ( ; milioni di treni*km) % su pdz storica 1,4 4,4 39,1 L attivazione dei servizi aggiuntivi al 2011 sarà subordinata al riconoscimento delle risorse da parte di RL 34,7 * 0,2 +0,7% 2,8 +8,0% +3,9% +12,6% Produzione Storica TLN Aggiuntiva 2009 Aggiuntiva 2010 Aggiuntiva 2011 Totale aggiuntiva 2009/2011 Produzione a Regime DETTAGLIO NUOVE ATTIVAZIONI (migliaia di treni*km) RAMO 06/09/2009 Bergamo - Treviglio + Milano - Bergamo TI 06/09/2009 S8 Milano - Lecco - Sondrio - Tirano TI 06/09/ /09/2009 S9 MI SC - Seregno + Milano - Chiasso Como - Molteno - Lecco TI TI 06/09/2009 S8 Milano - Monza - Molteno - Lecco TI 18/10/2009 Navetta Busto - MXP LN 13/12/2009 S1 Lodi LN 13/12/2009 S5 Pioltello - Treviglio TI 13/12/2009 S6 prolung.treviglio + morbida Pioltello TI 13/12/2009 Brescia - Piadena - Parma TI 13/12/2009 MI-BS-VR (prolung. regionali Sesto S.G.) TI 13/12/ /01/2011 Colico - Chiavenna S13 Pavia TI LN Totale nuove attivazioni (*) Produzione su base annua ante Variazioni di Cambio Orario (VCO) del 13 giugno
17 Produzione La produzione aggiuntiva è ripartita equamente tra i due rami d azienda: il 46% delle percorrenze è riferibile al ramo LeNord e il 54% al ramo Trenitalia. Produzione aggiuntiva: dettaglio per linea a regime (migliaia di treni*km; %) Incidenza sul totale (%) S1 Lodi S13 Pavia Navetta Busto - MXP Totale Ramo LN Bergamo - Treviglio + Milano - Bergamo S5 Pioltello - Treviglio S8 Milano - Lecco - Sondrio - Tirano S6 prolung.treviglio + morbida Pioltello S9 MI SC - Seregno + Milano - Chiasso Brescia - Piadena - Parma MI-BS-VR (prolung. regionali Sesto S.G.) 973 Direttrice gestita in ATI con LeNord e ATM ,3% 19,9% 3,9% 46,0% 13,3% 12,8% 8,9% 7,7% 5,4% 3,2% 1,2% Como - Molteno - Lecco 27 0,6% Colico - Chiavenna 22 0,5% S8 Milano - Monza - Molteno - Lecco 19 0,4% Totale Ramo TI ,0% Totale TLN ,0% 17
18 Produzione La produzione complessiva in arco di Piano ammonta a regime a oltre 39 milioni di treni*km Produzione complessiva TLN: evoluzione in arco di Piano ( ; milioni di treni*km; %) +12,0% 0,2 37,8 39,2 39,2 39,2 39,1 34,9 3,0 4,4 4,4 4,4 4,4 1,8 1,9 1,9 1,9 1,9 1,6 32,9 33,0 33,0 33,0 33,0 33, Produzione Storica Treno Produzione Bus Produzione Aggiuntiva 18
19 Modello commerciale. VARIABILI IMPATTI 1 Investimenti 2 Contributi 3 Produzione 4 Modello commerciale Evoluzione da un modello di gestione del servizio basato sulla centralità della produzione ad uno basato sulla centralità del cliente (il personale di bordo è il primo agente commerciale di TLN) 19
20 Modello commerciale TLN intende mettere al centro le esigenze del cliente e su questa base verrà declinato il modello industriale. Prospettiva e strategia La strategia di sviluppo di TLN dovrà essere guidata dal cliente (richieste ed attese) I processi industriali e la produzione dovranno quindi essere strutturati in modo da massimizzare il valore percepito dal cliente viaggiatore e dal cliente committente (Regione Lombardia) Prospettiva del cliente... e creando valore per cliente. Prospettiva finanziaria Successo economico - finanziario,... Prospettiva di innovazione...sostenendo la capacità di migliorare ed innovare,... Prospettiva industriale... eccellendo nei processi aziendali,... Le varie prospettive di sviluppo ed evoluzione di TLN discendono dal cliente, dalle sue aspettative e dalla sua soddisfazione (intese come driver decisionale) nel rispetto dell equilibrio economico finanziario È in corso lo sviluppo di un Piano di Marketing che guidi e strutturi tutte le azioni messe in campo da TLN 20
21 Modello commerciale Sulla base dell analisi dei canali di vendita, per TLN si ha un importante spazio di manovra nella ristrutturazione della rete commerciale. Venduto totale TLN per canale (*) (Milioni di Euro; 2009) 41,0 4,7 4,0 3,3 211,9 134,7 24,2 Biglietterie Self PVT ATM Esazioni Internet Totale % sul totale 64% 11% 19% 2% 2% 2% 100% Possibile evoluzione per TLN 35% Benchmark TI DTR tariffe 39/40 20% Obiettivo Nota: (*) IVA Inclusa; per alcuni canali i dati sono disponibili ad ottobre e novembre 2009; proiezioni Axteria sulla base dei dati disponibili al
22 Complessivamente TLN realizza il 70% del fatturato con l 11% delle stazioni. Venduto per classi di fatturato (*) Mil Euro Stazioni nella classe di fatturato (Numero; 2009) Mil Euro Ricavo totale (**) (Milioni; 2009) > 2 14 > 2 93, ,6 11% 70% 0, ,5-1 37,4 0, , ,4 < 0, < 0,25 13,1 Totale 390 Totale 206,4 Nota: (*) non include il ramo Iseo di LN; (**) Sono esclusi dal computo delle stazioni 0,7 Mil Euro venduti a Grandi Clienti e gli introiti da esazioni per un totale di 4,1 Mil Euro. 22
23 Modello commerciale Esempio di classificazione degli impianti commerciali per livello di servizio. Attrezzaggio tipo Articolazione per Canale Cluster Attrezzaggio PLATINUM GOLD SILVER BRONZE Biglietteria con servizio continuativo durante la giornata, tutti i giorni TVM con tutte le funzionalità affiancate da TVM semplificate Punti vendita esterni Customer care/punto informazioni dedicato in alcuni impianti Biglietteria con servizio in giorni ed orari semplificati, sulla base delle esigenze individuate impianto per impianto TVM semplificata (in casi specifici TVM con tutte le funzionalità) Punti vendita esterni TVM semplificata (in casi specifici TVM con tutte le funzionalità) Punti vendita esterni Punti vendita esterni WHITE Punti vendita esterni (individuazione di punti vendita esterni e attivazione della convenzione non prioritaria rispetto a impianti/località del gruppo bronze ) 23
24 Modello commerciale La comunicazione ai viaggiatori dovrà essere focalizzando sui canali governando i temi chiave che hanno forte impatto sull immagine di TLN presso il cliente finale. Area Canali da sviluppare Canali da sviluppare Bordo treno Annunci audio e video di stazione Internet, SMS e Viaggiatreno Bacheche Indirizzo la comunicazione dovrà essere bidirezionale: dall azienda al cliente e viceversa In questi processi la comunicazione sarà originata dal personale di bordo in tempo reale Interfaccia con il gestore dell infrastruttura Progetti speciali TLN dovrà interfacciarsi con i Gestori dell Infrastruttura (RFI e FN) per la gestione dell informazione, in particolare in real-time TLN dovrà lavorare per poter gestire direttamente parte dell informazione, con specifico riferimento a situazioni in cui più è necessario curare il rapporto con il cliente In parallelo, dovranno quindi essere definite responsabilità per la progettazione e la regia operativa dell informazione L Informazione dovrà essere sviluppata con particolare riferimento ed in forma specifica anche per i progetti chiave di area commerciale, con forte impatto su immagine di TLN e percezione del valore per il cliente: Passante Vendita via internet Servizi aeroportuali e di mercato (anche legato al tema brandizzazione) Nuove offerte commerciali 24
25 Modello di esercizio. 5 VARIABILI Modello di esercizio IMPATTI Definizione di un nuovo modello di esercizio in funzione delle missioni dei diversi sottosistemi, delle esigenze di mobilità, superando e razionalizzando il sistema dell offerta storica 6 Modello delle manutenzioni 7 Tariffe 8 Produttività 25
26 Modello di esercizio Il ripensamento del modello industriale deve tener conto del fatto che l offerta è basata su quattro tipologie di servizio distinte con caratteristiche specifiche. Modello di esercizio: organizzazione per missioni Area Metropolitana vasta (<50/60km da Milano) Servizi regionali e comprensoriali veloci (Regionali Veloci) Mobilità tra Milano e la parte esterna dell area metropolitana B D Regione Lombardia Servizi Regionali Mobilità locale e tra poli territoriali principali (non Milano-centrica), incluse aree rurali C Area Padana e Regio Insubrica Servizi Interpolo e direttrici sovraregionali Mobilità tra Milano e le regioni circostanti Mobilità tra Milano e i capoluoghi di provincia Area Metropolitana ristretta (<20/30km da Milano) Servizi comprensoriali (Linee S) Mobilità diffusa tra polarità dell area, inclusa Milano A Le differenti mission richiedono materiale rotabile specifico e dedicato, nel rispetto dei vincoli esterni 26
27 Modello di esercizio Peraltro, TLN può supportare Regione Lombardia nella definizione di un nuovo modello di esercizio commerciale, che meglio rispecchi le risorse disponibili. Dic 09 Fasi temporali Dic 10 Dic 11 Dic 12 Necessità di confermare le tempistiche Modello di esercizio commerciale attuale Rilievi di domanda (conteggi, indagini revealed preference e stated preference) Modello di simulazione della domanda Necessaria per fase 2 Fase 1 Fase 2 Azioni quick win Prime modifiche al modello di esercizio commerciale Azioni leggere sul modello di esercizio commerciale che consentano una prima efficientamento della produzione Rimodulazione/affinamento/ razionalizzazione del modello attuale Da Negoziare con Regione Lombardia Nuovo modello di esercizio commerciale Da sviluppare con Regione Lombardia Attivazione completa Attivazione per fasi del nuovo modello di esercizio commerciale Attivazione per fasi del conseguente modello di esercizio industriale (produzione) Definizione degli assetti relativi alla manutenzione funzionali al modello di produzione definito 27
28 Modello di esercizio La produzione dovrà supportare le richieste del commerciale gestendo fattori produttivi propri, messi a disposizione dalla manutenzione. Struttura Ruolo Organizzazione Definisce il prodotto sulla base di: Commerciale Contratto di servizio (TPL) Opportunità commerciali Produzione Organizza i fattori produttivi Materiale rotabile (Flotta) Personale (direttamente gestito) Quattro Stabilimenti virtuali TPL Linee S Regio nali Veloci Regio nali Interpolo Stabilimento virtuale Servizi di Mercato Possibili sinergie e sovrapposizioni tra stabilimento servizi di mercato e stabilimenti TPL Manutenzione Garantisce la disponibilità e l affidabilità del fattore produttivo materiale rotabile, mettendolo a disposizione degli stabilimenti virtuali produzione Officine/Depositi (assetto da definire) e deposito virtuale Fiorenza Novate Cremona Lecco Iseo Officine e depositi potranno essere organizzati per componenti o tipologia di materiale rotabile, sulla base del modello manutentivo (*) Nota: (*) si veda la sezione successiva 28
29 Modello delle manutenzioni. VARIABILI IMPATTI 5 Modello di esercizio 6 Modello delle manutenzioni Evoluzione della manutenzione come funzione di servizio alla produzione e non viceversa, prediligendo un approccio preventivo rispetto ad uno basato sulla gestione per eventi 7 Tariffe 8 Produttività 29
30 Modello delle manutenzioni L evoluzione dell assetto della manutenzione sarà sviluppato a partire dagli indicatori chiave di disponibilità ed affidabilità. Percorso logico Area parzialmente sviluppata Disponibilità Disponibilità (tempo per il quale il materiale è disponibile per il servizio) Affidabilità (possibilità di terminare la mission di servizio e svolgere la successiva) Area da sviluppare Affidabilità La manutenzione lavora oggi con priorità sulla disponibilità, mettendo in secondo piano l affidabilità La produzione unitaria per composizione è pari a circa km/anno Mediamente, un treno è soggetto sulla base della normativa attuale (*) ad attività di manutenzione per circa 68 giorni all anno (circa 20% di indisponibilità); di questi, circa il 20% è perso per indisponibilità del fattore produttivo abilitante Binari di officina Personale Materiali Il nuovo modello di organizzazione della manutenzione dovrà prevedere: Focus su affidabilità in parallelo a disponibilità (analisi dei guasti e ingegneria) Riduzione dei lead time per aumentare la disponibilità del materiale rotabile Nuova organizzazione rispetto ai fattori produttivi chiave Nuova organizzazione della logistica di approvvigionamento dei materiali Caratterizzazione delle responsabilità rispetto all area manutenzione anche in relazione all area produzione Nota: (*) Interventi di manutenzione previsti: R4 ogni km (durata 3 giorni); RV ogni km (durata 6 giorni); V1 ogni km (durata 20 giorni) 30
31 Modello delle manutenzioni Per conseguire gli obiettivi di manutenzione, è necessario lavorare sui livelli manutentivi, sui fattori produttivi e sulle modalità di effettuazione. Tematiche da indirizzare Organizzazione della manutenzione su tre (più uno) step A Cosa viene fatto Ripristino della funzionalità (es.: pulizie, batterie, porte, preriscaldamento, ecc.), anche in logica di deposito virtuale Operazioni di deposito (es.: pulizia di maggiore efficacia, reflui, verifica bordini, ecc.) Interventi manutentivi fino a livello di VIS Obiettivi del processo Manutenzione: Ingegneria della manutenzione Partenza del treno (disponibilità) Completamento del servizio (affidabilità) Rispondenza alla qualità progettata B Dove è allocato Definizione di come sono gestiti i fattori produttivi Make (in tutto o in parte) Outsourcing (esternalizzazione di una parte delle attività, dai processi manutentivi all ingegneria della manutenzione) Buy (processo interamente esternalizzato) C Modalità di effettuazione della manutenzione Come è gestito Treno completo Singola carrozza Singolo componente 31
32 Modello delle manutenzioni Il processo di manutenzione (correttiva) parte dalla verifica e conoscenza dello stato della flotta. Rapporti tra organizzazione e produzione Orario Processo di pianificazione turni Deposito virtuale Domanda (cosa serve per fare la produzione) Verifica dello stato della flotta (possibilità di produrre correttamente il turno successivo), ad esempio a fine turno Produzione possibile (richieste di interventi per la soluzione di guasti, manutenzione correttiva) Verifica prima della produzione effettiva (prima della partenza del treno/turno) Coordinamento con la sala operativa per la gestione della criticità Decisioni relative all invio in officina del materiale su cui sono necessari interventi Produzione effettiva (invio alla manutenzione del materiale che richiede interventi) Manutenzione Interventi possibili Tempi di ripristino 32
33 Tariffe. VARIABILI IMPATTI 5 Modello di esercizio 6 Modello delle manutenzioni 7 Tariffe Crescita progressiva delle tariffe in coerenza con il miglioramento della qualità del servizio; degli investimenti che si intendono sostenere e dell esigenza di allineamento rispetto agli altri sistema sia italiani sia europei 8 Produttività 33
34 Tariffe Ripartizione dei ricavi operativi per passeggero km dei principali player europei. (dati 2008; per passeggero-km) Ricavi da Cds Ricavi da mercato Il Il gap di incidenza dei ricavi da traffico sul totale dei ricavi operativi determinato da: efficacia commerciale; livello di qualità offerta; livello delle tariffe. 0,118 0,119 0,036 0,042 0,192 0,074 Tale livello di contribuzione permette l acquisto del materiale rotabile 0,220 0,116 0,082 0,077 0,118 0,104 Trenitalia Regionale (media Italia) Trenitalia Direz. Reg. Lombardia DB Regionale SNCF Regionale 31% 35% 39% 53% 47% 69% 65% 61% Fonte: Elaborazioni Axteria su dati Trenitalia ITALIA GERMANIA FRANCIA 34
35 Tariffe Evoluzione delle tariffe per settore dal 2004 al ,4% Evoluzione delle tariffe nei servizi pubblici locali ( ; %) 26,4% 25,2% Trasporto Pubblico Locale 21,3% 19,1% 14,3% 9,6% 8,5% 5,4% Trasporti aerei Energia Elettrica Rifiuti Gas Acqua Ferrovie Trasporti urbani Biglietto a tempo Abbonamento mensile ordinario Fonte: Elaborazioni Axteria su dati ASSTRA
36 Produttività. VARIABILI IMPATTI 5 Modello di esercizio 6 Modello delle manutenzioni 7 Tariffe 8 Produttività Saranno fondamentali per sostenere gli obiettivi di qualità del servizio attesi la gestione strategica delle problematiche relative all evoluzione dell attuale struttura dei contratti di lavoro e l ottimizzazione degli indicatori di produttività 36
37 Produttività Il personale di TLN supera le unità, di cui il 32% relativi al ramo LeNord e il 68% al ramo Trenitalia. Consistenza del personale di TLN (budget 2010; numero di addetti; %) Indiretti * Diretti Ramo LN Ramo TI Totale TLN Incidenza sul totale (%) 32% 68% 100,0% (*) Comprende Dirigenti, Impiegati, Quadri e Addetti alla gestione biglietterie, non comprende 51 Conduttori relativi al ramo LeNord inseriti nel processo commerciale 37
38 Produttività Il personale di condotta e scorta incide su entrambi i rami per più del 60% sul totale, mentre la diversa incidenza del personale di manutenzione è legata alle differenti politiche di make or buy. 10; 1% Ripartizione del personale per processo (budget 2010; numero di addetti; %) 103; 8% 50; 4% 389; 32% 221; 9% 120; 5% 104; 4% 974; 37% 315; 25% Totale LN ; 14% Totale TI ; 30% 815; 31% Condotta Scorta Manutenzione * Manovra e Circolazione treno Commerciale Altro (*) Comprende il processo di pulizia 38
39 Produttività Stato dell arte sulla negoziazione nazionale e Protocollo d Intesa per il CCNL Mobilità. Il 30 aprile 2009 è stato firmato il Protocollo d Intesa sul CCNL Mobilità. L obiettivo del Protocollo d Intesa è quello di pervenire ad un nuovo CCNL unico per il settore del trasporto pubblico locale e delle attività ferroviarie. Il Protocollo ha definito che il nuovo contratto: deve accrescere i livelli di competitività, di flessibilità, di efficienza e di produttività esistenti; deve incrementare la qualità e l affidabilità dei servizi erogati ed i livelli di tutela e sicurezza del lavoro; non deve comportare un costo complessivo superiore a quello che avrebbe comportato il tradizionale rinnovo contrattuale. La definizione del CCNL Mobilità partirà dall articolazione di: campo di applicazione; decorrenza e durata; disciplina del sistema delle relazioni industriali e diritti sindacali; mercato del lavoro. 39
40 Produttività Raffronto tra i CCNL dei due Rami Operativi: personale di macchina (1/2). CCNL AUTOFERROTRANVIERI CCNL ATTIVITÀ FERROVIARIE NOTE Orario di lavoro Multiperiodale 39h/settimana 36h/settimana 32/44h (+/- pm pv) 17 settimane 1 mese banca ore Articolazione orario settimanale 5/6 gg 6 gg - Impegno max giornaliero Limite di condotta giornaliera Riposi giornalieri 13h/giorno 10h/giorno in residenza 8h RFR (7h in casi particolari) 10h/giorno Agente solo 4h; Agente unico 3h 30min A/R 16h/giorno in residenza Min 6h-max 9h fuori residenza Max 7h dalle 0h00 alle 5h00 Max 7h solo A o R e RFR Max 7h solo A/R Termine nella fascia 0h00-5h00: da 18 a 22h Riposo minimo settimanale Ferie Festività (articolaz. su 5 gg) Permessi Sostituzione agente Servizio notturno 34h/settimana 25gg 3gg 0gg Non previsto Non previsto 58 ore medie pari a annue 25gg 4gg 3gg Dopo 2h prestazione program. e 1h oltre limiti prestaz. max giornaliera 0h00-5h00 Maggiorazione notturna Limitazione settimanale Limitazione mensile Limitazione annua Pause 22h00-5h00 Non previsto Non previsto Non previsto Non previsto 22h00-6h00 2 tra due riposi 10 mensili 80 per anno 30min fasce: 11h-15h / 18h-22h (Pausa pasto) 40
41 Produttività Raffronto tra i CCNL dei due Rami Operativi: personale di macchina (2/2). CCNL AUTOFERROTRANVIERI CCNL ATTIVITÀ FERROVIARIE NOTE Doppio agente Serv. Metropolitano no no - Impegno massimo giornaliero 13h 10h Agente solo 8h 30min Agente unico 8,0h 7h RFR (solo A/R) Agente unico-intervallo dalle 0h00-5h00 Regime di orario plurisettimanale sì sì - Nastro (distanza tra inizio e termine della prestazione giornaliera) Durata minima riposo giornaliero in residenza 13h 13h - 16h 10h 11h tra due servizi nella - fascia oraria Durata minima riposo giornaliero fuori residenza 7h 6h (max 9h) - 41
42 Produttività Raffronto tra i CCNL dei due Rami Operativi: personale di scorta. CCNL AUTOFERROTRANVIERI CCNL ATTIVITÀ FERROVIARIE NOTE Orario di lavoro 39h/settimana 36h/settimana 32/44h (+/- pm pv) Articolazione orario settimanale 5/6 gg 6 gg 7h RFR (solo A/R) Agente unico-intervallo dalle 0h00-5h00 Impegno max giornaliero 13h/giorno 10h/giorno Max 8h dalle 0h00-5h00 Giornate annue di mancata prestazione 83gg gg - Riposi Lavoro Festivo (6 gg lav. settimanale) Ferie Festività Permessi 52-25/
43 Produttività Obiettivi di produttività del personale e organizzazione del lavoro. PRODUTTIVITÀ DEL PERSONALE: La revisione della modalità organizzativa e le caratteristiche tecnologiche del materiale rotabile consentono un miglioramento della produttività, che necessita anche della revisione delle prestazioni giornaliere, attraverso l incremento dei minuti medi di condotta e scorta. RUOLI DEL PERSONALE: Sarà necessario perseguire una maggiore polifunzionalità delle mansioni con particolare riguardo al personale di scorta, manutenzione e biglietteria (quest ultima derivante da una revisione del mix dei canali di distribuzione) REGOLE DI COSTRUZIONE DEI TURNI DI LAVORO: Si prevede l individuazione e l applicazione di un modello normativo e contrattuale di costruzione dei turni che permetta di ottimizzare ed efficientare, personalizzando i turni. RESIDENZA DI SERVIZIO: Si procederà alla revisione della residenza di servizio pluri-deposito o di tratta, finalizzata ad un più efficace utilizzo del personale. 43
44 Prossimi passi Prossimi passi. 44
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