PROVINCIA DI ANCONA DIPARTIMENTO III GOVERNO DEL T ERRITORIO SETTORE I - TUTELA E VALORIZZAZIONE DELL AMBIENTE. Area Ambiente
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- Nicolina Ferri
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1 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE del 15/07/2013 n. 371 PROVINCIA DI ANCONA DIPARTIMENTO III GOVERNO DEL T ERRITORIO SETTORE I - TUTELA E VALORIZZAZIONE DELL AMBIENTE Area Ambiente Oggetto: AUTORIZZAZIONE n 31/2013. D.Lgs. 152/2006 art. 208.Impianto per la messa in riserva R13 e il recupero R3 di rifiuti speciali e urbani non pericolosi di natura organica quali carta, plastica e RSU Ditta: MULTI GREEN SRL P. IVA/C.F: Sede legale: loc. Cà Maiano 78 FABRIANO, (AN) Sede dell impianto: Via dell'industria 11 CASTELPLANIO DESTINATARI Ragioneria Dipartimento III Settore I Ancona, 15/7/2013 Il Direttore del Dipartimento Dirigente ad interim del Settore (Dott. Ing. Roberto Renzi) 1
2 VISTI: IL DIRIGENTE il Piano Regionale per la gestione dei rifiuti, approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 284 del 15/12/1999; il Piano Provinciale per la gestione dei rifiuti, approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 60 del 19/4/2001 e modificato con D.C.P. n. 79 del 28/6/2004; il Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale ; la Delibera di Giunta Provinciale n. 610 del 14/11/2006 che ha definito le spese istruttorie per i procedimenti autorizzatori e di controllo relativi a operazioni di recupero e smaltimento rifiuti; la Delibera di Giunta di questa Provincia n. 388 del 05/8/2008, che ha definito i criteri per la composizione e il funzionamento della Conferenza di Servizi di cui all art. 208 del D.Lvo 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. e le procedure per l approvazione dei progetti degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti; la L.R. 12 ottobre 2009, n. 24, con la quale la Regione ha delegato alle Province le funzioni di approvazione dei progetti e di autorizzazione all'esercizio di attività relative ad impianti di recupero e di smaltimento rifiuti di cui agli articoli 208, 209, 210 e 211 del d.lgs. 152/2006; la Deliberazione della Giunta Regionale n 515 del 16/4/2012 e s.m.i. che ha approvato le modalità di prestazione ed entità delle garanzie finanziarie relative alle operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti (escluse le discariche) di cui agli artt. 208, 211, 214, 215, 216 del D.Lgs. 03/4/2006 n 152 e successive modifiche e integrazioni; VISTA l istanza del 31/10/2012, pervenuta il 31/10/2012 e acquisita al prot del 06/11/2012 e la documentazione ad essa allegata con la quale la Ditta in oggetto ha chiesto il rilascio dell autorizzazione unica di un impianto per la messa in riserva R13 e il recupero R3 di rifiuti speciali e urbani non pericolosi di natura organica quali carta, plastica e RSU ubicato in Via dell'industria, 11 nel comune di CASTELPLANIO; VISTA la nota n del 13/11/2012 con cui questa Provincia ha comunicato alla ditta e al Comune di CASTELPLANIO, ove sarà ubicato l impianto, l avvio del procedimento amministrativo ai sensi della L. 241/90, chiedendone la pubblicazione nell Albo Pretorio comunale per un periodo di 15 giorni consecutivi; PRESO ATTO che la ditta è titolare di una Inscrizione in procedura semplificata ex art. 216 del d.lgs. 152/06 al Registro provinciale delle imprese che effettuano il recupero di rifiuti non pericolosi n. 22/08/PSR del 01/08/2008, e successiva modifica n. 08/2012/PSR; VISTA la Determinazione del Direttore del 29/05/2013 n. 89 con cui questa Provincia ha escluso il progetto di ampliamento dell impianto dalla procedura di valutazione di impatto ambientale, con prescrizioni; VISTA la documentazione integrativa prodotta dalla ditta e pervenuta in data 12/06/2013, acquisita al prot. prov del 17/06/2013; VISTO il parere favorevole con prescrizioni espresso dalla Conferenza di Servizi, convocata ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/2006, nella seduta del 10/7/2013; VISTO il nulla osta al rilascio dell autorizzazione da parte del Comune di Castelplanio, per quanto di propria competenza, espresso con proprio prot del 09/7/2013; RITENUTO opportuno procedere con il rilascio dell autorizzazione di cui all art. 208 del D.Lgs. 152/2006, nel rispetto delle conclusioni e prescrizioni della Determinazione del Direttore del 29/05/2013 n. 89 e del parere della Conferenza di servizi ex art. 208; 2
3 RITENUTO di considerare il presente atto di carattere transitorio, soggetto a revoca o modifica o sospensione per evitare danni a persone ed a beni pubblici e privati ed in tutti gli altri casi in cui ciò si renda necessario nel pubblico interesse anche per cause non imputabili al titolare dell autorizzazione e di subordinarlo, in ogni caso, alle altre norme regolamentari, anche regionali, più restrittive che dovessero intervenire in materia; VISTO l art. 107, comma 5, del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267; DETERMINA I. Di approvare, ai sensi dell art. 208 del D.lgs. 152/2006, il progetto presentato in data 31/10/2012 e successivamente integrato dalla ditta MULTI GREEN SRL (P. IVA ), con sede legale in loc. Cà Maiano 78 FABRIANO e sede dell impianto in Via dell'industria n. 11 CASTELPLANIO, individuato catastalmente al Foglio n. 9, particella n. 340, per la Messa in Riserva (R13) e il Recupero (R3) di rifiuti non pericolosi. II. Di autorizzare, ai sensi dell art. 208 del D.Lgs.152/2006, la realizzazione dell impianto in oggetto e la gestione dello stesso, per un periodo di 10 anni dalla data del presente atto, limitatamente alle operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti classificate R3-R13, per le seguenti tipologie di rifiuti e relative quantità massime: CER Denominazione Rifiuto Quantità Max recuperabile (t/a) (operazioni consentite:r3) imballaggi in carta e cartone imballaggi in materiali compositi carta e cartone Subtotale: RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) imballaggi in plastica imballaggi in materiali misti 19 * RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (ad esempio selezione, triturazione, compattazione, riduzione in pellet) non specificati altrimenti plastica e gomma plastica Subtotale:
4 CER Denominazione Rifiuto (operazioni consentite:r13) Quantità Max Stoccabile(tonn) imballaggi in carta e cartone imballaggi in materiali compositi carta e cartone Subtotale: rifiuti biodegradabili di cucine e mense rifiuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri) rifiuti biodegradabili altri rifiuti urbani rifiuti dei mercati Subtotale: RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) imballaggi in plastica imballaggi in materiali misti 19 * RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (ad esempio selezione, triturazione, compattazione, riduzione in pellet) non specificati altrimenti plastica e gomma plastica Subtotale: 200 III. La ditta è tenuta al rispetto delle seguenti prescrizioni: a) l attività deve essere conforme al progetto approvato ai sensi dell art. 208 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., allegato al presente atto, e deve essere svolta nel rispetto delle previsioni del Piano Regionale Gestione Rifiuti e Piano Provinciale Gestione Rifiuti e delle normative ambientali, in particolare del D.Lgs. 152/2006; devono inoltre essere rispettate le norme vigenti in materia di urbanistica, tutela della salute dell uomo, rumore, igiene degli ambienti di lavoro, sicurezza, prevenzioni incendi ed etichettature, imballaggio e manipolazione delle sostanze pericolose; b) la ditta è tenuta a comunicare tempestivamente l esito dell autorizzazione paesaggistica richiesta in data 12/02/2013 con prot. comunale 1140; c) i movimenti di carico e scarico dei rifiuti devono essere accompagnati da un formulario di identificazione del rifiuto, ai sensi dell art. 193 del D.lgs. n. 152 del 3/4/2006; dall entrata in 4
5 vigore del D.M. 17 dicembre 2009 e s.m.i. (istitutivo del SISTRI) la ditta è tenuta ad adempiere a quanto previsto dagli artt. 188-bis e 188-ter del d.lgs. 152/06; d) al soggetto autorizzato è fatto obbligo di assicurare la regolare tenuta di un registro di carico e scarico, ai sensi dell art. 190 del D.lgs. n. 152 del 3/4/2006; dall entrata in vigore del D.M. 17 dicembre 2009 e s.m.i. (istitutivo del SISTRI) la ditta è tenuta ad adempiere a quanto previsto dagli artt. 188-bis e 188-ter del d.lgs. 152/06; e) la movimentazione dei rifiuti stoccati deve essere realizzata in condizioni di sicurezza per gli addetti e per la protezione dell'ambiente naturale; f) è vietato effettuare miscelazioni di rifiuti non autorizzate ai sensi della parte IV del D.Lgs. 152/06; g) qualora la ditta intenda integrare e/o sostituire i contenitori utilizzati per lo stoccaggio dei rifiuti dovrà inviare, preventivamente al loro utilizzo, una nuova attestazione redatta dal costruttore sull idoneità ed affidabilità degli stessi in relazione alle caratteristiche dei rifiuti a cui sono destinati; in mancanza dell attestazione il certificato dovrà essere redatto a firma di un ingegnere e/o chimico iscritti ai rispettivi albi professionali; h) la ditta dovrà aggiornare tempestivamente la documentazione attestante la disponibilità dell area in caso di sopravvenuta scadenza o modifica della stessa; i) il quantitativo massimo di rifiuti stoccabili presso l impianto è pari a t. 415,0; j) i piazzali e le zone di manovra dove avvengono le operazioni di ricezione/movimentazione dei rifiuti devono essere mantenuti costantemente puliti; k) nello stoccaggio, vista la natura dei rifiuti, la ditta deve far in modo di non creare emissioni odorigene, maleodoranti o comunque moleste: a tale scopo devono essere messe in atto le seguenti azioni mitigatrici: processi di movimentazione del materiale con scarse altezze di getto e basse velocità di uscita; adozione di appositi sistemi di copertura del carico durante la fase di trasporto; rimozione giornaliera dei rifiuti che dovessero cadere all esterno dei cassoni scarrabili durante le fasi di carico/scarico; riduzione del periodo di stoccaggio della frazione organica (ad esempio avviandola agli impianti di recupero entro 72 ore, in analogia con quanto previsto dal DM 8 aprile 2008, modificato dal DM 13 maggio 2009, per i centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato) l) allo scopo di rendere nota, durante lo stoccaggio la natura, lo stato chimico fisico, l'origine e la pericolosità dei rifiuti, i recipienti, fissi e mobili, devono essere opportunamente segnati con etichette o targhe apposte sui recipienti stessi o collocate nelle aree di stoccaggio; detti contrassegni devono essere ben visibili per dimensioni e collocazione; m) gli spazi di deposito dei rifiuti dovranno essere opportunamente individuati anche tramite segnaletica a terra e i rifiuti dovranno essere contenuti entro tali spazi; n) in merito al sistema di copertura tramite tettoia, a meno di modifica del materiale di copertura, dovrà essere predisposto un piano di manutenzione che permetta di garantire la resistenza alle intemperie della suddetta copertura nel tempo; o) entro 3 mesi dall entrata in funzione a regime dell aumento di capacità di trattamento dei rifiuti, deve essere presentata un apposita valutazione di impatto acustico post operam redatta da un tecnico competente in acustica. Tale valutazione dovrà essere effettuata con misure dirette. I rilievi fonometrici dovranno essere eseguiti in conformità al DM 16/03/98, sia ad 1 metro dalle principali sorgenti sonore, sia al confine dell area, sia in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità, sia in in corrispondenza di tutti gli ambienti abitativi (numerati da 201 a 209) già presi in considerazione nelle valutazioni previsionali, nel periodo di riferimento diurno, nelle condizioni realistiche maggiormente cautelative per gli ambienti abitativi, considerando l attività delle sorgenti che realisticamente possono 5
6 essere funzionanti contemporaneamente. La relazione tecnica dovrà riportare il confronto con i limiti di emissione ed immissione (assoluto e differenziale) previsti dalla normativa vigente. La relazione tecnica, in caso di superamento dei limiti previsti dalla normativa, dovrà contenere un opportuno piano di adeguamento finalizzato al rientro nei limiti intervenendo o direttamente sulla sorgente o sulla via di propagazione del rumore. La relazione tecnica dovrà anche essere corredata di opportuna planimetria (scala 1:500 o 1:1000) con indicati i punti di misura, gli spazi utilizzati da persone e comunità, la posizione degli ambienti abitativi, le distanze tra sorgenti e gli ambienti abitativi, le posizioni delle sorgenti e le principali infrastrutture dei trasporti, con le rispettive fasce di pertinenza, e la classificazione acustica dell area. Tale relazione dovrà essere inviata alla Provincia, al Comune e all ARPAM di Ancona Servizio Radiazioni/Rumore; p) le operazioni di recupero devono garantire un livello di efficienza, per ogni carico, pari ad almeno il 40% dei rifiuti in ingresso; q) la ditta deve prestare entro 30 giorni dal ricevimento della presente, idonea garanzia finanziaria con validità fino alla data di scadenza del presente atto o in alternativa a 5 anni con invio del rinnovo almeno sei mesi prima della scadenza, per la copertura: - dei costi fissi connessi all'esercizio dell'impianto per il periodo di tempo necessario alla verifiche di competenza della Provincia e delle eventuali operazioni di bonifica; - dei costi di smaltimento/avvio al recupero dei rifiuti in deposito; - dei costi necessari per la bonifica dell'area e delle installazioni; - dei risarcimenti dovuti per danni provocati all'ambiente (art. 18 della legge n. 349 dell'8/7/1986); - dei costi sostenuti dalla Provincia o dal Comune, su indicazioni della Provincia, in sostituzione al soggetto titolare dell'autorizzazione, che si mostra inadempiente relativamente all'osservanza di prescrizioni autorizzative. In caso di mancato rinnovo nei termini previsti la presente autorizzazione deve intendersi automaticamente decaduta ai sensi dell art. 208 comma 13 del D.Lgs. 152/2006. Tale garanzia è determinata nella misura di ,00 (settantacinquemila euro/00) (salvo riduzioni previste dalla DGR 515/2012) e deve essere effettuata con la costituzione di idoneo deposito cauzionale, costituito in una delle seguenti forme: - pagamento in numerario presso la tesoreria provinciale; - deposito di titoli di Stato presso la tesoreria provinciale; - prestazione di atto di fideiussione irrevocabile a favore della Provincia di Ancona rilasciata da Istituto bancario o assicurativo. Gli atti di fideiussione devono essere rilasciati: - per la fideiussione bancaria dalle aziende di credito di cui all'art. 5 del R.D. 12/3/1936, n. 375; - per la polizza fideiussoria dalle società assicurative autorizzate ai sensi della L. 10/6/1982, n. 348 e del D.M. 18/3/1983 e successive modifiche ed integrazioni; in caso di utilizzo totale o parziale della garanzia finanziaria da parte di questa Amministrazione, la stessa dovrà essere ricostituita, in caso di continuazione dell'attività, nella stessa entità di quella originariamente determinata dal presente atto. La garanzia finanziaria deve essere stipulata secondo i criteri e gli schemi approvati rispettivamente con Delibera di Giunta Regionale n. 515 del 16/04/2012 e s.m.i. e con Determinazione Dirigenziale del IX Settore n. 184 del 27/02/2007. IV. La ditta è tenuta a comunicare a questa Amministrazione ogni variazione che intervenga nella persona del legale rappresentante e del responsabile tecnico dell esercizio dell impianto e delle attività di recupero di rifiuti e, preventivamente, ogni modifica o variazione che per qualsiasi causa intervenga nell'esercizio delle attività autorizzate; la ditta è altresì tenuta a 6
7 comunicare tempestivamente se nei confronti dei medesimi soggetti sia iniziata l'azione penale o sia stata proposta l'adozione di misure di sicurezza per le ipotesi di reato previste dalle leggi 27/12/1956, n e 31/5/1965, n. 575, dal D.L. 6/9/1982, n. 629, convertito dalla L. 12/10/1982 n. 726, e dalle leggi 13/9/1982, n. 646 e 23/12/1982, n V. L esercizio dell impianto è subordinato all ottemperanza alle prescrizioni e all accettazione formale, da parte della Provincia, della garanzia finanziaria di cui al precedente paragrafo III. VI. Il provvedimento di inscrizione al Registro provinciale delle imprese che effettuano il recupero di rifiuti non pericolosi n. 22/08/PSR del 01/08/2008, e successiva modifica n. 08/2012/PSR è da intendersi automaticamente revocato con l accettazione formale della garanzia finanziaria. VII. L'inosservanza di quanto prescritto comporta i provvedimenti e le sanzioni amministrative e/o penali previsti dalla vigente normativa in materia e in particolare quelli del Titolo VI - Capo I del D.lgs. 152/2006. VIII. Sono fatti salvi gli eventuali diritti di terzi. IX. Contro il presente provvedimento è ammesso il ricorso al T.A.R. Marche entro 60 giorni o, in alternativa, ricorso al Capo delle Stato entro 120 gg. dalla sua notifica. X. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta per sua natura impegno di spesa. XI. Il presente provvedimento è emanato in n. 2 originali dei quali uno è conservato agli atti presso l Area Ecologia e l altro rilasciato al richiedente in bollo ai sensi del D.P.R. 642/1972 e successive integrazioni e modificazioni. XII. Di dare esecuzione al procedimento con il presente disposto designandone, a norma dell art. 5 della legge 241/1990, a responsabile il Dott. Ing. Massimo Sbriscia. DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO CONSERVATA AGLI ATTI DELL UFFICIO: Class completa. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Responsabile d Area (Dott. Ing. Massimo Sbriscia) IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO Dirigente ad interim del Settore (Dott. Ing. Roberto Renzi) LS/gf 7
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