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1 avvio manuale I d mpr es A dall'idea alla start-up pianificazione finanziaria e creazione d impresa

2 La redazione del presente volume è stata curata da Associazione PerMicroLab Onlus, in collaborazione con PerMicro, a sostegno e approfondimento degli incontri organizzati nell ambito del progetto Up to Youth dall idea alla start-up. Il materiale formativo del progetto si compone di tre manuali: Avvio d impresa Start-up Lab Credito per l idea L iniziativa ha il sostegno di J.P. Morgan Chase Foundation e consiste nella formazione, consulenza e accompagnamento a giovani con meno di 35 anni che vogliono realizzare la propria idea di impresa. Responsabile Progetto Andrea Limone Coordinamento Monica Bertola Redazione Giovambattista Bruni e Giulia Dipasquale Progettazione grafica Valentina Moccia Finito di stampare Aprile 2014

3 L educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall altra. Nelson Mandela

4 indice parte 1 Pillole per l avvio di impresa pag L idea imprenditoriale pag Il lavoratore autonomo e l imprenditore pag L impresa pag Forme giuridiche di impresa pag Requisiti amministrativi per l avvio di impresa pag Regimi contabili parte 2 Introduzione al business plan pag Che cos è il business plan pag Gli obiettivi del business plan pag I destinatari del business plan

5 Parte l idea imprenditoriale 5

6 Le esperienze della vita accrescono giorno dopo giorno le capacità e le competenze di ognuno di noi. Queste abilità si rivelano spesso come fonte di ispirazione per la definizione dell idea imprenditoriale. Le imprese, infatti, nascono da idee semplici, legate in particolar modo alle competenze e alle esperienze maturate dall imprenditore. Non esiste un percorso definito che porti ad una buona idea d impresa. Sicuramente si può preparare un terreno favorevole alla sua individuazione, adottando uno spirito d osservazione e di critica costruttiva e sviluppando la propria curiosità. A volte basta un intuizione unita a buona volontà e quello che fino al giorno prima era considerato un hobby diventa la principale fonte di reddito. Può anche essere una scelta progressiva, inizialmente integrata da altre entrate, e poi diventare quella definitiva. Non mancano neppure i casi di chi inizia a lavorare presso un altra impresa artigiana, commerciale o agricola e solo successivamente, una volta imparato il mestiere decide di mettersi in proprio. Il requisito fondamentale è, in fondo, uno solo: avere ben chiaro ciò che si vuole dalla vita, unito a una buona dose di spirito d iniziativa e alla voglia di darsi da fare. L idea d impresa non deve essere a tutti i costi geniale o originale: è più importante che sia chiara, realizzabile e sostenibile. 6

7 1.2 illavoratore autonomo & l imprenditore 7

8 La distinzione tra lavoratore autonomo e imprenditore è molto sottile e non risiede tanto nella mancanza di subordinazione, quanto nella natura dell attività svolta. IL LAVORATORE AUTONOMO L articolo 2222 del Codice Civile indica quale lavoratore autonomo colui che si obbliga a compiere, a prezzo di un corrispettivo, un opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente. Possiamo definire lavoro autonomo qualsiasi prestazione compiuta senza vincoli di subordinazione: sono attività di lavoro autonomo, per il Codice Civile, sia quelle svolte dagli imprenditori sia quelle svolte dai professionisti, dagli artisti, dai consulenti. Le attività professionali (di lavoro autonomo) possono poi caratterizzarsi in: libere, per l esercizio delle quali non sono richiesti requisiti particolari come l iscrizione in specifici albi; protette, il cui svolgimento richiede abilitazioni specifiche come nel caso di medici, architetti, ecc. 8

9 L IMPRENDITORE L art del Codice Civile definisce come imprenditore chi esercita professionalmente un attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e di servizi. L imprenditore quindi: ha pieni poteri decisionali; espone al rischio economico il proprio patrimonio presente e futuro; assume personalmente il rischio dell attività. Anche l imprenditore è, per il Codice Civile, un lavoratore autonomo, che svolge la sua attività senza essere alle dipendenze e sotto la direzione di qualcuno. L imprenditore è: un soggetto che svolge in modo professionale cioè abituale, seppur non necessariamente esclusivo o prevalente, e continuativo e organizzato dotandosi di un azienda, cioè di un organizzazione di beni e servizi, anche di ridotte dimensioni un attività economica cioè condotta con criteri di obiettiva economicità, tentando di coprire con i ricavi i costi d esercizio finalizzata alla produzione e allo scambio di beni e servizi per il mercato. 9

10 Esempi Lavoratore autonomo Imprenditore AVVOCATI COMMERCIALISTI NOTAI IMPRESE COMMERCIALI IMPRESE ARTIGIANE IMPRESE FAMILIARI 10

11 1.3 l impresa 11

12 L impresa, sotto il profilo del diritto, è un attività economica professionalmente organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi (art del Codice civile). L impresa è perciò caratterizzata da un determinato scopo (produzione o scambio di beni o servizi) e dalle conseguenti modalità adottate per il raggiungimento dello scopo (organizzazione, economicità e professionalità). Tutte le imprese, dalle più grandi alle più piccole, condividono alcune caratteristiche che le accomunano. In tal modo, osservando realtà così apparentemente diverse, si possono identificare alcuni fondamentali denominatori comuni. L impresa è: un sistema, cioè un insieme di elementi integrati e interdipendenti economico, cioè finalizzato a soddisfare bisogni attraverso l impiego di risorse limitate aperto, perché in costante rapporto di scambio con l ambiente esterno dinamico, in quanto sistematicamente in evoluzione. La neo-impresa può dirsi competitiva (e quindi con ragionevoli possibilità di sopravvivenza e successo) quando il flusso dei ricavi è durevolmente in grado di fronteggiare il flusso di costi, garantendo altresì una adeguata remunerazione ai fattori produttivi (ad es. l imprenditore stesso e i suoi soci). 12

13 Imprese che producono beni materiali Imprese agricole Imprese industriali Tipologie d impresa Imprese di trasporto e telecomunicazioni Imprese che distribuiscono energia elettrica, gas e acqua Imprese che producono servizi Imprese di commercio Imprese di credito Imprese di assicurazione Imprese che forniscono servizi informatici 13

14 1.4 forme giuridiche di impresa 14

15 Una delle prime scelte che deve fare chi inizia un lavoro in proprio è quella della forma giuridica che dovrà assumere la gestione. Si tratta di stabilire, in pratica, se lavorare individualmente o associarsi con altre persone, costituendo una società. Se si sceglie quest ultima soluzione, occorre inoltre decidere il tipo di società da costituire: società di capitale o società di persone. È importante avere le idee chiare sulla forma giuridica che si intende assumere, poiché le scelte effettuate all inizio possono rivelarsi, in un secondo momento, inadeguate se non addirittura antieconomiche. Infatti, l errore nella scelta della forma giuridica può determinare un sottodimensionamento o un sovradimensionamento dell impresa che può generare, in entrambi i casi, ulteriori costi. Pertanto, è opportuno non trascurare l analisi di una serie di elementi, tra cui: la responsabilità patrimoniale: si dovrà decidere se limitare la responsabilità patrimoniale al capitale sottoscritto o coinvolgere l intero patrimonio personale dell imprenditore; la convenienza fiscale: la tassazione diretta, pur coinvolgendo la stessa categoria di reddito (quello d impresa), varia a seconda della forma giuridica assunta. Relativamente all Irpef, ad esempio, le società di persone sono tassate in modo diverso rispetto alle ditte individuali; le prospettive economiche e finanziarie dell attività aziendale: se per l esercizio dell attività servono ingenti capitali, sarà preferibile scegliere una forma giuridica più evoluta e quindi costituire una società. 15

16 Alla luce di tali considerazioni, si fornisce una breve analisi, dal punto di vista giuridico, delle principali caratteristiche delle diverse forme giuridiche e i vantaggi conseguibili scegliendo una forma rispetto all altra. L impresa può essere esercitata sia da una persona fisica che da una persona giuridica. 16

17 persona fisica Si parla di impresa individuale quando il soggetto giuridico è una persona fisica che risponde con i propri beni delle eventuali mancanze dell impresa: in tal caso non c è un autonomia patrimoniale dell impresa e se questa viene dichiarata fallita, anche l imprenditore fallisce. Sono concettualmente simili all impresa individuale quella familiare (formata al 51% dal capofamiglia e al 49% dai suoi familiari, con una parentela non superiore al 2º grado) e quella coniugale (formata solo da marito e moglie). 17

18 persona giuridica Se l impresa è esercitata da una persona giuridica assume invece una veste societaria, che può essere di varia natura: società di persone, caratterizzata da personalità giuridica assente ed un autonomia patrimoniale imperfetta, in cui il patrimonio della società non è perfettamente distinto da quello dei soci e quindi i creditori possono rivalersi (se il patrimonio societario è insufficiente) anche sui beni del socio; società di capitali, caratterizzata da personalità giuridica e autonomia patrimoniale perfetta. I soci rispondono limitatamente nei limiti delle azioni o quote di proprietà; i creditori non possono rivalersi sul patrimonio personale dei singoli soci. I soci perdono solo il denaro versato a titolo di capitale sociale; società cooperativa, caratterizzata dallo scopo mutualistico che si prefigge. I soci, attraverso la cooperativa, possono riuscire ad ottenere beni, servizi e occasioni di lavoro a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle che avrebbero qualora agissero singolarmente. Tali società possono, a seconda del fine, distinguersi in cooperative di consumo, di credito, di lavoro, di produzione, edilizie, assicuratrici. Le norme regolatrici di tale modello societario sono, oltre a quelle espressamente dedicate dal codice civile, quelle disciplinanti le società per azioni o quelle a responsabilità limitata. 18

19 Forma individuale Impresa individuale Impresa familiare Impresa coniugale Forma collettiva Società di persone Società di capitali Società cooperativa Societa semplice s.s. Società in nome collettivo s.n.c. Societa responsabilità limitata s.r.l. Società per azioni s.p.a. a responsabilità limitata a responsabilità illimitata Società in accomandita semplice s.a.s. Società in accomandita per azioni s.a.p.a. Società responsabilità limitata semplificata s.r.l.s. altre forme ONLUS Organizzazioni Non Lucrativa di Utilità Sociale 19

20 Ditta individuale Impresa familiare (titolare + coniugi e parenti entro il terzo grado) Impresa coniugale (coniugi in regime legale di comunione dei beni) forma individuale Formalità fiscali / amministrative Responsabilità patrimoniale Rapidità tempistiche di costituzione (semplice iscrizione alla CCIAA). Ridotte spese per la costituzione. Tenuta della contabilità aziendale semplice. Assenza dell obbligo di redigere il bilancio a fine anno. Responsabilità illimitata del titolare: l imprenditore risponde con tutto il suo patrimonio personale. Costituzione attraverso atto pubblico o scrittura privata autenticata. Responsabilità illimitata del titolare: l imprenditore risponde con tutto il suo patrimonio personale. Nessuna formalità di costituzione. I coniugi gestiscono l impresa senza posizioni di subordinazione. Prospettive economico-finanziarie Assenza di soci e apporto delle sole risorse dell imprenditore. Limitata affidabilità creditizia. 20

21 Società semplice (SS) Società in nome collettivo (S.n.c.) Società in accomandita semplice (S.a.s.) Società cooperativa Società di persone Formalità fiscali / amministrative Responsabilità patrimoniale Prospettive economico-finanziarie Atto costitutivo non soggetto a forme speciali. Obbligatoria l iscrizione della società in una sezione speciale del Registro Imprese. Patrimonio della società non distinto da quello dei soci. Solo attività non commerciali: agricola, professionale in forma associata, gestione di proprietà mobiliare o immobiliare. Costituzione attraverso atto pubblico o scrittura privata autenticata. Iscrizione nel Registro delle Imprese entro 30 giorni dalla costituzione. Responsabilità illimitata e in solido di tutti i soci che rispondono in egual parte e con tutto il loro patrimonio delle obbligazioni della società. Può esercitare attività commerciali e non commerciali. Costituzione attraverso atto pubblico o scrittura privata autenticata. Iscrizione nel Registro delle Imprese entro 30 giorni dalla costituzione. Due categorie di soci: - accomandatari, responsabili solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali; - accomandanti, obbligati nel limite della quota conferita. Formalità fiscali / amministrative Numero minimo di soci almeno 9. È possibile costituire una cooperativa con almeno 3 soci quando essi siano tutti persone fisiche e la società adotti le norme regolatrici delle S.r.l. Norme regolatrici uguali a quelle disciplinanti le società per azioni o quelle a responsabilità limitata. 21

22 Società a responsabilità limitata (S.r.l.) Società a responsabilità limitata semplificata (S.r.l.s.) Società per azioni (S.p.A.) Società di capitali Formalità fiscali / amministrative Responsabilità patrimoniale Costituzione con contratto o con atto unilaterale. Atto costitutivo redatto per atto pubblico. Deve essere depositato presso una banca almeno il 25% del capitale sociale (il cui ammontare minimo è previsto in euro ). Risponde per le obbligazioni sociali soltanto col suo patrimonio. Costituzione con contratto o con atto unilaterale. Atto costitutivo redatto per atto pubblico con abbattimento dei costi notarili. Capitale sociale minimo di 1 euro e massimo 9.999,99 euro. Risponde per le obbligazioni sociali soltanto col suo patrimonio. Costituzione con contratto o con atto unilaterale. Sottoscrizione del capitale sociale (almeno ). Versamento del 25% dei conferimenti in denaro presso una banca. Divisibilità in azioni del capitale sociale e conseguente limitazione della responsabilità in capo ai soci in misura proporzionale al capitale sociale sottoscritto. Prospettive economico-finanziarie 22

23 1.5 requisiti amministrativi per l avvio d impresa 23

24 Per avviare un attività imprenditoriale è necessario compiere adempimenti procedurali e fiscali di due tipi: generali, ossia comuni ad ogni impresa; specifici, ossia che variano a seconda del tipo di impresa. Vediamo ora una semplice classificazione delle diverse tipologie di adempimenti: Adempimenti amministrativi: permessi comunali, licenze; iscrizione alla Camera di Commercio; iscrizione INPS e INAIL. Adempimenti fiscali: comunicazione dell inizio dell attività all Agenzia delle Entrate entro 30 giorni; attribuzione della partita IVA. 24

25 ADEMPIMENTI GENERALI Apertura partita iva Ricavi diretti Costituzione dal notaio che autentica le firme effettua l iscrizione al Registro delle ImpreseTotale ricavi Comunicazione di inizio attività alla Camera di Commercio Comunicazione all INPS Comunicazione all INAIL (per le attività soggette) II a a a a SPC a a a a a ADEMPIMENTI SPECIFICI Eventuali permessi comunali, sanitari, ecc... Iscrizione all albo artigiani (per le attività artigianali) II a a SPC a a II: Imprese individuali - SPC: Società di persone capitali 25

26 Requisiti professionali per l avvio di un ristorante, pizzeria, birreria, bar In alternativa fra loro: aver frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti, istituito o riconosciuto dalle regioni o dalle Province autonome di Trento e Bolzano; aver prestato la propria opera, per almeno due anni, anche non continuativi, nel quinquennio precedente, presso imprese esercenti l attività nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, in qualità di dipendente qualificato, addetto alla vendita o all amministrazione o alla preparazione degli alimenti, in qualità di socio lavoratore o, se trattasi di coniuge, parente o affine entro il terzo grado dell imprenditore, in qualità di coadiutore familiare, comprovata dall iscrizione all Istituto nazionale previdenza sociale (INPS); essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea, anche triennale, o di altra scuola ad indirizzo professionale, almeno triennale, purché nel corso di studi siano previste materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti. Sia per le imprese individuali sia in caso di società, associazioni od organismi collettivi, i requisiti professionali devono essere posseduti dal titolare o rappresentante legale oppure, in alternativa, dall eventuale persona preposta all attività commerciale. 26

27 Per ricevere assistenza e consulenza per il corretto adempimento degli obblighi, i neo-imprenditori hanno almeno tre diverse categorie di esperti a cui rivolgersi: un professionista iscritto all albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; un associazione di categoria (artigiani, commercianti, ecc.); un Centro di Assistenza Fiscale (CAF). La Comunicazione Unica d Impresa La Comunicazione Unica è una procedura che consente di eseguire contemporaneamente e con un unica modalità di presentazione, per il tramite del Registro delle Imprese, tutti i principali adempimenti amministrativi previsti per l avvio dell attività di impresa ai fini pubblicitari, fiscali, previdenziali ed assistenziali. Con una sola comunicazione le imprese possono: chiedere il codice fiscale e/o la partita IVA; chiedere l iscrizione o il deposito al Registro delle imprese, se commerciali; chiedere l annotazione nel Registro delle imprese della qualifica come impresa artigiana, se artigiane; presentare denunce al REA; aprire una posizione assicurativa presso l INAIL; chiedere l iscrizione all INPS dei titolari, dei soci o dei dipendenti; presentare al SUAP competente (Sportello Unico delle Attività Produttive) la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) contestualmente all avvio dell attività. 27

28 Naturalmente e agli stessi fini, la procedura si applica e vale anche per le successive domande/dichiarazioni/denunce di modifica e di cessazione. Da prassi la Comunicazione Unica viene effettuata dal proprio commercialista. Nonostante la Comunicazione Unica permetta di assolvere tutti gli adempimenti amministrativi, fiscali, previdenziali ed assicurativi con una singola comunicazione, è bene che l imprenditore conosca i riferimenti dei singoli enti con i quali l impresa viene in contatto: Registro delle Imprese: Agenzia delle Entrate: INPS: INAIL: 28

29 1.6 regimi contabili 29

30 Come per la forma giuridica, anche per il regime contabile da adottare è possibile per le imprese scegliere tra più soluzioni. La scelta, che condizionerà i conseguenti obblighi nei confronti del Fisco, dipende da molteplici fattori, i più importanti dei quali sono: il volume d affari che si presume di realizzare; la forma giuridica adottata; le dimensioni aziendali; la possibilità di usufruire di semplificazioni, sia per la tenuta dei registri contabili che per il calcolo delle imposte. 30

31 Regime contabile ordinario DESCRIZIONE libri e registri svantaggi Obbligatorio per: le società di capitali: S.r.l.; S.p.a.; S.a.p.a.; Soc. coop. le altre imprese (comprese quelle individuali) quando i ricavi dell anno precedente o quelli previsti per le imprese di nuova costituzione superano: euro ,14 in caso l attività consista in prestazioni di servizi; euro ,90 in caso di altre attività. Facoltativo per tutte le imprese che non rientrano nei casi precedenti. Contabili: giornale, inventari. Societari (solo per le società di capitali): soci, assemblee, consiglio d amministrazione, sindaci (se esistono), obbligazioni (se emesse). IVA: fatture emesse o corrispettivi, fatture acquisti, registri IVA. Dipendenti (se esistono): libro paga, libro matricola, libro infortuni. Cespiti: registro beni ammortizzabili. Necessità di conoscenze contabili; Numerosi adempimenti formali Maggior costo per la tenuta. Regime contabile semplificato DESCRIZIONE libri e registri svantaggi Applicabile alle: imprese individuali e le società di persone quando i ricavi riferiti all anno precedente o quelli previsti per le nuove imprese non superano: euro ,14 in caso l attività consista in prestazioni di servizi; euro ,90 in caso di altre attività. S.n.c. S.a.s. IVA: fatture emesse o corrispettivi (integrato con i ricavi estranei all IVA), fatture acquisti (integrato con le spese estranee all IVA. Cespiti: registro beni ammortizzabili. Dipendenti (se esistono): libro paga, libro matricola, libro infortuni. 31 Scarsi elementi informativi per il controllo di gestione; Assoggettamento all accertamento presuntivo del reddito (sulla base di parametri e studi di settore); Necessità di conoscenze contabili.

32 Regime sostitutivo per nuove iniziative (c.d. forfettino ) DESCRIZIONE libri e registri svantaggi Applicabile alle: ditte individuali (persone fisiche); lavoratori autonomi (professionisti). È utilizzabile dalle imprese individuali (comprese quelle familiari) quando sussistono i seguenti requisiti: il contribuente non deve aver esercitato negli ultimi tre anni (cioè prima dell inizio della nuova iniziativa) attività di impresa o professionale, neanche in forma associata; la nuova attività non deve essere la prosecuzione di un attività precedente, anche se svolta in qualità di lavoratore dipendente o autonomo; la nuova impresa deve essere in regola con gli obblighi previdenziali, assicurativi e amministrativi; i ricavi annuali non devono essere superiori a euro ,41 (per le prestazioni di servizi) o a euro ,83 (per le altre attività); gli stessi limiti posti ai ricavi di cui al punto sopra, riferiti all anno precedente, valgono per il caso di subentro in un impresa già esercitata da altro soggetto. Dipendenti (se esistono): libro paga, libro matricola, libro infortuni. Inesistenza di fatto (tranne la documentazione conservata) di elementi informativi per il controllo di gestione; Difficoltà nella predisposizione di bilanci periodici; Applicazione del regime sostitutivo di tassazione solo al reddito dell attività, per il quale è stato richiesto, e non agli altri eventuali redditi soggetti ad IRPEF; Impossibilità di considerare le detrazioni e deduzioni IRPEF, normalmente godibili, non correlate con l attività esercitata. 32

33 Regime di vantaggio per l imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (c.d. nuovi minimi ) DESCRIZIONE libri e registri svantaggi Applicabile a: ditte individuali (imprenditori persone fisiche); lavoratori autonomi (professionisti). Applicabile per le persone fisiche in possesso dei seguenti requisiti: Nell anno precedente: ricavi o compensi non superiori a euro ; assenza di dipendenti o collaboratori; non effettuazione di esportazioni; assenza di erogazione utili da partecipazione agli associati con apporto di solo lavoro. Nel triennio precedente: acquisti di beni strumentali per un ammontare non superiore a euro ; non esercizio di attività artistica, professionale o d impresa, anche in forma associata o familiare; non prosecuzione di un attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo. Registro di cassa: incassi e pagamenti. Inesistenza di fatto (tranne la documentazione conservata) di elementi informativi per il controllo di gestione e la predisposizione di bilanci periodici; Perdita delle normali deduzioni (tranne i contributi previdenziali obbligatori versati) e detrazioni IRPEF, cui si continua ad avere diritto solo nel caso di presenza di altri redditi, diversi da quello d impresa o professionale; Indetraibilità dell IVA sugli acquisti, che diventa però un costo deducibile. 33

34 Scadenze presentazione dell UNICO e pagamenti dell imposta settembre invio modello UNICO Il versamento deve essere effettuato secondo le seguenti modalità: giugno 1 acconto 40% dell imposta: saldo imposta anno precedente (a debito o credito), possibilità di rateizzare in 6 mensilità da pagare entro fine ottobre. novembre 2 acconto 59% dell imposta: (% variabile di anno in anno) 34

35 Esempi di scadenze per la presentazione UNICO e pagamenti imposte Luglio 2015 Inizio attività Giugno 2016 Saldo imposta reddito acconto anticipato: 40% imposta per il reddito del 2016 Settembre 2016 Invio UNICO all Agenzia delle Entrate Novembre acconto anticipato: 59% imposta per il reddito del 2016 Giugno 2017 Saldo imposta reddito 2016 (1% imposta) + 1 acconto anticipato: 40% imposta per il reddito del 2017 Settembre 2017 Invio UNICO all Agenzia delle Entrate Novembre acconto anticipato: 59% imposta per il reddito del 2017 Attenzione: tra luglio 2015 e giugno 2016 l impresa dovrà accantonare prudenzialmente in vista del pagamento dell imposta. Avrà quindi un grande reddito da gestire e non sperperare. 35

36 2. Introduzione al business plan Parte che cos è ilbusiness plan 37

37 2. Introduzione al business plan Il business plan coinvolge sia le nuove imprese che le imprese già esistenti, come sintetizzato dal seguente schema: Nuove imprese Start-up Avvio nuova impresa Sviluppare Imprese già esistenti Ristrutturare Diversificare attività 38

38 2. Introduzione al business plan In altre parole, in tutti quei momenti di vita aziendale dove è necessario prendere decisioni non ordinarie, l uso del business plan consente di evidenziare e sistematizzare gli effetti complessivi delle alternative possibili. La pianificazione scritta è un investimento in termini di tempo e di impegno da parte dell imprenditore, che deve fare uno sforzo intellettuale che va oltre alla semplice immaginazione del progetto imprenditoriale. Le ricerche pratiche per compilare il business plan possono evidenziare dati prima sconosciuti all imprenditore, con i quali dovrà confrontarsi se non vuole rischiare di fallire. In termini di comunicazione, il progetto di impresa è la carta di identità dell imprenditore. Parla di lui, della sua serietà e del suo impegno. È uno strumento importante per farsi conoscere prima ed eventualmente finanziare poi. Inoltre, il business plan non è utile soltanto in fase di avvio, ma ha un grande rilievo come strumento di gestione, perché consente di non perdere mai di vista gli obiettivi dell azienda e di controllarne l andamento. 39

39 2. Introduzione al business plan 2.2 gli OBIETTIVI DEL BUSINESS plan 40

40 2. Introduzione al business plan Ogni idea imprenditoriale ha dei punti di forza e di debolezza che devono essere analizzati con un metodo rigoroso e attento e soprattutto devono essere confrontati da parte dell imprenditore con altre persone. Il business plan ha una doppia funzione: una interna all impresa ed una esterna. In sintesi, le due funzioni hanno i seguenti scopi: 1. la funzione interna: serve a chiarire all imprenditore la conseguenza di precise scelte in presenza di determinati presupposti; 2. la funzione esterna: ha lo scopo di comunicare il progetto ai terzi (potenziali nuovi soci, banche, altri finanziatori). 41

41 2. Introduzione al business plan I principali obiettivi del business plan sono quattro: 1. Organizzare l avvio dell attività. Il business plan consente di formulare in modo chiaro la missione dell attività di impresa e l idea imprenditoriale; inoltre, evidenzia il fabbisogno in termini di risorse economiche, finanziarie ed umane necessarie. 2. Illustrare la formula imprenditoriale. Il business plan mostra in modo chiaro e sintetico le tipologie di prodotti e servizi offerti, offre un quadro completo del mercato in cui l attività imprenditoriale si inserisce e fornisce informazioni dettagliate in merito alla struttura organizzativa dell impresa. 3. Formulare delle previsioni economiche finanziarie attendibili. Grazie all analisi economico-finanziaria, costituita principalmente dal conto economico e del cash flow, il business plan consente di simulare le ipotesi di sviluppo dell attività di impresa. 4. Presentare l impresa. Il business plan è un vero e proprio biglietto da visita dell attività imprenditoriale, destinato a diversi soggetti esterni, come ad esempio potenziali soci, finanziatori, banche, clienti e fornitori. 42

42 2. Introduzione al business plan destinatari i del 2.3 BUSINESS plan 43

43 2. Introduzione al business plan I destinatari finali del business plan sono principalmente tre: 1. L aspirante imprenditore, che vuole capire quante probabilità di successo ha la sua idea imprenditoriale. Prima di scrivere il business plan, l imprenditore è animato da entusiasmo ed ottimismo, ma non è sicuro che la sua idea sia realizzabile, cioè che diventi un impresa che sopravvive, si sviluppa e gli dà da vivere. Il business plan gli fornisce maggiori informazioni per risolvere questo dubbio. 2. Gli investitori esterni, che devono decidere se finanziare la realizzazione dell idea imprenditoriale. Essi verificheranno che gli autori del business plan abbiano una solida padronanza della dinamica dell impresa e del settore industriale in cui intendono operare e soprattutto che abbiano la capacità di assicurare un buon profitto sui fondi da investire o da finanziare compatibilmente con il livello di rischio che l investitore ritiene accettabile. 3. L impresa stessa, una volta avviata, e l imprenditore, che ne può trarre una guida utile per la gestione dell attività. A questo scopo il business plan deve indicare una serie di milestones (pietre miliari), ossia di obiettivi parziali da raggiungere. Per assolvere a questa funzione di guida, è necessario che il business plan venga periodicamente rivisto e aggiornato. 44

44 Up to Youth è realizzato da: L Associazione PerMicroLab Onlus opera al fine di favorire la valorizzazione, la promozione e lo sviluppo del microcredito quale strumento di coesione ed inclusione sociale e finanziaria. Inoltre si occupa di assistere e sostenere la nascita e lo sviluppo di piccole attività imprenditoriali, attraverso una rete di coach volontari che mettono a disposizione dei microimprenditori le proprie competenze. tel info@permicrolab.it in collaborazione con: Prima società italiana specializzata nel microcredito, PerMicro opera in tutta Italia a supporto delle famiglie e delle imprese. PerMicro è socio fondatore di RITMI, Rete Italiana di Microfinanza, e membro dell EMN, European Microfinance Network. PerMicroLab Onlus e PerMicro fanno parte di YBI, Youth Business International. numero verde info@permicro.it

45 up to youth è realizzato Con il contributo di:

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