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1 PARCO e PONTE dell UNIONE di CASELLE.1 e 2 Stralcio INFRASTRUTTURE VERDI. Progetto di deframmentazione di Barriera Autostradale - esercitazione scolastica di progettazione urbanistica. PRIMA PARTE - ANALISI. Controproposta alla Manifestazione d Interesse al P.I. Delibera di Consiglio Comunale n 64 del e al Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica della Delibera di Giunta Comunale n 114 del Proposta ALTERNATIVA al BOSCO di PIANURA per realizzare un PARCO PUBBLICO per Caselle. Idee, Proposte e Considerazioni di: Beniamino Sandrini

2 Quando hai un problema di inquinamento ambientale e c è l hai lungo i DUE Km dell Autostrada A4 che in particolare interessa Caselle, se pensi di risolvere il problema intervenendo su 300 metri (senza valutare gli Impatti Cumulativi: Additivi e Interattivi) significa che stai spendendo soldi per nulla e non risolvi il problema.

3 Se il problema di inquinamento da risolvere sarebbe lungo 2 km, è evidente che bisogna intervenire sui 2 km SINTESI dello Studio di Prefattibilità delle opere di mitigazione paesistico-ambientale lungo l Autostrada A4 Finalizzato ad uno studio preliminare di un sistema di opere di mitigazione ambientale al fine di attenuare gli impatti in termini acustici e atmosferici dell Autostrada A4, caratterizzato come un sistema di verde lineare continuo valorizzandolo dal punto di vista paesaggistico individuando ambiti per lo sviluppo di azioni e di misure di compensazione ecologica, di mitigazione e ripristino ambientale finalizzati a ricostruire la frammentazione del tessuto territoriale che caratterizza il centro abitato di Caselle lungo l asse dell Autostrada A4.

4 Prime considerazioni estratte dalla Documentazioni della VAS del PAT di Sommacampagna Secondo quanto riportato nella Relazione Progetto esiti e analisi territoriali per obiettivi della rete ecologica comunale del P.A.T., visto che sul territorio Comunale - a causa della presenza di infrastrutture sovra comunali - vi sono una serie di ostacoli e di barriere che impediscono la continuità di una rete ecologica, il Comune dovrebbe realizzare opere e interventi concreti per favorire e agevolare gli spostamenti sul territorio della FAUNA ad esempio con la vegetalizzazione dei sovrapassi autostradali (foto pagina precedente). In aggiunta a quanto sopra riportato, va ricordato anche il quanto stabilito nel Rapporto Ambientale della V.A.S. del P.A.T. dove alla pagina 164 si legge questa determinazione: Il Deficit Ecologico si calcola quindi come: DEFICIT ECOLOGICO = BIOCAPACITA DISPONIBILE IMPRONTA ECOLOGICA che per il Comune di Sommacampagna è risultato essere pari a -7,025 unità di sup/ind. Il valore ottenuto è abbastanza elevato, soprattutto se considerato rispetto al deficit ecologico medio italiano (3,02 unità di sup/ind): il dato sta ad indicare che per soddisfare i consumi interni e smaltire l inquinamento prodotto, sarebbe necessaria una superficie territoriale equivalente pari a 7 volte quella reale. Se secondo quanto riportato nel PAT, è prevista la realizzazione di vegetalizzazione dei sovrapassi autostradali per favorire gli spostamenti della FAUNA, va detto che da quando è stata realizzata l Autostrada A4 non sono state ancora realizzate opere e interventi per favorire lo spostamento degli UMANI, visto che a Caselle manca ancora un marciapiede che collega le due aree Residenziali e Industriali che caratterizzano il nostro paese e quanto proposto è stato ideato anche per agevolare lo spostamento dei Cittadini di Caselle.

5 ESTRATTO dalla: Relazione di Progetto esiti e analisi territoriali per obiettivi della rete ecologica comunale Pagina 124 della Relazione di Progetto - Barriere Infrastrutturali. In un territorio già notevolmente antropizzato presenza di un insieme di ostacoli e barriere che ne deprimono la continuità funzionale, la rete ecologica progettata deve tener conto anche dell effetto barriera prodotto dalle aree insediate e dalle principali linee di frammentazione (autostrade, strade ad alta percorrenza, ferrovia, grandi canali, ecc ). I principali punti di conflitto, individuati nelle Tavole grafiche del P.A.T., potranno essere successivamente oggetto di specifici progetti di deframmentazione, per la creazione di gallerie sottostanti ai tratti stradali o ferroviari esistenti, per la realizzazione di passaggi naturali attraverso il Canale di Bonifica o la vegetalizzazione dei sovrappassi autostradali (vedi esempio in figura), ecc.. Le barriere individuate all interno del territorio del Comune di Sommacampagna sono : - autostrada A4; - strada provinciale n 26 Morenica ; - strada comunale Sommacampagna-Custoza; - ferrovia; - aeroporto; - canale del Consorzio di Bonifica Alto Veronese; - area destinata ai campi da golf;

6 Secondo il P.A.T. il Comune dovrebbe realizzare PONTI VERDI per favorire lo spostamento della FAUNA, in realtà nemmeno sono mai stati realizzati dei PONTI per favorire lo spostamento degli UMANI di Caselle.

7 Opere Pubbliche per migliorare la Qualità della Vita dei Cittadini di Caselle Caselle a Nord A4 Autostrada A4 PARCO dell UNIONE PONTE per UMANI Caselle a Sud A4 PARCO e PONTE della UNIONE di CASELLE

8 PARCO e PONTE della UNIONE di CASELLE per modificare, in positivo il DEFICIT AMBIENTALE 0,000 x + MOLTIPLICARE la Qualità della Vita INCREMENTARE gli Spazi Pubblici DIMINUIRE (tutti) gli Inquinamenti - 7,025 : SUDDIVIDERE le Spese e i Costi

9 Luogo dove realizzare il PARCO della UNIONE di CASELLE Luogo dove realizzare un Progetto di deframmentazione di Barriera Autostradale Marciapiedi mancanti

10 Marciapiedi mancanti Luogo dove realizzare un Progetto di deframmentazione di Barriera Autostradale

11 Estratto del PRG Vigente

12 Estratto N.T.A. del P.R.G. Vigente ZONA D 2/E - ZONE COMMERCIALI - DIREZIONALI, ARTIGIANALE DI SERVIZIO DI ESPANSIONE Per l area a destinazione commerciale e direzionale di espansione individuata con la variante n 18 al P.R.G., ubicata nella Frazione Caselle ed individuata sulle tavole progettuali valgono a modifica ed integrazione delle norme della zona D2e le seguenti disposizioni: L area dovrà essere oggetto di un Piano Attuativo di Iniziativa Privata, avente il medesimo contenuto tecnico di un Piano Particolareggiato con previsioni Planovolumetriche ed al suo interno dovranno essere insediate esclusivamente attività commerciali e direzionali - artigianali di servizio, con esclusione di ogni altra possibile destinazione, fatta salva la previsione di un alloggio per la zona com-merciale ed uno per la zona direzionale, destinati al personale addetto alla sorveglianza, per una cubatura massima ammessa di 500 mc cadauno. L indice di edificabilità territoriale è ridotto a 1 mc/mq e dovrà essere utilizzato per il 75% per la creazione di volumi direzionali, mentre il restante 25% potrà essere destinato ad usi commerciali; La superficie coperta massima rimarrà pari al 30%. La superficie massima delle strutture di vendita non potrà superare i mq 200. Il Piano Attuativo di progetto dell area dovrà osservare i seguenti elementi progettuali VINCOLANTI: 1. Via Tezze dovrà essere opportunamente ampliata fino a ml 8,00, relativi alla sola carreggiata; 2. in sede di redazione dello strumento urbanistico dovranno essere adottate misure tecniche atte all abbattimento dell inquinamento acustico derivante dall autostrada e i fabbricati dovranno essere realizzati mettendo in atto tutti gli accorgimenti tecnologici e costruttivi per il contenimento dell impatto acustico. L Amministrazione Comunale verificherà detto secondo adempimento in sede di rilascio delle concessioni edilizie. 3. la viabilità di accesso dovrà essere organizzata prevedendo un tracciato stradale continuo che si ponga quale circonvallazione della zona, posto chiaramente in prossimità dei suoi limiti esterni. In adiacenza ad esso dovranno essere previsti i parcheggi (nella misura indicate dalle vigenti norme urbanistiche), mentre le aree a verde dovranno essere poste all interno della zona. Lo standard complessivo non dovrà comunque essere inferiore a 1 mq/mq, rispetto all edificato. Nella parte posta in prossimità di via Villa e della corte Bissara, dovrà essere ubicata una piazza, di adeguate dimensioni che si proponga come elemento terminale di via Roma; 4. dovrà essere previsto un collegamento viabilistico che, con opportuna attenzione alla viabilità esistente, sottopassando il cavalcavia autostradale, colleghi direttamente via Verona con la zona di intervento; 5. tutte le aree scoperte e quelle da destinare a verde dovranno essere realizzate con l impianto di essenze autoctone di alto fusto (platano, pioppo cipressino, bagolaro) e convenientemente irrigate;_ ZONA F1 - ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI PUBBLICO INTERESSE ESISTENTI E DI PROGETTO PARCHEGGI - Sono aree destinate alla sosta degli autoveicoli e dei mezzi di trasporto in genere. In tali zone sono ammesse esclusivamente costruzioni per il ricovero degli autoveicoli, purché espresamente previste da Piani Particolareggiati. E altresì consentita la realizzazione di piccoli manufatti per attività collaterali strettamente collegate al parcheggio come distributori di benzina e simili. L utilizzazione delle aree a parcheggio può aver luogo solo per iniziativa comunale. Enti o privati possono per altro chiedere di sostituirsi al Comune nella realizzazione ed utilizzazione dei parcheggi e relativi impianti, in tal caso la concessione deve essere regolata da apposita convenzione debitamente registrata e trascritta.

13 Estratto dalla Relazione di Progetto del P.A.T. (rif. Art N.T.A. del P.T.R.C.) Secondo quanto evidenziato nella Planimetria e riportato in questa Tabella l area edificabile da PRG è di mq. e il volume edificabile era di mc. di cui il 75 % per il Direzionale ( mc.) e il 25 % di Commerciale ( mc.) con il DIVIETO ASSOLUTO di qualsiasi ALTRA DESTINAZIONE ad eccezione di 500 mc. per alloggio del custode, uno per il Direzionale e uno per il Commerciale.

14 Estratti dalle principali Tavole Grafiche del P.R.G. e del P.A.T. ( ADOTTATO del 2009 e APPROVATO nel 2013 ) PRG Vigente PAT Adottato nel 2009 PAT approvato nel 2013 PAT Modificato con INTEGRAZIONE al Rapporto Ambientale

15 Principali Variazioni alla Destinazione Urbanistica del Comparto della Manifestazione d Interesse PRIMA del Settembre La destinazione d uso era a: ZONA F6 Verde Privato Vincolato e quindi quest area era indeficabile per qualsiasi destinazione d uso. Settembre Il Consiglio Comunale non (si) approva una Variante al P.R.G. con la quale parte dell area era stata trasformata ad uso residenziale Febbraio Il Consiglio Comunale adotta la Variante 18 al P.R.G. e cosi l area diventa ZONA D2e/s - Zona Commerciale, Direzionale e Artigianale di Espansione con la possibilità di edificare mc. di cui il 75% a destinazione Direzionale e il 25% a destinazione Commerciale. Marzo La Regione Veneto - approvando la Variante 18 al P.R.G. - trasforma il comparto Urbanistico da: ZONA F6 a: ZONA D2e/s, con il divieto di poter realizzare, nell area, qualsiasi insediamento residenziale. Giugno Il Parlamento Europeo approva la Direttiva V.A.S. (la 2001/41/CE) Anno Il Comune di Sommacampagna da avvio agli studi preliminari per la progettazione di un nuovo strumento urbanistico generale, che poi però non verrà mai ne adottato e tanto meno approvato. Anno La proprietà fa predisporre una proposta di nuova Variante al P.R.G. in modo da poter chiedere di realizzare un 25% di Direzionale, un 25% di Commerciale, un 25% di Alberghiero e un 25% di Residenziale ma la richiesta di Variante non viene mai formalizzata in Comune.

16 Aprile Con la L.R.V. n 11 - Norme per il governo del Territorio, la Regione Veneto stabilisce che i Comuni devono predisporre i P.A.T. e i P.I. e stabilisce che i Piani devono essere sottoposti alla Direttiva V.A.S. Anno Il Comune interrompe la predisposizione della Variante Generale al PRG e inizia a predisporre la documentazione necessaria per il PAT. Agosto Con la Delibera di Giunta 151/2006 viene approvato il Documento Preliminare del PAT ed inizia cosi la predisposizione del Nuovo PAT Agosto La Commissione Regionale VAS esprime il 1 Parere con Prescrizioni Gennaio Con Delibera di Consiglio 2/2009 il PAT viene adottato e a seguito di questa adozione vengono presentate delle Osservazioni al PAT tra cui la n 38 (presentata però solo dalla Immobiliare Alfa srl ). Giugno Cambia l Amministrazione Comunale e l iter del nuovo PAT si ferma Gennaio Le Osservazioni al PAT presentate, vengono esaminate nel Gennaio 2010 e saranno approvate poi con la Delibera di Giunta 2003/2010 Novembre Con le Delibere di Giunta 199/2010 e 222/2010 si riaprono i termini per presentare le Osservazioni al PAT (tra cui l Osservazione n 75 presentata da Immobiliare Alfa srl assieme agli Eredi Sig. Ruffo) Marzo Il Comune modifica il Rapporto Ambientale della VAS del PAT con delle INTEGRAZIONI, ma senza pubblicare l avviso pubblico di avvio del procedimento e quindi senza la partecipazione del Pubblico

17 Dicembre La Commissione Regionale VAS esprime il 2 Parere con Prescrizioni Gennaio La Commissione Regionale VAS esprime il 3 Parere con Prescrizioni Maggio Con DGRV n 556/2013 viene ratificata l approvazione del PAT. Luglio Con Delibera di Giunta 141/2013 e Delibera di Consiglio 29/2013 si da avvio al procedimento relativo al 1 Piano degli Interventi (P.I.) ma sul sito web Comune non si trova dove sono state pubblicate le Manifestazioni di Interesse che sarebbero state allora presentate Giugno Cambia l Amministrazione Comunale e l iter del 1 P.I. si ferma Marzo Con Delibera di Consiglio Comunale n 3/2015 si riavvia l iter del 1 Piano degli Interventi (P.I.) e entro i termini, vengono presentate 26 Osservazioni al P.I. e 39 Manifestazioni di Interesse Giugno Vengono pubblicate le Osservazioni e le Manifestazioni di Interesse del Piano degli Interventi ma senza Delibera delle controdeduzioni Giugno Tra le 39 Manifestazioni di Interesse vi è anche quella presentata da Immobiliare Alfa srl e Eredi Ruffo con la quale si chiede di superare il limite del 15% dell utilizzo dell area, richiedendo una edificazione di circa mc di volume a destinazione Residenziale Giugno Con Delibera di Consiglio Comunale n 38/2017 invece di adottare il 1 Piano degli Interventi (P.I.) si adotta invece la Variante n 1 al Piano degli Interventi che sarebbe relativa a modifiche del PRG

18 Novembre Con Delibera di Consiglio Comunale n 64/2017 si approva l Atto di Indirizzo relativo alla Manifestazione: Immobiliare Alfa srl e Eredi Ruffo integrata però con quella dell AutoParking Caselle srl. Dicembre Con Delibera di Consiglio Comunale n 73/2017 si approverebbe la Variante n 1 al Piano degli Interventi, una Delibera che però è nulla ed illegittima in quanto non predisposta secondo le norme che regolano la predisposizione dei P.I. e in violazione della legge che vieta la partecipazione e la votazione di parenti fino al 4 grado. Giugno Con Delibera di Giunta n 114/201o si approva in linea tecnica il Progetto per un Area Boscata sulle aree della Manifestazione di Immobiliare Alfa srl e Eredi Ruffo senza che mai questa sia stata mai inserita, adottata e/o approvata un nessun Piano degli Interventi. SINTESI. Per la Manifestazione di Interesse Immobiliare Alfa srl e Eredi Ruffo A: Questa Manifestazione di Interesse non è stata inserita in nessun Piano degli Interventi B: Non si comprendere dove siano stati reperiti - nel PAT - questi volumi residenziali assegnati C: Non è stato approvato nessun Registro dei Crediti Edilizi e quindi il P.I. approvato è nullo D: L area non è più soggetta ai dettami dell art. 8/e delle NTA ed è quindi senza Credito Edilizio E: Qualsiasi intervento residenziale su queste aree solo dopo una Variante Ambientale al PAT F: Vanno riesaminate le controdeduzioni alle Osservazioni: 38 (1 periodo) e 75 (2 periodo)

19 Di seguito le Controdeduzioni come riportate nell Allegato A alla DGRV 556 del 3 Maggio 2013 Osservazione n 38 (1 periodo)

20 Osservazione n 75 (2 periodo) Da queste Controdeduzioni NON risulta sia MAI stato assegnato del nuovo volume residenziale

21 A seguito della INTEGRAZIONE del Rapporto Ambientale non risulta sia stato incrementato il Carico Aggiuntivo Residenziale A seguito della INTEGRAZIONE del Rapporto Ambientale non risulta siano state modificate le Azioni del Piano con o senza le mitigazioni.

22 Richiamo delle prescrizioni come queste riportate nel Verbale della Conferenza dei Servizi che ha approvato il P.A.T.

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24 E pertanto evidente che quanto approvato con la DCC 63/2017 relativo alla Manifestazione di Interesse della Immobiliare Alfa srl e Eredi sig. Ruffo, non è conforme al PAT e quindi va analizzata una proposta ALTERNATIVA da predisporre dopo una VARIANTE AMBIENTALE al PAT

25 Art. 8.e e art. 8.x delle N.T.A. del P.A.T. Art. 8.e - Previsioni di P.R.G. incompatibili con vincoli o indirizzi strategici: le situazioni di incompatibilità individuate nella Carta della Trasformabilità determinano il possibile trasferimento e/o la trasformazione della destinazione d uso dei volumi esistenti e previsti verso le aree di urbanizzazione consolidata, o le aree di sviluppo insediativo, o le aree di riqualificazione e riconversione di cui al punto successivo, o le aree per interventi diretti al miglioramento della qualità urbana e territoriale di cui al punto precedente, o infine le aree destinate alla realizzazione di programmi complessi. Il P.I. definisce la successiva destinazione d uso delle aree liberate, ove non prescritta dal P.A.T., anche attraverso convenzione o accordo pubblico/privato. Art. 8.f - Aree di riqualificazione e conversione: si tratta di insediamenti che debbono essere oggetto di interventi di riordino e miglioramento ambientale, e/o di trasformazione della destinazione d uso, con possibilità di incremento di volume e di s.l.p., nei limiti previsti dal dimensionamento dei relativi A.T.O. In sede di P.I. dovrà essere presentato un progetto esauriente di riqualificazione a carico della proprietà in alternativa al quale si potrà pianificare il trasferimento con la procedura del credito edilizio dei casi che possono essere affrontati nel periodo di competenza nell ambito di un P.U.A.. Nel caso di adeguamento di attività di ristorazione esistenti alla data di adozione del P.A.T., il P.I. può prevedere, anche in deroga alle invarianti e/o fragilità, il trasferimento una tantum di volumi, fino a un massimo di mc 1.000, da previsioni di P.R.G. incompatibili con vincoli o indirizzi strategici, di cui al punto precedente, nell ambito di un accordo che deve prevedere la cessione al comune di una equivalente (anche in valore) quota del volume incompatibile. Art. 8.x - Ambiti di riequilibrio dell ecosistema di Caselle: questi ambiti sono una specificazione delle aree descritte al punto precedente, con la particolarità che possono formare oggetto di accordi di concertazione e/o accordi pubblico/privato finalizzati alla loro acquisizione al patrimonio pubblico. In sede di P.I. ed all interno dei predetti accordi, potrà essere valutata ed autorizzata dal Consiglio Comunale, la possibilità di utilizzo in loco delle compensazioni urbanistiche previste per l acquisizione delle aree al patrimonio comunale, riducendo la superficie destinata a verde/parco, ferma restando la necessità di valutarne opportunamente la sostenibilità ambientale tramite specifica Valutazione Ambientale Strategica in quanto modificativa dell assetto approvato. Tale possibilità potrà concretizzarsi unicamente se la realizzazione delle compensazioni avverrà in area limitrofa agli ambiti di urbanizzazione consolidata e purché il sedime utilizzato non superi il 10% - 15% della superficie complessiva destinata alla mitigazione ambientale. Art. 8.y - Interventi di mitigazione degli impatti aeroportuali. In applicazione delle risultanze del Rapporto Ambientale inerente il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), nelle aree individuate nella Carta della Trasformabilità lungo il perimetro dell infrastruttura aeroportuale devono essere realizzati gli interventi di mitigazione previsti dall Allegato C al predetto Rapporto Ambientale. Tali interventi minimi sono necessari per la mitigazione relativamente allo stato attuale dell esercizio aeroportuale e devono essere implementati ed integrati in base alle risultanze degli Studi di Impatto Ambientale (SIA) da avviare in applicazione della normativa vigente. Nessun intervento può essere approvato né realizzato in assenza delle necessarie mitigazioni. Gli ambiti individuati nella Carta della Trasformabilità inseriti anche nei contesti territoriali destinati alla realizzazione di programmi complessi, di cui al precedente punto 8.d, possono essere destinati a standard urbanistici del relativo programma complesso, con possibile inserimento di parcheggi pubblici.

26 Dimensionamento Residenziale (pag. 7 della Relazione di Progetto del PAT) Il PAT dimensiona le aree per servizi per i singoli ATO individuati dal piano medesimo in rapporto alle caratteristiche del tessuto insediativo. Il dimensionamento residenziale è effettuato sommando ai residenti insediati gli abitanti teorici ipotizzati dovuti a nuove espansioni, trasformazioni o cambi di destinazione d uso. Lo standard per abitante teorico è quantificato in 150 mc. di volume residenziale lordo. Il PAT può rideterminare tale parametro in relazione alle diverse connotazioni del tessuto urbano e degli interventi previsti. Pertanto alla quantità degli abitanti teorici previsti corrisponde una quantità di volume urbanistico che andrà ripartito e localizzato, con il successivo Piano degli Interventi (PI), sul territorio, all interno degli ATO individuati, in sintonia con le direttrici dello sviluppo urbano ed edilizio dettate dal PAT. Determinazione del Volume massimo di progetto (pag. 49 della Relazione di Progetto del PAT) Pertanto, alla luce delle indicazioni dettate dal Documento Programmatico Preliminare all adozione del P.A.T., nel quale è prevista la conferma di tutte le previsioni di nuova edificazione del vigente P.R.G., con riferimento alle parti non ancora realizzate o abitate, la popolazione residente sul territorio comunale ad esaurimento e pieno sfruttamento delle potenzialità edificatorie ammonterà a abitanti. La capacità insediativa massima teorica che il PAT può gestire è pertanto la seguente: = (Popolazione al 2016) (potenziale insediativo residuo al ) (Residenti al ) (Abitanti di progetto) omississ in questa quota di volume rientrano anche le disponibilità necessarie per l eventuale incremento volumetrico su aree a basso indice di edificabilità, fatta salva la presenza di controindicazioni ambientali e/o normative che, qualora di entità minima e finalizzate a rendere utilizzabili a fini abitativi od all adeguamento di edifici esistenti, possono trovare risposta in facilitazioni normative (vedi N.T.A.) che non modificano il dimensionamento del PAT, in quanto sostanzialmente ininfluenti sul carico urbanistico generale; omississ Il numero degli abitanti insediabili nei tre A.T.O. ed il relativo volume risulta, considerato il piccolo incremento percentuale da attribuire alla frazione di Custoza, sarà quindi il seguente: Pertanto negli A.T.O. n. 1-2 e 3 indicati nella Tavola 4 del PAT saranno previsti mc di nuova edificazione residenziale corrispondente a nuovi abitanti teorici insediabili.

27 Credito Edilizio Residenziale (pag. 50 della Relazione di Progetto del PAT) Al fine di non rendere troppo rigida la ripartizione volumetrica risultante, pare opportuno individuare un margine operativo che consenta, eventualmente, di adeguare la previsione alle potenziali difficoltà applicative che potranno incontrarsi in sede di redazione del Piano degli Interventi. Tale margine, quantificabile in un massimo del 10% della volumetria complessivamente assegnata ad ogni A.T.O. sia in aumento che in riduzione, opera prevalentemente sulla quantità volumetrica destinata ai recuperi funzionali, come precisato nelle N.T.A. ed è applicabile solo ed esclusivamente in sede di redazione del Piano degli Interventi, che ne stabilirà l entità e le modalità di attuazione. IL CREDITO EDILIZIO RESIDENZIALE. L art. 36 della L.R. 11/2004, prevede che: 1. Il Comune nell ambito del Piano di Assetto del Territorio (PAT) individua le eventuali opere incongrue, gli elementi di degrado, gli interventi di miglioramento della qualità urbana e di riordino della zona agricola definendo gli obiettivi di ripristino e di riqualificazione urbanistica, paesaggistica, architettonica e ambientale del territorio che si intendono realizzare e le direttive relative agli interventi da attuare. 2. Il Comune con il Piano degli Interventi (PI) disciplina gli interventi di trasformazione da realizzare per conseguire gli obiettivi del comma La demolizione delle opere incongrue, l eliminazione degli elementi di degrado o la realizzazione degli interventi di miglioramento della qualità urbana, paesaggistica, architettonica e ambientale di cui al comma 1, determinano un credito edilizio. Il tema della trasformabilità del volume, intesa come definizione di un equazione che consenta di parametrare il volume in trasformazione con il volume residenziale equivalente, è proprio della successiva fase tecnico progettuale del Piano degli Interventi, così come l individuazione degli elementi da riqualificare e/o eliminare e la redazione del registro dei CREDITI (art comma 5 - L.R. 11/04). Il PAT, invece, disciplina la materia rispetto agli indirizzi generali, individuando gli elementi territoriali che potenzialmente possono generare un CREDITO e detta, all interno del Norme Tecniche di Attuazione, a cui si rimanda, gli indirizzi generali cui il PI dovrà attenersi. In estrema sintesi l indirizzo generale scelto per l applicazione e quantificazione del CREDITO EDILIZIO è strettamente connesso all incidenza che gli elementi di degrado da eliminare o riqualificare, hanno sulla realizzazione degli indirizzi strategici previsti dal PAT, che individua le situazioni di conflitto e stabilisce la graduatoria di incompatibilità ambientale, sulla base della posizione nei confronti di previsioni di sviluppo della residenza o rispetto all urbanizzazione consolidata, per i quali si consente rispettivamente il trasferimento per un massimo di due terzi del volume nel primo caso e del 50% del volume nel secondo caso. Negli altri casi il credito è previsto nella misura di un terzo del volume. Nelle more del trasferimento sulle strutture esistenti sono consentiti esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria. L attribuzione del credito edilizio comporta obbligatoriamente la demolizione della struttura con restituzione del sedime all uso agricolo. Va ricordato che il PI dovrà individuare anche i cosiddetti punti di atterraggio dei CREDITI stabilendo le modalità e le compensazioni necessarie tra le proprietà interessate, in quanto commercializzabili e quindi potenzialmente vendibili sull intero territorio comunale a chiunque ne abbia interesse (art. 27 comma 4 della L.R. 11/2004).

28 ESTRATTO dal Rapporto Ambientale MODIFICATO

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34 Dalle risultanze dell estratto del Rapporto Ambientale MODIFICATO, parrebbe essere evidente che per realizzare l intervento vanno rispettate DUE CONDIZIONI essenziali: 1 Che sia realizzato un Parco Alberato 2 Che sia realizzata una BARRIERA ACUSTICA VEGETALE su dosso. E evidente che gli Oneri e le Spese relative a queste DUE CONDIZIONI sono a carico dei proprietari dell area

35 Ciò premesso parrebbe essere evidente che il quanto sarebbe stato approvato con la Delibera di Consiglio Comunale 64/2017 NON E CONFORME alle NTA del PAT di seguito, ora si riportano degli estratti che sono stati Allegati alla D.C.C. n 64/2017.

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39 PRG Vigente PAT Adottato nel 2009 PAT approvato nel 2013 PAT Modificato con INTEGRAZIONE al Rapporto Ambientale

40 .ANALISI CONCLUSIONI. Se nelle conclusioni della INTEGRAZIONE al Rapporto Ambientale è stato stabilito che l Osservazione n 75 può essere sostenibile solo se verranno applicate le misure di Mitigazione Proposte - ed in particolare tra tutte quelle indicate si evidenziano queste due condizioni: 1 Che sia realizzato un PARCO ALBERATO e 2 Che sia realizzata una BARRIERA ACUSTICA VEGETALE su dosso - è evidente che gli ONERI e le SPESE per la realizzazione di queste due opere fondamentali per poter realizzare qui, in quest area, un qualsiasi intervento edificabile (di qualsiasi tipologia si volesse comunque approvare) tutti gli ONERI e le SPESE sono A TOTALE CARICO DEI PROPRIETARI. Ciò premesso, relativamente al Verbale della Conferenza dei Servizi del 20 Dicembre 2012 avente ad oggetto: Approvazione Piano di Assetto del Territorio ed esame osservazioni pervenute (Allegato A alla DGRV 556 del 3 Maggio 2013), si evidenzia che nel testo della Prescrizione è stato espressamente riportato il seguente paragrafo: Dovranno inoltre essere assunte nelle norme tecniche le misure di mitigazione individuate in relazione all accoglimento dell Osservazione n 75, II periodo. Ciò premesso, se le proprietà dell area individuata con la Manifestazione di Interesse in questione, insistono nel volere rendere edificale un area della superficie di mq. è evidente che gli ONERI e le SPESE per la realizzazione di queste due opere fondamentali per approvare qui, in quest area, un qualsiasi intervento edificabile (di qualsiasi tipologia si volesse approvare) E E SARA A TOTALE CARICO DEI PROPRIETARI Considerato che se relativamente alla BARRIERA ACUSTICA VEGETALE SU DOSSO questa è un obbligo e quindi non può essere sostituita, invece, se in sostituzione di un PARCO ALBERATO, fosse realizzato un PARCO PUBBLICO

41 ATTREZZATO - in presenza di RILEVANTE INTERESSE PUBBLICO - solo in questo caso potrebbe intervenire nelle spese anche il Comune utilizzando il Contributo di Solidarietà Ambientale della Manifestazione d Interesse. In conclusione va poi detto, che da nessuna parte di quanto approvato nel PAT e/o approvato con e nella INTEGRAZIONE del Rapporto Ambientale della VAS del PAT risulta che alla Osservazione n 75 siamo mai stati assegnati dei volumi a destinazione diversa da quella approvata ed inserita nel PRG e cioè mc. di cui il 75% a destinazione Direzionale ( mc.) e il 25% a destinazione Commerciale ( mc.). Volume di mc. che con il Credito Edilizio si poteva trasferire ad altra area (vedi aree Tortella) ma visto che i Proprietari delle aree relative alla Manifestazioni di Interesse hanno chiesto la cancellazione delle norme dell art. 8.e della NTA la possibilità di trasferimento di Crediti Edilizi è oggi impossibile da attuare. Volume che si sarebbe potuto anche far rimanere sulla area di proprietà, applicando quanto stabilito dal PAT e cioè una trasformazione di destinazione urbanistica da Produttiva a Residenziale, che però permette di poter recuperare solo un terzo del volume disponibile, soluzione che anche questa ad oggi non è possibile, visto che i numeri delle capacità insediative del PAT con la INTEGRAZIONE del Rapporto Ambientale (forse per una banale dimenticanza) non sono stati aggiornati e pertanto ad oggi, il voler assegnare a queste aree una possibilità edificatoria di mc. a destinazione Residenziale è possibile solo con una Variante al PAT. In conclusione a quanto sin qui analizzato ed evidenziato, è evidente che la Delibera di Consiglio Comunale n 64 del e anche la Delibera di Giunta Comunale n 114 del sono delibere illegittime e nulle in quanto non rispettano le Norme e i Contenuti del PAT e tanto meno rispettano quanto stabilito (forse con approvazione anche questa illegittima) nella INTEGRAZIONE al Rapporto Ambientale della VAS del PAT. Dato che il Comune - per realizzare le Opere di Mitigazioni per Caselle - ha bisogno di quelle aree, a fronte di un evidente e RILEVANTE INTERESSE PUBBLICO si potrebbe predisporre una VARIANTE PUNTUALE al PAT per realizzare un PARCO PUBBLICO ATTREZZATO cosi definito: PARCO e PONTE dell UNIONE di CASELLE, che se il suo iter avesse da iniziare oggi potrebbe concludersi prima della decadenza del Consiglio Comunale.

.1 e 2 Stralcio INFRASTRUTTURE VERDI.

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