A cura di Agostino Megale Nicola Cicala

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1 A cura di Agostino Megale Nicola Cicala

2 23 luglio settembre 2018 I contratti hanno difeso il salario dall inflazione Perché allora i salari non sono cresciuti? 25 anni di salari I salari lordi e netti devono crescere più dell inflazione 1) Fisco sul lavoro troppo pesante; 2) Non è cresciuta la produttività 2

3 Rinnovare i contratti aperti Chiudere CCNL BCC 5 anni di ritardo Negli anni della crisi siamo passati da 416 a 800 CCNL Ridurre i CCNL a 30/40 Possibile, gradualmente, prospettare CCNL unici di settore? 3

4 2007Q1 2007Q3 2008Q1 2008Q3 2009Q1 2009Q3 2010Q1 2010Q3 2011Q1 2011Q3 2012Q1 2012Q3 2013Q1 2013Q3 2014Q1 2014Q3 2015Q1 2015Q3 2016Q1 2016Q3 2017Q1 2017Q3 2018Q1 115,0 110,0 105,0 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 Produzione industriale in calo tendenziale - 1,3% rispetto al rallenta anche la Germania. Incidono i dazi di Trump e i consumi delle famiglie. Pil: l Italia tra due crisi Italia -10,6 Media dei paesi euro 108,3 Italia 97,7 Euro area (19 countries) Italy L Italia ha attraversato due recessioni ed è cresciuta meno della media dei paesi dell area euro. Fonte Eurostat 4

5 PIL reale 1,7 1,6 1,5 1,4 1,3 1,0 1,2 0,9 0,6 0, ,7-2,8-5,5 Le previsioni di crescita del PIL in Italia sono decisamente modeste, l 1% circa fino al Fonte Istat previsioni Mef 5

6 2,0 1,5 1,0 0,5 E vero che il numero di occupati arriva ai 23 milioni ma visto il crollo delle ore lavorate gli occupti reali a tempo pieno sono ancora circa 22 milioni Occupati (Ula) 0,0-0, ,0-1,5-2,0-2,5 Il jobs act ha fallito! Prevalgono i contratti a tempo -3,0 Nelle previsioni non c è alcuna svolta per l occupazione. Fonte Istat previsioni Mef 6

7 Problema occupazione in Italia: Il jobs act è un buco nell acqua ma anche il cosiddetto «decreto dignità» reintroduce i voucher e non l articolo 18 e non introduce soluzioni per l occupazione dei giovani, altro che dignità. Nel 2017/2018 circa il 70% è assunto con contratti a termine, sono stati spesi 20 mld finiti i quali si è tornati alle assunzioni a tempo determinato. Il problema non era l art. 18 che oggi, visto il flop, andrebbe reintrodotto. 7

8 Le disuguaglianze salariali in Italia nella crisi Retribuzione netta mensile (12 mensilità) (1.351) Mezzogiorno rispetto al nord % Donna rispetto ad un uomo % Giovane anni rispetto alla media % Precario rispetto alla media % Impresa fino a 19 rispetto alla media % Citt. straniero UE rispetto alla media % Citt. straniero NON UE rispetto alla media %

9 Le disuguaglianze salariali in Italia nella crisi Un giovane (under 35) guadagna oltre 4 mila euro in meno all anno rispetto alla media In dieci anni un giovane perde oltre 40 mila euro di salario rispetto alla media 9

10 Milioni di poveri Povertà assoluta Povertà relativa oltre 4 milioni in povertà assoluta Dati Istat - individui

11 La ricchezza nelle mani di pochi Il 20% (i più ricchi) detengono il 70% della ricchezza nazionale Il 60% della popolazione vive con il 13% della ricchezza nazionale miliardi 11

12 Compensi top manager I primi cento top manager più pagati delle società italiane hanno guadagnato nel 2015 retribuzioni complessive pari a 352 milioni di euro lordi l anno. Nel 2016 alcuni top manager hanno guadagnato meno, nel 2017 altri come il Governatore di Banca d Italia e alcuni banchieri (pochi) si sono auto ridotti tra il 35 e 40% ma la media è alta. Industria Banche - assicurazioni 100 manager Mediamente oltre 3 mln di euro l anno Un uomo non può valerne 100 Governo Renzi: bene il tetto ai manager pubblici (240 mila euro) Bene la riduzione di alcuni banchieri Bene il tetto per il MPS Compensi troppo alti: nel 1970 il rapporto era 1 a 30 oggi è più che triplicato 12

13 Confronto retributivo con Francia e Germania nel euro al mese euro al mese + 0 Germania Francia Italia Un lavoratore tedesco percepisce mediamente annualmente oltre euro lordi in più di uno italiano e uno francese quasi 7,7 mila. 13

14 Salari e inflazione: Indice dei prezzi al consumo IPCA Retribuzioni lorde contrattuali Retribuzioni lorde di fatto con effetto-composizione, superminimi, straordinari, integrativa, ecc. Retribuzioni nette di fatto al netto di tasse e contributi +1,5% +0,5% +1,1% +0,5% I valori in sono relativi alla retribuzione annua. stabilite dai CCNL (-1,0%; -287 ) (-0,4%; -119 ) (-1,0%; -215 ) H Retribuzioni contrattuali +1,1% Inflazione Ipca +1,7% 14

15 Salari e inflazione: Indice dei prezzi al consumo IPCA Retribuzioni lorde contrattuali stabilite dai CCNL +18,0% (+1,9%; +437 ) Retribuzioni lorde di fatto con effetto-composizione, superminimi, straordinari, integrativa, ecc. Retribuzioni nette di fatto al netto di tasse e contributi E senza gli 80 euro? +16,2% +12,1% +9,5% Senza 80 : +5,8% (-10,4%) I valori in sono relativi alla retribuzione annua. (-4,1%; ) (-6,7%); ) Le retribuzioni di fatto vanno peggio delle contrattuali non perché vi sia una diffusa mancata osservanza dei minimi nel lavoro regolare, ma perché le voci extra-ccnl non hanno, ad iniziare dalla contrattazione integrativa, tenuto il passo nella crisi. 15

16 Salari e inflazione, fisco: la perdita cumulata è sul salario netto Tot perdita Un lavoratore, in media, negli ultimi dieci anni ha perso di salario. 16

17 Quarant anni di salari Aumento contrattuale (CCNL) Produttività a prezzi costanti Indice prezzi al consumo PIL +3,8 PIL +2,4 PIL +1,6 PIL -1,4 Disoc. 6,7% Disoc. 9,3% Disoc. 10,3% Disoc. 11% 16,2 14,1 8,0 8,2 2,5 2,8 2,6 2,0 1,8 2,5 1,8 2,2 1,5 0,7 0,

18 Le retribuzioni contrattuali hanno difeso dall inflazione Intermediazione monetaria (Credito) Assicurazioni Attività ausiliarie Credito-Assicurazioni Prodotti chimici Metallurgia e prodotti in metallo Commercio * (*) 2017: proiezioni 18

19 Retribuzioni lorde contrattuali e di fatto nel Credito 51,7 51,2 52,0 46,9 48,9 39,3 40,1 37,9 39,0 Retribuzioni contattuali Retribuzioni di fatto * (*) 2017: proiezioni 19

20 Senza investimenti (di qualità) la produttività non cresce 27 anni di produttività del lavoro Italia Francia Germania Spagna UK +9% +27% +25% +25% +41% 20

21 In Italia si lavora di più: +258 ore (+32 giorni) rispetto alla Francia e +367 (46 giorni) rispetto alla Germania Stati Uniti Italia Giappone Canada Spagna Regno Unito Francia Olanda Germania Mediamente, gli orari italiani sono più lunghi di quelli delle altre maggiori economie avanzate, con la sola eccezione degli Stati Uniti. La produttività non dipende dalle ore lavorate, ma dagli investimenti. 21

22 Pressione fiscale: quel che avrebbe dovuto essere Quel che è Il salario netto mensile euro Quel che sarebbe dovuto essere Il salario netto mensile euro euro Dati in euro Se la pressione fiscale fosse rimasta quella del 1980 il salario netto mensile medio solo per il minor peso del fisco sarebbe più alto di +231 euro. Elaborazioni ISRF LAB - FISAC CGIL 22

23 Oltre la crisi: banche il processo di risanamento e aggregazione Ricapitalizzazione pubblica MPS BPER 4 banche Venete Intesa San Paolo Rimini- Cesena- SM UBI Unicredit ricapitalizza Credit Agricole CARIGE? Si riduce il numero di banche Elaborazioni ISRF LAB - FISAC CGIL 23

24 Superate le crisi senza licenziamenti Uscite 67 mila volontarie Entrate anche grazie al FOC 17 mila assunzioni - 50 mila bancari Dal 2007 al 2023 Superate le crisi senza licenziamenti e con assunzioni Elaborazioni ISRF LAB - FISAC CGIL 24

25 Filiali: la contrazione Oltre filiali in meno nel 2017 Filiali circa Filiali Germania Francia Spagna Elaborazioni ISRF LAB - FISAC CGIL 25

26 Iniziativa formativa seminariale su welfare aziendale credito e assicurazioni Il salario tra primo e secondo livello CCNL 80% del salario 20% II livello CCNL e II livello 20% II livello 10% contrattato 10% unilaterale 4/5% premio 4/5% welfare integrativo 10% contrattato 26

27 Chi paga gli interessi? Circa 23,2 milioni di occupati Circa 16 milioni di pensionati Ogni lavoratore e pensionato paga quasi 620 euro di interessi sul debito pbblico l anno 27

28 Chi paga lo spread? 150 punti di spread equivalgono a 3 miliardi d interessi in più che l Italia deve pagare Nel 2017 abbiamo pagato 73 mld d interessi con risorse che provengono da imposte e tasse Il 32% delle entrate fiscali arrivano dai lavoratori e dai pensionati (IRPEF) che dovranno pagare circa 1 mld di interessi in più a causa dello spread 28

29 Chi paga lo spread? Circa 23,2 milioni di occupati Circa 16 milioni di pensionati Ogni lavoratore e pensionato paga quasi 25 euro di interessi l anno in più 29

30 La manovra del Governo Il sindacato deve costruire una piattaforma e andare dai lavoratori. Poi o sia apre un tavolo di confronto o si va alla mobilitazione Perché? Tra flat tax, reddito di cittadinanza e pensioni la gara a due (Di Maio vs Salvini) ha creato solo confusione. 30

31 In tutti i CCNL da rinnovare si devono aumentare i salari reali. Si deve redistribuire la produttività Ipca prevista ,1% Banca d Italia 2019:1,6%; 2020: 1,9% 2021: 1,9% Totale: 5,4% Serve rinnovare i CCNL sopra l Inflazione aumentando il potere d acquisto 31

32 Serve un aumento dei salari netti riducendo le tasse sul lavoro di 100 euro Si devono aumentare, in 2/3 anni le detrazioni da lavoro dipendente (costo 18 mld inglobando i 10 milioni di lavoratori che percepiscono il bonus) La flat tax è un errore: impraticabile e a vantaggio dei più ricchi 32

33 Per le P.Iva, sull onda della carta dei diritti, servono sezioni speciali nei CCNL per estendere diritti e tutele Difendere il welfare pubblico ma aumentare il salario anche estendendo il welfare integrativo a chi non lo ha 33

34 Le crisi raggiungono i loro massimi quando le diseguaglianze sono al massimo. Oltre la crisi si può andare attraverso la riduzione delle diseguaglianze. Lotta alle diseguaglianze. E tempo di aumentare i salari Serve rinnovare i contratti e aumentare i salari. La contrattazione di 2 livello va estesa Serve un fisco che a partire dal 2017 riduca le tasse sul lavoro tassando le grandi ricchezze oltre gli 800 mila euro Serve una legge sui top manager. Non è sostenibile che 1 vale

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