Scrivere e ri-scrivere

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1 GISCEL Lombardia SEMINARIO DI STUDIO PER DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECON- DARIA DI I E II GRADO Scrivere e ri-scrivere PRODURRE TESTI A PARTIRE DA ALTRI TESTI. L.Centurelli S.Temporiti DOCUMENTAZIONE DI UNA ESPERIENZA COLLABORATIVA Milano ottobre 2018

2 18-25 OTTOBRE MILANO Il materiale in allegato è stato proposto come attività nel corso dei laboratori che si sono svolti a Milano nelle giornate di giovedì 18 e 25 ottobre. La RI-SCRITTURA come forma di scrittura consente di trasformare un testo di partenza in un altro testo secondo determinati parametri. Come pratica didattica viene spesso trascurata o sottovalutata in quanto non se ne conoscono/riconoscono le potenzialità e le positive ricadute sullo sviluppo cognitivo e sulle abilità linguistiche degli studenti. Chi si impegna in un compito di riscrittura ha infatti la possibilità di percepire la lingua non solo come il campo delle regole e dei vincoli, ma anche delle grandi flessibilità e delle risorse molteplici in cui ciascuno può impegnare le proprie conoscenze e le proprie intuizioni giungendo a formulare soluzioni originali e inattese. Così come avviene per la scrittura, anche per la riscrittura esistono diverse interpretazioni: revisione e cioè correzione di errori ortografici, di punteggiatura o come miglioramento degli scopi comunicativi; fase creativa esattamente come lo è la prima fase di stesura scrittura creativa vera e propria che prevede la fase della ideazione, della stesura ed infine della revisione Quest ultima accezione è quella che ha orientato il percorso di lavoro proposto. La RI-SCRITTURA, a partire da un testo che rappresenti un esempio, un modello cui affidarsi, dal quale iniziare e sul quale intervenire, con la guida di consegne specifiche, permette di liberare lo scrittore da problemi di significato e ideazione spostando in questo modo l attenzione dalla creatività di pensiero alla creatività di forme. La rielaborazione del testo, il gioco messo in atto per modificarlo ottenendo altri testi, è una delle operazioni più produttive e capaci di sintetizzare le varie attività linguistiche. Nel caso dei giochi linguistici, che rientrano tra le pratiche di riscrittura, si attiva invece una ricerca di soluzioni che coinvolgono l inventiva, la creatività, la fantasia trasformando così la scrittura in una attività di problem - solving che ottiene risultati migliori o comunque più ricchi se affrontata in forma collaborativa. Nella convinzione che, se vogliamo ottenere delle idee nuove dobbiamo usare come base delle idee vecchie, sono state proposte attività diversificate tra le quali scegliere le relative a forme di - Riscrittura cognitiva la quale coinvolge sia l azione creativa, sia il ragionamento: modificando l organizzazione di un singolo script per collegarne più di uno in modo creativo, - Riscrittura pragmatica che consiste nel riscrivere un testo variando il registro linguistico o le azioni comunicative

3 - Riscrittura semantica in cui rientrano gli esercizi che hanno come finalità tutto ciò che riguarda che fare con la competenza lessicale. La lingua viene percepita non solo come insieme di regole e vincoli, ma anche momento in cui la flessibilità e le risorse di ciascuno possono esser messe a frutto per giungere a scoprire e formulare soluzioni innovative e originali. L intento del laboratorio è stato quello di portare i partecipanti a scoprire, ove già non ne fossero consapevoli, le molteplici implicazioni positive che questa pratica consente di attivare nel corso del processo di apprendimento, miglioramento, potenziamento dell attività di scrittura. I partecipanti sono stati posti in condizione di lavorare in piccoli gruppi costituiti casualmente e hanno dovuto calarsi nei panni di ipotetici studenti per sperimentare attività replicabili poi all interno delle singole classi.

4 TESTO 1 IL CORVO E LA VOLPE 1)Messer corvo aveva trovato sul davanzale della finestra un bel pezzo di formaggio: era proprio la sua passione e volò sul ramo di un albero per mangiarselo in santa pace. 2)Ed ecco passare di là una volpe furbacchiona, che al primo colpo d'occhio notò quel magnifico pezzo di formaggio giallo. 3)Subito pensò come rubarglielo. "Salire sull'albero non posso" si disse la volpe, "perché lui volerebbe via immediatamente, ed io non ho le ali Qui bisogna giocare d'astuzia!". 4)Che belle penne nere hai! - esclamò allora abbastanza forte per farsi sentire dal corvo; - se la tua voce è bella come le tue piume, tu certo sei il re degli uccelli! Fammela sentire, ti prego! 5)Quel vanitoso del Corvo, sentendosi lodare, non resistette alla tentazione di far udire il suo brutto cra crà!, ma, appena aprì il becco, il pezzo di formaggio gli cadde e la volpe fu ben lesta ad afferrarlo e a scappare, ridendosi di lui.

5 RI- SCRITTURA ES 1 Riscrivere il racconto proposto, modificando il ruolo del narratore (DA NARRATORE ESTERNO A NARRATORE INTERNO) Al temine del lavoro indicare - le difficoltà incontrate - le strategie adottate per superarle Indicare per quale classe si ritiene adatta la proposta e quali obiettivi si intendono perseguire Ricordo quel giorno in cui, svolazzando per la città di Milano, scorsi su un davanzale di una finestra un bel pezzo di gorgonzola. Mi avvicinai. Era cremoso e profumato. Era proprio la mia passione! Afferrai quel ghiotto bocconcino con il becco e volai su un ramo di un albero di piazzale Bacone per mangiarmelo in santa pace. Purtroppo arrivò una volpe furbacchiona che iniziò ad osservarmi incuriosita. Mi accorsi che fissava il mio ghiotto pranzetto. Io mi sentivo al sicuro in alto sul ramo, ma ero piuttosto distratto dalla sua presenza. Ad un tratto la volpe cominciò ad adularmi elogiando le mie belle e soffici penne nere. Io ero tutto inorgoglito anche perché lei era convinta che io avessi pure una bellissima voce e che fossi il re degli uccelli. Mi chiese di cantare per sentire quanto fossi bravo. Io, emozionato, emisi il mio soave cra cra e a quel punto il mio prelibato formaggio cadde a terra all'improvviso e la volpe lesta lesta lo addentò In un attimo rimasi a bocca asciutta mentre la volpe rideva di me.

6 ES 2 Riscrivere il racconto proposto cambiando liberamente l ordine delle sequenze ( per comodità forniamo le sequenze già separate ) porre attenzione ad inserire gli elementi linguistici funzionali a mantenere la coerenza e la coesione. Possibile ampliamento della consegna : inserire nella sequenza N 5 un MONOLOGO INTE- RIORE Al temine indicare per iscritto - le difficoltà incontrate - le strategie adottate per superarle Indicare per quale classe si ritiene adatta la proposta e quali obiettivi si intendono perseguire 3)LA VOLPE Subito pensò come rubarglielo. : "Salire sull'albero non posso PER RU- BARE IL FORMAGGIO DEL CORVO" si disse la volpe, "perché lui volerebbe via immediatamente, ed io non ho le ali Qui bisogna giocare d'astuzia!". 1)INFATTI Messer corvo aveva trovato sul davanzale della finestra un bel pezzo di formaggio: era proprio la sua passione e volò/ PENSÒ DI VOLARE sul ramo di un albero per mangiarselo in santa pace. 2)Ed ecco passare di là una MESSER CORVO NON AVEVA NOTATO LO SGUARDO ATTENTO DELLA volpe furbacchiona CHE, NON TROVANDO CIBO DA UNA SET- TIMANA, STAVA CERCANDO DI CAPIRE COME RUBARGLI che al primo colpo d'occhio notò quel magnifico pezzo di formaggio giallo. 4)Che belle penne nere hai! - esclamò allora LA VOLPE abbastanza forte per farsi sentire dal corvo; E CONTINUÒ LUSINGANDOLO: se la tua voce è bella come le tue piume, tu certo sei il re degli uccelli! Fammela sentire, ti prego! 5)Quel vanitoso del Corvo, sentendosi lodare, non resistette alla tentazione di far udire il suo brutto cra crà!, ma, appena aprì il becco, il pezzo di formaggio gli cadde e la volpe fu ben lesta ad afferrarlo e a scappare, ridendosi di lui. COME È STATO GENEROSO IL RE DEGLI UCCELLI! MI HA REGALATO UN PRAN- ZO DA REGINA IN CAMBIO DI QUATTRO LUSINGHE! ESCLAMÒ LA VOLPE. INTANTO IL CORVO PENSAVA: SARÒ ANCHE A STOMACO VUOTO MA TUTTI HANNO AVUTO L ONORE DI ASCOLTARE IL MIO CANTO SOAVE!

7 ES 3 Riscrivere il racconto utilizzando la tecnica del lipogramma evitando la lettera O 1) Messer Ali nere vide sul davanzale una bella fetta di grana: era sicuramente la sua vivanda preferita e raggiunse la cima di una pianta per mangiarsela in santa pace. 2) Una bestia astuta e dalla pelliccia fulva che passava di là, immediatamente vide quella magnifica fetta gialla di grana. 3) All istante ebbe l idea di rubarla e Salire sulla pianta è inutile si disse l animale perché lui userebbe le ali per andare via. Qui si deve essere furbi. 4) Che belle penne nere hai! disse quindi per farsi sentire da Messer Ali nere. Se quella che emetti è una musica pari alle tue piume, tu sarai sicuramente il re degli uccelli! Fammela sentire, dai! 5) Per la sua vanità, Messer Ali nere a quel sentire, cedette all idea di far udire quel terribile cra cra. Ma appena emise quel cra cra, la fetta di grana gli cadde e la bestia astuta fu ben lesta ad afferrarla e a scappare beffardamente. Difficoltà incontrate: - Trovare sinonimi - Trovare parafrasi - Ricontrollare continuamente la consegna Strategie adottate: - Modificare il genere - Utilizzare sempre gli stessi sinonimi per gli elementi ripetuti nella storia..

8 TESTO 2 IL LEONE E IL TOPOLINO 1. Un topolino correva avanti e indietro sopra il corpo di un leone addormentato. 2. Quello si svegliò e afferratolo stava per mangiarselo. 3. Ma il topolino lo scongiurò di lasciarlo libero, dicendogli che se lo avesse salvato gli avrebbe ricambiato il favore. 4. Il leone sorrise e lo lasciò andare. 5. Non molto tempo dopo il leone fu catturato da alcuni cacciatori che lo legarono con una corda ad un albero. 6. Il topolino, che aveva sentito i suoi lamenti, rosicchiò la corda e lo liberò, dicendogli: Un giorno tu sorridesti di me, pensando che io non fossi in grado di ricambiare il favore. 7. D ora innanzi, invece, sarai convinto che esiste la gratitudine anche presso i topi,

9 RI-SCRITTURA ES 1 Riscrivere il racconto proposto cambiando l ordine delle sequenze ( si consiglia di partire dall ultima) porre attenzione ad inserire elementi gli elementi linguistici funzionali a mantenere la coerenza e la coesione. Al temine indicare - le difficoltà incontrate - le strategie adottate per superarle Indicare per quale classe si ritiene adatta la proposta e con quali obiettivi si intendono perseguire Riscrivere Il topo e il leone sfasando l ordine cronologico delle sequenze. 7) D ora innanzi sarai convinto che esiste la gratitudine anche presso i topi, disse un giorno un topolino ad un leone. 5)Infatti non molto tempo prima il leone era stato catturato da alcuni cacciatori che lo avevano legato con una corda ad un albero. 6)In quell occasione il topolino, che aveva sentito i suoi lamenti, lo aveva liberato rosicchiando la corda e gli aveva detto: Un giorno tu sorridesti di me, pensando che io non fossi in grado di ricambiare il favore. 2)Il leone, perplesso, non ricordava a cosa facesse riferimento il topolino, ma quest ultimo gli rammentò la volta in cui si era svegliato e afferratolo stava per mangiarselo. 3)In quell occasione il topolino lo aveva scongiurato di lasciarlo libero, dicendogli che se lo avesse salvato gli avrebbe ricambiato il favore. 4)Gli ricordò anche che lui aveva sorriso e lo aveva lasciato andare. 1)Tutto questo successe perché il topolino correva avanti e indietro sopra il corpo del leone addormentato Il gruppo ha riscritto il testo adottando le seguenti strategie: inserendo le parti colorate in azzurro e modificando/adattando le voci verbali Ha sostituito il discorso indiretto a quello diretto Ritiene la proposta adeguata ad una cl.iv che potrebbe essere proposta con obiettivo di abituare gli alunni al rispetto della coerenza e coesione del testo.

10 ES 2 Riscrivere il racconto proposto cambiando liberamente l ordine delle sequenze ( per comodità forniamo le sequenze già separate ) porre attenzione ad inserire gli elementi linguistici funzionali a mantenere la coerenza e la coesione. Possibile ampliamento della consegna : inserire nella sequenza N 5 un MONOLOGO INTE- RIORE Al temine indicare per iscritto - le difficoltà incontrate - le strategie adottate per superarle Indicare per quale classe si ritiene adatta la proposta e quali obiettivi si intendono perseguire 1. Il nonno di Giulia disse alla nipotina: - Dopo aver ascoltato questa storia, sarai convinta che esiste la gratitudine anche presso i topi 2. Tanto tempo fa un leone fu catturato da alcuni cacciatori che lo legarono con una corda ad un albero. 3. Un topolino, che aveva sentito i suoi lamenti, rosicchiò la corda e lo liberò dicendogli: Un giorno tu sorridesti di me, pensando che io non fossi in grado di ricambiare un tuo favore. 4. Infatti, molto tempo prima, il topolino si era ritrovato a correre avanti e indietro sopra il corpo del leone addormentato. 5. Quello, svegliatosi, lo aveva afferrato per mangiarselo. 6. Il topolino, allora, lo aveva scongiurato di lasciarlo libero, dicendogli che se lo avesse salvato gli avrebbe ricambiato il favore. 7. Il leone aveva sorriso e lo aveva lasciato andare pensando: Mai un topolino riuscirà ad aiutare il Re della foresta!.

11 RIASSUMERE- RI-SCRIVERE per imparare, avvalendosi di un testo espositivo con blocchi di informazioni Il testo espositivo trasmette al lettore informazioni, ne spiega alcuni aspetti e costituisce un documento. Le informazioni sono normalmente organizzate in blocchi che, entro certi limiti, possono essere spostati all interno della struttura testuale. LA PATATA DEFINIZIONE La patata appartiene alla vasta famiglia delle solanacee, assieme ad alcune altre specie importanti come il pomodoro e la melanzana. E una pianta annuale. DESCRIZIONE La pianta della patata ha uno stelo verde o bruno, alto da 50 a 100 centimetri circa. Le foglie, di color verde, sono piuttosto pelose nella parte inferiore. I fiori, bianco-violacei, hanno la forma di una campanula e sono raggruppati in infiorescenze che ben presto si trasformano in piccoli frutti tondeggianti. Essi contengono tanti piccoli semi bianchi che non sono commestibili. Commestibile è invece il tubero che si forma nel terreno per ingrossamento dei numerosi rizomi. VARIETA Le varietà esistenti sono numerosissime, ma si distinguono tra loro in base alla diversa rapidità di sviluppo: precoci, mediamente precoci, mediamente tardive, tardive. Le prime due varietà sono conosciute anche come patate novelle STORIA L esatta data di inizio della coltivazione della patata rimane sconosciuta. Si ritiene, comunque, che ciò sia avvenuto sugli altipiani andini, al confine tra la Bolivia e il Perù, in un periodo che va dal 5000 al 2000 avanti Cristo: lo stesso periodo in cui l uomo imparò ad addomesticare il lama. DIFFUSIONE Colombo non ebbe occasione di conoscere la patata, che fu portata per la prima volta in Europa dagli Spagnoli intorno al Cinquant anni più tardi la patata raggiunse gli Stati Uniti, ma non a Sud: ve la portarono gli europei, facendole attraversare ancora una volta l Atlantico

12 RI-SCRITTURA Dopo aver letto con attenzione il testo diviso in blocchi, riscriverlo cambiando l ordine dei blocchi informativi (senza indicare i titoli) e utilizzando elementi linguistici funzionali a mantenere il nuovo testo coerente e coeso. La patata appartiene alla vasta famiglia delle solanacee, assieme ad alcune altre specie importanti come il pomodoro e la melanzana. E una pianta annuale. L esatta data di inizio della coltivazione della patata rimane sconosciuta. Si ritiene, comunque, che ciò sia avvenuto sugli altipiani andini, al confine tra la Bolivia e il Perù, in un periodo che va dal 5000 al 2000 avanti Cristo: lo stesso periodo in cui l uomo imparò ad addomesticare il lama. Colombo non ebbe occasione di conoscere la patata, che fu portata per la prima volta in Europa dagli Spagnoli intorno al Cinquant anni più tardi la patata raggiunse gli Stati Uniti, ma non a Sud: ve la portarono gli europei, facendole attraversare ancora una volta l Atlantico La pianta della patata ha uno stelo verde o bruno, alto da 50 a 100 centimetri circa. Le foglie, di color verde, sono piuttosto pelose nella parte inferiore. I fiori, biancoviolacei, hanno la forma di una campanula e sono raggruppati in infiorescenze che ben presto si trasformano in piccoli frutti tondeggianti. Essi contengono tanti piccoli semi bianchi che non sono commestibili. Commestibile è invece il tubero che si forma nel terreno per ingrossamento dei numerosi rizomi. Le varietà esistenti sono numerosissime, ma si distinguono tra loro in base alla diversa rapidità di sviluppo: precoci, mediamente precoci, mediamente tardive, tardive. Le prime due varietà sono conosciute anche come patate novelle

13 L ONDA Sciacqua, sciaborda, scroscia,schiocca,schianta, romba, ride, canta, accorda, discorda, tutto accoglie e fonde, le dissonanze acute nelle sue volute profonde, libera e bella numerosa e folle, possente e molle, creatura viva che gode del suo mistero fugace. D Annunzio

14 RI-SCRITTURA Dopo approfondita analisi e discussione sul contenuto e sulla forma della poesia di D annunzio, costruire collettivamente un testo poetico con altro tema (ad es. la pioggia, il vento, il treno, il cavallo, la caffetteria) cercando di mantenere la metrica della poesia di partenza. Prestare attenzione a mantenere il più possibile le categorie grammaticali sostituite. ES 1 ES 2 IL VENTO Onde solfeggia, ondeggia lotta, lamenta, lambisce vibra, vortica, stupisce sferza, volteggia tutti accarezza e solleva i vortici umani nei suoi ricordi lontani alleva, soffia e sibila, leggero e lieve, potente e greve, il suo volto che smuove il mio spirito intatto. IL TRENO Sbuffa, risuona, fischia, stride, frena, corre, urla, trema, s arresta, riparte, tutti accoglie e porta, i viaggiatori intenti nelle sue carrozze discrete, libero e folle stipato e stanco, sudato e affranto, lamiera piena echeggia delle sue voci segrete.

15 Es 3 LA PIOGGIA Cade, batte, schizza, scroscia, canta, bagna, inzuppa, allaga, inonda, lava, tutto copre e trascina, le piante vive e tutto rovina, fresca e leggera, fitta e sottile, insistente e gentile, creatura viva che nutre di vita la terra.

16 LA RANA E IL BUE 1 C era una volta una rana presuntuosa che non perdeva mai l occasione per far vedere alle sue compagne quanto fosse diversa e migliore di loro. Se saltavano, lei cercava sempre di saltare più in alto di tutte, se si tuffavano voleva essere la prima a scendere in acqua: insomma, qualsiasi cosa si facesse, voleva primeggiare. 2 Un giorno venne ad abbeverarsi vicino al loro stagno un grosso bue e le rane scapparono tutte impaurite a nascondersi tra le canne. Poi, quando si accorsero che il bue non era pericoloso, si avvicinarono ad osservare la grande bestia. 3 Come è grosso! disse una. 4 E un altra esclamò: Per fare una rana grande come lui ci vorrebbero mille rane come noi e forse più!. 5 La rana presuntuosa, che all avvicinarsi del bue si era spaventata più delle altre, si era invece tuffata in acqua. Dopo un po raggiunse le altre e, ascoltando i loro commenti, osservò: 6 Si, è più grande di noi, ma non mi sembra poi cosi grosso!. 7 Le sue compagne non le dettero retta e allora la rana boriosa alzò la voce e, gonfiando il petto, disse: 8 Anch io posso diventare grande come il bue! Guardate!. 9Le rane tutt intorno si misero a ridere. 10 Sei piccola, troppo piccola! la prendevano in giro le compagne. 11La rana allora gonfiò ancora di più il petto. 12 Guardate adesso! disse con un filo di voce per trattenere l aria. 13 Sei ancora piccola! sghignazzarono le altre. 14 E adesso? sussurrò gonfiandosi ancora di più. 15 Il bue è molto più grosso! si sentì rispondere. 16La rana boriosa e testarda fece un ultimo disperato tentativo: inspirò più aria che

17 poteva e si gonfiò, si gonfiò finchè BUUUUMMMMM! SCOPPIO 17Le altre rane, si accorsero con spavento che la loro compagna era scomparsa. 18Il bue, che aveva alzato la testa nel sentire lo scoppio, si rimise a bere tranquillo, mentre le rane si allontanavano commentando: 19 Chi troppo vuole, non ottiene niente. 20Chi nasce piccolo non deve desiderare di essere come chi nasce grande perché questo può portargli dei guai. Riscrivere il racconto proposto, sfasando l ordine cronologico delle sequenze ; porre attenzione ad inserire elementi linguistici funzionali a mantenere la coerenza e la coesione. Anche i conduttori di laboratorio hanno sperimentato l attività proposta ai partecipanti,cimentandosi con un testo per così dire, più complesso e articolato. Quello che segue è il risultato del lavoro da loro prodotto. CONDUTTORI DI LABORATORIO.IN. GIOCO 20) Chi nasce piccolo non deve desiderare di essere come chi nasce grande perché questo può portargli dei guai, lo ricorda anche il proverbio 19) Chi troppo vuole, non ottiene niente. 18) In un prato c era una bue che pascolava tranquillo, ad un certo punto aveva alzato la testa nel sentire lo uno scoppio, ma poi si rimise a bere tranquillo, mentre le rane che si trovavano lì vicino, si allontanavano commentando un triste fatto: 17)(Le altre rane,) si erano accorte infatti () con spavento che (la) una loro compagna era scomparsa. 16Si trattava della (La) rana boriosa e testarda che aveva fatto (fece) un ultimo disperato tentativo: aveva inspirato (inspirò) più aria che poteva e si era gonfiata (gonfiò,)) finchè BUUUUMMMMM! era scoppiata (SCOPPIO ) 15Poco prima di fare questa misera fine, si era sentita rispondere dalle compagne Il bue è molto più grosso di te! 14 e poco prima aveva chiesto ancora E adesso? e lo aveva sussurrato (sussurrò) gonfiandosi ancora di più.

18 13Ma le compagne avevano sghignazzato Sei ancora piccola! (sghignazzarono le altre.) 12e ancora prima aveva esclamato Guardate adesso! (disse) con un filo di voce per trattenere l aria. 11)La rana aveva infatti cominciato a gonfiare il petto (allora gonfiò) ancora di più perché Le compagne le dicevano 10 Sei piccola, troppo piccola! (Le rane tutt intorno si misero) 9 )e si misero a ridere. 8) Prima, lei le aveva sfidate proclamando Anch io posso diventare grande come il bue! Guardate!. 7 Le sue compagne non le dettero retta e allora la rana boriosa (alzò)aveva alzato la voce e gonfiando il petto, aveva concordato: 6 Sì, è più grande di noi, ma non mi sembra poi così grosso!. 5) La disavventura della ( C era una volta una) rana presuntuosa ebbe inizio (La rana presuntuosa,) un giorno in cui all avvicinarsi del bue si era spaventata più delle altre, e si era invece tuffata in acqua. Dopo un po emersa dall acqua raggiunse le altre e, sentì una compagna che, indicando il bue diceva ammirata 4 Per fare una rana grande come lui ci vorrebbero mille rane come noi e forse più!. 3E un altra esclamò: Come è grosso! 2 Tutto questo accadde quel (Un) giorno in cui era venuto (venne) ad abbeverarsi vicino al loro stagno un grosso bue e le rane scapparono tutte impaurite a nascondersi tra le canne. Poi, quando si accorsero che il bue non era pericoloso, si avvicinarono ad osservare la grande bestia. 1)Tra le rane ce ne era una presuntuosa che non perdeva mai l occasione per far vedere alle sue compagne quanto fosse diversa e migliore di loro: se saltavano, lei cercava sempre di saltare più in alto di tutte, se si tuffavano voleva essere la prima a scendere in acqua: insomma, qualsiasi cosa si facesse, voleva primeggiare.

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