Avviamenti e cessazioni 2014

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1 Avviamenti e cessazioni 2014 analisi dei dati annuali pubblicati da ARIFL Regione Lombardia Marzo 2015.

2 Per il quinto anno consecutivo il saldo avviamenti/cessazioni in provincia di Bergamo è negativo. Nel 2014 il saldo negativo è di (cioè le cessazioni sono più degli avviamenti) avviamenti e cessazioni 2014 I dati vanno letti con una certa cautela perché non sempre rilevati in modo omogeneo. Dal 2013 i dati non comprendono: - il lavoro domestico - stage e tirocini - lavori socialmente utili. Quel che i dati non dicono I dati pubblicati dalla Regione riportano il numero di avviamenti e cessazioni ma non la durata dei rapporti di lavoro. Così non è possibile interpretare correttamente le variazioni: un +20% degli avviamenti di una settimana conta assai meno di un +2% degli avviamenti a tempo indeterminato. Per il livello provinciale vengono indicati solo i totali: non si conoscono la composizione per età, per nazionalità, per sesso, né le cessazioni per settore o le tipologie contrattuali. Presso l Assessorato al lavoro della Provincia si è costituito un gruppo tecnico (Provincia, parti sociali, Camera di Commercio) col fine di riuscire a produrre periodicamente report con dati omogenei avviamenti cessazioni avviamenti cessazioni saldo avviamenti cessazioni

3 AVVIAMENTI Solo l agricoltura regge il livello del 2010 in tutti gli altri settori il calo degli avviamenti è sensibile la perdita maggiore è nelle costruzioni agricoltura commercio e servizi ma l agricoltura rappresenta solo l 1,9% degli avviamenti (l 1,5% nel 2010) e la sua tenuta incide marginalmente sul panorama dell occupazione a livello provinciale costruzioni agricoltura commercio e servizi costruzioni industria agricoltura ,36 105,10 109,07 101,03 commercio e servizi ,74 90,25 85,54 81,89 costruzioni ,95 76,05 82,97 73,76 industria ,54 87,90 94,12 91, industria

4 AVVIAMENTI calo in tutti i Centri per l Impiego le perdite maggiori a Clusone, Lovere e Albino Grumello del Monte Bergamo Albino Zogno Ponte San Pietro Romano di Lombardia Treviglio Clusone Trescore Balneario Lovere Grumello del Monte ,8 117,8 91,3 93,8 Bergamo ,8 106,7 90,8 92,9 Albino ,3 105,5 78,0 83,0 Zogno ,6 115,3 88,9 93,6 Ponte San Pietro ,1 105,7 83,0 90,4 Romano di Lombardia ,5 108,8 90,2 97,6 Treviglio ,3 119,3 94,6 88,8 Clusone ,4 103,3 81,5 77,9 Trescore Balneario ,0 109,3 96,2 95,8 Lovere ,7 97,5 74,7 79,0 0,0-5,0-10,0-15,0 Avviamenti Clusone -22,1 Lovere -21,0 Albino -17,0 Treviglio -11,2 Ponte San Pietro -9,6 Bergamo -7,1 Zogno -6,4 Grumello del Monte -6,2 Trescore Balneario -4,2 Romano di Lombardia -2,4-20,0-25,0

5 Le tendenze regionali dati a livello regionale (non sono disponibili dati provinciali) forme contrattuali Apprendistato 3,3% 3,2% 2,8% 3,1% 3,2% Tempo indeterminato 29,0% 28,2% 26,3% 27,0% 24,4% Lavoro a progetto 12,5% 11,7% 10,4% 8,8% 8,3% Somministrazione 14,1% 14,7% 16,9% 13,4% 15,1% Tempo determinato 41,2% 42,2% 43,6% 47,6% 49,0% 3,3% Apprendistato 3,2% 2,8% 3,1% 3,2% Lavoro a progetto 12,5% 11,7% 10,4% 8,8% 8,3% Somministrazione 14,1% 14,7% 16,9% 13,4% 15,1% Tempo indeterminato 29,0% 28,2% 26,3% 27,0% 24,4% Tempo determinato 41,2% 42,2% 43,6% 47,6% 49,0% Avviamenti e forme contrattuali Nettamente prevalenti le forme di lavoro precario e temporaneo. Il contratto a tempo indeterminato scende sotto il 25%; quasi la metà degli avviamenti è a tempo determinato. In ripresa il lavoro interinale (somministrazione) e in calo il lavoro a progetto. I dati andrebbero integrati con quelli del ricorso ai voucher di lavoro occasionale, in forte crescita e in competizione al ribasso col lavoro a progetto.

6 Le tendenze regionali dati a livello regionale (non sono disponibili dati provinciali) trasformazioni Da Apprendistato a T. Indeterminato Da T. Determinato a T. Indeterminato 11,4% 9,7% 12,6% 11,4% 9,7% 53,0% 53,4% 49,9% 53,0% 53,8% Da T. Parziale a T. Pieno 22,3% 22,8% 24,5% 22,3% 21,5% Da T. Pieno a T. Parziale 6,5% 8,0% 6,9% 6,5% 8,8% Le trasformazioni Nel 2014 le trasformazioni sono state, in tutta la Lombardia, ; poiché gli avviamenti sono stati quasi 130mila, le trasformazioni rappresentano l 8,8% degli avviamenti. Non ci sono nel corso degli anni grandi variazioni nel tipo di trasformazioni tranne che nel passaggio da tempo pieno a tempo parziale. Se si trattasse di tempo parziale richiesto per conciliazione degli impegni familiari sarebbe un dato positivo, ma non c è certezza che sia così. Da notare che il 9,7% di trasformazioni da apprendistato a tempo indeterminato si riferisce a apprendisti su un totale di circa 41mila, quindi meno di un apprendista su tre viene confermato a tempo indeterminato.