PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE (PON) INCLUSIONE
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- Ambra Moroni
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1 PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE (PON) INCLUSIONE cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo GLI OBIETTIVI DEL PON Riduzione della povertà e dell esclusione sociale Promozione dell innovazione sociale Attraverso il PON si intende in particolare rafforzare i percorsi di attivazione e le reti per la presa in carico delle famiglie e delle persone fragili. Il risultato che ci si aspetta è favorire la creazione della infrastruttura sociale necessaria al cambio di paradigma rispetto alle misure assistenziali, che si rifletta in una migliore qualità dei servizi sociali in Italia e in una maggiore efficacia della misura nazionale di contrasto alla povertà (SIA).
2 AVVISO PUBBLICO N. 3/2016 per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Sociale Europeo, programmazione , Programma Operativo Nazionale (PON) "Inclusione", proposte di intervento per l'attuazione del Sostegno per l'inclusione attiva L'Avviso prevede una dotazione finanziaria complessiva per l Italia di ,00 euro, è rivolto agli Ambiti territoriali per la realizzazione di interventi di attuazione del Sostegno per l'inclusione attiva (SIA).
3 Finanziamenti ai Comuni per rafforzare i servizi di presa in carico Entro il 15 febbraio 2017 i Comuni organizzati per Ambiti territoriali dovevano presentare proposte progettuali finalizzate a rafforzare la rete dei servizi per la presa in carico e l'attivazione dei nuclei familiari beneficiari del SIA L Ambito Territoriale denominato EX Conferenza dei Sindaci Azienda ULSS 13 è composto dai Comuni di: Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fiesso D'Artico, Fossò, Martellago, Mira, Mirano, Noale, Pianiga, Santa Maria di Sala, Salzano, Scorzè, Spinea, Stra, Vigonovo Il Comune capofila per il progetto PON INCLUSIONE per l Ambito Territoriale EX Conferenza dei Sindaci Azienda ULSS 13 è il
4 OBBLIGHI IN CAPO AL BENEFICIARIO (art 4 comma 7) Progettazione Iter amministrativo per la realizzazione delle azioni Coordinamento progetto, gestione e organizzazione del personale Legittimità della spesa dichiarata Sistema di contabilità separata Codificazione contabile adeguata Conservazione della documentazione amministrativa e contabile Utilizzo e alimentazione del sistema informativo SIGMA Sorveglianza Verifica gestionale Monitoraggio e valutazione Rispetto degli obblighi derivanti dalle normative di settore
5 DESTINATARI (art. 6 comma 1) I DESTINATARI FINALI DEI PROGETTI DEVONO ESSERE IN VIA GENERALE I NUCLEI FAMILIARI BENEFICIARI DEL SIA azioni dirette azioni indirette LE PROPOSTE DEVONO ESSERE ARTICOLATE NELLE SPECIFICHE AZIONI AMMISSIBILI DESCRITTE NELLA TABELLA 4 ALLEGATA ALL AVVISO
6 LINEE GUIDA: IL MODELLO DI PRESA IN CARICO NEI SERVIZI SOCIALI a. Preassessment (pre-analisi) prima raccolta di informazioni sul nucleo familiare finalizzata ad orientare gli operatori e le famiglie nella decisione sul percorso da svolgere per la definizione del progetto e a determinare la composizione dell Equipe Multidisciplinare che dovrà accompagnare e attuare il progetto stesso; b. Costituzione delle Equipe Multidisciplinare, normalmente composte da un assistente sociale e un operatore dei centri per l impiego, cui si aggiungono eventuali altre figure professionali, identificate sulla base dei bisogni emersi nel Preassessment; c. Assessment (Quadro di analisi) identificazione dei bisogni e delle potenzialità di ciascuna famiglia, nonché dei servizi e delle reti familiari e sociali che possono supportarla; d. Progettazione - individuazione dell insieme delle azioni da intraprendere; e. Interventi attivazione di un sistema coordinato di interventi e servizi per l inclusione attiva quali: inserimento al lavoro, assistenza educativa domiciliare, sostegno al reddito complementare al beneficio del SIA, sostegno all alloggio
7 STRUTTURA ORGANIZZATIVA LOCALE PER IL PON INCLUSIONE Sindaci dei Comuni di ambito Coordinamento degli Assessori alle Politiche Sociali dei comuni di Ambito Piano di zona Area Famiglie e Minori dei 17 Comuni di Ambito Coordinamento delle Assistenti Sociali dei 17 Comuni di Ambito COMUNE CAPOFILA () Equipe di staff (, Comune di Mirano, Comune di Fiesso, Comune di Campolongo) Referente tecnico per il SIA per ogni Comune di Ambito
8 IL PROGETTO: FINANZIAMENTO Triennalità complessivi 623,511,00 = ,00 annui Equivalente a 0,76 pro-capite annuo (popolazione totale al )
9 IL PROGETTO: BREVE ANALISI target emergente nel territorio: famiglie vulnerabili 1. famiglie con genitori disoccupati di lunga durata o di occupati saltuariamente, espulsi dal mercato del lavoro a causa della crisi delle imprese locali; 2. caratteristiche professionali: bassa professionalità, basso capitale di istruzione e produttività, ostacoli all integrazione; 3. Fascia di età: lontani dal pensionamento; 4. decrescita delle famiglie monogenitoriali a favore di quelle costituite da coppia genitoriale con prole. All interno di questa categoria sono presenti numerosi casi di famiglie ricostruite a seguito di separazioni e divorzi. significativa presenza di nuclei stranieri per assenza di reti familiari; 5. Rapporto diretto tra la numerosità della famiglia e la povertà; 6. Il fattore abitativo è quello che in maniera più evidente mostra la sua natura di conseguenza piuttosto che di causa: l affitto incide con un costo troppo altro nel complesso dei consumi, tanto da indurre le famiglie a non pagare l affitto;
10 IL PROGETTO: BREVE ANALISI La richiesta diretta ai servizi è spesso concreta e legata a un bisogno immediato (contributi economici, casa e lavoro), ma sottende la complessità di un vissuto limitante la capacità di auto-attivarsi; Anche le dipendenze sono spesso nascoste e diverse dalle dipendenze tradizionali, ad esempio la ludopatia; La vulnerabilità mette in crisi anche i legami familiari: Famiglie carenti significano bambini deboli i bambini che hanno avuto buoni genitori sono diventati genitori ancora migliori; i bambini che hanno avuto genitori carenti sono spesso genitori peggiori dei loro J. Heckman, 2012
11 IL PROGETTO: LE AZIONI Il progetto si colloca nell azione A Rafforzamento dei servizi sociali A.1.b apporto di assistenti sociali, educatori professionali e parzialmente di un amministrativo per le attività di supporto e organizzazione, all equipe multidisciplinare al fine di rafforzare la presa in carico (fasi b,c,d,e della presa in carico); A.1.c.1 l equipe fornisce un idoneo aiuto per valorizzare i percorsi di autonomia e di capacitazione delle persone rispetto alla semplice e asettica applicazione di strumenti prestazionali dei nuclei che hanno accesso al SIA; favorisce il generale processo di affrancamento dei beneficiari dai Servizi Sociali in relazione al crescere delle competenze, autonomie sociali e abilità delle persone nel gestire la propria vita relazionale e quotidiana e la creazione di significati a fronte di progetti integrati personalizzati (abitare, lavoro e socialità) per garantire durata all esperienza di autonomia e di empowerment
12 IL PROGETTO: LE AZIONI A.1.d Fornire agli operatori la formazione necessaria per la comprensione e l applicazione del quadro teorico, modelli di riferimento per l analisi dei bisogni e la valutazione, secondo l approccio ecologico previsto nelle linee guida per la fase di preassessment e assessment. La formazione sarà aperta agli operatori dei Centri per l Impiego A.2.b fornire i professionisti, nuovi assunti, di dotazione informatica e strumentale per operare in modo fattivo e concreto in un territorio ampio, spostandosi all interno delle varie sedi dei servizi sociali e negli ambiti di vita dei beneficiari
13 IL PROGETTO: LE AZIONI A.1.c.2 elaborare e applicare uno strumento di valutazione dell occupabilità nello svantaggio, su modello dell esperienza della provincia di Pordenone A.2.a effettuare una importante azione di sistema per sensibilizzare i destinatari intermedi (operatori economici, cooperative sociali, Centro per l impiego) per attivare percorsi di work-experience, supportando le imprese
14 IL PROGETTO: PIANO FINANZIARIO
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