REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO COMUNE DI AZEGLIO INDAGINE GEOLOGICA RELATIVA ALLA VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. VIGENTE

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1 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO COMUNE DI AZEGLIO INDAGINE GEOLOGICA RELATIVA ALLA VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. VIGENTE L.R. n 56 del 5/12/1977 e s.m.i. Circolare del Presidente della Regione Piemonte 7/lap e s.m.i. ELAB. N 5 VERIFICHE IDRAULICHE Data Ottobre 2008 Sigla G045C1 Attività PRGC Versione V00 Il Tecnico incaricato Dott. Geol. Nicola Lauria Collaboratore: Dott. Geol. Manuela Pallozzi STUDIO GEOLOGICO - Dott. Nicola Lauria - Via Casale, 11/f IVREA (TO) Tel e fax nicola_lauria@tiscali.it Elaborazione cartografica: GEA s.r.l. - Via Casale, IVREA (TO)

2 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria PREMESSA Le verifiche idrauliche sono state effettuate in corrispondenza di tratti critici della Roggia Violana (es. passaggi obbligati dei ponti) e/o nei pressi di aree per le quali il P.R.G.C. prevede cambi di destinazione d uso (nuovi insediamenti residenziali e/o produttivi). Poiché sul corso d acqua mancano misurazioni dirette dei deflussi (stazioni idrometriche), il calcolo della massima portata è stato ottenuto dall analisi delle caratteristiche morfometriche del bacino imbrifero e dalle precipitazioni. DESCRIZIONE DEL BACINO IMBRIFERO Il bacino della Roggia Violana ha una superficie non trascurabile, in grado di concentrare in talune sezioni, consistenti volumi d acqua; le portate possono subire ulteriori incrementi per la presenza del Lago di Viverone. Dal punto di vista geologico e geomorfologico, il bacino imbrifero della Roggia Violana si sviluppa nella conca interna al grande Anfiteatro Morenico di Ivrea. Questa struttura geomorfologica, generata in epoca pleistocenica dall azione di accumulo del ghiacciaio balteo, che a più riprese ha occupato la pianura canavesana orientale, abbandonando enormi depositi morenici con disposizione a recinto. La conca interna è stata inizialmente occupata da un bacino lacustre, di cui oggi rimane come relitto il Lago di Viverone, successivamente colmata da depositi fluviali. La Roggia Violana, immissario/emissario del Lago di Viverone e tributario del fiume Dora Baltea, nasce dalle pendici della Serra di Ivrea presso Palazzo Canavese. Il limite del bacino di alimentazione della roggia coincide con la sommità della Serra di Ivrea (a nord), quindi con la sommità delle colline che circondano il Lago di Viverone (a est e sud-est). Ad ovest il limite è meno netto in quanto coincide con lo spartiacque del Riale del Confine, un impluvio che corre inizialmente sub parallelo alla Roggia Violana, quindi devia verso ovest fino a congiungersi al Naviglio nel territorio di Albiano (vedi Tav.5 Carta della dinamica fluviale). La superficie del bacino è di circa km 2, e la quota più elevata è di 580 m, presso il P.ne Cugnello, nel Comune di Magnano.

3 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria LAGO DI VIVERONE Recentemente è stato condotto uno studio, da parte dell ARPA di Biella Progetto di recupero del Lago di Viverone, datato giugno 2006, sul bacino del lago e sull emissario rappresentato dalla Roggia Fola che confluisce nella Roggia Violana, dopo circa 2 km dall uscita dal lago. Il sistema Roggia fola-roggia Violana-Lago di Viverone è stato analizzato in modo approfondito allo scopo di valutare la possibilità che si verifichino inversioni del flusso nella Roggia Fola emissaria in conseguenza di elevate portate della Roggia Violana. All uscita del Lago sono stati posizionati degli strumenti di misura e per tutto il 2005 i dati registrati hanno permesso di verificare la direzione di deflusso in uscita della Roggia Fola in concomitanza con abbassamenti o innalzamenti del livello del lago di Viverone e soprattutto in funzione dei regime idraulico della Roggia Violana. Ipotizzando diversi scenari idrologici-idraulici del sistema lago di Viverone-Roggia Fola-Roggia Violana, si è dedotto che la direzione di flusso della Roggia Fola è sempre in uscita dal lago, tanto è vero che anche per valori di portata della Roggia Violana superiori di 100 volte quelli della Roggia Fola si raggiunge l equilibrio statico lungo tutta la roggia. Per l anno 2005 il deflusso medio dal lago è stato pari a 0.12 m 3 /s, con un massimo giornaliero di 0.28 m 3 /s misurato il 25 Aprile. Mancando dati pregressi, non è possibile stabilire quanto questi valori siano stati influenzati dalla scarsa piovosità dell anno Certo è che il valore medio annuo misurato è notevolmente inferiore al valore di 0.53 m 3 /s riportato dai dati di letteratura e dal PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE redatto dalla Regione Piemonte. REGIME PLUVIOMETRICO DELLA ROGGIA VIOLANA Non esistono dati sulle portate della Roggia Violana che consentono di individuare i deflussi del corso d acqua. Per calcolare detti valori si deve pertanto fare ricorso ai dati pluviometrici. Il regime pluviometrico che meglio interpreta il bacino in esame è conosciuto come continentale prealpino con minimo principale in inverno, massimo principale in primavera e secondario in autunno. La media delle precipitazioni annuali si aggira intorno a 1050 mm per un numero medio di giorni piovosi pari a 90 circa. Il mese più piovoso è giugno, seguito da maggio e con il massimo secondario autunnale in ottobre; insieme ad aprile sono questi i mesi in cui si superano i 100 mm di pioggia.

4 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria Il mese meno piovoso è gennaio, seguito da febbraio e dicembre, mesi nei quali le precipitazioni sono inferiori a 50 mm. Per quanto riguarda il calcolo delle portate medie mensili defluenti nella Roggia Violana alla sezione in esame, la procedura di calcolo adottata si riferisce a quello che in letteratura è conosciuto come metodo cinematico, consistente nella costruzione di un bilancio idrologico medio mensile afflussi/deflussi, nel quale la portata si valuta mediante la relazione: dove: Q = k C d h S Q = portata [l/s] k = coefficiente di uniformità delle unità di misura C d = coefficiente di deflusso h = altezza media mensile di pioggia [mm] S = superficie del bacino [km 2 ] Le altezze di pioggia h (precipitazioni medie mensili) sono state ricavate dalla pubblicazione della Regione Piemonte Distribuzione Regionale di piogge e temperature - Direzione dei Servizi Tecnici di Prevenzione Settore Metereografico e Reti di Monitoraggio in cui sono stati analizzati i dati delle precipitazioni medie mensili pubblicati dal Servizio Idrografico e Mareografico negli Annali Ideologici dal 1929 al 1986 e riversati in archivi informatici dalla Regione Piemonte e dal CNR. Va inoltre sottolineato che le relazioni utilizzate per il calcolo delle portate di deflusso sono riferite a bacini montani, quindi non corrispondente alla realtà del caso specifico, caratterizzata dalla presenza del Lago di Viverone. Nelle tabelle sottostanti si è rappresentato quindi un doppio scenario. Nella tab. 1 è stato considerato il bacino di alimentazione nel tratto di Località Boscarina, comprensivo del Lago di Viverone, mentre nella tab. 2 è stata considerata un area più ristretta, limitando il contributo del bacino afferente il lago. Ciò in considerazione del fatto che il lago determina un effetto di laminazione sulle piene.

5 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria Tab. 1- Scenario 1: situazione per una superficie di bacino pari a 39,19 km 2 mese precipitazioni medie Q (mc/sec) Q (l/sec) (mm) aprile 109 0, maggio 125 0, giugno 134 1, luglio 88 0, agosto 100 0, settembre 80 0, Tab. 2 - Scenario 2: situazione per una superficie di bacino pari a 20 km 2 mese precipitazioni medie Q (mc/sec) Q (l/sec) (mm) aprile 109 0, maggio 125 0, giugno 134 0, luglio 88 0, agosto 100 0, settembre 80 0, Trattandosi di un corso d acqua con un bacino idrografico particolare si è proceduto ad una misura in sito della portata in corrispondenza della Sezione di Località Boscarina (immediatamente a valle del ponte stradale che collega il concentrico al nucleo abitato di Boscarina). In detta circostanza è stata misurata una sezione d alveo di circa 3 m 2 (larghezza di circa 6 m ed altezza di circa 50 cm d acqua, al momento del rilievo in data 26 settembre 2008). La velocità media è stata misurata di circa 6 cm/sec. Va precisato che il corso d acqua presso il punto analisi si presentava rigurgitato a causa della presenza in alveo, di vegetazione che ostacolava e rallentava notevolmente il flusso idrico. Sulla base di quanto misurato, si ricava una portata approssimativa di circa 180 l/sec (0.18 m 3 /s), non lontana dai risultati ricavati mediante formulazioni empiriche e riportati nelle tabelle precedenti e, in particolare, a quella che fa riferimento allo scenario 2.

6 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria VALUTAZIONE DELLE PORTATE AL COLMO DI PIENA UTILIZZATE NELLE VERIFICHE IDRAULICHE In assenza di misure idrometriche dirette sul corso d acqua in esame, la valutazione della massima portata di piena attesa, per un determinato tempo di ritorno in una data sezione, può essere effettuata con metodi indiretti, ed in particolare con i metodi semi-empirici, che calcolano la portata massima di un corso d acqua in funzione dei parametri morfometrici del bacino e dell asta fluviale, nonché dei dati pluviometrici (metodo razionale o degli afflussi-deflussi). Per lo studio sono state individuate le portate di piena per i sottobacini in cui è stato suddiviso il bacino della Roggia Violana con tempi di ritorno di 100, 200 e 500 anni e ricostruisce i profili di rigurgito relativi a tali portate. La stazione pluviometrica considerata per i calcoli è quella di Borgofranco d Ivrea, ubicata presso M.te Buono, ad una quota di 253 m s.l.m. (UTM: E; N). Infatti, dati pluviometrici rilevati presso il pluviometro più vicino di Piverone coprono un periodo di riferimento poco significativo. Le precipitazioni massime si registrano statisticamente nel periodo primaverile: aprile-giugno. Un secondo massimo, meno accentuato, si osserva nel periodo autunnale: ottobre-novembre. In allegato sono riportati i dati delle precipitazioni di massima intensità registrate annualmente per periodi di 1, 3, 6, 12 e 24 ore. Vengono inoltre segnalati gli eventi estremi, caratterizzati da una durata molto breve, ma di notevole intensità e le precipitazioni massime annuali verificatesi per più giorni consecutivi. Ai fini della ricostruzione della curva di possibilità climatica, si sono considerate le precipitazioni di massima intensità per periodi compresi tra 1, 3, 6, 12 e 24 ore. I dati sono stati elaborati statisticamente utilizzando l equazione di distribuzione illustrata da Gumbel: y = α ( h u) Le variabili a e u sono legati alla media (x) e allo scarto quadratico medio (e) dalle seguenti relazioni: a= 1.283/e u = x /a I dati ottenuti si inseriscono nella seguente formula: 1 T 1 h = u ln ln α T

7 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria e sapendo che T rappresenta il tempo di ritorno di un evento, ed è legato alla probabilità (P) dalla T seguente relazione: durata, per un determinato tempo di ritorno. 1 = 1 P, si ottengono le altezze di precipitazione massima in funzione della METODO RAZIONALE PER IL CALCOLO DELLA PORTATA MASSIMA DI PIENA Il metodo razionale prevede in via teorica, una relazione diretta tra pioggia e portata, e consente di assumere come tempo di ritorno della portata al colmo, lo stesso delle piogge che la generano. E necessario quindi fare tre considerazioni preliminari: la pioggia critica è quella che ha durata pari al tempo di corrivazione del bacino; la precipitazione si suppone di intensità costante per tutta la durata dell evento; il tempo di ritorno della portata è pari a quello della pioggia critica. Il metodo razionale è basato su una formula del tipo: Dove: Q max P = max S Cd Tc Qmax = portata massima di piena di dato tempo di ritorno; Pmax = precipitazioni massime per un dato tempo di ritorno di durata pari al tempo di corrivazione (T c ); S = area sottesa dal corso d acqua ad una determinata sezione di chiusura; T c = tempo di corrivazione; C d = coefficiente di deflusso della piena. Il valore del tempo di corrivazione rappresenta il tempo impiegato dalla particella d acqua a percorrere l intero bacino, dal punto idraulicamente più distante, fino alla sezione di chiusura. Le formule utilizzate per il calcolo del tempo di corrivazione sono molteplici. Nel presente studio è stata utilizzata quella proposta da Giandotti: Formula di Giandotti: t c 4 = 0.8 S L H m H 0 Dove:

8 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria S = area del bacino sotteso; L = lunghezza asta fluviale principale; H m = altezza media della sezione sottesa; H 0 = altezza sezione di chiusura; Dopo aver ottenuto i valori dell altezza massima di pioggia caduta per un determinato tempo di corrivazione, ed averla ragguagliata all ora, si è proceduto al calcolo della massima piena. Il metodo razionale propone l utilizzo della seguente formula: Q max = 277 γ ψ ρ S λ t c Dove : S t c = rappresenta l area del bacino; = tempo di corrivazione (utilizzata la Formula di Giandotti); ρ = altezza della pioggia ragguagliata di durata t c ; γ, ψ, λ = coefficienti per la trasformazione degli afflussi in deflussi. Sviluppando l equazione si ottengono le portate massime per un certo tempo di ritorno del corso d acqua alla sezione di chiusura. Le portate di piena per i sottobacini in cui è stato suddiviso il bacino della Roggia Violana sono riportate di seguito. Situazione per una superficie di bacino pari a 15 km 2 (Senza considerare il bacino del Lago di Viverone) per la sezione in Loc. Boscarina Metodo Portata GUMBEL Tempo di utilizzato massima Tempi di ritorno corrivazione Giandotti Q max (m 3 /s)= Situazione per una superficie di bacino pari a 16 km 2 (Senza considerare il bacino del Lago di Viverone) per la sezione del Mulino Metodo Portata GUMBEL Tempo di utilizzato massima Tempi di ritorno corrivazione Razionale Qmax (mc/s)=

9 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria Situazione per una superficie di bacino pari a 29 km 2 (Senza considerare il bacino del Lago di Viverone) per le sezioni di Castellazzo Metodo utilizzato Portata massima GUMBEL Tempi di ritorno Tempo di corrivazione Razionale Qmax (mc/s)= Analisi idraulica della Roggia Violana: modalità di deflusso in piena Le caratteristiche idrauliche del moto della corrente in condizioni di piena sono rappresentate dai valori dei livelli idrici raggiunti dalla corrente nell alveo inciso e nelle fasce esondate. Il metodo di calcolo utilizzato è il codice di calcolo HEC - RAS (River Analysis System), nella versione 2.2, sviluppato presso l'hydrologic Center a Davis (U.S.A.) che consente, il calcolo dei profili idraulici in moto permanente, gradualmente vario in reti di canali e/o corsi d'acqua. Il metodo HEC RAS adotta una schematizzazione su alveo assunto a fondo fisso sia per il moto permanente che per quello vario (non stazionario). Il calcolo del profili idraulici avviene attraverso la valutazione del bilancio energetico tra due sezioni trasversali, assunte perpendicolari al flusso. Per la soluzione dell'equazione monodimensionale dell'energia, le perdite di carico sono determinate a mezzo dell'equazione di Manning Per i valori dei coefficienti di Manning è di seguito riportata una tabella riassuntiva per i principali tipi d'alveo. Condizioni dell alveo Valori Materiale costituente l alveo Terra n Roccia Alluvione grossolana Alluvione fine Irregolarità della superficie Trascurabile n della sezione Bassa Moderata Elevata Variazione della forma e della Graduale n dimensione della sezione Variazione trasversale occasionalmente Variazione frequente Effetto relativo di ostruzioni Trascurabile 0.000

10 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria Effetto della vegetazione Grado di sinuosità dell alveo Modesto n Apprezzabile Elevato Basso n Medio Alto Molto alto Modesto m Apprezzabile Elevato In funzione della granulometria del letto del corso d acqua e della vegetazione oltre che del grado di irregolarità del corso d acqua, il valore medio di scabrezza, per il caso in esame, è stato assunto pari a Il modello scelto per la determinazione del profilo liquido è quello della corrente lenta (subcritical flow). Detto modello è applicabile quando la corrente è ovunque lenta e presenta quindi in tutte le sezioni di calcolo un altezza liquida maggiore dell altezza critica, richiede che la condizione al contorno sia posta in corrispondenza della sezione di valle del tratto considerato. Le verifiche idrauliche contengono i valori della portata di verifica, la quota assoluta minima del fondo del canale, la quota assoluta del pelo libero, la quota assoluta dell'altezza critica, la quota assoluta del carico totale, la pendenza della linea dei carichi totali, la velocità media nella sezione di deflusso, la superficie della sezione bagnata, la larghezza pelo libero e il numero di Froude nell'alveo inciso. SEZIONI ANALIZZATE ED EVENTUALI INTERFERENZE CON AREE DI PREVISTA ESPANSIONE URBANISTICA L alveo della Roggia Violana ha andamento meandriforme, sezione normalmente ampia e delimitata da sponde con vaste aree allagabili sia in destra, sia in sinistra. I tratti interessati dalle verifiche idrauliche riguardano punti critici: passaggi obbligati quali ponti, o tratti in corrispondenza dei quali il P.R.G.C. prevede aree di trasformazione urbanistica di tipo residenziale e/o produttivo. Più in dettaglio, sono state individuate 8 sezioni trasversali corredate da rilievi topografici. I risultati relativi alla simulazione del comportamento idraulico nei tratti analizzati sono riportati di seguito. Si precisa che l analisi idraulica della Roggia esamina un tratto limitato, pertanto durante le piene ipotizzate, eventuali perturbazioni al deflusso a monte del tratto analizzato, possono modificare i risultati ottenuti con il modello idraulico.

11 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria I tratti analizzati sono (Vedi Planimetrie): 1. Tratto GH - Località Boscarina 2. Tratto EF - Mulino 3. Tratto BA - Località Castellazzo 4. Tratto AA1 - Località Castellazzo zona industriale Tratto GH - Località Boscarina Le sezioni oggetto di verifica sono state scelte in prossimità del ponte presso località Boscarina. Dall analisi dei risultati ottenuti dal modello di calcolo HEC-RAS, si evince che, l alveo nel tratto esaminato, è in grado di contenere le piene di riferimento per eventi con tempo di ritorno centennale (quota assoluta m s.l.m.); duecentennale ( m) e cinquecentennale ( m). Coerentemente con quanto indicato nella Circolare 7/LAP, detti areali sono stati inseriti in classe IIIa della CARTA DI SINTESI DELLA PERICOLOSITA GEOMORFOLOGICA E IDONEITA ALL UTILIZZAZIONE URBANISTICA DEL TERRITORIO, mentre le aree al sicuro da detto rischio sono state inserite in classe II. Tutte le aree di prevista espansione urbanistica ubicate nelle vicinanze si trovano a quote superiori e a considerevole distanza, pertanto sono al sicuro da rischi di esondazioni/allagamenti. Tratto EF - Mulino Le verifiche idrauliche sono state effettuate in prossimità del ponte di Via Settimo, a monte del Mulino. Dall analisi dei risultati si evince che i battenti idrici conseguenti alle piene di riferimento per la Sez. 7, posta a monte del ponte, sono di circa 1.26 m sia in sponda destra, sia in sinistra (quota assoluta di m s.l.m.) per TR100; di circa 1.35 m ( m) per TR200, di circa 1.47 m ( m) per TR500. Le esondazioni interessano entrambe le sponde e le limitrofe fasce di piana che bordano la roggia. Considerando gli elevati tiranti idrici, > 40 cm sia per TR 100, 200 e 500 anni, per il territorio compreso nella quota altimetrica di m, è stato considerato con livello di intensità elevata (EbA), legato ad un processo di erosione/deposito modesto e a moderata probabilità di inondazione.

12 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria Nella Sez. 6, posta a valle del ponte, la simulazione indica battenti di 0.29 m (quota assoluta di m s.l.m.) per TR100; 0.41 m ( m) per TR200 e 0.57 m ( m) per TR500. Sulla sponda destra è presente un tratto secondario della roggia utilizzato in passato per derivare acqua al mulino con presa immediatamente a monte del ponte. Coerentemente con quanto indicato nella Circolare 7/LAP, detti areali sono stati inseriti in classe IIIa della CARTA DI SINTESI DELLA PERICOLOSITA GEOMORFOLOGICA E IDONEITA ALL UTILIZZAZIONE URBANISTICA DEL TERRITORIO, mentre la porzione sud dell insediamento produttivo del Mulino, esposta a rischio di allagamenti, è stata inserita in classe IIIb3. Si precisa, comunque, che le aree potenzialmente esposte ad esondazioni/allagamenti non sono interessate da nuovi insediamenti residenziali e/o produttivi. Tratto BA Località Castellazzo Le verifiche sono state effettuate lungo il tratto d alveo prospiciente il nucleo abitato di Castellazzo dove il P.R.G.C. individua una nuova area produttiva. Dall analisi delle verifiche si evince che i battenti idrici conseguenti alle piene di riferimento sono per la Sez. 12 compresi tra 0.49 m in sponda sinistra e 0.59 m in sponda destra (quota assoluta di m s.l.m.) per TR100; di 0.6 m in sponda sinistra e 0.7 m in sponda destra ( m) per TR200 e tra 0.74 m in sponda sinistra e 0.84 m in sponda destra ( m) per TR500. Nella Sez. 11, i battenti risultano di 0.34 m per entrambe le sponde (quota assoluta di m s.l.m.) per TR100; di 0.45 m ( m) per TR200 e di 0.60 m ( m) per TR500, In ogni caso, in questo tratto, le acque non raggiungono mai la quota di 226 m s.l.m. che può essere considerata al sicuro da esondazioni/allagamenti. La prevista nuova area produttiva in sponda sinistra si trova ad una quota normalmente superiore essendo posta ad una quota media di Anche la nuova area prevista in sponda destra si localizza a quota media di m s.l.m.. Considerando gli elevati tiranti idrici, > 40 cm sia per TR 100, 200 e 500 anni, per il territorio compreso nella quota altimetrica di è stato considerato con livello di intensità elevata (EbA) legato ad un processo di erosione/deposito modesto e a moderata probabilità di inondazione. Coerentemente con quanto indicato nella Circolare 7/LAP, gli areali posti a quote maggiori di quelle sopra indicate sono stati inseriti in classe II della CARTA DI SINTESI DELLA PERICOLOSITA GEOMORFOLOGICA E IDONEITA ALL UTILIZZAZIONE URBANISTICA DEL TERRITORIO, mentre quelli posti a quota inferiore sono stati inseriti in classe IIIa.

13 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria Si precisa, che le previste nuove aree produttive, sia in sponda destra (NP4), sia in sponda sinistra (NP5), sono al sicuro da esondazioni/allagamenti. Tratto AA - Località Castellazzo zona industriale Le verifiche sono state effettuate sia a monte, sia a valle del ponticello che collega la strada provinciale all attuale zona industriale. Dall analisi delle verifiche si evince che i battenti idrici conseguenti alle piene di riferimento nei terreni a monte del ponte raggiungono le quote massime di 1.34 m (quota assoluta m s.l.m.) per TR 100; 1.41 m ( m) per TR 200; di 1.51 m ( m s.l.m.) per TR500. In questo tatto il territorio compreso nella quota altimetrica di m è stato considerato con livello di intensità elevata (EbA) legato ad un processo di erosione/deposito modesto e a moderata probabilità di inondazione. Coerentemente con quanto indicato nella Circolare 7/LAP, gli areali posti inferiormente a detta quota sono stati inseriti in classe IIIa, mentre quelli posti a quota maggiore sono stati inseriti in classe II della CARTA DI SINTESI DELLA PERICOLOSITA GEOMORFOLOGICA E IDONEITA ALL UTILIZZAZIONE URBANISTICA DEL TERRITORIO. Si precisa, comunque, che la prevista nuova area produttiva (NP5) in sponda sinistra, adiacente l attuale insediamento, è al sicuro da esondazioni/allagamenti.

14 DATI PLUVIOMETRICI STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria

15 Studio Geologico dr. Nicola Lauria ANALISI DATI PLUVIOMETRICI Dati stazione pluviometrica di Monte Buono (Borgofranco d'ivrea) anno 1 ora 3ore 6ore 12ore 24ore durata media scarto o alfa u ore deviazione INDAGINE GEOLOGICA RELATIVA ALLA VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. VIGENTE

16 Studio Geologico dr. Nicola Lauria CURVA DI POSSIBILITA' CLIMATICA Retta distribuzioni statistiche: y = a( h u) a = 1.283/θ u = x-0,5772/α e = scarto quadraticomedio x = media della popolazione rette che rappresentano distribuzione delle curve 1 ora ymax=a(hmax-u) y1(max)= x1(max (hmax))= 69 ymin=a(hmin-u) y2(min)= x2(min (hmin))= 13 3 ore ymax=a(hmax-u) ymax= xmax (hmax)= 85 ymin=a(hmin-u) ymin= xmin (hmin)= ore ymax=a(hmax-u) ymax= xmax (hmax)= ymin=a(hmin-u) ymin= xmin (hmin)= ore ymax=a(hmax-u) ymax= xmax (hmax)= ymin=a(hmin-u) ymin= xmin (hmin)= ore ymax=a(hmax-u) ymax= xmax (hmax)= ymin=a(hmin-u) ymin= xmin (hmin)= 51 Equazione usata per calcolo della qmax: q max 1 T 1 = u ln ln α T INDAGINE GEOLOGICA RELATIVA ALLA VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. VIGENTE

17 Studio Geologico dr. Nicola Lauria tempo di ritorno voluto: t(h) h (mm) qmax = qmax = qmax = qmax = qmax = log(h)=log(a)+n*log(t) con t=1 si ha che log(h)=log(a) a = n= tempo di ritorno voluto: h [mm] 100 anni anni y = x t [h] h = a t n t(h) h (mm) qmax = qmax = qmax = qmax = qmax = h [mm] Titolo del grafico y = x log(h)=log(a)+n*log(t) con t=1 si ha che log(h)=log(a) a = n= t [h] h = a t n INDAGINE GEOLOGICA RELATIVA ALLA VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. VIGENTE

18 Studio Geologico dr. Nicola Lauria tempo di ritorno voluto: t(h) h (mm) qmax = qmax = qmax = qmax= qmax= log(h)=log(a)+n*log(t) con t=1 si ha che log(h)=log(a) a = n= h [mm] 500 anni y = x t [h] h = a t n INDAGINE GEOLOGICA RELATIVA ALLA VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. VIGENTE

19 STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria VALUTAZIONE DELLE PORTATE DI PIENA

20 File:calcolo_boscarina_gumbel.xls Studio Geologico dr. Nicola Lauria Dati Bacino: boscarina CALCOLO DEL TEMPO DI CORRIVAZIONE Lunghezza asta (Km) Pendenza media bacino 0.05 Area Bacino (Kmq) 15 Quota media bacino 235 pendenza media asta Sezione di chiusura 228 t 4 = 0,8 A + 1,5 L Giandotti: tc (ore)= c H m H 0 tc (min)= Tournon: tc (ore)= t c = 0,396 L S 2 i L i i v 0,72 tc (min)= ALTEZZA DELLE PRECIPITAZIONI CURVA DI POSSIBILITA' CLIMATICA h = a t n METODO UTILIZZATO: GUMBEL Tempo di ritorno (anni) a = n= Autore Tc H(mm) per tempo di ritorno (anni) H(mm/h) ragguagliata per Tr (anni) (ore) Giandotti Tournon CALCOLO DELLE PORTATE INDAGINE GEOLOGICA RELATIVA ALLA VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. VIGENTE

21 File:calcolo_boscarina_gumbel.xls Studio Geologico dr. Nicola Lauria METODO Giandotti Giandotti/Visentini Q max 277 γ ψ ρ S = λ t c S = area bacino imbrifero (in Kmq) Tc= t. di corrivazione con formula Giandotti (ore) p = altezza pioggia ragguagliata di durata tc (in m) Coefficienti utilizzati: g = 7 y = 0.4 l = 4 Metodo Portata Tempo di ritorno (anni) Tc Utilizzato Massima Razionale Qmax (mc/s)= INDAGINE GEOLOGICA RELATIVA ALLA VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. VIGENTE

22 Studio Geologico dr. Nicola Lauria CALCOLO DEL TEMPO DI CORRIVAZIONE Dati Bacino: mulino Lunghezza asta (Km) Pendenza media bacino 0.05 Area Bacino (Kmq) 16 Quota media bacino 235 pendenza media asta Sezione di chiusura 227 t 4 = 0,8 A + 1,5 L Giandotti: tc (ore)= c H m H 0 tc (min)= Tournon: tc (ore)= t c = 0,396 L S 2 i L i i v 0,72 tc (min)= ALTEZZA DELLE PRECIPITAZIONI CURVA DI POSSIBILITA' CLIMATICA h = a t n METODO UTILIZZATO: GUMBEL Tempo di ritorno (anni) a = n= Autore Tc H(mm) per tempo di ritorno (anni) H(mm/h) ragguagliata per Tr (anni) (ore) Giandotti Tournon INDAGINE GEOLOGICA RELATIVA ALLA VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. VIGENTE

23 Studio Geologico dr. Nicola Lauria CALCOLO DELLE PORTATE METODO Giandotti Giandotti/Visentini Q max 277 γ ψ ρ S = λ t c S = area bacino imbrifero (in Kmq) Tc= t. di corrivazione con formula Giandotti (ore) p = altezza pioggia ragguagliata di durata tc (in m) Coefficienti utilizzati: g = 7 y = 0.4 l = 4 Metodo Portata Tempo di ritorno (anni) Tc Utilizzato Massima Razionale Qmax (mc/s)= INDAGINE GEOLOGICA RELATIVA ALLA VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. VIGENTE

24 Studio Geologico dr. Nicola Lauria Dati Bacino: Castellazzo CALCOLO DEL TEMPO DI CORRIVAZIONE Lunghezza asta (Km) Pendenza media bacino 0.05 Area Bacino (Kmq) Quota media bacino 236 pendenza media asta 0.07 Sezione di chiusura 227 t 4 = 0,8 A + 1,5 L Giandotti: tc (ore)= c H m H 0 tc (min)= Tournon: tc (ore)= t c = 0,396 L S 2 i L i i v 0,72 tc (min)= ALTEZZA DELLE PRECIPITAZIONI CURVA DI POSSIBILITA' CLIMATICA h = a t n METODO UTILIZZATO: GUMBEL Tempo di ritorno (anni) a = n= Autore Tc H(mm) per tempo di ritorno (anni) H(mm/h) ragguagliata per Tr (anni) (ore) Giandotti Tournon INDAGINE GEOLOGICA RELATIVA ALLA VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. VIGENTE

25 Studio Geologico dr. Nicola Lauria CALCOLO DELLE PORTATE METODO Giandotti Giandotti/Visentini Q max 277 γ ψ ρ S = λ t c S = area bacino imbrifero (in Kmq) Tc= t. di corrivazione con formula Giandotti (ore) p = altezza pioggia ragguagliata di durata tc (in m) Coefficienti utilizzati: g = 6 y = 0.32 l = 4 Metodo Portata Tempo di ritorno (anni) Tc Utilizzato Massima Razionale Qmax (mc/s)= INDAGINE GEOLOGICA RELATIVA ALLA VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. VIGENTE

26 VERIFICHE IDRAULICHE STUDIO GEOLOGICO Dott. Nicola Lauria

27 PLANIMETRIA Scala 1:5.000 TRATTO G-H Sez. 17 Sez. 15 Base topografica: Estratto da Carta tecnica della Provincia di Torino - A cura del Servizio Informazioni Territoriali, ambientali e Cartografiche - (Anno 2006)

28

29 TrattoGH1 SEZ /10/ Legend EG 500 WS 500 EG 200 WS 200 EG 100 WS 100 Crit 500 Crit 200 Crit 100 Elevation (m) Ground Ineff Bank Sta Station (m)

30 TrattoGH1 SEZ /10/ Legend EG 500 EG 200 EG 100 WS 500 Crit 500 Crit 200 WS 200 WS 100 Crit 100 Ground Elevation (m) Ineff Bank Sta Station (m)

31 TrattoGH1 Plan 01 09/10/ Legend EG 500 EG 200 EG 100 WS 500 WS 200 WS 100 Crit 500 Crit 200 Crit 100 Elevation (m) Ground Ineff Bank Sta cm Horiz. = m 1 cm Vert. = m Station (m)

32 TrattoGH1 Plan 01 09/10/ Legend EG 500 EG 200 EG 100 WS 500 Crit 500 Crit 200 WS 200 WS 100 Crit 100 Elevation (m) Ground Ineff Bank Sta Station (m)

33 TrattoGH1 Plan 01 09/10/2008 Legend WS 100 WS 200 WS 500 Ground Ineff Bank Sta

34 HEC-RAS Plan: Plan 01 River: Violana Reach: Tratto GH Reach River Sta Q Total Min Ch El W.S. Elev Crit W.S. E.G. Elev E.G. Slope Vel Chnl Flow Area Top Width Froude # Chl (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m2) (m) Tratto GH Tratto GH Tratto GH Tratto GH 16 Bridge Tratto GH Tratto GH Tratto GH

35 Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 17 Profile: 100 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.11 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) 9.77 Top Width (m) Vel Total (m/s) 1.43 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 2.56 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.06 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) Cum SA (1000 m2) Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 17 Profile: 200 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.12 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) 9.83 Top Width (m) Vel Total (m/s) 1.46 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 2.68 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.06 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) Cum SA (1000 m2) Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 17 Profile: 500 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.12 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) 9.90 Top Width (m) Vel Total (m/s) 1.50 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 2.84 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.07 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) Cum SA (1000 m2) Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 16 BR U Profile: 100 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.54 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) 9.47 E.G. Slope (m/m) Area (m2) 9.47 Q Total (m3/s) Flow (m3/s) 30.97

36 Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 16 BR U Profile: 100 (Continued) Top Width (m) 5.00 Top Width (m) 5.00 Vel Total (m/s) 3.27 Avg. Vel. (m/s) 3.27 Max Chl Dpth (m) 2.01 Hydr. Depth (m) 1.89 Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) 8.00 Wetted Per. (m) 8.60 Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.00 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) Cum SA (1000 m2) Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 16 BR U Profile: 200 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.58 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) 9.94 E.G. Slope (m/m) Area (m2) 9.94 Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) 5.00 Top Width (m) 5.00 Vel Total (m/s) 3.36 Avg. Vel. (m/s) 3.36 Max Chl Dpth (m) 2.10 Hydr. Depth (m) 1.99 Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) 8.00 Wetted Per. (m) 8.79 Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.00 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) Cum SA (1000 m2) Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 16 BR U Profile: 500 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.62 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) 5.00 Top Width (m) 5.00 Vel Total (m/s) 3.48 Avg. Vel. (m/s) 3.48 Max Chl Dpth (m) 2.22 Hydr. Depth (m) 2.11 Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) 8.00 Wetted Per. (m) 9.02 Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.00 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) Cum SA (1000 m2) Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 16 BR D Profile: 100 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.79 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) 7.88 E.G. Slope (m/m) Area (m2) 7.88 Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) 5.00 Top Width (m) 5.00 Vel Total (m/s) 3.93 Avg. Vel. (m/s) 3.93 Max Chl Dpth (m) 1.64 Hydr. Depth (m) 1.58 Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) Wetted Per. (m) 7.89 Min Ch El (m) Shear (N/m2)

37 Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 16 BR D Profile: 100 (Continued) Alpha 1.00 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) Cum SA (1000 m2) Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 16 BR D Profile: 200 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.83 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) 8.29 E.G. Slope (m/m) Area (m2) 8.29 Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) 5.00 Top Width (m) 5.00 Vel Total (m/s) 4.03 Avg. Vel. (m/s) 4.03 Max Chl Dpth (m) 1.73 Hydr. Depth (m) 1.66 Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) Wetted Per. (m) 8.05 Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.00 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) Cum SA (1000 m2) Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 16 BR D Profile: 500 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.88 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) 8.83 E.G. Slope (m/m) Area (m2) 8.83 Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) 5.00 Top Width (m) 5.00 Vel Total (m/s) 4.15 Avg. Vel. (m/s) 4.15 Max Chl Dpth (m) 1.83 Hydr. Depth (m) 1.77 Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) Wetted Per. (m) 8.27 Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.00 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) Cum SA (1000 m2) Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 15 Profile: 100 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.69 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) 6.47 Top Width (m) Vel Total (m/s) 3.59 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 1.49 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.05 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) Cum SA (1000 m2)

38 Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 15 Profile: 200 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.73 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) 6.49 Top Width (m) Vel Total (m/s) 3.69 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 1.56 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.05 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) Cum SA (1000 m2) Plan: Plan 01 River: Violana Reach:Tratto GH Riv Sta: 15 Profile: 500 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.77 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) 6.53 Top Width (m) Vel Total (m/s) 3.78 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 1.66 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.06 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) Cum SA (1000 m2)

39 PLANIMETRIA Scala 1:5.000 TRATTO E-F Sez. 6 Sez. 7 Base topografica: Estratto da Carta tecnica della Provincia di Torino - A cura del Servizio Informazioni Territoriali, ambientali e Cartografiche - (Anno 2006)

40

41 TrattoEF SEZ.7 09/10/ Legend EG 500 EG WS 500 EG 100 WS 200 WS Crit 500 Crit 200 Elevation (m) Crit 100 Ground Ineff Bank Sta cm Horiz. = m 1 cm Vert. = m Station (m)

42 TrattoEF SEZ. 6 09/10/ Legend EG 500 EG 200 EG 100 WS 500 Crit 500 Crit 200 WS 200 WS 100 Crit 100 Ground Elevation (m) Ineff Bank Sta Station (m)

43 TrattoEF TrattoEF 09/10/ Legend EG 500 EG 200 EG 100 WS 500 Crit 500 Crit 200 WS 200 WS 100 Crit 100 Ground Elevation (m) 230 Ineff Bank Sta cm Horiz. = m 1 cm Vert. = m Station (m)

44 TrattoEF TrattoEF 09/10/ Legend EG 500 EG 200 EG 100 WS 500 WS 200 WS 100 Crit 500 Crit 200 Crit 100 Ground Elevation (m) 230 Ineff Bank Sta cm Horiz. = m 1 cm Vert. = m Station (m)

45 TrattoEF TrattoEF 09/10/2008 Legend WS 100 WS 200 WS 500 Ground Ineff Bank Sta

46 HEC-RAS Plan: tratto EF River: Violana Reach: Tratto EF Reach River Sta Q Total Min Ch El W.S. Elev Crit W.S. E.G. Elev E.G. Slope Vel Chnl Flow Area Top Width Froude # Chl (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m2) (m) Tratto EF Tratto EF Tratto EF Tratto EF 6.5 Bridge Tratto EF Tratto EF Tratto EF

47 Plan: tratto EF River: Violana Reach:Tratto EF Riv Sta: 7 Profile: 100 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.19 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) Top Width (m) Vel Total (m/s) 1.68 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 2.27 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) 7.00 Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.33 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) 0.02 Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) 0.04 Cum SA (1000 m2) Plan: tratto EF River: Violana Reach:Tratto EF Riv Sta: 7 Profile: 200 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.20 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) Top Width (m) Vel Total (m/s) 1.71 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 2.36 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) 7.00 Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.32 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) 0.02 Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) 0.04 Cum SA (1000 m2) Plan: tratto EF River: Violana Reach:Tratto EF Riv Sta: 7 Profile: 500 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.20 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) Top Width (m) Vel Total (m/s) 1.74 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 2.47 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) 7.00 Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.30 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) 0.02 Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) 0.04 Cum SA (1000 m2) Plan: tratto EF River: Violana Reach:Tratto EF Riv Sta: 6.5 BR U Profile: 100 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.57 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s)

48 Plan: tratto EF River: Violana Reach:Tratto EF Riv Sta: 6.5 BR U Profile: 100 (Continued) Top Width (m) Top Width (m) Vel Total (m/s) 2.91 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 1.84 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) 8.00 Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.32 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) 0.03 Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) 0.04 Cum SA (1000 m2) Plan: tratto EF River: Violana Reach:Tratto EF Riv Sta: 6.5 BR U Profile: 200 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.59 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) Top Width (m) Vel Total (m/s) 2.97 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 1.90 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) 8.00 Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.32 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) 0.03 Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) 0.05 Cum SA (1000 m2) Plan: tratto EF River: Violana Reach:Tratto EF Riv Sta: 6.5 BR U Profile: 500 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.63 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) Top Width (m) Vel Total (m/s) 3.06 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 1.98 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) 8.00 Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2) Alpha 1.32 Stream Power (N/m s) Frctn Loss (m) 0.03 Cum Volume (1000 m3) C & E Loss (m) 0.05 Cum SA (1000 m2) Plan: tratto EF River: Violana Reach:Tratto EF Riv Sta: 6.5 BR D Profile: 100 E.G. Elev (m) Element Left OB Channel Right OB Vel Head (m) 0.43 Wt. n-val W.S. Elev (m) Reach Len. (m) Crit W.S. (m) Flow Area (m2) E.G. Slope (m/m) Area (m2) Q Total (m3/s) Flow (m3/s) Top Width (m) Top Width (m) Vel Total (m/s) 2.83 Avg. Vel. (m/s) Max Chl Dpth (m) 2.15 Hydr. Depth (m) Conv. Total (m3/s) Conv. (m3/s) Length Wtd. (m) Wetted Per. (m) Min Ch El (m) Shear (N/m2)

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