IL QUADRO NORMATIVO DELLE RESPONSABILITA DEGLI ENTI ****** Effetti del sistema SGSL sotto il profilo delle responsabilità civili e penali dei vertici
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1 IL QUADRO NORMATIVO DELLE RESPONSABILITA DEGLI ENTI ****** Effetti del sistema SGSL sotto il profilo delle responsabilità civili e penali dei vertici aziendali 1
2 ORGANIZZAZIONE NEL TU 81/2008
3 RATIO LEGIS SICUREZZA PARTE INTEGRANTE DELLA GESTIONE AZIENDA Con la specificazione del contenuto dei SGSL art. 30 TU 81/2008 (rispetto al D.lgs 231/2001) sono disciplinate regole per la «programmazione» e organizzazione aziendale, regole di adozione volontaria perché i soggetti collettivi si orientino verso un modello di legalità, attraverso un controllo giurisdizionale sotto profilo responsabilità Ente. Con il sistema premiale (efficacia esimente o attenuante delle responsabilità e delle severissime sanzioni) ne viene fortemente raccomandata l adozione Con la previsione del SGSL viene stabilito lo strumento capace di assicurare un approccio complessivo alla sicurezza integrando gli obiettivi di salute e sicurezza con il sistema di gestione aziendale (come gli altri fattori produttivi) e di rafforzare la tutela di salute e sicurezza. 3
4 ADEMPIMENTI TU 81/2008 E SGSL il modello prevenzionistico e il modello d organizzazione coincidono sovrapponendosi Art. 15 misure generali Articolo 18 - Obblighi datore di lavoro e dirigente (co.3 bis) Art. 28 valutazione dei rischi (co. 2) Articolo 30 requisiti del GSL assicurano un sistema in adempimento di tutti gli obblighi giuridici 4
5 GARANZIA DI ADEMPIMENTO OBBLIGHI TU 81
6 SISTEMA PREVENZIONISTICO RIPARTITO 6
7 OBBLIGO DI VIGILANZA : ART. 18 TU 81/2008 E ART. 7 L.31/2001 Il TU n. 81 del 2008, all art. 18 «Il datore di lavoro ed i dirigenti sono tenuti a vigilare in ordine all adempimento degli obblighi di cui agli articoli 19, 20, 22, 23, 24 e 25, (preposti, lavoratori, progettisti, fabbricanti e fornitori, installatori e medico competente) L art 7 legge 231/2001 comma 2 prevede una presunzione di assolvimento dell'obbligo di vigilanza dei soggetti sottoposti «se l ente ha adottato ed efficacemente attuato un modello di gestione idoneo a prevenire reati della stessa specie di quello commesso». 7
8 QUID PLURIS SGSL? Così la giurisprudenza di merito Tribunale di Trani 26 ottobre 2009 sentenza Truck Center anche se sono ovviamente possibili parziali sovrapposizioni, è chiaro che il modello teso ad escludere la responsabilità societaria è caratterizzato anche dal sistema di vigilanza che, pure attraverso obblighi diretti ad incanalare le informazioni verso la struttura deputata al controllo sul funzionamento e sull'osservanza, culmina nella previsione di sanzioni per le inottemperanze e nell'affidamento di poteri disciplinari al medesimo organismo dotato di piena autonomia. Il modello del DLG n. 231 deve rivolgersi principalmente a coloro che, in seno all'intera compagine aziendale, sono esposti al rischio di commettere reati colposi e di provocare quindi le lesioni o la morte nel circuito societario, sollecitandoli ad adottare standard operativi e decisionali predeterminati, in grado di obliterare una responsabilità dell'ente.. 8
9 CONTROLLO E RIESAME ART. 30 TU 81/2008 TRE LIVELLI DI CONTROLLO E RIESAME co.1 f) alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori (TU 81/2008); h) alle periodiche verifiche dell applicazione e dell efficacia delle procedure adottate (sgsl linee guida) co. 3 il modello organizzativo deve prevedere un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello (sgls esimente). co. 4 il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo sistema di controllo sull attuazione del medesimo modello e mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. il riesame e l eventuale modifica del modello organizzativo (Sgsl Linee Guida) devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative dellenorme relative alla prevenzione degli infortuni e all igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell organizzazione e nell attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico. 9
10 SGSL RISCRIVE L OBBLIGO GARANZIA EX ART 2087 C.C.?, Al soggetto garante dei beni salute e sicurezza, la legge fornisce uno strumento organizzativo per conseguire gli obiettivi di protezione e prevenzione sanciti nel TU 81/2008 che mira garantire l'effettività di tutela secondo i parametri di massima sicurezza richiesti dall art c.c. sotto il profilo organizzativo. La adozione di un sistema idoneo ed efficacemente implementato ex art.30 potrebbe integrare la prova (o concorrere ad essa) della realizzazione della miglior organizzazione possibile rispetto alla particolare realtà aziendale, della corrispondenza della condotta a quella dell'agente modello previsto dal legislatore, dell'adempimento dell'obbligo di sicurezza secondo la diligenza qualificata richiesta al datore di lavoro, in particolare sotto il profilo della vigilanza.
11 COLPA DI ORGANIZZAZIONE Corte Cassazione (sent.n.36083/09) «la mancata adozione di tali modelli, in presenza dei presupposti oggettivi e soggettivi sopra indicati, è sufficiente a costituire quella "rimproverabilità" dell'ente collettivo come da Relazione ministeriale al D.lsg 231/2001» Trattasi di una nuova forma di colpevolezza normativa per omissione misure organizzative e gestionali che garantiscano lo svolgimento dell'attività nel rispetto della legge La condotta colposa di agevolazione dell'ente collettivo è configurabile per non essersi dotato del modello offerto dal Legislatore idoneo a prevenire i reati; il comportamento del soggetto apicale è espressione della voluntas societatis, per «immedesimazione organica». 11
12 PRESUPPOSTI OGGETTIVI E SOGGETTIVI Art. 5.L'ente e' responsabile per i reati (reati presupposto di cui al catalogo) commessi nel suo interesse o a suo vantaggio: a) da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua unita' organizzativa nonche' da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso; b) da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza (se la commissione del reato e' stata resa possibile dall'inosservanza degli obblighi di direzione o vigilanza -art. 7). 2. L'ente non risponde se le persone indicate nel comma 1 hanno agito nell'interesse esclusivo proprio o di terzi. Art. 8. Autonomia delle responsabilita' dell'ente 1. La responsabilita' dell'ente sussiste anche quando: a) l'autore del reato non e' stato identificato o non e' imputabile; b) il reato si estingue per una causa diversa dall'amnistia. Art. 25-septies. Reati presupposti: Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro 12
13 CRITERI DI IMPUTAZIONE CASSAZIONE PENALE, SEZ. UNITE, N / THYSSENKRUPP - I concetti di interesse e vantaggio, nei reati colposi d evento, vanno riferiti alla condotta e non all evento - Quando la condotta in violazione della cautela corrisponde oggettivamente ad istanze funzionali a strategie dell ente - Quando l inosservanza della prescrizione cautelare ha determinato ex post il conseguimento di un esito vantaggioso per l ente. - Grava comunque sull accusa l onere di dimostrare la mancata adozione e/o efficace attuazione, prima della commissione del fatto, di un valido modello di organizzazione e di gestione idoneo a prevenire reati della specie di quello verificatosi; fatta salva la possibilità, per l ente, di offrire prova liberatoria. 13
14 L EFFICACIA ESIMENTE L'ENTE VA ESENTE DA RESPONSABILITÀ SE L'ORGANO DIRIGENTE HA ADOTTATO ED EFFICACEMENTE ATTUATO SGSL IDONEI E DOTATI DI ODV AUTONOMO E DI SISTEMA DISCIPLINARE E SANZIONATORIO SOGGETTI APICALI LA CONDOTTA IMPEDITIVA È INESIGIBILE SOTTOPOSTI PROVA L'OSSERVANZA DELL'OBBLIGO DI CONTROLLO 14
15 FATTORI MOLTIPLICATIVI RISCHIO REALTÀ PORTUALE - regole organizzative - meccanizzazione - alta densità lavoratori - ambiente - modalità trasporto - frammentazione ciclo produttivo 15
16 SGSL COME OPPORTUNITA' La strategia organizzativa del SGSL è quella più raccomandata nelle imprese portuali nelle quali è sempre più sentita l esigenza di tutela, perché adattano alla singola realtà le regole cautelari attuando il sistema di prevenzione che tiene cono della esperienza e della particolarità del lavoro (Codice ILO Porti raccomanda l'adozione dei SGSL). Il SGSL è lo strumento che meglio gestisce le situazioni complesse condizionate da numerose variabili e rischi compositi in quanto verifica i processi sul campo migliorando la performance in termini di sicurezza; definisce ruoli e i compiti evitando sovrapposizioni o incomprensioni (comandi/operazioni); attua azioni correttive verso condotte non conformi al modello; acquisisce e scambia informazioni supportando la supervisione delle attività e le relazioni dentro e fuori il sistema; adotta sistemi di adattamento reciproco (anche contrattuali) integrando modalità operative omogenee e sicure in un ottica di miglioramento continuo. 16
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