ANALISI NUMERICA DI UN IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DI UNA GALLERIA AUTOSTRADALE: CODICI DI CALCOLO A CONFRONTO E PROPOSTE DI INTERVENTO
|
|
- Marco Guglielmi
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 P. Di Filippo, M. Paroncini, B. Calcagni 117 ANALISI NUMERICA DI UN IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DI UNA GALLERIA AUTOSTRADALE: CODICI DI CALCOLO A CONFRONTO E PROPOSTE DI INTERVENTO P. Di Filippo, M. Paroncini, B. Calcagni Dipartiento di Energetica, Università di Ancona Via Brecce Bianche, Ancona SOMMARIO Lo studio in oggetto ha coe obiettivo la valutazione dell ipianto di illuinazione presente in una galleria autostradale attraverso l ausilio del software Radiance; quest ultio, attraverso una tecnica di ray-tracing utilizzata per il calcolo, consente di ottenere una riproduzione realistica tridiensionale dello scenario risultante ed un analisi quantitativa del fenoeno. Infatti, una volta riprodotta in 3D la galleria autostradale, posizionati i corpi illuinanti, ognuno caratterizzato dalla propria curva fotoetrica, ed iposte le condizioni esterne è possibile ottenere i livelli di luinanza sulle corsie di arcia della galleria stessa oltre che i valori di illuinaento. I risultati così ottenuti sono quindi stati confrontati con una precedente indagine nuerica condotta con l applicazione Radio-Ray del prograa coerciale 3D Studio Max R2, che oltre a realizzare un rendering tridiensionale perette di effettuare calcoli illuinotecnici, e con i dati presenti in bibliografia. La siulazione al coputer dell'ipianto di illuinazione ha consentito, in questo caso, di verificare a posteriori la validità dell'ipianto realizzato e di studiare particolari soluzioni in odo da ottiizzare l'ipianto esistente. 1. INTRODUZIONE L illuinazione di una galleria autostradale ha lo scopo di assicurare agli autoobilisti condizioni di cofort visivo tali da garantire la sua percorrenza in condizioni di sicurezza. Le condizioni di guida in galleria risentono dell abiente chiuso e, soprattutto nelle ore diurne, delle condizioni di ridotta luinanza interna a confronto con gli elevati valori esterni; infatti, percorrendo il tratto autostradale precedente la galleria a velocità sostenuta, si passa repentinaente dalle condizioni visive esterne a quelle interne più ridotte, con conseguente necessità di un significativo tepo di adattaento dell apparato visivo ai nuovi livelli di luinanza. Pertanto la difficoltà aggiore è quella relativa all illuinaento del tratto iniziale di galleria (tratto di adattaento ) che deve consentire al guidatore che si trova all esterno di percepire la presenza di eventuali ostacoli all interno della stessa, ad una distanza pari a quella di frenatura. La più diffusa tecnica di illuinazione delle gallerie autostradali è attualente quella a controflusso; tale tecnica consiste nell indirizzare la luce in direzione contraria al verso di arcia creando una forte condizione di contrasto delle luinanze in odo tale che gli oggetti sulla carreggiata risulteranno scuri su fondo chiaro. Un vantaggio non trascurabile dell illuinazione in controflusso è quello di fornire un efficienza luinosa igliore in particolare se accopagnato da una pavientazione chiara. All interno di una galleria si possono distinguere tre zone: una tratto di soglia, una tartto di adattaento che si estende da circa quindici etri dall ingresso fino ad una distanza pari a quella di arresto ed un tratto di transizione cioè di raccordo fra la zona di adattaento e quella interna. Nel tratto di adattaento, si può prevedere un graduale abbassaento della luinanza nel verso di percorrenza della galleria in odo da consentire un progressivo adattaento degli occhi ai bassi valori caratteristici dell ultio tratto; l andaento della luinanza consigliato dall Associazione Italiana di Illuinazione (AIDI, 13) è descritto dalla forula sottostante (1):
2 Congresso Nazionale ATI L( x) = L( x o ) x D f 3 (1) dove: L(x) = luinanza ad una distanza x dall inizio del tratto di adattaento; L(x o ) = luinanza nel punto di inizio del tratto di adattaento; Df = distanza di frenatura (si considera pari a 160 per una velocità di percorrenza superiore a 100 K/h E pertanto opportuno che nella progettazione di un ipianto di illuinazione di una galleria autostradale si prendano in considerazione le probleatiche esposte irando al raggiungiento di un opportuno cofort visivo che garantisca adatte condizioni di sicurezza stradale. La galleria autostradale analizzata coe caso studio presenta un ipianto di illuinazione in controflusso per tutto il tratto di adattaento (circa 180 ) ed un sistea a flusso sietrico per il resto del percorso; inoltre la particolarità dell ipianto è di essere collocato esclusivaente sulla corsia di sorpasso con la finalità di ottenere un significativo rispario energetico oltre che per otivi di praticità durante le anutenzioni che potrebbero avvenire senza il blocco del traffico su entrabe le corsie. L ipianto di illuinazione è stato sottoposto a diverse capagne di isure ed è stata effettuata, in un precedente lavoro, una valutazione del sistea attraverso siulazioni al coputer con software basato sulle tecniche del ray-tracing e del radiosity. Il presente lavoro ha coe obiettivo un confronto fra i risultati delle siulazioni con diversi codici di calcolo per verificarne l attendibilità, anche in confronto alle isurazioni effettuate, e ad effettuare una proposta di intervento agendo sulla curva fotoetrica dei corpi illuinanti in controflusso. 2.L IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE La galleria autostradale ha una lunghezza di 1200 con carreggiata a due corsie larga 9.4 ed un altezza di circa 6. I corpi illuinanti, con ottica counter bea (contro flusso) e/o stradale sono posizionati ad una altezza di 5.5 dal piano stradale, con asse della lapada orizzontale e perpendicolare all asse longitudinale della galleria, in corrispondenza della corsia di sorpasso coe ostrato qualitativaente in figura 1. Corpi illuinanti Direzione norale di arcia Fig. 1 Rappresentazione qualitative della posizione dei corpi illuinanti in galleria Le caratteristiche dei corpi illuinanti con lapade al sodio ad alta pressione tubolari chiare sono riassunte in Tab. 1 Tab. 1 Caratteristiche dei corpi illuinanti: Distanza Corpi illuinanti (N o ) Potenza (W) Flusso Luinoso (l) fine Interdistanza
3 P. Di Filippo, M. Paroncini, B. Calcagni MISURE Le isure dell illuinaento sono state effettuate con sensori LASTEM aventi le seguenti caratteristiche: Tab.2 Caratteristiche dei sensori di isura Sensori Risposta spettrale Tolleranza Capo di isura Posizionaento del sensore DPA501 C.I.E. 1.5% klx Esterno DPA501 C.I.E. 1.5% 0 10 klx Interno La luinanza interna ed esterna è stata isurata con un luinanzoetro HAGNER odello S2 con ub accuratezza del 5%. La luinanza esterna, individuata coe il valore edio copreso nel capo visivo deliitato da un cono di apertura di 20 avente coe vertice l osservatore e coe asse la retta orizzontale che congiunge gli occhi dell osservatore con l asse del portale del tunnel, è stata isurata a 160 di distanza dall ibocco della galleria ed è stato rilevato un valore di 480 cd/ 2 circa. L illuinaento edio esterno, sepre a 160 dall ibocco, è stato di lx. L illuinaento interno è stato isurato utilizzando tre sensori LASTEM DPA 501 per interni collegati, coe il sensore esterno ad un sistea di acquisizione dati. 4. MISURE E CODICI DI CALCOLO A CONFRONTO La galleria autostradale è stata ridisegnata in 3D con il software 3D Studio che consente di associare alle superfici disegnate le caratteristiche dei ateriali utilizzati nella realtà. Le curve fotoetriche dei corpi illuinanti sono state riprodotte attraverso la creazione dei files in forato I.E.S.. In pria analisi tutto il sistea galleria-ipianto è stato analizzato con il pacchetto 3D Studio con l applicazione plug.in Radio-Ray per il calcolo delle grandezze illuinotecniche; i risultati di tale studio (Paroncini, 18) hanno evidenziato un buon accordo con i dati sperientali. L analisi attuale dell ipianto di illuinazione della galleria autostradale è stato realizzato con il software Radiance. Radiance effettua un backward ray-tracing rendering che perette di ottenere una ottia qualità dell iagine non a discapito però dell accuratezza dei risultati. Infatti il realiso delle iagini ottenute risulta coe conseguenza degli algoriti utilizzati, basati in gran parte sulle stesse leggi che regolano il coportaento e l interazione della luce con l abiente circostante. Il backward raytracing è una tecnica versatile di rendering che utilizza lo stesso algorito per il calcolo di tutte le interazioni tra luce ed abiente (riflessione, trasissione, calcolo delle obre, riozione delle superfici non visibili all osservatore ecc.). Breveente la tecnica consiste nel tracciare per ogni pixel dell iagine da realizzare il percorso dei raggi riflessi e trasessi all interno dell abiente, partendo dal punto di vista dell osservatore fino ad arrivare alle sorgenti luinose. Si considera cioè un percorso che è l opposto di quello seguito dalla luce naturale che parte dalle sorgenti per raggiungere dopo una serie di riflessioni la retina dell occhio. Le ragioni di ciò vanno ricercate in una aggiore efficienza dell algorito. Partendo dal punto di vista dell osservatore, infatti, si è sicuri di considerare solo quei raggi che contribuiscono alla forazione dell iagine visiva. Il odulo di descrizione dell abiente, fornisce tutti i paraetri fisici, diensioni geoetriche, caratteristiche delle superfici e paraetri delle sorgenti di cui ha bisogno il odulo di siulazione che infine è responsabile della deterinazione del livello di illuinaento all interno dell abiente Analisi dei risultati I risultati ottenuti con il software Radiance sono stati confrontati con la precedente siulazione e con i dati delle diverse capagne di isura. E evidente coe i dati rilevati nelle ultie capagne di isura rispetto a quelli del 97 siano inferiori a seguito del naturale deterioraento dei coponenti dell ipianto oltre che ad una scarsa anutenzione. La siulazione nuerica è stata effettuata considerando l ipianto in piena efficienza pertanto, coe evidenziato nei grafici seguenti, i risultati sono più vicini alla pria capagna di isure e non si discostano di olto dalla precedente valutazione con l applicativo Radio-Ray di 3D Studio Max.
4 Congresso Nazionale ATI In tabella 3 sono riportati i dati di illuinaento rilevati nelle diverse capagne di isura e i dati ottenuti con i due software sopra enzionati. Tab. 3 Illuinaento sul piano stradale per le due corsie di arcia () dic-97 feb- Corsia di arcia Centro carreggiata Corsia di sorpasso ar- Dati dic-97 feb- Dati dic-97 Feb- Mar- Radiance Radiance Calcolo con Radio- Ray ar- Calcolo con Radio- Ray Calcolo con Radio- Ray Dati Radiance ,00 418,76 210,50 936, ,00 823,60 851, ,50 854,44 851, , ,69 241,23 860,00 558,00 819,83 891, ,50 653,00 836, , , ,53 151,69 783, ,76 757,57 950, ,22 833, ,32 155, ,00 576, ,55 757, , ,63 159,88 350, ,42 658,16 403, ,68 576, ,37 141,08 159,38 369,81 348,42 533,31 422,16 388,37 658, , ,25 128,44 450, ,00 281,22 507,13 412, ,00 296,49 532, , ,59 106,23 346, ,05 562,46 355, ,96 310, , ,77 103,03 307, ,00 474,34 298, ,00 316, , ,20 110,60 303, ,41 434, , ,11 521, , ,24 66,25 298, ,1 544,33 326, ,37 423, , ,40 246, ,00 158,2 265, ,00 156,71 521, , ,79 193, ,85 188, ,65 290, , ,04 184, ,43 169, , ,71 165,17 165, , ,09 22,16 89, ,00 55,21 84, ,00 32, ,41 34,41 34, ,63 36,67 31,91 (lux) (lux) (lux) (lux) (lux) (lux) (lux) (lux) (lux) (lux) (lux) (lux) (lux) (lux) (lux) Le figure 2, 3 e 4 evidenziano il confronto fra i dati derivanti dalle siulazioni e quelli risultanti dalla pria capagna di isura.
5 P. Di Filippo, M. Paroncini, B. Calcagni CORSIA di MARCIA arcia_radiance dati isurati '97 arcia_radio-ray 600 E (lux) Fig. 2 - Illuinaenti sulla corsia di arcia CENTRO CARREGGIATA centro_radiance dati isurati '97 centro_radio-ray E (lux) Fig Illuinaenti al centro della carreggiata
6 Congresso Nazionale ATI CORSIA di SORPASSO sorpasso_radiance dati isurati '97 sorpasso_radio-ray 700 E (lux) Fig Illuinaenti sulla corsia di sorpasso La tabella successiva presenta i valori delle luinanze rilevati sul fondo stradale e sulle pareti durante le isurazioni ed il confronto con le luinanze calcolate con il software Radiance (tab. 4 e Fig. 5). Tab. 4 Luinanza del fondo stradale Corsia di arcia Centro carreggiata Corsia di sorpasso () dic- 97 feb- ar- Media Lu Radiance dic- 97 feb- ar- Media Lu Radiance dic- 97 Feb- ar- Media Lu Radiance , ,5 116, ,5 116, ,5 33, , ,5 142, , , , ,29 78,86 103, , , , ,5 21, , , , ,5 72, , ,3 76, ,7 42, , ,5 64, , ,7 15, ,3 59, ,7 71, ,8 3,9 9, ,5 10,7 74, ,5 10,7 57, ,8 9 4,9 9 6,5 12 9, , ,6 3,3 9 5,2 7,1 9 5,8 7,4 39, ,9 2, , , ,8 0,6 2,2 3,2 0,5 1,8
7 P. Di Filippo, M. Paroncini, B. Calcagni CONFRONTO DI LUMINANZE L (cd/ 2 ) arcia_radiance arcia_97 centro_radiance centro_97 sorpas_radiance sorpas_97 AIDI Fig. 5 - Confronto delle luinanze sul piano stradale Nella valutazione dell ipianto è stato considerata anche l uniforità longitudinale di luinanza (UI) definita coe il inore dei rapporti fra la luinanza inia e assia rilevata. I dati couneente accettati prevedono un valore di UI 0,4; in tabella 5 sono riportati i dati della uniforità longitudinale dei diversi casi analizzati. Tab. 5 UI Uniforità longitudinale delle luinanze Distanza UI corsia arcia_rad UI corsia arcia UI corsia centro_rad UI corsia centro UI corsia sorpasso_rad UI corsia sorpasso ,63 0,4 0,85 0,6 0,80 0, ,80 0,67 0,67 0,45 0,64 0, ,60 0,45 0,77 0,45 0,59 0,45 La disparità rilevata nella valutazione della Uniforità longitudinale, così coe per la stessa luinanza, fra il caso reale e quello siulato risulterebbe dovuto all utilizzo nella riproduzione tridiensionale, di ateriali che, se pur rispettando le caratteristiche di quelli reali, risultano senz altro privi di tutte quelle disuniforità proprie delle lavorazioni e soprattutto degli effetti dovuti alla presenza delle polveri provocate dal passaggio degli autoveicoli che si sono depositate sulle superfici nel corso del tepo. Coe si evidenzia dalla figura 5 le luinanze rilevate e calcolate, soprattutto sulla corsia di arcia, presentano un forte scostaento dai valori consigliati dall AIDI per il tratto di adattaento. Poiché l ipianto di illuinazione della galleria è in controflusso e disposto solo sulla corsia di sorpasso è opportuno inserire un paraetro che valuti il rapporto fra le luinanze in direzione trasversale al senso di percorrenza in odo da valutare l uniforità tra la corsia di sorpasso e quella di
8 Congresso Nazionale ATI arcia; tale paraetro è l Uniforità trasversale (Ut) definito coe il inore dei rapporti tra i valori di luinanza inia e assia isurati sulla corsia di sorpasso, al centro della carreggiata e sulla corsia di arcia. I valori di Ut sono riportati in tabella 6 dove è evidente la disuniforità tra la corsia di arcia e quella di sorpasso. Tab. 6 Ut Uniforità trasversale delle luinanze Distanza Ut isurata Ut _ Rad ,29 0, ,14 0, ,25 0,12 5. PROPOSTA DI INTERVENTO L interesse per un ipianto di illuinazione in controflusso su unica corsia per una galleria autostradale è dettato sicuraente da otivazioni di carattere organizzativo, di rispario energetico e di sicurezza per quanto riguarda le operazioni di anutenzione pertanto, pur antenendo l attuale distribuzione dei corpi illuinanti con le edesie potenze, si è tentano di igliorare le condizioni di illuinazione interna ed in particolar odo l uniforità di luinanza sulla carreggiata agendo sulla curva fotoetrica dell apparecchio da 600 W. In figura 6 è riportato il diagraa polare della curva fotoetrica in oggetto con la odifica apportata. La curva originale presenta sul seipiano (cioè sul piano perpendicolare alla direzione di arcia) una distribuzione dell intensità luinosa sietrica a con valori piuttosto ridotti che non garantiscono sul piano stradale una unifore illuinazione coe evidenziato dal rendering di figura 7 ed 8 dove sono riportati rispettivaente i dati di illuinaento e di luinanza. La odifica apportata alla curva fotoetrica consiste in una variazione dei dati dell intensità luinosa sui seipiani copresi fra180-0 e coe evidenziato nella rappresentazione polare (fig. 6/b) in odo da antenere un sistea in controflusso a con una distribuzione degli illuinaenti indirizzata anche verso la corsia di arcia Tale soluzione consente di igliorare le condizioni di illuinazione sulla corsia di arcia provocando una aggiore uniforità nella distribuzione delle luinanze, auentandone il livello verso i valori consigliati dall AIDI coe si evidenzia dalle figure 9 e Fig. 6/a - Curva fotoetrica dell apparecchio da 600 W
9 P. Di Filippo, M. Paroncini, B. Calcagni 125 Fig. 6/b - Curva fotoetrica dell apparecchio da 600 W odificata Fig. 7 Illuinaento nelle condizioni norali
10 Congresso Nazionale ATI Fig. 8 Illuinaento con la soluzione proposta Fig. 9 Luinanza
11 P. Di Filippo, M. Paroncini, B. Calcagni 127 Fig. 10 Luinanza con la soluzione proposta CORSIA di MARCIA arcia_radiance dati isurati '97 arcia_proposto 800 E (lux) Fig. 11 Confronto di illuinaento sulla corsia di arcia
12 Congresso Nazionale ATI CENTRO CARREGGIATA centro_radiance centro_nuovo dati isurati ' E (lux) Fig. 12 Confronto di illuinaento al centro della carreggiata CORSIA di SORPASSO sorpasso_radiance sorpasso_new dati isurati ' E (lux) Fig. 13 Confronto di illuinaento sulla corsia di sorpasso
13 P. Di Filippo, M. Paroncini, B. Calcagni 129 I grafici di figura 11, 12 e 13 ostrano un increento sostanziale dell illuinaento nei prii 50 etri di galleria. In tabella 7 sono riportati i valori della luinanza sulla carreggiata confrontata con la curva AIDI (fig. 14) Tab. 7 Luinanza sulla carreggiata Centro Centro Corsia Corsia sorpasso Corsia di arcia Corsia di arcia carreggiata carreggiata sorpasso Soluzione Radiance Soluzione proposta Soluzione Radiance Radiance proposta proposta 10 28,81 150,96 155,39 171,83 116,49 121, ,02 142,17 162,57 153,34 142,65 124, ,76 142,17 183,41 172,72 114,06 135, ,29 125,34 200,51 184,37 103,70 119, ,88 72,57 112,45 159,37 78,86 78, ,81 21,29 133,31 78,93 90,07 90, ,58 21,88 115,33 90,07 72,90 72, ,54 21,82 94,91 73,00 42,43 42, ,10 17,58 103,82 69,41 43,27 43, ,14 14,54 87,07 76, 71,39 71, ,068 14,10 82,72 64,93 57,92 57,93 200,0 180,0 160,0 140,0 Confronto luinanza L (cd/ 2 ) 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0, arcia_radiance arcia_proposto centro_radiance centro_proposto sorpas_radiance sorpas_proposto AIDI Fig. 14 Confronto delle luinanze sulla carreggiata
14 Congresso Nazionale ATI Tab. 8 Ut Uniforità trasversale Distanza Ut Ras Ut _ Rad_new ,18 0, , ,12 0,19 L intervento sulla curva fotoetrica ha coportato un avvicinaento dei dati di luinanza ai valori consigliati e beneficio ne ha tratto anche l uniforità trasversale che è increentata nei prii 50 di galleria. 6. CONCLUSIONI Lo studio effettuato sull ipianto di illuinazione di una galleria autostradale ha evidenziato un inefficienza nelle prestazioni illuinotecniche privilegiando l illuinaento sulla corsia di sorpasso rispetto a quella di arcia. L utilizzo di una curva fotoetrica odificata rispetto allo standard dell apparecchio da 600W ha consentito di igliorare le condizioni di illuinazione nei prii 50 di galleria, cioè nella zona dove i 12 corpi da 600 W sono installati, anche in terini di uniforità distributiva delle luinanze in senso trasversale che per i prii 50 etri raggiunge un valore di 0.71 contro il 0.18 dell uniforità trasversale dato dall ipianto standard. Risulterebbe quindi senz altro favorevole l intervento sui successivi corpi illuinanti in odo da estendere l effetto positivo sulle grandezze illuinotecniche fino a 160 di galleria (tratto di adattaento). Bibliografia 3D STUDIO MAX R2, Guida utente, 17 B. Calcagni, C. Di Perna, M. Paroncini, E. Ruffini, Metodo di calcolo per siulare la distribuzione spaziale e superficiale della radiazione luinosa all interno di una galleria, 53 Congresso Nazionale ATI, Firenze Settebre 18 D. A. Schreuder, The Lighting of Veicular Traffic Tunnels, Technological University, Endhoven, 1965; I.E.S., Illuinating Engineering Society, Lighting Handbook, New York, 1987; C.I.E, Coission International de l Eclairage-Pubblication n. 26, International Recoendations for Tunnel Lighting, Parigi, 1973; C.I.E, Coission International de l Eclairage-Pubblication n. 26/2, Guide for the lighting of road tunnels and underpasses, 10; M. Bonoo, L illuinazione delle strade e delle gallerie, a cura dell Associazione Italiana di Illuinazione (AIDI), Milano 1986 P. Di Filippo, M. Paroncini, F. Polonara, L. Zenobi, Lighting Design for Road Tunnels, Light & Engineering, vol. 2, n 4, pp. 6-16, 14.
E UNO SPRECO INGIUSTIFICATO DI ENERGIA!
POLITECNICO DI MILANO Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Elettrica La Misura Dell Inquinaento Luinoso Nelle Osservazioni Astronoiche Relatore Chiar.o Prof. Alessandro FERRERO Tesi di Laurea di Matteo
DettagliILLUMINAZIONE NATURALE
CAPITOLO 9 ILLUMINAZIONE NATURALE 9.1 Generalità Un corretto utilizzo della luce diurna rende più gradevoli abienti agli occupanti e conteporaneaente può contribuire a contenere durante il giorno i consui
DettagliCodice Elaborato: IMP INDICE
INDICE Pagina 1 di 6 1 SCOPO... 2 2 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE... 2 2.1 Raccomandazioni e normativa di riferimento... 2 2.2 Criteri di dimensionamento... 2 2.2.1 Velocità di progetto illuminotecnico...
DettagliPOLITECNICO DI TORINO 1 a Facoltà di Ingegneria A.A. 2011/2012. Progetto di Infrastrutture Viarie. Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile
POLITECNICO DI TOINO a Facoltà di Ingegneria A.A. 0/0 Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Progetto di Infrastrutture Viarie prof. Marco Bassani ing. oberto Melotti Esercizio : Progetto di una
DettagliLivelli e portate medie giornaliere del fiume Bacchiglione a Vicenza anni Relazione n 03/17
Livelli e portate edie giornaliere del fiue Bacchiglione a Vicenza anni 2009-206 Relazione n 03/7 ARPAV Direttore Generale Nicola Dell Acqua Direttore Tecnico Carlo Terrabujo Dipartiento Regionale per
DettagliGUIDA AL PROGRAMMA FIN GFRP2010
GUIDA AL PROGRAMMA IN GRP2010 Il prograa IN GRP2010 è stato ideato col ine di stiare la resistenza a trazione equivalente, il odulo di elasticità tangenziale, la resistenza a trazione post essurazione
DettagliPowerBalance Tunable White, a incasso - Per supportare una sensazione generale di salute e benessere
Lighting PowerBalance Tunable White, a incasso - Per supportare una sensazione generale di salute e benessere La luce giusta può avere effetti benefici su diversi processi psicologici del corpo uano. Statisticaente,
DettagliLe schede allegate contengono alcuni esempi di calcolo illuminotecnico effettuato con software dedicati relativi agli interventi evidenziati.
Relazione tecnica specialistica Le schede allegate contengono alcuni esempi di calcolo illuminotecnico effettuato con software dedicati relativi agli interventi evidenziati. Esse rappresentano linee guida
DettagliSPETTROSCOPIA CON IL RETICOLO DI DIFFRAZIONE ( 14.7) (*)
SPETTROSCOPIA CON IL RETICOLO DI DIFFRAZIONE ( 4.7) (*) Tutte le sostanze, opportunaente eccitate, diventano sorgenti di radiazioni luinose. Lo spettro di eissione dipende dalla stato aggregazione. I gas
DettagliI N D I C E 1. GENERALITÀ Galleria IGA Galleria IGA RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. DATI DI BASE PER IL CALCOLO ILLUMINOTECNICO 5
I N D I C E 1. GENERALITÀ 2 1.1 Galleria IGA01 2 1.2 Galleria IGA02 2 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. DATI DI BASE PER IL CALCOLO ILLUMINOTECNICO 5 4. MODALITÀ DI CALCOLO 6 4.1 Caratteristiche generali 6
DettagliCERNICCHIARA IMPIANTI ELETTRICI - GALLERIA - IMPIANTO ILLUMINAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI
CERNICCHIARA IMPIANTI ELETTRICI - GALLERIA - IMPIANTO ILLUMINAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI I1 1 CERNICCHIARA IMPIANTI ELETTRICI - GALLERIA - IMPIANTO ILLUMINAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI INDICE IMPIANTI
DettagliCARATTERISTICHE GENERALI GALLERIA LIGEA DIREZIONE PORTO...6 CARATTERISTICHE GENERALI GALLERIA LIGEA DIREZIONE AUTOSTRADA...28
LIGEA IMPIANTI ELETTRICI - GALLERIA - IMPIANTO ILLUMINAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI INDICE IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE GALLERIA...3 PROGETTO ILLUMINOTECNICO SECONDO NORMA UNI 11095...3 RIFERIMENTI NORMATIVI...4
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Deliberazione 26 luglio 200 - ARG/elt 2/0 Condizioni per il dispacciaento dell energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili non prograabili: definizione dell Indice di Affidabilità IA ai fini del calcolo
DettagliDeterminazione della densità di solidi.
Deterinazione della densità di solidi. Scopo dell esperienza Lo scopo di questa esperienza è quello di deterinare la densità di alcuni corpi solidi, per poi confrontare il valore ottenuto sperientalente
DettagliALLEGATO E OTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI
ALLEGATO E OTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI Il controllo del flusso luminoso indiretto si attua anche attraverso l ottimizzazione degli impianti d illuminazione che a sua volta comporta anche una razionalizzazione
DettagliINDICE. Pagina 1 di 34 IMP /11/2010 Prima Emissione Gili S. Astorino M. Schiavetta L. Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.
Pagina 1 di 34 INDICE 1 REVISIONI... 3 2 OGGETTO... 4 3 RIFERIMENTI... 4 3.1 Riferimenti normativi e letteratura di riferimento... 4 4 DIMENSIONAMENTO DELL IMPIANTO D ILLUMINAZIONE... 5 4.1 Prescrizioni
DettagliLIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME MONTICANO A FONTANELLE NEGLI ANNI
LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME MONTICANO A FONTANELLE NEGLI ANNI 2014-16 ARPAV Direttore Generale Nicola Dell Acqua Direttore Tecnico Carlo Terrabujo Dipartiento Regionale per la Sicurezza
DettagliLIGEA IMPIANTI ELETTRICI - GALLERIA - IMPIANTO ILLUMINAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI I34
LIGEA IMPIANTI ELETTRICI - GALLERIA - IMPIANTO ILLUMINAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI I34 1 LIGEA IMPIANTI ELETTRICI - GALLERIA - IMPIANTO ILLUMINAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI INDICE IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE
DettagliCERNICCHIARA IMPIANTI ELETTRICI - GALLERIA - IMPIANTO ILLUMINAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI
CERNICCHIARA IMPIANTI ELETTRICI - GALLERIA - IMPIANTO ILLUMINAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI I1 1 CERNICCHIARA IMPIANTI ELETTRICI - GALLERIA - IMPIANTO ILLUMINAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI INDICE IMPIANTI
DettagliFacoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale
Le sorgenti di luce costituiscono il mezzo attraverso cui si assicura ad un ambiente una qualità illuminotecnica. La luce costituisce uno strumento di progettazione SORGENTI DI LUCE DISPONIBILI ARTIFICIALE
Dettagli5.2 PROVE NON DISTRUTTIVE SULLE MURATURE Martinetti piatti L uso dei martinetti piatti nella diagnosi dello stato delle murature ha due -
5.2 PROVE NON DISTRUTTIVE SULLE MURTURE 5.2.1 Martinetti piatti L uso dei artinetti piatti nella diagnosi dello stato delle urature ha due - - finalità: ottenere lo stato di esercizio tensionale di una
DettagliRegistratori di livello meccanici
Registratori di livello eccanici con funzionaento a galleggiante QZV Certificazione ISO 9001 certificato N. 01110505 la Qualità è il nostro Standard Livello Tipo "DELTA" D04_27.01.2012_SWRG_i_S1-6 Tipo
DettagliIntegrazione luce naturale/luce artificiale in ambito industriale Parte 1: Analisi dell ambiente luminoso per il capannone AleniaAermacchi
Integrazione luce naturale/luce artificiale in ambito industriale Parte 1: Analisi dell ambiente luminoso per il capannone Franco Gugliermetti, Fabio Bisegna Report RSE/2009/37 Ente per le Nuove tecnologie,
DettagliAPPROFONDIMENTO Lezione 10. Mara Bruzzi
APPROFONDIMENTO Lezione 10 Mara Bruzzi In generale t dipende dall energia del portatore e dalla teperatura: Con r esponente che varia da -1/2 ( scattering da vibrazioni reticolari acustiche ) a +3/2 (
DettagliCONTROLLO DI QUALITÀ. 1. Generalità. 2. Campioni di controllo qualità
CONTROLLO DI QUALITÀ 1. Generalità Il Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 all art. 7, coa 3, ipone al gestore del servizio idrico integrato l obbligo di avvalersi di laboratori di analisi interni
DettagliGrandezze Fisiche caratteristiche
Grandezze Fisiche caratteristiche 1 Benessere Ambientale: Illuminazione Grandezze Fisiche: Frequenza ν Velocità c È il numero di oscillazioni che l onda compie nell unità di tempo. È l inverso del periodo,
DettagliCarlo Sintini, Problemi di maturità, 1965 Settembre, matematicamente.it
Carlo Sintini, Problei di aturità, 196 Settebre, ateaticaente.it Settebre 196 In un riferiento cartesiano ortogonale O(x,y) è data la curva di equazione x 1 (1) y x Essendo una costante reale. 1) Ricercare
DettagliL illuminamento medio in esercizio risulta pari a 500 lux. Determinare :
1)Un sala di lettura, di pianta rettangolare 10 x 5 metri, è illuminata con plafoniere dotate di due lampade fluorescenti tubolari, di potenza 36 W ciascuna e flusso luminoso 2800 lm. Le dimensioni dell
DettagliUniversità degli studi di Salerno corso di studi in Ingegneria Informatica TUTORATO DI FISICA. Lezioni 2/3 - Meccanica del punto materiale
Università degli studi di Salerno corso di studi in Ingegneria Inoratica TUTORATO DI FISICA Esercizio n Lezioni /3 - Meccanica del punto ateriale Due blocchi di assa 3Kg e 5Kg sono uniti da una une inestensibile
Dettagli1 Simulazione di prova d Esame di Stato
Siulazione di prova d Esae di Stato Problea Risolvi uno dei due problei e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario Sia y = f) una funzione reale di variabile reale tale che la sua derivata seconda
DettagliMATERIALI COMPOSITI Prof. A.M.Visco
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali A.A. 2006/07 MATERIALI COMPOSITI Prof. A.M.Visco 1 MICROMECCANICA COMPORTAMENTO A CARICO LONGITUDINALE σ=σ (1-V f )+σ f V f ( 1 ) E = E V + E V f
DettagliLA LUCE: energia radiante capace di eccitare la retina e dar luogo alla sensazione visiva
LA LUCE: energia radiante capace di eccitare la retina e dar luogo alla sensazione visiva cc LA LUCE: cc diurna notturna LA LUCE: lunghezza d onda del visibile cc 400/800 nm LA LUCE: lunghezza d onda del
DettagliAPPLICAZIONI DI ILLUMINOTECNICA
Corso di Fisica tecnica e abientale a.a. 0/0 - Docente: Prof. Carlo Isetti CAPITOO 5 APPICAZIONI DI IUMINOTECNICA 5. Ulteriori caratteristiche della visione In generale, un oggetto risulta visibile se
DettagliLaboratorio di Chimica Fisica. Un operazione di misura consiste nel: assegnare un valore numerico per rappresentare una proprietà
Università degli Studi di Bari Dipartiento di Chiica 9 giugno 202 F.Mavelli Laboratorio di Chiica Fisica Teoria degli Errori Introduzione Definizione Un operazione di isura consiste nel: assegnare un valore
DettagliIMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA SP18
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA SP18 NUOVO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA LUNGO LA SP18 CHE COLLEGA LE FRAZIONI DI TORCHIATI E BANZANO DEL COMUNE DI MONTORO. VERIFICA ILLUMINOTECNICA PER CORPI ILLUMINANTI
DettagliEsercitazione 06: Verifica di strutture sollecitate a fatica
Meccanica e Tecnica delle Costruzioni Meccaniche Esercitazioni del corso. eriodo II rof. Leonardo BERTINI Ing. Ciro SANTUS Esercitazione 06: Verifica di strutture sollecitate a fatica Indice Verifica della
DettagliA dati discreti n casi accertati di una malattia n figli per una famiglia. A dati continui Statura di un gruppo di persone Voti riportati a un esame
La statistica è la scienza che studia l andaento di un fenoeno collettivo, indagando sulla popolazione interessata a tale fenoeno in relazione a una o più caratteristiche, le variabili, che possono essere
DettagliI moti. Daniel Gessuti
I oti Daniel Gessuti 1 introduzione Uno dei problei che ha interessato gli scienziati fin dall antichità e che costituisce un notevole capo d indagine della Fisica è senza dubbio quello che riguarda il
DettagliLIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME ADIGE A VERONA NEGLI ANNI
DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO NEGLI ANNI 2007-09 ARPAV Dipartiento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Giacoo Renzo Scussel Progetto e realizzazione Italo
DettagliFondamenti di illuminotecnica. Laboratorio di illuminazione CORVO - Ispra
Fondamenti di illuminotecnica Laboratorio di illuminazione CORVO - Ispra Ispra, 24 novembre 2014 Luce Cos è la luce 1 nm = 10-9 m La luce è radiazione elettromagnetica, visibile all'uomo. la lunghezza
DettagliOTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI
OTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ALLEGATO D Il controllo del flusso luminoso indiretto si attua anche attraverso l ottimizzazione degli impianti d illuminazione che a sua volta comporta anche una razionalizzazione
DettagliGli impianti di illuminazione stradale
Gli impianti di illuminazione stradale Concetti base per il dimensionamento Ing. Diego Bonata p.e. Alberto Duches Argomenti Trattati! Ruolo del progettista! Obiettivi da perseguire! Concetti base di progettazione!
DettagliFondamenti di illuminotecnica e Sicurezza sul lavoro: modulo illuminotecnica
Giornata di formazione e informazione A.F.Varese - Luino Laura Blaso - Ricercatrice ENEA Fondamenti di illuminotecnica e Sicurezza sul lavoro: modulo illuminotecnica Luino, 21 maggio 2015 Luce Cos è la
DettagliCalcoli di illuminamento artificiale per interni. Prof. Ing. Cesare Boffa
Calcoli di illuminamento artificiale per interni Illuminazione per interni Illuminazione Generale Localizzata D accento D effetto Mood lighting s a i Ambiente chiuso Coefficiente di assorbimento delle
DettagliCurve fotometriche, diagrammi di illuminazione e diagrammi Isolux
Curve fotometriche, diagrammi di illuminazione e diagrammi Isolux 77 986 77 97 77 831 β = 5 /7 cd/klm 1 36 cd/klm C 18 - C C 7 - C 9 C 195 - C 15 3 6 3 3 6 Figura 1 Figura 5 Le curve fotometriche Un valido
DettagliCiao Green. Ciao Green. Disegni tecnici. Dati tecnici. Caldaie Murali Condensing. RENDIMENTO secondo Direttiva Europea CEE 92/42.
Disegni tecnici Dati tecnici 0 0 LEGENDA: Ipianto: Ritorno R/ Mandata M/ Gas G Acqua sanitaria: Entrata E/ Uscita U SC: scarico condensa 0 0 SC acqua gas 0 0. R M G U E Vista dall alto. 0. 0. 0. 0 Per
Dettagliing. Elena Pedrotti La nuova UNI :2011 Lighting Designer Indipendente Via Giuseppe Zambelli, 3 Linkedin: Elena Pedrotti
ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO TRA NORMATIVA E RISPARMIO ENERGETICO La nuova UNI12464-1:2011 Gruppo di lavoro: 35020 CEN/TC Saonara 169 (PD) Light and lighting Lavori di revisione: inizio 2007 conclusione
DettagliAspetti metrologici nella valutazione e quantificazione dell inquinamento luminoso
Aspetti metrologici nella valutazione e quantificazione dell inquinamento luminoso Giuseppe Rossi I.N.Ri.M. - Istituto Nazionale Ricerca Metrologica Torino e-mail: g.rossi@inrim.it CRIET Incontra 2017
DettagliNORMATIVA ANTINCENDIO PER VASCHE PREFABBRICATE IN ACCIAIO
NORMATIVA ANTINCENDIO PER VASCHE PREFABBRICATE IN ACCIAIO Protezione attiva contro gli incendi UNI/CT 034/GL 07 Sistei e coponenti ad acqua Nora nuero : UNI EN 12845:2015 Titolo : Installazioni fisse antincendio
DettagliREGOLAZIONE DEL FLUSSO LUMINOSO, RISPARMIO ENERGETICO, MANUTENZIONE E LA NORMA UNI S. Giua ( )
REGOLAZIONE DEL FLUSSO LUMINOSO, RISPARMIO ENERGETICO, MANUTENZIONE E LA NORMA UNI 11095 S. Giua ( ) 1 Introduzione Illuminare una galleria stradale garantendo la sicurezza del traffico è una questione
DettagliINFLUENZA DELLE FASI COSTRUTTIVE SULLE CARATTERISTICHE STRUTTURALI DI UN PONTE SOSPESO DI GRANDE LUCE
INFLUENZA DELLE FASI COSTRUTTIVE SULLE CARATTERISTICHE STRUTTURALI DI UN PONTE SOSPESO DI GRANDE LUCE DANIELE GIUSTI Ingegnere Strutturista LUCA SGAMBI Dottorando in Ingegneria Strutturale Università degli
DettagliINDICE. Pagina 1 di 52 IMP /12/2010 Prima Emissione Gili S. Astorino M. Schiavetta L. Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.
Pagina 1 di 52 INDICE 1 REVISIONI... 4 2 OGGETTO... 5 3 RIFERIMENTI... 5 3.1 Riferimenti normativi e letteratura di riferimento... 5 4 DIMENSIONAMENTO DELL IMPIANTO D ILLUMINAZIONE... 6 4.1 Prescrizioni
DettagliImpianti di illuminazione. Impianti Industriali
Impianti Industriali 2-2009 1 L di un locale industriale influenza la percentuale di infortuni e la qualità della produzione Illuminamento scarso significa : - Un progressivo senso di stanchezza degli
DettagliINDICE 1. PREMESSA 1 2. COMPATIBILITA IDRAULICA 3
INDICE 1. PREMESSA 1. COMPATIBILITA IDRAULICA 3.1. CALCOLO DELLA PORTATA 3.. IL MODELLO IDRAULICO 4.3. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA DELLE SEZIONI. 6.4. DEFINIZIONI DELLE CONDIZIONI AL CONTORNO E DELLE
DettagliIdraulica e macchine idrauliche
Scheda riassuntiva 5 capitoli 0- Idraulica e acchine idrauliche Idrostatica Pressione nei fluidi 1 La pressione esercitata su un punto del contorno si trasette uguale in tutta la assa fluida. In un punto
DettagliImpianti di illuminazione
Impianti Meccanici 1 L di un locale industriale influenza la percentuale di infortuni e sulla qualità della produzione Illuminamento scarso significa : - Un progressivo senso di stanchezza degli operatori
DettagliPROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO COMUNE DI CESANO MADERNO (MB) FCE0113
BRIANZACQUE S.r.l. Sede Legale Viale Enrico Feri 105 20900 MONZA (MB) Telefono 039262301 Fax 0392174 www.brianzacque.it brianzacque@legalail.it PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMUNE DI CESANO MADERNO (MB)
DettagliEsercizi di Fisica Generale Foglio 3. Forze
31.01.11 Esercizi di Fisica Generale Foglio 3. Forze 1. Un corpo di assa viene sospeso da una olla con costante elastica k, coe in figura (i). La olla si allunga di 0.1. Se ora due corpi identici di assa
DettagliConvegno su Illuminazione pubblica quale infrastruttura per lo sviluppo della smart city
Convegno su Illuminazione pubblica quale infrastruttura per lo sviluppo della smart city 20maggio2014 Mario Bonomo, Gli aspetti normativi legati agli impianti di pubblica illuminazione Gli aspetti normativi
Dettagliche rappresenta l equazione differenziale del moto armonico. La soluzione dell equazione differenziale è espressa come
Esperienza n. Forze elastiche Cenni teorici Si dicono elastici i corpi che quando vengono deforati con una copressione o dilatazione reagiscono con una forza di richiao proporzionale alla deforazione.
DettagliLIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME MONTICANO A FONTANELLE NEGLI ANNI
DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO FONTANELLE NEGLI ANNI ARPAV Alberto Luchetta Giacoo Renzo Scussel Progetto e realizzazione Italo Saccardo Gianario Egiatti (autore) Via del Candel,
DettagliSezione III Metodi quantitativi per la misurazione e gestione dei rischi
Sezione III Metodi quantitativi per la isurazione e gestione dei rischi Test n. Teoria della probabilità e distribuzioni di probabilità univariate e ultivariate ) Secondo la definizione classica, la probabilità
DettagliMoto di caduta di un corpo. Un corpo K, supposto puntiforme e di massa m, cade verso il suolo da un altezza h. Studiamone il moto.
Moto di caduta di un corpo 1. Preessa Un corpo K, supposto puntifore e di assa, cade verso il suolo da un altezza h. Studiaone il oto. Si tratta allora di deterinare: tutte le forze agenti sul corpo; la
DettagliNome Cognome Numero di matricola Coordinata posizione. Quarto compito di Fisica Generale 1 + Esercitazioni, a.a Settembre 2018
Noe Cognoe Nuero di atricola Coordinata posizione Quarto copito di isica Generale + Esercitazioni, a.a. 207-208 3 Settebre 208 ===================================================================== Preesse
DettagliSi considerino due segnali analogici generati da sorgenti in banda base, con le seguenti caratteristiche:
RISOLUZIONE: opito del Giugno 5 ounicazioni Elettriche Soluzione es Dati Si considerino due segnali analogici generati da sorgenti in banda base, con le seguenti caratteristiche: x (t) con banda B 6KHz,
DettagliProgetto 1. Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: Redattore:
Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: : Indice Copertina progetto 1 Indice 2 GEWISS GW86174 INDY 1-50W Potenza Ridotta SE Scheda tecnica apparecchio 3 CDL (polare) 4 CDL (lineare) 5 Strada
DettagliFacoltà di Ingegneria Prova scritta di Fisica I
Facoltà di Ingegneria Prova scritta di Fisica I 6..6 CMPIT C Esercizio n. Un blocco, assiilabile ad un punto ateriale di assa = kg, partendo da fero, scivola da un altezza h = 7 lungo una guida priva di.
DettagliTUTORIAL LITESTAR 10 CALCOLO ILLUMINOTECNICO TIPICO PER ILLUMINAZIONE STRADALE NORME UNI EN 13201:2007 UNI 11248:2007 CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE ME
TUTORIAL LITESTAR 10 CALCOLO ILLUMINOTECNICO TIPICO PER ILLUMINAZIONE STRADALE NORME UNI EN 13201:2007 UNI 11248:2007 CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE ME (strade a traffico motorizzato per le quali è possibile
DettagliGrandezze fotometriche
Capitolo 3 Grandezze fotometriche 3.1 Intensità luminosa E una grandezza vettoriale di simbolo I. Ha come unità di misura la candela(cd). La candela è l unità di misura fondamentale del sistema fotometrico.
DettagliGESTIONE DI RETI IDRICHE
GESTIONE DI RETI IDRICHE Tecnologie all avanguardia a supporto di gestioni innovative delle reti di distribuzione idrica Corte Ospitale Rubiera (RE) 08 OTTOBRE 2013 GESTIONE DI RETI IDRICHE IL CONTROLLO
DettagliStrutture di ponderazione
Nota etodologica L indice dei costi di costruzione di un fabbricato residenziale isura la variazione nel tepo dei costi dell edilizia residenziale, riferiti ad una specifica tipologia di anufatto e, in
DettagliCIELO A ++ A + A. Regolamento EU 874/ Classi energetiche apparecchi per l illuminazione. Cielo
67 CIELO Apparecchio lineare da incasso, installabile a paviento o a soffitto. Configurazione: il corpo è un estruso in alluinio con doppia testata di chiusura in alluinio pressofuso ad ogni estreità.
DettagliLA RETTA DI REGRESSIONE LINEARE E SISTEMI SOVRADETERMINATI
LA RETTA DI REGRESSIONE LINEARE E SISTEMI SOVRADETERMINATI MAURIZIO PAOLINI - CORSO PAS CLASSE A048 Dipartiento di Mateatica e Fisica, Università Cattolica, sede di Brescia. paolini@df.unicatt.it E-ail
DettagliIlluminotecnica - Grandezze Fotometriche
Massimo Garai - Università di Bologna Illuminotecnica - Grandezze Fotometriche Massimo Garai DIN - Università di Bologna http://acustica.ing.unibo.it Massimo Garai - Università di Bologna 1 Radiazione
DettagliCoatings tecnologici a risparmio energetico, Cool Roof e altri tipi di prodotti riflettenti e funzionali di nuova generazione. www.watergyitalia.
Coatings tecnologici a rispario energetico, Cool Roof e altri tipi di prodotti riflettenti e funzionali di nuova generazione Coatings tecnologici a rispario energetico, Cool Roof e altri tipi di prodotti
DettagliSOTTOVIA ALLA PROG LINEA A.C. RELAZIONE GENERALE DI PROGETTO
COMMITTENTE: : : INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 LINEA A.V. /A.C. TORINO VENEZIA Tratta MILANO VERONA Lotto Funzionale Brescia-Verona PROGETTO DEFINITIVO
Dettagli2/3/4 NKVE MCE/P GRUPPI A PRESSIONE COSTANTE CON SISTEMA MULTI INVERTER A BORDO POMPA MCE/P DATI TECNICI
GRUI DI RESSIONE ELETTRONICI MCE/ G 167 2/3/4 NKVE 1-15 - 2-32 - 45 MCE/ GRUI RESSIONE COSTNTE CON SISTEM MULTI INVERTER BORDO OM MCE/ DTI TECNICI Tensione di linea: 4V trifase Tensione elettropopa: 4V
DettagliPreparazione alle gare di II livello delle Olimpiadi della Fisica 2014
Preparazione alle gare di II livello delle Olipiadi della Fisica 014 Incontro su tei di fisica oderna Soario dei quesiti e problei discussi durante l incontro. Testi e soluzioni sono estratti dal sito
DettagliPROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO COMUNE DI MEDA (MB) FMD0213 REALIZZAZIONE DI NUOVA FOGNATURA NERA AL SERVIZIO DELLE VIE ADDA, TICINO E GOITO
BRIANZACQUE S.r.l. Sede Legale Viale Enrico Feri 0-0900 MONZA (MB) Telefono 039630 - Fax 03974 www.brianzacque.it - brianzacque@legalail.it COMUNE DI MEDA (MB) FMD03 REALIZZAZIONE DI NUOVA FOGNATURA NERA
DettagliMetodi numerici per l'analisi della ventilazione e delle sollecitazioni strutturali in caso di incendi in galleria.
Metodi numerici per l'analisi della ventilazione e delle sollecitazioni strutturali in caso di incendi in galleria. V max = 46.5 m/s V min = -6.0 m/s T max = 1000 C T min = 20.0 C Campo di velocità indotto
DettagliALLEGATO E OTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI
ALLEGATO E OTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI Il controllo del flusso luminoso indiretto si attua anche attraverso l ottimizzazione degli impianti d illuminazione che a sua volta comporta anche una razionalizzazione
DettagliDimensionamento dei Corpi scaldanti
Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIA Diensionaento dei Corpi scaldanti Prof. Paolo ZAZZINI Dipartiento INGEO Università G. D Annunzio Pescara www.lft.unich.it Diensionaento di un corpo scaldante Dati
DettagliRelazione di laboratorio di FISICA
Relazione di laboratorio di FISICA Al terine di ogni esperiento, è richiesta la stesura di una relazione. Tale relazione può essere elaborata in classe o a casa, a seconda del tepo a disposizione o delle
Dettagli3 L analisi sismica 3.1. EFFETTO DEL SISMA SULLE STRUTTURE
3 L analisi sisica 3.1. EFFETTO DEL SISMA SULLE STRUTTURE Per quanto riguarda l effetto che il terreoto provoca sulle opere realizzate dall uoo, ed in particolare sulle strutture, si può seplicisticaente
DettagliSTUDIO TECNICO - Per. Ind. Mario DI BARI Progettazione impianti e prevenzione incendi
Committente COMUNE DI MARTELLAGO PROVINCIA DI VENEZIA Oggetto: PROGETTO DI LOTTIZZAZIONE DENOMINATO "GUARDI" SITO NEL COMUNE DI MARTELLAGO IN LOCALITA' MAERNE Titolo PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
DettagliLINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DI PROVE DI POMPAGIO IN ACQUIFERI POROSI PER LA DEFINIZIONE DELLE AREE DI TUTELA PER L ACQUA POTABILE
LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DI PROVE DI POMPAGIO IN ACQUIFERI POROSI PER LA DEFINIZIONE DELLE AREE DI TUTELA PER L ACQUA POTABILE Le presenti linee giuda sono state elaborate dall Ufficio gestione
DettagliTrueLine a incasso - Una vera linea di luce - Elegante, efficiente e conforme alle norme di illuminazione per uffici
Lighting TrueLine a incasso - Una vera linea di luce - Elegante, efficiente e confore alle nore di illuinazione per uffici Gli architetti hanno bisogno di una soluzione di illuinazione che si abbini all'architettura
DettagliCAPITOLO 20 IL MODELLO MICROSCOPICO DELLA MATERIA ( ) ( ) ( ) " ( 1,50 "10 #3 m 3 ) ( ) ( ) = 1,0!10 5 Pa 3! 0,20 m 3 = 3,0 "10 2 K.
Problei di paragrafo 1 Perché la assa inerziale di un granello di polline per quanto piccola è olto aggiore di quella di una olecola di acqua Perché gli urti sono nuerosissii e la loro intensità e frequenza
DettagliCorso di Laurea in Informatica. Dipartimento di Scienze Fisiche -- Università di Napoli Federico II. Colori. Sistemi Informativi Multimediali
Colori 1 La Percezione dei Colori Immanuel Kant (Königsberg,, 1724-1804) 1804) tratta il fenomeno (Phainomenon)) percepito secondo quello che appare e non nella sua reale essenza 2 Rappresentazione dei
DettagliTutte le opere previste sono dimensionate per la portata di tempo di ritorno di 200 anni del Fiume Magra e garantiscono un franco minimo di 0,75 m.
Preessa. L area soggetta agli interventi del presente progetto si estende in destra del fiue Magra, nel tratto copreso tra il ponte per l abitato di Podenzana ed il sito del depuratore counale, e lungo
DettagliUNITÀ 1 LA MISURA DELLE GRANDEZZE FISICHE 1. Che cos è la Fisica. La fisica è una scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali.
UNITÀ 1 LA MISURA DELLE GRANDEZZE FISICHE 1. Che cos è la Fisica. La fisica è una scienza sperientale che studia i fenoeni naturali. Si tratta di una scienza sperientale perché le sue afferazioni sono
DettagliSEMINARIO DI AGGIORNAMENTO TECNICO «COME CAMBIA LA PROGETTAZIONE DELLA LUCE»
SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO TECNICO «COME CAMBIA LA PROGETTAZIONE DELLA LUCE» CON IL PATROCINIO DELLA REGIONE LOMBARDIA NORMATIVE ITALIANE/EUROPEE UNI11248 Novembre 2016: Selezione delle categorie illuminotecniche
Dettagli80% HOTEL 9 - KF IL RISPARMIO E ASSICURATO! FINO ALL
HOTEL 9 - K LA LUCE CHE ARREDA Negli ultii anni l illuinazione d interni ha copletaente cabiato il odo di arredare. Il prio obiettivo è oggi la ricerca del assio cofort visivo, che assue diversi significati
DettagliMH 20/25-4 T. Buggie. Carrello compatto a 4 ruote motrici. Capacità di sollevamento: 2000 e 2500 kg. Altezza alla protezione conducente: 1,99 m
MH 20/25-4 T Buggie Carrello copatto a 4 ruote otrici Capacità di sollevaento: e kg Altezza alla protezione conducente: 1,99 Motore Kubota Turbo: 60 cv 44 kw Trasissione idrostatica MH 20/MH 25-4 T Buggie,
Dettagli