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1 5.2 PROVE NON DISTRUTTIVE SULLE MURTURE Martinetti piatti L uso dei artinetti piatti nella diagnosi dello stato delle urature ha due - - finalità: ottenere lo stato di esercizio tensionale di una zona specifica di uratura attraverso l uso di un artinetto piatto singolo; deterinare in sito le caratteristiche eccaniche della uratura attraverso l uso di due artinetti piatti. Martinetto piatto singolo La rilevazione dello stato tensionale della uratura è basato sulla variazione dello stato deforativo in un punto della struttura per effetto di un taglio eseguito in direzione norale alla superficie. Durante l esecuzione del taglio, attuata attraverso una speciale troncatrice, la parte uraria sovrastante si scarica della tensione di esercizio. La rilevazione del rilassaento è attuata attraverso 3 sensori elettronici che registrano un allungaento ano a ano che il taglio è copletato. Si procede quindi all inseriento del artinetto piatto ed alla essa in pressione. Mano a ano che la pressione auenta i sensori di deforazione rilevano il ripristino delle tensioni. La pressione di isura è quella che perette di ripristinare l equilibrio deforativo riportando la isura dei sensori alla posizione precedente al taglio.

2 La prova è condotta ad increenti di carico costanti entre i sensori differenziali rilevano in tepo reale, su un grafico, l andaento delle deforazioni. I punti di fissaggio dei sensori di isura devono distare aleno 30 c partendo da 10 c dal taglio. Questa posizione consente la rilevazione dell entità assia della deforazione uraria. I artinetti piatti utilizzati sono in acciaio di fora seicircolare con le seguenti caratteristiche: - superficie 778,6 c²; - spessore 4,0 ; - diaetro seicircolo 35 c; - profondità 26 c; - press. ax esercizio 100 bar. La tensione di esercizio della uratura è calcolata ediante la seguente forula: σ e = k po (28) t dove: σ e = tensione di esercizio della uratura [MPa]; k = coefficiente di taratura del artinetto; p o = pressione di ripristino delle condizioni di deforazione [MPa]; = area del artinetto [c 2 ]; t = area della superficie del taglio [c 2 ]. Il coefficiente k tiene conto della riduzione della sezione di spinta del artinetto dovuta all influenza della rigidezza del bordo e dello stato di affaticaento e deforazione conseguente all uso. E iportante pertanto che, dopo ogni prova, il artinetto sia tarato in laboratorio per verificare lo stato d esercizio e rideterinare il coefficiente di taratura k. Il taglio nella uratura è effettuato da una troncatrice idraulica anuale con laa anulare diaantata. Il taglio che ne deriva, grazie alla particolare caratteristica della sega che utilizza una trasissione eccentrica, è di diensioni uguali a quelle del artinetto.

3 Martinetto piatto doppio Una volta rilevato il carico di esercizio della uratura si può proseguire installando un secondo artinetto parallelo al prio ad una distanza di circa 40 c. Tra i due artinetti è installato un ulteriore sensore di deforazione su base di isura 20 c. Il volue di ateriale interposto ai due artinetti è sottoposto ad una prova di copressione auentando via via la pressione conteporaneaente sui due artinetti piatti. La pressione è auentata fin tanto che la curva carico deforazione deterina una linearità inferiore all 85% ad identificare l inizio della deforazione plastica. Per il calcolo della tensione di rottura σ r si utilizza la forula σ r = k p o t dove k è rappresentato dalla edia dei coefficienti di taratura dei due artinetti. E iportante che la registrazione delle deforazioni avvenga in aniera grafica e continua, e non con sistei puntuali che non sono in grado di evidenziare la forazione delle prie icrofessurazioni. Resistenza a taglio Per rilevare la resistenza della uratura a sollecitazioni di origine diversa da quella del seplice peso proprio delle strutture, può essere utile isurare la resistenza al taglio di un singolo eleento di uratura sottoposto ad una forza laterale. questo scopo è utilizzato un artinetto inserito orizzontalente all interno della uratura, avendo cura di asportare alcuni eleenti senza danneggiare la zona di prova. La prova è successiva all esecuzione della norale prova su artinetto piatto e artinetto doppio. I sensori di isura sono posti orizzontalente e segnalano il oento del distacco fissando la forza di taglio necessaria.

4 5.2.2 Terografia Le indagini terografiche sono eseguite utilizzando delle particolari telecaere all infrarosso che convertono il segnale visivo, operante con bande di diversa lunghezza d onda, in ipulsi elettrici che perettono di visualizzare l iagine con tonalità di colore differente in base alle teperature superficiali rilevate. Il processo di diagnosi si attua entre il calore igra dalla superficie verso l interno in conseguenza delle diverse capacità di trasissione. La rapidità di trasissione del calore è legata a tutti i fenoeni di degrado coe l uidità, il distacco dell intonaco, le fessurazioni ecc..

5 Riscaldando la superficie, artificialente con grosse lapade all interno degli abienti, o sfruttando il repentino arrivo del sole per gli esterni, si ottiene il transitorio terico voluto e registrando il fenoeno nel frangente si risale alle condizioni di degrado ricercate. Tutti i difetti tendono a rallentare in odo diverso la trasissione del calore. Il rallentaento varia proporzionalente passando dalla sola presenza di uidità, al distacco, alla fessura, così che è possibile individuare i fenoeni con le diverse tonalità di colore che individuano la teperatura differente tra zone sane e zone difettate. La terografia è particolarente indicata anche nella ricerca storica architettonica. Sono infatti facilente individuabili apliaenti, chiusure di finestre, presenza di caini o sottoservizi, tessiture urarie sotto l intonaco, orditura dei solai, oogeneità dei ateriali ecc.. Una applicazione frequente è l individuazione delle dispersioni teriche perettendo di intervenire in aniera irata alla coibentazione.

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