Tema I: CARATTERIZZAZIONE DI UNA SORGENTE DI RADIAZIONI Obiettivo: studiare e caratterizzare una sorgente ignota di radiazioni.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tema I: CARATTERIZZAZIONE DI UNA SORGENTE DI RADIAZIONI Obiettivo: studiare e caratterizzare una sorgente ignota di radiazioni."

Transcript

1 Laboratori Nazionali di Legnaro Corsi di alta formazione per l'orientamento agli studi post-diploma riconosciuti nell'ambito dell' Alternanza Scuola-Lavoro Tema I: CARATTERIZZAZIONE DI UNA SORGENTE DI RADIAZIONI Obiettivo: studiare e caratterizzare una sorgente ignota di radiazioni. 29/06/2018 Alessandro Collatuzzo Roberto Demaio Edoardo Finamore Federico Gaspari Denise Lazzaretto

2 Sommario 1. Sorgenti di radiazione 2. Interazione Radiazione materia 3. Rivelatori a scintillazione 4. Misure con sorgenti radioattive (in laboratorio) 5. Misure con fascio (al CN) 6. Conclusioni

3 Radiazioni e Sorgenti Radiazioni: Alfa (α) Beta (β) Gamma (γ) Neutroni (n) Sorgenti di radiazione: Decadimenti Radioattivi Reazioni Nucleari Decadimento radioattivo

4 SORGENTI DI RADIAZIONI Radiazioni: Alfa (α) Beta (β) Gamma (γ) Neutroni (n) Decadimento radioattivo Reazione Nucleare p 7Li n 7Be

5 Interazione radiazione-materia: particelle cariche Ionizzazione per particelle beta - Ionizzazione per particelle alfa Particella ionizzante e - e - e - Particella ionizzante con energia minore

6 Interazione radiazione-materia: particelle fotoni Effetto fotoelettrico Effetto Compton Produzione di Coppie Grafico dell effetto fotoelettrico Grafico dell effetto Compton Grafico dell effetto creazione di coppie

7 (barns) Interazione radiazione-materia: neutroni I neutroni subiscono interazioni forti con i nuclei dei materiali producendo particelle secondarie cariche che ne permettono la rivelazione indiretta Reazioni di trasmutazione n + 6 Li a + 3 He (Q=2.31 MeV) n + 10 B a + 7 Li (Q=4.78 MeV) n + 3 He p + 3 H (Q=0.764 MeV) Diffusione elastica n+p, n+c E E = A A cos α (A + 1) 2 se A = 1 E E = 1 + cos α 2 a

8 Rivelatori a scintillazione Due componenti: 1. Materiale scintillante che, quando colpito da radiazioni, emette luce. 2. Fotorivelatore che converte la luce in segnale elttrico Requisiti rivelatore: Capacità di fermare le particelle (potere frenante) Alta resa in luce Alta efficienza di conversione della luce in segnale elettrico E particella LUCE scintillatore # elettroni

9 Meccanismi di scintillazione ORGANICI Plastici, siliconici, soluzioni liquide INORGANICI cristallini

10 Rivelatori utilizzati durante lo stage Tipo Resa di luce (Fotoni/keV ee ) Lunghezza d onda max emessa (nm) Tempo di decadimento (ns) Densità (g/cm 3 ) NaI(Tl) Inorganico LaBr 3 Inorganico CsI(Tl) Inorganico EJ200 Organico EJ299 Organico PSS100 PPO 6% Organico 5 420

11 PARTE 1 Misure con sorgenti radioattive

12 APPARATO SPERIMENTALE IN LABORATORIO Rivelatore Sorgente Fotomoltiplicatore IN Generatore di tensione amplificatore OUT

13 SPETTRI NON CALIBRATI Spettro mostrato dal multicanale Scintillatore organico EJ200 Spettro del 137 Cs Il computer in un istogramma mostra i conteggi relativi ai 8192 canali I canali da 1 a 8192 corrispondono a voltaggio da 0 a 10V Per ricavare il canale del picco Compton e del picco fotoelettrico è stato eseguito un fit gaussiano Fit gaussiano Scintillatore inorganico LaBr 3 Spettro del 137 Cs

14 Riepilogo DATI RACCOLTI (con sorgente) Sorgente ϒ Energia spalla Compton (MeV) Scintillatori organici EJ200 (canale) PSS_PP06 (canale) PSS_B (canale) 137 Cs 0, Co 0, Y 0,664 1, Sorgente ϒ Energia ϒ (MeV) Scintillatori inorganici LaBr 3 (canale) NaI (canale) CsI (canale) 137 Cs 0, Co 1,1732 1, Y 0,898 1, Non rilevata Energia del ϒ 95% dell energia massima depositata Energia massima depositata Massa dell elettrone

15 CALIBRAZIONE Per ciascun rivelatore Prima della calibrazione Canali nelle ascisse Dopo la calibrazione Energie (MeV) nelle ascisse Sapendo che Canale energia depositata È stata tracciata la retta passante per le coordinate annotate nella tabella precedente attraverso Excel Con l equazione della retta ottenuta è stato possibile calibrare gli spettri Retta di calibrazione dello scintillatore organico EJ200 Asse x canali Asse y energia Scintillatori organici Scintillatori inorganici canali dei picchi Compton di 137 Cs, 60 Co e 88 Y canali dei picchi fotoelettrici di 137 Cs, 60 Co e 88 Y

16 SPETTRO DI UNA SORGENTE ϒ Scintillatore LaBr 3 (inorganico) Spettro della sorgente 88 Y Picco fotoelettrico a 0,898 MeV Secondo picco fotoelettrico a 1,836 MeV Picco somma a MeV Scintillatore EJ200 (organico) Spettro della sorgente 88 Y Picco Compton a 0,664 MeV Secondo picco Compton a 1,530 MeV

17 SPETTRO DI UNA SORGENTE β Scintillatore EJ200 Spettro della sorgente 90 Sr

18 QUENCHING Il processo di emissione di luce non è sempre lineare. Alta densità di ionizzazione Aumento della diseccitazione non radiativa Diminuzione della resa in luce Energia emessa: 5.48 MeV Energia all arrivo allo scintillatore: 4.8 MeV Energia apparente : 0.3 MeV

19 MISURA DELLE RADIAZIONI DEL FONDO AMBIENTALE NaI(Tl) Numero Picco Energia(MeV) Energia (MeV) FWHM (MeV) Bi Nucleo corrispondente 228Ac Bi K Bi Tl

20 IDENTIFICAZIONE DI UNA SORGENTE DI RADIAZIONI IGNOTA NaI(Tl) Numero Picco Energia (MeV) FWHM (MeV) Riferimento (MeV) 1 0, , , , , , , , , , , , , ,408 Numero Picco Energia (MeV) FWHM (MeV) Riferimento (MeV) 152Eu LaBr 3 1 0, , , , , , , , , , , , , ,408

21 PARTE 2 Misure con fascio Produzione di neutroni tramite reazione nucleare: p + 7Li 7Be + n Efascio = 4,5 MeV Efascio = 4,7 MeV Eneutroni a 0 gradi = 2,8 MeV Eneutroni a 0 gradi = 3 MeV

22 APPARATO SPERIMENTALE al CN Generatore di tensione rivelatore 3 MHz = 333 ns Fascio di neutroni FASCIO DI PROTONI PICK UP T0 AL CN Tf L ToF

23 Riepilogo DATI RACCOLTI (con fascio) Run Sorgente Rivelatore Neutroni 2,8 MeV PSS100 6%PPO Y PSS100 6%PPO Cs PSS100 6%PPO Cs EJ Y EJ Neutroni 2,8 MeV EJ Cs EJ Y EJ Neutroni 3,0 MeV EJ Neutroni 3,0 MeV NaI Y NaI Cs NaI

24 Spettri di tempo di volo NaI(Tl) EJ200 g n g n EJ299 Tof=38ns PSS100 6%PPO g n g n Tempo di volo consistente con l energia dei neutroni e la distanza del rivelatore dal bersaglio Diversa efficienza di rivelazione del neutrone a seconda del rivelatore (maggiore per gli inorganici)

25 Metodo di discriminazione neutroni-gamma La forma del segnale indotto in uno scintillatore organico può essere diversa a seconda del tipo di radiazione incidente. QCR=Delayed gate / Total gate Parametro di discriminazione diverso a seconda del tipo di particella (neutrone o gamma)

26 Discriminazione gamma/neutrone PSS100 6%PPO EJ299 Parametro di discriminazione per una stessa energia depositata g n g n

27 CONCLUSIONI Abbiamo misurato per ogni scintillatore gli spettri relativi a varie sorgenti radioattive Ogni scintillatore è stato calibrato in energia Abbiamo analizzato gli spettri calibrati confrontandoli fra loro È stato possibile fare delle considerazioni scintillatori per quanto riguarda efficienza e risoluzione In base è stata caratterizzata una sorgente ignota ed il fondo ambiente Abbiamo utilizzato una reazione nucleare per produrre neutroni presso l acceleratore CN L energia dei neutroni è stata misurata con il metodo del tempo di volo verificando la relazione tra energia e tempo di volo Abbiamo verificato la possibilità di discriminazione neutroni-gamma tramite analisi del segnale

28 Conclusioni Tipo Rivela ϒ Rivela n Discriminazione ϒ/n NaI(Tl) Inorganico Si (energia totale) LaBr 3 Inorganico Si (energia totale) Si(bassa efficienza) Si(bassa efficienza) no no CsI(Tl) Inorganico Si (energia totale) Si(bassa efficienza) no EJ200 Organico Si(solo Compton) EJ299 Organico Si(solo Compton) PSS100 PPO 6% Organico Si(solo Compton) si si si no Si si

Misure di test con scintillatori LaBr3 e semiconduttori al Germanio per la rivelazione dei raggi gamma

Misure di test con scintillatori LaBr3 e semiconduttori al Germanio per la rivelazione dei raggi gamma Stage ai LNL 211 tema B) Misure di test con scintillatori LaBr3 e semiconduttori al Germanio per la rivelazione dei raggi gamma A cura di: Marco Visentin & Giacomo Mingardo 28/6/211 Tutori: Caterina Michelagnoli

Dettagli

Baldin Boris Liceo della Comunicazione "Maria Ausiliatrice" di Padova (PD) Trevisanello Enrico Istituto "P. Scalcerle" di Padova (PD) Finozzi

Baldin Boris Liceo della Comunicazione Maria Ausiliatrice di Padova (PD) Trevisanello Enrico Istituto P. Scalcerle di Padova (PD) Finozzi Baldin Boris Liceo della Comunicazione "Maria Ausiliatrice" di Padova (PD) Trevisanello Enrico Istituto "P. Scalcerle" di Padova (PD) Finozzi Francesco ITIS "De Pretto" di Schio (VI) Scopo: Verificare

Dettagli

La radioattività. La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche.

La radioattività. La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche. La radioattività La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche. La radioattività: isotopi. Il numero totale di protoni

Dettagli

RIVELATORI DI PARTICELLE PER LO STUDIO DEI RAGGI COSMICI STAGE ESTIVO TOR VERGATA, GIUGNO 2018

RIVELATORI DI PARTICELLE PER LO STUDIO DEI RAGGI COSMICI STAGE ESTIVO TOR VERGATA, GIUGNO 2018 RIVELATORI DI PARTICELLE PER LO STUDIO DEI RAGGI COSMICI STAGE ESTIVO TOR VERGATA, 11-15 GIUGNO 2018 ARGOMENTI DELL ESPERIENZA: Struttura atomica e subatomica; Raggi cosmici; Rivelatori di particelle;

Dettagli

TECNICHE RADIOCHIMICHE

TECNICHE RADIOCHIMICHE TECNICHE RADIOCHIMICHE L ATOMO - Un atomo e costituito da un nucleo carico positivamente, circondato da una nuvola di elettroni carichi negativamente. - I nuclei atomici sono costituiti da due particelle:

Dettagli

Scintillatori. Stage Residenziale 2012

Scintillatori. Stage Residenziale 2012 Scintillatori Stage Residenziale 2012 Rivelatori a Scintillazione Passaggio di radiazione attraverso materiale scintillante eccitazione di atomi e molecole del materiale emissione di luce raccolta e trasmessa

Dettagli

Rivelatori Caratteristiche generale e concetti preliminari

Rivelatori Caratteristiche generale e concetti preliminari Rivelatori Caratteristiche generale e concetti preliminari Stage Residenziale 2012 Indice Caratteristiche generali sensibilità, risposta, spettro d ampiezza, risoluzione energetica, efficienza, tempo morto

Dettagli

Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA

Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA INDICE Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA Capitolo 1 Le radiazioni ionizzanti 19 1.1 Introduzione 19 1.2 Il fondo naturale di radiazione 20 1.2.1 La radiazione

Dettagli

SCINTILLATORI ORGANICI

SCINTILLATORI ORGANICI SCINTILLATORI ORGANICI PER LA RIVELAZIONE DI RADIAZIONE IONIZZANTE E DI NEUTRONI TERMALIZZATI Studenti: N. Zancopè, G. Sartori, F. Simioni, D. Tietto, A. Salvato, O. Volpato Tutor: F. Gramegna, S. M. Carturan,

Dettagli

Radiazione elettromagnetica

Radiazione elettromagnetica Radiazione elettromagnetica Si tratta di un fenomeno ondulatorio dato dalla propagazione in fase del campo elettrico e del campo magnetico, oscillanti in piani tra loro ortogonali e ortogonali alla direzione

Dettagli

Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA

Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA INDICE Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA Capitolo 1 Le radiazioni ionizzanti 19 1.1 Introduzione 19 1.2 Il fondo naturale di radiazione 21 1.2.1 La radiazione

Dettagli

Corso eccellenza 08 febbraio 2018 Contributi della Fisica alla Medicina

Corso eccellenza 08 febbraio 2018 Contributi della Fisica alla Medicina Corso eccellenza 08 febbraio 2018 Contributi della Fisica alla Medicina di Mauro Gambaccini IMMAGINI ANALOGICHE R G B 48 134 212 250 94 1 IMMAGINI DIGITALI O NUMERICHE T ( C) y x Temperatura C 32.8 34.6

Dettagli

MISURA DELLA MASSA DELL ELETTRONE

MISURA DELLA MASSA DELL ELETTRONE MISURA DELLA MASSA DELL ELETTRONE di Arianna Carbone, Giorgia Fortuna, Nicolò Spagnolo Liceo Scientifico Farnesina Roma Interazioni tra elettroni e fotoni Per misurare la massa dell elettrone abbiamo sfruttato

Dettagli

Gli acceleratori e i rivelatori di particelle

Gli acceleratori e i rivelatori di particelle Gli acceleratori e i rivelatori di particelle Come studiare le proprietà dei NUCLEI? Facendoli collidere tra loro!!!! Informazioni: Dimensioni e struttura del nucleo Forze nucleari Meccanismi di reazione

Dettagli

Lezione 1 ELEMENTI DI FISICA NUCLEARE APPLICATA ALLA MEDICINA

Lezione 1 ELEMENTI DI FISICA NUCLEARE APPLICATA ALLA MEDICINA Lezione 1 ELEMENTI DI FISICA NUCLEARE APPLICATA ALLA MEDICINA RADIAZIONE=PROPAGAZIONE DI ENERGIA NELLO SPAZIO L energia può essere associata: a particelle materiali (radiazione corpuscolare), a vibrazioni

Dettagli

Resa totale da bersaglio spesso

Resa totale da bersaglio spesso Resa totale da bersaglio spesso Programma INFN di misure p+nucleo n+x M. Ripani INFN - Genova Seminario su facility nucleare sottocritica 7 Febbraio 2011, Ansaldo, Genova Partecipanti INFN Bari: N. Colonna

Dettagli

PROPRIETA GENERALI DEI RIVELATORI. Principi di funzionamento Osservabili piu comunemente misurate Risoluzione Energetica Efficienza

PROPRIETA GENERALI DEI RIVELATORI. Principi di funzionamento Osservabili piu comunemente misurate Risoluzione Energetica Efficienza PROPRITA GNRALI DI RIVLATORI Principi di funzionamento Osservabili piu comunemente misurate Risoluzione nergetica fficienza PROPRITA GNRALI DI RIVLATORI Rivelatore: Apparato (di qualsiasi tipo) che reagisce

Dettagli

Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini

Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini Interazione radiazione materia Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Un po di storia Lo studio delle radiazioni ionizzanti come materia di interesse nasce nel novembre del 1895 ad opera del fisico tedesco Wilhelm

Dettagli

Master FERDOS Attività di Laboratorio DeltaE srl. MASTER FERDOS Dipartimento di Fisica - Università della Calabria a.a. 2003/2004

Master FERDOS Attività di Laboratorio DeltaE srl. MASTER FERDOS Dipartimento di Fisica - Università della Calabria a.a. 2003/2004 MASTER FERDOS Dipartimento di Fisica - Università della Calabria a.a. 2003/2004 Dispensa Spettri di raggi γ utilizzando Scintillatori NaI(Tl) Docenti: Raffaele Agostino Tutor: Salvatore Abate DeltaE S.r.l.

Dettagli

Radiazioni ionizzanti

Radiazioni ionizzanti Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Radiazioni ionizzanti 11/3/2005 Struttura atomica Atomo Nucleo Protone 10 10 m 10 14 m 10 15 m ev MeV GeV 3 3,0 0,3 0 0 0 Atomo Dimensioni lineari

Dettagli

Utilizzazione dei rivelatori. H E dissipata

Utilizzazione dei rivelatori. H E dissipata Cap. 4 RIVELATORI Utilizzazione ei rivelatori Risoluzione energetica efinibile per rivelatori proporzionali : H E issipata 3 Efficienza geometrica [ ] + = + = = = Ω = 0 om cos 4 4 a a R sin R ge α π θ

Dettagli

Primi risultati della ricerca del decadimento doppio beta con CUPID-0 Elisabetta Bossio per la Collaborazione CUPID-0

Primi risultati della ricerca del decadimento doppio beta con CUPID-0 Elisabetta Bossio per la Collaborazione CUPID-0 Primi risultati della ricerca del decadimento doppio beta con CUPID-0 Elisabetta Bossio per la Collaborazione CUPID-0 IFAE 2018 XVII edizione degli Incontri di Fisica delle Alte Energie Milano, 4-6 Aprile

Dettagli

PET: caratteristiche tecniche e funzionamento

PET: caratteristiche tecniche e funzionamento CORSO (TC-) PET - RADIOTERAPIA: METODICHE A CONFRONTO NELLA REALTA DELL AZIENDA PET: caratteristiche tecniche e funzionamento Elisa Grassi Servizio di Fisica Sanitaria ASMN Il nostro viaggio Tomografia

Dettagli

Laboratorio di Fisica delle Interazioni Fondamentali Università di Pisa DIFFUSIONE COMPTON

Laboratorio di Fisica delle Interazioni Fondamentali Università di Pisa DIFFUSIONE COMPTON Laboratorio di Fisica delle Interazioni Fondamentali Università di Pisa DIFFUSIONE COMPTON Ultima modifica 13.2.2017 Introduzione L esperienza consiste nella verifica sperimentale della relazione tra l

Dettagli

Richiami di radioattività e radiazioni ionizzanti

Richiami di radioattività e radiazioni ionizzanti Richiami di radioattività e radiazioni ionizzanti Corso di formazione dei lavoratori Dott. Roberto Falcone GSP4 ION IRP Casaccia Generalità particelle - beta β - (o β + ) - è un elettrone ( o un antielettrone)

Dettagli

La misura della radioattivita γ lezione 3. Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico

La misura della radioattivita γ lezione 3. Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico La misura della radioattivita γ lezione 3 Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico 2008-2009 Strumentazione e tecniche per la misura della radioattivita

Dettagli

Misura dello spettro - del 138 La

Misura dello spettro - del 138 La Misura dello spettro - del 138 La SIF 100 Congresso Nazionale 22-26 Settembre 2014 - Pisa Agnese Giaz INFN Sezione di Milano Indice Misura dello spettro - del 138 La L isotopo 138 La Set up e metodo sperimentale

Dettagli

Calibrazione dei cristalli del prototipo del calorimetro di Gamma400 con fasci di ioni

Calibrazione dei cristalli del prototipo del calorimetro di Gamma400 con fasci di ioni Calibrazione dei cristalli del prototipo del calorimetro di Gamma400 con fasci di ioni Miriam Olmi 30 Aprile 2013 Raggi cosmici Il flusso si attenua di oltre 30 ordini di grandezza al variare dell'energia

Dettagli

DECADIMENTO RADIOATTIVO

DECADIMENTO RADIOATTIVO DECADIMENTO RADIOATTIVO Emissione di una o più particelle da parte di un nucleo. Tutti i decadimenti (tranne il decad. γ) cambiano Z e/o N del nucleo. Radionuclidi = Nuclidi radioattivi presenti in natura:

Dettagli

Fisica Medica. La Fisica Medica è la parte della Fisica che studia fenomeni che hanno una diretta relazione con alcune branche della Medicina.

Fisica Medica. La Fisica Medica è la parte della Fisica che studia fenomeni che hanno una diretta relazione con alcune branche della Medicina. Fisica Medica La Fisica Medica è la parte della Fisica che studia fenomeni che hanno una diretta relazione con alcune branche della Medicina. Radiologia Medicina Nucleare Risonanza Magnetica Ultrasuoni

Dettagli

Il decadimento g. Come faccio ad ottenere un nucleo eccitato? Normalmente da un atomo, dopo un decadimento a o b. isomeri. per esempio.

Il decadimento g. Come faccio ad ottenere un nucleo eccitato? Normalmente da un atomo, dopo un decadimento a o b. isomeri. per esempio. Il decadimento g + isomeri A Z X * N A Z X N γ per esempio 60 * 60 28 Ni 28Ni γ Come faccio ad ottenere un nucleo eccitato? Normalmente da un atomo, dopo un decadimento a o b Neutrone lento 159 60 * 60

Dettagli

LT In Scienza dei Materiali Corso di Fisica Applicata. Prova di esame del 22/04/15. n. Matricola:

LT In Scienza dei Materiali Corso di Fisica Applicata. Prova di esame del 22/04/15. n. Matricola: LT In Scienza dei Materiali Corso di Fisica Applicata Prova di esame del 22/04/15 Nome n. Matricola: 1) Struttura del Nucleo atomico Qual è la relazione tra difetto di massa ed energia di legame di un

Dettagli

SORGENTI DI RADIAZIONE

SORGENTI DI RADIAZIONE SORGENTI DI RADIAZIONE (da laboratorio) ORIGINE processi atomici processi nucleari produzione agli acceleratori 4 CATEGORIE GENERALI particelle cariche Elettroni veloci Particelle pesanti cariche m 1 a.m.u.

Dettagli

INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA

INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA Radiazioni ionizzanti Interazione di particelle cariche: range perdita di energia per ionizzazione perdita di energia per radiazione Interazione di particelle neutre: neutroni

Dettagli

Breve Introduzione al laboratorio: Vedere le particelle. di Donato Di Ferdinando

Breve Introduzione al laboratorio: Vedere le particelle. di Donato Di Ferdinando Breve Introduzione al laboratorio: Vedere le particelle di Donato Di Ferdinando COSTITUENTI FONDAMENTALI DELLA MATERIA L Atomo e costituito da un nucleo attorno al quale orbitano gli elettroni. Il nucleo

Dettagli

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS DISTRIBUZIONI ESPERIENZA a: DISTRIBUZIONE DI GAUSS SCOPO: Costruzione di una distribuzione di Gauss dai valori di una grandezza fisica ottenuti da una misura dominata da errori casuali. Studio dell influenza

Dettagli

Test and calibration of hard X-ray detectors

Test and calibration of hard X-ray detectors Test and calibration of hard X-ray detectors IASF Bologna / INAF Bologna, 28 Ottobre 2014 IN CHE COSA CONSISTE Illustrazione della catena spettroscopica e delle sue componenti. Analisi del segnale in uscita

Dettagli

PROPRIETA GENERALI DEI RIVELATORI. Principi di funzionamento Osservabili piu comunemente misurate Risoluzione Energetica Efficienza

PROPRIETA GENERALI DEI RIVELATORI. Principi di funzionamento Osservabili piu comunemente misurate Risoluzione Energetica Efficienza PROPRITA GNRALI DI RIVLATORI Principi di funzionamento Osservabili piu comunemente misurate Risoluzione nergetica fficienza PROPRITA GNRALI DI RIVLATORI Rivelatore: Apparato (di qualsiasi tipo) che reagisce

Dettagli

Stage estivo 2002 LNF STUDIO DELLE PROPRIETA` DI UN RIVELATORE REALIZZATO CON FIBRE SCINTILLANTI

Stage estivo 2002 LNF STUDIO DELLE PROPRIETA` DI UN RIVELATORE REALIZZATO CON FIBRE SCINTILLANTI Stage estivo 2002 LNF STUDIO DELLE PROPRIETA` DI UN RIVELATORE REALIZZATO CON FIBRE SCINTILLANTI Studente: Germana Panattoni (Liceo Scientifico Bruno Touschek ) Tutore: Mario Anelli I. Principali caratteristiche

Dettagli

MODULO 3: INTRODUZIONE ALL UTILIZZO DI RIVELATORI PER PARTICELLE CARICHE

MODULO 3: INTRODUZIONE ALL UTILIZZO DI RIVELATORI PER PARTICELLE CARICHE MODULO 3: INTRODUZIONE ALL UTILIZZO DI RIVELATORI PER PARTICELLE CARICHE STAGE 2002 BARBE FILIPPO CAVALLETTO IRENE Cos è un rivelatore di particelle? E un dispositivo elettrico in grado di fornire, a seconda

Dettagli

Tema H: Rivelazione e discriminazione di particelle con scintillatori ecocompatibili.

Tema H: Rivelazione e discriminazione di particelle con scintillatori ecocompatibili. Tema H: Rivelazione e discriminazione di particelle con scintillatori ecocompatibili. Stefano Donolato, Luca Franco, Filippo Gerin, Giulio Malenza, Isabel Mattuzzi, Marco Mazzucato, Enrico Volpato Giornata

Dettagli

Le radiazioni ionizzanti e la radioprotezione

Le radiazioni ionizzanti e la radioprotezione Le radiazioni ionizzanti e la radioprotezione Radiazioni Radiazioniionizzanti ionizzanti Il termine radiazione viene abitualmente usato per descrivere fenomeni apparentemente assai diversi tra loro,

Dettagli

I rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta

I rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta I rivelatori Osservare il microcosmo Cose prima mai viste L occhio umano non riesce a distinguere oggetti con dimensioni inferiori a 0,1 mm (10-4 m). I primi microscopi vennero prodotti in Olanda alla

Dettagli

Diagnostica di fasci radioattivi con rivelatori di particelle per la facility EXCYT dei LNS

Diagnostica di fasci radioattivi con rivelatori di particelle per la facility EXCYT dei LNS UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Corso di Laurea in Fisica Diagnostica di fasci radioattivi con rivelatori di particelle per la facility EXCYT dei LNS

Dettagli

Unità didattica 10. Decima unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia

Unità didattica 10. Decima unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia Unità didattica 10 Radioattività... 2 L atomo... 3 Emissione di raggi x... 4 Decadimenti nucleari. 6 Il decadimento alfa.... 7 Il decadimento beta... 8 Il decadimento gamma...... 9 Interazione dei fotoni

Dettagli

ottimizzazione di rivelatori a scintillazione per dosimetria

ottimizzazione di rivelatori a scintillazione per dosimetria Relatore: Prof. Vincenzo Patera Correlatore: Prof. Adalberto Sciubba Candidato: Maria Chiara Marcianò Dipartimento di Scienze di Base Applicate all Ingegneria Facoltà di Ingegneria Sapienza di Roma ottimizzazione

Dettagli

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA M. Marengo INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA Servizio di Fisica Sanitaria Ospedale Policlinico S.Orsola - Malpighi, Bologna mario.marengo@unibo.it Si definiscono radiazioni ionizzanti tutte le

Dettagli

Valenza didattica (aggiunta e principale) Individuazione della grandezza da misurare. Misure ccomplementari/alternative

Valenza didattica (aggiunta e principale) Individuazione della grandezza da misurare. Misure ccomplementari/alternative Misura del coefficiente di emanazione del radon da un materiale poroso Valenza didattica (aggiunta e principale) Contesto Tematica Individuazione della grandezza da misurare Metodologia di misura Misure

Dettagli

Mg. Lo stato fondamentale del 10. Mg sono riportati qui di seguito.

Mg. Lo stato fondamentale del 10. Mg sono riportati qui di seguito. Esercizio 1 Il 24 10 Ne decade β - in 24 11 Na, che a sua volta decade β - in 24 12 Mg. Lo stato fondamentale del 10 da: J Π = 0 +. Gli schemi dei livelli dei nuclei 24 11 Na e 24 12 Mg sono riportati

Dettagli

TEMA I PREPARAZIONE DI MATERIALI SILICONICI SCINTILLANTI PER LA RIVELAZIONE DI RADIAZIONI

TEMA I PREPARAZIONE DI MATERIALI SILICONICI SCINTILLANTI PER LA RIVELAZIONE DI RADIAZIONI TEMA I PREPARAZIONE DI MATERIALI SILICONICI SCINTILLANTI PER LA RIVELAZIONE DI RADIAZIONI Chiara Boscardin Lucio Galeati Francesco Morello Silvia Zampieri Alberto Gubert Arianna Penzo Leonardo Piccolo

Dettagli

INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA

INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA Radiazioni ionizzanti Interazione di particelle cariche: range perdita di energia per ionizzazione perdita di energia per radiazione Interazione di particelle neutre: neutroni

Dettagli

Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Corso di Laurea Magistrale in Fisica

Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Corso di Laurea Magistrale in Fisica Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea Magistrale in Fisica Calibrazione di un detector a scintillazione per la rivelazione di particelle secondarie di 20-250 MeV di energia

Dettagli

Calibrazione di un rivelatore a scintillatore liquido con sorgenti radioattive

Calibrazione di un rivelatore a scintillatore liquido con sorgenti radioattive Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Area Didattica di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Dipartimento di Fisica Ettore Pancini Laurea triennale in

Dettagli

S. Calusi. XCVIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica Napoli, Settembre

S. Calusi. XCVIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica Napoli, Settembre L'uso combinato delle tecniche di Particle-Induced X-ray Emission (PIXE) e Backscattering Spectrometry (BS) nella caratterizzazione di decorazioni metalliche S. Calusi XCVIII Congresso Nazionale della

Dettagli

LE RADIAZIONI IONIZZANTI

LE RADIAZIONI IONIZZANTI LE RADIAZIONI IONIZZANTI Generalità Le radiazioni ionizzanti sono, per definizione, onde elettromagnetiche e particelle capaci di causare, direttamente o indirettamente, la ionizzazione degli atomi e delle

Dettagli

Algoritmo di Deconvoluzione del Theremino MCA Marco Catalano

Algoritmo di Deconvoluzione del Theremino MCA Marco Catalano I cristalli di Ioduro di Sodio drogati con atomi di Tallio sono utilizzati da decenni come rivelatori di radiazioni, per alcune caratteristiche interessanti quali l'alto stopping power, una buona risoluzione

Dettagli

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 PET e SPECT 18/3/2005

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 PET e SPECT 18/3/2005 Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 PET e SPECT 18/3/2005 Tomografie PET-SPECT Positron Emission Tomography Single Photon Emission Computer Tomography Tecniche non invasive utilizzate

Dettagli

Beta decay. max e ) -5 Legge di Sargent

Beta decay. max e ) -5 Legge di Sargent Beta decay Nuclei emettono elettroni con una distribuzione continua di energia Il valore massimo dell energia energia cinetica dell elettrone elettrone e circa uguale alla differenza di massa tra i nuclei

Dettagli

Equazioni di Maxwell. (legge di Gauss per il campo elettrico) (legge di Gauss per il campo magnetico) C (legge di Faraday)

Equazioni di Maxwell. (legge di Gauss per il campo elettrico) (legge di Gauss per il campo magnetico) C (legge di Faraday) Equazioni di Maxwell Φ S ( r E ) = Q ε 0 (legge di Gauss per il campo elettrico) Φ S ( r B ) = 0 (legge di Gauss per il campo magnetico) C l ( r Φ B ) = µ 0 ε S ( E r ) 0 + µ (legge di Ampère - Maxwell)

Dettagli

Ogni anno ci sono circa vittime (note) di mine/ordigni inesplosi: circa il 20% è costituito da bambini.

Ogni anno ci sono circa vittime (note) di mine/ordigni inesplosi: circa il 20% è costituito da bambini. IDENTIFICAZIONE DI ESPLOSIVI NASCOSTI MEDIANTE L USO DI NEUTRONI TERMICI Gaia Boghen Valerio Filippini Ogni anno ci sono circa 15-20000 vittime (note) di mine/ordigni inesplosi: circa il 20% è costituito

Dettagli

Il nucleo dell atomo

Il nucleo dell atomo Il nucleo dell atomo Ci sono quattro interazioni(forze) i i(f tra le particelle: Gravita ElettroMagnetica Nucleare Forte Nucleare Debole Le forze La forza nucleare forte è responsabile del legame tra i

Dettagli

studio delle distribuzioni del numero di eventi in un intervallo di tempo fissato dei tempi di attesa di un evento

studio delle distribuzioni del numero di eventi in un intervallo di tempo fissato dei tempi di attesa di un evento studio delle distribuzioni del numero di eventi in un intervallo di tempo fissato dei tempi di attesa di un evento evento casuale: rivelazione di una particella carica dei raggi cosmici raggi cosmici rivelatori

Dettagli

Lezione 19 Fisica nucleare

Lezione 19 Fisica nucleare Lezione 19 Fisica nucleare Nucleo Il nucleo atomico è costituito da nucleoni (N), ovvero: protoni (p) e neutroni (n). Il numero di p è caratteristico di ogni elemento; è detto numero atomico ed è indicato

Dettagli

Studio sperimentale del decadimento del nucleo eccitato 88 Mo prodotto in reazioni di fusione

Studio sperimentale del decadimento del nucleo eccitato 88 Mo prodotto in reazioni di fusione Società Italiana di Fisica 100 Congresso Nazionale Simone Valdré Studio sperimentale del decadimento del nucleo eccitato 88 Mo prodotto in reazioni di fusione Università degli studi di Firenze e INFN -

Dettagli

Misura del coefficiente di assorbimento di vari materiali in funzione dell'energia del fascio dei fotoni incidenti

Misura del coefficiente di assorbimento di vari materiali in funzione dell'energia del fascio dei fotoni incidenti materiali in funzione dell'energia del fascio dei fotoni Esperto Qualificato LNF - INFN Interazioni delle particelle indirettamente ionizzanti con la materia Le particelle indirettamente ionizzanti, principalmente

Dettagli

Visita ai Laboratori dell INFN Gennaio 2019 Laboratori Nazionali di Legnaro

Visita ai Laboratori dell INFN Gennaio 2019 Laboratori Nazionali di Legnaro Visita ai Laboratori dell INFN 11-12 Gennaio 2019 Laboratori Nazionali di Legnaro Francesco Longo Dipartimento di Fisica Universita di Trieste e INFN/Trieste Via Valerio 2, Trieste, 34127, Italy (francesco.longo@ts.infn.it)

Dettagli

Un po' di fisica nucleare: La radioattività

Un po' di fisica nucleare: La radioattività Un po' di fisica nucleare: La radioattività at e ve de n d o.. = La radioattività La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle. La radioattività non

Dettagli

Rivelatori a scintillazione

Rivelatori a scintillazione Rivelatori a scintillazione Principio di funzionamento Passaggio di radiazione attraverso materiale scintillante eccitazione di atomi e molecole del materiale con emissione di luce Raccolta e trasmessa

Dettagli

Laboratorio Nucleare.

Laboratorio Nucleare. Laboratorio Nucleare DOCENTI Sandro Barlini Andrea Stefanini sandro.barlini@unifi.it Tel. 055-4572697 andrea.stefanini@unifi.it Tel. 055-4572269 Sito Web: hep.fi.infn.it/fisichetta1/labnucl Modalità di

Dettagli

Meccanica quantistica Mathesis 2016 Prof. S. Savarino

Meccanica quantistica Mathesis 2016 Prof. S. Savarino Meccanica quantistica Mathesis 2016 Prof. S. Savarino Quanti Corpo nero: è un oggetto che assorbe tutta la radiazione senza rifletterla. Come una corda legata agli estremi può produrre onde stazionarie

Dettagli

MEG: μ e γ. Analisi dei dati raccolti nel 2008 per l estrazione del Branching Ratio del decadimento μ + e + γ. Fisica Nucleare e Subnucleare II

MEG: μ e γ. Analisi dei dati raccolti nel 2008 per l estrazione del Branching Ratio del decadimento μ + e + γ. Fisica Nucleare e Subnucleare II 10 giugno 2010 Fisica ucleare e Subnucleare II MEG: μ e γ Analisi dei dati raccolti nel 2008 per l estrazione del Branching Ratio del decadimento μ + e + γ Daniel Salerno Tutors: Gianluca Cavoto Cecila

Dettagli

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA Università degli Studi di Cagliari Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione 1 NOTAZIONE CHIMICA Tutti gli elementi sono caratterizzati dal numero di protoni

Dettagli

SPETTROMETRIA GAMMA SPETTROMETRIA GAMMA

SPETTROMETRIA GAMMA SPETTROMETRIA GAMMA La spettrometria gamma è un metodo di analisi che consente la determinazione qualitativa e quantitativa dei radionuclidi gamma-emettitori presenti in un campione di interesse. Il successo di questo metodo

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE DI UN RIVELATORE GAMMA A SCINTILLAZIONE DI GRANDE VOLUME PER IL SISTEMA DI ISPEZIONE NON DISTRUTTIVA CON NEUTRONI VELOCI

CARATTERIZZAZIONE DI UN RIVELATORE GAMMA A SCINTILLAZIONE DI GRANDE VOLUME PER IL SISTEMA DI ISPEZIONE NON DISTRUTTIVA CON NEUTRONI VELOCI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Dipartimento di Fisica e Astronomia Corso di laurea in Fisica CARATTERIZZAZIONE DI UN RIVELATORE GAMMA A SCINTILLAZIONE DI GRANDE VOLUME PER IL SISTEMA DI ISPEZIONE NON

Dettagli

LA STRUTTURA DELL ATOMO

LA STRUTTURA DELL ATOMO Università degli studi di MILANO Facoltà di AGRARIA El. di Chimica e Chimica Fisica Mod. 1 CHIMICA Lezione 2 Anno Accademico 2010-2011 Docente: Dimitrios Fessas LA STRUTTURA DELL ATOMO IL NUCLEO In fisica

Dettagli

RADIOATTIVITA' AMBIENTALE

RADIOATTIVITA' AMBIENTALE STAGE ESTIVO Giugno - Luglio 2003 RADIOATTIVITA' AMBIENTALE Tutor: Alfonso Gentile Studenti: Carbini Marco, Tata Matteo A cura di: Marco Carbini Matteo Tata Istituto tecnico industriale E. FERMI Indice:

Dettagli

Particelle alfa e strumenti di rivelazione. L importanza dello studio del nucleo atomico

Particelle alfa e strumenti di rivelazione. L importanza dello studio del nucleo atomico Esperienza n 11 Particelle alfa e strumenti di rivelazione L importanza dello studio del nucleo atomico Sin dall antichità l uomo ha cercato di capire quale potesse essere la struttura principale su cui

Dettagli

Caratterizzazione di uno strumento per misure di radioattività naturale in ambiente sottomarino

Caratterizzazione di uno strumento per misure di radioattività naturale in ambiente sottomarino Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Dissertazione di Laurea Triennale Caratterizzazione di uno strumento per misure di radioattività naturale in ambiente sottomarino

Dettagli

Emissione α. La sua carica elettrica è pari a +2e La sua massa a riposo è circa 7x10-27 kg.

Emissione α. La sua carica elettrica è pari a +2e La sua massa a riposo è circa 7x10-27 kg. Reazioni nucleari Un nucleo instabile può raggiungere una nuova condizione di stabilità attraverso una serie di decadimenti con emissione di particelle α, β, γ o di frammenti nucleari (fissione). Emissione

Dettagli

D. Desideri, Università Urbino - R. Rusconi, ARPA Lombardia

D. Desideri, Università Urbino - R. Rusconi, ARPA Lombardia Dipartimento di Scienze Biomolecolari Sezione di Chimica Analitica e Inorganica Validazione di metodi radiometrici: tre casi esemplificativi D. Desideri, Università Urbino - R. Rusconi, ARPA Lombardia

Dettagli

C) INFORMATICA e FISICA SPERIMENTALE B) ALLA SCOPERTA DEL NUCLEO ATOMICO: L'ESPERIMENTO DI RUTHERFORD. Nicolò Bragagnolo Michela De Col Gabriele Titta

C) INFORMATICA e FISICA SPERIMENTALE B) ALLA SCOPERTA DEL NUCLEO ATOMICO: L'ESPERIMENTO DI RUTHERFORD. Nicolò Bragagnolo Michela De Col Gabriele Titta B) ALLA SCOPERTA DEL NUCLEO ATOMICO: L'ESPERIMENTO DI RUTHERFORD Nicolò Bragagnolo Michela De Col Gabriele Titta C) INFORMATICA e FISICA SPERIMENTALE Marco Sadocco Andrea Morelli Giulia Pretto Stage 2017

Dettagli

Corso di Master Universitario di I livello in VERIFICHE DI QUALITA IN RADIODIAGNOSTICA, MEDICINA NUCLEARE E RADIOTERAPIA

Corso di Master Universitario di I livello in VERIFICHE DI QUALITA IN RADIODIAGNOSTICA, MEDICINA NUCLEARE E RADIOTERAPIA Corso di Master Universitario di I livello in VERIFICHE DI QUALITA IN RADIODIAGNOSTICA, MEDICINA NUCLEARE E RADIOTERAPIA Esame relativo al corso Principi alla base della formazione dell'immagine diagnostica

Dettagli

Spettro elettromagnetico

Spettro elettromagnetico Spettro elettromagnetico Sorgenti Finestre Tipo Oggetti rilevabili Raggi γ ev Raggi X Lunghezza d onda E hc = hν = = λ 12. 39 λ( A o ) Visibile Infrarosso icro onde Onde-radio Dimensione degli oggetti

Dettagli

elementi instabili energeticamente stabili radiazione corpuscolare (alfa o beta) radiazione elettromagnetica (raggi gamma) instabili radioattivi

elementi instabili energeticamente stabili radiazione corpuscolare (alfa o beta) radiazione elettromagnetica (raggi gamma) instabili radioattivi Radioattività o Numerosi elementi esistenti in natura, o prodotti artificialmente in laboratorio mediante reazioni nucleari, sono costituiti da atomi i cui nuclei sono energeticamente instabili. o Essi

Dettagli

Sommario. 1. I Raggi Cosmici Alcuni effetti dei RC sulla vita quotidiana. i. Generalità e prime osservazioni ii. iii.

Sommario. 1. I Raggi Cosmici Alcuni effetti dei RC sulla vita quotidiana. i. Generalità e prime osservazioni ii. iii. Sommario 1. I Raggi Cosmici i. Generalità e prime osservazioni ii. Misure dirette e composizione chimica a. La nostra Galassia b. Le Supernovae originano i RC iii. Misure Indirette a. Possibili sorgenti

Dettagli

Radioattività. 1. Massa dei nuclei. 2. Decadimenti nucleari. 3. Legge del decadimento XVI - 0. A. Contin - Fisica Generale Avanzata

Radioattività. 1. Massa dei nuclei. 2. Decadimenti nucleari. 3. Legge del decadimento XVI - 0. A. Contin - Fisica Generale Avanzata Radioattività 1. Massa dei nuclei 2. Decadimenti nucleari 3. Legge del decadimento XVI - 0 Nucleoni Protoni e neutroni sono chiamati, indifferentemente, nucleoni. Il numero di protoni (e quindi di elettroni

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE IN MEDICINA - SPETTRO ELETTROMAGNETICO - RADIAZIONI TERMICHE: MICROONDE E INFRAROSSI - RADIAZIONI IONIZZANTI: ULTRAVIOLETTI, X E GAMMA RADIAZIONE

Dettagli

L apparato DAMA/LIBRA

L apparato DAMA/LIBRA L apparato DAMA/LIBRA Tutor: F. Cappella, A. Incicchitti 1 Studente:Luca Perniè Una breve introduzione Prove sperimentali esistenza materia oscura (particelle) Ricerca dei candidati nell'apparato DAMA/LIBRA

Dettagli

fenomeno livelli interni atomici legami chimici vibrazioni nm Å

fenomeno livelli interni atomici legami chimici vibrazioni nm Å Spettroscopia Misura e studio dell andamento dell intensità della radiazione elettromagnetica/corpuscolare in funzione della frequenza (energia/lunghezza d onda) della radiazione stessa Quale tipo di informazione

Dettagli

MEDICINA NUCLEARE impiego a scopo diagnostico e terapeutico dei radionuclidi (isotopi radioattivi) prodotti artificialmente

MEDICINA NUCLEARE impiego a scopo diagnostico e terapeutico dei radionuclidi (isotopi radioattivi) prodotti artificialmente MEDICINA NUCLEARE impiego a scopo diagnostico e terapeutico dei radionuclidi (isotopi radioattivi) prodotti artificialmente Composizione dell atomo (piccola sfera 10 9 cm): a) costituita dal nucleo protoni

Dettagli

La misura della radioattivita γ lezione 1. Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico

La misura della radioattivita γ lezione 1. Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico La misura della radioattivita γ lezione 1 Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico 2007-2008 1 Generalita sul corso 2 Misure di radioattivita con un rivelatore

Dettagli

Chimica Nucleare. Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display.

Chimica Nucleare. Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display. Chimica Nucleare Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display. 1 Riassunto Numero Atomico (Z) = numero di protoni nel nucleo Numero di Massa (A) = numero di

Dettagli

Il Nucleo. Dimensioni del nucleo dell'ordine di 10. m Il raggio nucleare R = R 0 -15

Il Nucleo. Dimensioni del nucleo dell'ordine di 10. m Il raggio nucleare R = R 0 -15 Il Nucleo Nucleo e' costituito da nucleoni (protoni e neutroni). Mentre i neutroni liberi sono abbastanza instabili tendono a decadere in un protone ed un elettrone (t 1/2 circa 900 s), i protoni sono

Dettagli

SPECT (Gamma Camera)

SPECT (Gamma Camera) SPECT-PET Nella tomografia a raggi-x si usa la misura del coefficiente di attenuazione del tessuti per dedurre informazioni diagnostiche sul paziente. La tomografia ad emissione d altra parte utilizza

Dettagli

RADHOUND. Monitor e sonde per la misurazione delle radiazioni

RADHOUND. Monitor e sonde per la misurazione delle radiazioni RADHOUND Monitor e sonde per la misurazione delle radiazioni Misuratore di radiazioni potente e versatile, adatto per l'utilizzo con sonde Geiger e a scintillazione, per la misura di radiazioni alfa, beta

Dettagli

FISICA delle APPARECCHIATURE per MEDICINA NUCLEARE

FISICA delle APPARECCHIATURE per MEDICINA NUCLEARE Anno Accademico 2012-2013 Corso di Laurea in Tecniche Sanitarie di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia FISICA delle APPARECCHIATURE per MEDICINA NUCLEARE (lezione I, 07.05.13) Marta Ruspa 1 L

Dettagli

surriscaldato e compresso bollicine

surriscaldato e compresso bollicine Camera a Bolle Eʼ costituita da un recipiente metallico contenente un liquido surriscaldato e compresso. Una particella carica ionizza il liquido e lungo il percorso si formano bollicine che possono essere

Dettagli

FISICA delle APPARECCHIATURE per MEDICINA NUCLEARE

FISICA delle APPARECCHIATURE per MEDICINA NUCLEARE Anno Accademico 2012-2013 Corso di Laurea in Tecniche Sanitarie di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia FISICA delle APPARECCHIATURE per MEDICINA NUCLEARE (lezione, 15.05.13) Marta Ruspa 1 Requisiti

Dettagli

Dispositivi a raggi X

Dispositivi a raggi X Dispositivi a raggi X Università degli Studi di Cagliari Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione TUBO A RAGGI X v FILAMENTO BERSAGLIO DI TUNGSTENO CIRCUITO DEL FILAMENTO CATODO CUFFIA APERTURA TUBO

Dettagli