VARIANTE N.1 AL PIANO STRUTTURALE E SECONDO REGOLAMENTO URBANISTICO DATI SINTETICI DI PIANO STRUTTURALE VIGENTE E DI VARIANTE RAPPORTO AMBIENTALE

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1 Comune di Lamporecchio Provincia di Pistoia VARIANTE N.1 AL PIANO STRUTTURALE E SECONDO REGOLAMENTO URBANISTICO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA RAPPORTO AMBIENTALE ALLEGATO 2 DATI SINTETICI DI PIANO STRUTTURALE VIGENTE E DI VARIANTE Coordinatore della valutazione: Esperti di settore: Dott. Geol. Leonardo Moretti Ing. Simone Galardini Dott. For. Lorenzo Mini Dott. Geol. Roberto Giannini D.R.E.Am. Italia Soc. Coop. Luglio 2015

2 SOMMARIO 1. DATI DI PIANO STRUTTURALE VIGENTE ELABORATI DEL PIANO STRUTTURALE ELEMENTI DEL PIANO STRUTTURALE VIGENTE. SISTEMI E SUBSISTEMI ELEMENTI DEL PIANO STRUTTURALE VOGENTE. INVARIANTI STRUTTURALI ELEMENTI DEL PIANO STRUTTURALE VIGENTE. LE UTOE DATI DIMENSIONALI DEL PIANO STRUTTURALE VIGENTE PREVISIONI INFRASTRUTTURALI DEL PIANO STRUTTURALE VIGENTE Sistema infrastrutturale Viabilità attuale Viabilità di progetto del PS OBIETTIVI, INDIRIZZI E PRESCRIZIONI DEL PIANO STRUTTURALE VIGENTE CONSIDERAZIONE GENERALI OBIETTIVI E LINEE GUIDA DEL PIANO STRUTTURALE VIGENTE LA PRIMA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE INQUADRAMENTO NORMATIVO L OGGETTO DELLA VARIANTE I NUOVI DOCUMENTI CARTOGRAFICI DELLA PRIMA VARIANTE AL P.S LE MODIFICHE ALLA ENORME D.R.E.Am. Italia I

3 1. DATI DI PIANO STRUTTURALE VIGENTE Il Piano Strutturale è stato adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n.19 del 2/05/2006, approvato dal Consiglio Comunale con delibera n.6 del 23/02/2007. Il Regolamento Urbanistico è stato adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale n.78 del 15/12/2008 e approvato con D.C.C. n. 32 del 20/04/2009. Gli elaborati del quadro conoscitivo del Piano Strutturale vigente di Lamporecchio vanno a costituire in parte, con l integrazione dei documenti modificati, il quadro di riferimento del Secondo Regolamento Urbanistico e della Prima Variante al Piano Strutturale Elaborati del Piano Strutturale 1 Relazione generale 2 Relazione geologica Allegati: - Atti pianificatori sovracomunali - Repertorio dei dati di base geologici - Carte di pericolosità del PAI 3 Valutazione Integrata Strategica degli effetti ambientali 4 Disciplina strutturale del territorio e Statuto dei luoghi 5 Documento di conformità al P.I.T. ed al P.T.C. 6 Elaborati grafici del Quadro Conoscitivo: 1) Carta geologica 1/ ) Carta geomorfologica con indicazioni litotecniche 1/ ) Carta geomorfologica con indicazioni litotecniche 1/ ) Carta geomorfologica con indicazioni litotecniche 1/ ) Carta idrogeologica 1/ ) Carta dell acclività dei versanti 1/ ) Carta dei dati di base geologici 1/ ) Carta di vulnerabilità della falda 1/ ) Carta dell uso del suolo 1/ ) Carta dell uso del suolo al / ) Carta dell uso del suolo al / ) Carta dell uso del suolo al / ) Carta della stratificazione storica dei processi insediativi 1/ ) Carta della stratificazione storica dei processi insediativi 1/ ) Carta della stratificazione storica dei processi insediativi 1/ ) Carta di rilevazione del patrimonio edilizio esistente: destinazione attuale 1/ ) Carta di rilevazione del patrimonio edilizio esistente: destinazione attuale 1/ ) Carta di rilevazione del patrimonio edilizio esistente: destinazione attuale 1/ ) Carta di rilevazione del patrimonio edilizio esistente: numero dei piani (tipologie) 1/ ) Carta di rilevazione del patrimonio edilizio esistente: numero dei piani (tipologie) 1/ ) Carta di rilevazione del patrimonio edilizio esistente: numero dei piani (tipologie) 1/ ) Carta dei tessuti insediativi - 1/ ) Carta di analisi della mobilità - 1/ ) Carta delle reti tecnologiche - 1/ ) Carta dei vincoli sovraordinati - 1/ ) Carta dei vincoli sovraordinati - 1/ ) Carta della verifica di attuazione delle previsioni del PRG vigente - 1/ ) Carta della verifica di attuazione delle previsioni del PRG vigente - 1/ ) Carta della verifica di attuazione delle previsioni del PRG vigente - 1/ Schede di rilievo del patrimonio edilizio di valore e rispettivi elenchi di cui alla LR 59/1980 della Variante Generale approvata dalla Regione Toscana con delibere della GR n. 3489/1995 e n.1473/1996. D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 2

4 8 Elaborati grafici del Progetto: 1.1) Carta della pericolosità per fattori geomorfologici - 1/ ) Carta della pericolosità per fattori geomorfologici - 1/ ) Carta della pericolosità per fattori geomorfologici - 1/ ) Carta della pericolosità per fattori idraulici - 1/ ) Carta della pericolosità per fattori idraulici - 1/ ) Carta della pericolosità per fattori idraulici - 1/ ) Carta delle criticità del territorio - 1/ ) Invarianti strutturali - 1/ ) Invarianti strutturali - 1/ ) Invarianti strutturali - 1/5000 5) Sottosistemi territoriali e Ambiti di Paesaggio - 1/ ) Sistema funzionale per l Ambiente - 1/ ) Sistema funzionale del Turismo e della Mobilità Ecoturistica - 1/ ) Le Infrastrutture per la Mobilità - 1/ ) Risorse storiche - 1/ ) Risorse storiche - 1/ ) Risorse storiche - 1/ ) Carta delle emergenze ambientali e delle risorse naturali - 1/ ) Struttura agraria - 1/ ) Insediamenti urbani - UTOE - 1/ Elementi del Piano Strutturale vigente. Sistemi e subsistemi Il P.S. con lo Statuto del Territorio definisce l articolazione dei connotati territoriali ed alcune regole fondamentali attraverso l individuazione di Sistemi e Sottosistemi. SISTEMI E SOTTOSISTEMI TERRITORIALI SOTTOSISTEMA TERRITORIALE DELLA COLLINA DEL MONTALBANO: - Aree prevalentemente boscate del crinale del Montalbano - Collina arborata del Montalbano SOTTOSISTEMA TERRITORIALE DELLA PIANURA STORICA: - Aree ad agricoltura promiscua SOTTOSISTEMA DELLA PIANURA UMIDA: - Padule di Fucecchio SISTEMI E SOTTOSISTEMI FUNZIONALI Sistema funzionale per l Ambiente Sistema funzionale del Turismo e della Mobilità Ecoturistica 1.3. Elementi del Piano Strutturale vogente. Invarianti strutturali INVARIANTI STRUTTURALI: - AREE PREVALENTEMENTE BOSCATE DEL CRINALE DEL MONTALBANO, - COLLINA ARBORATA DEL MONTALBANO, - PIANURA DELLA VALDINIEVOLE AD AGRICOLTURA PROMISCUA - AREE CONTIGUE ALLA RISERVA NATURALE DEL PADULE DI FUCECCHIO, D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 3

5 - CORSI D ACQUA E FORMAZIONI VEGETAZIONALI D ARGINE E DI RIPA Borro di Beboli Borro di Doglio o delle Gorgole Forra di Dorrio Rio di Gerbamaggio o di Bagnolo o di Feroci Borro di Greppiano Rio di Lamporecchio o di Spicchio Borro di Varignano o di Bottaccio Fosso Vinciarello Torrente Vincio Torrente Vincio d'dorbignano o della Lecceta - BARCO REALE MEDICEO - AREE AD AGRICOLTURA TRADIZIONALE COLLINARE - BOSCHETTI DI PIANURA - BORGHI PEDECOLLINARI DELLA VALDINIEVOLE Capoluogo e Spicchio - CENTRI COLLINARI DEL MONTALBANO San Baronto, Porciano, Papiano - AGGREGATI RURALI STORICIZZATI Giugnano, Alberghi, Il Poggio, Collececioli, Fattoio, Lampaggio, Catolfi - EDIFICI DI RILEVANTE VALORE TESTIMONIALE - COMPLESSO ROSPIGLIOSI - VIABILITÀ STORICA - I VARCHI TERRITORIALI 1.4. Elementi del Piano Strutturale vigente. Le UTOE Il P.S. individua le Unita Territoriali Organiche Elementari (UTOE) con particolari indirizzi inerenti la trasformazione territoriale e la loro progettazione. UTOE I UTOE II S. Baronto Porciano Fornello/Orbignano Papone/Carraia Capoluogo Borgano Cerbaia/Poggio alla Cavalla Maestromarco/Massaini D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 4

6 Figura 1. U.T.O.E. area nord. D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 5

7 Figura 2. U.T.O.E. area sud. D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 6

8 1.5. Dati dimensionali del Piano Strutturale vigente Nelle tabelle seguenti si descrivono i dati dimensionali di Piano Strutturale vigente rielaborando le tabelle allegate alle NTA di piano e operando semplificazioni. NELLA VARIANTE N. 1 QUESTI DATI NON VENGONO MODIFICATI. I dati essenziali sui quali porre l attenzione consistono in quantità quali mq. di nuova edificazione, numero di abitanti insediabili e numero di posti letto nel sistema dei servizi per il turismo da utilizzarsi nell ambito della valutazione come indicatori di consumo di suolo, di risorse e impatti sulle diverse componenti ambientali. Le due tabelle seguenti descrivono sinteticamente gli obbiettivi del P.S. in relazione alle nuove edificazioni, su questi dati si sono basate le valutazioni ambientali del P.S. in merito al consumo di suolo. Tabella 1 - Previsioni del Piano Strutturale: volumetrie PREVISIONI DI P.S. UTOE residuo prg volumi totali volumi di nuova volumi in itinere previsti edificazione SUL mc. mc. mc. mc. mc.. I II Tabella 2 - Previsioni del Piano Strutturale vigente: alloggi. UTOE alloggi in itinere volumi totali previsti PREVISIONI DI P.S. alloggi totali previsti volumi di nuova edificazione nuovi alloggi residuo alloggi da edificare nuovi volumi da edificare n. mc. n. mc. mc. n. mc. I II In occasione del P.S., i calcoli di progetto si sono basati considerando un volume medio per alloggio di 338 mc. e che ad ogni nuovo insediato competano 2,1843 mc. di nuova realizzazione. Per la determinazione del numero di nuovi alloggi effettivamente da edificarsi (con conseguente consumo di suolo) si considerano le volumetrie in itinere e che nella UTOE 2 si prevede che circa il 30% dei volumi totali previsti ( mc.) derivi da volumi edificati già esistenti per cui il numero dei nuovi alloggi di edifici effettivamente da edificarsi è di 298. D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 7

9 Tabella 3 - Previsioni del Piano Strutturale vigente: nuovi insediati. U.T.O.E. 1 Dati di riferimento 2004 Previsioni di P.S. incremento abitanti occ. disp. occ. disp. alloggi alloggi ti Ab. % alloggi alloggi alloggi alloggi totale nuovi abitan- Incr. abitanti San Baronto Porciano Fornello/Orbignano Aree agricole Totale % U.T.O.E. 2 Dati di riferimento 2004 Previsioni di P.S. incremento abitanti occ. disp. occ. disp. alloggi alloggi ti Ab. % alloggi alloggi alloggi alloggi totale nuovi abitan- Incr. abitanti Papone/Carraia Capoluogo Borgano Cerbaia/Pg. Cavalla Mastrom./Massaini Aree agricole Totale % Totali: Il P.S., in sostanza, prevedeva l incremento del 20% degli abitanti residenti alla data del 2004, per un totale di nuovi insediati e abitanti residenti totali Previsioni infrastrutturali del Piano Strutturale vigente Sistema infrastrutturale Le principali direttrici di collegamento sono il Pistoiese, con la provinciale per S. Baronto, l area dell Empolese, attraverso Vinci, il territorio del Comune di Cerreto Guidi e di Fucecchio, attraverso la vecchia Maremmana, il Montecatinese attraverso la Via Francesca (unica infrastruttura a livello nazionale regionale) che interessa del tutto marginalmente il territorio comunale presso il limite sud ovest e non è oggetto di pianificazione comunale. Nei paragrafi seguenti si descrivono sinteticamente i caratteri delle infrastrutture viarie sia allo stato attuale che di progetto come a suo tempo riportato negli elaborati di PS Viabilità attuale VIABILITÀ DI INTERESSE NAZIONALE E REGIONALE - ESISTENTI Strada Regionale 436 Francesca (interessa marginalmente il territorio comunale) VIABILITÀ DI SUPPORTO AI SISTEMI LOCALI - ESISTENTI Le principali direttrici stradali che si sviluppano su due assi ortogonali: Direttrice nord est sud ovest Strada provinciale Sanbarontana di collegamento tra Pistoia ed Empoli: da S. Baronto si dirige verso il Capoluogo, lo attraversa e si dirige per Maestromarco, attraversando gli abitati di Tesi, Massaini, Poggio Argentale, dirigendosi poi verso Empoli. All altezza di piazza Berni tale direttrice si collega con il Comune limitrofo di Larciano attraverso Via Matteotti. Direttrice nord ovest sud - est - il collegamento della strada provinciale proveniente da Empoli Vinci, attraversa Papone e Borgano, si immette nella viabilità urbana presso Tesi. D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 8

10 Viabilità di progetto del PS VIABILITÀ DI SUPPORTO AI SISTEMI LOCALI DI PROGETTO Tabella 4 - Ipotesi 1 di progetto. TIPOLOGIA CAPISALDI RUOLO CONNESSIONI INTERCONNESSIONI CARATTERISTICHE PREVISIONI Tabella 5 - Ipotesi 2 di progetto TIPOLOGIA CAPISALDI RUOLO CONNESSIONI INTERCONNESSIONI CARATTERISTICHE PREVISIONI VARIANTE MASTROMARCO - MASSAINI sulla S.P. n 9 Strada extraurbana secondaria Confine Provincia di Firenze (località Maestromarco S.P. 9) nuova strada di progetto direttrice Vinci - Montecatini Terme Strada a servizio dei sistemi locali Strada Provinciale Empolese n 9 - nuova strada di progetto direttrice Vinci - Montecatini Terme Collegamento con Via Togliatti attraverso Via del Pino e Via Marx BANCHINE 0,70 CARREGGIATA 10,50 N CORSIE 2 SUPERFICIE mq. circa SVILUPPO m. circa in territorio collinare NUOVO PROGETTO Eliminazione dell attraversamento del AZIONI PROGRAMMATICHE centro abitato di Mastromarco VARIANTE VINCI - MONTECATINI TERME Strada extraurbana secondaria Confine Provincia di Firenze (località Papone S.P.39) zona industriale Cerbaia Strada a servizio dei sistemi locali Strada provinciale S.P.39 (località Papone), località Borgano, zona produttiva Capoluogo, Variante Mastromarco/Massaini, zona ind. Cerbaia Collegamento con Via di Borgano, Via Farabonzi, Via Casato Ginanni, Variante Mastromarco/Massaini Via Amendola, Via di Varignano BANCHINE 0,70 CARREGGIATA 10,50 N CORSIE 2 SUPERFICIE mq. circa SVILUPPO m. circa in territorio collinare NUOVO PROGETTO Eliminazione dell attraversamento del centro abitato del Capoluogo e collegamento extraurbano Empoli - Vinci con AZIONI PROGRAMMATICHE Montecatini Terme Nelle previsioni di PS i dati essenziali in merito all importanza consistono: 1. nella estensione della rete viaria prevista pari a m. 2. nella superficie interessata dalla rete viaria prevista pari a mq. D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 9

11 2. OBIETTIVI, INDIRIZZI E PRESCRIZIONI DEL PIANO STRUTTURALE VIGENTE 2.1. Considerazione generali Il Piano Strutturale, di norma, è strutturato attraverso la definizione di: OBIETTIVI INDIRIZZI PRESCRIZIONI SALVAGUARDIE Il P.S. individua una serie di obiettivi e di indirizzi che vengono assegnati al Regolamento Urbanistico e che quest ultimo dovrà provvedere a specificare con puntualità, traducendoli in forma operativa. Il Piano Strutturale si compone essenzialmente della Relazione del Quadro Conoscitivo ( ), della Relazione Generale (2006), delle Norme Tecniche di Attuazione (2006), degli elaborati geologici, della Relazione della Valutazione Integrata (2007), della Relazione di Incidenza. I dati del Quadro Conoscitivo sono riferiti in gran parte a condizioni del territorio nel periodo , i riferimenti ai piani sovraordinati sono relativi al P.I.T. del 2000 e al PTCP del 2003, gli studi geologici fanno riferimento al contesto normativo del DPGR 84/94. Il processo di Valutazione Integrata e la Valutazione degli Effetti Ambientali viene compiutamente descritto in elaborati a sé stanti e descriventi le problematiche d area, le pressioni e le valutazioni, la data di elaborazione è il Obiettivi e linee guida del Piano Strutturale vigente Dalla Relazione di Piano del 2006 e dal contesto normativo si sintetizzano i seguenti obbiettivi e linee di indirizzo del P.S. Tabella 6 - Obiettivi e linee di intervento del Piano Strutturale vigente. OBIETTIVI DEL PS SVILUPPO DI UN TURISMO ECOCOMPATIBILE TUTELA E VALORIZZA- ZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED EMER- GENZE AMBIENTALI TUTELA E VALORIZZA- ZIONE DEI TESTIMONI E DOCUMENTI MATE- RIALI DELLA CULTURA TUTELA DEL PAESAGGIO LINEE DI INTERVENTO DEL PS Definizione di un sistema turistico che, attraverso l utilizzazione delle risorse essenziali legate al patrimonio edilizio storico, architettonico ed ambientale ed all agricoltura, costituisca una nuova opportunità per attività economiche connesse e compatibili con il sistema ambientale di riferimento. La tutela e valorizzazione delle risorse naturali del territorio (acqua, aria, suolo, soprassuoli ecosistemi) mediante la difesa del sistema idrografico, degli ecosistemi di flora e fauna, degli usi agricoli del suolo, attraverso anche l'eliminazione delle fonti di inquinamento e del rischio ambientale. La progressiva ristrutturazione delle reti acquedottistiche esistenti con potenziamento degli impianti per gli insediamenti in collina. Conservazione, ripristino, tutela dei singoli elementi tipo-morfologici caratterizzanti l edificato di valore storico-architettonico. Ricostituzione di un aspetto figurativo concluso - definito per i centri storicizzati. Valorizzazione, articolazione di nuove attività economiche connesse-integrate e/o compatibili con la tipologia-morfologia dell edificato di valore storico-architettonico sia del territorio rurale che urbano. Definizione di una normativa specifica di gestione da predisporre nella fase relativa al Regolamento Urbanistico. Salvaguardia, riconfigurazione e valorizzazione degli areali dove si sono maggiormente conservati aspetti figurativi dal punto di vista storico-culturale e percettivo della identità collettiva. Incentivazione delle forme di presidio del territorio. Trasformazione della risorsa così definita in valore economico, tramite l incentivazione di forme non convenzionali di sfruttamento delle risorse paesaggistico ambientali, quali aziende di bio-agricoltura, agriturismo, turismo di tipo rurale in genere, circuiti per attività sportive umane ed animali da articolarsi sulla trama del reticolo eco-infrastrutturale del territorio collinare, da considerarsi come punto di osservazione privilegiato. D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 10

12 OBIETTIVI DEL PS ADEGUAMENTO DEI SERVIZI PRIMARI E DELLE INFRASTRUT- TURE TECNOLOGICHE RIORDINO DELLE FUN- ZIONI COMPATIBILIZZAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE INFRASTRUTTU- RALE VIARIA, RIORGA- NIZZAZIONE DELLA MOBILITÀ TUTELA DELL AMBIENTE (SENSO LATO) SVILUPPO DI UNA AGRICOLTURA ECO- COMPATIBILE E DI QUALITÀ RIQUALIFICAZIONE DEL SISTEMA URBA- NO LINEE DI INTERVENTO DEL PS Adesione al progetto di grande depurazione a livello di ATO verso il comprensorio del cuoio e progressiva ristrutturazione delle reti in tale ottica; Progressiva ristrutturazione delle reti acquedottistiche esistenti con potenziamento degli impianti per gli insediamenti in collina (in particolar modo S. Baronto). La delocalizzazione dei siti produttivi ora inseriti o prospicienti alle aree urbanizzate. Razionalizzazione della rete viaria di collegamento e di servizio, al fine di una limitazione delle criticità e congestioni attuali. Una riorganizzazione dei centri abitati con una riqualificazione tipologica interna ed un riordino delle funzioni insediate. Individuazione di un percorso esterno al sistema insediativo Mastromarco - Massaini per il traffico pesante; Nuova direttrice di collegamento tra l Empolese (da Vinci) e la Valdinievole attraverso l intercettazione del percorso precedente, l attraversamento della zona industriale di Cerbaia verso la Variante di Via dei Bussoli nel Comune di Larciano (sempre per il traffico di scorrimento sovracomunale). Risoluzione del nodo costituito dalla Provinciale da S. Baronto in prossimità della Piazza Berni nel Capoluogo, tenendo conto della particolare ubicazione (Centro storicizzato) del nodo e della presenza nelle immediate vicinanze di aree pubbliche quali gli impianti sportivi ed il Verde pubblico dei Giardinetti, il Teatro comunale. Alleggerimento del traffico attraverso i centri abitati di Cerbaia, Mastromarco, Massaini, Centro Capoluogo, mediante l individuazione/razionalizzazione di percorsi alternativi nuovi o nuove soluzioni di traffico (sensi unici). Limitazione delle criticità generali dovute al consolidamento di insediamenti lineari lungo e negli incroci delle direttrici viarie, mediante declassificazione e/o ristrutturazione con creazione di banchine, aree di sosta, inserimento di elementi specifici per la riduzione della velocità. Un corretta individuazione delle espansioni e dei trasferimenti al fine della limitazione delle criticità delle risorse naturali. La tutela del sistema collinare costituito dai terrazzamenti a coltura di ulivo e vite. Il miglioramento della situazione ambientale del reticolo idrografico minore proveniente dal Montalbano da perseguire ovviamente insieme agli altri Enti competenti (Consorzio di Bonifica) recependo ed integrando le disposizioni specifiche vigenti. L approccio sistematico del PS ad una Valutazione degli effetti ambientali dei progetti a maggiore incidenza sull ambiente. L'incentivazione delle forme di presidio del territorio. Raggiungimento dell obiettivo del 40% nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. La riduzione e controllo dei fattori inquinanti tramite la razionalizzazione della infrastrutture viarie e riordino della mobilità. Limitazione delle fonti di inquinamento ambientale generate dalle colture di tipo intensivospecialistico (limitazione dell impermeabilizzazione dei suoli, garanzia delle rigenerazione dei medesimi, smaltimento dei rifiuti plastici). Sviluppo dell'agricoltura, delle attività connesse e delle altre attività integrate e compatibili con la tutela e l'utilizzazione delle risorse dei territori rurali, in sostituzione di conduzioni e pratiche colturali ormai non stabilizzanti e relativamente redditizie. Incentivazione delle forme di agricoltura part-time e delle attività di cui sopra in quanto mezzi appropriati ad una salvaguardia ed un presidio effettivo del territorio extraurbano. La promozione di attività legate alla bio-agricoltura, agriturismo, turismo di tipo rurale in genere, circuiti per attività sportive umane ed animali da articolarsi nell'ambito eco-infrastrutturale del territorio collinare. Una riorganizzazione dei centri abitati in termini di tessuto edilizio con una riqualificazione tipologica interna ed un riordino delle funzioni insediate; La ricerca di una connessione tipo-morfologica tra i vari tessuti insediativi e la costituzione di margini qualificanti sotto il profilo morfologico- ambientale. Un equilibrato bilanciamento dei carichi insediativi. Un corretta individuazione delle espansioni e dei trasferimenti al fine della limitazione delle criticità delle risorse naturali. La tutela dei valori identificativi (sociali storico - architettonici e paesaggistici). Contenimento degli elementi inquinanti (rumore, radiazioni non ionizzanti, ecc.). Ricerca di una migliore qualità architettonica degli interventi attraverso sia una normativa agile ed immediata, sia un controllo più significativo sul territorio da parte della Amministrazione Comunale. Recupero del patrimonio edilizio esistente, severo contenimento dei processi di urbanizzazione diffusa e dell'uso del territorio ed ottimizzazione dell'uso di quello già impegnato. Rafforzamento di una struttura di spazi pubblici (verdi attrezzati, verdi sportivi, attrezzature pubbliche in genere, parcheggi pubblici) tale da determinare un sistema connettivo su tutto il territorio comunale. D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 11

13 OBIETTIVI DEL PS IMPLEMENTAZIONE DI SERVIZI, DOTAZIONI E ATTREZZATURE PUB- BLICHE PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ COMMER- CIALI E DIREZIONALI SVILUPPO SOSTE- NIBILE DELLE ATTI- VITÀ PRODUTTIVE LINEE DI INTERVENTO DEL PS Realizzazione di nuovi plessi scolastici primari a Maestromarco ed in Cerbaia. Realizzazione della nuova Casa della salute. Previsione di una nuova struttura ad uso di palestra polivalente. Rafforzamento di una struttura di spazi pubblici (verdi attrezzati, verdi sportivi, attrezzature pubbliche in genere, parcheggi pubblici) tale da determinare un sistema connettivo su tutto il territorio comunale. Ristrutturazione e nuova previsione di spazi a verde pubblico attrezzato nel Capoluogo (i Giardinetti, il Bosco urbano) e nelle frazioni Museo della civiltà dell olio in località Casorelle. Piena risposta in termini di spazi, alle richieste in atto, dovute al frazionamento e specializzazione delle singole U.L. Completa integrazione funzionale e spaziale con le attività secondarie locali esistenti e con quelle da trasformare. Incentivazione all impresa giovanile e/o derivata da riconversione di risorse umane locali mature, per la creazione di comparti specialistici facilmente integrabili con i comprensori economici maggiori della zona e con gli attuali orientamenti regionali. Accoglimento delle richieste interne di spazi produttivi in virtù della completa utilizzazione delle forze attive residenti. Attuazione di una politica di trasferimento degli attuali insediamenti localizzati in aree non consone agli usi praticati (vicinanza centri abitati, accesso diretto a rete viaria principale, localizzazione in aree rurali); Razionalizzazione della rete viaria di collegamento e di servizio, al fine di una limitazione delle criticità e congestioni attuali. L'incentivazione all impresa giovanile. D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 12

14 3. LA PRIMA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE 3.1. Inquadramento normativo Le procedure di variante al Piano Strutturale e di secondo Regolamento Urbanistico, sono state affrontate dai progettisti in modo contestuale. La procedura di variante, non necessita dell attivazione del procedimento di cui all art.25 della L.R. 65/2014 Disposizioni per la pianificazione di nuovi impegni di suolo esterni al perimetro del territorio urbanizzato. Conferenza di copianificazione, in quanto non sono previsti ipotesi di trasformazione al di fuori del territorio urbanizzato che comportino impegno di suolo non edificato rientranti nelle casistiche previste in questo articolo. La variante al P.S. rientra nelle disposizioni transitorie dell Art. 222 della 65. ed in particolare nell art.222 la variante al Piano Strutturale e l art.230 per la variante generale al Regolamento Urbanistico, è stato individuato il territorio urbanizzato ai sensi dell art.224. La Variante al R.U. rientra nelle disposizioni transitorie dell Art. 230 della 65: Disposizioni transitorie per i comuni che hanno avviato il procedimento di VAS del Regolamento Urbanistico, in quanto il Comune di Lamporecchio ha avviato il procedimento di VAS delle varianti e concluso le consultazioni della fase preliminare di cui all art.23 della L.R.10/2010, prima dell entrata in vigore della L.R.65/2014. Con riferimento all Art. 224 della 65: Disposizioni transitorie per l individuazione del perimetro del territorio urbanizzato, per questa variante l individuazione del perimetro è già definita dal P.S. vigente nella tavola 11 STRUTTURA AGRARIA, che determina le aree a prevalente funzione agricola. Rimangono escluse da tali aree tutti i Sistemi Insediativi, come individuati dal P.S., che in applicazione dell art.224 della L.R.65/2014, si assumo come territorio urbanizzato in via transitoria, in attesa della nuova perimetrazione di cui all art.4, che sarà effettuata in seno alla redazione del nuovo Piano Strutturale L oggetto della variante La variante al P.S. si rende necessaria ai fine dell adeguamento del piano comunale al P.T.C. della Provincia di Pistoia, approvato con D.C.P. n.123 del 21/04/2009; con Delibera GP 99 del 29/05/2014, è stato avviato il procedimento di Variante generale di adeguamento e aggiornamento. La variante riguarda essenzialmente gli aspetti paesaggistici con riferimento alla TAV. P03 del P.T.C. Sottosistemi territoriali e agli articoli 25 e 36 del Capo IV La Risorsa paesaggio della disciplina di piano. Sono stati aggiornati e modificati gli attuali sottosistemi territoriali del P.S. che sono diventati sistemi territoriali così come gli ambiti di paesaggio ora sono definiti sottosistemi territoriali. Il Comune di Lamporecchio fa parte dell Ambito di Paesaggio della Valdinievole n.15, tale Ambito di Paesaggio è suddiviso nel Sistema Territoriale della Collina e Sistema Territoriale della Pianura. A) Sistema territoriale della collina di cui faranno parte i seguenti sottosistemi: 1) Sottosistema territoriale della collina arborata; 2) Sottosistema territoriale del paesaggio dell alta collina a prevalenza di bosco; B) Sistema territoriale della pianura di cui faranno parte i seguenti sottosistemi: 3) Sottosistema territoriale pedecollinare dell agricoltura promiscua della Valdinievole; 4) Sottosistema del Padule di Fucecchio; D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 13

15 Questa verifica ha portato alla modifica della Tavola P05 oltre che di conseguenza delle tavole P04, P06, P07, P11 e Q14 e gli artt. 12, 35, 36, 37, 38, 39, 42, 43 delle NTA del PS vigente. Dal confronto delle tavole del PTC e del PS vigente, si ravvisa che anche gli areali dei singoli Sottosistemi territoriali sono sostanzialmente modificati. Figura 3. Tav.P03 Sottosistemi territoriali P.T.C. D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 14

16 3.3. I nuovi documenti cartografici della prima variante al P.s. Si indicano i tematismi raffigurati nelle cartografie. TAV. P00 - Sovrapposto TAV. P04 Invarianti Strutturali TAV. P06 Sistema funzionale per l ambiente D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 15

17 TAV. P07 Sistema funzionale del turismo e della mobilità ecoturistica TAV. P11 Struttura a agraria D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 16

18 TAV. P05 Sistemi e sottosistemi territoriali Figura 4. Tav.P05 Sottosistemi territoriali - Ambiti di paesaggio P.S. modificato. TAV. Q14 Carta delle reti tecnologiche D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 17

19 3.4. Le modifiche alla enorme Tabella 7 - Le modifiche agli articoli delle norme PIANO STRUTTURALE VIGENTE Art.12 Ambiti di Paesaggio Sono definiti Ambiti di Paesaggio le aree extraurbane, interne ai Sottosistemi Territoriali di cui al Titolo III delle presenti norme, che si configurano come elementi territoriali complessi individuati per morfologia, forme d uso del suolo e caratteri del paesaggio. I limiti degli ambiti sono individuati anche nella tavola n.5 di progetto del PS. Sulla base alle indicazioni di cui all articolo 36 del PTC il territorio comunale comprende i seguenti Ambiti di Paesaggio: - Aree prevalentemente boscate del crinale del Montalbano - Collina arborata del Montalbano - Aree ad agricoltura promiscua - Padule di Fucecchio Oltre a quanto precisato agli articoli 11 e 43 delle presenti norme (relativamente alla disciplina generale delle trasformazioni paesistiche, edilizie ed urbanistiche) valgono le singole direttive per ciascun ambito di paesaggio. PIANO STRUTTURALE VARIANTE Art. 12 Sottosistemi Territoriali Sono definiti Sottosistemi Territoriali le aree extraurbane, interne ai Sottosistemi Territoriali di Paesaggio di cui al Titolo III delle presenti norme, che si configurano come elementi territoriali complessi individuati per morfologia, forme d uso del suolo e caratteri del paesaggio. I limiti degli ambiti sono individuati anche nella tavola P05 del PS. Sulla base alle indicazioni di cui all articolo 46 del PTC il territorio comunale comprende i seguenti Sottosistemi Territoriali -Sottosistema delle Colline del Montalbano a prevalenza di bosco -Sottosistema della Collina arborata del Montalbano -Sottosistema Pedecollinare dell agricoltura promiscua della Valdinievole -Sottosistema del Padule di Fucecchio Oltre a quanto precisato agli articoli 11 e 43 delle presenti norme (relativamente alla disciplina generale delle trasformazioni paesistiche, edilizie ed urbanistiche) valgono le singole direttive per ciascun ambito di paesaggio. PIANO STRUTTURALE VIGENTE Art. 35 Individuazione ed articolazione dei Sistemi Territoriali Il Comune di Lamporecchio è compreso nel Sistema Territoriale di Programma della Toscana dell Arno così come indicato all art.5 del PIT, e nel Sistema Territoriale Locale della Valdinievole, così come indicato all articolo 12 del PTC. All interno del territorio comunale il PS definisce Sottosistemi Territoriali vasti ambiti del territorio caratterizzati sulla base di caratteri morfologici, idrogeologici, paesaggistici, storico-culturali in relazione tra loro. I Sottosistemi sono rappresentati con apposite simbologie nella cartografia di Piano alla tavola di progetto n.5, e sono Sottosistema Territoriale della COLLINA DEL MONTAL- BANO Sottosistema Territoriale della PIANURA STORICA Sottosistema Territoriale della PIANURA UMIDA PIANO STRUTTURALE VIGENTE Art. 36 Sottosistema Territoriale della Collina del Montalbano Il Sottosistema Territoriale della Collina del Montalbano, esteso per 13,55 kmq pari al 61,1% del territorio comunale, è rappresentato dal rilievo montuoso della catena del Montalbano con quote massime che vanno dai 350 agli oltre 500 metri sul livello del mare e versanti degradanti verso SW, con forme più dolci, sino ad una quota di circa 70 m. s.l.m... Il Sottosistema Territoriale della Collina del Montalbano, comprende i seguenti ambiti di paesaggio : - Aree prevalentemente boscate del crinale del Montalbano - Collina arborata del Montalbano Il Sottosistema Territoriale della Collina del Montalbano comprende altresì i seguenti: insediamenti urbani e centri minori : PIANO STRUTTURALE VARIANTE Art. 35 Individuazione ed articolazione dei Sistemi Territoriali Il Comune di Lamporecchio è compreso nell AMBITO 05 Val di Nievole e Val d Arno e nel Sistema Territoriale Locale della Valdinievole, così come indicato all articolo 46 del PTC. All interno del territorio comunale il PS definisce Sottosistemi Territoriali vasti ambiti del territorio caratterizzati sulla base di caratteri morfologici, idrogeologici, paesaggistici, storico-culturali in relazione tra loro. I Sottosistemi sono rappresentati con apposite simbologie nella cartografia di Piano alla tavola di progetto P05, e sono: Sottosistema Territoriale di paesaggio della Collina Sottosistema Territoriale di paesaggio della Pianura PIANO STRUTTURALE VARIANTE Art. 36 Sottosistema Territoriale di paesaggio della Collina Il Sottosistema Territoriale di paesaggio della Collina, esteso per 8,5 kmq pari al 38,3% del territorio comunale, è rappresentato dal rilievo montuoso della catena del Montalbano con quote massime che vanno dai 350 agli oltre 500 metri sul livello del mare e versanti degradanti verso SW, con forme più dolci, sino ad una quota di circa 150 m. s.l.m... Il Sottosistema Territoriale di paesaggio della Collina, comprende i seguenti Sottosistemi Territoriali: -Sottosistema delle colline del Montalbano a prevalenza di bosco -Sottosistema della collina arborata del Montalbano Il Sottosistema Territoriale di paesaggio della Collina comprende altresì i seguenti: insediamenti urbani e centri minori : D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 18

20 PIANO STRUTTURALE VIGENTE Art. 37 Sottosistema Territoriale della Pianura Storica Il Sottosistema Territoriale della Pianura Storica, esteso per 8,36 kmq pari al 37,7% del territorio comunale, è costituito da un'area di transizione fra l'ambiente collinare e quello di pianura, e va dai 70 m. di quota, ove affiora ancora il macigno in giacitura generalmente favorevole a traverpoggio o a reggipoggio, fino ai 20 m. s.l.m ai limiti SW del territorio comunale. Il Sottosistema Territoriale della Pianura Storica comprende i seguenti ambiti di paesaggio : - Aree ad agricoltura promiscua Il Sottosistema Territoriale della Pianura Storica comprende altresì i seguenti insediamenti urbani :. PIANO STRUTTURALE VARIANTE Art. 37 Sottosistema Territoriale di paesaggio della Pianura Il Sottosistema Territoriale di paesaggio della Pianura, esteso per 13,7 kmq pari al 61,7% del territorio comunale, è costituito da un'area di transizione fra l'ambiente collinare e quello di pianura, e va dai 150 m. di quota, ove affiora ancora il macigno in giacitura generalmente favorevole a traverpoggio o a reggipoggio, fino ai 20 m. s.l.m ai limiti SW del territorio comunale.. Il Sottosistema Territoriale di paesaggio della Pianura comprende i seguenti Sottosistemi Territoriali: -Sottosistema Pedecollinare dell agricoltura promiscua della Valdinievole -Sottosistema del Padule di Fucecchio Il Sottosistema Territoriale di paesaggio della Pianura comprende altresì i seguenti insediamenti urbani : PIANO STRUTTURALE VIGENTE Art. 38 Sottosistema Territoriale della Pianura Umida Il Sottosistema Territoriale della Pianura Umida bonificata, esteso per 0,26 kmq pari al 1,2% del territorio comunale, è costituito dalle parti di territorio afferenti storicamente al cratere palustre di Fucecchio. Le limitazioni ambientali, la struttura agraria (proprietà ed usi) consolidata nei secoli, la distanza dai centri funzionali e/o antropizzati hanno determinato una limitazione dei fenomeni invasivi tipici dell urbanizzazione diffusa delle aree agricole (tipica per le aree poste a settentrione). Risulta quindi caratterizzato da un alto grado di permanenza dei tessuti agrari e delle sistemazioni tipiche delle opere di bonifica preunitarie o ottocentesche comprese quindi opere di sistemazioni idraulica, viabilità e percorsi minori. Si configura quindi come sistema territoriale di tipo eminentemente aperto, dove gli aspetti qualificanti e caratterizzanti sono di tipo agricolo-ambientalepaesaggistico. Il Sottosistema è costituito dalle Aree Contigue alle Riserve naturali del Padule di Fucecchio ; tali aree si configurano come Ambito di paesaggio di cui al Capo I del Titolo II delle presenti norme. PIANO STRUTTURALE VIGENTE Art. 39 Caratteri generali Sono definiti Ambiti di Paesaggio le aree extraurbane, interne ai Sottosistemi Territoriali, che si configurano come elementi territoriali complessi individuati per morfologia, forme d uso del suolo e caratteri del paesaggio. I limiti degli ambiti sono individuati nella tavola n.5 di progetto del PS. Sulla base alle indicazioni di cui all articolo 36 del PTC, i Sottosistemi Territoriali sono articolati nei seguenti Ambiti di Paesaggio: SOTTOSISTEMA TERRITORIALE DELLA COLLINA DEL MONTALBANO: - Aree prevalentemente boscate del crinale del Montalbano - Collina arborata del Montalbano SOTTOSISTEMA TERRITORIALE DELLA PIANURA STORICA: - Aree ad agricoltura promiscua SOTTOSISTEMA DELLA PIANURA UMIDA: - Padule di Fucecchio PIANO STRUTTURALE VARIANTE ELIMINATO PIANO STRUTTURALE VARIANTE Art. 39 Caratteri generali Sono definiti Sottosistemi Territoriali le aree extraurbane, interne ai Sottosistemi Territoriali di Paesaggio, che si configurano come elementi territoriali complessi individuati per morfologia, forme d uso del suolo e caratteri del paesaggio. I limiti degli ambiti sono individuati nella tavola P05 del PS. Sulla base alle indicazioni di cui all articolo 25 del PTC, i Sottosistemi Territoriali di Paesaggio sono articolati nei seguenti Sottosistemi Territoriali: SOTTOSISTEMA TERRITORIALE DI PAESAGGIO DELLA COLLINA: -Sottosistema delle colline del Montalbano a prevalenza di bosco -Sottosistema della collina arborata del Moltalbano SOTTOSISTEMA TERRITORIALE DI PAESAGGIO DELLA PIANURA: -Sottosistema pedecollinare dell agricoltura promiscua della Valdinievole -Sottosistema del Padule di Fucecchio D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 19

21 PIANO STRUTTURALE VIGENTE Art. 42 Le aree a prevalente funzione agricola Tali zone sono individuate dal PS nella tavola di progetto n.11 (Struttura agraria), secondo le indicazioni dell articolo 47 del PTC. Sono considerate Aree a prevalente funzione agricola le aree comprese nei seguenti Ambiti di paesaggio: - Aree prevalentemente boscate del crinale del Montalbano - Aree della Collina arborata del Montalbano - Aree di pianura ad agricoltura promiscua. PIANO STRUTTURALE VIGENTE Art Disciplina generale delle trasformazioni edilizie ed urbanistiche Gli interventi di trasformazione edilizia ed urbanistica devono sempre garantire la permanenza delle peculiarità che contraddistinguono le Invarianti strutturali e favorire la continuità della funzione territoriale alla quale assolvono; devono inoltre impedire l innesco di situazioni di degrado e garantire la prevenzione dai fattori di rischio. Per tutte le aree comprese nel territorio rurale vigono i disposti di legge con le limitazioni e le specificazioni dettate dal presente strumento e di quanto stabilito all articolo 47 del PTC. Il Regolamento Urbanistico potrà modificare la disciplina delle trasformazioni sulla base delle indicazioni previste per i Comuni dalla normativa vigente in materia. PIANO STRUTTURALE VARIANTE Art. 42 Le aree a prevalente funzione agricola Tali zone sono individuate dal PS nella tavola di progetto n.11 (Struttura agraria), secondo le indicazioni del Titolo IV Capo I del PTC. Sono considerate Aree a prevalente funzione agricola le aree comprese nei seguenti Ambiti di paesaggio: -Sottosistema delle Colline del Montalbano a prevalenza di bosco -Sottosistema della Collina Arborata del Montalbano -Sottosistema Pedecollinare dell agricoltura promiscua della Valdinievole. PIANO STRUTTURALE VARIANTE Art Disciplina generale delle trasformazioni edilizie ed urbanistiche Gli interventi di trasformazione edilizia ed urbanistica devono sempre garantire la permanenza delle peculiarità che contraddistinguono le Invarianti strutturali e favorire la continuità della funzione territoriale alla quale assolvono; devono inoltre impedire l innesco di situazioni di degrado e garantire la prevenzione dai fattori di rischio. Per tutte le aree comprese nel territorio rurale vigono i disposti di legge con le limitazioni e le specificazioni dettate dal presente strumento e di quanto stabilito dal Titolo IV Capo I del PTC. Il Regolamento Urbanistico potrà modificare la disciplina delle trasformazioni sulla base delle indicazioni previste per i Comuni dalla normativa vigente in materia. Il dimensionamento del P.S. non è stato modificato sia per il settore residenziale sia per il produttivo che sostanzialmente conferma le previsioni in attuazione del PRG. Il P.S. individua i Sistemi Insediativi nella Tavola n.p12; per tali Sistemi oltre che a descriverne le caratteristiche e a specificarne il dimensionamento, si stabiliscono le Prescrizioni e gli Indirizzi. Ai sensi delle disposizioni transitorie del titolo IX della 65, il perimetro del territorio urbanizzato è stato definito dall art. 224 come le parti non individuate come aree a esclusiva o prevalente funzione agricola nei piani strutturali vigenti al momento dell entrata in vigore della presente legge, o, in assenza di tale individuazione, le are e a esclusiva o prevalente funzione agricola individuate dal P.T.C Di conseguenza ll perimetro dei sistemi insediativi non è stato variato. D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 20

22 Figura 5. Gli insediamenti urbani, il perimetro non è stato modificato. D.R.E.Am. Italia 2015 Pagina - 21

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